#isola di mazzorbo
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Photo by Anima Veneta ~ isola di Mazzorbo,
Venetian lagoon
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2020 Isola di Mazzorbo ( VE ), Fondamenta Santa Caterina da angelo aldo filippin Tramite Flickr: immagine digitale
#It’s-Not-A-Photography#NonE’unaFotografia#2020#Venezia#Veneto#Isola#di#Mazzorbo#Island#Black&White#MonoTone#Monochrome#light#popular#bw#Digital_Picture
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Mazzorbo è una delle splendide isole che compongono la laguna veneziana, il cui carattere rurale e fuori dai principali circuiti turistici, rende oasi di fascino e relax. L’isola di Mazzorbo è situata a est della più conosciuta e frequentata Burano ed è il luogo perfetto per respirare una boccata di pace e scoprire lati nascosti e campestri della laguna. Un angolo incantato e fuori dai frenetici ritmi del tempo, ma facilmente raggiungibile e assolutamente meritevole di una visita, se ci si trova nei pressi della meravigliosa città di Venezia. Come arrivare a Mazzorbo Per raggiungere le sponde di Mazzorbo è sufficiente prendere un traghetto dalla fermata Fondamenta Nove di Venezia, scegliendo la stessa linea 12 che porta anche a Burano. Il vaporetto giunge alla fermata Mazzorbo in circa 40 minuti. È possibile anche imbarcarsi a Murano, Treporti, Punta Sabbioni o dal Lido di Venezia. Mazzorbo può però essere comodamente raggiunta anche partendo da Burano, semplicemente passeggiando lungo il Ponte Longo che collega le due isole: una passeggiata di 10 minuti permette di passare da uno scenario sensazionale all’altro. Seppur entrambi dotati di peculiarità uniche le atmosfere di Burano e Mazzorbo sono però molto differenti, ed il suggerimento è ovviamente quello di non farsi sfuggire, tempo permettendo, nemmeno una delle incantevoli isole lagunari e di esplorarle tutte approfittando della loro prossimità. Cosa vedere sull’isola di Mazzorbo Mazzorbo conserva un clima incredibilmente particolare, legato alla sua storia fatta di momenti di gloria e abbandono. I paesaggi agresti e dal suggestivo sapore contadino oggi ammirabili sull’isola derivano infatti dalle vicende che hanno coinvolto l’isola nei secoli passati. Mazzorbo fu fondata nel 640 d.C., dagli abitanti dell’entroterra in cerca di riparo dalle invasioni barbariche e fu coinvolta ben presto nella vibrante vivacità culturale e commerciale della vicina Torcello, raggiungendo il massimo splendore nel corso del X secolo. I ricchi patrizi veneziani costruirono qui un universo fatto di palazzi signorili, chiese e monasteri, ma in seguito all’anno Mille Mazzorbo conobbe un lento ma inesorabile declino che la portò a trasformarsi in un’isola prettamente dedicata all’agricoltura ed alla coltivazione, pur conservando anche il ruolo di luogo di svago per le famiglie benestanti della vicina Venezia. Uno dei punti di interesse di spicco oggi sull’isolotto è la tenuta chiamata Venissa, una proprietà famosa per la produzione del vino e per la sua uva Dorona, un prezioso vitigno autoctono veneziano. La tenuta è accessibile liberamente e custodisce al suo interno numerosi orti ed appezzamenti di terreno dall’aria squisitamente bucolica, che forniscono di materie prime a chilometro zero ad un’osteria e ad un ristorante stellato Michelin. L’intero perimetro della tenuta Venissa è circondato da mura medievali ben conservate che rendono ancora più fascinoso questo luogo, perfetto per soste rigeneranti e per immersioni nel più completo relax. Lo spirito fuori dal tempo di Mazzorbo si ritrova anche nei suoi vicoli, che scorrono tra le tipiche case dai colori pastello dai toni vivaci, simili a quelle della vicina Burano. Le abitazioni dell’isola, perfetto scorcio della Venezia più genuina, sono tuttora in parte utilizzate dai pochi ma orgogliosi cittadini di Mazzorbo, ad oggi circa 350 anime. Oltre agli abitanti che stabilmente risiedono