#interrotto
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Ho solo smesso di insistere.
#insistere#basta#arreso#rinunciato#abbandonato#desistito#mollato#lasciato#rassegnato#interrotto#finito#bloccato
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“Non importa quanto tempo sia passato, quanto tu sia cresciuta. Quanto il mondo sia cambiato intorno a te. Non importa. Ci sono persone, che quando le rivedi, tutto riprende dal momento esatto in cui vi eravate interrotti.”
— E. Mazzini
#tempo#passare#crescere#mondo#non cambiare#cambiare#non importa#rivedere#riprendere#interrotto#frasi#frasi tumblr#frasi e citazioni#mazzini
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PRIMA PAGINA Corriere Umbria di Oggi lunedì, 23 settembre 2024
#PrimaPagina#corriereumbria quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi miliardo#euro#presidente#tese#pronto#oltre#mille#stefania#nella#storia#supercoppa#muore#corso#sold#arrestato#chilo#cocaina#rave#party#interrotto#dalla
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L’amore interrotto si fa indietro come il mare, lasciando nuda la sabbia e le conchiglie al sole, e l’orecchino che mia madre perdette tanto tempo fa brilla laggiù, oltre gli scogli. Le alghe dimenticano la danza della corrente e qualche pesce sconta la sua distrazione.
L’amore zittito lascia nuda la sabbia, ma è ciò che accade dopo a rivelare a pieno il suo fenomeno. Spesso è una lenta desertificazione, che fa le crepe piene di sale, e l’odore di spiaggia abbandonata; e il sole brucia, ma non riscalda. Spesso, ed è normale, irreversibile.
Altre volte, però, è un’onda che si carica, piano piano. Si ritira prima come un velo, diventa un mantello; prende il respiro, gonfia i polmoni all’abisso e solleva navi da carico come balocchi, sommergendo isolette e piccoli fari, mentre ancora i bambini giocano a riva. Poi, all’improvviso, come un muro che sembra fermo e invece corre, si fa strada all’orizzonte, anzi lo copre. Da lontano i pochi bagnanti abituati a guardare lontano, fuori da sé, restano immobili, come di fronte a qualcosa che non siamo venuti al mondo per contenere, che ci lascia a occhi sgranati, bocca aperta e ginocchia paralizzate. Gli altri se ne accorgeranno presto, ma sarà tardi.
L’amore arrestato, a volte, sembra andare e invece torna, e si abbatte a tradimento - è la natura, eccezionale! - in un silenzio di luce, in mezzo alle palme, tra le barchette ormeggiate, quando tutto sembrava placato, nella vacanza del cuore. Chi si salva, non si sa.
#ninoelesirene#pensieri#frasi#persone#riflessioni#sentimenti#letteraturabreve#emozioni#amore#aforismi#amore interrotto
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#io vi giuro più ho contatti con gli americani e meno li capisco.#uno dei pretini ieri mi fa che la festività più importante in America è il 4 luglio. e allora gli ho chiesto che cosa festeggiano e in modo#molto sconclusionato (giustamente perché ha iniziato a studiare italiano settimana scorsa) mi fa. la libertà nel mondo. e io confusissima.#allora gli faccio. l'indipendenza americana??? e glielo dico anche in inglese. e lui. sì sì ma independence e freedom sono la stessa cosa.#e io. beh in italiano almeno indipendenza è più legata al non essere sotto un altro stato. e lui. no no libertà perché se l'america è#indipendente allora tutto il mondo è libero [testuali parole sue]#e io devo aver fatto una faccia allucinata perché mi aveva presa proprio in contro piede e l'unica cosa che gli ho potuto rispindere è stata#se lo dici tu. e ho provato ad andare avanti con la lezione però mi ha interrotto dicendomi. MA A TE PIACE COMUNISMO?#MA CHE CAZZO C'ENTRA FIGLIOLO MIO#e lì veramente non gli ho risposto per grandissima forza di volontà e ho ignorato la domanda chiedendogli cosa fanno il 4 luglio per#festeggiare. ma puoi essere così scemo#poi alla fine della lezione mi ha pure chiesto se è vietato parlare di politica a lezione. al che io gli dico che non è vietato e si può#parlarne ma nel seno che allora io ti porto dei testi che parlano di politica IN ITALIANO e tu ti metti a fare un discorso IN ITALIANO a#riguardo. e ad un A1 è un po' difficile da fare ma se vuole lo possiamo fare. e lui fa no no okay non fa niente
