Tumgik
#il sommelier
fragiledewdrop · 1 year
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La parte più bella di lavorare a un'enoteca è fare le ricerche sui vini e leggere questa roba.
Ma le scrivono da ubriachi?
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scuolajaku · 4 months
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Che tè servire in un ristorante stellato?
Il tè e il ristorante dello chef Antonino Cannavacciuolo: nuovo articolo del blog.
Sono stata recentemente al ristorante Laqua Vineyard dello chef Antonino Cannavacciuolo e mentre degustavo i suoi incredibili piatti mi era impossibile non pensare a che tè ci avrei abbinato. Purtroppo non sono ancora molti i ristoranti che offrono il servizio del sommelier del tè e questo è un vero peccato dato che ci sarebbero degli abbinamenti che con il loro carattere o, viceversa con la loro…
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deadlynightshade00 · 2 hours
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Mh io dico che il culo non è il tuo punto forte🤔
Bello eh ma nulla di così grandioso c'è di meglio
OVVIAMENTE NON VOGLIO FARE IL SOMMELIER EH
E per dimostrarlo ti dirò che il mio cazzo è solo 14 cm nulla di che, però è grosso quindi un XL lo devo prendere per forza altrimenti non entra... Piccola gioia 🥲
a me personalmente piace tanto il mio culo, non sarà il più bello del mondo, ma non punto a farmi vedere perfetta, a me soddisfa molto così
non deve essere eccezionale per essere bello
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falcemartello · 1 year
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Vorrei essere persuasivo come i sommelier che decretano il sentore di biancospino e tutti “oh figa veramente, senti qui il biancospino!”
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goldenman2 · 29 days
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La vasca…
Mi piace il vino rosso anche se non sono un esperto. Tuttavia l'idea di una visita enologica non mi dispiaceva.
In città vi era uno dei più importanti eventi, e lì incrocio da subito Martines.
Una hostess sommelier dai capelli scuri ondulati, e rossetto messo con maniacale cura che contornava le sue già carnose labbra.
La  prima impressione è di una donna  molto passionale, in quel suo abito elegante e sexy,  camicetta bianca, gonna sopra le ginocchia, calze a rete e scarpe rosse tacco 11.
Con il suo sguardo penetrante, il timbro di voce suadente, mi chiese
«Posso farle degustare a mio giudizio uno dei migliori vini? Barolo Riserva Monfortino 2013, adoro le sue fragranze, al palato è ricco e avvolgente il mio preferito».
Ovvio non potevo in nessun modo rifiutare l'invito 
«ok grazie volentieri».
Cosicché degustai fidandomi della sua esperienza, e le confermai
 «Ha ragione ottimo rosso».
Con tutta onestà trovai Martines più interessante del vino, specialmente dopo aver fatto alcuni altri assaggi e belle chiacchierate con risate, forse complice del vino, ma di certo trovammo una bella intesa, che non ci lasciò indifferenti.
Lei l'indomani doveva partire per Bruxelles, in quanto l'evento durava solo un giorno, mi disse l'hotel dove alloggiava, e in quell' istante decisi di rivederla prima della partenza.
Dovevo in qualche modo trovare una scusante, per tanto mi procuro il suo vino preferito, 
"Barolo Riserva Monfortino 2013 "
In tarda serata, mi reco al suo hotel, e gentilmente mi feci dare il numero della camera. 
Non sono mai stato così sfacciato, ma quella donna mi aveva colpito ed ero deciso alle mie intenzioni.
Due colpi di nocche sulla porta e lei aprì, le mostrai il suo vino preferito
«Visto che domani parti che ne dici se facciamo un brindisi al nostro incontro?» 
«Sei tremendo  un angelo vestito da diavolo accomodati».
Dalla camera si sentiva lo scroscio dell'acqua  che riempiva la vasca in bagno 
«scusa ti ho disturbata sento che stai preparando la vasca»
Martines mi lanciò uno sguardo sorniona 
«Non disturbi affatto, nella Jacuzzi ci stiamo anche in due»
Quel suo modo di dire e quel sorriso lo presi come un invito eloquente.
Tra sorseggi e dialoghi con i bicchieri in mano ci avviamo nel bagno 
La vasca piena non attendeva altro che noi.
Posiamo i bicchieri sui bordi, Martines con le spalle verso di me, si fece spogliare  in un silenzio surreale dove solo i respiri potevano romperlo, non indossava nulla, sotto al vestito, era terribilmente stupenda nella sua nudità.
Si piegò per sentire la temperatura dell'acqua, chiuse il rubinetto, alzò un piede e si immerse nella vasca.
La osservai, completamente ricoperta di bagnoschiuma, soltanto i turgidi capezzoli fuoriuscivano insieme al suo viso, che con gli occhi maliziosi, mi invitavano ad entrare.
Mi posizionai di fronte a lei, dagli sguardi intrecciati trapelava la voglia, mentre i piedi presero a giocare stuzzicando i nostri sessi, continuammo a provocarci ancora un po', fino a ché avviciniamo le bocche trepidanti ed eccitate, le lingue intrecciate sembravano impazzite.
Improvvisamente mi allontana, si girò, posò le mani ai bordi della vasca, mostrando quel bellissimo culo  e le spalle che emergevano fuori.
A quel punto presi quel po' di vino rimasto nel  mio bicchiere e lo versai dal collo alle spalle. 
Cominciai a stringere i seni bagnati, strizzando con le dita i capezzoli irti, mentre la sua pelle rabbrividì al tocco della lingua che lentamente seguiva la scia del vino che attraversava la sua schiena fino al culo.
