#godunov 2018
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Think this was supposed to be an Ask which was accidentally sent in as a submission. I actually don't remember this scene but I watched Godunov a long time ago ahah. So, putting this here for anyone else who didn't know but might want to :)
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Movies That I watched in 2023
This year I made further in my list then I did Last year, I could have watched more but I guess it was enough, I even did a little research and watched the whole Filmography of polish director Andrej Zulawski, something I want to do with other director, next I wanna do is David Cronenberg, but that's for next year.
Favorites are the ones in Bold.
Inferno (1980)
Nightmare City (1980)
The Bird With the Crystal Plumage (1970)
Career Opportunities (1991)
Seven Blood-Stained Orchid's (1972)
Urusei Yatsura: Only You (1983)
The Menu (2022)
Possession (1981)
Urusei Yatsura 2: Beautiful Dreamer (1984)
The Cook, The Thief, His Wife and her Lover (1989)
Zombie for Sale (2019)
The Third Part of the Night (1971)
Solaris (1972)
The Banshees of Inisherin (2022)
Benediction (2021)
The Devil (1972)
That Most Important Thing: Love (1984)
The Public Woman (1984)
L'amour Braque (1985)
On the Silver Globe (1988)
Infinity Pool (2023)
Seven Samurai (1954)
Skinnamarink (2022)
When You Finish Saving the World (2022)
Sharper (2023)
My Nights are More Beautiful Than Your Days (1989)
Boris Godunov (1989)
Cocaine Bear (2023)
Blue Note (1991)
John Wick 4: Baba Yaga (2023)
Szamanka (1996)
La Fidelidad (2000)
Cosmos (2015)
Unicorn Wars (2022)
Night on the Galaxy Railroad (1985)
Treasure Planet (2002)
The Secret of NIMH (1982)
Sinbad: Legend of the Seven Seas (2003)
Dungeons & Dragons: Honor Among Thieves (2023)
Renfield (2023)
Stalker (1979)
The Castle of Cagliostro (1979)
Song of the Sea (2014)
The Red Turtle (2016)
One Piece Film: Red (2022)
I Like Movies (2022)
Tetris (2023)
Spirited Away (2001)
Persona (1966)
The Legend of Hei (2019)
They Cloned Tyrone (2023)
The Raid 2 (2014)
Marcel the Shell With Shoes On (2021)
Escape From the Silver Globe (2021)
Dracula (1931)
Friday the 13th Part VI: Jason Lives (1986)
Cobweb (2023)
The King of Comedy (1982)
Saint Maud (2019)
Gerald's Game (2017)
A Zed and Two Noughts (1985)
Saw X (2023)
Bottoms (2023)
Into the Spider-Verse (2018)
Oppenheimer (2023)
Barbie (2023)
Metalapocalypse: Army of the Doomstar (2023)
The Pianist (2002)
Opera (1987)
Beau is Afraid (2023)
Craig Before the Creek (2023)
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Don Carlos alla Scala di Milano
La Stagione 2023/2024 del Teatro alla Scala partirà giovedì 7 dicembre alle 18 con Don Carlos di Giuseppe Verdi nella versione approntata dal compositore per la Scala nel 1884. Come sempre lo spettacolo sarà ripreso dalle telecamere di Rai Cultura e trasmesso in diretta televisiva su Rai1 e radiofonica su Radio3, inoltre la Prima sarà preceduta domenica 3 dicembre dall’Anteprima per gli Under30 e seguita fino al 2 gennaio da 7 rappresentazioni tutte esaurite. L’opera, che ha inaugurato la Stagione nel 1868, 1878, 1912, 1926, 1968, 1977, 1992 e 2008 verrà diretta dal Direttore Musicale Riccardo Chailly sul podio dell’Orchestra del Teatro alla Scala con un cast che schiera Francesco Meli come Don Carlo, Anna Netrebko come Elisabetta di Valois, Michele Pertusi come Filippo II, Elīna Garanča come Principessa d’Eboli, Luca Salsi come Marchese di Posa e Ain Anger come Grande Inquisitore. Un protagonista di non minore rilievo sarà il Coro del Teatro alla Scala diretto da Alberto Malazzi, le scene sono di Daniel Bianco, i costumi di Franca Squarciapino, le luci di Pascal Mérat, i video di Franc Aleu e la coreografia di Nuria Castejón. La vicenda, ambientata alla fine del Cinquecento in Spagna vede Don Carlos, l'infelice erede al trono, segretamente