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no per me il fatto che quei due in the bear non stiano insieme è un crimine a tutti gli effetti
#ho visto solo metà della prima stagione e poi ho interrotto perché non era il momento#ma lo riprendo#però loro due sono così carini io ne ho bisogno
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il risultato di 5 ore di piscina con 3 bambini:
• ustione naso e spalle
• lentiggini marcate
• isa in braccio perennemente
• aperitivo interrotto dalle due polpette che si sono svegliate
• checco che appena ha toccato l’acqua della piscina che era fredda ci ha fatto la pipì dentro
• sto per collassare sul divano, ma alle 23 ci sono i cornetti di murlo e devo resistere
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Sorelle di sventura e tutti quanti convivono con chi ha a che fare col mostro, leggete qui.
Io sono un po' fuori dal mondo e non so se hanno fatto TG in edizione straordinaria o se hanno interrotto gli europei per darne notizia. Notizia che scopro solo ora.
Questa cosa è importante. Fondamentale, cazzo. E lo scrivo con la paura nelle dita.
Cercherò di saperne di più.
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Concionare
con-cio-nà-re (io con-ció-no)
Etimologia dal latino: contionari riunirsi, arringare, da contio adunanza, discorso pubblico.
Questa parola dal suono ruspante e rétro ha maturato degli splendidi connotati ironici: infatti la concione non è più il semplice discorso pubblico, o recitazione, ma l’arringa retorica e concitata - magari pronunciata verso un uditorio magro, raccattaticcio e disinteressato. La solennità e l’altisonanza del concionare svaporano in un colore scherzoso di biasimo verso l’atteggiamento enfatico dell’arringatore. Al mercato ciascun venditore concionerà sulla meraviglia e la squisitezza dei suoi prodotti e su quanto obbrobriosi siano quelli altrui; alla casa del popolo ogni pomeriggio verranno tenute larghe concioni di finissima politica; e a tavola il concionare ampolloso e inesorabile di un commensale potrà essere interrotto solo dai lazzi dei bambini.
Testo originale pubblicato su: https://unaparolaalgiorno.it/significato/concionare
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“forever close” photo by Fabrizio Pece (tumblr | 500px | instagram)
Nel cuore di una cittadina senza tempo, dove il grigio delle strade si fonde con il grigio del cielo, c'è una storia d'amore che resiste all'implacabile corso del destino. Le vite di Alex e Morgan si intrecciavano tra i vicoli stretti, un'amicizia che si sviluppò in qualcosa di più, un sentimento che sfidava la monotonia delle giornate grigie.
Alex, un lavoratore locale, e Morgan, una mente creativa senza un posto fisso nel mondo, si scoprirono l'un l'altro in un piccolo bar buio. Il loro amore crebbe nell'oscurità di strade poco illuminate, dove le luci pallide delle insegne creavano un'atmosfera di mistero e desiderio. Ma come talvolta capita, la vita ha avuto una strana maniera di chiedere il conto.
In una fredda notte d'inverno, Alex e Morgan persero la vita in un incidente che spezzò le loro storie ancor prima che potessero scrivere il loro epilogo. Le loro famiglie, spesso spartite da vedute diverse, si trovarono unite dalla stessa tristezza e rimpianto. Troppe parole non dette, troppe emozioni represse, ora sprofondavano nelle tombe di due anime che avevano trovato il loro rifugio l'una nell'altra.
