#governo palestinese
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A proposito della guerra Israelo-palestinese..
Un ministro di questo governo, per giustificare quanto sta facendo Israele nella striscia di Gaza, si rivolge a chi contestava quella furia militare che ad oggi ha fatto 12mila vittime palestinesi, di cui 8mila minorenni:
- ma scusi, lei cosa avrebbe fatto se qualcuno fosse venuto a casa sua e le avesse sterminato la famiglia in quel modo brutale?
Insomma, ho capito come puo' pensarla un ministro.. "se viene qualcuno a casa tua e ti stermina brutalmente la famiglia, tu sei autorizzato ad andare nel quartiere dove abitano i bruti e radere tutto al suolo finche'nessuno ne esca vivo"..
@ilpianistasultetto
#non ci meritiamo certi Ministri
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📺 🇮🇪 KNEECAP FOR PALESTINE 📺 🇵🇸
🇨🇵 Le groupe de rap irlandais Kneecap est arrivé au tribunal dans une jeep agitant le drapeau irlandais et palestinien et a remporté un procès pour discrimination contre le gouvernement britannique après une décision de retirer le financement des opinions politiques du groupe, notamment son opposition à « l'armement d'un génocide à Gaza » mentionnée dans une déclaration de victoire qui s'est terminée par un appel à une Palestine libre.
🇮🇪 Irish rap group Kneecap arrived at court in a jeep waving the Irish and Palestinian flag and have won a discrimination case against the British government after a decision to withdraw funding for the groups political views including opposing ‘arming a genocide in Gaza’ mentioned in a victory statement which ended in a call for a Free Palestine.
🇮🇹 Il gruppo rap irlandese Kneecap è arrivato in tribunale a bordo di una jeep sventolando la bandiera irlandese e quella palestinese e ha vinto una causa per discriminazione contro il governo britannico dopo la decisione di ritirare i finanziamenti alle opinioni politiche del gruppo, tra cui l'opposizione all'"armamento di un genocidio a Gaza" menzionata in una dichiarazione di vittoria che si è conclusa con un appello per una Palestina libera.
🇪🇦 El grupo de rap irlandés Kneecap llegó al tribunal en un jeep ondeando la bandera irlandesa y palestina y ganó un caso de discriminación contra el gobierno británico después de una decisión de retirar la financiación a las opiniones políticas del grupo, incluida la oposición a "armar un genocidio en Gaza" mencionadas en una declaración de victoria que terminó con un llamado a una Palestina libre.
🇩🇪 Die irische Rap-Gruppe Kneecap kam in einem Jeep vor Gericht und schwenkte die irische und die palästinensische Flagge. Sie hat einen Diskriminierungsprozess gegen die britische Regierung gewonnen, nachdem diese beschlossen hatte, der Gruppe die Finanzierung ihrer politischen Ansichten zu entziehen. Dazu gehörte auch ihre Ablehnung der „Bewaffnung eines Völkermords in Gaza“, die in einer Siegeserklärung erwähnt wurde, die mit einem Aufruf zu einem freien Palästina endete.
🇬🇷 Το ιρλανδικό συγκρότημα ραπ Kneecap έφτασε στο δικαστήριο με ένα τζιπ που κυματίζει την ιρλανδική και παλαιστινιακή σημαία και κέρδισε μια υπόθεση διάκρισης κατά της βρετανικής κυβέρνησης μετά την απόφαση να αποσύρει τη χρηματοδότηση για τις πολιτικές απόψεις των ομάδων, συμπεριλαμβανομένης της αντίθεσης της «εξοπλισμού μιας γενοκτονίας στη Γάζα» που αναφέρεται σε μια νίκη. δήλωση που κατέληξε σε μια έκκληση για μια ελεύθερη Παλαιστίνη.
t.me/primalinea161
#kneecap#music#rap#hip hop#hiphop#161#1312#ireland#irish#palestine#free palestine#freepalastine🇵🇸#ausgov#politas#auspol#tasgov#taspol#australia#fuck neoliberals#neoliberal capitalism#anthony albanese#albanese government#uk politics#uk police#ukpol#uk government#uk govt#ukgov#uk#class war
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Israele sta usando l'acqua come arma di guerra nella Striscia di Gaza. Questo è quello che emerge dall'ultimo report "La sete come arma di guerra" di Oxfam Italia organizzazione umanitaria impegnata nella striscia dal 1980. Dal rapporto emerge un uso sistematico da parte del governo israeliano della privazione d’acqua come strumento di guerra contro i cittadini palestinesi, in particolare dopo l'inizio delle operazioni militari israeliane a Gaza.
Secondo il rapporto, questa privazione si concretizza attraverso l'assedio imposto dal governo israeliano a partire dallo scorso ottobre, che include il blocco totale o parziale di forniture da parte di Israele di acqua, elettricità, carburante e beni essenziali, dalle quali la popolazione di Gaza dipendeva anche prima dello scoppio della guerra.
Un ruolo altrettanto centrale è giocato dai ritardi e dalle limitazioni imposte dall'esercito israeliano all'ingresso di aiuti umanitari, congiuntamente agli incessanti ed estesi bombardamenti israeliani che hanno colpito centinaia di infrastrutture civili fondamentali per la popolazione palestinese. Basti pensare che a Gaza city, l'88% dei pozzi e il 100% degli impianti di desalinizzazione dell’acqua sono stati danneggiati o distrutti. Prima dello scorso 7 ottobre, ogni abitante a Gaza aveva a disposizione 82,7 litri di acqua al giorno, mentre oggi la quantità di acqua a disposizione è di appena 4,74 litri al giorno.
Parliamo di acqua necessaria per dissetarsi, per pulirsi, così come per cucinare. In particolare, dal report emerge che al 26 maggio 2024, la produzione di acqua in tutta la Striscia di Gaza è diminuita dell’84% a causa della distruzione da parte di Israele delle infrastrutture idriche e delle restrizioni all'ingresso di carburante, elettricità e pezzi di ricambio necessari per il funzionamento delle strutture idriche e dei servizi igienico-sanitari di Gaza.
La mancanza d'acqua ha causato un aumento dei casi di malattie veicolate dall’acqua: un'analisi di Oxfam rivela che oltre un quarto della popolazione di Gaza ha contratto gravi malattie a causa dell’utilizzo di acqua contaminata e di servizi igienico-sanitari inadeguati.
@WillMedia
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Sud striscia di Gaza
Netanyahu ha detto che , con lui premier, non ci sarà mai uno Stato palestinese.
Più chiaro di così!!
Inutile che gli altri membri del governo facciano dichiarazioni , anche loro sono complici .
#Stato palestinese
#Netanyahu
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Costanza Modica, 17 anni. Studentessa di Pisa. Il suo discorso al Consiglio Comunale di Pisa
***
"Buongiorno a tutti, sono Costanza Modica, ho 17 anni, il 23 Febbraio ho partecipato al corteo. Insieme ad altri studenti sono scesa in piazza.
Siamo scesi in piazza per manifestare il nostro dissenso contro quello che sta succedendo in Palestina, un genocidio, un massacro di gravità inaudita dimenticato, se non peggio, da tutta la nostra politica e ancor di più dal nostro governo.
Non ne potevamo più, non potevamo più sentirci complici e volevamo manifestare per esprimere chiaramente e con forza il nostro dissenso e lo sgomento per la situazione della popolazione palestinese.
Eravamo 100, 100 ragazzi, qualche universitario, molti liceali e alcuni studenti delle medie che manifestavano insieme a noi. Per chi non lo sapesse, un corteo di 100 persone è un corteo piccolo, quasi deludente.
Siamo partiti da Piazza Dante, dirigendoci verso Piazza dei Cavalieri, ma già in via San Frediano, una via stretta, abbiamo trovato una camionetta con la squadra antisommossa ad aspettarci, poliziotti con caschi, scudi e manganelli in riga e compatti, mentre alle spalle ci hanno raggiunto delle volanti della polizia bloccandoci davanti alla cancellata del Liceo Artistico.