 Il suo respiro sempre forte non faceva altro che alimentare la mia eccitazione,  sentivo il mio sesso sempre più duro con le vene quasi volessero scoppiare.
Così mi avvicinai sfregandoglielo tra il culo e la fica leggermente sommersa, lei mi afferrò per la testa affinché potessi spingerlo dentro.
Senza alcuna resistenza l'acqua fece scivolare il mio cazzo duro dentro la sua intimità come fosse lama nel burro.
In quel momento,Martinez apri le gambe in direzione del bocchettone dell'idromassaggio evocando gemiti di piacere 
«mmmmm siiiii »
 il massaggio del getto dell’acqua e il cazzo dentro che pompava, la mandarono in estasi fino a farla esplodere in un intenso orgasmo. 
Non ebbi il tempo di gustarmi il suo orgasmo, quando 
con scatto felino si girò e afferrò il mio  membro durissimo e ancora caldo, sentii le gambe vibrare sotto il suo tocco. 
Lo insaponò e lo massaggiò delicatamente, sfiorando il glande con la punta delle dita.
La  mano si muoveva sempre più velocemente, vidi la sua bocca schiudersi e gemere eccitata al piacere che mi stava dando.
Si chinò e cominciò a leccare prima la punta, scendendo poi molto lentamente su tutta l'asta arrivando ai testicoli.
La osservavo tra gemiti e respiri  intenta a gustarsi con la lingua il mio cazzo duro, che da lì a poco  lo ingoiò quasi interamente, e iniziò a muoversi su e giù su e giù  aiutandosi con la mano.
Le presi la testa accompagnando il ritmo 
chiusi gli occhi indietreggiando il capo e mi  lasciai  andare ad un
« mmmm si brava così» .
Si impegnò ancora più a fondo, ogni volta che lo usciva dalla sua bocca calda, lo leccava con ingordigia.
In  quel rituale lento, erotico, impudico mi sentivo morire dal piacere, cercando di resistere a non venire. 
Così, le spostai la testa e le ordinai
«siediti sul bordo».
Le  gambe completamente  aperte e la fica bagnata, mi fecero andare su di giri.
La penetrai con un colpo secco fino in fondo, perfettamente incastrati l’uno nell’altra, le sue mani andarono dietro la mia schiena, mentre con il bacino cominciavo a muovermi prima lentamente poi sempre più forte.
Ci guardammo negli occhi, mentre si mordeva le labbra, emanando  gemiti e respiri soffocati dall' intenso piacere. 
Mi avvicinai  e la baciai con intensità, le lingue si intrecciavano e danzavano, scambiando le nostre salive, mentre affondavo dentro di lei a ritmo serrato
Colpi decisi, irruenti, fino a che uscii quasi interamente dalle fica, per poi  affondare nuovamente lento e inesorabile tutta l'asta, Martines   a quel punto esclamò 
«Spingi di più’ ti supplico».
Mise le mani sotto i miei glutei per sostenersi e  cominciai nuovamente ad andare più forte, fino in fondo, fino alle viscere.
Il mio petto sbatteva  contro i sui  capezzoli durissimi, mi abbassai e cominciai  a leccarli e succhiarli con forza, mandandola letteralmente in estasi.
Vidi il nostro riflesso nello specchio del lavandino, i nostri corpi bagnati, incastrati,  il cazzo turgido che entrava ed usciva, veloce, l’eccitazione ai limiti, stavo per godere.
Mi  dimenai dentro a ritmo serrato, mentre Martinez sgrilletta il clitoride lasciandosi andare  in un'altro orgasmo
In  quella intensa esplosione di ormoni impazziti mi lasciai andare, riempiendola della mia sborra calda e fluida.
Stremati, scivolammo  nell’acqua ormai fredda gustandoci i getti dell'idromassaggio sui nostri sessi ancora intorpiditi del piacere. 
Ci guardammo con occhi pieni di piacere, in un lungo interminabile silenzio, dal suo bicchiere bevemmo l'ultimo vino rimasto regalandoci baci dal sapore indimenticabile.
Fine
#erotico #raccontierotici #eros #sensualità #sesso #passione#orgasmi#erotic#lingeriesexy# erotismo#scritturaerotica#poesiaerotica
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spettriedemoni · 9 months
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Bollente
Ho questa abitudine malsana di farmi il the bollente.
E di ustionarmi la lingua ogni volta.
Fortuna che non faccio il sommelier.
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gustoin · 1 year
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Kilomarazero Amarone Doc Classico 2003 Marano Aldrighetti con la sommeli...
Kilomarazero Amarone Doc Classico 2003 Marano Aldrighetti con la sommelier Francesca Baranello #Gustoin Kilomarazero Amarone Doc Classico 2003 Marano Aldrighetti la sommelier Francesca Baranello  e il coordinatore di Kilomarazero Francesco Badalini. Az. Agr. Aldrighetti Lorenzo e Cristoforo gustoin, gusto, food, wine, vino, recioto, amarone, Apre la degustazione il Valpolicella DOC Classico 2008. A seguire il Valpolicella Ripasso DOC Classico Superiore 2007; - il Valpolicella rifermentato sulle vinacce dell'Amarone-. Seguono poi due Amaroni: l'Amarone classico Aldrighetti 2003 e l'Amarone classico Aldrighetti 2005. Cristoforo Aldrighetti ci presenta due di amaroni, per avere la possibilità di un confronto su due annate differenti per andamento climatico. Chiude la degustazione il Recioto Doc Classico 2007
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les-degustations-ugo · 5 months
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🇫🇷Hello les amoureux du tire-bouchon. Et vous, quel est le dernier Fronsac que vous avez dégusté🇫🇷
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🍇🍷AOP Fronsac Rouge 2020 cuvée Haut de Carles du domaine @hautcarles_officiel 🍇🍷:
🍇 :
96 % Merlot
4 % Cabernet Franc
💰:
33,50€ / bouteille
🏺:
Élevage 18 à 24 mois en fûts
📆:
Age moyen des vignes : 35 ans.
