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#la fiamma azzurra
elelandia · 1 year
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Lo spazio del fantasy: La Fiamma Azzurra e Malena senza sonno.
Si, questo è l’ennesimo ringraziamento a Fantastici Stonati per i due validissimi consigli in materia. Non è colpa mia se ha dei buoni gusti, ecco! La Fiamma Azzurra e Malena senza sonno sono due titoli del catalogo Dark Zone che Caterina cerca di far leggere anche alla cassiera del supermercato ed è cosa buona giusta diffondere il verbo. La Fiamma Azzurra, scritto da Daniele Viaroli, è un…
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gregor-samsung · 10 months
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" Per tutta la vita fino al 1914 Kozyr' era stato maestro di villaggio. Nel '14 era andato alla guerra in un reggimento di dragoni e verso il 1917 era stato fatto ufficiale. L'alba del 14 dicembre '18 lo trovò colonnello dell'armata di Petljura, e nessuno al mondo (lui meno degli altri) avrebbe saputo dire come ciò fosse accaduto. Era accaduto perché la guerra per lui era una vocazione, mentre la professione di maestro era stata soltanto un lungo e grosso errore. Del resto, così capita molto spesso nella nostra vita. Per una ventina d'anni, uno si occupa di qualche cosa, per esempio, di diritto romano, e il ventunesimo anno, ad un tratto, si accorge che il diritto romano non c'entra, che egli non lo capisce e non lo ama neppure, perché è un bravo floricultore e arde d'amore per i fiori. Ciò dipende, bisogna supporre, dall'imperfezione del nostro ordinamento sociale, per cui gli uomini il più delle volte trovano il proprio posto soltanto verso la fine della vita. Kozyr' lo aveva trovato verso i quarantacinque anni. E fino a quel tempo era stato un cattivo maestro, crudele e noioso.
- Dite ai ragazzi che escano fuori e montino a cavallo, - disse Kozyr', e si strinse sulla pancia la cinta che scricchiolò. Fumigavano le bianche case del villaggio di Popeljucha, e le quattrocento sciabole di Kozyr' uscirono in ordine di battaglia. Nelle file della colonna ondeggiava il fumo delle machorka e il massiccio stallone baio di Kozyr' si moveva nervosamente sotto il suo cavaliere. Le slitte della salmeria cigolavano e si snodavano per mezzo chilometro dietro il reggimento. Il reggimento dondolava sulle selle, e subito dopo Popeljucha alla testa della colonna sventolò sull'asta la bandiera a due colori: una striscia azzurra e una striscia gialla. Kozyr' non poteva sopportare il té, e a qualunque altra cosa la mattina preferiva un sorso di vodka. Amava la vodka imperiale. Per quattro anni non ce n'era stata, ma sotto l'etmano essa era ricomparsa in tutta l'Ucraina. Dalla borraccia grigia la vodka passò come una fiamma allegra nelle vene di Kozyr' e passò anche nelle file dei soldati dalle fiaschette prese nel deposito di Belaja Cerkov'. "
Michail Bulgakov, La guardia bianca, traduzione di Ettore Lo Gatto, Einaudi, 1967; p. 116.
Nota: la prima pubblicazione incompleta di Belaja gvardija [Белая гвардия] avvenne a puntate sulla rivista letteraria sovietica Rossija nel 1925 e l'opera teatrale ricavata dall'autore sulla base delle prime due parti riscosse subito un enorme successo (si dice che lo stesso Stalin vi assistette almeno una ventina di volte). Nel 1927 l'opera completa fu stampata a Parigi mentre una edizione censurata venne diffusa in Urss solo 1966. Come molte opere sgradite al regime La guardia bianca fu conosciuta nella sua interezza dai cittadini sovietici solo nel 1989.
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fiammarock · 1 year
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Tu sei acqua,
la limpida lacrima della memoria,
la fragilità che spacca la roccia,
il delirio in mezzo al mare,
la calma azzurra del lago,
la fiamma fresca del fiume.
Io sono il pazzo che vuole stringerti.
@luigimancini
🔥
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klimt7 · 9 months
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Due
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Se ne stavano a parlare per ore
come su un’altalena, tesa fra i ciliegi
Da un capo all’altro del cielo
Da un capo all’altro della terra
Nel loro mondo di colori e aria
le mani colme, di quella rossa pienezza
da portare alle labbra
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Se ne stavano in riva al mare.
