#intravedere
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Il multiverso è quel posto fantastico dove se tu non mi rispondi, arriva all'improvviso a scrivermi un tuo amico storico, che ovviamente è ignaro del fatto che lo seguo da anni solo ed esclusivamente per intravedere te!
#intravedere is the new stalkerare#avanti così nel multiverso e oltre#e facciamo uscire lo scheletro dall'armadio
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perché la gente sj scorda che mi ripete che disegno occhi tristi, che ho gli occhi tristi,
quando cazzo impara la gente a mantenere un filo di logica e pensiero? c'è un problema di fondo se mi dici ciò e poi mi tratti di merda alla prima. pensare mai?
#pensieri#boh#giuro la gente#non sa che farsene di quello che ha in mano#non sono io a intravedere l'impossibile costantemente#(non costantemente)#è la gente che non bada alle cose#non mette insieme i pezzi#non guarda non sente non ricorda non connette non pensa#un branco di idioti
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Intravedere ©Tiziana Loiacono
#photographers on tumblr#urban exploration#conceptual#city and architecture#through a glass#window#nature
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Quando ho compiuto sessant’anni, ormai molto tempo fa, con mia moglie feci un viaggio in Giappone, e visitai il tempio di Ise. Sa perché è importante il tempio di Ise?
Viene distrutto e rifatto ogni vent’anni. In Oriente l’eternità non è costruire per sempre, ma di continuo.
I giovani arrivano al tempio a vent’anni, vedono come si fa, a quaranta lo ricostruiscono, poi rimangono a spiegare ai ventenni. È una buona metafora della vita: prima impari, poi fai, quindi insegni.
Sono i giovani che salveranno la terra.
I giovani sono i messaggi che mandiamo a un mondo che non vedremo mai.
Non sono loro a salire sulle nostre spalle, siamo noi a salire sulle loro, per intravedere le cose che non potremo vivere.
Renzo Piano
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Gemiti sordi e lamenti... Sola in quel letto... Obbligata in quel letto... Con la paura che sale e la voglia che cresce... Attorno il silenzio e il freddo delle tue voglie... II desiderio che incombe tra le cosce... Tra le mie che si bagnano e tra le tue... Dove si inizia a intravedere tutto il tuo turgore... E la paura lascia spazio al fuoco... Un fuoco che incendia le nostre anime...
~Virginia ~
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L'HA DETTO VERAMENTE
Non voglio somigliare a quei blogger che mettono il succo della storia dopo sei pagine per trattenerti a lungo sul loro sito. Riporto subito l'assurda frase che mi ha lasciato di stucco. È una dichiarazione attribuita a Salvini dopo l'attentato a Trump: «Spero che questo serva a qualcuno che semina parole di odio contro le destre, i fascisti, i razzisti».
Ho visto che tanta gente ne parlava sui social network.
Ma all'inizio ho dubitato.
Sì, cara persona immaginaria con una vasta e inspiegabile conoscenza dei miei post, hai perfettamente ragione: lo scetticismo mi è capitato in altre occasioni e ne ho anche discusso, ma questa volta ho dubitato con veemenza inaudita, credimi. Però non voglio farti preoccupare: non nutro speranze sul fatto che Salvini abbia qualcosa di umano. Ho avuto dubbi per l'incredibile stupidità della frase pronunciata dal ministro, che rappresenta una confessione in piena regola, un'autodenuncia senza filtri, senza espressioni edulcorate, senza alcun tentativo di dissimulazione.
Sì, ho sopravvalutato Salvini. Ho pensato a fake news ben confezionate.
E allora ho cercato conferme sul web. Ho trovato notizie di agenzia: Ansa, Adnkronos. E c'erano quelle esatte parole che poi ho ritrovato in tanti articoli. Sul Manifesto, tanto per cominciare. Ma già immagino l'obiezione di tanta gente: sono comunisti, ce l'hanno con Salvini, farebbero qualsiasi cosa per metterlo in cattiva luce. E allora le mie ricerche non si sono fermate.
Ho trovato un riferimento a quelle parole in una vignetta di Makkox. Ma anche qui immagino le proteste: è la sinistra radical chic di Propaganda Live, non è affidabile.