Le loro tombe erano inclinate, appoggiandosi l'una all'altra come se la morte avesse finalmente concesso loro il conforto negato dalla vita. La pietra fredda divenne il testimone di un amore che, sebbene interrotto prematuramente, continuava a vibrare nell'eternità. Nelle notti tranquille, quando la pioggia scivolava via senza rumore, si diceva che le anime di Alex e Morgan si ritrovassero, non più limitate dai confini terreni.
#graveyard#france#graves#bnw#cemetery#grave#death#photography#graveyardphotography#streetphoto#cemeteries#bw#gravestone#history#art#lensblr#original photographers#photographers on tumblr
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La sera che avevo deciso di sedurre mio nipote ho scelto una mise provocante, con appena un velo di chiffon a coprirmi il seno.
Come dite? Una nonna non seduce suo nipote, non così deliberatamente almeno?
Una brava nonnina per il nipote prepara buone cose da mangiare e gli dà di nascosto qualche soldo per i suoi capricci….
Ma io non sono una brava nonnina. Sono una donna libera, sono titolare di una azienda di consulenza importante, viaggio, e quando mi sento sola la sera trovo spesso un maschio da portarmi a letto. E nonostante l’eta non ho mai dovuto pagare nessun giovanotto…..
Mio nipote non lo vedevo da tempo.
“Gli farebbe tanto piacere lavorare con te, ha sempre ammirato il tuo lavoro, ha studiato tanto, lui si vergognava a chiederti di fargli fare uno stage da te, sono stata io a insistere….” Così mia figlia mi ha convinta. Loro vivono in un’altra città e io, tra lavoro e distanza, da tanto non lo vedevo. Quando si è presentato ho visto subito che non era più un adolescente brufoloso, ma si era fatto un bel ragazzo, anche se così diverso sia da me che da sua madre: incerto, insicuro, timido.
Ha cominciato a spiegarmi i suoi studi, le sue motivazioni, ma l’ho fermato e gli ho detto che lo avrei portato a cena fuori. Ho capito che non aveva previsto di fermarsi a dormire e che non aveva bagaglio con sé. Gli ho sorriso dicendogli che naturalmente sarebbe venuto a dormire …da me.
Eccoci qui, al ristorante, lui parla tanto, io lo ascolto poco. Credo che parli anche per nascondere un certo turbamento. Il suo sguardo cerca di vagare, ma torna sempre a fissarsi sul mio seno. È così teso, che sobbalza sempre quando sotto il tavolo lo tocco con le ginocchia o con il piede.
La cameriera che ci serve, che mi conosce e mi ha visto in questo locale con altre prede, alza il sopracciglio quando lo sente chiamarmi “nonna”. Ma ci scambiamo lo stesso uno sguardo d’intesa. Forse pensa a un gioco erotico, forse non crede davvero che il ragazzo a cui prendo la mano sopra il tavolo e a cui sensualmente dico che è ora di andare a letto, sia veramente mio nipote.
È a casa che l’imbarazzo di mio nipote raggiunge il culmine. Lo faccio sedere sul divano, lo faccio bere, cosa a cui si vede non è abituato. Mi seggo vicino a lui, lo accarezzo, non come farebbe una nonna amorevole, ma come fa una donna che vuole sedurre. Gli sussurro di non preoccuparsi, quando si scusa di non avere un pigiama con se.
E mentre guido la sua mano sulle mie gambe, per fargli sentire quanto ancora siano toniche le cosce di sua nonna, gli spiego che gli stagisti della mia azienda tra le loro prestazioni hanno quella di dormire con la padrona. E farsi scopare.
Il suo “nonna che dici” è interrotto dalla mia lingua che entra a forza nella sua bocca.
“Ho deciso, ti prendo”, gli sussurro all’orecchio, mentre lo prendo per mano e lo tiro su in piedi. “Ma …ma…” balbetta mentre me lo tiro dietro verso la camera da letto.
