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Palazzo Marino (Milano), conferito l'Ambrogino d'oro a 17 Maestri e Maestre del lavoro milanesi
Palazzo Marino (Milano), conferito l'Ambrogino d'oro a 17 Maestri e Maestre del lavoro milanesi. Il Comune di Milano ha consegnato oggi l'Ambrogino d'oro a 17 cittadini e cittadine milanesi che nel corso del 2023 hanno ricevuto l'onorificenza della Stella al merito del lavoro con decreto del Presidente della Repubblica. Alla cerimonia di conferimento, che si è tenuta nella Sala Alessi di Palazzo Marino, hanno partecipato insieme a rappresentanti dell'Amministrazione Comunale anche il Console Emerito del Consolato Metropolitano Maestri del Lavoro, Massimo Manzoni, il Console Regionale della Lombardia della Federazione Maestri del Lavoro, Maurizio Marcovati, il consigliere di prefettura Felice Vaccari, in rappresentanza del Prefetto di Milano, la Direttrice dell'Ispettorato Interregionale del Lavoro per il Nord Ovest, Patrizia Muscatello. I Maestri e le Maestre del lavoro che hanno ricevuto oggi l'Ambrogino d'oro sono: Emma Bonato, Daniela Bucci, Andrea Carboni, Laura Colombo, Giacomo De Sanctis, Paola Lucia Floris, Sergio Invernizzi, Stefano Iori, Daniela Carmela Lofino, Edio Moltini, Massimiliano Mucci, Giorgio Parladori, Silvano Pecchio, Leonardo Pedersoli, Patrizia Maria Samoggia, Giovanna Margherita Simonini e Marco Spagnol.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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by Giovanna Sugar Carboni, architect
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6 ott 2020 09:00 I 500 MILA EURO, USCITI DALLE CASSE VATICANE, CHE L’EX CARDINALE BECCIU HA GIRATO ALLA 39ENNE CECILIA MAROGNA, TITOLARE DI UNA SOCIETÀ IN SLOVENIA, SONO STATI SPESI IN SHOPPING: BORSE, SCARPE, ACCESSORI DI LUSSO E ARREDAMENTO - LEI SI DIFENDE: “NON SONO LA SUA AMANTE. MI OCCUPO DI INTELLIGENCE. LE BORSETTE? MAGARI UNA ERA PER LA MOGLIE DI UN AMICO NIGERIANO IN GRADO DI DIALOGARE COL PRESIDENTE DEL BURKINA FASO...”
1 - DAI CONTI DI BECCIU BONIFICI A UNA DONNA “SPESI IN SHOPPING”
Giovanna Cavalli per il “Corriere della Sera”
L'hanno già ribattezzata la Dama del Cardinale, protagonista assoluta del nuovo misterioso capitolo dello scandalo che ha messo in subbuglio il Vaticano. E che ha portato al licenziamento fulmineo e alla perdita dei diritti del cardinale Angelo Becciu dalla Congregazione delle Cause dei Santi, accusato di investimenti sospetti, elargizioni e favori non proprio mossi da fervida carità cristiana.
Stavolta ci sono in ballo cinquecentomila euro usciti anch' essi dalle casse vaticane e destinati ad opere di bene. Con un solo, fortunato destinatario: Cecilia Marogna, 39 anni, di Cagliari, esperta di relazioni diplomatiche e persona di fiducia dell'ex numero 2 della Segreteria di Stato, ora destituito da Papa Francesco.
La signora, titolare di una società che ha sede in Slovenia, avrebbe ricevuto parecchi bonifici da conti riconducibili a Becciu, quando era Sostituto agli Affari Generali. Ma i soldi, anziché essere spesi per missioni umanitarie in Africa e Asia, sarebbero serviti a rinnovarle l'armadio e l'arredamento: borse, scarpe e accessori di gran lusso, tra cui una celestiale poltrona in pelle.
Secondo gli indizi raccolti da Gaetano Pecoraro e Riccardo Festinese, inviati de Le Iene , che stasera su Italia 1 manderanno in onda il servizio integrale, lady Marogna, più che a lenire le sofferenze degli ultimi, si dedicava a fare shopping nelle boutique di Prada, Moncler, Saint Laurent, Mont Blanc, Tod's, Frau.
Tra i documenti riservati, ricevuti due settimane fa insieme con altre carte in busta rigorosamente anonima, c'è anche una lettera di presentazione su carta intestata della Santa Sede, con cui il cardinale Angelo Becciu dichiara di conoscerla e di riporre in lei massima fiducia e stima. Secondo il quotidiano La Verità, che per primo ha scritto ieri di questi ennesimi bonifici «caritatevoli» del generoso prelato, Cecilia Marogna, bruna e minuta, sposata, avvistata in sua compagnia per le vie di Roma, sarebbe stata presentata in Vaticano come «la nipote del cardinale», ma la parentela non sussiste.