Un pensiero trasparente, come brezza dal
largo, trascorreva nelle loro calme parole
In alto, il cielo, a disegnare i contorni
e i suoni. Ogni momento era  prezioso
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Parlavano e insieme tacevano
perchè sapevano d'essere parte
della gioia dell’universo.
Lei aveva occhi scuri ma pieni di luce
vento, nubi...
Lui seduto sulla sabbia
la guardava dal basso, mentre
parlava piano di ciò che sognava
Delle strade che li attendevano
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Il cielo finalmente  poteva essere blù
Le nuvole potevano essere bianche
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I progetti, come disegni da tracciare
sull'azzurro con le dita.
Le parole, stormi di uccelli migratori
a danzare libere nell'aria tremolante.
Lui nella camicia azzurra che gli fasciava
le spalle. Lei nell’abito chiaro a sventolare.
Bianca fiamma contro il blu del mare.
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Erano seduti sotto lo stesso cielo
Dentro lo stesso attimo.
Erano nuvole e sguardi, bandiere e gabbiani.
Negli occhi il sole, il blu, il bianco
Il loro sangue che trascorreva sereno
teso come lino al vento.
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La  forza dei battiti non era più solo desiderio
Era energia pacata, sommessa. rilassata.
Un lento trasognato camminare
le vie del cielo e del futuro.
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Tutto era connesso e tutto trovava senso.
Le parole, l’intreccio di sguardi e dita
L’universo, il loro stesso fiorire.
Due. Ormai quasi aquiloni
incisi dentro un colore.
[ k ]
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m2024a · 2 months
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Sara Curtis, chi è la nuotatrice italiana più giovane alle Olimpiadi: età, altezza, fidanzato, la mamma nigeriana, la scuola, il mito di Marco Orsi Sara Curtis è una delle nuotatrici più talentuose della squadra azzurra alle Olimpiadi di Parigi 2024. La giovanissima atleta ha mancato l'accesso alla finale nei 50 metri stile libero al suo debutto ai Giochi Olimpici, dopo aver raggiunto la finale. Di seguito tutte le curiosità sulla 17enne italiana. Benedetta Pilato risponde alla Di Francisca: «Nessuno può dirmi per cosa gioire, spero di aver smosso la mia generazione» Chi è: età, altezza Nata il 19 agosto 2006 a Savigliano (Cuneo), Sara Curtis ha 17 anni, è alta 175 centimetri e pesa 74kg. Nata da papà piemontese e da mamma nigeriana, è una nuotatrice italiana specializzata nei 50 stile libero e nella 4x100 stile libero. Si allena a Fossano, a circa 20 minuti da casa e fa parte della società CS Roero. Sara è alla sua prima partecipazione olimpica in carriera. Il sorriso è il suo biglietto da visita e quello che gli permette di affrontare lo sport con gioia e passione.   Carriera Rappresenta uno dei talenti più cristallini del nuoto azzurro. Veloce ed eclettica, lo stile libero le permette da sempre di dare libero sfogo alla sua esplosività. Si prende i riflettori nel luglio del 2023, quando si mette al collo tre ori e due argenti agli Europei juniores di Belgrado tra competizioni individuali e staffette. Agli Assoluti primaverili 2024 di Riccione conquista il pass individuale per i Giochi Olimpici nella distanza più breve dei 50 sl, migliorando il record italiano detenuto da Silvia Di Pietro e stabilendo il nuovo primato continentale a livello juniores. Nel mese di luglio vince ben sette medaglie (sei ori e un argento) agli Europei juniores di Vilnius, in Lituania. È la più giovane in vasca tra gli azzurri a Parigi, ma sogna in grande. Nel suo percorso è stato fondamentale il suo coach Thomas Maggiora che la segue da quando aveva 6 anni. Studentessa fuori dalla vasca Fuori dalla vasca Sara è una ragazza semplice che ama passare il proprio tempo libero in compagnia della famiglia e degli amici. Studentessa all'Istituto Tecnico Economico e Turistico nella sua Savigliano e cresciuta nel mito di Marco Orsi, il suo nuotatore preferito. Le passioni Quando è fuori dalla piscina Sara ama leggere e dipingere ma anche ascoltare la musica che riesce a caricarla anche prima delle gare. Ama anche la moda, in particolare lo stile americano: «Amo vestirmi con lo stile americano, largo e comodo» ha rivelato in un'intervista. Il fidanzato Sara è fidanzata con Andrea Pusce, anche lui nuotatore. Di recente la Curtis ha pubblicato una foto di un bacio con l'attuale fiamma sul proprio profilo Instagram.