👁️ :
Robe de couleur pourpre soutenu
👃 :
Un nez sur des notes de fruits noirs, épices.
💋 :
En dégustant ce vin, on est enveloppé par des tanins d'une douceur veloutée, une rondeur exquise. Les papilles sont submergées par une explosion de fruits noirs (Cassis, mûre, Myrtille), des touches de poivre noir et de réglisse. Le boisé est parfaitement équilibré, sans excès. Une délicieuse persistance en bouche se termine par une finale délectable de pruneaux et de délicates notes de chocolat.
📜En résumé📜 :
Un sublime Fronsac, fier étendard du domaine, a enchanté mes papilles ainsi que celles de mes convives. Un vin d'une élégance remarquable qui saura vous combler dès à présent ou dans quelques années, sans la moindre hésitation. La patience sera récompensée à coup sûr. Un vin d'exception qui peut rivaliser sans difficulté avec les plus grands Bordeaux.
🧆Dégusté sur une joue de bœuf 🧆.
🍷Quelques accords mets et vin possible avec cette cuvée🍷 : Agneau mijoté, Bavette de boeuf grillée, Cailles rôties, Charcuteries,...
📌N'oubliez pas, boire un canon c'est sauver un vigneron📌.
🔞« L'abus d'alcool est dangereux pour la santé, à consommer avec modération »🔞.
La plupart des vins ont été dégustés et recrachés. Dégustation non rémunéré.
#lesdegustationsugo #wine #winelover #vino #winetasting #winetime #winelovers #instawine #redwine #winestagram #winery #beer #wineoclock #vin #sommelier #love #vinho #foodporn #winelife #instagood #whitewine #cocktails #drinks #wein #foodie #wineporn #drink
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🗣️🇫🇷Description du domaine @hautcarles_officiel🗣️🇫🇷
Au flanc du tertre de Fronsac, au-dessus de la vallée de l’Isle et entouré de 20 hectares de vignes en coteaux, ce château fortifié à la fin du 14e siècle prend son aspect actuel au cours de la Renaissance deux siècles plus tard. Célébré par Ronsard, il a vu défiler les esprits les plus brillants : Montaigne, La Boétie, Rousseau, et de nombreux autres… Il y a 120 ans, le Sénateur Guillaume Chastenet de Castaing entre en scène. Il est suivi par son fils Jacques, illustre historien de l’Académie Française, et par son petit-fils Antoine. Depuis 1983, l’aventure vigneronne familiale se poursuit par la qua-trième génération, celle de Constance et de son époux Stéphane Droulers. Dans une même quête de qualité sans concession, respectant au plus proche la nature, et entourés des conseils avisés d’Hubert de Bouärd, les deux époux produisent, sur le domaine de ce noble château chargé d’histoire, des vins modernes, équilibrés et respectueux de la magie du grand terroir historique de Fronsac.
Notre ambition est de consacrer tous les moyens nécessaires pour que le domaine de Carles et ses vins retrouvent et pérennisent la gloire et la renommée qui étaient les leurs au tournant du 19ième siècle lorsque les vins de Fronsac, Carles en tête, étaient mieux cotés que ceux de Pomerol et faisaient jeu égal avec les plus illustres des crus de Saint-Emilion. Notre volonté est de transmettre à nos deux filles, Eléonore et Oriane, les mêmes passions et la même recherche d’exigence pour qu’elles puissent à leur tour les trans-mettre aux générations futures.
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🇫🇷Français dans les commentaires🇫🇷🇮🇹Italiano nei commenti 🇮🇹
🇺🇸Hello corkscrew lovers. And you, what is the last Fronsac you tasted🇺🇸
🍇🍷AOP Fronsac Rouge 2020 vintage Haut de Carles from the domain @hautcarles_officiel 🍇🍷:
🍇:
96% Merlot
4% Cabernet Franc
💰:
33.50€ / bottle
🏺:
Aging 18 to 24 months in barrels
📆:
Average age of the vines: 35 years.
👁️:
Deep purple dress
👃:
A nose with notes of black fruits and spices.
💋:
When tasting this wine, we are enveloped by tannins of velvety softness and exquisite roundness. The taste buds are overwhelmed by an explosion of black fruits (blackcurrant, blackberry, blueberry), touches of black pepper and licorice. The woodiness is perfectly balanced, without excess. A delicious persistence on the palate ends with a delectable finish of prunes and delicate notes of chocolate.
📜In summary📜:
A sublime Fronsac, proud standard of the estate, enchanted my taste buds as well as those of my guests. A wine of remarkable elegance which will satisfy you now or in a few years, without the slightest hesitation. Patience will definitely be rewarded. An exceptional wine that can easily compete with the greatest Bordeaux.
🧆Tasted on a beef cheek🧆.
🍷Some possible food and wine pairings with this vintage🍷: Slow-cooked lamb, Grilled flank steak, Roasted quail, Charcuterie,...
📌Don't forget, drinking a barrel is saving a winegrower📌.
🔞“Alcohol abuse is dangerous for your health, consume in moderation”🔞.
Most of the wines have been tasted and spit out. Unpaid tasting.