innamorato della matrigna Elisabetta, figlia del re di Francia. Ma la principessa di Eboli, dama di compagnia della regina, scopre tutto e denuncia i due all'Inquisizione. Il re Filippo, per salvare il figlio e erede, chiede aiuto all'Inquisitore che però gli chiede in cambio di incastrare il marchese di Posa, da sempre caro amico di Carlos. L'accordo riesce e il marchese viene ucciso mentre Carlos riesce a fuggire dalla prigione del palazzo reale. Tuttavia Filippo decide di uccidere i due amanti, ma un monaco misterioso salva la vita di Carlos, che scompare per sempre dal mondo. Per Riccardo Chailly Don Carlos sarà il compimento di una riflessione sul potere estesa su tre inaugurazioni di Stagione, dopo Macbeth di Verdi nel 2021 e Boris Godunov nel 2022, ma si tratta anche di un ritorno al Verdi della maturità dopo le tre inaugurazioni dedicate all’evoluzione delle opere giovanili con Giovanna d’Arco nel 2015, Attila nel 2018 e Macbeth nel 2021. Chailly inoltre ha proposto anche Aida in forma di concerto nel 2020, dopo averla diretta nell’allestimento di Zeffirelli il 7 dicembre 2006. Nel suo nuovo approccio a Don Carlos, che aveva diretto ad Amsterdam nel 2010 in un allestimento di Willy Decker, il Maestro torna alle edizioni dirette da Claudio Abbado nel 1968 e 1977, di cui aveva seguito le prove, ma fa riferimento anche allo studio diretto dei manoscritti messigli a disposizione da Ricordi. Come nell’edizione di Abbado, si ascolterà l’introduzione al monologo di Filippo affidato alla fila dei violoncelli secondo partitura e non al violoncello solo come spesso avviene. Inoltre con i complessi scaligeri Riccardo Chailly ha recentemente diretto la scena di Filippo con Ildar Abdrazakov nella serata …A riveder le stelle del 7 dicembre 2020, l’aria di Elisabetta in concerto con Anna Netrebko e il coro del II atto in disco e in tournée. Read the full article
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Scala: il 7 dicembre 2023 Prima con Don Carlo, cast stellare e mega produzione
(Adnkronos) - La Stagione 2023/2024 del Teatro alla Scala si apre giovedì 7 dicembre, alle ore 18, con Don Carlo di Giuseppe Verdi nella versione approntata dal compositore per la Scala nel 1884. Come ogni anno lo spettacolo sarà ripreso dalle telecamere di Rai Cultura e trasmesso in diretta televisiva su Rai1 e radiofonica su Radio3. La prima della Scala La Prima sarà preceduta domenica 3 dicembre dall'Anteprima per gli Under30 e seguita fino al 2 gennaio da 7 rappresentazioni tutte esaurite. L'opera, che ha inaugurato la Stagione nel 1868, 1878, 1912, 1926, 1968, 1977, 1992 e 2008, sarà diretta dal direttore musicale Riccardo Chailly sul podio dell'Orchestra del Teatro alla Scala con un cast che schiera Francesco Meli come Don Carlo, Anna Netrebko come Elisabetta di Valois, Michele Pertusi come Filippo II, Elīna Garanča come Principessa d’Eboli, Luca Salsi come Marchese di Posa e Ain Anger come Grande Inquisitore. Protagonista di non minore rilievo il Coro del Teatro alla Scala diretto da Alberto Malazzi. Le scene sono di Daniel Bianco, i costumi di Franca Squarciapino, le luci di Pascal Mérat, i video di Franc Aleu e la coreografia di Nuria Castejón. Per il maestro Riccardo Chailly, Don Carlo è il compimento di una riflessione sul potere estesa su tre inaugurazioni di Stagione, dopo Macbeth di Verdi nel 2021 e Boris Godunov nel 2022. Come scrive Michele Girardi, vi è una relazione evidente «tra le tematiche trattate nel Boris Godunov di Musorgskij e nel Don Carlos di Verdi, cioè le logiche spietate dei detentori di un potere assoluto che disintegra l'aspirazione alla felicità individuale e collettiva degli oppressi». Ma si tratta anche di un ritorno al Verdi della maturità dopo le tre inaugurazioni dedicate all’evoluzione delle opere giovanili con Giovanna d’Arco nel 2015, Attila nel 2018 e Macbeth nel 2021 (Chailly