#in maniera devastante
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omarfor-orchestra · 1 year ago
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Sto ancora pensando alle tonnellate di minchia infinite di Domenico Cuomo penso sia stata l'interpretazione migliore che io abbia visto quest'anno
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nemeasis · 9 days ago
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Voi credete che alcune persone abbiano un solo modo di amare, immutabile, indipendente dalla persona che scelgono di amare? Per me, il rapporto che si crea tra due persone non è assolutamente ripetibile ma è unico. Eppure, vedere qualcuno cercare me in qualcun altro, nella maniera più trasparente, mi delude troppo, davvero. Le stesse canzoni, le stesse parole, le stesse passioni, tutto ciò è devastante. Parte della mia identità si è formata attraverso il rapporto con gli altri e vederla “tradita” con così tanta disinvoltura è disumanizzante.
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muffa21 · 12 days ago
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Quando provi paura del salto valuta queste cose:
- È davvero un salto nel vuoto? Saltare nel vuoto è inutile. Cosa ne ricaveresti? Solo il vuoto. Ma a te l'idea del salto, del tuffo, piace. È il desiderio a volere che tu compia il salto. E non si può desiderare il vuoto. Il desiderio nasce dalla mancanza. Mancanza è sinonimo di assenza, di vuoto appunto. Provare mancanza del vuoto è una tautologia. Desiderare il vuoto non ha senso. Fare un salto nel vuoto non sarebbe solo da folli, sarebbe da stupidi. Di te si possono dire tanta cose, ma di certo stupido non sei.
- Perché vuoi saltare? Qual è il desiderio che ti spinge? Recalcati, riprendendo Lacan, e usando la sua formidabile e fulminante arte retorica, direbbe: il desiderio del desiderio. In forma più umana: il desiderio di essere desiderati; il desiderio di colmare un vuoto creatosi all'interno di un'altra persona; il desiderio di essere necessari a un bisogno impellente, categorico, devastante, che l'altra persona sente roderle le viscere.
Ma adesso valuta questa parola: "desiderio".
Essa può avere varie accezioni:
1) Desiderio irrealizzabile se non attraverso uno strumento magico. Come nellanfrase del Genio delle Mille e una notte: "Ti è concesso esprimere soltanto tre desideri".
Ora, credi davvero di essere indesiderabile? Credi davvero che il desiderio di essere desiderati sia per te una chimera? E, se sì, perché? Hai delle deformità fisiche che rendono il tuo corpo ributtante? "No" Sei forse una persona con dei modi, un carattere, una personalità che risultano repellenti o addirittura disgustosi? La tua esperienza nella società risponde in maniera affermativa a quest'ultima domanda? "No" Sei stupido o hai il quoziente intellettivo pari a quello della muffa dell'albero del sapone? "No".
Allora, amico mio, mi spiace dirtelo,ma mi sa che hai tutte le carte in regola per essere deisderabile.
2) Seconda accezione. "Accendere il desiderio" come nelle pubblicità edulcorate di wualche sexy shop. Si parla qui di desiderio sessuale, eccitazione, arrapamento ferino.
Hai sempre visto il sesso come qualcosa di sporco.
Va bene, da bambino sei stato abusato, e scrivi di sesso, in questo momento, con il mal di pancia e l'impellente desiderio di andare in bagno a rilasciare gli sfinteri (ricordo somatico delle mattine in cui dovevi andare a scuola a incontrare il tuo carnefice.
Ma in che senso il sesso ti pare sporco? Valutiamo la parola sporco.
2.1) Sporco cioè "Peccaminoso". Per una persona non credente, che si ritiene addirittura anarcoide come te, peccaminoso vuol dire eticamente, anzi moralmente sbagliato. Ma una scopata, nel momento in cui viene ad esserci il consenso tra le due parti in gioco - e sottolineo la parola gioco - cosa ha di moralmente sbagliato? Se la vita è in definitiva un enorme gioco di società, come ci insegnano tutte le bestie del creato, su cui noi proiettiamo una serietà e dei doveri morali per mancanza di fantasia e soprattutto di intelligenza, allora che male c'è nel giocare ad amarsi un po'?
