#impianto fotovoltaico
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pietroalviti · 6 months ago
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Ceccano, pannelli solari per 7 ettari a Colle Ceci
Occuperanno circa 7 ettari di terreno, per sviluppare una potenza elettrica di quasi 10 MW, dieci milioni di watt: saranno installati sui campi, in contrada Colle Ceci, tra Casamarciano e le Farneta, a Ceccano da un’azienda, la N.V. Fotovoltaico, che ha chiesto al comune le necessarie autorizzazioni, sia per l’impianto che per il cavo interrato fino alla cabina elettrica. Per questo Palazzo…
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pettirosso1959 · 1 month ago
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Ricevo da un mio amico siciliano di Messina:
Nelle scorse settimane, in un condominio adiacente a quello ove abito, sono stati installati un gruppo di pannelli fotovoltaici, tra le mie amare risate.
Per tale installazione è stata necessaria la presenza di una gru di dimensioni assai generose, gru che è dovuta intervenire nella zona per ben 2 volte; la prima per installare la struttura reticolare di supporto, la seconda per l'installazione vera e propria dei pannelli.
Risata amara resa più amara dalla posizione e dalla tipologia di installazione, installazione avvenuta su una terrazza condominiale ubicata in una posizione altimetrica inferiore rispetto ai condomini circostanti, condizione che pone ovviamente in ombra i pannelli FV.
Ancor più grave, i pannelli non godono di alcun orientamento sull'orizzonte, né verticale, né orizzontale; sono montati praticamente "coricati" e paralleli al piano, un assurdo rispetto alle prescrizioni fisiche.
Incuriosito, domando al "legittimo proprietario" di così elevata stortura, il costo di questa operazione. Soddisfattissimo mi risponde: "Nulla! Solo le spese per l'istruzione della pratica! Ed il condominio non si è nemmeno potuto opporre!". MAFIA! Penso e non dico, io!
Veniamo all'atto pratico; per muovere la gru indicata il costo è di 2,5 mila euro/giorno comprese le operazioni dell'operatore di movimento ed il supporto del vettore di trasporto materiali, la creazione dell'impianto elettrico è di, circa, 3 mila euro (dal piano V al piano terra), il costo secco e senza telaio in alluminio dei pannelli FV è di, circa, 3 mila euro per kWp installato, quindi 30 mila euro per 10 kWp! Ignoto il costo del telaio di supporto, ma non inferiore alle 5 mila euro, date dimensioni e posizioni occupate. L'impianto non sembra dotato di accumulo, quindi i costi dovrebbero terminare qui e siamo tra 40 mila e 50 mila euro per servire una sola famiglia nel pieno disprezzo della collettività e delle volontà individuali del condominio!
Alla precisa domanda: "Perché non lo hai fatto a tue spese?!", la risposta è stata ovvia: "A mie spese non lo avrei MAI fatto, costa troppo!".
Ecco le deficienze di una serie di norme dello Stato e di imposizioni della UE: a proprie spese il condomino non avrebbe MAI installato l'impianto, perché ritenuto troppo costoso.
Quindi, non diversamente dal superbonus di grillina memoria, lo Stato sovvenziona opere a costo della collettività e per la collettività non producono alcun vantaggio/ricchezza.
Se realmente l'installazione dei sistemi fotovoltaici/eolici fosse stata conveniente, nessuno avrebbe esitato nell'investire (non sarebbe stato un costo!) in tali opere, nella certezza di un ritorno a medio termine. La realtà dell'esperienza storica indica un tempo medio di 32 anni per il rientro dei costi secchi del solo impianto, senza il supporto di opere accessorie diverse, che possono ridursi a 27 anni se le installazioni vengono effettuate in aree particolarmente irraggiate (Sicilia/Sardegna) ed arrivare a 36 anni per aree come la Lombardia, il Piemonte, il Friuli, giusto per fare degli esempi. Osservando all'estero, in Germania o Regno Unito il fotovoltaico sarebbe del tutto inutile alla causa, con un fattore di capacità di appena il 6%!