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La nuova coinquilina si chiama Ludovica.
È arrivata nel primo pomeriggio mentre io, Vittoria e Alice eravamo in salotto, intenti a sistemare un feltrino sotto il divano per evitare che traballasse. La sua entrata — tanto attesa quanto inaspettata — ha sospeso quell'istante, come se il tempo si fosse fermato per un attimo e la sua presenza avesse interrotto qualcosa di speciale.
Mi è sembrata una ragazza a posto, ma temo di averle fatto una pessima impressione. Mi è apparsa stranita. D'altronde mi sono presentato in tenuta da casa: felpa, pantaloncini da palestra, calzini e un paio di Birkenstock nere di gomma. Se la prima impressione è quella che conta, probabilmente ho già compromesso la mia reputazione — o forse non immaginava di dover condividere la sua nuova casa con un ragazzo.
Vittoria e Alice non sembravano particolarmente entusiaste. Non so esattamente cosa ci sia dietro: magari un sesto senso femminile che noi uomini fatichiamo a cogliere, oppure una leggera invidia verso la nuova arrivata. Per un giorno intero Ludovica è stata la protagonista, l’ospite d’onore. Ha ricevuto tante attenzioni da tutti, io stesso sono stato molto disponibile nel rispondere a ogni sua domanda. Probabilmente Vittoria e Alice si sono sentite messe in secondo piano, e in effetti è andata proprio così.
Non saprei ancora dire se Ludovica sia uno di quei tornado che travolgono tutto al loro passaggio, ma finora mi è sembrata ben disposta a rispettare le regole. L’unica cosa che mi ha lasciato perplesso è stata la sua ritrosia verso il gruppo WhatsApp estranei in casa! e la regola implicita che rappresenta. Vuole forse trasformare il nostro appartamento in un porto di mare, un punto d'appoggio per amici e conoscenti? Intende ribaltare le gerarchie e mettere in discussione le nostre regole?
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Stavo facendo lezione. A un certo punto un’insegnante mi ferma e mi fa “ma non dice niente che ad Alessia si intravede il reggiseno?” mi sono calmato, ho preso un respiro e le ho detto davanti alla classe “per prima cosa ha interrotto la spiegazione che gli alunni stavano ascoltando, seconda cosa non sono un insegnate ma un soccorritore formatore, non è il mio lavoro riprendere gli studenti sul loro vestiario. Ed ultima cosa, questo è il problema della scuola d’oggi, dove ci si ferma alla copertina e non si valuta il libro. A me, che sia nuda o un palombaro non mi interessa, a me importa che i ragazzi a fine giornata sappiano almeno fare una chiamata di soccorso efficace e iniziare al più presto una rianimazione cardiopolmonare. Valuto solo i contenuti mi spiace” e l’insegnante dopo un “come si permette” ha lasciato la stanza.
Purtroppo la scuola riflette la società: fino a quando si valuteranno le apparenze invece che i contenuti, la nostra società rimarrà retrograda.
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Ricordate le grandi campagne di solidarietà per accogliere gli ucraini che fuggivano dalla guerra di Putin?
L'esodo non si è mai interrotto, solo che adesso gli ucraini scappano dai commissari militari, dalle torture nei centri di reclutamento, dal tritacarne del fronte.
Adesso che gli ucraini scappano dalla guerra di Zelensky, l'Europa li ha dimenticati, anzi alcuni paesi europei ne valutano il rimpatrio.
Per due anni sul mio canale Telegram ho documentato la mobilitazione forzata e la fuga dall' Ucraina di quegli uomini che non vogliono morire né per Kiev, né per la UE né per la NATO. Ho raccolto questo meticoloso lavoro in un dossier pubblicato per l'Antidiplomatico.
