#gloriosity
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Gloriosity: If You See the Lord's, People Will See Yours
Have you heard about gloriosity? It’s not yet an official word, but I have heard that LOTS OF PEOPLE (ok, me) are lobbying to make it official. To add weight to my literary campaign, consider this passage from the New Testament: “And we all, who with unveiled faces contemplate the Lord’s glory, are being transformed into his image with ever-increasing glory, which comes from the Lord, who is the…
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🌱Le Lis de malabar, lis glorieux appelé aussi Gloriosa, est une très belle plante grimpante aux somptueuses fleurs. C'est une plante tropicale qui possède un gros rhizome et des feuilles lui servant à s'enrouler sur les supports tels que des grillages. Graines de Gloriosa à semer disponibles sur le site ethnoplants. #lisdemalabar #lisglorieux #gloriosa #gloriosasuperba #Flammenlilie #ruhmeskrone #gloriose #Glorylily #flamelily #liriotrepador #ethnoplants #grimpante #liane #fleur #fleurs #trepadora #climbingplant #vine #flower #flowers #tropicalplant #exoticplant #plantetropicale #planteexotique #jardinage #jardiner #jardin https://www.instagram.com/p/Cn8_f2BoT_B/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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In questa sequela di piogge e allerte meteo che ha interessato il mio preg.mo comune mi ha urtato particolarmente la frase: "Invitiamo la cittadinanza a effettuare solo gli spostamenti necessari"
Io capisco che il senso profondo sia di suggerirti di aspettare un paio di giorni se avevi messo in conto di andare a trovare tua zia Crispina a Sant'Annacquato in Argine però (e mi rendo conto che sembro Marzullo): cos'è "necessario"?
Con un’uscita così metti automaticamente le basi per quelle belle faide sociali tipo: ipotizziamo che una persona venga atterrata da un rigagnolo impazzito e poi sepolta da uno smottamento e ci cada sopra un platano divelto. A parità di disgrazia se salta fuori che stava andando a lavorare è tragedia pura. Se stava andando alla lezione di zumba è facile immaginare uno stracciamento di vesti tipo "ma cosa ci faceva in giroh?". Se invece era l'insegnante di zumba si apre il cortocircuito moralistico per cui tecnicamente stava andando a lavorare, ma a fare un lavoro forse non necessario. Probabilmente scatterebbe comunque la gogna pubblica visto che lo zumba come le puzzette piace solo a chi le fa (cit.)
Capisco sia un tema di difficile gestione perché magari c'è un margine di rischio che non giustifica la chiusura di tutte le attività produttive e in qualche modo devi comunicarlo però l'impressione è che, come non troppo tempo fa, trapeli sempre questa vocazione intrinseca al martirio (forse diretta conseguenza delle nostre Gloriose Radici Cristiane™) per cui se ti esponi ad un rischio perché lo decidi tu sei un incosciente ma se lo fai perché Devi allora rischi esattamente uguale ma esci pure, l'importante è che l'accento della vita sia su sofferenza e pentimento.
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Riprendendo in mano del materiale su W.i.t.c.h., mi sono reso conto che, forse, Minni & company potrebbe essere una fonte interessante per ristampe. Magari un'integrale degli "Anni Muggenti di Clarabella" o "Minni e le magnifiche cinque" o "Mai dire quack!" potrebbero occupare qualche volume delle serie imperdibili. Con l'allargamento della collana ai Racconti del Boscaiolo e alle Storie Quasi Vere, sembrerebbe interessarsi a storie meno gloriose, anche se valide.
(Sempre per la ristampa sulle Storie Imperdibili, ci sarebbe sempre il sogno proibito delle Cronache della Frontiera, ma qui sono OT).
#minni & co#disney#comics#disney comics#minni e le magnifiche cinque#gli anni muggenti di clarabella#il diario di papaerina#cronache della frontiera#daisy duck#clarabelle cow#minnie mouse
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Ma lo svilire le facoltà umanistiche 24/7 è un hobby puramente italiano o è international?
Perché lo capisco che un paese che produce pochi stem è messo male per ricerca, sviluppo economia ecc. Ecc.(oltre ad essere bellissime materie,quindi un peccato di per sé),ma non è manco possibile che ogni volta che si parla di qualcosa di umanistico o sanitario che non sia medicina in automatico è: scienza delle merendine, fabbrica di disoccupati e così via.
Gli esseri umani sono complessi e hanno tremila sfaccettature PROPRIE,è giusto studiare e produrre conoscenza in ambiti che anche in società gloriose e a cui guardiamo con gli occhi a cuoricino(roma/grecia) avevano dignità e grande spazio.
Prendo la piĂą note delle facoltĂ dei kinder brioche per i meme:scienze della comunicazione.
Studiare i meccanismi comunicativi,i media, l'influenza e come plasmano la società può veramente essere considerata inutile solo perché non fa fare gli occhi a dollaro alle aziende?
Una società che svilisce gli ambiti della conoscenza,a prescindere da quali siano,è perduta.
Le persone che sono abbastanza intelligenti da non dividere in saperi di serie a e b sempre meno e sempre meno portate al dialogo perché a parlare con un muro non ci concludi granché.