Abbiamo alzato le mani in segno di pace, abbiamo fatto capire che eravamo pochi e non avevamo nessuna intenzione violenta, abbiamo chiesto come mai ci avessero bloccati, non ci rispondevano, abbiamo più volte cercato di capire ma non ci hanno mai risposto.
E poi la prima carica, la prima carica che ci ha spinti indietro di 3 metri, no, non ci hanno spinto indietro con gli scudi ma con le manganellate. Da quel momento è scoppiato il panico, io ero indietro ed ho aiutato i bimbi più piccoli ad andarsene, mentre altri più avanti erano stati colpiti duramente, alcuni seriamente feriti, altri presi e portati via.
In un crescendo incontrollato non hanno risparmiato colpi ai ragazzi che erano davanti, anche a quelli che cercavano evidentemente di arretrare con le mani alzate, hanno colpito con violenza, con apparente cattiveria, quasi con sadica soddisfazione. Hanno colpito e ferito ragazzi, per la maggior parte minorenni, disarmati e con le mani alzate.
Non hanno fatto passare l’ambulanza per una ragazza ferita alla testa, una è caduta ed è stata presa dal giacchetto mentre cercava di rialzarsi e colpita ripetutamente (come hanno mostrato molti video), il tutto senza mai nemmeno il tentativo di un dialogo, senza mai degnarci di una risposta al contrario di quel che ha dichiarato il ministro Piantedosi.
Non potevamo fare altro che scappare, ad un certo punto le volanti che ci chiudevano da dietro si sono dileguate e così ce ne siamo andati, loro ci hanno seguito per tutta via San Frediano e poi si sono fermati.
Questo avvenimento ha avuto una visibilità mediatica enorme con riscontri sia positivi, che, purtroppo, negativi. Abbiamo letto di tutto, sia messaggi di solidarietà, sia falsità, falsità che vogliamo sfatare qui ed adesso.
Si, deputato Ziello, eravamo incappucciati, pericolosi cappucci dei nostri giacchetti e delle nostre felpe, pioveva e come tutti i comuni mortali ci siamo coperti.
No, i poliziotti non ci hanno detto neanche una parola, non ci hanno ritenuto degni di un dialogo, di un confronto, non hanno cercato una mediazione, ci abbiamo provato noi, solamente noi, ma siamo stati bloccati da un muro silenzioso di uomini in divisa antisommossa, considerati bestie da scacciare e schiacciare.
E come osate paragonare un poliziotto che è caduto facendosi male alla gamba, con 13 ragazzi disarmati al pronto soccorso, come osate parlare di feriti da ambo i lati, come osate parlare di scontro alla pari?
No, non avevamo nessuna intenzione di andare in sinagoga o al cimitero ebraico, e anzi, vogliamo ricordare che noi non siamo antisemiti, siamo ragazzi che lottano contro le azioni portate avanti dal governo Israeliano e da quello Italiano.
Vorrei ricordarlo perché questa differenza, evidente e scontata, soprattutto per politici esperti e maturi come voi, sembra stranamente sfuggire alla maggioranza che si lamenta delle strumentalizzazioni altrui.
Insomma tutte queste falsità non reggono e non possono reggere, basta ragionarci sopra, con onestà.
Molti esponenti del governo, con il ministro Salvini in prima linea, si sono espressi dicendo “non toccate le forze dell’ordine, sono un patrimonio sacro”, ribadendolo più volte.
Forse non è bastato il richiamo del Presidente Mattarella, forse non erano sufficienti le sue parole, forse bisogna ribadire l’ovvio: non toccate gli studenti, non toccate il futuro dello stato italiano, il futuro del paese che dite tanto di amare.
E ringraziate, ringraziate ogni giorno i ragazzi che sono ancora qua, che non hanno paura e che lottano per un paese migliore, ragazzi che meritano, prima di ogni altra cosa, le vostre scuse.
Vi lamentate dei giovani, dite che sono dei vandali, bloccate in tutti i modi la loro voce, anche violentemente, e continuate a lamentarvi del distacco che hanno dalla politica odierna eppure, quando vengono massacrati, li attaccate, dite che è colpa loro, anche quando è del tutto evidente che state raccontando bugie.
Bugie non solo nelle interviste rilasciate dai maggiori esponenti politici, che forse non conoscono bene Pisa, che vedono da lontano, ma anche negli interventi del consiglio comunale di lunedì. Alcuni di noi hanno partecipato ed hanno assistito ad un teatrino imbarazzante riconducibile al nulla.
Non ci sono state prese di posizione da parte della maggioranza, se non una difesa della polizia, un vago richiamo alla necessità di aspettare le indagini e mille scuse per condannare i ragazzi che manifestavano, con paralleli totalmente campati per aria.
Siete rimasti così attaccati al vostro partito, alle indicazioni ricevute dall’alto, al ruolo che vi hanno imposto, o che (peggio) vi imponete, da perdere ogni onestà intellettuale; con noi davanti è una delle cose peggiori che potevate fare.
E no, non mi soddisfanno le parole del Sindaco, no, non mi soddisfa l’ordine del giorno che è stato approvato perché è vago, inconsistente e ridicolo. E la cosa peggiore è che ci avete fatto perdere del tutto la fiducia nelle istituzioni cittadine e questa è una sconfitta bruciante.
Nessuno di noi chiede di andare indietro nel tempo, o di dimenticare quello che è successo, ve lo dovete ricordare, dovete guardare i video, ascoltare le testimonianze, guardarci in faccia e prendere dei provvedimenti immediati, dovete riconoscere il problema. Non possiamo accontentarci di una superficiale vicinanza senza un provvedimento adeguato.
Chiudo dicendo che noi non ci fermeremo, avete provato a bloccarci a spaventarci, ad umiliarci, ma non ci siete riusciti, continueremo a manifestare, a lottare contro le ingiustizie e a guardarvi in faccia, noi sì, senza paura.
Pensavate che questa oppressione ci potesse in un qualche modo fermare? Abbiamo già dimostrato venerdì sera che non sarà così, riempiendo pacificamente la piazza che ci era stata chiusa con la violenza, ma ve lo confermiamo di nuovo in questa sede.
Non ci avete fermato anzi ci avete dato un motivo in più per scendere in piazza, chiedere giustizia per i manifestanti, chiedere provvedimenti adeguati contro chi si è abbandonato alla violenza.
Capisco che alle volte uscire dai vostri ideali politici di partito sia difficile, ma se vi fermaste un solo secondo ad ascoltarci davvero, a sentire la nostra voce e le nostre ragioni, capireste che non siamo vandali, siamo ragazzi che lottano per una causa comune, siamo i figli e il futuro di ogni paese democratico che si rispetti."
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Il presidente del Brasile, Lula Da Silva:
"Ciò che sta facendo il governo israeliano non è una guerra, è un GENOCIDIO. Stanno uccidendo bambini e donne. Allo stesso modo in cui quando ero in prigione ho detto che non avrei accettato nessun accordo per uscire di prigione e che non avrei scambiato la mia libertà con la mia dignità, dico: non scambierò la mia dignità con la menzogna. Sono favorevole alla creazione di uno Stato palestinese libero e sovrano. Possa questo Stato palestinese vivere in armonia con lo Stato di Israele. Ciò che sta facendo il governo israeliano non è una guerra, è un genocidio. Stanno uccidendo bambini e donne. Non cercate di interpretare l'intervista che ho rilasciato. Leggete l'intervista e smettetela di giudicarmi in base a ciò che ha detto il Primo Ministro israeliano."
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#ansa
Molti iraniani hanno trascorso notti nella paura.
Credono certo e imminente un massiccio attacco dopo che l'Iran ha lanciato 200 missili per Nasrallah. In una rara manifestazione di dissenso, moltissime persone si sono affacciate alle finestre e hanno scandito slogan contro il governo e la guida suprema Ali Khamenei.
Dopo lo scarso sostegno popolare all'Iran le Guardie della rivoluzione hanno annunciato che chiunque pubblichi post contro l'Iran o a sostegno di Israele verrà severamente punito.
Intanto in Italia ITALIEBANI & Giornali falliti li sostengono.