#lesdegustationsugo #wine #winelover #vino #winetasting #winetime #winelovers #instawine #redwine #winestagram #winery #beer #wineoclock #vin #sommelier #love #vinho #foodporn #winelife #instagood #whitewine #cocktails #drinks #wein #foodie #wineporn #drink
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🗣️🇬🇧Description of @hautcarles_officiel 🗣️🇬🇧
On the side of the mound of Fronsac, above the Isle valley and surrounded by 20 hectares of hillside vineyards, this castle, fortified at the end of the 14th century, took on its current appearance during the Renaissance two centuries later. Celebrated by Ronsard, it has seen the most brilliant minds parade: Montaigne, La Boétie, Rousseau, and many others... 120 years ago, Senator Guillaume Chastenet de Castaing entered the scene. He is followed by his son Jacques, an illustrious historian of the French Academy, and by his grandson Antoine. Since 1983, the family winemaking adventure has continued with the fourth generation, that of Constance and her husband Stéphane Droulers. In the same uncompromising quest for quality, respecting nature as closely as possible, and surrounded by the wise advice of Hubert de Bouärd, the two spouses produce, on the estate of this noble castle steeped in history, modern, balanced and respectful of the magic of the great historic terroir of Fronsac.
Our ambition is to devote all the necessary means to ensure that the Carles estate and its wines regain and perpetuate the glory and reputation that they enjoyed at the turn of the 19th century when the wines of Fronsac, Carles in the lead, were better rated than those de Pomerol and were on a par with the most illustrious of the Saint-Emilion crus. Our desire is to pass on to our two daughters, Eléonore and Oriane, the same passions and the same quest for high standards so that they can in turn pass them on to future generations.
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🇮🇹Ciao amanti dei cavatappi. E tu, qual è l'ultimo Fronsac che hai assaggiato🇮🇹
🍇🍷AOP Fronsac Rouge 2020 vintage Haut de Carles del dominio @hautcarles_officiel 🍇🍷:
🍇:
Merlot al 96%.
4% Cabernet Franco
💰:
33,50€/bottiglia
🏺:
Invecchiamento da 18 a 24 mesi in botti
📆:
Età media delle viti: 35 anni.
👁️:
Abito viola intenso
👃:
Un naso con note di frutti neri e spezie.
💋:
Degustando questo vino veniamo avvolti da tannini di vellutata morbidezza e squisita rotondità. Le papille gustative sono travolte da un'esplosione di frutti neri (ribes nero, mora, mirtillo), tocchi di pepe nero e liquirizia. La legnosità è perfettamente equilibrata, senza eccessi. Una deliziosa persistenza al palato si conclude con un delizioso finale di prugne secche e delicate note di cioccolato.
📜In sintesi📜:
Un sublime Fronsac, orgoglioso vessillo della tenuta, ha incantato le mie papille gustative così come quelle dei miei ospiti. Un vino di notevole eleganza che saprà soddisfarvi, adesso o tra qualche anno, senza la minima esitazione. La pazienza sarà sicuramente ricompensata. Un vino eccezionale che può facilmente competere con i più grandi Bordeaux.
🧆Degustato su una guancia di manzo🧆.
🍷Alcuni possibili abbinamenti enogastronomici con questa annata🍷: Agnello alla cottura lenta, Fiancata alla griglia, Quaglia arrosto, Salumi,...
📌Non dimenticare, bere una botte salva un viticoltore📌.
🔞“L'abuso di alcol è pericoloso per la salute, consumalo con moderazione”🔞.
La maggior parte dei vini sono stati degustati e sputati. Degustazione non retribuita.
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🗣️🇮🇹Descrizione i @hautcarles_officiel 🗣️🇮🇹
Sul lato del tumulo di Fronsac, sopra la valle dell'isola e circondato da 20 ettari di vigneti collinari, questo castello, fortificato alla fine del XIV secolo, ha assunto l'aspetto attuale durante il Rinascimento due secoli dopo. Celebrato da Ronsard, ha visto sfilare le menti più brillanti: Montaigne, La Boétie, Rousseau e molti altri... 120 anni fa, entrò in scena il senatore Guillaume Chastenet de Castaing. È seguito dal figlio Jacques, illustre storico dell'Accademia di Francia, e dal nipote Antoine. Dal 1983 l'avventura vitivinicola di famiglia prosegue con la quarta generazione, quella di Constance e del marito Stéphane Droulers. Nella stessa ricerca intransigente della qualità, nel rispetto della natura il più possibile, e circondati dai saggi consigli di Hubert de Bouärd, i due coniugi producono, nella tenuta di questo nobile castello ricco di storia, moderno, equilibrato e rispettoso della magia del grande terroir storico di Fronsac.
La nostra ambizione è quella di dedicare tutti i mezzi necessari per garantire che la tenuta di Carles e i suoi vini riguadagnino e perpetuino la gloria e la reputazione di cui godevano all'inizio del XIX secolo, quando i vini di Fronsac, Carles in testa, erano valutati meglio di quelli de Pomerol ed erano alla pari dei più illustri cru di Saint-Emilion. Il nostro desiderio è trasmettere alle nostre due figlie, Eléonore e Oriane, le stesse passioni e la stessa ricerca di standard elevati in modo che possano a loro volta trasmetterli alle generazioni future.
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scuolajaku · 7 months
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Abbinare tè e cibo: cosa bere con il salmone affumicato?