Le stesse considerazioni dubbiose possono essere rivolte a Fanpage, in teoria.
Ma ne parla anche il Sole24Ore. E qui la sinistra e il comunismo mi sembrano distanti anni luce. Il Sole24Ore riporta stralci di un piccolo monologo di Salvini. Ci sono le affermazioni incriminate.
Poi ho trovato filmati diffusi su Twitter.
Pensate che io mi sia fidato dei filmati? Certo che no. I video che circolavano sul web sembravano riferiti al TG1, il principale megafono governativo dopo Bruno Vespa. E allora mi sono detto: «Mi resta una sola cosa da fare». Ho pensato a una mossa estrema, pericolosa, temeraria, autolesionista: guardare il TG1 su RaiPlay.
Le date dei tweet mi hanno subito indirizzato sulla strada giusta: l'edizione del mattino. Meno male. Guardare più di un telegiornale di destra è troppo per il mio fragile equilibrio psicofisico. Ho trovato la fonte con un solo tentativo. 14 luglio 2024: edizione delle ore 7.00.
Potete verificare anche voi. Non si tratta di un deepfake, anche perché Salvini non ha smentito. Non ha mica detto: «Al Tg1 c'era un impostore».
Non è l'opera di sintetizzatore vocale basato su un'intelligenza artificiale.
Salvini, raggiunto al telefono, ha detto realmente quelle cose, con seriosa gravità, con placida sicurezza, con atteggiamento da saggio della montagna. Senza rendersi conto di nulla. Senza intravedere l'inquietante corollario delle sue parole.
Bisogna accettarlo. È il paese in cui viviamo. È Salvini. È la realtà.
[L'Ideota]
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Work in progress...carboncino in polvere.
Sullo sfondo potete intravedere un pezzo di studio🙂
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Mi sentivo ed ero un libro con righe chiare di parole sensibili e taglienti, nessuno sapeva intravedere le fragilità, si pungevano e andavano via, sono sempre stata e mi son sempre sentita come un libro aperto, circondato da analfabeti.
Sylvia Plath
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Dietro a quel comportamento acido e distante, spesso si nasconde un cuore solitario, che brama comprensione. In quel silenzio, c’è un desiderio di connessione, un grido silenzioso per essere accolti e ascoltati. A volte, basta un gesto gentile per far intravedere il calore che si cela sotto quella facciata di freddezza.
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L'Eremita
"Dal Buio alla Luce, passando per l'Infinito"
C'è un passaggio stretto, ma bello, che stiamo affrontando.
Ci stiamo accorgendo di quanto sia frustrante "tornare dentro" per l'ennesima volta e affrontare temi che pensavamo oramai risolti o trasformati.
In realtà essi non sono affatto "quelli di prima", hanno mutato forma e significato. Si sono evoluti, insieme alla nostra capacità di accoglierli, sondarli e offrirgli un significato nuovo e propositivo.
E' vero, ormai ne siamo consapevoli: ad ogni passo verso una certezza, ad ogni traguardo, si apre un'ennesima sfida emotiva e si spalanca un nuovo dilemma.
Ma questo fa parte della ristrutturazione del nostro edificio interiore: ogni pezzo logorato e decadente va restaurato prima di divenire testata d'angolo per la nuova struttura.
Alla fine avremo una casa funzionale, calda, accogliente e moderna. Pronta ad ospitare nuovi affetti ed esperienze, a divenire sede di incontri gioiosi e arricchenti.
La sensazione di solitudine di questi giorni è reale.
Come Esseri umani oggi siamo profondamente "divisi".
E non solo a causa delle politiche di Sistema.
E' nella "Solitudine di relazione e di contatto" che inizia il vero percorso d'Anima, quello che guida, quello che ci porta a riflettere sulla Direzione, a conoscerci nella nostra vera Forza e nel nostro immenso Coraggio.
Coloro che gettano la spugna perché tanto "non vedo progressi", "i temi sono sempre quelli", "sono stanco di essere deluso dagli Altri e dalla Vita", "non cambierà mai nulla", "ho già lavorato su queste cose e sono ancora povero e solo", hanno abdicato alla Spada.
La Spada ci rende retti e integri.