2.2) Sporco, letteralmente "Insozzato, lurido". Qui poco da dire. Gli umori dei corpi che giocano ad marsi sporcano lenzuola, cuscini, parquet e tavolette dei cessi nelle stazioni ferroviarie. Ed è cosa buona, eccitante e giusta.
3) Terza accezione. Essere desiderati, cioè essere amati. Prima una citazione da Majakovskij, cito a memoria: "Dove trovare una donna uguale a me? Angusto sarebbe il cielo per contenerla". E poi una domanda: ok, vorresti essere amato, ma tu, sapresti amare?
- Ritornando al discorso principale. Quali possono essere le conseguenze positive del salto? Due: ottenere il desiderio dell'altra persona; esperienza dai fallimenti.
-Quali possono essere le conseguenze negative del salto? Te lo anticipo: niente di letale.
Soltanto una:
La vergogna.
Domanda: la vergogna fa male? "Sì" E fa più male del rimorso? "No".
In conclusione.
Se salti e il colpo riesce: GADAGNO - Desiderio dell'altro(+++)
Se salti e fallisci: guadagno - Esperienza (+); perdita - Vergogna (-)
Se non salti: PERDITA E SPRECO - Rimorso (---)
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susieporta · 4 months ago
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Dieci di Spade
Il Maschile sta rigurgitando nel Mondo le proprie Ferite.
Sta "spurgando". Da mesi e mesi.
Passo dopo passo, si sta concedendo atti di profonda umiltà e di regale onestà con se stesso.
Le giustificazioni che apportava per difendere l'apparente brutalità e violenza dei suoi agiti, per camuffare la propria vulnerabilità, per nascondere l'angoscia e la paura di morire, stanno emergendo dall'Inconscio Collettivo.
L'imponente frattura che ha allontanato l'Energia del Maschile dalla Grazia del Femminile, dalla Connessione con lo Spirito, dalla volontà del Cuore, sta riemergendo con forza esplosiva.
Dopo le potenti spinte vibratorie autunnali, questo sarà evidente in tutti i settori della Società.
Ma già oggi si percepiscono i primi passi di un Cambiamento strutturale di portata epocale.
Dentro di noi sta tornando l'amore del Padre.
E' un Padre che è rimasto assente per troppo tempo all'interno della nostra Struttura Energetica.
Siamo stati bloccati nella Materia per anni.
Non riuscivamo a liberarci dall'impotenza, dalla povertà, dalla mancanza di realizzazione e di manifestazione.
Il Cuore soffriva. Si sentiva incatenato a qualcosa che non lo lasciava battere al ritmo cadenzato della Vita.
Tutto stonava.
Il Maschile è un Energia interiore che ha una precisa funzione nel guidare il radicamento incarnazionale.
Senza questa spinta, le nostre ideazioni perdono consistenza nella Materia. E muoiono prima ancora di poter elargire i frutti tanto sperati.
Il "Pater" risanato dentro di noi, ci regala opportunità di manifestazione, di abbondanza, di centratura, di legittima ereditarietà del Dono.
Un Maschile debole impatta sulla Materia in maniera devastante.
Crea illusioni, chimere, distorsioni e continui blocchi e ostacoli di realizzazione.
E' per questo che la "riabilitazione della Spada" è così importante, così determinante per soverchiare le leggi dell'attuale Struttura Materica.
L'impatto della Spada sulla Realtà è altamente trasformante.
Dove passa il Maschile, quello sano, quello integro, tutti si sentono nuovamente investiti dal Coraggio, dalla Forza, dalla Determinazione. Si sentono presenti a loro stessi, disciplinati e solidi.
Ogni passo impresso dal Maschile sulla Terra è Vita che "si spiega", che prende forma, che si anima.
Il Femminile è un potentissimo catalizzatore dell'ideazione, della connessione, della magia generativa, ma nulla può porre nella Materia senza l'atto creativo del Maschile.
Le due Energie rappresentano l'Unità Sacra.