sull’isola, sono molti gli avventori che dalle isole vicine si muovono verso Mazzorbo per frequentare il suo centro sportivo, il suo cimitero ed il suo parco giochi. L’antica gloria di Mazzorbo è osservabile oggi tra le mura della Chiesa di Santa Caterina, l’edificio religioso più importante dell’isolotto, perfettamente incastonata tra vigneti e roseti. La chiesa vanta uno stile gotico-romano ed è stata eretta tra il 1283 e il 1291: il suo caratteristico campanile leggermente inclinato ospita inoltre la campana più antica della laguna di Venezia, risalente al 1318. E’ proprio a Santa Caterina che è dedicata la sagra che ogni estate anima le vie del paese con festeggiamenti e buona cucina locale: tra giugno e luglio Mazzorbo è popolata da curiosi in cerca di tradizioni e ricette locali delle più gustose da assaggiare. Tra le prelibatezze della zona si annoverano le castraure di Mazzorbo, il primo frutto della pianta dei carciofi, una pianta dal sapore amarognolo reso ancora più particolare dalla salsedine presente nel terreno lagunare: una delle eccellenze gastronomiche del territorio isolano. I dintorni di Mazzorbo Se si desidera approfondire la conoscenza dei paesaggi della laguna di Venezia, è possibile allungare il tour tra le viuzze della piccola Mazzorbetto, un’altra delle isole un tempo fiorenti ed ora semi deserte, situata a nord di Mazzorbo, al di là di uno stretto braccio di mare. Sempre nei pressi di Mazzorbo si trova poi la bellissima Torcello, isola ricca di chiese e palazzi imperdibili e carica di leggenda, mentre chi ama i panorami solitari e dall’aura spirituale può fare un salto sull’isola di San Francesco del Deserto, tra Sant’Erasmo e Burano e raggiungibile solamente con imbarcazioni private: sede di diverse spettacolari ville d’epoca l’isola è abitata oggi solamente da alcuni frati minori che risiedono in un monastero fondato da San Francesco D’Assisi. Isole dal fascino internazionale come Murano e Burano non hanno invece bisogno di presentazioni, ma fungono da perfetto completamento di un viaggio sicuramente indimenticabile tra le suggestioni del territorio veneziano. https://ift.tt/2xiFS6R Visita all’Isola di Mazzorbo, vicino a Burano Mazzorbo è una delle splendide isole che compongono la laguna veneziana, il cui carattere rurale e fuori dai principali circuiti turistici, rende oasi di fascino e relax. L’isola di Mazzorbo è situata a est della più conosciuta e frequentata Burano ed è il luogo perfetto per respirare una boccata di pace e scoprire lati nascosti e campestri della laguna. Un angolo incantato e fuori dai frenetici ritmi del tempo, ma facilmente raggiungibile e assolutamente meritevole di una visita, se ci si trova nei pressi della meravigliosa città di Venezia. Come arrivare a Mazzorbo Per raggiungere le sponde di Mazzorbo è sufficiente prendere un traghetto dalla fermata Fondamenta Nove di Venezia, scegliendo la stessa linea 12 che porta anche a Burano. Il vaporetto giunge alla fermata Mazzorbo in circa 40 minuti. È possibile anche imbarcarsi a Murano, Treporti, Punta Sabbioni o dal Lido di Venezia. Mazzorbo può però essere comodamente raggiunta anche partendo da Burano, semplicemente passeggiando lungo il Ponte Longo che collega le due isole: una passeggiata di 10 minuti permette di passare da uno scenario sensazionale all’altro. Seppur entrambi dotati di peculiarità uniche le atmosfere di Burano e Mazzorbo sono però molto differenti, ed il suggerimento è ovviamente quello di non farsi sfuggire, tempo permettendo, nemmeno una delle incantevoli isole lagunari e di esplorarle tutte approfittando della loro prossimità. Cosa vedere sull’isola di Mazzorbo Mazzorbo conserva un clima incredibilmente particolare, legato alla sua storia fatta di momenti di gloria e abbandono. I paesaggi agresti e dal suggestivo sapore contadino oggi ammirabili sull’isola derivano infatti dalle vicende che hanno coinvolto l’isola nei secoli passati. Mazzorbo fu fondata