Alessandro di Battista arrivò al parlamento attraverso i famosi videocasting, unico titolo di cui si ha notizia è in discipline dello spettacolo,
ma con una specialità: l'Odio.
Infatti pochi sanno odiare quanto lui. Vive girando il mondo a spese di un giornale che sprofonda in passivi catastrofici ma non fallisce come il cittadino, ma che trova i soldi per mantenerlo nei suoi viaggi, dove l odiatore seriale trova delle simpatie. Non odia infatti le dittature, che stima, non odia l'Islamismo violento,omofobo, nemico delle donne, non odia il terrorismo di Hezbollah, anzi li loda; non odia l'Odio per gli ebrei, i cristiani e gli "infedeli". Definisce "terrorista" l'attacco ai cercapersone con cui i tettoristi coordinavano gli attacchi! Insomma di Battista vive d'odio ma solo se anti occidentale. Chissà perché non si fa stipendiate da Hamas o forse si?
Un panorama informativo inquinato dalla pigrizia, passivo di fronte all’integralismo e perfino al terrorismo. Un paese di Influecer non di politici.
P.S
ABSPP Onlus (Associazione benefica di solidarietà con il Popolo palestinese) ha il conto corrente bloccato perché sospetta di aver finanziato soggetti nelle black list delle banche europee
Eppure negli anni aveva avuto contatti con diversi politici tra cui Orfini, Boldrini e Fratoianni. Ma è Di Battista il loro rivoluzionario di riferimento...
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"Nel 1996, nel bel mezzo del processo di pace di Oslo, Israele promise all’amministrazione USA che avrebbe smesso di costruire nuove colonie nei Territori Occupati. Ma mentre il governo israeliano stava conducendo i negoziati con i palestinesi, stava anche incoraggiando 50.000 cittadini ebrei a trasferirsi da Israele in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Contemporaneamente, il governo israeliano stava aiutando concretamente il movimento dei coloni a creare una molteplicità di “avamposti illegali” – fuori dai confini delle colonie esistenti – fornendo a questi insediamenti energia elettrica e acqua e costruendo la rete stradale per raggiungerli.* Entro il 2001, cinque anni dopo il divieto da parte degli Stati Uniti di costruire nuovi insediamenti, i coloni avevano creato piú di sessanta nuovi “avamposti illegali” su terreni espropriati ai palestinesi. Il governo israeliano dipingeva spesso i coloni ebrei come dei cittadini sprezzanti e indisciplinati, nonostante avesse stanziato milioni di dollari a favore della loro “insubordinazione”, principalmente perché ciò permetteva allo Stato – quando criticato – di rivendicare il fatto di essere una democrazia con una società civile vitale e pluralista. Durante l’impennata dell’edificazione dei cosiddetti avamposti, la polizia e l’esercito israeliani intrapresero solo sporadicamente azioni simboliche per far rispettare la legge, evacuando coloni dai nuovi avamposti. In parallelo a questo processo di espansione degli insediamenti e di rara applicazione della legge – spesso coincidente con periodi in cui aumentavano le pressioni internazionali a riprendere il processo di pace –, l’esercito israeliano eseguiva invece demolizioni di case palestinesi su larga scala, una pratica sulla quale le ONG israeliane e palestinesi concentrarono la loro attività. È stato in questo scenario legale e politico di espropriazione di terre palestinesi da parte dei coloni e di demolizioni di case palestinesi da parte del governo che Yesha for Human Rights ha iniziato la propria attività. Era la prima volta che i coloni creavano una ONG per difendere i propri diritti umani – il diritto umano di non essere evacuati dagli insediamenti e di continuare a colonizzare la terra palestinese."
* In realtà, gli avamposti sono nuovi insediamenti. Oggi ci sono piú di cento avamposti in Cisgiordania. Circa cinquanta sono stati creati dopo il marzo del 2001. Analogamente ad altri insediamenti, questi avamposti sono stati costruiti con l’obiettivo di dare una continuità territoriale alla presenza israeliana occupando piú terra palestinese possibile e creando una barriera tra i vari centri abitati palestinesi. Cfr. Peace Now, “Settlements and Outposts”, http://peacenow.org.il/eng/content/settlements-and-outposts (consultato il 01/05/2014); vedi anche Talia Sasson, Report on Unauthorized Outposts: Submitted to the Prime Minister, Prime Minister’s Office, Jerusalem 2005.
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Nicola Perugini, Neve Gordon, Il diritto umano di dominare, traduzione di Andrea Aureli, edizioni nottetempo (collana conache), 2016¹; pp. 166-167.
[Edizione originale: The Human Right to Dominate, Oxford University Press, 2015]
P.S.: Ringrazio @dentroilcerchio per avermi consigliato la lettura di questo saggio che esamina e denuncia l’uso strumentale dei diritti umani da parte dei gruppi dominanti.
#Nicola Perugini#Neve Gordon#Il diritto umano di dominare#libri#leggere#genocidio#crimini contro l’umanità#saggi#diritto internazionale#citazioni#giurisdizione universale#Stati nazionali#letture#saggistica#Medio Oriente#Israele#Gaza#Conflitto arabo-israeliano#cisgiordania#sionismo#Accordi di Oslo#Yitzhak Rabin#Bill Clinton#Yasser Arafat#anni '90#questione israelo-palestinese#Territori Occupati#palestinesi#Talia Sasson#Gerusalemme
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"Ricordare un contesto non significa giustificare un crimine".
Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, è un uomo affabile che solitamente evita le polemiche. Eppure il 25 ottobre il governo israeliano ha chiesto le sue dimissioni e ha deciso alcune ritorsioni contro l’Onu. È uno scontro insolito che evidenzia il clima di tensione creato dalla guerra in Medio Oriente.
La causa della reazione israeliana è una dichiarazione rilasciata da Guterres il 24 ottobre al Consiglio di sicurezza dell’Onu. L’ex primo ministro portoghese ha affermato che l’attacco terrorista portato da Hamas il 7 ottobre non è un episodio isolato, ma va letto nel contesto di “un’occupazione soffocante” durata 56 anni, aggiungendo che “le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli attacchi spietati di Hamas” ma anche che “gli attacchi di Hamas non possono giustificare la punizione collettiva inflitta al popolo palestinese”.
Guterres ha pesato attentamente le sue parole e non ha in alcun modo giustificato le azioni di Hamas, cosa di cui lo accusa Israele. Ricordare un contesto non significa certo giustificare un crimine. Ma è chiaro che il segretario, che parla a nome dell’organizzazione mondiale e non di un paese occidentale, si è espresso in modo molto più franco dei leader europei o americani, che dopo il 7 ottobre hanno rilasciato dichiarazioni molto meno nette.
(Pierre Haski, France Inter, Francia)
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Conoscere il passato, saper leggere il presente, senza cedere agli slogan. Contro i mantra degli ebrei tutti ricchi, dell’apartheid, di Gaza palestinese da sempre. Contro i silenzi e le omissioni su Hamas e sulle prospettive di pace. Un'analisi
(...)
Uno di questi mantra fa riferimento, come s’è detto, a Israele come stato in cui si pratica l’apartheid. Questo senza neppure riflettere sul fatto che non vi sono, in Israele, mezzi di trasporto o scuole o quartieri vietati agli arabi. Basti pensare che negli ultimi sette anni il numero degli studenti arabi nelle università israeliane è cresciuto del 78,5 per cento. Nel 2018 il numero di dottorandi di ricerca arabi in Israele ha raggiunto le 759 unità. Possibile poi che nessuno si sia mai accorto che vi sono diversi partiti arabi rappresentati al parlamento israeliano e che, volendo, gli arabi possono anche presentarsi – e venire eletti – tra le fila dei partiti tradizionali? Il governo precedente a quello di Netanyahu, ad esempio, aveva al suo interno il partito arabo-islamico Raam con quattro seggi. Di fatto gli arabi in Israele godono di pieni diritti politici e civili e possono assurgere a qualsiasi carica, al pari dei cittadini ebrei. In queste ore, nell’esercito israeliano, stanno combattendo per Israele cittadini arabi, drusi, beduini, ebrei, islamici, cristiani, atei.
