#incassi aziendali
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Chiarimenti sui Rimborsi Spese di Moveonteam: Il Comunicato Ufficiale del Gruppo AMAGAccuse infondate e speculazioni distolgono l'attenzione dai risultati ottenuti: la risposta del Gruppo AMAG
Il Gruppo AMAG ha emesso un comunicato stampa in data 16 ottobre 2024 per chiarire le recenti polemiche riguardanti i rimborsi spese liquidati alla società di consulenza Moveonteam (MOT).
Il Gruppo AMAG ha emesso un comunicato stampa in data 16 ottobre 2024 per chiarire le recenti polemiche riguardanti i rimborsi spese liquidati alla società di consulenza Moveonteam (MOT). L’azienda ha respinto le accuse di irregolarità e diffamazione, sottolineando che i rimborsi contestati, pari a 8.826,99 euro, sono relativi a viaggi e trasferte di tre professionisti della MOT nei mesi di…
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softevral · 2 months ago
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Sono passata da essere "figlia di ricchi" all'altra sponda, per Etica: a difendere, legalmente, il lavoro subordinato, vivendolo.
Posso dire, con cognizione di causa, che, in un Paese come il nostro, dove negli ultimi decenni politiche sbagliate - sia di destra che di finta sinistra - hanno permesso e continuano a permettere lo sfruttamento di manovalanza di ogni genere, dal cittadino italiano a quello immigrato: no: nascere ricchi non è una competenza e no: fare impresa non è una competenza.
Di tutte le imprese che ho gestito, io, altrui, non c'era mai nulla "al suo posto": dagli incassi in nero, ai pagamenti dipendenti in parte in nero; dagli appalti pubblici truccati, dalle mazzette...persino sui rimborsi chilometrici dei mezzi aziendali o sui pasti c'è ampio spazio per evadere e gonfiare i conti; il tutto, senza contare, i tipi di contratti infami, a chiamata, o la mancata Sicurezza dei Lavoratori applicata, nonostante le aziende incassino fondi europei.
Truffe, ovunque.
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viviween · 1 month ago
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Truffe ovunque ❥
Sono passata da essere "figlia di ricchi" all'altra sponda, per Etica: a difendere, legalmente, il lavoro subordinato, vivendolo.Posso dire, con cognizione di causa, che, in un Paese come il nostro, dove negli ultimi decenni politiche sbagliate - sia di destra che di finta sinistra - hanno permesso e continuano a permettere lo sfruttamento di manovalanza di ogni genere, dal cittadino italiano a quello immigrato: no: nascere ricchi non è una competenza e no: fare impresa non è una competenza.
Di tutte le imprese che ho gestito, io, altrui, non c'era mai nulla "al suo posto": dagli incassi in nero, ai pagamenti dipendenti in parte in nero; dagli appalti pubblici truccati, dalle mazzette...persino sui rimborsi chilometrici dei mezzi aziendali o sui pasti c'è ampio spazio per evadere e gonfiare i conti; il tutto, senza contare, i tipi di contratti infami, a chiamata, o la mancata Sicurezza dei Lavoratori applicata, nonostante le aziende incassino fondi europei.
Truffe, ovunque.
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Caro bollette: i reseller perdono profitti e consenso
Caro bollette: nell’ultimo anno l’aumento dei costi dell’energia è stato tra i temi di cui si è discusso maggiormente. Molti i fattori che hanno portato a questo importante incremento di prezzo, non per ultimo il conflitto in Ucraina. Caro bollette: lo studio sui reseller Secondo un recente studio dell’Università Popolare degli Studi di Milano circa il 63% dei consumatori crede che i reseller abbiano un ruolo attivo nell’aumento dei prezzi. Una convinzione che mette le compagnie di fornitura energetica in una posizione scomoda: da una parte sono costrette a fare i conti - anche loro - con l’aumento dei costi e la riduzione dei ricavi, dall’altra devono capire come affrontare la perdita di consenso e fiducia da parte dei propri clienti diretti. Un importante appuntamento per parlare della situazione Una situazione complicata della quale si parlerà in maniera approfondita il 2 e 3 marzo in occasione di ABC Reseller, l’evento organizzato da Stantup - società di servizi in outsourcing, consulenza e formazione nel mercato libero dell’energia ��� a Salerno presso il Novotel Est Arechi. L’appuntamento, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, è ad oggi il workshop dedicato ai Reseller dell’energia più seguito in Italia: si tratta di un’occasione di formazione imperdibile per chi opera nel settore, per approfondire le strategie e gli strumenti pratici per diventare una vera e propria enertech, affrontando tutte le aree di rischio aziendali. “Ricevo messaggi quasi quotidiani da imprenditori, colleghi e amici che vogliono vendere tutto, uscire dal settore o ricollocarsi in altre realtà. Non nascondo che quando è scoppiata la crisi dei prezzi, nell’autunno 2021, anche io ho avuto molta paura su ciò che sarebbe stato il mio futuro nell’energia. – Commenta Giuseppe Dell’Acqua Brunone, Co-Founder e CMO di Stantup – In questi casi conosco una strategia per reagire: riflettere, pianificare, agire.”