Il principale ruolo del sommelier del tè è quello di consigliare i clienti di un locale sul miglior abbinamento tra cibo e tè. L’abbinamento tè e cibo è un’arte complessa e sofisticata che può dare grandi soddisfazioni. Proprio per questo ho inserito la lezione “Cenare con il tè” il 16 Marzo nel nostro programma in modo che anche i neofiti possano capire come funzionano gli abbinamenti e…
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lovelyrpgistes · 5 months
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PUB DES PRE-LIENS
Ils travaillent pour le Arlo Hotel où Marybel Johnson est la PDG, cela fait deux mois que l'hôtel est ouvert. Le nouvel hôtel le plus branché de Miami, où on retrouve le Higher Ground, le bar-salon mais aussi piscine sur le toit. Marybel souhaite l'excellence pour ce bébé qu'elle porte et demande à ses employés de faire de leurs mieux.
Pleins de rôles sont attendus pour ses pré-liens : barman, cuisinier, serveurs du bar, femme/valet de chambre, gouvernant(e)s, maître d'hôtel, réceptionniste(s), sommelier secrétaire, ressources humaines, bagagiste(s) ...
Les avatars, pseudos, histoires personnelles sont au choix.
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fallimentiquotidiani · 5 months
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Che lavoro? In biblioteca? Insegni? Fai il sommelier?
Sono sommelier di film, musica, letteratura e fica.
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EVENTI - di Gianpiero Menniti
IL SACRO APPARENTE E IL SACRO NASCOSTO
Una conferenza sulle trasformazioni dell'arte sacra e della storia dell'estetica d'arte dall'VIII - IX secolo d.C. fino al '900, nello scenario suggestivo della scalinata prospicente la "Casa di Cassiodoro" nell'antico borgo di Squillace (Catanzaro). Con noi, tra l'altro, le artiste e gli artisti di una collettiva sempre ricca di motivi d'interesse. Ebbene, abbandonando il testo ho provato a ragionare all'impronta sulla carrellata di opere, note e meno note, che ho scelto di commentare, coinvolgendo direttamente il pubblico rivelatosi assai brillante. L'esito è stato divertente. Complice anche un amico sommelier di antica data che, raccontandoli con la sua proverbiale passione, ci ha fatto degustare alcuni pregiatissimi vini. Accadeva prima della conferenza, nella piacevole attesa che facesse buio per proiettare le immagini sullo schermo. Poi, nella luce soffusa di un vicolo notturno, ho iniziato a conversare. Per un paio d'ore circa. Mi piace ritagliare per l'arte un frammento di tempo tra le persone, tentando di dare la mia spiegazione sugli essenziali tratti d'origine, sui significati, sulle incessanti relazioni che la fondano, tra storia, filosofia, teologia, psicologia e, in definitiva, collocandola pienamente nella natura umana attratta dall'ancestrale esigenza di narrare per immagini.
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steff-02 · 7 months
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Aujourd’hui journée plus tranquille. Nous allons partir à pied flâner dans les rues du quartier colonial de Santo Domingo. Nous nous sommes tout d’abord installés sur une terrasse pour déjeuner. Les cafés ont été servi dans des tasses fleuries très kitsch que j’ai trouvé super belle ! En face, nous avons visiter la cathédrale, où une crèche de Noël à taille humaine y était encore exposée 🎄. A l’entrée, ils contrôlent que tous les visiteurs retirent leur couvre-chef et qu’ils aient les épaules et genoux couverts. Si, comme moi, vos shorts sont un peu court, ils vous distribuent une pièce de tissu à nouer autour de la taille ;)
Pour la suite de notre parcours, nous suivons le tour pédestre conseillé sur les panneaux des visites. Les bâtiments dans ce quartiers sont très bas et très colorés ! Beaucoup de rues et de monuments sont en pleines rénovations.
Nous nous arrêtons pour dîner dans une rues de restaurants. Presque tous sont encore vide. Nous prenons place dans un petit restaurant où nous sommes les premiers arrivants. Nous commandons pour l’apéritif deux verres de vin blanc. Le sommelier revient et nous présente une bouteille, que nous validons. Il nous demande alors s’il nous donne directement la bouteille…ne voulant pas rentrer à quatre pattes, on a décliné la proposition 😅 ça ne lui a pas tant plus, il est reparti en branlant la tête 😂😂 pour le repas, on a commandé un mofongo, plat typique de la République Dominicaine à base de banane. C’était très bon mais assez lourd, heureusement que nous avons commandé que un plat pour les deux…(encore qqch qui a beaucoup plu à notre serveur 😂).
Après dîner, on finit notre balade de la ville, visitons quelques boutiques souvenirs, faisons quelques pas sur les remparts et on est rentré à l’hôtel se poser un peu avant d’aller souper ;)
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Strangolapreti
Secondo me se i preti mangiano sta roba resuscitano!!!😅 Grazie mentori @toprek.1 @gloriatrento @nicopiva19 e @monicasvampi65!🫶
🟢 𝚂𝙰𝙻𝚅𝙰
🎶 𝙲𝙰𝙽𝚃𝙰 &
🍳 𝙲𝚄𝙲𝙸𝙽𝙰!
#𝘳𝘪𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘢𝘵𝘵𝘳𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 (𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘯𝘰𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘴𝘦𝘳𝘢 🥰):
👇 𝕀ℕ𝔾ℝ𝔼𝔻𝕀𝔼ℕ𝕋𝕀 👇
☺︎ 400 gr di spinaci
☺︎ 300 gr di pane secco
☺︎ 50 gr di parmigiano + parmigiano per condire
☺︎ Latte q.b.
☺︎ 30 gr di burro + quello per condirli
☺︎ 1 cipolla
☺︎ 2 uova
☺︎ Pane grattugiato q.b.