Il secondo mantra riguarda Gaza, percepita dai più come palestinese e islamica da sempre. Le immagini che ci vengono in mente, al solo pronunciarne il nome, sono quelle dei palazzi diroccati e devastati dalle bombe (israeliane), delle rampe di lancio missilistiche di Hamas (nascoste dietro alle scuole e negli ospedali), dei tunnel fatti scavare dai bimbi (nel solo 2014 ben 160 bimbi palestinesi, secondo il Simon Wiesenthal Center, sono morti durante gli scavi). Per quanto si vada indietro con la memoria, si tende al più a ricordare la conquista ottomana del 1517. Difficilmente si pensa a quella di Napoleone del 1799 o alla presa di Mohammed Alì (non il pugile!) che porta Gaza sotto l’ala protettiva dell’Egitto. Dal 1917, quando l’Impero ottomano viene sconfitto, la storia è nota: il Mandato britannico sulla Palestina (che comprendeva gli attuali Israele, Cisgiordania e Striscia di Gaza, oltre l’attuale Regno di Giordania) dura sino al 1948. In quell’occasione – avendo i leader ebrei accettato la spartizione dell’Onu – nasce lo Stato d’Israele, mentre la Cisgiordania, a seguito della guerra araba contro il neonato Stato d’Israele, viene annessa alla Giordania e la Striscia di Gaza finisce sotto occupazione egiziana. La Lega Araba aveva infatti rifiutato il piano per la seconda spartizione (la prima era stata operata dagli inglesi nel 1921 con la creazione dello stato arabo-palestinese della Giordania) e dato avvio alla prima guerra arabo-israeliana, i cui esiti finiscono con lo sconvolgere la possibilità della nascita di uno stato palestinese accanto a uno israeliano.
Per ben 17 anni – dal 1949 fino al 1967 – Gaza rimane sotto il governo militare egiziano. Come conseguenza della guerra dei Sei giorni (1967), viene infatti occupata da Israele che ne amministra il territorio sino al 1993. A partire da quella data, grazie alla “dichiarazione di princìpi” nota come “accordi di Oslo”, la quasi totalità del territorio di Gaza e della Striscia passa sotto il controllo dell’Autorità palestinese, mentre gli insediamenti ebraici continuano a essere difesi dall’esercito d’Israele sino al 2005. Tuttavia da quel momento Israele procede allo smantellamento delle colonie ebraiche e delle basi militari israeliane, ponendo così definitivamente termine all’occupazione.
Le domande, a questo punto, sono due:
I) perché tra il 1949 e il 1967, quando Striscia di Gaza e Cisgiordania sono in mani arabe, non nasce lo Stato di Palestina?
II) perché, a partire dal 2005, dopo la fine dell’occupazione di Gaza non nasce il primo nucleo di Stato palestinese?
Viene il sospetto che la questione dell’occupazione non sia la motivazione più forte che sta alla base del protrarsi degli scontri. Ad ogni modo, in seguito alle elezioni amministrative del 2006 la Striscia di Gaza è governata da Hamas e, dal 2012, è riconosciuta dall’Onu come parte di un’entità statale semi-autonoma. Purtroppo i continui scontri lanciati contro Israele – cui Hamas continua a negare il diritto ad esistere – e le conseguenti risposte militari israeliane hanno portato la città e la regione a un evidente stato di prostrazione economica e sociale. (...)
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It is important to undestand that the axis of resistance would be in a much much worse position that the one it is now without the vital support of China and Russia and that the cooperation between this two countries is essential for a better world
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
🇨🇳 Oggi, 16 ottobre, il Compagno Wang Yi - Direttore dell'Ufficio Generale della Commissione Centrale per gli Affari Esteri del Partito Comunista e Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese, ha incontrato, a Pechino, Sergej Viktorovič Lavrov - Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa 🇷🇺
😍 Quest'anno, ha sottolineato Wang Yi, ricorre il 10° Anniversario dell'Istituzione della 一带一路 - Nuova Via della Seta, e che il Governo Cinese coglierà l'occasione del Terzo "Belt and Road International Cooperation Summit Forum" per rafforzare la costruzione congiunta dell'Iniziativa, atta a promuovere uno Sviluppo di Alta Qualità 📊
💗 Il Tema del Forum è 高质量共建‘一带一路’,携手实现共同发展繁荣 - ovvero: Costruire congiuntamente una Nuova Via della Seta di Alta Qualità (高质量), per raggiungere uno Sviluppo Comune (共同发展 e la Prosperità (繁荣) 💕
🇨🇳 La Cina, ha ricordato il Diplomatico, apprezza l'elevata considerazione e il sostegno che il Presidente Vladimir Putin ripone nella Nuova Via della Seta, e accoglie con favore la partecipazione della Russia nella promozione dello Sviluppo Comune (共同发展) e della Prosperità Comune (共同富裕) 🤝
🥳 Nel 2024, Cina e Russia festeggeranno il 75° Anniversario dell'Instaurazione delle Relazioni Diplomatiche, e i due Paesi, tramite i loro Governi, dovrebbero pianificare con cura le attività commemorative, per poter approfondire la Fiducia Reciproca Strategica (战略互信) e consolidare l'Amicizia, ha sottolineato Wang Yi ⭐️
🇷🇺 Il Ministro Lavrov si è congratulato con i funzionari del Partito Comunista Cinese per il 74° Anniversario della Fondazione della Repubblica Popolare Cinese («拉夫罗夫表示,再次祝贺中国朋友迎来国庆74周年» 💕), per poi analizzare lo status delle Relazioni Sino-Russe, affermando che mantengono uno sviluppo solido e positivo ❤️
🇷🇺 La Russia, ha dichiarato il Ministro Lavrov, si augura di poter mantenere una stretta comunicazione strategica con la Cina, e di approfondire la Cooperazione in diversi settori 🤝
😍 La 一带一路 - Nuova Via della Seta, ha sottolineato Lavrov, è un'importante piattaforma di cooperazione internazionale, che presenta una partecipazione attiva di tutte le parti interessate, e la sua costruzione congiunta contribuisce alla realizzazione della Cooperazione a Mutuo Vantaggio (合作共赢) 💕
🤝 La Cooperazione Sino-Russa non si ferma ai Rapporti Stato-Stato. I due Paesi, ha dichiarato Wang Yi, promuovono attivamente il coordinamento strategico sul rafforzamento della Cooperazione anche nell'ambito di contesti multilaterali, come le Nazioni Unite, 上海合作组织 - Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e i BRICS 💼
💬 I due Ministri hanno anche dialogato sulla Questione Palestinese. Cina e Russia promuovono un "Cessate il Fuoco", i Negoziati e i Colloqui di Pace, la costruzione di un Corridoio Umanitario a Gaza e una Soluzione Politica al Conflitto, atta a promuovere un calendario e una roadmap che possa ripristinare i Diritti del Popolo Palestinese, tramite l'Istituzione di uno Stato di Palestina che sia indipendente e sovrano 🇵🇸
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan 😘
🇨🇳 Today, October 16, Comrade Wang Yi - Director of the General Office of the Central Commission for Foreign Affairs of the Communist Party and Minister of Foreign Affairs of the People's Republic of China, met in Beijing with Sergei Viktorovič Lavrov - Minister of Foreign Affairs of the Russian Federation 🇷🇺
😍 This year, Wang Yi underlined, marks the 10th Anniversary of the Establishment of the 一带一路 - New Silk Road, and that the Chinese Government will take the opportunity of the Third "Belt and Road International Cooperation Summit Forum" to strengthen the joint construction of the Initiative, aimed at promoting High Quality Development 📊
💗 The Theme of the Forum is 高质量共建'一带一路',携手实现共同发展繁荣 - that is: Jointly building a New High-Quality Silk Road (高质量), to achieve Common Development (共同发展and Prosperity (繁荣) 💕
🇨🇳 China, the Diplomat reminded, appreciates the high consideration and support that President Vladimir Putin places in the New Silk Road, and welcomes Russia's participation in promoting Common Development (共同发展) and Prosperity Municipality (共同富裕) 🤝