Il resto delle persone sono sopite da non si sa cosa a sbraitare su un social x,fare la lotta tra poveri o ad essere wannabe imprenditori col đź’Ž in bio.
Ignoranti, violenti,intolleranti, piĂą poveri materialmente e umanamente ma felici(?)
Mi piacerebbe dire che il ricambio generazionale salverĂ il mondo,ma quelli col diamante vanno dagli anni 90 in poi.
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"Ti arrabbieresti con la pioggia perché cade verso il basso? O con un limone perché non è di colore viola? No, perché conosci le leggi stabilite da Madre Natura e non osi contraddirla. Giusto. Ma allora perché dalla tua persona (e dalle altre) pretendi l'impossibile? Non siamo eroi, e di conseguenza i limiti con i quali siamo stati impastati prima di venire al mondo sono innumerevoli. Con ciò non voglio affatto dire che non dobbiamo impegnarci affinché le nostre imprese siano gloriose, ma che a un certo punto bisogna appendere al chiodo i guanti da combattenti, versare nel bicchiere il proprio drink preferito e gustarselo, senza dimenticare quanto siamo inclini alla fallibilità ".
Giusy Pullara, 101 pillole per curare l'anima
#Giusy Pullara#101 pillole per curare l'anima#citazioni#citazioni libri#citazioni tumblr#frasi tumblr
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Se non sei di Venezia non la conosci
cywo
LA LEGGENDA DEL BOCOLO DI SAN MARCO
Innanzitutto... buon San Marco a tutti!!!!
La data di oggi è importantissima per i veneziani ed il popolo veneto: questa ultramillenaria tradizione (ogni 25 aprile a Venezia, giorno di San Marco santo patrono della città ) che risale ai tempi del Doge Orso I Partecipazio (864-881), la cui figlia Maria divenne la protagonista femminile.
Maria aveva occhi così splendenti e meravigliosi che fu soprannominata Vulcana: ella si innamorò di un trovatore, Tancredi, ma le umili origini dell’amato non permettevano ai due di coronare il loro sogno d’amore. Allora Vulcana suggerì a Tancredi di partire per combattere contro gli infedeli, con la speranza che tornasse glorioso e famoso. Tancredi partì e ben presto le notizie delle sue gloriose imprese si diffusero in tutti i territori Cristiani fino ad arrivare a Venezia, che ormai aspettava il ritorno del giovane in patria per accoglierlo con tutti gli onori riservati agli eroi. Ma un brutto giorno Tancredi perì in battaglia e si accasciò su un rosaio, macchiando con il proprio sangue un boccolo di rosa. Privo ormai di forze riuscì a consegnare il fiore ad un messo che lo portò a Vulcana.
Straziata dal dolore, la giovane si ritirò nelle sue stanze: la mattina seguente venne trovata morta con il boccolo di rosa posato sul cuore.
Era proprio il 25 aprile, oggi ❤❤❤
# da Anima Veneta FB
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incrocio lo sguardo di un estraneo sui mezzi pubblici e subito abbassa gli occhi, so in maniera così profonda, come se ce lo avesse inciso sulla fronte, scritto a inchiostro indelebile sui vestiti, nebulizzato attorno al corpo come un pensiero che prende vita, che pensa che lo stia giudicando negativamente. siamo tutti deformi nella testa degli altri che ci portiamo dentro, conserviamo nello stomaco menti cattive e onniscienti che sanno che non abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, che saltiamo di relazione in relazione conservando la perla della solitudine sotto alla lingua, che abbiamo mangiato troppo per affrontare la prova costume, che pensiamo di ucciderci ogni volta che qualche cazzata ci ferisce in profondità . gli altri non vogliono alleviarci il dolore, ridono di noi nella nostra stessa coscienza, ci aprono con uno sguardo, siamo sempre sotto attacco quando il trucco ci cola in faccia a fine giornata e siamo gonfi e stanchi, prede facili della sera, dell'insonnia, dei telefoni, dei ricordi. siamo brutti e vulnerabili e loro lo sanno. ma io, anche se non riesco a dirlo, penso siano bellissimi gli estranei che mi offrono il loro profilo per evitare i miei occhi, penso a quanto siano gloriose le occhiaie sotto ai loro occhi, a quanto sia eroica la matita colata, alla storia che raccontano i chili di troppo, le cosce troppo magre, la smania con cui rispondono subito ai messaggi con un'espressione seria e tesa. tutto corre nella direzione sbagliata eppure siamo ancora vivi cazzo, esistiamo sotto una pressione che minaccia di farci dissolvere nel respiro degli altri, tutti i giorni prendiamo a testate le città e i palazzi e sappiamo che non serve a niente ma se ci si guarda bene siamo più alti di qualsiasi altra cosa.