La vita media della migliore serie dei pannelli FV non arriva a 30 anni, fermandosi addirittura a 22 anni, ma molti dei pannelli FV installati mostrano problemi già dopo i primi 10 anni di esercizio (in Germania una serie di pannelli da 4 miliardi di euro smise di funzionare dopo appena 2 anni dall'installazione).
Purtroppo queste spese gravano su tutti, Industrie in primis, alla voce ONERI DI SISTEMA, che pesano per oltre il 51% del costo della bolletta, e SPESE PER IL TRASPORTO DELL'ENERGIA, che pesano per un ulteriore 3% - 7% del costo della bolletta funzionalmente alla tipologia di contratto. E poi si fallisce tutti...
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abr · 1 year ago
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Il fatto: il Tar della Campania ha dato torto al ministero della Cultura sulla tutela del paesaggio e ha dato ragione alla spagnola Grupotec per costruire una centrale fotovoltaica di 31 ettari nella valle dell’Ufita (Avellino). Dice il Tar: la tutela del paesaggio sarà pure nella Costituzione all’articolo 9 (...), ma da un anno nella Costituzione c’è anche la tutela dell’ambiente e quindi la centrale fotovoltaica va fatta. In altre parole, il Tar ha infilato un cuneo nella crepa sottile tra paesaggio e ambiente e ne divarica i lembi fino a trasformarla in una frattura. E le associazioni ecologiste si dividono fra le due opposte anime (...) della transizione energetica (ecco le associazioni Legambiente e Wwf e Greenpeace) e della tutela dei luoghi (Italia nostra, gli Amici della Terra, il Cai e le sezioni locali di alcune delle associazioni nell’altro gruppo).  Il divario fra i due princìpi costituzionali e soprattutto fra le due anime (...) dell’ambientalismo potrebbe diventare sempre più largo con il rafforzarsi delle strategie climatiche. Bisogna costruire in Italia almeno 65 mila megawatt di nuove centrali alimentate da fonti energetiche rinnovabili; a mano a mano che (queste) saranno sempre più pervasive, potrà salire la riottosità delle comunità che potrebbero sentirsene invase. Il tema adesso è limitato a porzioni contenute (...) ma domani potrà diventare un problema di tollerabilità sociale.  
Il "cuneo nella crepa sottile", le due anime dell'ambientalismo : tua sorella. Ambiente e Paesaggio sono due cose totalmente distinte: l'uno è naturale, l'altro è edificato, costruito; il primo è Terra, Pianeta, geologia e natura, l'altro è architettura, intervento umano.
Interventi sovente belli, PIU' BELLI della Natura allo stato brado (il "BelPaese"): i famosi paesaggi toscani sono territori antropizzati al 100%, da millenni.
Sotto tale profilo, un impianto fotovoltaico Paesaggio Bello di sicuro non fa, ma farlo passare come "ambiente da difendere" è possibile solo per via dei neuroni surriscaldati dal terronismo sul cambiamento climatico.
"Le comunità potrebbero sentirsene invase": stiamo parlando non di tetti di capannoni o di aree edificate dismesse ma di decine o anche centinaia di ettari messi a specchi. Per singolo impianto. Aree che da agricolo-pastorali-forestali diventano cemento dei plateau di fondazione e acciaio dei sostegni: è CONSUMO DEL SUOLO nudo e crudo. Almeno una fattoria dura cent'anni se non cinquecento, mentre un impianto FV ha una vita utile tra i dieci e i venti anni. E poi? A proposito di economia circolare.
Ah' spetta, mo' si sono inventati l'ipocrisia molto latina del cd. AGRIVOLTAICO: solleva i pannelli e fingi che qualche pomodoro si possa piantare, lì sotto. Godono solo le pecore: adorano brucare all'ombra dei pannelli, la cosa peraltro fa risparmiare gli sfalci.