🥳 In 2024, China and Russia will celebrate the 75th Anniversary of the Establishment of Diplomatic Relations, and the two countries, through their governments, should carefully plan the commemorative activities, in order to deepen Strategic Mutual Trust (战略互信) and consolidate the 'Friendship, underlined Wang Yi ⭐️
🇷🇺 Minister Lavrov congratulated officials of the Communist Party of China on the 74th Anniversary of the Founding of the People's Republic of China («拉夫罗夫表示,再次祝贺中国朋友迎来国庆74周年» 💕), ans then analyzed the status of Sino-Russian Relations, stating that they maintain solid and positive development ❤️
🇷🇺 Russia, declared Minister Lavrov, hopes to be able to maintain close strategic communication with China, and to deepen cooperation in various sectors 🤝
😍 The 一带一路 - New Silk Road, stressed Lavrov, is an important international cooperation platform, which features active participation of all interested parties, and its joint construction contributes to the realization of Mutual Benefit Cooperation (合作共赢) 💕
🤝 Sino-Russian Cooperation does not stop at State-State Relations. The two countries, declared Wang Yi, actively promote strategic coordination on strengthening cooperation also within multilateral contexts, such as the United Nations, 上海合作组织 - Shanghai Cooperation Organization and the BRICS 💼
💬 The two Ministers also spoke on the Palestinian issue. China and Russia promote a "Ceasefire", Negotiations and Peace Talks, the construction of a Humanitarian Corridor in Gaza and a Political Solution to the Conflict, aimed at promoting a timetable and a roadmap that can restore the Rights of the Palestinian People, through the establishment of an independent and sovereign State of Palestine 🇵🇸
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Felix Cooper Foster (29 luglio 2019) è residente di Tripoli di nazionalità libica e tunisina di origini irlandesi e origini romane lontane ed è il leader e fondatore del Partito Nazionale Fascista libico che in precedenza si chiamava Fasci di combattimento e Socialist party mentre in precedenza era il leader della repubblica di Homs mentre in precedenza era detenuto presso la prigione Abu Salim,il governatore delle città libiche in precedenza romane,Sirte,Benghazi e era anche anche un insegnante,giornalista e militare presso US army Reserve,membro del partito repubblicano GOP e studente presso l'Università di New York, figlio di Calvin Foster ed Emma Flynn.
È attualmente sposato Giulia Costa
Breve biografia
Felix Cooper Foster è nato il 29 luglio 2019 a New York dall'unione tra Calvin Foster ed Emma Flynn, entrambi di origini irlandesi discedenti dei romani che non avevano conquistato mai Irlanda ma fatto commercio e visite ai celtici.
Durante l'adolescenza, Felix si picchiò con altri adolescenti essendo un bullo e di avere un carattere violento nella scuola superiore di New York e si laurea ottenendo il diploma di lettere all'età di 18 anni.
Nel 2022, all'età di 19 si iscrive all'università di New York per ottenere la laurea di professore.
Il 7 gennaio 2023, Felix ottiene il diploma da professore iniziando a lavorare come insegnante presso la scuola media di New York e si iscrive al partito conservatore repubblicano GOP.
Nello stesso periodo, Felix inizia a fare affari con gli israeliani americani che supportano il partito israeliano conservatore del Likud in modo per punire i palestinesi che da anni hanno continuamente fallito di avere uno stato palestinese indipendente e perché non gli piace la cultura araba che la considera retrograda rispetto agli israeliani ebrei.
L'8 gennaio, Felix incontra l'israeliano venuto brevemente a New York per una visita, Jacopo Levi con il quale strinse amicizia e decise di aiutare l'ala destra israeliana e inizia una relazione con la cugina di Jacopo Levi: Margherita Sforno finendo di avere un figlio: Felix Aaron Sforno.
Il 22 gennaio, Felix continua a sviluppare le sue tendenze estremiste e criminali al punto di aderire nel gruppo supremacista bianco Proud Boys essendo insoddisfatto nella sua vita ma ancora come militante inattivo continuando tuttavia a trattare Jacopo Levi come un alleato da sfruttare essendo un sionista che ha posizioni di estrema destra sugli arabi sebbene mai usato ancora la violenza.
Nello stesso periodo, Felix invia una lettera a Saadi Gheddafi,figlio del defunto Muammar Gheddafi come tentativo di comprare risorse libiche sebbene Saadi nutre il sospetto che Felix potrebbe essere un neo colonialista ma accettò la sua offerta.
Il 23 gennaio, Felix viene indagato dal FBI per aver rubato documenti classificati e collaborato con Richard Stuard, per evitare di essere arrestato in qualsiasi momento e di finire in causa fuggendo quindi a Tunisi in Tunisia facendo perdere le sue tracce, una volta fuggito a Tunisi in Tunisia entra in contatto con la diaspora europea di italiani,francesi e maltesi.
Il 24 gennaio, chiude definitivamente i suoi rapporti con suo padre dopo che quest'ultimo ha iniziato a supportare il FBI e abbandona il partito repubblicano GOP non abitando più negli Stati Uniti iniziando a lavorare come giornalista, nello stesso periodo ottiene protezione dal leader e rivoluzionario della Tunisia, Marwan Ibn Youssef che aveva rovesciato il precedente governo tunisino all'inizio del 2023 e quest'ultimo apprezzò molto sia il modo in cui si comporta Felix in Tunisia che non intende rovesciare nulla e il suo carattere violento, sempre nello stesso periodo Felix iniziò a imparare e parlare le due lingue francese e italiano.
Il 25 gennaio, Felix ottiene l'approvazione di fondare un suo partito che coinvolge la minoranza europea in Tunisia a patto che non lo usa per scopi di separismo e separisti: Socialist party da parte del governo tunisino del suo alleato Marwan Ibn Youssef.
Nello stesso giorno, Felix perde la cittadinanza statunitense che viene revocata dal presidente statunitense James Sawyer e ottiene la cittadinanza tunisina grazie al suo alleato Marwan Ibn Youssef, Felix si fidanza con una tunisina bianca di origini italiane Giulia Costa dopo un colpo di fulmine che li ha attratti.
Il 26 gennaio, Felix ripudia l'ideologia dei Proud Boys per motivi che non abita più negli Stati Uniti preferendo invece di rimanere dipendente dal suo alleato Marwan Ibn Youssef che è infatti da sempre un musulmano sunnita moderato e poco religioso.
Nello stesso giorno,Felix viene reclutato nell'esercito tunisino sia per scopi militari e sia perché conoscendo bene l'italiano può aiutare a tradurre.
Il 27 gennaio, si rivela che Felix non è realmente un bianco supremacista che aveva insistito il FBI erroremente piuttosto si è rivelato come un individuo stanco della presenza dei musulmani e degli ebrei negli Stati Uniti e nelle nazioni europee perché non hanno portato nulla di buono e creano solo problemi e crimini accresciuti ed ebbe la prima figlia dalla sua fidanzata Giulia Costa: Aurelia Foster.
Il 28 gennaio, Felix viene arrestato dal FBI finendo in prigione ad ADX Florence per aver rubato in precedenza i documenti classificati degli Stati Uniti ma venne rilasciato perché non aveva fornito informazioni utili e perché i documenti sono stati distrutti, dopo il rilascio dalla prigione si trasferisce a Cirene in Libia insieme ai suoi amici e la sua fidanzata Giulia Costa ma continuò a prendere assistenza dal suo alleato Marwan Ibn Youssef sperando che quest'ultimo non lo tradisce.
Il 29 gennaio, Felix si sposa con il matrimonio civile con la sua fidanzata Giulia Costa essendo poco credente ed ebbe due gemelli maschi: Cesare Foster e Andrea Foster.