peraltro ha proposto anche Aida in forma di concerto nel 2020, dopo averla diretta nell’allestimento di Zeffirelli il 7 dicembre 2006). Un "nuovo" Don Carlo Nel suo nuovo approccio a Don Carlo, che aveva diretto ad Amsterdam nel 2010 in un bell’allestimento di Willy Decker, il maestro Chailly torna con la memoria alle edizioni dirette da Claudio Abbado nel 1968 e 1977, di cui aveva seguito le prove, ma fa riferimento anche allo studio diretto dei manoscritti messigli a disposizione da Ricordi. Come nell’edizione di Abbado, si ascolterà l’introduzione al monologo di Filippo affidato alla fila dei violoncelli secondo partitura e non al violoncello solo come spesso avviene. Con i complessi scaligeri Riccardo Chailly ha recentemente diretto la scena di Filippo con Ildar Abdrazakov nella serata "���a riveder le stelle" del 7 dicembre 2020, l’aria di Elisabetta in concerto con Anna Netrebko e il coro del II atto in disco e in tournée. Don Carlo torna al Teatro alla Scala per la prima Una grande produzione che rispecchia la doppia natura di dramma storico e manifesto romantico dell’originale schilleriano mettendo in luce gli straordinari artisti e artigiani che operano nei laboratori del Teatro. Un impianto scenico unico si trasforma senza interrompere lo svolgimento dell’azione nei diversi spazi previsti dal libretto grazie alla spettacolare alternanza di colossali elementi scenografici. Verdi propone i temi a lui cari della libertà dei sentimenti, della difficile relazione tra padri e figli e della liberazione dei popoli oppressi sullo sfondo del conflitto tra il potere temporale e quello religioso. Per rendere l’atmosfera sospesa tra ambiente ecclesiastico e secolare il regista Lluís Pasqual e lo scenografo Daniel Bianco hanno fatto riferimento all’uso dell’alabastro nelle finestre degli edifici religiosi ma anche civili e in particolare alla grande finestra della Collegiata di Santa María La Mayor nella città spagnola di Toro. Una grande torre di alabastro è inquadrata in un sistema di cancellate che anch’esse ricorrono nell’architettura religiosa quanto in quella civile. La scena permette di ritagliare nei grandi spazi del palcoscenico i numerosi momenti di intimità e di isolamento che punteggiano la tragedia. Dietro le quinte dello spettacolo Don Carlo ci porta dietro le quinte dello spettacolo del potere: anche l’autodafé, cerimonia abbagliante e macabra di autorappresentazione dell’assolutismo, non troppo diversa dai meccanismi della propaganda di oggi, è mostrata soprattutto nel momento della preparazione e solo pochi minuti sono riservati alla 'festa' nella sua magniloquente esteriorità. Qui campeggia un colossale retablo dorato e finemente istoriato. Questi spazi sono animati dal pittoricismo dei costumi di Franca Squarciapino, che riprendono l’abbigliamento rappresentato nella ritrattistica del tempo ma lo alleggeriscono nella scelta dei materiali, garantendo facilità di movimento e una certa romantica vitalità ai personaggi. L'impianto è documentato ma non necessariamente filologico: pur collocati nella loro epoca, i protagonisti rappresentano emozioni e caratteristiche umane presenti in ogni tempo. Il colore prevalente è il nero, non inteso come espressione di mortificazione o di lutto ma come esibizione di potere e ricchezza: nel ‘500 velluti e broccati neri erano tra le stoffe di maggior pregio. La prima assoluta La prima assoluta di Don Carlos ha luogo all’Opéra di Parigi (che aveva allora sede nella Salle le Péletier che sarebbe stata distrutta da un incendio nel 1873) l’11 marzo 1867. È la terza opera scritta da Verdi per la Francia dopo Jérusalem (riscrittura del 1847 dei Lombardi alla prima Crociata) e Les Vêpres Siciliennes (1855). Il libretto francese di Joseph Méry e Camille du Locle è tratto dalla tragedia di Friedrich Schiller Don Karlos, Infant von Spanien andata in scena ad