☺︎ Noce moscata
☺︎ Sale 
☺︎ Pepe
☺︎ Salvia
👇 ℙℝ𝕆ℂ𝔼𝔻𝕀𝕄𝔼ℕ𝕋𝕆 👇 
1. Lessiamo gli spinaci e li facciamo raffreddare
2. Soffriggiamo nel burro la cipolla e saltiamo gli spinaci tagliati piccolini piccolini
3. Prendiamo la mollica del pane secco, la facciamo a cubetti e ci mettiamo il latte per creare una pallotta di pane morbido
4. Uniamo gli spinaci con le uova, il pane ben strizzato, il parmigiano, noce moscata, sale e pepe
5. Creiamo delle quenelles con 2 cucchiai bagnati o a mano creiamo dei cilindri di 5/7 cm di lunghezza
6. Buttiamo in abbondante acqua salata e li scoliamo quando vengono a galla
7. In una padella fondiamo il burro con la salvia
8. Impiattiamo gli strangolapreti con il burro fuso e una bella spolverata di parmigiano!
Vino consigliato dalla mia personal #sommelier @maruskasig : Teroldego Rotaliano 🍷
𝘙𝘪𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢. 𝘋𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘰𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀.
𝘌̀ 𝘱𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘴𝘢, 𝘮𝘢𝘯𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘶𝘳𝘢 🤗
_________😉❤️👩‍🍳💋________
#trentino #trentinoaltoadige #strangolapreti #cucinaitaliana #giroditalia #elisacuorecucinaechiacchiere #elisaccc #popolofelice #leggerezza #buonumore #racconti #risate #ricette #food #foodlover #cucina #passione
.....
Eu traduzo para as #pessoasfelizes! 😂:
Estrangulandopadres
Na minha opinião se os padres comem essas coisas eles ressuscitam!!!😅 Obrigado mentores!🫶
🟢 𝚂𝙰𝙻𝚅𝙰𝚁
🎶 𝙲𝙰𝙽𝚃𝙰𝚁 &
🍳 𝙲𝙾𝚉𝙸𝙽𝙷𝙾𝚄!
#𝘳𝘦𝘤𝘦𝘪𝘵𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘵𝘳𝘰 𝘱𝘦𝘴𝘴𝘰𝘢𝘴 (𝘤𝘰𝘮𝘰 𝘯ó𝘴 𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘯𝘰𝘪𝘵𝘦😍):
👇 𝕀ℕ𝔾ℝ𝔼𝔻𝕀𝔼ℕ𝕋𝔼𝕊 👇
☺︎ 400 g de espinafre
☺︎ 300 g de pão seco
☺︎ 50 g de parmesão + parmesão para temperar
☺︎ Leite a gosto
☺︎ 30 g de manteiga + isso para temperar
☺︎ 1 cebola
☺︎ 2 ovos
☺︎ Pão ralado a gosto
☺︎ Noz moscada
☺︎ Sal
☺︎ Pimenta
☺︎ Sábio
👇 𝕄𝔼́𝕋𝕆𝔻𝕆 👇
1. Ferva o espinafre e deixe esfriar
2. Frite a cebola na manteiga e refogue o espinafre cortado bem pequeno
3. Pegamos a migalha de pão seco, cortamos em cubos e adicionamos leite para criar uma bola de pão macio
4. Misture os espinafres com os ovos, o pão bem espremido, o parmesão, a noz-moscada, o sal e a pimenta
5. Criamos quenelles com 2 colheres molhadas ou à mão criamos cilindros de 5/7 cm de comprimento
6. Jogamos em bastante água com sal e drenamos quando chegam à superfície
7. Numa panela, derreta a manteiga com a sálvia
8. Sirva o strangolapreti com manteiga derretida e uma bela pitada de parmesão!
𝘙𝘦𝘤𝘦𝘪𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘮 𝘭𝘦𝘷𝘦𝘻𝘢. 𝘕ã𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘶𝘯𝘥𝘪𝘳 𝘤𝘰𝘮 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪𝘥𝘢𝘥𝘦.
É 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘪𝘰𝘴𝘰, 𝘮𝘢𝘯𝘶𝘴𝘦𝘪𝘦 𝘤𝘰𝘮 𝘤𝘶𝘪𝘥𝘢𝘥𝘰 🤗
_________😉❤️👩‍🍳💋________
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rideretremando · 1 year
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Se c’è un modo sbagliato, oggi più di ieri, d’impostare il dibattito sul romanzo, è quello di chi parte dalla dicotomia tra “scrivere bene” e “scrivere male”. Non perché i romanzi, e la letteratura, non siano fatti di scrittura, ma perché la loro sostanza si avvicina solo asintoticamente al corpo del testo; e appena proviamo a trasformare l’asintoto in una coincidenza, per dirla con Edward Morgan Forster, ci resta in mano solo un mazzetto avvizzito di parole. Il romanzo forse più notevole e più libero del Novecento italiano, “La coscienza di Zeno”, è scritto molto male, o addirittura – se lo “scriver male” vogliamo assegnarlo al Pirandello del pur superbo “Mattia Pascal” – è “non scritto”, come diceva Luigi Baldacci. Il fatto è che lo stile non è una tecnica, ma è proustianamente “qualità della visione”. Il best seller della Ferrante non è per nulla tecnicamente “mal scritto”, e chi ha provato a dimostrarlo ha scelto un bersaglio falso; semmai, la sua mediocrità sta nell’enorme percentuale di déjà-vu, in quella visione del mondo da abile fiction già televisiva. Quando si hanno in testa degli stereotipi, non importa se di un naif di primo grado o di un naif accademico, nessuna “bella scrittura” sarà bella: sarà invece o una scrittura anonima da laboratorio editoriale o una tipica “belluria”, ovvero uno dei tanti dannunzianesimi che non osano dire o semplicemente non conoscono più il proprio nome. Nemmeno la questione del tema di un testo letterario è così facilmente liquidabile come vuol far credere la finta raffinatezza – cioè la vera volgarità – da scuola di scrittura: Fortini ricordava che esiste pure il problema goethiano del “buon soggetto”. Che però, sia chiaro, non è affatto il soggetto promosso, con tartufesca contraddizione, dalle medesime scuole di scrittura in cerca di agganci pubblicitari, e quindi sempre pronte a spingere sull’attualità giornalistica. Ma non voglio fare di questi laboratori un capro espiatorio, anche perché non sono poi diversi dalle aule universitarie e dalle sale-riunioni degli editor. La fusione, anzi, è ormai avvenuta. E spesso i tipi che davanti a un passato già avvolto nelle rassicuranti carte bibliografiche riconoscono, o meglio accettano, l'autentica grandezza anche in una storia di seduzione tra ragazzini delle campagne senesi, sono poi gli stessi che davanti al presente, per la paura di perdere il treno, si occupano solo di ciò che si vede e si sente fin troppo bene a causa del ruggito mediatico: pensate ad esempio ai luperiniani, che studiano studiano studiano Federigo Tozzi (i bravi gli hanno detto che è bravo, per fortuna), ma che appena si trovano davanti alle novità librarie s’innamorano subito degli eredi di Virgilio Brocchi (vedi Saviano). Non lasciatevi ingannare e intimidire dai finti sommelier, dai finti sperimentali, e neanche da chi vi vuole ricattare con il finto coraggio di una "sincerità" aprioristicamente autoassolutoria, girardianamente romantica e non romanzesca ("sì, vedete quanto ho peccato, ma quanto in fondo sono umano"). Preparatelo per conto vostro, il vostro prossimo errore.