Maschili interiori deboli amano rivestirsi del ruolo di Vittima. E utilizzano la loro estrema corruttibilità per giustificare atteggiamenti di inerzia o di commiserazione.
Ma questo non è un tempo per i Deboli. Questo è il tempo del Coraggio e della Forza. Questo è il tempo del Cuore.
Ed è per questo che le "iniziazioni" sono "varchi" e non aule aperte al pubblico.
Occorre purezza d'intento, onestà, entusiasmo e amore per "entrare".
Entrare dove?
Dentro "all'infinito di se stessi".
Siamo Spirito e Materia.
Siamo la straordinaria danza delle Frequenze della Creazione.
Abbracciamo questo passaggio stretto. Perché solo nel buio profondo possiamo intravedere le "Stelle".
E da lì proveniamo. Ed è li che torneremo.
In questa Vita. Non nella prossima. In questa.
Mirtilla Esmeralda
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Note
il primo passo per avere la vita normale che cerchi è vedere il bpd come una malattia e farsi diagnosticare e curare da specialisti in materia
esistono centri specifici e terapie evidence based, cerca su internet
la malattia mentale non è un ergastolo
ps abbi il coraggio di mettere in discussione anche i tratti a te egosintonici: non si può buttare solo ciò che non piace e tenere il resto, il disturbo di personalità è un pacchetto
sono passati dieci anni dalla diagnosi ufficiale e da 15 anni sono seguita da professionisti e sono andata pure in comunità. non ho problemi ad ammettere di essere malata perché il bdp ha letteralmente distrutto ogni aspetto della mia vita. quindi non so dove hai potuto intravedere disturbi egosintonici: odio la mia ansia sociale, la mia depressione, la dismorfofobia, i pensieri ossessivi, la disregolazione emotiva, il vuoto che provo a guardarmi dentro. al momento sono in lista d'attesa per un percorso di terapia di gruppo
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Mi sento persa.
Ho la pregnante sensazione di avere sprecato tempo e denaro per qualcosa di inutile, senza che possa fruttare qualcosa.
Non riesco a intravedere una via di uscita.
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LA FOTO
Ho visto il video dell'attentato, ma questa foto mi colpisce con maggiore violenza per la sua terribile intensità, come un pugno nello stomaco.
È un'immagine che ha l'impatto devastante di un'esplosione stellare.
Il fotografo ha colto il fugace istante in cui Trump svetta col pugno chiuso rivolto al cielo (per inciso, questi fasci vogliono fregarci pure il pugno chiuso?). E proprio in quel momento nel cielo sventola la bandiera americana. Perché il ritratto dell'eroe, per essere emblematico, deve racchiudere tutti i simboli.
L'autore di questa foto già consegnata alla storia è certamente dotato di un talento che ha qualcosa di soprannaturale. Io fatico a farmi un mediocre selfie, anche se sto fermo e non mi corre dietro nessuno, mentre ci sono persone capaci di essere al posto giusto nel momento giusto per inseguire un fotogramma di storia che dura un millesimo di secondo, come se fossero in grado di prevederlo in anticipo. Neppure l'Ultra Istinto di Goku può competere con questa dote.
Provate a guardare il video: dopo l'attentato Trump mostra a più riprese il pugno alla folla, ma è quasi sempre coperto dagli uomini della sicurezza. Il fotografo ha colto l'attimo in cui Trump si è stagliato sul mondo con posa da conquistatore, e la scorta è stata declassata al ruolo del debole argine che non può trattenere il suo impeto guerriero.
Trump ha vinto. Quella foto, con la sua spaventosa potenza evocativa, ci fa intravedere un ciclo di estrema destra delirante e paranoica al vertice dell'Occidente.
So bene che Biden è pur sempre capitalismo e imperialismo. Non mi dovete spiegare nulla. Ma Trump fa davvero paura, perché sembra pronto a fare cose che non possiamo nemmeno immaginare. Ci aspetta una dura lotta.
[L'Ideota]
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La sessualità non è carne, è desiderio. Ciò a cui tende, non è l’eiaculazione, ma è l’incontro con l’altro, perché solo desiderando l’altro o sentendomi oggetto di desiderio altrui, io mi scopro come essere sessuato.