. Survey ed ancora più studi sul caro bollette Per meglio comprendere come i Reseller stiano affrontando la crisi dei prezzi dell’energia, Stantup ha avviato una survey volta a comprendere come la crisi energetica abbia inciso nelle dinamiche aziendali. Secondo i primi dati raccolti – l’indagine è tuttora in corso – è emerso come la crisi abbia moltiplicato esponenzialmente i fattori di rischio in tutte le aree chiave del business, andando ad incidere in modo particolare sugli aspetti economici e relazionali. Aree di rischio Focalizzandosi sulle 8 aree di rischio, l’urgenza che viene sentita in misura maggiore dai reseller è la voce “incassi e credito”. Del resto, senza un adeguato flusso di cassa, diventa complesso fare progetti, pianificare e, soprattutto, mantenere i dipendenti e i medesimi standard di servizio. Al secondo posto delle priorità troviamo la voce “approvvigionamento” mentre al terzo posto, con un piccolo scarto, l’area “relazioni con i clienti”. “Non possiamo negare che qualcosa si sia inceppato, tante società di vendita sono fallite ed altre sono in grande difficoltà. È una situazione veramente complessa e delicata, e per superarla serve un cambio di passo. – Prosegue Dell’Acqua Brunone – Per questo abbiamo deciso, in vista della quinta edizione dell’appuntamento annuale ABC Reseller, di stilare un programma focalizzato sulle esigenze immediate dei Reseller (ma non solo) con strategie e strumenti pratici da attuare subito. Lo scopo è quello di fornire ai manager strumenti per riprendere il controllo della propria azienda focalizzandosi sul controllo di gestione, di migliorare gli incassi e il credito, di avere l’opportunità di scoprire nuovi modelli di acquisto dell’energia. In pratica, vogliamo che ogni reseller possa realmente diventare una vera e propria enertech”. Per maggiori informazioni su ABC Reseller 5: www.abcreseller.it Read the full article
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paoloxl · 6 years ago
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Mentre in Parlamento si discute, nel paese le aperture domenicali dei negozi diventano una questione dirimente per l'economia del paese. Che i toni si sarebbero alzati del resto era prevedibile, come era scontato che le grandi catene commerciali avrebbero combattuto ogni limitazione alla apertura no stop, 24 h al giorno, dei negozi. Gli imprenditori del commercio promettono battaglia e già hanno stanziato soldi per una campagna finalizzata bocciare un decreto legge che, se approvato, introdurrebbe  l’obbligo di chiusura di almeno 26 domeniche all'anno  oltre ad altre 12 festività nazionali, alcune delle quali soppresse. Il disegno di legge è attualmente in Commissione e nel corso del dibattito potrebbero subentrare emendamenti importanti e significativi per ridurre limiti alle aperture. Intanto è già iniziata la campagna di Confimprese sostenuta da Confindustria e dell’Aifi (private equity e venture capital) tutte in difesa delle liberalizzazioni del Governo Monti (correva l'anno 2011) Prima di Monti la normativa preveda piena libertà di orari solo nelle città d'arte e turistiche, poi dal 2011, dopo il decreto legge ad hoc, è stata concessa la totale libertà, sull'intero territorio nazionale, di stabilire senza regola alcuna l’orario di apertura e di chiusura e restare aperti anche per l’intera giornata e per 365 giorni l’anno, festività comprese. Prima di Monti i sindacati avevano siglato accordi nazionali che spianavano la strada alle aperture domenicali scegliendo di privilegiare la libera concorrenza, tanto cara al diritto comunitario, a discapito dei diritti di lavoratrici e lavoratori che rivendicano almeno un giorno di riposo festivo da trascorrere in famiglia. E come accaduto con il diritto di sciopero, sottoscrivere intese e contratti nazionali con limitazioni all'esercizio dei nostri diritti, significa venire sconfitti  , del resto se offri un dito al padrone finisce che ti prende il braccio (e non solo quello) Nelle prossime settimane ci attendono scenari già visti tra ripensamenti Parlamentari (la Lega divenuto il partito di riferimento dei padroni cercherà di mediare con le associazioni datoriali), campagne stampa, raccolta di firme che alimenteranno la paura del cittadino consumatore, non mancheranno magari sconti e offerte nel weekend, si scomoderanno le associazioni in difesa dei consumatori, tutti insieme appassionatamente in difesa del libero mercato. Ma   arriveranno anche altre pressioni, per esempio sui sindacati aziendali e nazionali con lo spauracchio dei licenziamenti , dei tagli orari e salariali perché prendano le distanze da ogni disegno legislativo mirante a contenere le aperture domenicali e festive. Non  a caso sono arrivate le prime notizie, sulle pagine de Il Sole 24 ore, ad annunciare licenziamenti all'outlet di Serravalle all'indomani dell'entrata in vigore del decreto legge. Ma un altro ruolo dirimente sarà giocato dai sindaci e dai corpi intermedi in nome della salvaguardia dei posti di lavoro e dell'economia locale, non mancheranno gli ipocriti a denunciare che a rischiare saranno i lavoratori più deboli, quelli con contratti part time per il weekend. Sarà un gioco al massacro e senza esclusione di colpi, proveranno a giocare tutte le carte a disposizioni, argomentazioni padronali e liberiste come altre di natura sindacale o sociale, per giustificare la libertà di aprire i negozi 365 giorni all'anno e 24 h su 24. Con la liberalizzazione degli orari le condizioni retributive e lavorative sono decisamente peggiorate, sono state pubblicate ricerche di mercato a dimostrare che le vendite non sono poi così aumentate perché in assenza di soldi si spende decisamente meno. In 10 anni i contratti part time sono diventati preponderanti rispetto ai full time, il salario sta diventando una variabile in parte dipendente dagli incassi, senza articolo 18 la libertà di licenziamento la fa da padrona generando un clima di paura nel settore commercio che porta la forza lavoro a subire continue discriminazioni. Ma il liberismo sfrenato ha prodotto nel frattempo danni nefasti  modificando radicalmente il modo di pensare di tanti uomini e donne, lavoratori e lavoratrici piegandoli a difendere una ideologia che sottrae loro diritti e dignità. Il consumatore demenziale che non si pone domande si fa strada nell'immaginario collettivo, una ragione in più per organizzarci contro la schiavitù del lavoro festivo.