nel 640 d.C., dagli abitanti dell’entroterra in cerca di riparo dalle invasioni barbariche e fu coinvolta ben presto nella vibrante vivacità culturale e commerciale della vicina Torcello, raggiungendo il massimo splendore nel corso del X secolo. I ricchi patrizi veneziani costruirono qui un universo fatto di palazzi signorili, chiese e monasteri, ma in seguito all’anno Mille Mazzorbo conobbe un lento ma inesorabile declino che la portò a trasformarsi in un’isola prettamente dedicata all’agricoltura ed alla coltivazione, pur conservando anche il ruolo di luogo di svago per le famiglie benestanti della vicina Venezia. Uno dei punti di interesse di spicco oggi sull’isolotto è la tenuta chiamata Venissa, una proprietà famosa per la produzione del vino e per la sua uva Dorona, un prezioso vitigno autoctono veneziano. La tenuta è accessibile liberamente e custodisce al suo interno numerosi orti ed appezzamenti di terreno dall’aria squisitamente bucolica, che forniscono di materie prime a chilometro zero ad un’osteria e ad un ristorante stellato Michelin. L’intero perimetro della tenuta Venissa è circondato da mura medievali ben conservate che rendono ancora più fascinoso questo luogo, perfetto per soste rigeneranti e per immersioni nel più completo relax. Lo spirito fuori dal tempo di Mazzorbo si ritrova anche nei suoi vicoli, che scorrono tra le tipiche case dai colori pastello dai toni vivaci, simili a quelle della vicina Burano. Le abitazioni dell’isola, perfetto scorcio della Venezia più genuina, sono tuttora in parte utilizzate dai pochi ma orgogliosi cittadini di Mazzorbo, ad oggi circa 350 anime. Oltre agli abitanti che stabilmente risiedono sull’isola, sono molti gli avventori che dalle isole vicine si muovono verso Mazzorbo per frequentare il suo centro sportivo, il suo cimitero ed il suo parco giochi. L’antica gloria di Mazzorbo è osservabile oggi tra le mura della Chiesa di Santa Caterina, l’edificio religioso più importante dell’isolotto, perfettamente incastonata tra vigneti e roseti. La chiesa vanta uno stile gotico-romano ed è stata eretta tra il 1283 e il 1291: il suo caratteristico campanile leggermente inclinato ospita inoltre la campana più antica della laguna di Venezia, risalente al 1318. E’ proprio a Santa Caterina che è dedicata la sagra che ogni estate anima le vie del paese con festeggiamenti e buona cucina locale: tra giugno e luglio Mazzorbo è popolata da curiosi in cerca di tradizioni e ricette locali delle più gustose da assaggiare. Tra le prelibatezze della zona si annoverano le castraure di Mazzorbo, il primo frutto della pianta dei carciofi, una pianta dal sapore amarognolo reso ancora più particolare dalla salsedine presente nel terreno lagunare: una delle eccellenze gastronomiche del territorio isolano. I dintorni di Mazzorbo Se si desidera approfondire la conoscenza dei paesaggi della laguna di Venezia, è possibile allungare il tour tra le viuzze della piccola Mazzorbetto, un’altra delle isole un tempo fiorenti ed ora semi deserte, situata a nord di Mazzorbo, al di là di uno stretto braccio di mare. Sempre nei pressi di Mazzorbo si trova poi la bellissima Torcello, isola ricca di chiese e palazzi imperdibili e carica di leggenda, mentre chi ama i panorami solitari e dall’aura spirituale può fare un salto sull’isola di San Francesco del Deserto, tra Sant’Erasmo e Burano e raggiungibile solamente con imbarcazioni private: sede di diverse spettacolari ville d’epoca l’isola è abitata oggi solamente da alcuni frati minori che risiedono in un monastero fondato da San Francesco D’Assisi. Isole dal fascino internazionale come Murano e Burano non hanno invece bisogno di presentazioni, ma fungono da perfetto completamento di un viaggio sicuramente indimenticabile tra le suggestioni del territorio veneziano. Mazzorbo è una delle isole della laguna di Venezia, nei pressi di Burano, che merita assolutamente una visita per scoprirne tutte le bellezze.