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copihueart · 11 months
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POESIE IN PROGRESS
Io sono pietra dura e tu sei cristallo,
tu sei onda e io la spuma,
tu sei luce e io l’ombra,
io musica e tu l’orchestra,
io unica stella e tu cielo stellato,
tu sei la luna piena e io il lago,
la curva delle colline e io il campo arato,
tu sei la pioggia argentea e sottile io l’uragano,
tu sei il vento con la sua carezza e io la tempesta,
tu sei la quiete azzurra e io l’incognita,
tu sei l’intimità con il suo valore e io il contrasto,
tu sei la sensualità e io la passione,
tu sei il limpido cielo e io la nuvola nera,
tu sei la carezza e io l’abbraccio,
tu sei l’anima trasparente e io l’inganno,
tu sei l’amore con il suo vestito e io l’amore amato
Ma insieme siamo il cerchio, quel seme d’universo,
quella dolce armonia,
quell’incidere feroce che risveglia la fiamma.
Insieme siamo il mondo.
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La draghessa era socievole, timida, energica, solare e festagliola.
Essendo mutaforma cambia con ogni emozione e sentire
Pelle blu notte con diverse lune e stelline colorate : quando provava tristezza con speranza
Sole giallo con base cieleste o ciano quando era felice
un fiore con mille petali su base marrone quando era coraggiosa
Un uovo sott'acqua quando è terrorizzata
una fiamma o un fuoco multi-colore su sfondo  nero quando era arrabbiata
onde d'acqua con meduse quando è calma
su tutta la pelle ghirigori e vortici bianchi con base azzurra quando si sente libera
tao con base grigia quando è neutrale o apatica.
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ilguardianodelfaro · 3 years
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Tutta la vita è un vano tentativo
di condensare in una fiamma azzurra
ogni barlume dì felicità.
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elelandia · 1 year
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Fulmini e saette: La fiamma azzurra, Vortice Nero e Folgore Scarlatta
De “La fiamma azzurra” vi ho già parlato qui ma ora che ho finito tutti e tre i libri è doveroso un approfondimento. Perché i libri di Daniele non sono solo fantasy comico, per quanto ci siano un sacco di momenti comici e ilari (GRAZIE PER LA PUNKA BESTIA) ma riesce a toccarti quelle corde che un istante prima ti fanno ridere e il minuto dopo piagnucoli su dei vichinghi che si menano nello…
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lunamagicablu · 3 years
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Io vorrei che noi fossimo, amore, uccelli bianchi su spuma di mare!
Di fiamma di meteora ci stanchiamo avanti che ci sfugga o che svanisca;
Fiamma di stella azzurra di crepuscolo, al margine del cielo in basso appesa,
Nei nostri cuori ha suscitato, amore, una tristezza che non può morire.
Viene stanchezza da questi sognatori, gravati di rugiada, giglio e rosa;
Non sognare di loro, amata mia, la fiamma di meteora che scorre,
Fiamma di stella azzurra che s'indugia al calar di rugiada in basso appesa;
Io vorrei che noi fossimo mutati in bianchi uccelli su vagante spuma! Isole innumerevoli mi turbano, e le rive fatate dove il tempo
Ci scorderebbe, dove il dolore non ci raggiungerebbe mai;
Presto lontani dalla rosa e il giglio, corrosi dalle fiamme non saremmo,
Fossimo solo bianchi uccelli, amore, sospesi sulla spuma a navigare!
WILLIAM BUTLER YEATS
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I wish we were, love, white birds on sea foam!
With a meteor flame we tire before it escapes us or fades away;
Twilight blue star flame, hanging on the edge of the sky below,
Love has aroused in our hearts a sadness that cannot die.
Fatigue comes from these dreamers, burdened with dew, lily and rose;
Don't dream of them, my beloved, the meteor flame flowing,
Flame of a blue star that lingers at the fall of dew hanging down;
I wish we were turned into white birds on wandering foam! Countless islands disturb me, and the fairy shores where time
He would forget us, where pain would never reach us;
Soon away from the rose and the lily, corroded by flames we would not be,
Were we just white birds, love, suspended on the surf to sail!