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mezzopieno-news · 6 months ago
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NEL 2023 RIDUZIONE RECORD DELLE EMISSIONI IN ITALIA
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In un solo anno l’Italia ha tagliato le proprie emissioni di gas serra del 6,5%, un record sia per il nostro Paese che nel panorama internazionale.
Questo risultato rappresenta più di quanto previsto per riuscire a raggiungere i target europei 2030 sulle emissioni. I principali fattori che hanno portato la riduzione sono di tipo congiunturale e non: un inverno piuttosto mite, il minore utilizzo di carbone e una ripresa delle rinnovabili elettriche, con il nuovo record di eolico e fotovoltaico ma anche un calo della produzione industriale. A fronte di un PIL cresciuto di quasi l‘1%, la domanda di energia per unità di ricchezza prodotta si è ridotta del 3%, testimoniando un miglioramento significativo nell’efficienza energetica della nostra economia. Determinanti anche i prezzi dell’energia, ancora elevati specie nella prima parte dell’anno, che hanno indotto una risposta di parsimonia da parte di imprese, famiglie e amministrazioni pubbliche. Cambiamenti positivi nei comportamenti che sembrano risultare duraturi.
I dati raccolti dal rapporto Italy for Climate della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile indicano che la maggior parte (oltre i due terzi) del calo della domanda di energia si è concentrata nel settore degli edifici. Negli ultimi tre anni sono state riqualificate circa 1,5 milioni di abitazioni, elemento che ha influito sull’efficienza energetica del parco edilizio nazionale. Raggiunto il record di circa 1,3 milioni di famiglie italiane collegate a un impianto fotovoltaico, numero raddoppiato nell’ultimo triennio. Nel 2023 per la prima volta eolico e fotovoltaico hanno prodotto il 20% della elettricità generata nel nostro Paese.
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Fonte: Italy for Climate; foto di Marc Lauthenbacher
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piusolbiate · 1 year ago
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INDIRIZZI GENERALI DI NATURA STRATEGICA (D.U.P. 2024-2026)
Investimenti e realizzazione delle opere pubbliche.
Il piano investimenti tiene conto delle risorse reperite e in via di reperimento concesse all’interno dei bandi statali, regionali e di quelli legati all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.). La scelta delle modalità di finanziamento è avvenuta tenendo conto delle effettive possibilità di ricorso all’indebitamento, alla disponibilità di entrate proprie e ai rispettivi costi finanziari.  
Programmi e progetti di investimento in corso d’opera
:1. Interventi su Scuola Materna (antisismico ed efficientamento energetico);2. Parco agricolo;3. Aree sgambo cani;4. Completamento controllo del territorio (telecamere);5. Sostituzione caldaie case SAP via S. Anna e S. Antonino;6. Interventi Area feste;7. Asfaltature strade e marciapiedi;8. Efficientamento energetico illuminazione Comunale e revisione gestione illuminazione pubblica;9. Caldaia scuola Media;10. Efficientamento energetico Municipio (caldaia e fotovoltaico);11. Sistema informativo ed informatico (digitalizzazione Ente con fondi PNRR);12. Interventi ex area Macchi;13. Impianto natatorio;14. Riqualificazione area Scuola Elementare;15. Verde pubblico;16. Copertura Villa Mayno;17. Parcheggio Circolo Vittorio Veneto;18. Revisione PGT;19. Razionalizzazione Cimitero e valutazione sua espansione.
(Documento Unico di  Programmazione 2024-2026 - Parte Prima)
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italiavivadelchierese · 1 year ago
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Incontro pubblico del 5 giugno 2023 a Chieri - La sintesi -
Chieri 5 giugno 2023
IL DISTRETTO DEL CIBO CHIERESE-CARMAGNOLESE E LE PROPOSTE DI ITALIA VIVA
Premessa e contesto
Dagli studi realizzati sul territorio emerge che:
cresce la richiesta di cibi di qualità;
aumenta la sensibilità verso la valorizzazione dei cibi del territorio; 
il Piemonte si posiziona in cima alla lista delle Regioni più meritevoli di essere visitate per la grande varietà e ricchezza dei paesaggi.