Amburgo nel 1787. L’opera, commissionata in occasione della seconda Esposizione Universale di Parigi (il direttore dell’Opéra, Jules Perrin, aveva proposto Don Carlos oppure Cleopatra dal Giulio Cesare di Shakespeare; Verdi aveva pensato a Re Lear ma soprattutto a El zapatero y el Rey di Zorilla prima di risolvere per Schiller), era in cinque atti con balletto secondo l’uso della “grande boutique” e proclamava i valori della libertà personale e politica contro l’oppressione dell’assolutismo religioso e statuale. Angelo Mariani dirige Don Carlo La prima italiana segue di pochi mesi quella parigina: Angelo Mariani dirige Don Carlo, con libretto tradotto in italiano da Achille de Lauzières, a Bologna il 27 ottobre, protagonista Teresa Stolz. La Stolz è Elisabetta anche nella prima dell’opera al Teatro alla Scala, diretta da Alberto Mazzucato il 25 marzo 1868: si eseguono i cinque atti in lingua italiana con il balletto. La stessa versione in cinque atti e ballabili inaugurerà la Stagione scaligera il 26 dicembre 1868, sul podio Eugenio Terziani, e il 26 dicembre 1878, direttore Franco Faccio. Nel frattempo, per la prima al Teatro di San Carlo di Napoli nel 1872 Verdi aveva modificato il duetto tra Filippo II e il Marchese di Posa e scorciato il duetto finale tra Carlo ed Elisabetta. Il lavoro di rimaneggiamento riprende e si intensifica insieme a Du Locle per la versione francese di Vienna nel 1882 (“a Vienna – scrive Verdi – i portinai chiudono la porta principale delle case le opere lunghe si amputano ferocemente dal momento che mi si dovevano amputare le gambe ho preferito affilare e adoperare io stesso il coltello”) e si conclude per la produzione in lingua italiana del 1884 al Teatro alla Scala. I tagli di Verdi Qui Verdi opera non solo una serie di tagli, ma un ripensamento profondo della struttura e in certo modo della natura stessa dell’opera: sopprime l’intero primo atto (ovvero l’antefatto che narra lo sbocciare della passione tra Carlo ed Elisabetta nella foresta di Fontainebleau); riscrive i duetti Carlo-Rodrigo e Filippo-Rodrigo dell’atto secondo; sostituisce l’inizio dell’atto terzo con un preludio e sopprime il successivo balletto; riscrive gran parte della scena Filippo-Elisabetta dell’atto quarto col successivo Quartetto; abbrevia il finale quarto, a partire dalla morte di Rodrigo; riscrive e abbrevia la conclusione dell’atto quinto. Ne emerge un dramma nuovo, più sintetico e agile, in cui il fattore politico e la figura di Filippo II prevalgono su quello psicologico/sentimentale e sui personaggi di Carlo ed Elisabetta. Nata da necessità pratiche, la revisione finisce per rispecchiare la propensione di Verdi alla stringatezza drammatica: “i tagli – scrive – non guastano il dramma musicale, anzi accorciandolo lo rendono più vivo”. Storia e fascino, cos'è il Don Carlo rappresentato alla futura prima della Scala? Nel 1886 Verdi approva, pur senza esservi intervenuto personalmente, una nuova versione proposta a Modena, che ripristina il primo atto secondo l’edizione Ricordi facendolo seguire dagli altri quattro come ridisegnati nell’edizione scaligera del 1884. La prima dell’opera al Piermarini risale al marzo 1868, seguita dalle prime due inaugurazioni di stagione nel dicembre dello stesso 1868 e dieci anni più tardi e quindi dalla prima assoluta della versione in quattro atti nel 1884. Nei decenni successivi Don Carlo appare nei cartelloni con scarsa frequenza: Tullio Serafin dirige l’edizione in quattro atti nel 1912, Arturo Toscanini nel 1926 e 1928 sceglie i cinque atti. In seguito sceglieranno i quattro atti Fernando Previtali (1947), Antonino Votto (1952 e 1954 con Maria Callas come Elisabetta), Gabriele Santini nel 1960 e 1963. Il Don Carlo alla Scala di Milano Don Carlo torna a inaugurare la Stagione nel 1968, sempre in quattro atti, con la direzione di Claudio Abbado e la regia di