WILLIAM BUTLER YEATS
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bee-ingquinn · 3 years
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Flagràmus ( 15/04 )
Che alla fine non le farebbe nemmeno male come concetto, non fosse che la mente in questione è infantilmente contorta e l’esercizio da equilibrista di oggi è fare la verticale e camminare sulle mani per più tempo possibile. Si è pure legata i capelli apposta per evitare di farli strisciare sull’erba, ma qualche ciocca sfugge comunque dallo chignon sfatto e tenuto fermo da uno scrunchie color lilla. (...) C’è una felpa azzurra da ragazzo abbandonata lì vicino, sopra la tracolla di jeans piena zeppa sicuramente di dolcetti e simili. « Venti… ventuuuuno » traballa leggermente, fermandosi finchè l’equilibrio non viene riacquistato e lei può ricominciare a “camminare” con lentezza. « Ventidueee »
Ha appena attraversato il cerchio di pietre e forse fatto qualche rito voodoo per scacciare la pioggia, far fulminare un O`Gallagher, far cadere quella ragazzina che tenta di stare in equilibrio. Che lei non la può vedere quella smorfietta da rompipalle e neanche il sorrisetto malevolo che le trasforma il viso appuntito. Bruttina, pallida con due occhiaie da far paura, è figlia del Barone Sanguinario si vocifera. Senza pensarci troppo si scosta i capelli umidi dal viso e « Impùlsus » serafica, mentre punta l`ebano contro la cheerleader e la fa ruotare una sola volta in senso orario, rapidamente, descrivendo un piccolissimo cerchio e imprimendo al suo catalizzatore tutta l`energia necessaria a spingere Blythe e a farla cadere, possibilmente di testa, che se la spacchi. Sghignazza anche.
Ha forse giusto il tempo di drizzare la testa nel sentire la formula, ma è preda della sorpresa e tutto quello che può fare è limitarsi ad un « MA CHE-?! » interrotto dal tonfo del corpo sull’erba. Niente testa spaccata, ops. E’ con un misto di confusione ed una punta di panico che cerca di rimettersi subito seduta, osservando i propri dintorni con occhi sgranati finchè essi non si soffermano su una figura familiare. Assottigliandosi poco dopo, assieme alle labbra che si aprono in una smorfia. « Tu » brutta Morgana è quello che non dice. « Ma sei impazzita?! Che bolide ti è saltato in mente? » sbotta, buttandosi in termini magici senza neanche accorgersene – merito dell’unica Grifondoro a cui si accompagna – mentre cerca di sfilare la bacchetta dalla manica destra e rialzarsi al tempo stesso. (...) « Cosa vuoi? Perché sei qui? Non hai di meglio da fare? » sono solo domande quelle che escono una dopo l’altra dalla bocca della tassina, dritta in piedi – si spera – con i leggings sporchi d’erba e i capelli ancora più sfatti di prima, le spalle in tensione e una smorfia ad imbruttirle il viso.
Dunque, deve rispondere alle domande così scontaaate e infatti sbuffa e ruota gli occhi al cielo. « No, non sono impazzita » ma è quello che qualunque pazzo direbbe e « Passavo di qui ed eri in equilibrio e ho pensato che sarebbe stato grinzafichissimo farti cadere » l`onestà prima di tutto. E non pensiate che le sia sfuggita quell`orrenda felpa azzurra, no, signore. Sfrutta il momento della caduta per correre proprio alla tracolla e tentare di sgraffignarla. (...)  Scuote la testa alla bacchetta di Blythe puntata contro di lei, un sorrisetto di scherno. « Se non abbassi la bacchetta brucio la felpa » le iridi verdi palude si abbassano sulla tracolla in jeans « E la tracolla » facile facile. Che non abbia di meglio da fare è anche piuttosto palese, direi. « Allora quella bacchetta la vuoi usare come arma o la conservi come ferro da calze? » così, per sapere. Ma ha una proposta. « Ti sfido ad arrampicarti sugli anelli, se vinci tu ti rendo tutto intatto » buuugia, ma shhh.
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Soppesa la proposta, non è allettante e non è appagante e non la decreta come vincitrice, ma « Scendiamo » e vorrei precisare che non ha detto niente in merito alla proposta di resa, al patteggiamento. (...) La bacchetta di nuovo della destra, quando mancano giusto cinque o sei passi rimarrebbe intenzionalmente indietro. Non vuole la felpa, tanto meno la borsa, ma visto che è a quest`ultima che lei sembra tenere di più è proprio contro la tracolla in jeans che andrebbe a puntare il catalizzatore. « Flagràmus » scandito bene, con decisione, disegnando una fiamma con abili movimenti del polso per andare a colpire il bersaglio con una lingua di fuoco di modeste dimensioni. E nel caso Blythe rimanga un attimino scioccata, approfitterebbe del momento per prendersi pure la felpa e allontanarsi.