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Questa foto è stata scattata all’isola di Mazzorbo, a Venezia un paio di anni fa. Nonostante io ami questa città, in questa isola non c’ero mai stato e onestamente ne ignoravo anche un po’ l’esistenza. Insomma il classico luogo che sai che c’è ma vabbè, da visitare se proprio capita l’occasione. L’occasione mi ricordo che è capitata per caso perché ho preso il battello per Burano coi miei perché quel giorno a Venezia città c’era troppa gente, per sì era deciso di andare in un luogo meno frequentato. Che dire? È stata un’esperienza fantastica, a partire dal viaggio in mezzo alla laguna. L’isola è bellissima, e caratterizzata da questi orti che ti lasciano veramente a bocca aperta per la pace che ti trasmettono e per l’atmosfera d’altri tempi che si respira. Vi consiglio una gita in giornata per vedere questo angolo di Venezia diverso dal solito e poco turistico (ancora per poco credo) e per vedere i tramonti pazzeschi che colorano il cielo #venezia #igersitalia #igervenezia #venice #italy #turismo #veneto #travel #sunset #picoftheday #sky (presso Mazzarbo, Veneto, Italy) https://www.instagram.com/p/Bu4OHuXjnqI/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1ihl4vp4ysiu1
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La Laguna di Venezia o Laguna Veneta è la più grande laguna del Mar Mediterraneo, situata nell’alto Mar Adriatico è formata da moltissime isolette, alcune più famose e frequentate altre più solitarie ma ugualmente piene di fascino.
Tralasciamo appositamente Venezia con i suoi Sestrieri, rii, campi, calli e via di seguito – anch’essa formata da 124 isolotti uniti tra loro dai ponti – città magica, unica e nella sua vera essenza, quasi indescrivibile, e raccontiamo le isole della Laguna da vedere.
Non so perché parlo al plurale, forse perché in questo momento non sono a casa da sola a scrivere come accade solitamente, in questo momento unico per la nostra vita, siamo tutti a casa a fare anche le cose che non abbiamo tempo di fare mai. #iorestoacasa #distantimauniti
Il nostro (mio e vostro) racconto sarà dedicato alle isole della Laguna di Venezia, alle più caratteristiche almeno, vedremo cosa vedere e come arrivarci.
Ma procediamo, se escludiamo le isole più celebri come Burano e Murano, non si presta mai molta attenzione alla moltissime isole da cui è composta la sua laguna, dalle più estese come Lido e Pellestrina, alle isole medie come Sant’Erasmo, alle più piccole come la Certosa e Torcello, vale la pena citare anche La Giudecca in aggiunta alle tante altre isole minori situate a Nord o a Sud della laguna.
Le isole minori degne di nota sono Santa Cristina, Sant’Ariano, San Francesco del Deserto San Michele e La Salina nella Laguna Nord, San Lazzaro degli Armeni, Tronchetto, Santa Maria della Grazia nella Laguna Sud.
Le isole di Venezia sono molte e quindi visitarle tutte richiede un bel po’ di tempo ma cominciamo con le cinque isole che possono anche essere visitate in una sola giornata.
ISOLA DELLA GIUDECCA
L’isola della Giudecca, in origine chiamata Spina longa, per la sua forma allungata che ricorda la lisca di un pesce, tra le isole della Laguna è una delle più estese ed è anche la più vicina al centro storico.
Nell’antichità quest’isola è stata abitata per lungo tempo dalle famiglie borghesi e nobili che nei secoli hanno costruito le prestigiose ville e i lussuosi palazzi. Qui a ricordare i fasti lussuosi del passato il Belmond Hotel Cipriani, splendido hotel 5 stelle che, oltre allo sfarzo dei suoi ambienti, regala una vista mozzafiato su Venezia.
L’Isola della Giudecca è formata da otto isolotti, collegati tra loro da ponti e ponticelli, a dividerla da Venezia è l’omonimo Canale della Giudecca. Sul lato opposto, quello che dà sulla laguna, dove si possono ammirare splendidi tramonti, si possono trovare orti e giardini che, un tempo, erano la vera caratteristica dell’isola, a testimoniarlo una mappa del 1729 di Ludovico Ughi, da cui risulta nel dettaglio tale patrimonio. Nei giardini, per lo più privati e inaccessibili, c’erano orti botanici, erbe medicinali, piante rare ed esotiche provenienti da terre lontane. Ora vi si trovano molti cantieri per imbarcazioni, officine di artigiani e laboratori.