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Non esistono “pagine gloriose” in una guerra, per definizione. Pensare che possano esistere è tipico di una categoria di persone abbastanza precisa alla quale appartiene, pensa un po’, il presidente del senato
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Salmo incredibile, voce grandiosa esibizioni gloriose, faccia da carcerato,
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"In qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, è sempre possibile trovare uno schiavo, un maschietto prono e devoto che attende di essere usato. Tutte le Donne lo sanno ed io, forse, lo so meglio di molte altre. Mi è sufficiente un'occhiata attenta per scovarlo, per notare l'atteggiamento remissivo, lo sguardo timido e insistente rivolto ai miei piedi. Mi piace trovarli e farli uscire allo scoperto. Mi diverte sedurli, collezionarli, spingerli a commettere follie. É facile intuire le loro voglie e farle mie, servirmi del loro desiderio, per ottenere più di quanto fossero disposti a darmi. Chi vuole baciarmi i piedi, deve aver prima leccato i miei tacchi e chi mostra di subire con gioia anche l'ingrato compito di ripulirmi le suole, si ritrova a farmi da sgabello per i piedi in pubblico. Che senso avrebbe uno schiavo, se non è pronto a darmi più di quel che gli serve per appagare i propri desideri? I miei schiavi, devono sapere che la loro gioia può consistere esclusivamente nel privilegio di servirmi e soddisfare le mie voglie, anche e soprattutto, quando sono più capricciose, quando li violano e deridono le loro brame. Ed ora dimmi, tu, così giovane e bello, che potresti vantare innumerevoli e gloriose conquiste. Tu che potresti avere l'amore di ragazze giovani e carine e che ora sei qui, al cospetto della Donna che ha soggiogato i tuoi pensieri. Sai che è proprio questo il mio vanto? Di non essere particolarmente bella e, malgrado questo, riuscire a possedere chiunque io desideri? C'è sempre uno schiavo, tutte le Donne lo sanno. Ma io, di chiunque voglia, posso fare il mio schiavo. Tu credevi di esserlo già , di averlo sempre desiderato, ma non sai quanto ti sbagli. Schiavo lo sei diventato nel momento in cui io l'ho voluto, quando ho posato lo sguardo su di te e ho deciso di averti. Prima di allora non eri nulla, eri un maschietto tra tanti, carino, sì, come un ornamento inutile ed io per questo ho scelto di calzarti, di abbellire i miei piedi con il tuo bel volto giovane e glabro. Io so, ho la profonda consapevolezza di quale sia il destino e la natura dei maschi. Io conosco il loro cuore, la loro mente e so che altro non possono essere, se non degli schiavi e come tali, sempre, io li tratto e li addomestico, con piglio fermo e deciso, nei tempi e nei modi che ritengo più opportuni. Cosa farai, dunque? Come saprai essere degno di appagare i miei desideri? Tanti hanno strisciato per me, in tanti mi hanno divertita prostrandosi ad adorarmi. Anche qui, come tu potresti fare ora, esponendoti allo scherno di chi ci osserva. E quella ragazza? Credi che io non abbia notato come ti guarda, con quanto ardore ti desidera? Cosa penserebbe se ti vedesse per quel che sei: uno schiavo, il mio schiavo. Riderebbe di te, sarebbe cattiva, per mascherare la delusione e la frustrazione che proverebbe vedendo che sei mio. E allora dimmi, cosa farai ora? Ora, che conosci i desideri della tua Signora."
© Charmel Roses
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Napule nun t’ ’o scurdà !
Quattro gloriose giornate di un Città che per prima in Italia osò scacciare la funesta occupazione nazifascista. E chi s’’o pò scurdà ! di Stanislao Scognamiglio  PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – In Villa Fernandes, al numero 144 di Via Armando Diaz, alle ore 18.15 di lunedì 4 novembre si celebrerà la presentazione del libro Napule nun t’ ’o scurdà ! In questo suo nuovo lavoro, l’ex…
#Napule nun t’ ’o scurdà !#Pietro Gargano#Quattro giornate di Napoli#Sergio Siano#Villa Fernandes
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Totale dedizione
Lontana nel tempo e nello spazio è la totale dedizione a quell’amore cuscinetto tra le vite di ieri, sfiorato ne colgo ancora i bagliori in gloriose biografie, come lampi di sole nei miei occhi riflesso da un comignolo girevole. ~ (ph M.Nigro©2024)
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#arte#biografia#esistenza#memoria#passato#poesia#poeta#poetare#poetry#ricordo#scelta#tempo#web poetry
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L'evento Halloween L'atroce Ballo presenta: "Archivi Cthulhu. Gli abominevoli casi di Sherlock Holmes" di James Lovegrove, Mondadori. A cura di Alessandra Micheli
Dalle coltri della notte tenebrosa la mia ombra sorge terrificante e regale. Sono stato dormiente per tanti eoni, cosi tanti da averne perso il conto. Voi non eravate altro che ombre che viaggiavano nei sogni confusi, imprecisi in cui la mia mente aliena si perdeva quasi felice. Come se nelle vostre vicende a volte misere a volte gloriose, potevamo almeno per un attimo scordare quella perfetta…
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Der Nachtzug nach Brašov in Rumänien, gloriose alte Schlafwagen, die uns, von der Passkontrolle um 04h morgens abgesehen, angenehmst und morgens durch weite Landschaften ans Ziel geschaukelt haben.
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