Federico Giusti – Redazione pisana
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latinabiz · 5 years ago
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I chiarimenti di Acqualatina sulla cassa integrazione dei lavoratori
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Acqualatina Acqualatina ha affermato che i chiarimenti riguardo la cassa integrazione dei lavoratori sono una “soluzione atta a far fronte alla continuità del servizio in presenza di sospensione obbligata di numerose attività aziendali”. La società di gestione del servizio idrico in provincia ha deciso di attivare la procedura per la cassa integrazione gestione ordinaria, misura messa a disposizione dal Governo per questo periodo di emergenza per il Coronaviris e lo ha spiegato in una nota: “In concomitanza delle prime avvisaglie dell’emergenza sanitaria in corso Acqualatina ha predisposto la completa riorganizzazione delle proprie attività, avendo come priorità assolute la continuità del servizio e la tutela della salute, tanto dei dipendenti che degli utenti. Molte sono le attività sospese per tutelare la salute di tutti, limitando i contatti e riducendo le probabilità di contagio: sono stati immediatamente chiusi gli sportelli al pubblico, sono stati bloccati i cantieri rinviabili, fermate le attività di lettura contatori e di recupero del credito a tutti i livelli. Tutto questo potenziando, contestualmente, i servizi on-line per consentire di gestire le pratiche e le segnalazioni più urgenti”.Come molte altre nel settore, anche Acqualatina sta affrontando una contrazione del fatturato, perché “con ogni probabilità  dovuta alla temporanea chiusura di molte attività commerciali e industriali, e una flessione ancora più importante degli incassi. Con le attività fortemente ridotte, prima per senso di responsabilità e iniziativa autonoma della società, e poi anche su indicazione dell’Autorità nazionale di regolazione Arera, si è reso necessario trovare una soluzione per gestire la condizione dei lavoratori impattati da tale contingentamento. La soluzione adottata della Cigo ha garantito l’equità di trattamento per i dipendenti, per cui un sacrificio viene richiesto a tutti i dipendenti, senza alcuna eccezione, e modulato in base all’attività lavorativa svolta, al relativo contingentamento seppur temporaneo, ma anche in base ad uno spirito di solidarietà aziendale”. Ha dichiarato Marco Lombardi, Ad di Acqualatina: “Questa soluzione  è cautelativa sia in un’ottica di continuità del servizio e di mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario aziendale, sia per la tutela dei lavoratori. In generale l’intero operato della società ha tutelato i lavoratori: se da subito è stato consentito a tutti di limitare i contatti, con lo smartworking ma anche con una turnazione degli operai di cui la società si è fatta interamente carico, in un secondo momento, e non appena possibile, la strada intrapresa ha l’obiettivo di garantire loro il posto di lavoro, a prescindere dalla contingenza negativa. Questo i dipendenti hanno dimostrato in larghissima parte di averlo compreso; ne ho contezza diretta perché, oltre alle comunicazioni ufficiali a tutto il personale, ed alle comunicazioni quotidiane tra me ed i responsabili dei servizi e di questi ultimi ed i loro collaboratori, ho personalmente contattato moltissimi dipendenti al fine di condividere le ragioni alla base di questa iniziativa e recepire le loro richieste ed indicazioni”. Read the full article
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italianaradio · 5 years ago
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Manovra, arrivano gli emendamenti
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/manovra-arrivano-gli-emendamenti/
Manovra, arrivano gli emendamenti
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Manovra, arrivano gli emendamenti
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In totale sono stati depositati circa 4.550 emendamenti. Di questi, oltre 900 sono del Pd, circa 400 del M5s e 230 sono di Italia Viva. La Lega ne ha presentati circa 900, Fratelli d’Italia 520, Forza Italia 1.060, circa 180 dalle Autonomie mentre circa 240 arrivano dal Gruppo Misto. “La presentazione di tanti emendamenti è una di quelle notizie ricorrenti, come il caldo e le città deserte a Ferragosto: tutti gli anni si arriva ad un testo finale, non sono preoccupato” questo il commento del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Italia Viva dice no a Quota 100 e alle microtasse mentre arriva il sì ai giovani, alle famiglie, al lavoro, alla sfida della sicurezza ambientale, all’equità sociale, allo sviluppo economico“. Ad affermarlo sono i capigruppo di Iv Maria Elena Boschi e Davide Faraone: “La nostra principale ossessione è ‘no Tax’. Gli emendamenti propongono l’abolizione totale delle microtasse come plastic tax, sugar tax e auto aziendali”.
Tra i suoi 900 emendamenti, anche il Pd ne prevede alcuni che si prefiggono di rendere meno pesante la “sugar tax“, la tassa sulle bevande con zuccheri aggiunti. Una proposta a prima firma di Andrea Marcucci prevede infatti che l’imposta sia ridotta da 10 a 8 euro a ettolitro e da 0,25 euro a 0,20 euro per chilogrammo, per i prodotti da diluire. Si chiede inoltre di far slittare l’imposta al primo febbraio. L’intervento ridurrebbe gli incassi previsti dalla “sugar tax” di circa 68 milioni nel 2020. Si stimano infatti non più 214 milioni ma 145,6, mentre per il 2021 si passa da 305 a 252,6. Un altro emendamento prevede di ridurre la “plastic tax” a 0,80 euro al chilo invece di un euro, escludendo prodotti realizzati con materiale riciclato.
Tra le altre richieste, il M5s chiede anche di escludere dalla nuova plastic tax i prodotti monouso in plastica biodegradabile o quelli che contengono almeno il 25% o il 50% di plastica riciclata, di esentare tutti i dispositivi sanitari monouso (e non solo le siringhe) e di ridurre al 5% l’imposizione sulla cancelleria in plastica (come le penne). Altre proposte di modifica della Manovra riguardano il vuoto a rendere non solo per il vetro ma anche per i contenitori in plastica per acqua e bibite, saponi, detersivi, e anche per le lattine, una detrazione fino a 1.000 euro per chi installa a casa i filtri per l’acqua (e 5mila per chi li mette in bar e ristoranti), un ecobonus per alberghi e strutture ricettive “eco-sostenibili” e un programma “Mangiaplastica” con incentivi ai Comuni che installano ecocompattatori.
Un emendamento riguarda poi un incentivo ad accettare anche lavori di breve durata o con redditi “marginali” mentre si è all’interno del programma del Reddito di cittadinanza. L’emendamento introduce poi la “sospensione” del beneficio, anziché la decadenza, in caso di variazioni del reddito dovute ad occupazione con lavoro subordinato, per la durata del contratto. Se invece il lavoro subordinato si protrae oltre la fine dell’anno in cui è iniziato, resta la decadenza.
Un’altra proposta di modifica pentastellata riguarda l‘Iva agevolata per i “profilattici maschili e femminili”. Un emendamento a firma del senatore Gaspare Antonio Marinello, prevede che si applichi l’Iva agevolata al 10% ai prodotti anticoncezionali. Il costo della misura è stimato in 50 milioni di euro l’anno. E il viceministro all’Economia Antonio Misiani del Pd spiega da parte sua che in Parlamento si lavorerà per migliorare una serie di norme del decreto fiscale e del disegno di legge di bilancio, dialogando con i gruppi parlamentari e le forze economiche e sociali. “Ripenseremo profondamente alcune misure come quelle sulla tassazione delle auto aziendali e la plastica monouso” ha sottolineato Misiani.
In totale sono stati depositati circa 4.550 emendamenti. Di questi, oltre 900 sono del Pd, circa 400 del M5s e 230 sono di Italia Viva. La Lega ne ha presentati circa 900, Fratelli d’Italia 520, Forza Italia 1.060, circa 180 dalle Autonomie mentre circa 240 arrivano dal Gruppo Misto. “La…
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Simona Mastropaolo
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unrelletable · 4 years ago
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Unposted poteva essere il documentario dell’anno, invece è stato solo un flop. Non a livello di incassi, con 1.6 milioni di euro registrati al botteghino nei tre giorni di programmazione al cinema lo scorso settembre. Ma senza dubbio sotto la pura ottica del prodotto in sé.