Nello stesso giorno, Felix organizzò un organizzazione paramilitare che fece marcia su Tripoli mettendo sotto minacce e ricatti l'anziano presidente libico Fayez el-Badri, quest'ultimo temendo una guerra civile diversa dalle altre e pensando che Felix potesse aiutare nell'ordine,legge e in funzione anti Stato Islamico decise di concedergli la cittadinanza libica e renderlo governatore delle città libiche in precedenza romane: Cirene,Apollonia, Leptis Magna,Oea,Sabratha,Arsinoe,Berenice,Barce,Ptolemais,Mersa Matruh,Antipyrgon e Ghirza a patto che riesce a gestire sia comunità musulmane e cristiane copte.
Essendo stufo di essere molestato e vessato dalla sua ex fidanzata Margherita Sforno che era diventata una pazza ossessionata che non accettava che la loro relazione era finita da moltissimo tempo, Felix tramite le forze armate fece catturare Margherita Sforno insieme al suo figlio non riconosciuto Felix Sforno in Tunisia dal suo alleato Marwan Ibn Youssef dove rimangono segretati in un edificio senza speranze di uscita e per tutta la vita.
Felix, cambiò il nome del suo partito Socialist party in Fasci di combattimento.
Il 30 gennaio, si riconcilia con il suo ex alleato sionista, Jacopo Levi accettando di assisterlo nel sionismo e contro Iran se necessario senza essere scoperto dal suo alleato antisionista Marwan Ibn Youssef e dal presidente libico antisionista Fayez el-Badri.
Il 2 febbraio, Felix fa riforme economiche,sociali e militari nelle città libiche musulmane in precedenza romane, ingannò il pubblico dicendo che non vuole riportare indietro il colonialismo ma vuole proteggere l'Islam e infine viene sparato da un attentatore dello Stato Islamico venendo ferito al naso ma sopravvive all'attentato.
Il 5 febbraio, Felix tramite l'esercito libico fece catturare le città libiche Sirte e Benghazi riuscendo a catturare i capi militari dello Stato Islamico come Samir al-Khalifani,Haitham al-Badri e Yassin al-Badri e divenne governatore anche delle città Sirte e Benghazi dove impone il colonialismo,la sua ideologia e lingua italiana.
Nello stesso giorno, Felix in uno zoo libico adotta un cucciolo di leone che lo chiamò Marte e lo visita nella gabbia sempre grazie allo proprietario dello zoo.
Ricevete in seguito una richiesta da parte del suo alleato Marwan Ibn Youssef di consegnare gli ebrei libici ma Felix rispose che non esistono ebrei libici perché uccisi o espulsi molti anni prima che arrivasse lui da parte di Benito Mussolini e poi Muammar Gheddafi quindi rifiutò la richiesta.
Il 7 febbraio, Felix Foster fece uccidere tramite lo squadrismo Tommaso Colombo perché non accettava le sue critiche costruttive e aveva paura di perdere il potere.
L'8 febbraio, Felix Foster attraverso l'esercito libico fece annettere l'Egitto ma per non rischiare di perdere come territorio il Sinai continuò a collaborare con l'ala destra israeliana almeno sulla sicurezza ma anche su restringere le attività di Hamas e questo funzionò facilmente essendo un ammiratore del sionismo.
Gli egiziani furono sottomessi e colonizzati come è successo ai loro vicini indigeni libici subendo umiliazioni dal regime neo fascista di Felix Foster.
Il 9 febbraio, Felix stringe alleanza con Amir Menashe proveniente dalla Libia ma quest'ultimo rimane diffidente verso di lui e nello stesso giorno Felix fece consegnare gli ultimi 3 ebrei egiziani come aveva richiesto il suo alleato Marwan Ibn Youssef che vennero gettati in prigione da qualche parte in Algeria.
Il 10 febbraio, Felix si ammala di ulcera doudenale e finisce nuovamente in ospedale.
L'11 febbraio, Felix rifiuta la richiesta di fermare al momento i maltrattamenti contro il detenuto Haitham al-Badri e invita in Libia a Cirene la sorella del suo alleato Jacopo Levi, Paola Levi con la quale inizia ad avere una relazione amorosa con lei dopo aver scritto una sua biografia e dopo aver scoperto che è una sua ammiratrice.
Il 12 febbraio, Felix rimase sconvolto per essere stato invaso da colui che considerava un suo alleato cioè Marwan e anche se quest'ultimo è stato rimosso dal potere decise di non riconoscere le indipendenze dell'Algeria,Marocco e della Tunisia temendo che sarà il prossimo ad essere rovesciato.
Nello stesso giorno, Felix termina la sua relazione amorosa con Paola Levi perché odia darle ragione su Marwan Ibn Youssef, nomina il libico di origini italiane, Michele Romano come suo possibile successore e fa conoscenza con un'altra delle sue ammiratrici: Esmeralda Messina rimanendo attratto da lei essendo molto più giovane di lui con la quale inizia una relazione amorosa.
Il 13 febbraio, al seguito alle ribellioni libiche di Muhammad al-Husseini ed egiziane di Hakim Nader venne rimosso dal presidente libico Fayez el-Badri come governatore e venne arrestato e imprigionato nella prigione di Abu Salim ma Felix iniziò a pianificare come fuggire.
Nello stesso giorno, Felix riuscì a fuggire grazie a una guardia corrotta riuscendo fuggire nella città di Homs dove fondò una repubblica indipendente da quella di Fayez el-Badri ma venne catturato dai ribelli libici insieme alla sua amante Esmeralda Messina dove vennero entrambi picchiati,stuprati e uccisi, in seguito alla caduta del suo regime il suo cadavere viene trasferito nel cimitero di Cirene su richiesta di sua moglie Giulia Costa e il suo partito Fasci di combattimento venne bannato dalla Libia a causa dei suoi danni di aver ucciso le sue opposizioni,sfrattato gli indigeni libici per dare case ai libici bianchi di origini italiane e causato il neo colonialismo.
Il 20 febbraio, Felix insieme alla sua amante Esmeralda Messina ritorna in vita grazie un patto con Dio dove deve evitare di entrare in contatto con Marwan Ibn Youssef,Tariq Pacha e possibilmente con Adolf Hitler se ritorna in vita per evitare di essere influenzato da loro e fare nuovamente una brutta fine.
Felix si trasferisce a Tripoli e si pente anche degli sbagli che aveva fatto a causa dell'influenza negativa di Marwan Ibn Youssef, con il presidente libico Muhammad al-Husseini gli fu permesso di ripristinare il suo partito Fasci di combattimento sotto il nome Partito Nazionale Fascista ma con i limiti simili a quelli di Michele Romano con il quale forma un alleanza con il suo partito Movimento nazionale sociale e fa un regalo alle sue donne di San Valentino anche se in ritardo.
Nello stesso giorno, Felix nello zoo adotta un cucciolo di leonessa che la chiama Italia dopo che è morto il suo leone anziano Marte.
Felix fece riconciliazione anche con la sua amante ebrea di nazionalità israeliana Paola Levi che alla fine lo ama e potrebbe aiutarlo nuovamente.
Il 22 febbraio, Felix assiste il presidente libico Muhammad al-Husseini a favore dei ribelli siriani contro Assad e diede consigli a quest'ultimo di abolire la schiavitù.
Il 4 marzo, Felix accetta l'invito di Hitler di visitarlo a Miami in Florida sebbene allo stesso tempo teme che quest'ultimo si è ossessionato di lui perché assomiglia al suo ex alleato Benito Mussolini che rimane nell'oltretomba in Paradiso.
Nello stesso giorno, Felix stringe alleanza con Hitler ma solo in casi se dovesse trovare arabi o ebrei creare problemi.
Il 5 marzo, Felix si distanza da Richard Stuard perché non si fida di lui e perché a causa dei documenti classificati rubati avrebbe rischiato di essere arrestato dal FBI.
Nello giorno, Felix accetta un affare con i suoi alleati israeliani Jacopo Levi e Amir Menashe almeno per informarli se nota palestinesi che attraversano fuori dalla Libia per fare attentati sapendo bene che anche Felix odia molto situazioni simili avendo subito in precedenza un tentativo di assassinio contro di lui quando era ancora un dittatore della Libia.