In questo contesto, si inserisce la presentazione a Chieri, nel 2017, dell’Atlante del cibo di Torino Metropolitana, che ha restituito una visione sistemica del “food system” metropolitano ed ha rappresentato la base teorica per la costruzione del futuro Distretto.  Se Torino può diventare la capitale del cibo, noi possiamo ambire a nutrirla tutti i giorni.
ITALIA VIVA, in questo territorio, ha sempre rappresentato una forza politica sovra-comunale, che ha promosso azioni e ragionamenti liberi da condizionamenti di campanile.
La cronaca di oggi
L’elevata frammentazione del Distretto in numerose amministrazioni comunali limita la visione d’insieme, necessaria per creare un’identità di territorio e frena le energie e le potenzialità di questi luoghi. Occorre creare, dunque, un’identità sovracomunale per questo territorio. A questo scopo riteniamo necessario che:
venga programmato un “roadshow” per la presentazione degli obiettivi del distretto nei 25 comuni coinvolti.
gli organi d'informazione locali non facciano mancare il loro interesse riguardo al Distretto;
Purtroppo, nell’ultimo anno, sono venute alla luce possibili iniziative in contrasto con la vocazione del Distretto. Facciamo riferimento, in particolare, a:
un nuovo polo logistico a Carmagnola, di rilevanti dimensioni, da realizzare su terreno vergine; anziché ristrutturando aree industriali dismesse, già presenti sul territorio dei 25 comuni;
l’insediamento di un nuovo allevamento di maiali (circa 8.000 capi) a Poirino, che avrebbe un significativo impatto ambientale e che necessita di attenta valutazione;
un nuovo impianto fotovoltaico da realizzare su 70 ettari di terreno agricolo coltivato a Poirino.
Il progetto del Distretto del Cibo fa parte del DNA di ITALIA VIVA e con le nostre proposte vogliamo farlo crescere.
Oggi il Distretto si trova di fronte ad un bivio: o lo facciamo diventare il vero motore della crescita del nostro territorio; oppure dobbiamo prendere atto che si è trattato di un fuoco di paglia a causa dell’atteggiamento di alcuni sindaci, che hanno continuato ad operare nell’esclusivo interesse del loro comune. 
Non possiamo essere, contemporaneamente, Distretto del cibo, polo logistico del nord-ovest, sede di grandi allevamenti intensivi di suini e di terre coltivate dedicate al fotovoltaico. Occorre fare delle scelte forti e condivise, che rendano riconoscibile il nostro territorio. L’economia circolare non può essere un semplice slogan.
La legittima ricerca del profitto da parte dei privati e quella di entrate comunali stabili, deve avvenire nel rispetto della vocazione originaria dell’accordo di Distretto. È di fondamentale importanza, dunque, che gli investimenti ed i nuovi insediamenti siano coerenti con uno sviluppo sostenibile del territorio. 
E’ possibile conciliare le diverse esigenze economiche se è vero che, secondo uno studio Cerved sugli scenari 2022 di Snam e Terna, in Italia:
esistono spazi su fabbricati industriali per installare 30 GWatt di nuova capacità fotovoltaica, utilizzando i 110.000 tetti di oltre 2000 mq.;
vi sono spazi su terreni agricoli non utilizzati per 12 miliardi di mq. Utilizzando solo il 10% di tali terreni si potrebbero realizzare circa 73 GWatt di nuova capacità fotovoltaica (obiettivo del Green-Deal è di realizzare nuova capacità fotovoltaica per 70 GWatt).
Si tenga presente, inoltre, che:
sono già in corso iniziative di realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici su edifici agricoli ad uso produttivo, con 1,5 mld di investimenti e 375 MW di produzione potenziale;
è possibile produrre energia rinnovabile, nella forma del Biometano, attraverso lo smaltimento pulito dei residui agricoli e delle deiezioni animali.