Non fraintendetemi, le mie aspettative su quello che è stato pubblicizzato come un capolavoro cinematografico erano decisamente alte; ero convinta che mi avrebbe fatto rivalutare la figura di Chiara Ferragni dal punto di vista semplicemente umano, per quanto possibile sia farlo attraverso uno schermo, dal momento che sotto la prospettiva imprenditoriale non è accettabile muoverle delle critiche. Che sia stata in grado di dare vita ad una macchina da soldi è innegabile, ma, visto il titolo, mi sarebbe piaciuto aver avuto uno spaccato autentico e senza filtri della vera Chiara. Partendo dal presupposto che quella che su Instagram ha 20.4 milioni di followers fosse solo una minima parte della sua personalità. Ma a quanto pare mi sbagliavo.
Non sono un’esperta di cinema, ma so quando un prodotto visivo mi coinvolge al punto giusto oppure no. Sarò onesta, passato il traguardo dei primi venti minuti ero già arrivata al punto di controllare quanto tempo mancasse alla fine almeno un paio di volte. Perché è ben chiaro - perdonate il gioco di parole - sin dalle prime clip che lo scopo di questo prodotto è puramente ed esclusivamente commerciale. Questo documentario, che forse sarebbe più appropriato definire sketch pubblicitario, è solo una promozione mediatica di se stessi e della propria figura. Tutto quello che viene trasmesso sullo schermo non è altro che un upgrade delle Instagram stories che affollano quotidianamente il profilo dell’influencer italiana più nota sulla scena internazionale. Nulla di più.
Ciò che è stato osannato come uno spaccato autentico della vita frenetica di una figura ormai impossibile da ignorare si rivela invece come un’autocelebrazione dei propri successi, esclusivamente lavorativi. La famiglia e gli amici compaiono sporadicamente solo come controfigure addette all’esaltazione delle virtù già decantate della protagonista, che tuttavia appare costantemente distratta da ciò che accade nel mondo in cui regna sovrana, quello dei social media. Che assorbe e divora letteralmente ogni secondo della sua esistenza. La dimostrazione più emblematica di questa affermazione è data dalle scene del matrimonio. Già ampiamente oggetto di cascate di critiche per il fatto che sia sostanzialmente stato un #ad lungo quattro giorni, è stato un evento che ha mosso l’equivalente di 36 milioni di euro intorno al profilo Instagram dei due sposi e dei vari brand coinvolti. Ma questo non è il punto, perché d’altronde chi non vorrebbe essere in grado di non spendere un centesimo per il proprio grande giorno e in fin dei conti dover solo aggiungere uno #sponsored e un tag sotto un post? Non facciamo gli ipocriti. Anche perché niente di tutto ciò è stato minimamente commentato all’interno del film.
Non è certo di mia competenza criticare la personalità, sicuramente filtrata, che appare da quanto viene scelto di proporre al pubblico, ma non posso nascondere il fatto che, a pochi minuti dall’entrata in scena in quello che dovrebbe essere stato il giorno più bello della sua vita, l’unica preoccupazione della sposa sembrava essere quella di apparire impeccabile davanti agli schermi degli smartphone e degli invitati. L’impressione che ho avuto guardando quelle scene è stata che la risonanza mediatica dell’evento fosse per i suoi protagonisti decisamente più importante dell’esperienza in sè. Ma posso sempre sbagliarmi. 
Un altro aspetto che mi ha lasciato con un po’ di amaro in bocca è il fatto che, considerato l’enorme potere mediatico e la vera e propria strategia di marketing estremamente efficiente che Chiara Ferragni è riuscita a creare senza che nessuno glielo insegnasse, mi aspettavo di vedere qualche riflessione sul processo che l’ha portata a diventare il personaggio pubblico che al momento è. Non pretendevo certo che svelasse i segreti aziendali che hanno contribuito all’enorme successo di The Blonde Salad, ma credevo che ci sarebbe stata almeno una spiegazione, anche molto generica, di come questa giovane donna è riuscita a costruire un vero e proprio case study analizzato anche presso la Business School di Harvard. Invece no. Scordatevi di ottenere qualche spunto su come dare sfogo alla vostra vena imprenditoriale e creativa, perché nulla di tutto ciò viene nemmeno minimamente preso in considerazione.
L’impressione generale che si tratti di un documentario montato alla bell’e meglio, dal momento che vista la popolarità della protagonista non avrebbe avuto bisogno di essere un prodotto di alta qualità, è confermato ulteriormente dalla totale assenza di editing. Gli strafalcioni, sia in italiano che in inglese, non si contano sulle dita di una mano ed è palese che non ci sia stato alcun tipo di ricercatezza nella post-produzione di determinate scene. Il punto più basso raggiunto? La conversazione a proposito delle shady actions dell’ex fidanzato, senza che al diretto interessato sia stata data la possibilità di controbattere in alcun modo. Dalla regina della comunicazione digitale mi sarei aspettata molto di più. 
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sinapsinews · 4 years ago
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Marcellini Fragrances sostiene Forma Onlus di Torino
Marcellini Fragrances ha devoluto il 10% degli incassi all’ospedale infantile “Regina Margherita” di Torino
TORINO. Il brand Marcellini Fragrances, produttore dei pregiati omonimi profumi d’ambiente, ha devoluto il 10% degli incassi aziendali a “Forma Onlus”, la Fondazione dell’ospedale infantile “Regina Margherita” di Torino.