Esse si muovono sincronicamente per creare il Tutto.
E' per questo che il tempo straordinario che stiamo vivendo, ha una così alta funzione di Rivoluzione.
Quando le due Energie ritroveranno la loro funzione Originale, vedremo i Miracoli accadere nelle nostre Vite e in tutto il Sistema sociale, politico ed economico.
Il Maschile sano, non lascia nessuno indietro. Mai.
Ma affinché questo possa accadere, è necessario attendere il completamento della Guarigione Incarnazionale dei Semi stellari.
Essi imprimeranno nella Materia il Sigillo.
Ed allora la Rivoluzione sarà pronta.
Mirtilla Esmeralda
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accidentiaituoiocchi · 10 months ago
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È giovedì. Siamo verso la fine della settimana, le giornate più pesanti per me sono passate ma oggi ho una riunione che mi terrorizza perché potrebbe o andare mooolto bene o di merda in maniera devastante.
Quindi prima di andare al centro oggi pomeriggio sono andata a comprarmi la droga, ossia croissant alla nutella e coca zero.
E dio mio ma che bontà è il croissant alla nutella? Ne voglio 14. Grazie.
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nitroglycerin-a · 11 months ago
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I miei con l’avvicinarsi della partenza sono sempre peggio ho un ratio di 20 curriculum inviati al giorno l’unica cosa che ci vuole qua è un bel taglio di capelli dopo 9 anni così recido letteralmente la mia intera esistenza new year new me in attesa del devastante breakdown che avrò il giorno stesso in cui salirò dopo probabilmente starò tutta la notte con i brividi e le lacrime mentre guardo quel cazzo di soffitto e odierò tutte le mie scelte e mi mancherà il mio ex in una maniera devastante che vorrò strapparmi le unghie con le tenaglie però EHI SIAMO RAGAZZE
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diceriadelluntore · 1 year ago
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Uccellini
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Questi tre stupendi disegni sono tratti da un libro che è uno dei pilastri dell'ornitologia moderna: Birds Of America, pubblicato tra il 1827 e il 1838 da John James Audubon. Figlio di un ufficiale della marina francese, nacque a Saint Domingue, la colonia francese caraibica che diventerà Haiti, nel 1785. Quando ritornò in Francia, studiò presso la bottega del grande pittore David. Quando ci furono le primo costrizioni napoleoniche, nel 1803, tramite il padre ufficiale ebbe un passaporto e si trasferì negli Stati Uniti. Qui si sposò, ebbe dei figli e vivendo in una casa in campagna iniziò a ritrarre la fauna ornitologica del Massachusetts, ma piano piano ampliò le ricerche finendo per completare, in vari anni, la sua opera, che comprende 435 stampe di specie di uccelli del Nord America, 35 delle quali sono le uniche testimonianze di specie ormai estinte. Il libro è considerato uno dei capolavori del settore, nonché il primo Atlante Naturalistico in senso proprio. Tra l'altro molte specie di uccelli sono a lui dedicate in quanto fu il primo a descriverne le caratteristiche e a ritrarne i lineamenti.
Tra queste, una delle più famose è la berta di Audubon, che è questa:
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Nome scientifico Puffinus lherminieri, e deve il suo nome al fatto che René Primevère Lesson, celebre naturalista francese, ne classificò la natura di specie unica dai disegni di Audubon.