Vista dell’isola della Giudecca da Piazza San Marco
Vale la pena di visitare la Chiesa delle Zitelle, un edificio progettato dal Palladio, che aveva l’antica funzione di ospitare ragazze povere che ci vivevano lavorando come ricamatrici e merlettaie, fino a quando non avessero trovato marito; la Chiesa del Redentore, eretta su progetto del Palladio tra il 1577 e il 1592, come segno di ringraziamento per la fine della terribile pestilenza che nel 1576 causò la morte di un terzo della popolazione veneziana, ancora oggi è il fulcro della “Festa del Redentore” e la Chiesa di Santa Eufemia, fra le più antiche di Venezia, risale al VII secolo.
Per una pausa il Terrazza bar dell’Hotel Hilton Stucky, che si trova nello stabile di un ex mulino di cereali e fabbrica di pasta di Giovanni Stucky, imprenditore svizzero; all’Harry’s Dolci (chiuso per il periodo invernale).
Hotel Hilton Stucky
Ci si arriva con i vaporetti dell’Actv che garantiscono collegamenti regolari a qualsiasi ora del giorno. Per sapere di più sulla Giudecca.
ISOLA DI MURANO
Nota in tutto il mondo come l’isola del vetro o di vetro, grazie alla lavorazione del vetro soffiato. È l’isola più grande della Laguna di Venezia, con 30.000 mila abitanti.
Inutile dire che tutto ruota attorno al vetro, animata di botteghe e laboratori dove si può assistere alla soffiatura del vetro e infatti, andare a spasso tra le fabbriche di vetro e ascoltare i racconti dei maestri vetrai è l’attività principale dei turisti. Se siete amanti di questa arte, non mancate la visita del Museo del Vetro di Murano dove sono esposti più di 4.000 articoli, edificio in stile gotico che sorge in Fondamenta Marco Giustinian, al museo si può vedere il “Libro d’Oro”, con l’iscrizione delle famiglie autoctone, che sin dall’origine lavorano il vetro e che col tempo hanno fondato alcune delle fabbriche più note nel mondo.
Se volete approfondire la vostra visita potete: visitare il Duomo di Santa Maria e Donato, la più importante chiesa di Murano del VII secolo, dove sono custodite le spoglie di San Donato; fare una passeggiata fino al Faro, si trova in Fondamenta Francesco Maria Piave ed è una costruzione cilindrica in pietra d’Istria; visitare Palazzo Da Mula ovvero il Municipio di Murano, risale al XIII secolo e la sua facciata è in stile gotico; visitare la Chiesa di San Pietro Martire risalente al 1500, conserva all’interno capolavori del Tintoretto e del Bellini.
Ci si arriva con i traghetti delle linee 4.1 o 4.2 e linea 12 da Fondamenta Nuove; linea 3 da Piazzale Roma o dalla stazione dei treni, in alternativa, con i tour operator della zona che organizzano tour completi con guida dell’isola di Murano e dintorni. Per sapere di più su Murano.
ISOLA DI BURANO
Burano è celebre ovunque per le sue case colorate, che sorgono ai lati dei canali, da non perdere la Casa di Bepi, la più colorata dell’isola. Burano è inoltre famosa per la lavorazione del merletto, e pertanto vale la pena quindi visitare il Museo del Merletto già sede della famosissima Scuola Merletti, adiacente al Palazzo del Podestà, oggi sede comunale.
La tranquilla vita che si respira a Burano ruota attorno al campanile storto che sovrasta l’isola, ed è scandita dall’altra attività principale: la pesca. Visitate la Pescarìa Vecia (Vecchia Pescheria), situata in Via Giudecca e l’ex mercato del pesce all’aperto di Via San Martino Sinistro, in Campo della Pescheria. Andateci per pranzo e fermatevi in uno dei ristoranti di pesce. Piazza Galuppi, l’unica piazza dell’isola, è disseminata di ristoranti, piatto tipico dell’isola è il risotto di gó.