Conclusioni e proposte
La nostra proposta è di realizzare un “Piano Regolatore di Distretto”, attraverso un percorso di approfondimento mirato a:
• individuare, a seguito di un’attenta analisi territoriale, tipicità e criticità locali e complessive del Distretto;
• definire azioni strategiche che salvaguardino le potenzialità del territorio e ne tutelino l’equilibrio complessivo;
• stabilire regole e comportamenti comuni per uno sviluppo omogeneo e condiviso del territorio.
Il percorso di approfondimento, con l’eventuale supporto di Università e Politecnico di Torino, avrà il compito fondamentale di elaborare concetti, proposte e comportamenti comuni. I risultati saranno trasferiti nel “Piano Regolatore di Distretto”.
Proponiamo, inoltre, di incaricare la Città Metropolitana o un Comune capofila di seguire l’iter di realizzazione del Piano. 
I nuovi investimenti ed imprese dovranno trovare un quadro regolamentare di Distretto, chiaro e trasparente, per adeguare i loro piani di insediamento e sviluppo alle effettive esigenze del territorio.
Il Comitato di Italia Viva del Chierese-Carmagnolese
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francescoflori · 2 years ago
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🔌 Ferrari  ed Enel: nasce una comunità energetica! #ferrari #autoelettriche #automotoelettriche #automotive #comunitàenergetica ⤵️
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blogsdaseguire · 1 month ago
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Fotovoltaico: Guida Completa alla Tecnologia Solare
Come funziona un impianto #fotovoltaico, quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi di questa #energia rinnovabile per la tua #casa. Il fotovoltaico è una #tecnologia che trasforma l'#energiasolare in #energiaelettrica. Aiuta a ridurre le #bollette.
Negli ultimi anni, il fotovoltaico è diventato una delle fonti di energia rinnovabile più apprezzate. Non solo offre un modo per ridurre le bollette energetiche, ma contribuisce anche alla sostenibilità ambientale. In questo articolo, esploreremo cos’è il fotovoltaico, come funziona, quanto conviene, i diversi tipi di impianti, la procedura di installazione, oltre ai vantaggi e svantaggi di…
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siciliatv · 2 months ago
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Furto di cavi di rame: razziata impresa che stava realizzando un impianto fotovoltaico
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Furto di cavi di rame: razziata impresa che stava realizzando un impianto fotovoltaico Dopo il maxi furto ai danni del Consorzio di Bonifica "Agrigento 3", a Sambuca di Sicilia, un nuovo... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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capirciqualcosa · 2 months ago
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Fotovoltaico con microinverter, pro e contro.
Il sistema fotovoltaico con microinverter sta diventando sempre più popolare. Questa tecnologia ha molti vantaggi rispetto agli inverter string tradizionali. Ma ci sono anche sfide da considerare. In questa sezione, parleremo dei principali pro e contro dei microinverter in un impianto fotovoltaico. Punti chiave I microinverter migliorano l’efficienza di ogni singolo modulo Permettono un…
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stranotizie · 2 months ago
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SEA, la società che gestisce gli aeroporti di Milano, e il Gruppo A2A, in collaborazione con Esapro, hanno firmato un accordo per la creazione di un impianto fotovoltaico all’interno dell’aeroporto di Milano Linate. Questo accordo rappresenta un ulteriore rafforzamento della partnership avviata nel 2022, mirata alla decarbonizzazione degli scali milanesi dopo l'acquisizione di SEA Energia da parte di A2A. Il nuovo impianto, che utilizzerà tecnologie all'avanguardia, sarà realizzato su strutture di inseguimento solare mono-assiale e utilizzerà moduli mono-cristallini, bi-facciali e antiriflesso ad alta efficienza. La produzione prevista è superiore a 10 GWh di energia rinnovabile all’anno. L'infrastruttura occuperà un'area di circa 9 ettari nella zona nord-ovest dell’aeroporto e sarà operativa dal 2025. A2A ed Esapro gestiranno conduzione e manutenzione dell'impianto per un periodo di 9 anni. Questo impianto rappresenta un passo significativo verso la decarbonizzazione dei consumi elettrici dell’aeroporto, dal momento che contribuirà a soddisfare il 20% del fabbisogno annuale di energia dello scalo di Linate. Inoltre, si prevede una riduzione annuale delle emissioni di CO2 di circa 5.000 tonnellate, equivalente all’assorbimento di CO2 da una foresta di conifere di oltre 160 ettari. Il progetto rientra nell'impegno di SEA per la transizione energetica e la sostenibilità, in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni a zero entro il 2030, come tracciato nel Piano di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Con l'implementazione di questo nuovo impianto fotovoltaico, A2A si conferma come uno dei principali attori nazionali a sostegno della decarbonizzazione in Italia. L'iniziativa si inserisce inoltre nella visione delineata dal Piano Industriale di A2A fino al 2035, che prevede investimenti strategici per accelerare la transizione energetica e promuovere l'uso di fonti energetiche rinnovabili. Questo progetto, quindi, non è solo un passo avanti per l'aeroporto di Linate, ma anche un contributo sostanziale agli sforzi nazionali per un futuro più sostenibile.