Jean-Pierre Ponnelle. Il cast comprende Rita Orlandi Malaspina (poi anche Raina Kabaivanska, già presente insieme a Leyla Gencer nel 1963), Bruno Prevedi, Fiorenza Cossotto, Piero Cappuccilli e Nicolai Ghiaurov. Lo spettacolo sarà ripreso nel 1970 con importanti novità nel cast, tra cui Plácido Domingo e Shirley Verrett. Per la Stagione del Bicentenario del 1978, che si snoda senza soluzione di continuità dal 7 dicembre 1977 al 1979, Abbado propone la versione in cinque atti in una storica produzione di Luca Ronconi con le scene di Damiano Damiani e due cast straordinari: Mirella Freni e Margaret Price come Elisabetta, José Carreras e Plácido Domingo come Don Carlo, Nicolai Ghiaurov e Evgeni Nesterenko come Filippo II, Piero Cappuccilli e Renato Bruson come Posa, Elena Obrazstova come Eboli. La passione abbadiana per l’opera si arricchisce di un ulteriore capitolo con l’incisione per Deutsche Grammophon con i complessi scaligeri dell’originale francese in cinque atti, completa in appendice delle parti soppresse da Verdi tra cui il “ballo della Peregrina”. Nel cast Plácido Domingo, Katia Ricciarelli, Ruggero Raimondi, Nicolai Ghiaurov, Lucia Valentini Terrani e Leo Nucci. I grandi direttori d'orchestra È Riccardo Muti nel 1992 a riportare Don Carlo al 7 , nella versione in quattro atti sfarzosamente portata in scena da Franco Zeffirelli con Luciano Pavarotti, Daniela Dessì, Samuel Ramey, Luciana D’Intino e Paolo Coni. Nel 2008 Daniele Gatti dirige la prima Anteprima Under30 il 4 dicembre e quindi inaugura la Stagione con una versione integrale delle versioni in 5 e 4 atti in italiano a cura di Ursula Günther, inclusiva degli inediti. La regia è di Stéphane Braunschweig, cantano Stuart Neill, Fiorenza Cedolins, Ferruccio Furlanetto, Dolora Zajick, Dalibor Jenis e Anatoli Kotscherga. Lo spettacolo viene ripreso nel 2013 con Fabio Luisi sul podio ma gli atti diventano quattro; in palcoscenico Fabio Sartori, Martina Serafin, René Pape, Ekaterina Gubanova, Massimo Cavalletti e Štefan Kocán. Ancora in cinque atti in italiano l’ultima apparizione scaligera del titolo, nel 2017 nell’allestimento salisburghese di Peter Stein con Myung-Whun Chung e il debutto di Francesco Meli come Don Carlo al Piermarini insieme a Krassimira Stoyanova, Ferruccio Furlanetto, Ekaterina Semenchuk, Simone Piazzola e Orlin Anastassov. [email protected] (Web Info) Read the full article
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Cuauhtli Jiménez, nominado al Ariel 2023 como Mejor Actor
El martes 20 de junio, la Academia Mexicana de Ciencias y Artes Cinematográficas anunció las nominaciones al premio Ariel 2023. Por su trabajo en la película “Finlandia”, dirigida por Horacio Alcalá, Cuauhtli Jiménez está nominado como Mejor Actor.
Sobre su nominación, Cuauhtli declara sentirse:
“Feliz, conmovido porque nunca había vivido esto y sorprendido porque las nominaciones siempre son muy peleadas. Amo Finlandia, es un trabajo en equipo muy bello y una película que toca fibras muy profundas. Mi admiración siempre y mi gratitud con Horacio Alcalá por darme esa primera oportunidad en cine que siempre peleamos los actores”.
En “Finlandia”, un terremoto libera las emociones de una comunidad. Las muxes luchan por el reconocimiento de su género como uno más en la sociedad, a la vez que combaten sus propias pasiones, traumas y sentimientos escondidos. Delirio (Noé Hernández) es la líder que guiará a esta comunidad hacia el descubrimiento de sí mismos. Mariano (Erick Israel Consuelo) y Amaranta (Cuauhtli Jiménez) se encuentran bajo un alud negro de sufrimiento que les nubla la salida a la libertad. Un viaje que transforma la vida de una diseñadora. Su forma de apreciar la realidad y la visión interna de sí misma cambia cuando comienza a convivir con los habitantes de esta parte de la sociedad consiguiendo descubrir el origen de su tormento.