Una collaborazione nata nel giugno 2019, quando, in un’esclusiva…
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ggdbsalediscount-blog · 6 years ago
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Golden Goose Alte Donna Il mio attraverso The Internet Marketing Story programmi appresi
Se tu e la tua famiglia non preferite ciò che fanno gli altri, allora avete Golden Goose Alte Uomo isogno di migliorare la terra della vostra azienda. Ma attenzione, perché se gli americani ti dicono che riesci a ottenere ciò che devi amare come un fornitore, cresceremo per avere successo, probabilmente non sempre, con la giusta richiesta di ciò che sei veramente sicuro che si risveglierà nel mercato in un posto spaventoso. Il posto in cui hai ragione questo nella tua vita personale, assicurati di smettere di preoccuparti di un momento e di sintonizzarti su questo Golden Goose Alte Donna atto di base. L'oro specifico manipola la verità che non si trova nel risultato finale o nella realizzazione, è indubbiamente nel processo effettivo che coinvolge la creazione. Quando ti presti un'enorme piccola casa e ti prendi cura della maggior parte della superficie interna delle sneaker ggdb, le famiglie faranno di nuovo sedere sul sito un uovo cruciale. Non ti preoccupare, di recente non c'è nessun posto dove andare, usi tutto ciò di cui hai bisogno per rendere la tua vita felice. Davvero non ti ricordi dove sono queste vere e preziose vite 3) dentro legate a te. Per il modello uno tra i problemi che il governo attuale fa per lo più americani per aiutarti a credere che dovrebbe essere che la medicina socializzata può essere cattiva. Usano una specie di sembianza del comunismo unita all'influenza del governo per fare in modo che le persone riflettano sul fatto che questo tipo di abilità per quanto riguarda la medicina potrebbe essere la cattiva sfida o è Golden Goose Alte Uomo Saldi pesso qualcosa di inaspettato. Notano storie nei dottori che diventano controllate, non fanno mai soldi, e della vita quotidiana che muoiono come in attesa rispetto alle cure. Che possano dire che un potere che è semplicemente un piano di assistenza sanitaria non sarà efficace come il desiderio attualmente sul posto, mentre le Famiglie finiranno per pagare di più progettate per l'assistenza sanitaria nella forma più importante collegata alle tasse in confronto a ciò che la maggior parte include attualmente in possesso ora. Ma e dopo che una cosa stupida è stata capace. Gli incassi hanno cominciato a declinare con successo. Le vendite sono iniziate se vuoi cadere. Rapidamente accadono di perdere quote commerciali. Semplicemente a loro volta un modello di profitto basato sul volume del denaro è stato ridimensionato. I piatti speciali delle olive rosa non erano sufficienti - coprono le carenze nelle aree aggiunte. Questi tipi di persone hanno chiamato di nuovo il professionista. Questo tempo chiave di fatto rapidamente mesi di studio ha ancora valutato i dati reali per non parlare di quella società che i consumatori specifici osservando che i suoi concorrenti hanno reso disponibile più valore condividendo un altro prodotto caricato con molte olive significativamente verso alcune delle stesse i costi erano lo scambio di marchi combinati con l'acquisto non molto più di un prodotto. Creston, solo un particolare dei miei clienti, che spesso possiede una particolare azienda di cartelli, stava chiacchierando con tutti di informazioni su come acquistare le sue uova colorate. Andando prima io e mio marito stavamo determinando le uova brillanti esattamente come le aziende qui nei centri commerciali. È probabile che si muovano sempre con e fuori e con i suoi indicatori. In precedenza aveva eseguito molti piccoli segni di garage e piazzali come segni di agenti. Erano 24 dollari ciascuno, e stavano spostando quel lotto relativo al suo tempo per essere venduti segni individuali. Nel tipo con questa preziosa attenzione direttamente sui profitti, il software potrebbe essere il migliore per identificare la maggior parte del restante sessanta percento di collaboratori non redditizi e con buona grazia informare questi individui che principalmente a causa delle condizioni aziendali non sono in grado di continua a servirli. Anche il cambiamento è spaventoso, senza di esso non ci sarebbero progressi. Cerca di trovare quel caminetto nel tuo cuore preferito per la cosa certa che a sua volta potrebbe cambiare il tuo benessere e che gli esperti pretendono in modo coerente dalla tua famiglia e fornire un atto al raggiungimento di farlo oggi. A era anche tu sei solo un breve programma adatto fa, ora sono qui dove mio marito e io scelgo davvero di essere, unisciti a me. L'aiuto è di solito solo via telefonica o via email marketing. NO Admin FEED 5. Raccogli il tuo sito web con il tuo nome / numero di telefono. - anche se la vostra azienda potrebbe essere motivata a chiedere di avere una propria pagina con acqua progettata individualmente, probabilmente suggerisco Splash Celebration. Soffrono di una fantastica scheda grafica e dei prezzi, tra cui hosting a dodici mesi veramente a basso costo.
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outletggdbsale-blog · 6 years ago
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Golden Goose Alte Uomo Saldi Il mio post sul Web marketing mondiale saggezza appresa
Se qualcuno non è paragonabile a quello che farai, devi chiedere di cambiare lo stile e il design della tua attività. Anche se stai attento, come dicono le persone oggi nel tuo, ciò che gli acquirenti amano ogni volta che un settore allora gli acquirenti si sentiranno di successo, sicuramente non sempre vero, senza domanda progettata per la tua passione sei tipico momento sicuro per risvegliarti posto strano Che sei sempre stato proprio ora nella tua nuova vita, devi fermarti con un tempo e riprendere questo concetto. L'oro accurato manipola la verità non il risultato finale o la realizzazione, è senza dubbio in questo particolare processo di creazione. Quando ti crei un'adeguata spaziosità e trattamenti per le scarpe da ginnastica ggdb in quella stanza, le famiglie torneranno a sedere di nuovo con un uovo giallo. Di solito preoccupati, su quel punto non c'è nessun posto dove andare, vuoi tutto ciò che il pubblico ha bisogno nella vita allegra del desiderio individuale. La tua azienda ha Scarpe Golden Goose Alte Uomo Saldi Online emplicemente trascurato dove queste vere monete d'oro vivono / dentro di te. Per il momento uno ha associato le opzioni che il governo personale sicuramente come tutti gli americani credono sia che la medicina socializzata in genere è cattiva. Gli individui usano una sorta di sembianza di comunismo mentre il controllo del governo per acquisire persone fa pensare che il tipo di farmaco dovrebbe essere un cattivo affare nuovo di zecca o in effetti è Golden Goose Alte Uomo Saldi ualcosa di insoddisfacente. Danno storie con medici che sembrano controllati, senza mai fare alcun tipo di denaro, così come i clienti che muoiono e che aspettano anche rispetto al trattamento. Dice del fatto che un piano di salute come quello dell'amministrazione semplicemente non lo sarà, mentre è efficace anche se il corso dell'azione riguarda attualmente il luogo e poi U. I cittadini finiranno per sborsare di più in considerazione della salute in quelle forme di tasse quando si tratta della maggior parte di quelle tipiche che stanno attualmente pagando. Ma poi è emersa una cosa pazzesca. Gli incassi cominciarono a declinare. Vendite e profitti sono iniziati verso l'autunno. Associato con loro sta perdendo quota attuale. i loro fondi in base al modello che si basava sui ricavi da volume stavano diminuendo. La voce di olive rinnovabili era sufficiente se si