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lanuovaalleanza · 2 months ago
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UNA RIFLESSIONE SERIA SULL' AUTONOMIA DIFFERENZIATA.
Vorrei condividere con voi un mio pensiero, come sempre NON fazioso e NON ideologico, sul perché voterò SÌ al referendum sull' #AutonomiaDifferenziata, mostrandovi la mia ESPERIENZA DI VITA.
Condivido questo mio pensiero per pura onestà intellettuale, non perché mi aspetti in cambio favori e prebende da #ElenaMaiolla, da #Fedriga o da Matteo #Salvini.
Lo scorso 10 maggio ho installato un impianto #fotovoltaico sulla mia abitazione: la sera del 21 maggio 2024 abbiamo fatto (in soli 15 minuti) domanda di contributo in Regione ed il 24 giugno 2024 mi sono trovato 8500€ di bonifico della Regione Autonoma #Fvg: un plauso alla Giunta #Fedriga per l' efficienza!
Lo stesso giorno ho fatto domanda ad #ENEL per l' allacciamento del mio impianto fotovoltaico alla rete elettrica ENEL e per vendere il surplus dell' energia elettrica prodotta ad ENEL. Come sapete bene, i mesi più luminosi sono quelli estivi ed avevo molta energia elettrica da immettere in rete.
ENEL spende un sacco di soldi per video dove pubblica il suo impegno per le energie #green e per ridurre le emissioni di #GasSerra.
Benissimo… nessuno si fa' sentire… il 24 luglio 2024 mi trovo una lettera nella buca delle lettere nella quale stava scritto che dovevo pagare, per ottenere l' allacciamento del mio impianto fotovoltaico alla rete nazionale ENEL, 122€ entro e non oltre il 26 luglio 2024. Due giorni di tempo, altrimenti saltava tutto (e se fossi stato in vacanza?)
Per altri 40 giorni nessuno si è più fatto sentire: oggi, quando il Sole ha ormai perso di forza e le ore di luce si sono ridotte, il #GSE mi ha comunicato l' allacciamento elettrico del mio impianto fotovoltaico alla rete elettrica nazionale.
Quanta #EnergiaElettrica è stata buttata via in questi mesi, per lentezze burocratiche???
Stamattina, appena svegliato, cerco di aprire l'APP per la gestione della vendita (il messaggio dell' avvenuto allacciamento con le credenziali per la gestione online della vendita di energia elettrica mi è arrivato stanotte) …è stata talmente ben fatta che si è piantata sul messaggio per la privacy.
Cosa posso dire, dunque, sulla base della mia esperienza?
Che la Regione AUTONOMA Friuli Venezia Giulia funziona molto bene, mentre ENEL, come #Aliitalia, come le #Ferrovie e come, alle volte, le #PosteItaliane (non quelle di Morsano!) sono dei carrozzoni centralisti irriformabili.