Per smaltire potrete fare un giro nella Chiesa di San Martino Vescovo dove si trovate un dipinto originale del Tiepolo e al Museo del Merletto entrambe, sempre in Piazza Galuppi. Sempre nella piazza molti negozietti dove poter comprare merletti e altro prodotti tipici locali come i dolci tipici locali come il Bussolà o l’Esse di Burano.
Prima di lasciare Burano vi consiglio la visita della Tenuta Venissa con la sua vigna murata, dove viene coltivata l’uva Dorona, varietà autoctona della Laguna di Venezia. La tenuta è situata nell’Isola di Mazzorbo che è collegata a Burano attraverso un ponte chiamato dagli abitanti “ponte longo”, ponte lungo.
Ci si arriva grazie ai numerosi collegamenti che partono dall’aeroporto Marco Polo e dalla Stazione Venezia Santa Lucia e con le linee 4.1, 4.2 e linea 12 da Fondamenta Nuove, e ovviamente con i tour organizzati. Per sapere di più su Burano
ISOLA DI SAN FRANCESCO DEL DESERTO
A qualche minuto di barca da Burano, trovate l’Isola di San Francesco del Deserto, raggiungibile solo in taxi o con mezzi privati. Una minuscola isoletta circondata da barene e avvolta per tutto il suo perimetro da cipressi e pini marittimi.
Senza dubbio in luogo mistico nel quale aleggia comunque un’atmosfera di pace, l’isola è abitata esclusivamente da frati francescani in quanto ospita un convento del 1230.
Anticamente l’isola era chiamata Isola delle Due Vigne ed era di proprietà del nobile veneziano Jacopo Michiel. Leggenda vuole che vi abbia soggiornato, in ritiro spirituale per un breve periodo, San Francesco d’Assisi, attorno al 1220.
Nel 1233 circa Jacopo Michiel donò l’isola all’Ordine Francescano e prese il nome di Isola di San Francesco. In seguito a causa della peste che si diffuse in queste zone paludose, l’isola venne abbandonata per un breve periodo e da lì prese l’appellativo “del deserto”, e venne ribattezzata Isola di San Francesco del Deserto. Per sapere di più sul Convento di San Francesco del Deserto
ISOLA DI TORCELLO
Nella piccola isola di Torcello, scarsamente abitata, ci vivono poco più di 10 abitanti dediti principalmente al turismo, si respira un’atmosfera di altri tempi, una via di mezzo tra l’epoca Medioevale e l’antico impero romano.
Lungo il viale che conduce alla piazza si ritrova un paesaggio che ricorda il periodo del tardo impero romano, interrotto solo ogni tanto da abitazioni, alberghi o ristoranti in stile coloniale.
A Torcello troviamo il ponte del Diavolo, che deve il suo nome, secondo leggenda, proprio al diavolo in persona il quale scommise sulla sua costruzione in un sol giorno. Oltre il ponte la piazza in terra battuta e ghiaia disseminata di bancarelle di souvenir.
Sempre nella piazza il Palazzo dell’Archivio che ospita il museo di Torcello che raccoglie una collezione di reperti d’epoca bizantina e medioevale; il Palazzo del Consiglio, splendido edificio in stile gotico e il Trono di Attila, un trono in pietra situato proprio di fronte alla cattedrale di Torcello.
Ci si arriva in 5 minuti da Burano con i traghetti ACTV, linea 9 che partono ogni mezz’ora. Con la linea 12 da Fondamenta Nuove (fermata a richiesta) oppure da Piazza San Marco partono ogni giorno tour organizzati che in mezza giornata, oltre all’isola di Torcello, vi porteranno nelle isolette più vicine, a prezzi moderati. Per sapere di più su Torcello
Non ci resta che organizzarci e andare alla scoperta di queste bellissime isole.
Venezia: le isole della Laguna da vedere La Laguna di Venezia o Laguna Veneta è la più grande laguna del Mar Mediterraneo, situata nell’alto Mar Adriatico è formata da moltissime isolette, alcune più famose e frequentate altre più solitarie ma ugualmente piene di fascino.
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Giancarlo De Carlo, rsidenze del nuovo quartiere popolare sull´isola di Mazzorbo, Venezia
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2020 Isola di Mazzorbo, Fondamenta Santa Caterina da angelo aldo filippin Tramite Flickr: immagine digitale
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