Orbene, la Società Statunitense di ornitologia (American Ornithologists' Union) ha al proprio interno un Comitato per la nomenclatura delle specie ornitologiche (American Classification Committee) che ha preso questa decisione, dopo una lunga discussione interna: eliminare nella classificazione delle specie ornitologiche tutti i riferimenti a persone o figure storiche del passato: oltre alla berta di Audobon, rischiano la ghiandaia di Steller, dal nome del botanico, zoologo, medico ed esploratore tedesco attivo in Russia, considerato un pioniere della storia naturale dell'Alaska, il colibrì di Anna, chiamato in onore di Anna Massena, Duchessa di Rivoli, vari tipi di orioli e decine e decine di altre specie. Questo, secondo le parole della presidentessa della Società Coleen Handel perchè "C'è potere in un nome, e alcuni nomi di uccelli inglesi hanno legami con il passato che continuano ad essere non inclusivi e offensivi oggi (...) Abbiamo bisogno di un processo scientifico molto più inclusivo e coinvolgente che concentri l’attenzione sulle caratteristiche uniche e sulla bellezza degli uccelli stessi. Tutti coloro che amano e che si prendono cura degli uccelli dovrebbero poter goderne e studiarli liberamente, e gli uccelli hanno bisogno del nostro aiuto ora più che mai". Aggiunge poi che le tassonomie ottocentesche erano misogine e razziste e che "Come scienziati, lavoriamo per eliminare i pregiudizi nella scienza".
Questo è l'apice di un processo ideologico, comunemente definito cancel culture, che da alcuni anni ha preso piede in maniera devastante nel mondo culturale, e anche accademico, anglosassone. Caso emblematico fu la decisione della casa editrice di Amanda Gorman, la giovane poetessa che declamò i suoi versi alla cerimonia di insediamento del presidente Biden. Il suo libro, The Hill We Climb, su precise direttive della casa editrice americana, non fu tradotto in Spagna da Victor Obiols, ritenuto inadatto dall’editore americano in quanto uomo, non nero, non attivista. Ma casi analoghi sono avvenuti in altri paesi sulle generalità dei traduttori e traduttrici.
È l'apoteosi di un assunto, che ormai impera nella nostra società contemporanea (direi per colpa dell'assuefazione al loro pensiero dominante): non importa mai cosa e come dici le cose, le sostieni o le fai, ma solo chi le dice, chi le sostiene e chi le fa. Oggi Chiara Valerio ha scritto: "Non discutiamo più, rispondiamo a sondaggi e a incitamenti di una curva, il cui principio e la fine è la riduzione a macchietta dell'altro e della sua posizione che si suppone parimenti basata su sondaggio e tifo (...) Indossare una casacca è, mi pare, la fine della cultura intesa come esercizio dell'altro che abbiamo sempre praticato" (la Repubblica, Zerocalcare, Lucca e il ruba bandiera, pag. 37 del giornale del 3/11/2023).
L'esempio di Audubon è calzante poichè la decisione di cancellare il suo nome per la berta si deve al fatto che, come molti uomini del suo tempo, aveva degli schiavi, e aveva posizioni che oggi definiremmo "contraddittorie" sullo schiavismo. Tipico del sistema della Cancel Culture è di fare il più classico degli errori: prendere solo il pezzo di Storia che ci interessa, relazionarlo al nostro modo attuale di pensare, e condannare l'altro che, nella maggior parte dei casi, non può manco difendersi essendo morto da centinaia di anni. Tra l'altro in nome di Audubon fu fondata nel 1905 la National Audubon Society che è ancora oggi negli USA una delle più grandi e battagliere associazioni per la salvaguardia della Natura.
Quello che mi chiedo è che effetto avrà sulla berta, sul suo habitat, sulle politiche in favore della sua conservazione, studio e ricerca, il fatto di non chiamarsi più di Audubon. E se qualcuno ha mai avuto difficoltà a studiarla, a proteggerla perchè il suo nome era dedicato ad un uomo unanimemente considerato come uno dei padri della ornitologia mondiale (cosa che non viene smentita nel comunicato della Società di ornitologia americana).
Victor Obiols disse dopo che gli fu impedito di tradurre la Gorman:"Se non posso tradurre una poetessa perché donna, giovane e afroamericana nel mio medesimo secolo, non posso neanche tradurre Omero giacché non sono un greco dell’ottavo secolo a.C. E nemmeno Shakespeare non essendo un inglese del 16esimo secolo".
Gli proporrei di tradurre un libro di ornitologia. Possibilmente non scritto negli Stati Uniti.
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ma-come-mai · 1 year ago
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“Quando l'ho catturato era giustamente terrorizzato, lottava offrendomi uno o due tentacoli, sperando fossi una murena (amico mio, io e i miei consimili siamo assai peggio di qualsiasi murena).