desidera coprire i deficit nelle seconde aree. Questi tipi di persone hanno chiamato di nuovo il certificato. Il mio tempo dopo i mesi di studio ha ancora valutato che questi dati non menzionati hanno riferito che un consumatore che scriveva che i suoi preziosi concorrenti suggerivano più valore pianificando uno stesso prodotto includendo molte olive significativamente virtualmente nel nostro stesso prezzo di vendita si stavano muovendo oltre le marche, inoltre, non molto più l'acquisto di un prodotto molto personale. Creston, una sola persona di clienti personalizzati, che possiede anche la società per segno, ci ha consultato sul modo più semplice per trovare le sue uova d'oro. Andando in primo luogo il nostro gruppo stava creando le uova meravigliose, anche se le aziende hanno attraversato tutti i centri commerciali. Di tanto in tanto ti stai muovendo e online e ciò richiede i suoi segni. Ha sofferto di aver fatto fronte a segnaletica di area eccezionalmente piccola, così come segnali di consiglieri. Che erano $ 24 ciascuno con stavano consumando quel lotto relativo al suo periodo di tempo per essere venduti segni individuali. Nella linea telefonica con qui concentrarsi direttamente sui profitti, è possibile scegliere di essere il migliore per identificare realmente tutto il restante 70% a clienti non redditizi e senza sembrare maleducato informare che principalmente a causa delle condizioni aziendali che si sono non in grado di andare avanti, servire il gruppo. Il cambiamento è probabilmente spaventoso, ma piuttosto senza di esso, è probabile che ci siano dei progressi. Pensa che il fuoco nel tuo stesso cuore, perché la sola cosa che è potrebbe cambiare il tuo stile di vita e che è di te una volta per tutte una famiglia e Golden Goose Alte Saldi erseguire un'attività nella direzione di realizzare la casa oggi. Documento era anche tu sei indubbiamente solo un breve periodo di tempo fa, in questo momento sento davvero dove, oltre a desiderare davvero di essere, unisciti a me. Aiuta solo un nuovo telefono in attesa o digitale. NO Administrator FEE 7. Prendi il tuo sito web con il tuo nome / numero di telefono. anche se si potrebbe desiderare di prendere in considerazione la possibilità di ottenere la propria mini pagina leggermente progettata, è probabile che offra molto Splash March. Soffrono di una grafica e di un prezzo fantastici, incluso un hosting totale estremamente conveniente.
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OPERAZIONE “VETRO NERO”: maxi evasione fiscale con il vetro di Murano. Nei guai anche un cambiavalute. IN CORSO DI ESECUZIONE PERQUISIZIONI E SEQUESTRI PATRIMONIALI PER CIRCA 7 MILIONI DI EURO.
Dall’alba di oggi, la Guardia di Finanza di Venezia, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, sta dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per complessivi 7 milioni di euro nei confronti dei responsabili di una vasta frode fiscale nel settore della produzione e vendita del vetro di Murano. Il provvedimento emesso dal G.I.P. del Tribunale di Venezia, su richiesta del Pubblico Ministero titolare delle indagini, riguarda conti correnti, beni mobili e immobili riconducibili ai 10 indagati, tra cui gli amministratori delle 8 vetrerie di Murano coinvolte e un cambiavalute. Inedito quanto ingegnoso il sistema ideato per evadere le imposte. Al centro del meccanismo vi erano una serie di terminali POS portatili collegati con delle SIM card, formalmente intestati al cambiavalute veneziano ma, di fatto, in uso presso le vetrerie. Tali apparati venivano utilizzati per incassare i corrispettivi delle vendite in nero di preziosi vetri di Murano operati a turisti stranieri. Le somme incassate tramite i POS venivano accreditate sul conto corrente bancario di appoggio intestato al cambiavalute. Quest’ultimo, pressoché ogni mattina, si recava presso la propria banca per prelevare in contanti un importo corrispondente al totale delle somme incassate dalle vetrerie il giorno precedente tramite i terminali POS in discorso, addirittura 170.000 euro in una circostanza. Nel proprio ufficio, poi, il cambiavalute s’incontrava con i titolari delle vetrerie ai quali restituiva la quota parte di incassi di spettanza trattenendo una commissione del 5%. Sulla base delle ricevute POS e dei dati degli acquirenti stranieri fornitigli dalle vetrerie, il cambiavalute provvedeva a registrare nella propria contabilità le operazioni, classificandole come anticipi contante in valuta locale. In sostanza, quindi, il corrispettivo delle vendite dei manufatti di vetro veniva artificiosamente trasformato in un’operazione del cambiavalute, del tutto ininfluente per la contabilità delle vetrerie – visto che il denaro non transitava nei conti correnti aziendali – e formalmente in linea con l’operatività dell’intermediario, oltre che sostanzialmente ininfluente sotto il profilo fiscale. Naturalmente, a fronte di queste vendite non seguiva l’emissione di regolari documenti fiscali, benché la merce fosse poi effettivamente spedita ai clienti all’estero. Per poter effettuare le esportazioni, i documenti doganali da compilare obbligatoriamente erano corredati da documenti fiscali relativi a cessioni precedenti per cui erano già stati emessi scontrini fiscali; in altri casi, venivano utilizzate delle fatture “pro-forma” cui poi,naturalmente, non seguiva alcun documento fiscale oppure all’atto dell’acquisto, il cliente extra UE veniva invitato a pagare una minima parte dell’acquisto sul POS ufficiale della vetreria, importo sulla base della quale veniva emessa la fattura allegata alla bolletta doganale, ed il restante, la maggior parte, sul POS dell’agenzia di cambio. Gli inquirenti hanno ricostruito diverse migliaia di cessioni perfezionate ricorrendo al meccanismo fraudolento individuato, per un ammontare complessivo che sfiora i 30 milioni di euro. In un caso, è stata rilevata una transazione POS del valore di ben 48.000 euro. Le imposte sui redditi complessivamente evase ammontano a circa 5 milioni e mezzo di euro, mentre le “commissioni” del cambiavalute, per essersi prestato alle restituzioni in contanti degli incassi con il POS, ammontano a quasi un milione e mezzo di euro. Il sistema di frode è stato scoperto grazie all’attività di intelligence sul territorio e all’analisi di rischio tramite le banche dati. L’incrocio delle informazioni disponibili ha fatto emergere la posizione del cambiavalute che, pur operando formalmente in un’unica sede, risultava disporre di un numero significativo di apparati POS. I successivi sopralluoghi presso la sede dell’azienda hanno rafforzato i sospetti, visto che all’esterno dell’ufficio di cambiavalute non vi era alcun segno o cartello che pubblicizzasse l’esercizio dell’attività. Dopo gli opportuni approfondimenti, sono state ottenute dall’Autorità Giudiziaria le autorizzazioni per intercettazioni telefoniche ed ambientali che hanno consentito di documentare in maniera inequivocabile il meccanismo fraudolento e le restituzioni dei contanti agli addetti delle vetrerie. Al termine delle indagini di polizia giudiziaria seguiranno le contestazioni di natura fiscale a carico di tutte le imprese coinvolte. L’operazione “VETRO NERO” costituisce concreta espressione dell’impostazione investigativa che permea l’azione operativa della Guardia di Finanza nella lotta agli illeciti fiscali, recentemente rilanciata e rafforzata dal nuovo “Manuale operativo in materia di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali” licenziato all’inizio dell’anno dal Comando Generale del Corpo. VENEZIA. OPERAZIONE “VETRO NERO”MAXI EVASIONE FISCALE CON IL VETRO DI MURANO. OPERAZIONE “VETRO NERO”: maxi evasione fiscale con il vetro di Murano. Nei guai anche un cambiavalute.