È facile, quando, come il Card. #Zuppi e gli altri Vescovi della #CEI, si è serviti e riveriti dalle suore (che ti cucinano, ti lavano, ti stirano e ti fanno la spesa) perdere il contatto con la realtà e formulare giudizi ideologici che non hanno alcuna relazione con la vita ordinaria dei comuni cittadini.
C'è un primato della coscienza che è il PRIMO TRA I VICARI DI #CRISTO e, come insegna #Ratzinger, la relazione con #Dio, che Ti parla nel segreto della tua coscienza, è sempre PERSONALE.
Per questo, dopo un lungo travaglio interiore, ho deciso di votare SI all' Autonomia Differenziata e di NON ascoltare le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, senza per questo temere di finire dannato tra le fiamme eterne dell' #inferno.
GovernoMeloni #Lega #Calderoli #Autonomia #Newman #Norfolk
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cinquecolonnemagazine · 3 months ago
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Agrivoltaico e PNRR: affari d’oro per le imprese agricole?
(Adnkronos) - Il contributo del PNRR consente di rientrare dell’investimento in un lasso di tempo fra i 3 e i 9 anni, ma il vero incentivo è dato dalla possibilità di produrre (e vendere) energia per oltre trenta. Salvalaio (GIFT Solutions): «Il valore dell’investimento iniziale? Viene triplicato». E per l’imprenditore agricolo l’intervento “congiunto” assieme a un partner specializzato è una garanzia ulteriore. Agrivoltaico e PNRR: gli impianti fotovoltaici È noto ormai che con gli impianti fotovoltaici si guadagni. Di fatto, questi impianti e la loro tecnologia non sono più una novità, come potevano esserlo all’epoca dei primi incentivi, concessi quasi 15 anni fa. Oggi l’investimento è ritenuto sicuro, i costi di manutenzione sono molto contenuti e lo spettro della “tossicità” dei pannelli fotovoltaici è acqua passata, dato che quelli più moderni sono totalmente riciclabili. Proprio la “tranquillità” con cui è possibile investire in questi progetti “green” sta spingendo sempre più persone a installare impianti fotovoltaici sui tetti di case e capannoni, ma motiva anche gli stessi agricoltori a puntare sull’agrivoltaico. E il motivo è semplice: si guadagnano molti soldi. Anche senza incentivi. Non è tanto il contributo del PNRR, statale o regionale, che permette di guadagnare - per quanto l’incentivo certamente consenta un allettante rientro dell’investimento in un lasso di tempo che può variare dai 3 ai 9 anni - ma è la durata della produzione di energia ultratrentennale a risultare, a conti fatti, la molla decisiva. «Vuol dire infatti che per oltre trent’anni sarà possibile vendere energia con un’efficienza garantita dell’impianto fotovoltaico di oltre l’80%», chiarisce Alessandro Salvalaio, AD di GIFT Solutions, società specializzata in impiantistica e riqualificazione. Investimenti «Questo fa sì che, ad esempio, a fronte di un investimento per un impianto agrivoltaico da 1MWp che oggi costa un milione e mezzo di euro, ci sia modo di avere un rientro pari al triplo della somma in trent’anni. Il tutto, appunto, senza considerare gli incentivi. Ovviamente i rischi ci sono. Quali? Potrebbe scendere vertiginosamente il costo dell’energia. Si tratta, però, di un’ipotesi oltremodo remota. Negli ultimi decenni questo non è accaduto e anche se, per assurdo, dovesse succedere, l’energia prodotta da fonti rinnovabili rimarrà comunque un asset importante, considerando le regolamentazioni europee e i nuovi standard ESG». I dati confermano quanto affermato, come sanno bene i consumatori tutti, sulla propria pelle. È sufficiente scartabellare negli archivi informatici della Borsa Elettrica Italiana per rendersi conto dell’ascesa dei costi. Considerando il PUN (Prezzo Unico Nazionale), ovvero l’indice del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica scambiata fra produttori e fornitori sul mercato, non si può non