Col pensiero gli dicevo "tranquillo, non voglio farti male ma solo spostarti da qui, ci passa troppa gente", che pensiero stupido..
Si è calmato, allora ho mollato la presa.
Si è spostato dietro il mio braccio e mi guardava.
Istintivamente sapeva che il pericolo viene dai miei occhi, e se ne teneva distante, ma non riusciva a non guardare.
Poi ha aderito totalmente alla mia pelle, leggerissimo, senza presa, ma ben ancorato con le ventose centrali.
I tentacoli mi toccavano appena ed ho capito che mi stava studiando, cercava di capire.
La sua colorazione, inizialmente bianca di terrore, poi rossa di lotta adesso era moderatamente mimetica, tranquilla.
Solo i due tentacoli frontali, più scuri, fiammeggiavano di coraggio e di curiosità. Il patagio tra i tentacoli si era allargato ad avvolgermi.
Cosa voleva prendere da me?
Un pensiero mi ha attraversato la mente, come se non fosse mio, come se venisse da fuori entrato dalla mia pelle.
Il calore!
Gli piaceva?
Gli interessava?
Lo voleva "capire"?
Senza mai smetterla di guardarmi negli occhi, mi percepiva con tutto il suo corpo.
Sentivo che comunicavamo ma senza parole, senza mente. Una sensazione devastante, per me, letteralmente insopportabile.
Una forma di vita, di intelligenza, sicuramente non inferiore alla mia, anzi sicuramente superiore alla mia e a quella di moltissimi dei miei conspecifici, mi voleva conoscere.
Non per mangiarmi, non per cacciarmi dal suo territorio (o qualcun'altra umana stronzata) ma per conoscermi, per sapere di me.
Un essere affamato di sensazioni che gli lampeggiano sulla cute, pure, mai filtrate, un esploratore.
L'ho indotto ad andare via, chi si avvicina agli umani muore e muore male.
E' diventato rosso cupo, il colore della fuga, e si è diretto verso uno spacco invincibile tra le rocce.
Dove volevo io.
Un attimo prima di tuffarsi nel buio si è fermato, è diventato di mille colori, poi è sparito.
Cosa mi hai detto, cosa hai provato??
Sono tornato a terra diverso, per sempre.
Queste parole gliele devo.
Magari qualcuno, leggendo questa poca cosa, inizia a voler capire.”
Grazie davvero #GiorgioPaesani
Parole che ci restituiscono in maniera perfetta un essere di un intelligenza superiore che noi umiliamo come pietanza come fosse un insalata .
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alicesfeelings · 1 year ago
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Io sono affascinata da come gli stilnovisti abbiano rappresentato il processo dell'innamoramento in una maniera così dolce e allo stesso tempo devastante.
❤️‍🩹
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orotrasparente · 2 years ago
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quando sto sotto pressione per un esame mi imbruttisco in una maniera devastante mamma mia
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monologhidiunamarea · 2 years ago
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Parole perfette per un imperfetto momento , dove nulla è al suo posto dove aspetto a rivedere che torni l'onda che se né andata via in maniera DEVASTANTE. Sei andato via lasciando al silenzio tutto ciò che avrei dovuto sentire in quel boato di dolore . Tutte le tue imperfezioni rendono la mia vita imperfetta ,perfetta. Tornando a cada stanca sotto un cielo nero senza stelle con le ultime gocce di pioggia con quell'aria tiepida che anticipa l'estate . Ma non ci sono stagioni dove non ci sei tu. Rendimi primavera. Fammi fiorire ovunque tu sia. Se sopra le mie costole o a chilometri di distanza. Addormentati ancora accanto a me.