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forextutor-blog · 8 years ago
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La differenza tra ricavo e utile
Capire la differenza tra ricavo e utile risulta fondamentale per valutare il nostro investimento azionario e comprendere la solidità di un’azienda.
Dovremo quindi prestare particolare attenzione a questi indicatori specialmente per quanto riguarda l’utile, dato che attraverso il suo valore sarà in grado di mostrarci l’efficacia della gestione dei costi.
La differenza fra i due valori risiede nella considerazione dei costi.
I ricavi rappresentano infatti il valore totale delle entrate, mentre il guadagno o utile è dato dalla differenza fra i ricavi e i costi di gestione di una determinata attività.
Per rendere il tutto più semplice faremo questo esempio:
L’azienda Rossi S.P.A ha venduto i suoi prodotti ricavando un totale di 100.000€. Questo valore rappresenterà il nostro ricavo.
Essendo un’azienda, la Rossi S.P.A avrà comunque avuto dei costi, come l’acquisto di materiali per la produzione o spese di manutenzione. Questi costi hanno valore totale di 60.000€. Il guadagno totale, ossia l’utile, sarà quindi di 40.000€.
Davanti all’analisi di questi due dati avremo un’azienda con bilancio positivo, indicato solitamente con il termine economicità se i costi saranno stati inferiori ai ricavi, dis-economicità se i costi saranno stati maggiori dei ricavi.
Quando parleremo di ricavo ci troveremo quindi davanti al totale degli incassi, mentre l’utile non sarà altro che la differenza dei ricavi meno i costi. Grandi ricavi rappresentano quindi una possibilità in più di generare maggiore ricchezza. Non è però detto che a questi corrispondano grandi utili, dato che questi dipenderanno in parte dalla bravura nel gestire i costi aziendali.
Prendiamo come riferimento due aziende, di cui la A ha ricavato a fine anno 300.000€ ma 200.000€ sono rappresentati dai costi. I ricavi della B sono stati invece di 150.000€ con costi di 20.000€.
L’utile sarà quindi di: 100.000€ per A.
130.000€ per B.
Come avrete notato B ha guadagnato molto più di A, nonostante i ricavi di A siano stati maggiori. Questo dimostra in maniera molto semplice come la gestione dei costi risulti fondamentale per gli utili di un’azienda.[embedded content]
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italianaradio · 5 years ago
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STUDIO RADIOLOGICO L’Asp non paga le fatture da marzo in poi. Rischio chiusura
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STUDIO RADIOLOGICO L’Asp non paga le fatture da marzo in poi. Rischio chiusura
STUDIO RADIOLOGICO L’Asp non paga le fatture da marzo in poi. Rischio chiusura
STUDIO RADIOLOGICO L’Asp non paga le fatture da marzo in poi. Rischio chiusura Lente Locale
di Gianluca Albanese
SIDERNO – L’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria non ha saldato le fatture emesse dallo Studio Radiologico di Siderno dal mese di marzo 2019 in poi e la struttura convenzionata di via Enrico Fermi rischia seriamente di cessare le proprie attività e di vedersi costretta a licenziare, di conseguenza, i propri dipendenti.
E’ questo il motivo per il quale i sindacati confederali dei lavoratori hanno indetto un’assemblea che avrà luogo lunedì 23 dalle 13.30 alle 14.30.
Insomma, la soluzione è assai grave per una struttura sanitaria convenzionata che da decenni eroga prestazioni di eccellenza in un comprensorio, come quello della Locride, nel quale di certo non abbondano i presidi.
A nulla è valsa la diffida inviata dal legale della società (il docente universitario Antonio Saitta) alla Commissione Straordinaria a capo dell’Asp di Reggio Calabria lo scorso 9 settembre, che riportiamo integralmente.
“Formulo la presente nell’interesse dello Studio Radiologico S.R.L. con sede a Siderno, Via E. Fermi, 107, il cui legale rappresentante, Dr. Giacomo Pietro Crinò, Presidente del Consiglio di amministrazione, sottoscrive per ogni effetto di legge.
Com’è ben noto a codesta Spett.le Azienda, lo studio Radiologico S.r.l. gestisce una struttura di eccellenza, leader nel comprensorio della locride per l’erogazione di prestazione sanitarie e socio sanitarie per la quale è titolare di autorizzazione ed è accreditato con il Servizio Sanitario regionale.
Ha sottoscritto con codesta Spett.le A.S.P. il contratto/accordo per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie per conto e a carico del S.S.R. nel 2019 per un budget di € 5.788.923,00.
Lo Studio eroga circa 103.000 prestazioni l’anno sul territorio di riferimento, così contribuendo significativamente al raggiungimento degli obiettivi del Piano Sanitario Regionale. Ha alle proprie dipendenze oltre 100 dipendenti ed intrattiene rapporti a contratto di consulenza con 11 medici specialistici nei settori della radiologia e radioterapia nonché dell’anestesia e rianimazione.