La distinzione tra “amore” e “perversione” è contenuta nel modo di vivere il proprio desiderio come “apertura” o come “chiusura” verso l’altro. Perverso è quel desiderio che non desidera l’altro ma se stesso, che non diventa veicolo di trascendenza, ma oggetto della propria immanenza, giocata in quel breve spazio che separa la tensione dalla soddisfazione che la estingue. Quando il desiderio diventa l’oggetto desiderabile, lo si eccita, lo si tiene in sospeso, se ne rimanda la soddisfazione finché non sopraggiunge l’atto sessuale che lo spegne, come un soffio di vento spegne un fuoco che non ha trovato ove propagarsi. È al desiderio perverso e alla sua incapacità di trascendenza ciò a cui pensa la scienza medica e la morale diffusa quando definiscono il desiderio come un “istinto” la cui origine e il cui fine sono strettamente fisiologici. In realtà il desiderio non implica necessariamente un’attività sessuale, perché, come dice Sartre: “il desiderio non è desiderio di fare”, ma è desiderio di un oggetto trascendente che consenta di uscire dalla propria clausura. [...] Il corpo, lasciandosi intravedere, fa la sua apparizione sullo sfondo di una situazione in cui si allude alla seduzione e al turbamento. Allora il corpo è “pro-vocante”, non perché lascia intravedere una sua nudità, ma perché chiama in gioco quella situazione [...] Il corpo è desiderabile non per la sua carne immediatamente presente, ma perché nella sua carne si manifesta una vita e un’offerta a parteciparvi.
Umberto Galimberti - "Il corpo"
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Due giorni fa mia madre ha ricevuto poco più di 3.000 euro.
No, non ha vinto la lotteria. Erano stipendi per il suo lavoro di operaia, in fabbrica. Stipendi mai versati. Stipendi di 20 anni fa, nessuna rivalutazione, nessun interesse maturato, un risultato sul quale ha dovuto spendere soldi per averli, lei come tanti altri operai (quei 3.000 sono l'elemosina rimasta, dopo che lo Stato, gli sciacalli e i legali hanno fatto la loro parte per evitare che questi soldi non arrivassero mai), stipendi per i quali l'ho vista scendere in piazza più e più volte, ad alcune manifestazioni ho partecipato anche io, ad una il gruppo di operai subì una carica delle forze dell'ordine (scritto volutamente in piccolo, perché per quelle merde protestare per ricevere il dovuto compenso non era degno di un paese civile, quindi caricare le vittime era il minimo) e tornò a casa in lacrime, non riuscendo a credere che un padre di famiglia avesse potuto alzare le mani su un altro padre di famiglia, solo perché non in grado di distinguere tra il dovuto e il giusto. E immaginate che mia madre fu anche un caso fortunato, visto che le mancavano pochi anni per andare in pensione, e con vari aiuti da parenti e con altri lavoretti in nero riuscì a "saltare il fosso", molti altri operai non furono così fortunati, si ritrovarono presto senza lavoro e dopo poco tempo senza alcun ammortizzatore sociale.
Mia madre mi ha sempre insegnato a non credere mai al padrone, mai, in nessuna circostanza, a non cedere mai alle lusinghe, alle pacche sulle spalle, ai "sei davvero bravo", a non pensare mai, nemmeno per un secondo, che a qualcuno interessi della sorte di coloro che si trovano "al gradino sotto", e per quanto io l'abbia vissuto con i suoi occhi, anche con la violenza, per capirlo davvero ci son dovuto passare in prima persona, viverlo sulla pelle, e il senso di questo post è provare a trasmetterle queste parole, perché il lavoro dà dignità purché sia dignitoso, e vi confesso che, dopo tanti anni, dopo aver lavorato ovunque, da privilegiato, solo oggi inizio ad intravedere un po' di quella dignità che aveva anche lei negli anni '70, prima che l'Italia diventasse il paese della vergogna, e per quanto io viva in un paese più tutelante e in un'azienda coi controcazzi, vivo sempre con l'idea che un giorno possa cadere tutto e il padrone di turno fuggirà con la sua lauta buonuscita, dimenticandosi di tutti quelli ai quali, fino al giorno prima, elargiva copiosi complimenti, "siete i pilastri di questa compagnia".
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