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londranotizie24 · 3 months ago
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m2024a · 4 months ago
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Mosca assassina: scatta l’allarme, picco di contagi In Costa Rica è allarme per la mosca assassina, con un recente aumento di contagi tra animali e umani. I dettagli. La mosca assassina, conosciuta scientificamente come Cochliomyia hominivorax, sta causando una seria preoccupazione in Costa Rica. Questo parassita, noto per le sue devastanti conseguenze, ha registrato un preoccupante picco di contagi nell’ultimo anno. Le autorità sanitarie hanno segnalato che dal luglio 2023 sono stati rilevati oltre 4.700 casi di infezione, con un impatto significativo sulla fauna locale e, in misura minore, anche sugli esseri umani. Emergenza Mosca assassina in Costa Rica: allarme e preoccupazione Questo insetto rappresenta una minaccia particolarmente insidiosa poiché le sue larve si sviluppano all’interno delle ferite degli animali e degli esseri umani, nutrendosi di tessuti vivi. Il risultato è una devastante necrosi dei tessuti che può portare a gravi emorragie e, in casi estremi, alla morte. La mosca assassina colpisce principalmente gli animali, con i bovini che rappresentano la maggior parte delle vittime: ben il 75% degli animali infettati appartiene a questa categoria. Gli altri casi registrati includono cani e un tapiro, il primo della sua specie in Costa Rica ad essere stato colpito in maniera fatale. La reazione delle autorità e i rischi futuri Le autorità sanitarie del paese, tra cui il Senasa (Servizio sanitario nazionale animale), stanno lavorando senza sosta per contenere l’epidemia. Tuttavia, la sfida è ardua, specialmente considerando le condizioni climatiche attuali. Le piogge intense, che caratterizzano molte regioni del Costa Rica, creano l’ambiente ideale per la proliferazione di mosche assassine, aumentando il rischio di diffusione. Gli esperti avvertono che, se non si interviene rapidamente con misure di controllo, i numeri potrebbero crescere ulteriormente nei prossimi mesi. Mettendo a rischio la salute pubblica e la biodiversità del paese. La situazione richiede un monitoraggio costante e l’adozione di misure preventive da parte della popolazione, specialmente nelle aree rurali dove la presenza di animali domestici e da allevamento è maggiore.
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susieporta · 1 year ago
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Il #rifiuto, l'#abbandono, l'#umiliazione , l'#ingiustizia. Il Film #Dogman del mitico Luc Besson, nelle sale in questi giorni, non è "solo" un film sulla violenza, né uno psycothriller e nemmeno un film sul rapporto e confronto animali-umani.
Il regista, in maniera geniale e appassionante, ci interroga su cosa ci trattiene qui, cosa ci spinge a vivere nonostante le ferite dell'anima e le fatiche del quotidiano, cosa rende una vita compiuta e per quale via.
Per me Dogman è un inno alla forza d'animo e all'amore tra esseri, umani o animali che siano. Perché c'è un punto, fuori dalla narrazione logica, in cui i nostri esseri si intersecano e si riconoscono,
al di là delle parole.
È un film che toglie le separazioni del mondo duale e ci rimette in contatto con la vastità delle possibilità esistenziali.
È un film sulla #libertà di arrivare vivi di fronte alla morte.
Ho pianto parecchio dopo il termine, un pianto che ha ripulito sacche profonde di sofferenza incrostata. Un film che guarisce ferite profonde perché ha il coraggio di mostrarle in tutta la loro devastante intensità e verità.
grazie Luc Besson
Gloria Volpato
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bergamorisvegliata · 9 months ago
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MUSICA PER VERI COMBATTENTI
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Tornano le chiacchierate amichevoli di "Bergamo Risvegliata" dopo quelle con Ilaria Pugni, Frenkie del "PdF" e Pierly de "L'Alchimista".
Ora è la volta di una cantante che da circa 20anni interpreta canzoni e musica ricche di poesia, e che con la situazione pandemica si è riscoperta interprete invece di brani ricchi a loro volta di bellezza autentica e genuina, nonchè portati al successo tempi addietro da cantautori come Battisti, Gaber, Clapton e Marley, (e tanti altri...) unitamente alla "Combat Band" che si è formata per allietare i pomeriggi delle piazze cosiddette "dissidenti" nel periodo oscuro del "green pass".