Il 6 marzo, Felix viene sparato da un attentatore dello Stato Islamico di nome Adel Sayyid venendo ferito al torace e viene trasferito nell'ospedale di Tripoli ma l'attentatore riuscì a fuggire, il presidente libico Muhammad al-Husseini dichiara guerra allo Stato Islamico dopo l'attentato terroristico.
Il 14 marzo, Felix riesce a mettere incinta la sua amante Esmeralda Messina ma sua moglie Giulia Costa si ingelosisce un pò perché non è più l'unica donna ad avere figli con lui.
Il 19 marzo, Felix scopre che sua moglie Giulia Costa è sparita dal nulla e chiede aiuto al presidente libico Muhammad al-Husseini di ritrovarla.
Successivamente, Felix si mette in contatto sia con il presidente libico Muhammad al-Husseini e con il suo alleato Adolf Hitler in un incontro a Berlino in Germania, che il quale insieme al suo collega Reinhard Heydrich rivela le intercettazioni telefoniche che era stato Saif Baghdad a rapire sua moglie Giulia Costa e Felix tramite la collaborazione del presidente libico Muhammad al-Husseini fece inviare delle spie.
Il 31 marzo, Felix fu felice di rivedere sua moglie Giulia Costa libera dal suo rapitore Saif Baghdad, califfo dello Stato Islamico e festeggia la sua liberazione ringraziando la collaborazione del presidente libico Muhammad al-Husseini e dei suoi alleati Adolf Hitler e Reinhard Heydrich.
Nello stesso giorno, Felix con sua moglie Giulia Costa fece inviti matrimoniali e scelsero l'ex papa tedesco Joseph Ratzinger per celebrare la messa e il matrimonio religioso cristiano per il giorno seguente.
L'1 aprile, Felix e Giulia Costa si sposano religiosamente con il matrimonio celebrato dall'ex papa tedesco Joseph Ratzinger con la partecipazione dei suoi alleati Muhammad al-Husseini,Ivan Volkov e Michele Romano.
Personalità:
Il leone con ascendente scorpione
è passionale,geloso e ambizioso.
È una persona che non risulta sempre simpatico perché dice tutto quello che pensa senza alcun filtro a differenza dell'ariete come ascendente che è molto diplomatico.
Informazioni:
Luogo di nascita: New York city, New York
Residenza: Tripoli,Libia
Professione: Politico e capo del Partito Nazionale Fascista
Segno zodiacale: Leone
Religione: Cristiano cattolico
Età: 3 anni (età calcolata) e 64 anni (trama principale e crescita veloce)
Etnia: Bianco di origini irlandesi e di lontane origini celtiche e romane
Orientamento sessuale: Eterosessuale
Lingue: Inglese,francese e italiano
Partito politico:
-Fasci di combattimento (2023)
-Partito Nazionale Fascista (2023-in corso)
Alleati: Michele Romano,Jacopo Levi,Amir Menashe,Adolf Hitler,Reinhard Heydrich,Josef Mengele,Joseph Ratzinger,Ivan Volkov e James Sawyer
Animali:
-Marte (leone, deceduto)
-Italia (leonessa piccola)
Matrimoni:
-Matrimonio civile con Giulia Costa: 29 gennaio 2023
-Matrimonio religioso con Giulia Costa: 1 aprile 2023
Restrizioni:
-Gli è impedito di governare come un tempo
-Non può esaltare le sue opere neo fasciste e neo colonialiste per scopi propagandisti riguardo il suo passato
Con chi interagisce:
-Il presidente libico Muhammad al-Husseini
-Italiani che aveva importato in passato mentre governava
-Michele Romano e il suo partito Movimento nazionale sociale
-Il presidente statunitense James Sawyer
-Adolf Hitler, ex dittatore della Germania nazista
-Jacopo Levi e Amir Menashe, due alleati israeliani su questione di sicurezza
-Reinhard Heydrich, ex ufficiale nazista delle SS
-Josef Mengele, ex ufficiale delle SS e medico nazista
-Joseph Ratzinger, ex ufficiale della Luftwaffenhelfer (gioventù hitleriana) ed ex papa tedesco
-Ivan Volkov, oppositore di Vladimir Putin
Crimini commessi:
-Essersi unito al gruppo supremacista bianco Proud Boys
-Supportato segretamente il Likud israeliano
-Rubato i documenti classificati e aiutato Richard Stuard
-Inviato un organizzazione paramilitare per mettere sotto minacce e ricatti contro l'anziano presidente libico Fayez el-Badri facendo una marcia su Tripoli
-Fatto rapire la sua ex fidanzata Margherita Sforno e suo figlio illegittimo Felix Sforno tramite le forze armate e facendoli segretare in un edificio in Tunisia grazie alla collaborazione al suo ex alleato Marwan Ibn Youssef
-Commesso crimini di guerra attraverso l'esercito libico che ha portato ad uccidere alcuni civili e tombe di massa
-Fatto uccidere il libico di origini italiane Tommaso Colombo tramite lo squadrismo rifiutando le sue critiche costruttive e temendo di perdere il potere
-Invaso,annesso e colonizzato l'Egitto attraverso l'esercito libico rendendolo una provincia facendo parte della Libia neo fascista e neo colonialista
-Fuggito dalla prigione di Abu Salim e creato la repubblica indipendente di Homs neo fascista e neo colonialista
Curiosità:
-Fisicamente assomiglia al dittatore criminale e fascista Benito Mussolini
-È un neo fascista e neo colonialista avendo origini lontane romane
-Ha sentimenti anti-britannici essendo di origini irlandesi
-Ha un carattere autoritario,narcisista patologico,violento e manca di empatia
-È molto ottuso e ignora gli avvertimenti del pericolo
-Non riesce a provare amore, troppo distratto a guardare altre donne sebbene ha scelto Giulia Costa
-Non ha posizione stabile sul cristianesimo: un giorno è completamente ateo mentre un altro giorno diventa un credente
-Ha la mania di grandezza e il suo ego di sé stesso è esagerato e lo porta a distruggere se stesso e gli altri nel rifiutare le critiche essendo molto ostile a quest'ultime
-Ha preferenza per i musulmani moderati e autoritari come Marwan Ibn Youssef con cui ha una buona amicizia e alleanza
-Si è integrato facilmente nella comunità italiana in Tunisia dove conosce ogni abitudine italiana,la società italiana,cultura italiana e lingua italiana
-È ossessionato dal sesso e ama il sesso, è molto attivo nei rapporti sessuali
-Da adolescente era un bullo con altri adolescenti finendo di picchiarsi con gli altri e ha avuto sempre un carattere violento
-Nonostante il carattere violento, è anche depresso che cambia umore da essere felice,arrabbiato o triste e durante la sua fase di depressione si sente senza speranze,indifferente e poco attivo.
In modo simile al suo alleato Marwan, soffre di bassa autostima e per nasconderlo tenta di sembrare forte.
-È interessato all'antica Roma e impero romano
-È un oratore,attento a studiare gesti e pose, ha un carattere vivace ed estroverso
-È un grande ammiratore del sionismo nonostante è antisemita verso gli ebrei che vivono nelle nazioni bianche
-Il suo cibo preferito è insalata di aglio tritato grossolanamente e innaffiato con olio e succo di limone fresco
-Teme molto Adolf Hitler con il timore che sarà presto un pazzo ossessionato per lui
Parenti
Mark Foster (nonno,deceduto)
Anne (nonna,deceduta)
Calvin Foster (padre,deceduto)
Emma Flynn (madre,deceduta)
Giulia Costa (moglie, 56 anni)
Aurelia Foster (figlia avuta da Giulia, 36 anni)
Cesare Foster (figlio avuto da Giulia, 34 anni)
Andrea Foster (figlio avuto da Giulia,deceduto)
Adriano Foster (figlio avuto Giulia, 30 anni)
Agrippina Foster (figlia avuta da Giulia, 28 anni)
Esmeralda Messina (amante)
Paola Levi (amante)
Ettore Pagani (genero sposato con Aurelia, 41 anni)
Margherita Sforno (ex fidanzata, deceduta)
Felix Sforno (figlio illegittimo, deceduto)
Chad Foster (fratello,deceduto)
Jessica Foster (sorella,deceduta)
Cesar Foster (zio)
Carl Foster (zio,deceduto)
Brad Foster (zio)
Chrystal Foster (zia)
Fernando Foster (zio)
Rajan Foster (ziastro)
Charles Foster (ziastro,deceduto)
Achille Foster (cugino, figlio di Carl)
Burak al-Badri (cugino, figlio di Chrystal)
Ali Foster (cugino,figlio di Rajan)
Ehsaan Foster (cugino,figlio di Rajan)
Saddam Foster (cugino,figlio di Rajan)
Prestavolti:
-Benito Mussolini (pv attuale)
-Tomer Macloof
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Migliaia di persone sono scese in piazza a Roma in Porta San Paolo in risposta al divieto “politico” di manifestare a sostegno del popolo palestinese sottoposto ad un genocidio e i bombardamenti israeliani sul Libano.