Segui 👉🏻 @ClaraStatello
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il personaggio più buono del mondo è proprio ryan atwood ve lo giuro
#ho interrotto il rewatch ma sky me la mette sotto gli occhi e che faccio non guardo?#oggi puntatona christmukkah + ryan che fa il bar mitzvah#allora a parte che lui e marissa nella terza stagione diventano una coppia ragionevole? incredibile#ma lui niente deve essere sempre il più cucc di tutti#anche quando sembra che gli stanno facendo un torto lui muto e se lo prende e aspetta la spiegazione e poi va anche a risolvere i problemi#è un bebè ve lo sto giurando
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Side by Side - Art Influences Films
Spesso mi sono occupato del rapporto tra arte e cinema e di come si ininfluenzino vicendevolmente, oggi voglio porre l'attenzione su un caso particolare: la presenza dei quadri del pittore Alex Colville nel film Shining di Stanley Kubrick. In realtà, le opere di Colville appaiono in più di un film (Heat, Moonrise Kingdom), ma in Shining ciò avviene ben quattro volte:
Woman and Terrier (1963)
Colville descriveva quest'opera così: "è la mia Madonna col Bambino; naturalmente nel mio mondo il bambino è un cane."
L'artista canadese considerava i cani come esseri senzienti, in grado di vedere, ma incapaci di fare il male. Nella sua arte le persone rappresentano la capacità distratta e iperconsapevole di fare il male e i cani l'innocenza.
"I volti distolti di Colville coinvolgono gli spettatori nelle sue opere, ci fanno sentire dei voyeur. Quando qualcuno in un'opera di Colville guarda direttamente lo spettatore è come se lo avessimo interrotto, come se avessimo fatto irruzione in una scena privata"
tratto da “Scoprire il vero Alex Colville,” Maclean's, 22 agosto 2014
A Jack Torrance è appena stato detto di Delbert Grady, l'ex custode dell'Overlook Hotel che ha fatto a pezzi sua moglie e le sue due figlie. A casa Torrance, a Boulder, l'amico immaginario di suo figlio Danny, gli ha detto che il padre ha ottenuto il lavoro e sta per chiamare per dargli la notizia. Come previsto, il telefono squilla e la moglie di Jack, Wendy, risponde.
Mentre Shelley Duvall si siede per parlare con Jack Nicholson, "Woman and Terrier" di Colville è chiaramente visibile sulla parete di fondo, sopra un televisore. Il dipinto raffigura una donna che abbraccia un terrier, il suo volto è per lo più nascosto dalla testa del cane, con l'angolo dell'occhio sinistro appena visibile, che sbircia fuori.
Nella scena di Shining siamo dentro casa di Wendy e la stiamo osservando rispondere a una telefonata privata, mentre un personaggio di Colville ci spia dalla parete in fondo, ricordandoci che stiamo per assistere al grande orrore che si avvicina.
Horse and Train (1954)
Di questo quadro Colville dice: "Ho sempre pensato che fosse piuttosto bello ma mi rendevo conto che poche persone lo avrebbero comprato per appenderlo in una casa, la maggior parte delle persone sembra considerarlo estremamente morboso"
Danny ha appena avuto la visione delle due bambine e del sangue che scorre, e si è svegliato nella sua camera da letto dopo essere svenuto davanti allo specchio del bagno. Arriva la pediatra per visitarlo dopodiché la dottoressa e Wendy vanno in soggiorno, dove discutono dei problemi di Jack con l'alcol, di come lui una volta abbia slogato il braccio di Danny e di come questo apparentemente abbia causato la prima apparizione del misterioso amico immaginario di Danny.
Mentre attraversano il corridoio, ecco sul muro "Horse and Train", una delle opere più riconoscibili di Colville: un cielo grigio e nuvoloso e un cavallo nero che galoppa lungo i binari verso un treno in arrivo. È un dipinto avvincente, ispirato a un distico di una vecchia poesia sulla futilità di mantenere le convenzioni di fronte a un cambiamento violento e imminente. Le possibilità che il cavallo esca dai binari, o che il treno possa frenare in tempo sono reali, anche se non sembrano probabili. La conversazione tra Wendy e la pediatra chiarisce che Jack ha dei problemi che emergeranno, in grande stile, durante i cinque mesi di isolamento. Cavallo e treno stanno accelerando sulla rotta di collisione.