notare la pressoché continua escalation. Esempio a campione Prendiamo qualche esempio a campione, a partire da un arco temporale sufficientemente lungo: il valore del PUN del 25 luglio 2004 - vent’anni fa - era di 0,03702 €/kWh; dieci anni esatti dopo, il 25 luglio 2014, è salito a 0,04958 €/kWh; dieci anni più tardi, arrivando sostanzialmente a oggi, ovvero al 25 luglio 2024, è aumentato a 0,11598 €/kWh. In altre parole, in vent’anni si è registrato un aumento del prezzo del 213%! E questo al netto delle oscillazioni anomale legate alle contingenze, che pure possono registrarsi, come a cavallo dell’estate 2022. Il punto è che niente lascia ipotizzare che la tendenza, ultradecennale, possa di colpo invertirsi: il prezzo dell’energia è destinato a salire, rendendo sempre più prezioso l’apporto delle fonti rinnovabili. Quello che frena, semmai, sono i vincoli o comunque la poca chiarezza normativa che rallenta le autorizzazioni e le connessioni alla rete elettrica degli impianti. Gli investitori e il PNRR Tuttavia per investimenti che hanno una vita utile così lunga anche questi fattori diventano marginali. Soprattutto se l’investimento viene realizzato non “da” ma “con” professionisti del settore. È questa infatti una possibilità molto interessante per gli investitori che possono realizzare gli impianti fotovoltaici assieme ad aziende specializzate, investendo in parti uguali e, ovviamente, traendone alla pari i profitti. Una garanzia in più, dunque, sulla qualità dell’impianto e sulla sua gestione. Questa metodologia di investimento “congiunto” è stata lanciata proprio da GIFT Solutions ed è aperta anche al settore agrivoltaico, dove l’esigenza per l’agricoltore di avere garanzie è maggiore. «L’investimento comune porta tutti a beneficiare di maggiori tutele e guadagni. Per l’agricoltore sapere che l’impianto agrivoltaico potrà contare su un partner che tiene ad assicurarsi la sua produttività è una garanzia», conclude Salvalaio. «Ma anche per noi che investiamo con loro, sapere che le lavorazioni agricole saranno svolte con particolare attenzione e secondo normativa è altrettanto rassicurante». [email protected] (Web Info) Foto di andreas160578 da Pixabay Read the full article
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abr · 1 year ago
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Quanto ai costi, tenendo conto che un impianto fotovoltaico costa circa 2.500 €/kWp e le batterie al piombo circa 17.000 €/ton, avremo:
Pannelli: 590 mld €
Batterie: 306 mld € T
Totale: 896 miliardi di €
Oltre 2,67 km2 di edifici per gli 8 mln m3 di batterie.
Il superbonus è costato "solo" 27 miliardi; questi quasi 900 miliardi chi li paga?
Enea, cazzari baronali di provincia parcheggiati a sparar cazzate dal dopoguerra. E il Corrierino dei Piccoli rilancia. Per i compagni della Ztl le chiacchiere e i distintivi contano.
"L'energia per tutti": non era più pilu?
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wendihinojoa · 3 months ago
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Cosa Un Impianto Fotovoltaico Grossista?
fotovoltaico o pv grossista è una ditta che ottiene solare, prodotti, come i pannelli FOTOVOLTAICI, inverter, batterie, posizionamento sistemi, sfuso da fornitori. Essi poi vendere questi elementi per installatori, specialisti e in alcuni casi, venditori. Da acquisire in grande le quantità e gli importi, rivenditori puo work out ridotta costo e pass alcuni dei questi risparmio finanziario su clienti. Otterrai informazioni dettagliate informazioni su raylyst, navigando https://www.raylyst.eu/it/ sito.
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tifatait · 5 months ago
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Capannone abusivo con impianto fotovoltaico a Caserta: sequestro e 6 indagati | www.cronachedellacampania.it
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