Nonostante una “tempesta perfetta” di ostacoli (clima di terrore seminato dai media, divieto della Questura, posti di blocco per i pullman sulle autostrade e delle strade intorno a Porta San Paolo, sciopero dei trasporti, pioggia) almeno novemila persone hanno sentito il dovere di opporsi ad un divieto imposto dal governo alla stessa Questura e al tentativo di cominciare – anche in Italia – a criminalizzare e impedire le manifestazioni per la Palestina.
La partecipazione è stata uno straordinario segnale e risultato politico, non del tutto inaspettato ma non nelle dimensioni con cui si è palesato nella piazza di Roma.
Non è stato consentito il corteo richiesto a gran voce dalla piazza ma solo il concentramento in piazza di Porta San Paolo che si è prolungato fino alle 17.30 dopo una sorta di corteo all’interno del perimetro della piazza.
Alla fine della manifestazione, una cinquantina di persone hanno sentito la indesiderata esigenza di azzuffarsi con lo schieramento della polizia in via Ostiense e lanciare alcune bombe carta contro gli agenti ricevendo come reazione l’acqua degli idranti, i lacrimogeni e le manganellate della polizia schierata, ci sono tre manifestanti feriti. Di conseguenza le cronache e i titoli dei telegiornali vengono già largamente monopolizzati da questo fattore e non dallo straordinario risultato politico ottenuto con il rifiuto di massa di un inaccettabile divieto di manifestare.
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Cosa pensi di tutte queste donne che passano il loro tempo a spogliarsi in questo blog? Non diventano noiose, banali e scontate? Da uomo per carità è un bel vedere ma dopo un po' il tutto diventa moooolto noioso...
Buongiorno puritano ed annoiato anonimo,
faccio una premessa: non mi piacciono le generalizzazioni, quindi ho difficoltà a gestire la categoria (generalista) de ''le donne che si spogliano''.
Tento quindi di proporre una categorizzazione di maggior dettaglio, partendo da una allegoria: forse che tutti coloro che scrivono qui su Tumblr (altra categoria generalista) possono essere equiparati e definiti tramite identici aggettivi? Io dico no e lo dico perché alcuni fra loro mi lasciano in attesa del loro successivo post con la stessa impazienza che hanno gli scolari per la fine della scuola, altri, piuttosto guarderei la vernice asciugarsi sul muro, che leggerli.
Così le donne che, per ragioni loro, personali, insindacabili e (molto più frequentemente di quanto vorremmo noi maschi) NON legate alla ricerca di un partner, si mostrano nelle loro nudità: alcune sono estremamente creative, sensuali, un piacere estetico ancor prima che subombelicale, hanno effettiva capacità di produrre arte, suggestioni, brividi...altre no.
A riguardo della noia, ti dirò, mi annoia e frustra di più la dilagante corruzione, la manifesta incapacità di gran parte del governo italiano e la palesa disonestà dell'altra parte, l'insensibilità a riguardo della necessità di uno stato palestinese, la perdita di senso critico, scientifico ed oggettivo che emerge dalle dinamiche di questo (una volta bel) paese, ed un miliardo di altre cose che sarebbe lungo annotare.
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Un importante giro di boa verso la manifestazione nazionale del 4 novembre a Roma
Nonostante un tempo inclemente, oltre duemila persone hanno sfilato dalla basilica di San Piero a Grado sino alla base militare di camp Darby, sino ad arrivare alle reti della base del CISAM (Centro Interforze Studi per le Applicazioni Militari), dove pende il progetto di insediamento di una base dei Gruppo di InterventI Speciali dei carabinieri.
Una manifestazione preparata da tempo dal Movimento contro la base a Coltano ed altrove, per dire no alla nuova base che il governo Draghi prima e il governo Meloni adesso intendono costruire nel cuore di un parco naturale già occupato da queste due servitù militari statunitense ed italiana.
L’emergenza palestinese di queste ultime settimane, riesplosa con l’insurrezione popolare del 7 ottobre, ha profondamente condizionato il clima e le parole d’ordine del corteo, orientando tutte le componenti che hanno incarnato la manifestazione ad esprimere la propria solidarietà con il popolo palestinese e la sua resistenza contro Israele, con contenuti diversi ma convergenti sul no al massacro in atto a Gaza.
Una manifestazione importante, che ha visto sfilare molte soggettività provenienti dal centro e nord Italia, impegnate sia nella lotta contro la guerra, sia su tematiche ambientali territoriali riconducibili al clima di “guerra interna” che subiscono i territori, martoriati dal produzioni nocive, discariche e scandali continui, che vedono amministratori locali di tutti gli schieramenti politici coadiuvare e coprire imprese private nell’interramento abusivo di residui cancerogeni.
Insieme alle questioni ambientali sono state agitate le tematiche della militarizzazione della formazione e dell’Università, anche grazie alla forte presenza dei giovani di Cambiare Rotta e di OSA (organizzazione Studentesca di Alternativa), che insieme alla Rete dei Comunisti hanno animato la manifestazione con uno striscione che recitava: “Con la Palestina fino alla vittoria – no basi no guerre no NATO – sabato 4 novembre tuti a Roma”.
Forte la presenza di Potere al Popolo, con la presenza della portavoce nazionale Marta Collot, intervenuta ai microfoni e sulla stampa sui temi del No alla guerra, alla NATO e all’invio delle armi in Ucraina, oltre che alla solidarietà con la resistenza palestinese.
Infine ma non per ultima l’Unione Sindacale di Base, che nel suo intervento al microfono ha evidenziato il clima di guerra “interna” che si sta vivendo a livello continentale con l’arresto di un sindacalista della CGT francese per “apologia di terrorismo” per aver solidarizzato con la resistenza palestinese.
Anche in Italia si susseguono provvedimenti liberticidi contro il diritto di sciopero e contro le mobilitazioni studentesche. Una guerra fatta di tagli enormi alla spesa sociale e ai salari per pagare missioni militari e invio di armi, ma anche di centinaia di morti sul lavoro e decine di migliaia di invalidi.
A Pisa abbiamo vissuto un momento importante di mobilitazione, che ha portato in piazza istanze generali e territoriali.
Ora si tratta di mettere a valore la forza espressa contro basi militari, militarizzazione della società e devastazioni territoriali, orientandola contro il primo responsabile di queste politiche: il governo Meloni e il suo allineamento totale con l’euroatlantismo NATO, che sta portando il paese nell’occhio del ciclone di un escalation pericolosissima per la pace nel mondo.
Per questo siamo scesi in piazza indicando nella manifestazione nazionale del 4 novembre come ulteriore passaggio, insieme a tutte le mobilitazioni che si svolgeranno in quel giorno in altre città, per dare una nuova prospettiva al movimento contro la guerra nel nostro paese.
Ci vediamo a Roma il 4 novembre!
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In questi tempi di facile e gratuito antisemitismo (che nulla a che fare con la guerra che il governo di Netanyahu ha scatenato contro il popolo palestinese a Gaza), ho voluto regalarmi questo magnifico libro fotografico di Francesco Maria Colombo.
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