Un’occhiata guardinga viene rivolta qua e là mentre tornano verso la borsa e la felpa mentre il passo viene accelerato, nonostante la lingua di fuoco arrivi prima. (...) Punta la bacchetta contro il fuoco non coperto, sforzandosi di visualizzare la fiamma soccombere all’incantesimo e divenire fredda al tatto. Rendendo così possibile usare anche le mani per spegnerla del tutto. « Gelìgno! » sibila, al limite della rabbia e continuando a pestare con l’anfibio. E in caso di successo, una volta spento il fuoco anche con le mani solleticate, rimarrebbe lì un attimo. In canottiera con i pugni stretti lungo il fianco e la bacchetta ancora nella destra, a fissare la maglia ora sporca di terra e la tracolla bruciacchiata. 
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donaruz · 4 years
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NOVEMBRE
-Fra taciti respiri
e vestito di mesti colori
arriva il mese di Novembre
Avvolto nelle sue ombre,
portate da nebbie leggere
e da foschie passeggere.
L' aria si fa fredda, il vento è in
perpetuo noto
ed il cielo è spesso grigio e vuoto.
Non voli nè grida lassù,
i passeri si stringono sui nidi ancor
più.
Che silenzio, che pace attorno ai
giardini,
nelle case di fuochi s' accendon i
camini!
Già le prime, bianche brinate
sui prati si son coricate
e le foglie, danzano con le nuvole
ventate,
abbandonano fragili i rami, pensando
all' estate.
Un sole pallido allor in questo dì
appare,
gli animi tristi a rallegrare
e l' etere fattasi Azzurra d' improvviso
ci regala un dolce bel sorriso
che di speranza il cuore nostro
investe
or che scompaion le ore triste.
All' imbrunir le lanterne di San Martin
accendono il parco di luci e di
bambin
che lieti canti intonano in coro.
Mentre le stelle brillano come
fossero d' oro.
Lodiamo questo mese di bruma
tutti intorno a un falò
che fuma
e riscaldati dal calore della fiamma viva
aspettiamo che torni la stagione estiva.
Fiorella Fiorenzoni 🖋
Buon Novembre 🖤🍃🍂🍃🖤
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myborderland · 4 years
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"Le cose che la gente fa, di solito, cose dimenticabili, cose che respirano appena al di sotto della superficie di ciò che riconosciamo di avere in comune. Voglio che questi gesti, questi momenti abbiano un significato, controllare il portafoglio, controllare le chiavi, qualcosa che ci tenga uniti, implicitamente, chiudere e richiudere a chiave la porta di casa, ispezionare i fornelli della cucina per controllare la potenza della fiamma azzurra o eventuali perdite di gas.
Questi sono gli effetti soporiferi della normalità, le mie giornate di ordinaria deriva"
Don DeLillo, Zero K
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goodbearblind · 4 years
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"Stanotte liberami dalla verità dello specchio Chiamami, perché la notte sta per finire, e l’alba è già qui In questa spiaggia dove ho confinato me stessa Lascia che io mi riconosca L’inverno ha lasciato una cicatrice azzurra sulle mie spalle Invitami alla verde stagione primaverile Che ne sai della paziente melodia del mio silenzio? Fammi accordare con il flauto L’infausto bruciare della fiamma sta scritto sulle ali della falena Fammi andar via dalla buia moltitudine della creazione Sono già stata condannata al tormento della segregazione Stanotte liberami dalla verità dello specchio" (Il flauto, Ziagol Soltani) . . #ziagolsoltani (Unknown photographer) https://www.instagram.com/p/CCxot94qZkZ/?igshid=17xl1f0fgqwyk
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vendittiantonello · 5 years
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copertina per DARK ZONE EDIZIONI - LA FIAMMA AZZURRA libro scritto da Daniele Viaroli - pittura digitale 2018
cover for DARK ZONE EDIZIONI - LA FIAMMA AZZURRA book written by Daniele Viaroli - digital painting 2018
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vento-del-nord · 5 years
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Come una bufera voglio
volare sul tuo corpo
annegare la mia sete
mentre le tue labbra
stanno su di me
solo che
la mia
sete non può essere
estinta
sono una cava di pietre
con ghiaia e sabbia
asciugo le lacrime
sotto
uno sterile
ciliegio
come una bufera voglio
cadere su di te
imperversare nei tuoi capelli
come vento contrario
toglierti il respiro
e perdere il mio
solo che
il mio respiro è leggero
come fossi calmo
il mio cuore
una fiamma azzurra ...
(Norbert Conrad Kaser)
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