Matteo Marchesini
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myslodsiewniav · 2 years
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Na lekcji z eliksirów
Chcę to spisać, bo czasem bardziej dojeżdżają i przytłaczają niepozytywne emocje i niepozytywne spotkania, potem muszę je opisać by przerobić to co czuję i jakiś dystans złapać, ale mam też w bagażu doświadczeń kolejny pozytywny nabytek, który nie chcę by umknął stłumiony negatywnymi doświadczeniami...
W środę byłam z kumplem w świetnym miejscu - w ginbarze. To podobno największy ginbar w Polsce - o czym z dumą poinformował nas Pan pracownik lub właściciel - nie wiem, młody typ, ale miał vibe kogoś takiego... hymm... kogoś kto mógłby pochodzić ze świata Wielkiego Gatsby’ego lub z imprezowych szeregów Plotkary, ale zakazem mógłby być realnym i bardziej wiernym książce Profesorem Snapem, jak takie alter ego :D 
I pomijając samo miejsce, jego usytuowanie i aranżację wnętrz (jak się zacznie jarmark to będzie przepięknie tam usiąść i poobserwować świąteczny klimat), to właśnie ten Pan stał się czarodziejem atmosfery, projektantem doznania w tamtym miejscu. Miał typ coś takiego w uśmiechu, błysk w oku (patrzył na nas cały czas spod przymrużonych powiek), w powściągliwości swoich gestów, uśmiechu, reakcji i eleganckości swoich wypowiedzi, że roztaczał wokół siebie taką osobliwą mieszankę: tajemniczego profesjonalisty. 
Mój kumpel na te momenty, gdy zostawaliśmy sami czekając na kolejne etapy obsługi zastanawiał się na głos czy ten typ faktycznie ma taki ZAWÓD - bo wydawało mu się, że to niemożliwe, żeby “kelner/barman” potrafił tak mówić o ofercie lokalu jak nasz Pan z obsługi. Przeżywał - mój kumpel - że to nieprawdopdobne by mieć taką wiedzę o trunkach i smakach w jednym paluszku i mówić o nich w sposób taki magiczny, taki specjalistyczny i złożony i jednocześnie być po prostu “kelnerem/barmanem”. Jakby nie mógł sobie wyobrazić, że w gin-barze, dedykowanym wąskiemu rodzaju alkoholów, smaków, może pracować wykwalikowany specjalista w swojej dziedzinie - sommelier od ginu. Nie mógł w zasadzie ogarnąć nawet, że sommelier zajmujący się winami może być po prostu zawodem wykonywanym i przynoszącycm dochód - to brzmi dla niego jak hobby, a nie zawód xD 
Jednak naszemu Panu nie można było ująć ani wiedzy, ani woalu tajemniczości z jaką snuł opowieści o przygotowywanych przez siebie trunkach. I precyzyjności dotyczących instrukcji odnośnie tego jak pić, aby doświadczyć pełnego bukietu zaprojektowanych przez niego smaków. 
Pierwszy drink zrobił dla mojego kumpla, bo był “prostszy” - podczas pierwszej rozmowy zapytał nas o preferowane smaki: mój ziomek chciał “coś słodkiego”, a ja wybrałam smak słodko-kwaśny (liczyłam na cytrusy, miałam straszliwą ochotę na cytrusy). 