Dog, Boy, and St. John River (1958)
Il dipinto, un altro dei pezzi più iconici di Colville, raffigura un ragazzo che guarda verso un fiume tenendo in mano un fucile da caccia con un cane appena dietro. Di nuovo non possiamo vederne il volto, lo stiamo guardando dietro.
Quando Danny svolta l'angolo e sbircia attraverso la porta aperta della Stanza 237, la prima cosa che vediamo all'interno è una lampada da tavolo accesa davanti al quadro "Dog, Boy, and St. John River". Non possiamo vedere il volto di Danny mentre guarda attraverso la stanza, riproducendo così quasi lo stesso punto di vista del ragazzo nel quadro.
Un altro cane di Colville fa la sua comparsa nel film (anche se è oscurato dalla lampada), e di nuovo c'è quel pizzico di percezione extrasensoriale. Cosa stanno guardando il cane e il suo padrone, o cosa cercano? Potrebbe essere una battuta di caccia innocente, ma la luce e la prospettiva fanno sembrare che ci sia qualcosa di sinistro là fuori, sopra la grande distesa d'acqua in lontananza. O siamo solo noi, che ci avviciniamo furtivamente al ragazzo e al cane attraverso le canne?
Se Colville credeva che un cane potesse percepire il male, allora forse si sta nascondendo dietro il ragazzo mentre lo segue, il ragazzo è armato e deciso ad affrontare qualsiasi cosa stia per succedere, il cane lo raggiunge ma si tiene a distanza.
È questa la relazione tra Danny e Tony (l'amico immaginario), o tra lui e la sua capacità di "luccicare", mentre si avvicinano furtivamente alla fonte del terrore nascosto dell'Overlook Hotel?
È una coincidenza che il ragazzo e il cane siano davanti a uno specchio d'acqua e che Danny e Tony (e in seguito Jack) stiano per essere attaccati da una strega nuda immersa in una vasca da bagno?
Forse Kubrick sta di nuovo ricordando agli spettatori che si stanno abbandonando al voyeurismo mentre qualcosa di malvagio sta per arrivare?
Non può essere un caso, è sicuramente una scelta consapevole di Kubrick: la prima cosa che vediamo nella stanza 237 è il dipinto, riflesso nello specchio, di un ragazzo che impugna un'arma; più avanti nel film, Danny impugnerà un coltello e scriverà una parola con un rossetto rosso su una porta, ma solo l'inquadratura attraverso uno specchio ne rivelerà il vero significato.
Moon and Cow (1963)
Jack ha sfondato la porta del bagno e ora è sulle tracce di Danny dopo aver eliminato Dick Halloran. Wendy, scampata per un pelo all'attacco in bagno, sta correndo al piano di sopra con in mano il coltello che ha usato per tagliare la mano di Jack. Mentre sale, passa davanti a diversi dipinti, nessuno dei quali è più evidente di "Moon and Cow" di Colville, che rimane inquadrato per qualche breve istante; prima è alla sua sinistra, poi passa alla sua destra.
Il quadro rappresenta una mucca, sdraiata in un pascolo, sulla destra della cornice, che guarda la luna, alla sua sinistra. A differenza dei precedenti, sembra non avere niente a che fare con la storia di Shining senonché, nella scena culminante, pochi minuti dopo, Jack cade sul terreno innevato nel labirinto.
L'ultima inquadratura, prima di vedere apparire il suo corpo congelato la mattina dopo, è di Jack accasciato a terra, a sinistra dell'inquadratura con una luce brillante in lontananza alla sua destra. Proprio come "Moon and Cow", se lo guardassimo attraverso uno specchio.
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