Lei è Nagaila e quella che segue è l'intervista (o chiacchierata, fate voi).
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Nagaila, c'è ancora qualcosa di reale oggigiorno?
-Domanda complessa. Visto che il mondo reale non mi piace per niente, io cerco un'altro spazio per sopravvivere, e la musica mi dà quest'altra dimensione, il nuovo disco "NIENTE DI REALE" parla di molte realtà alternative rispetto a quella di tutti i giorni.
Se ci pensi, noi siamo fatti di ‘cose’ non reali, per esempio l'amore l’hai mai visto di persona?
Dalla mia esperienza, le cose non reali possono essere molto potenti e travolgenti, possono cambiare la nostra vita molto più di quello che accade nella quotidianità e nella vita normale.
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Ci siamo visti nelle piazze “dissidenti” (contro il green pass, ecc...), ma la musica la si può ritenere “sovversiva”?
- La musica è un’arte e quindi è un modo per esprimersi.
Non ho mai fatto musica “politica” nella mia vita di musicista, non mi è mai interessato farlo, ho sempre preferito fare musica -diciamo- poetica.
Anche se etimologicamente parlando la parola ‘poesia’ significa “creare, produrre” e quindi anche se noi pensiamo che la poesia sia qualcosa di astratto e intangibile, in realtà è molto più concreta di quello che sembra.
Quello che è successo negli scorsi anni, soprattutto con il “green pass”, mi ha letteralmente sconvolto e ho sentito che non aveva più senso cantare le mie canzoni, si sono zittite da sole, dovevo trovare un’altra strada in cui far uscire la mia rabbia e il mio dolore, per questo motivo è nata la “Combat Band” , uno spazio artistico in cui io insieme a Fidel Fogaroli (chitarra), Eleonora Iaciofano (voce) e Simone Acerbis (cajon),
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ci siamo dedicati a una musica che parlasse chiaro e in faccia il nostro disgusto a chi stava disonorando la parola ‘umanità’, facendo qualcosa di disumano. Come ha detto Tricarico in una sua canzone molte recente, la malvagità del bene può essere devastante…
In questi due anni ho sentito veramente la necessità di fare della musica che fosse politica.
In realtà, mi sono anche resa conto che ogni nostra azione è un’azione politica, anche raccogliere le sigarette per strada o buttarle fuori dal finestrino della macchina…sono azioni politiche…(ma è una storia troppo lunga da raccontare qui).
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Come dice Red Ronnie, fare musica è diventato di per sé un gesto o comunque un fatto “sovversivo”, non tanto dai testi...quanto dal fatto che la musica e la cultura in generale vengono spesso fatte passare in secondo piano e ciò che fa riflettere viene addirittura bandìto, a favore dello svago vissuto in maniera superficiale (NdA: alcune mie riflessioni come Edoardo le ho aggiunte in un secondo momento, senza snaturare il pensiero più volte espresso da Red Ronnie...
Ma dal tuo nuovo disco e dal tuo percorso musicale cosa ti aspetti?
- Assolutamente niente. Cioè Niente di Reale :-)
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Solo cose che non sono di questo mondo e che vivrò nel mio profondo 😊
Sono felice di quello che sono adesso, non ho aspettative, ho proprio cambiato il mio modo di vedere le cose, sarà l’età. Quando ero giovane mi dicevo “adesso sta succedendo...ora succederà...” ma ora non m'interessa più quello che succederà domani.
Stasera (NB: venerdì 29 marzo) siamo qua “Al Bafo”,
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ci stiamo divertendo ed è la cosa più bella del mondo e sono felice.
...o forse perchè sei quasi in pensione?
-Ahah 😂 😂 😂
Infine ecco i saluti in...video!!! Grazie Nagaila!!!