Zaserwował kieliszek z ginem. I dwustu-mililitrową buteleczkę toniku. Ustawił je pieczołowicie na czarnym, lustrzanym blacie stołu. Cały czas uśmiechając się uśmiechem Mony Lisy. Wyjaśnił czym będzie się wyróżniał ten smak, jak ingrediencji użył (hibiskus jako dodatek do ginu z ekstraktu z malinami lub po prostu malinowego, nie wiem, nie pamiętam), ile mililitrów toniku dolać i w jakiej kolejności. Następnie się oddalił do baru w stylu XIXw oświetlonego neonowym, zielonym światłem i wrócił niosąc mojego drinka: w kieliszku z lodem dryfowały dwa plasterki cytrusów: cytryny i limonki - więc już na tamtym etapie pożerania wzrokiem byłam kontent :P, miałam to na co miałam ochotę. Okazało się dostałam gin-jakiś-tam (długo o nim opowiadał), pozbawiony posmaku goryczki, ale nie wybijający się też słodyczą, powstały przy użyciu płatków róży (nie wiem czy gin się robi NA płatkach róży czy raczej używa się ich jakoś do produkcji, nie mam pojęcia). Dla osiągnięcia smaku słodkiego dostałam dodatek: syrop z fermentowanych wiśni. Do tego kwaśność cytrusów i słodko-kwaśny smak czarnych jagód i borówek pływających w moim kieliszku. Voila! Wyjaśnił, że mam na początku rozcieńczyć tylko odrobinę tonikiem, 30-50 ml i skosztował pełnego bukietu smaków. 
Poczułam się jak na zajęciach z eliksirów w Hogwarcie. Wszystko było jakieś takie fascynujące i magiczne. Serio. Do tego półmrok, ściany obłożone lustrami z nałożonym efektem “starego zwierciadła”, obite głęboką zielenią fotele, oświetlenie nad barem z kolumienkami wijącymi się w górę na modłę użytkowego ożywienia gotyku tak modnego w XIXw. Powiedziałam mu o tym - uśmiechnął się szerzej niż dotychczas, skinął mi głową i odszedł... 
I zostawił nas samych z tą zabawą w małego chemika.
Dodaliśmy sobie troszkę toniku i utonęliśmy w rozmowie tak dokumentnie pochłonięci rozmową, że gdy Pan ginowy-sommelier pojawił się przy naszym stoliku po prostu podskoczyłam z zaskoczenia - bo nie zauważyłam kiedy podszedł. 
Pochwalił nas za odpowiednie dobranie proporcji przy dozowaniu toniku - podobno często goście leją całą buteleczkę, a potem narzekają na jakość doznania w stosunku do ceny. Bo rozcieńczony gin nie jest wcale przesadnie pyszny. Tym czasem słuchając uważnie instrukcji Pana-od-eliksirów stworzyliśmy dobre proporcje. Dlatego przyszedł sprawdzić jakie są nasze doznania. I kurcze, to było zaskakujaco fajne! Bo wymuszało na mnie uważność na TU i TERAZ, a to nie jest proste i zarazem jest to jedna z najlepszych rzeczy jakie w życiu można dla siebie zrobić: być uważnym na TU i TERAZ, wyciskać wszystkie możliwości z chwili, która trwa, bo to ona i TYLKO ona wpływa na jakość naszego życia, na percepcję tego jak myślimy o sobie TU i TERAZ i jak myślimy o rzeczach na które nie mamy wpływu: przeszłość i przyszłość. 
Zachwycona tym pytaniem jeszcze raz upiłam trunek z kieliszka. No i zachwyt. Bo ten facet to czarodziej! Pierwsze co mnie uderzało gdy sięgałam do kieliszka to zapach. Z kieliszka intensywnie pachniało różą. Słodką, kwiatową nutą róż, jaka kojarzy mi się z dwoma miejscami: z leśniczówką w moim rodzinnym mieście, która jest obsadzona pięknymi, wonnymi różami oraz zapachem z cukierni - jaki można zastać po wyrobach pączków z dżemem różanych. Tak kwiatowo i lukrowo-słodko zarazem. Kiedy wziełam łyk było słodko-kwaśno, ale też ogniście - tym ogniem jaki po sobie zostawia cherry lub wino grzane wiśniowe. To bardzo intensywny, spirytusowy, palący smak i doznanie. Które w ramach tego drinka nie trwało długo, bo natychmiast zastąpiło je uczucie słodyczy. Takiego słodziutkiego syropku z kwaśnawym posmakiem limonki. Pychotka. 
Gdy streściłam Panu Snapeowi, że najpierw odurzył mnie niebywale intensywny zapach róż, potem zaskakujące uczcie palenia kojarzące się z zimą i jarmarkiem bożonarodzeniowym, a następnie odczułam dokładnie ten smak, który zamawiałam: słodko-kwaśny - Pan Snape uśmiechnął się szerzej, jakby zadowolony z trafienia ze smakiem.
Mój kumpel zaś uznał, że dla niego smak ginu był zbyt mało słodki jak na jego gusta. Nie czuł hibiskusa - bo nie wiedział jak smakuje hibiskus (ech...). A po wymianie drinków uznał, że mój drink jest w jego ocenie słodszy - z czym się absolutnie nie zgadzam! Miał bardzo słodki, owocowo-słodki drink. Bez tego “palenia”, którym został wzbogacony mój. Był dużo słodszy. ALE zaczaiłam o co chodzi - ulubione owoce wyboru mojego kumpla to wiśnie. Jeżeli piecze ciasta - tylko z wiśniami. Pierogi je przede wszystkim z wiśniami (dla mnie jedna z tych rzeczy, która mnie brzydzi - pierogi z owocami to abominacja zarówno dla pierogów jak i dla owoców - nie znoszę rozciapcianych owoców, dźemów, rozgotowanych owoców - dla mnie owoce albo muszą być jędrne, stawiać opór zębom i pękać przy ugryzieniu, albo mogą być bananem/mango, które da się na surowo rozmiarzeczyć: nie znoszę owoców na ciepło po prostu i w ogóle po obróbce termiczej - wyjątek to chlebek bananowy). To stąd.
No cóż.
Anyway - było super. Wstawiliśmy się trochę. Było miło, potem dużo zapłaciliśmy za tę przyjemność, ale było super :D 
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