Cuauhtli Jiménez actualmente es el protagonista de “Siete Veces Adiós, Él y Él”, una obra musical dirigida por Alan Estrada, que se presenta con gran éxito todos los jueves a las 8:45pm en el Nuevo Teatro Ramiro Jiménez.
Más sobre Cuauhtli Jiménez…
Originario de Tabasco, Cuauhtli es uno de los actores mexicanos más versátiles en la actualidad. Su talento lo ha llevado a participar en cine, teatro y televisión. Además de los proyectos recientes como “¡Que Viva México!”, “Contra las cuerdas” y “Siete Veces Adiós, Él y Él”.
En cine lo hemos podido ver en cintas como: “Los Adioses”, “Carmín Tropica”l, “La habitación”, “Las Buenas Hierbas”, “Kilometro 31 - sin retorno”, “Somos lo que hay”, entre otras.
En el 2021 estrenó “Finlandia” cinta de Horacio Alcalá que protagoniza junto a Noé Hernández, película que lo puso en el ojo de muchos festivales nacionales e internacionales. Una historia que habla de las muxes y su lucha por ser reconocides como un género más de la sociedad.
En televisión recién estrenó “Contra las cuerdas” para Netflix, al lado de Caraly Sánchez, Carmen Ramos y Michelle Rodríguez, también participó en “Tres Milagros” junto a Fátima Molina en TV Azteca dirigidos por Carlos Bolado, además de actuar en “Narcos: México”, “Fear the walking dead”, “Run coyote run”, “La Querida del Centauro”, “Capadocia”, “El Señor de los Cielos”, entre otror.
En teatro, participó en la obra “Buenas Personas” (2018) de David Lindsay-Abaire y dirigida por Diego del Río y protagonizada por Arcelia Ramírez. Formó parte de “Boris Godunov” montaje de “La Fura Dels Baus” en su gira por México en el Teatro Metropolitan (2009). Además de haber colaborado con directores teatrales como Mauricio García Lozano, José Caballero, Claudia Ríos y Antón Araiza. Participó en las obras “La Boda” y “El viaje de los cantores” ganadoras del XIII y XIV Festival de teatro UNAM (FITU).
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January 07
[1325] Afonso IV succeeds Denis as King of Portugal.
[1430] Duke Philip the Good (33) formally celebrate marriage to Isabella of Portugal (32) in Sluys, Burgundy.
[1598] Boris Godunov seizes Russian throne on death of Feodor I.
[1601] Robert, Earl of Essex, leads revolt in London against Queen Elizabeth I.
[1610] Galileo Galilei discovers the first three moons of Jupiter: Io, Europa & Ganymede.
[1611] Trial of Hungarian aristocrat Elizabeth Bàthory for killing and torturing hundreds of young women, later sentenced to house arrest for the rest of her life.
[1698] Russian Tsar Peter the Great departs Netherlands for England.
[1790] French Revolution: A major riot breaks out in Versailles as people demand lower bread prices.
[1879] Dutch King William II weds Emma von Waldeck-Pyrmont.
[1892] A massive mine explosion leaves nearly 100 dead in Krebs, Oklahoma; blacks trying to help rescue white survivors, driven away with guns.
[1901] "Colorado Cannibal" Alfred Packer is paroled.
[1923] Baltimore Sun warns of the Ku Klux Klan.
[1934] Dutch Princess Juliana weds German Prince Bernhard von Lippe-Biesterfeld.
[1950] "Rudolph the Red-Nosed Reindeer" is the #1 song on the U.S. pop charts.
[1971] American horror, sci-fi and fantasy author Stephen King weds Tabitha Spruce, author and activist.
[1989] Akihito becomes the 125th Emperor of Japan after the death of his father Emperor Shōwa (Hirohito).
[1994] United Express commuter plane crashed in Ohio, killing 5.
[2006] Punky pop singer P!nk (26) weds motocross daredevil and "The Surreal Life" actor Carey Hart (30) at the Four Seasons Resort at Peninsula Papagayo in Guanacaste, Costa Rica.