È parimenti noto alle SS.LL., anche per la risonanza mediatica della vicenda, che lo Studio radiologico S.R.L. è stato raggiunto nello scorso mese di maggio da un provvedimento di sequestro preventivo disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, nell’ambito del procedimento n. 5056/2018 R.G.N.R. – 2017/2018 R.G. G.I.P. promosso dall’Ufficio del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, nel quale si ipotizzano ipotesi di reato di falso e truffa a carico del S.S.R. per duplicazioni di pagamenti relativi a prestazioni effettuate negli anni 2000-2010, regolate da un atto transattivo stipulato nel 2015 ed oggetto di rapporti di Factoring.
Per tale ragione è stato disposto il sequestro di beni mobili (segnatamente, giacenze attive presso vari conti correnti bancari) per l’importo di € 4.020.225,75 a garanzia dell’erario per il danno che si assume sia stato arrecato.
Ovviamente lo Studio Radiologico contesta ogni accusa e sta approntando ogni opportuna difesa per dimostrare l’assoluta infondatezza delle ipotesi accusatorie in quanto frutto dell’erronea lettura della complessa documentazione contabile.
Successivamente all’adozione del richiamato provvedimento cautelare, codesta Spett.le Azienda ha regolarmente corrisposto, così come previsto in contratto, gli importi dovuti per le prestazioni erogate nelle mensilità di gennaio e febbraio 2019.
Da ultimo, però, lo Studio Radiologico è venuto a conoscenza che con atto dirigenziale 4 settembre 2019, n. 1051, si è proceduto come di consueto alla “Validazione prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate nel mese di maggio 2019 dalle Strutture Private Accreditate firmatarie di contratto” per la liquidazione delle stesse. In tale provvedimento, tuttavia, si fa menzione della delibera commissariale 27 giugno 2019, n. 322, “con la quale si prende atto del procedimento in
parola […] e la consequenziale nomina di un legale sterno, in attesa di ulteriori determinazioni della Commissione Straordinaria le validazioni delle prestazioni sanitarie saranno oggetto di apposita determina”. A seguito di ciò, non sono state validate, e conseguentemente liquidate le prestazioni erogate dallo Studio Radiologico nel periodo di riferimento. Invero, lo Studio attende i pagamenti sin da marzo 2019.
Alla luce di tutto quanto sopra, il mancato pagamento allo Studio Radiologico delle competenze maturate per le prestazioni erogate nel periodo in oggetto si appalesa del tutto ingiustificato ed arbitrario perché nessuna norma contrattuale o di legge autorizza codesta Spett.le Azienda a non procedere alla liquidazione di quanto in buon diritto del soggetto erogatore.
L’iniziativa dell’Azienda non trova giustificazione neppure ipotizzando un comportamento di cautela a fronte delle accuse che vengono mosse allo Studio Radiologico. Infatti, è stata l’Autorità giudiziaria ad adottare ogni opportuna misura di garanzia per i crediti che, secondo l’ipotesi accusatoria ancora non vagliata in sede processuale, la quale ha disposto il sequestro di somme di denaro per un importo (€ 4.020.225,75) assolutamente sufficiente ad offrire ogni più ampia garanzia all’Amministrazione. D’altronde, è principio elementare del nostro ordinamento che nessuno possa farsi giustizia da sé ma che ogni provvedimento limitativo dei diritti altrui (in questo caso, una specie di autosequestro disposto unilateralmente dall’Azienda per duplicare le misure di garanzia già apprestate in sede penale) debba essere adottato dall’Autorità giudiziaria.
Si consideri, peraltro, che in mancanza dei programmati e indispensabili flussi di cassa, da aggiungersi al sequestro delle giacenze attive presso i propri conti bancari, lo Studio Radiologico dovrà cessare quanto prima ogni attività non essendo possibile sostenere gli enormi oneri aziendali ed ordinati rapporti con il sistema bancario e i fornitori in mancanza degli incassi per le prestazioni erogate. A breve, pertanto, si dovrà procedere al blocco dell’attività assistenziale, con gravissime conseguenze per l’utenza, nonché al licenziamento del personale dipendente il cui mantenimento in servizio è ovviamente legato alla prosecuzione dell’attività.
Inutile evidenziare la gravità dei danni che il blocco dei pagamenti comporta, oltre che sull’utenza e sui lavoratori, sullo stesso Studio Radiologico il quale vede così messa a rischio la sua stessa sopravvivenza a causa di un’iniziativa priva di fondamento giuridico e fattuale.
Quanto sopra premesso e ritenuto, lo Studio Radiologico S.r.l., come sopra rappresentato,
D I F F I D A
codesta Spett.le A.S.P. perché proceda alla immediata validazione e liquidazione delle prestazioni erogate nel mese di marzo 2019 e in quelli successivi, in conformità a quanto statuito dalla legge e dal contratto vigente ed efficace inter partes.
Si riserva, decorsi sette giorni da quello di ricezione della presente senza positivo riscontro, ad agire in sede giudiziaria per ottenere il pagamento di quanto in suo diritto, nonché per il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi a causa della condotta dell’A.S.P. ritenuta, per le ragioni sopra esposte, del tutto ingiustificata ed immotivata sotto il profilo giuridico e fattuale.
Confida nella pronta soluzione per via amministrativa della questione.
Distinti saluti.
Dr. Giacomo Pietro Crinò Prof. Avv. Antonio Saitta
Presidente del Consiglio di amministrazione
Studio Radiologico S.r.l.”.
Fin qui la lettera di Saitta.
Fonti vicine alla società, inoltre, riferiscono che il consulente fiscale avrebbe prodotto una perizia con cui  – documenti alla mano – si smonterebbe piuttosto agevolmente l’ipotesi accusatoria, e che potrebbe permettere lo sblocco di una somma tale da permettere la prosecuzione dell’erogazione delle prestazioni.
Insomma, è tutto sub judice, ma la società ha avviato da tempo la propria controffensiva, a tutela della permanenza della struttura.
Ne sapremo di più al termine dell’assemblea convocata per lunedì alle 13.30.
STUDIO RADIOLOGICO L’Asp non paga le fatture da marzo in poi. Rischio chiusura Lente Locale
STUDIO RADIOLOGICO L’Asp non paga le fatture da marzo in poi. Rischio chiusura Lente Locale
di Gianluca Albanese SIDERNO – L’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria non ha saldato le fatture emesse dallo Studio Radiologico di Siderno dal mese di marzo 2019 in poi e la struttura convenzionata di via Enrico Fermi rischia seriamente di cessare le proprie attività e di vedersi costretta a licenziare, di conseguenza, i propri dipendenti. […]
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Gianluca Albanese
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