«Mi hanno chiesto di stare zitto. Posso solo dirle che la signora non è una mia familiare», ha risposto Becciu, laconico e sibillino. Secondo una ricostruzione parallela del giornale Domani, la Dama del Cardinale coordina attività di intelligence per la Segreteria di Stato. E il mezzo milione di euro accreditato da Becciu sul suo conto doveva servire per finanziare la liberazione di missionari rapiti. Cecilia Marogna respinge le accuse.
«Li ho spesi per viaggi diplomatici, pagamenti di fonti di informazione, mediazioni e bonifici a fondazioni umanitarie». E nega lo shopping compulsivo. «Mi ha truffato», si difende l'ex cardinale con gli inquirenti. Intanto i severi investigatori del Papa indagano per peculato. E valutano se abbia commesso alto tradimento.
2 - CECILIA MAROGNA: «VIVO IN AFFITTO LA BORSETTA? PER UN AMICO NIGERIANO»
Ferruccio Pinotti per il “Corriere della Sera”
«Quelle su di me? Tutte falsità! Io amante del cardinale? Assurdo. Sono un'analista politica e un'esperta di intelligence, che lavora onestamente e che vive in affitto mantenendo sua figlia».
Cecilia Marogna, 39 anni, di Cagliari, smentisce le indiscrezioni che la vogliono come figura legata all'alto prelato e destinataria di bonifici a una società situata in Slovenia, che fa missioni umanitarie.
Ma chi è davvero Cecilia Marogna?
«Ho alle spalle una formazione scientifica poi studi di geopolitica perfezionati in Libano. Ho dei forti valori cattolici e una formazione clericale, pur se mia figlia è nata fuori dal matrimonio. Una studiosa di temi internazionali».
Come ha conosciuto Becciu?
«Gli ho scritto una mail, era il 2015, per capire se le mie analisi fossero corrette, e quali fossero i problemi di sicurezza delle Nunziature e delle Missioni. Mi ha ricevuto a Roma in Segreteria di Stato, doveva essere un colloquio di 20 minuti ma è durato un'ora e mezzo. Mi disse: "Mi sembra strano che una giovane donna come lei si interessi di questi temi".
Nacque un rapporto di stima sfociato in una collaborazione operativa. Mancava una diplomazia parallela nei Paesi nordafricani e medio-orientali, ma io sapevo cosa fare e come muovermi, anche per ridurre i pericoli derivanti alle Nunziature dalle cellule terroristiche presenti in quei Paesi».
Per questa attività il cardinale ha stanziato 600mila euro?
«Non erano 600mila, ma 500mila su 4 anni e incluso il mio compenso, i viaggi, le consulenze uscite da quel conto, situazioni da gestire in varie aree. I soldi sono giunti a tranche sulla mia società in Slovenia».
E le borsette?
«Magari la borsetta era per la moglie di un amico nigeriano in grado di dialogare col presidente del Burkina Faso...».
È vero che lei conosce il faccendiere Flavio Carboni e il massone dissidente Gioele Magaldi?
«Carboni lo conobbi per questioni geopolitiche per farmi raccontare vicende e dare informazioni. Ma anche perché mi interessavo della Anonima sequestri. Magaldi lo conobbi anni fa, aveva costruito un thik thank e mi aveva invitato alla presentazione».
E i rapporti con i Servizi?
«Sono di stima e collaborazione coi vertici dei Servizi italiani».
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Storie nella calza della Befana
“L’epifania tutte le feste si porta via!”, recita un vecchio adagio popolare, non prima però che la Befana abbia distribuito qua e là le sue calze piene di carboni e dolciumi, la dose necessaria di zuccheri per affrontare con dolcezza l’anno appena iniziato.
E se oltre a caramelle, gommose, cioccolate e liquirizie nella calza ci finissero anche delle storie? Sgranocchiare mentre si è immersi nella lettura di un libro, abbracciati stretti alla coperta mentre fuori nevica è una delle cose per cui adorare l’inverno.
E allora cominciamo questo nuovo anno di “grandi letture per piccoli archeologi” consigliandovi ben due libri da mettere nella calza.
Il primo è l’ultimo arrivato della collana Celacanto della Laterza Editore: Il mistero della Sfinge tatuata di Giuseppe Culicchia, con le illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio.
Quando si parla di storia e archeologia tutti i bambini, a qualsiasi latitudine si trovino, pensano subito a due cose: i dinosauri e le piramidi. E Cecco e Chicca, i protagonisti della storia raccontata da Culicchia, non sono da meno. A dire il vero, tra i due gemelli, chi ha una passione smodata per l’Egitto antico è Chicca, Cecco invece è un fan di Star Wars ed è convinto che i faraoni non fossero altro che guerrieri dell’impero galattico.
In visita al Museo Egizio di Torino assieme alla maestra e ai compagni di scuola, i due bambini si ritrovano all’improvviso, con uno strano tatuaggio a forma di sfinge sul braccio, catapultati in un viaggio a ritroso nel tempo. Prima nel bel mezzo della Campagna d’Egitto Napoleonica di fine Settecento e poi, addirittura, ai tempi del faraone Chefren, quando la piramide di Micerino non esisteva ancora e la Sfinge era in costruzione.