[2012] Lady A (formerly Antebellum) singer-songwriter Hillary Scott (26) weds drummer Chris Tyrrell (25) at the Appel Inn near Albany, New York.
[2015] 12 people die and 11 injured in shooting at French satirical magazine "Charlie Hebdo" offices.
[2018] It snows in the Sahara desert - 15 inches reported in Aïn Séfra, Northwest Algeria.
[2019] Amazon overtakes Microsoft to become the world's most valuable listed company for the first time, worth $797B.
[2021] Facebook Chief Executive Mark Zuckerberg blocks President Donald Trump from Facebook and Instagram till Jan. 20, following suspension of his other social media accounts the previous day.
[2021] Elon Musk, co-founder of Tesla, becomes the world's richest man, worth $186B, overtaking Amazon founder Jeff Bezos.
[2022] Three men convicted of murdering black jogger Ahmaud Arbery in Feb. 2020, sentenced to life in prison in Georgia court.
#on this day in history#on this day#otdih#otd#american history#january#world history#january 07#charlie hebdo#rudolph the red nosed reindeer#alfred packer#galileo galilei#queen elizabeth i of england#elizabeth báthory#peter the great#french revolution#emperor akihito#sahara desert#amazon#mark zuckerberg#donald trump#jeff bezos#elon musk#stephen king#p!nk#lady a
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Aleksandr Gorbatov as Fyodor Mstislavsky in Годунов | Godunov, 1x06 (2018)
#Годунов#Godunov#Godunov 2018#Russian cinema#Russian TV#period drama#Fyodor Mstislavsky#Feodor Mstislavsky#Aleksandr Gorbatov#Александр Горбатов#perioddramaedit#periodedits#gifshistorical#russianperioddrama#tvedit#godunovedit#Godunov 1x06#my gifs#still one of the best evil idiots I've ever seen#he's actually phlegmatic!#he doesn't snap because he's delusional or unpredictable!#not many entitled evil idiots have such manners#I've recently used this guy as a fancast#so now I'm fighting the urge to rewatch Godunov s01 yet again
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Tsaritsa Maria Skuratova-Belskaya in TV Series Godunov (2018-2019)
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Svetlana Hodchenkova as tsarina Maria Skuratova (Godunova) in russian tv series “Godunov” (2018)
#perioddramaedit#period drama#godunov#godunov 2018#maria skuratova#svetlana hodchenkova#16th century#my edit
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I was afraid Godunov was going to be like Sophia - visually appealing but kinda boring. However, it has been quite good! Not nearly as good as Ekaterina or Bloody Lady, but still good :D
#godunov#godunov 2018#today is just a night of me spouting opinions about stuff i've been watching#op
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ROUND 3: GROUP D
#round 3#godunov 2018#godunov#elizabeth#elizaveta#elizaveta 2022#elizabeth 2022#russian period dramas bracket#period dramas#tumblr bracket#polls#tumblr polls#russian period dramas
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Boris Godunov liveblog (Paris 2018)
https://vk.com/video371470145_456239425
lots of French talking at the beginning which I skipped
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Maria Skuratova-Belskaya in Godunov (2018- )
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Hello! May I bother you, please? What movie/series do you use in "Henry: Virtuous Prince, David Starkey" set?
sure :) it comes from the russian tv-serie GODUNOV (2018)
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𝐏𝐄𝐑𝐈𝐎𝐃 𝐃𝐑𝐀𝐌𝐀 𝐀𝐏𝐏𝐑𝐄𝐂𝐈𝐀𝐓𝐈𝐎𝐍 𝐖𝐄𝐄𝐊 𝟐𝟎𝟐𝟐
3/7. Favorite COSTUMES :
• Maraviglioso Boccaccio | Wondrous Boccaccio (2015) • Годунов | Godunov (s01, 2018) • Un peuple et son roi | A People and Its King | One Nation, One King (2018)
#perioddramaweek2022#period drama#Maraviglioso Boccaccio#Maraviglioso Boccaccio 2015#Wondrous Boccaccio#Годунов#Godunov#Godunov 2018#Un peuple et son roi#Un peuple et son roi 2018#A People and Its King#One Nation One King#Italian cinema#Russian cinema#Russian TV#French cinema#my gifs
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