*NB: infine colgo l'occasione per informare i fans di Nagaila che è possibile vedere il nuovo video "Venere" al link:
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scienza-magia · 11 months ago
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Il Mistero della civiltà perduta di Tartaria
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La Grande Tartaria era una vasta regione ubicata nell'odierna Siberia. Antenata della Russia, esistette fino al XIX secolo, quando fu cancellata misteriosamente. Cosa successe a questo grande impero? E come mai porta con sé tanti misteri? Sorta durante il Medioevo (ma c'è chi crede fosse molto più antica) questa civiltà antecedente alla nostra, pare divenne molto progredita sia dal punto di vista scientifico, che tecnologico e spirituale, influenzata dai vari popoli che la controllarono o ne entrarono in contatto. Estesa dal Mar Caspio e dai monti Urali nel suo versante occidentale, sino all'oceano Pacifico in quello orientale, questo regno avrebbe avuto origine da quelle popolazioni che dalla Turchia e dalla Mongolia si diffusero e si insediarono in quella vastissima regione dell'Europa settentrionale, dopo aver sottomesso e saccheggiato le popolazioni che già vi stanziavano, i cosiddetti 'Tatari' da cui poi prese il nome Tartaria, tant'è che iniziò ad essere inclusa con questo nome anche nelle mappe geografiche disegnate all'epoca dagli europei. Ma quale sarebbe il grande mistero intorno a questo regno dimenticato? I Tartari, sotto il comando di un imperatore o Khan (tra cui i discendenti di Gengis Khan) edificarono molte città, che testimoniano la loro maestria nel realizzare edifici, monumenti e cattedrali. La loro bravura nella costruzione di tali opere, la complessità e la cura del dettaglio faceva pensare che avessero delle conoscenze architettoniche incredibili. Edifici con lo stesso stile sono stati ritrovati in tante altre parti del mondo, quasi a farci pensare che la loro influenza si estese ben oltre i propri confini, come ad esempio all’America del nord, intorno al 1600. C’è chi sostiene che il loro grande mistero fu rappresentato dall’invenzione e dall’utilizzo di un’energia simile a quella delle bobine Tesla, che misero a disposizione dei loro cittadini gratuitamente. I monumenti e gli edifici pare fossero illuminati attraverso degli “accumulatori” di energia atmosferica che si trovavano all’interno di speciali catalizzatori sparsi per le città, che assorbivano l’energia e la diffondevano nelle strade intorno a loro. Una specie di energia senza fili. Gli stessi monumenti e i materiali con cui venivano realizzati, pare fungessero da assimilatori energetici. Per questi motivi, pare che questo grande regno avesse attirato l’attenzione da parte di alcuni gruppi di persone, o direttamente da altri imperi, che probabilmente mostrarono molto interesse verso queste tecnologie, che a quei tempi erano assolutamente sconosciute e innovative, e che, secondo diversi ricercatori alternativi, organizzarono ed attuarono il cosiddetto “Grande Reset” della Tartaria, spazzandola via completamente, ed eliminandola persino dalle carte geografiche, per poter poi sfruttare economicamente queste tecnologie, passando di fatto da un “vecchio ordine mondiale” ad un “nuovo ordine mondiale”. Ma cosa c’è di vero in tutto questo? Non lo sappiamo! Aldilà di tutte le ipotesi che si possono fare, veritiere o fantasiose che siano, l’unica cosa certa è che la Grande Tartaria fu sepolta a più riprese da delle “Debris flow” ovvero da enormi tsunami di fango, come si vede dai ritrovamenti di monumenti sommersi o semi-sommersi, osservabili anche in tante foto sparse sul web. I ricercatori alternativi sostengono anche altre ipotesi, come un devastante terremoto e degli incendi, come si evincerebbe dal ritrovamento di un intero esercito di corpi umani con ossa rotte o incenerite, precedenti allo sprofondamento nel fango. Le modalità con cui possano essere stati compiuti questi cataclismi in maniera non naturale non si sa, si suppone ad opera di altre tecnologie sconosciute e superiori, ma la cosa certa è che la Tartaria, intorno al 1775, conobbe la sua fine. C’è ancora molto da studiare e da comprendere su questa grande civiltà, ma l’unica cosa che si può dire per concludere, è che, sepolto questo mondo, probabilmente abbiamo perso delle conoscenze incredibili. Read the full article
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