Passando da un’epoca all’altra e imbattendosi in personaggi come Filippo, il tamburino di Napoleone – al seguito di quel Bernardino Drovetti la cui raccolta di reperti egizi sarebbe poi confluita nel Museo di Torino – o lo stesso Chefren, i due bambini colgono appieno il valore autentico della memoria, che è condivisione di conoscenze che hanno origini lontane, come riavvolgere un nastro e ascoltare dal principio la storia che vi è registrata.
Sicché in quei tablet che Cecco e Chicca portano con sé e che tanto stupore destano nei loro interlocutori, attratti da queste strane tavolette, è racchiusa l’intera sequenza di eventi che hanno scandito la storia della civiltà egizia e che trovano ora riscontro diretto nella testimonianza degli stessi protagonisti. Il passato che si ricongiunge con il futuro dunque e a far da collante quegli stessi segni inventati dagli antichi Egizi, poi trasformatisi in lettere dell’alfabeto e dunque in parole.
“Noi Egizi abbiamo inventato la scrittura perché amiamo le storie. E una storia che ami ti entra dentro, diventa parte di te, proprio come l’inchiostro di un tatuaggio. E, cosa più importante, una storia che ami ti fa viaggiare nel tempo e nello spazio”.
A far da cornice alla storia le belle illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio, dalle linee morbide, il tratto delicato e i volti fiabeschi, in un alternarsi continuo di chiaroscuri che ancor di più crea suspense e partecipazione emotiva nel lettore.
E per i giovani e incalliti egittologi a fine libro vi è un normografo per imparare a scrivere con i geroglifici.
Dall’Egitto alla Grecia di Omero. Il secondo libro che vi consigliamo è, infatti, l’Odissea di Carola Susani pubblicata da laNuovafrontiera junior con le illustrazioni di Lucia Scuderi.
Di riscritture del celebre poema omerico ne sono state prodotte diverse negli anni. Quella della Susani, rivolta ai bambini dai 7 anni in su, prende le mosse da una scelta precisa: raccontare il libro e non la storia di Ulisse e dare risalto a quei personaggi, come Telemaco e Penelope, spesso lasciati in ombra e sacrificati per dare maggiore risalto all’eroismo del protagonista.
Al centro di questa nuova versione dell’Odissea più che le avventure che scandiscono il ritorno a Itaca di Ulisse, vi è un’intera famiglia provata dall’assenza di colui che ne ha irrimediabilmente condizionato il destino: Telemaco cresce senza un padre, Penelope è per anni costretta a subire le pressioni e le provocazioni di uomini ostili, Anticlea, madre di Ulisse, muore di crepacuore e suo padre Laerte è un povero vecchio che ha ormai cura solo del suo orto. Una storia, a ben vedere, difficile da raccontare ai bambini, perché per farlo bisogna spiegare cos’è la sofferenza, la perdita, l’abbandono.
Anche questa volta, come nella riscrittura dell’Eneide e in Miti romani, Carola Susani sceglie di non edulcorare la realtà, stemperandone i passaggi più bruschi e sanguinosi, ma di restituire intatta al lettore tutta la forza narrativa dell’epica omerica, con il suo bagaglio di violenza, eroismo, intimità, emotività e sacralità. Perché a ben vedere la grandezza e immortalità degli uomini e delle donne protagonisti dell’Odissea sta proprio nella loro straordinaria umanità, che li rende non molto diversi da noi.
Una scelta precisa e consapevole quella dell’Autrice che si riflette anche nell’uso di un linguaggio, che non lesina l’uso di termini rari e desueti sapientemente mescolati con parole più comuni.
Le illustrazioni di Lucia Scuderi, dai tratti essenziali e i colori pastello, i volti sognanti o malinconici, scandiscono i momenti topici della storia e aiutano il lettore a figurarsi nella mente com’era per davvero il mondo descritto da Omero.
Due libri, insomma, per riascoltare storie già note a molti, ma di cui non ci si stanca mai per davvero.
“Ora, se fossi un narratore antico chiederei l’aiuto della Musa invece mi toccherà far senza. Chiederò aiuto a voi che mi state a sentire, se mi scordo qualcosa, suggeritemi: sono sicura che questa storia la conoscete tutta, o quasi. Ma riascoltare le belle storie dà gran gusto”.
Giovanna
Carola Susani, Odissea, illustrazioni di Lucia Scuderi, laNuovafrontiera junior 2016, pagine 120, euro 16
Giuseppe Culicchia, Il mistero della sfinge tatuata, Celacanto, Laterza Editore 2016, pagine 60, euro 14
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SAN BENEDETTO –L’associazione I Luoghi della Scrittura ha festeggiato al ristorante Bucaniere dell’ hotel Villa Corallo i dieci anni di attività. Anni caratterizzati da numerosi eventi organizzati. Si va dagli incontri con i finalisti del Premio Strega, al Premio Giovane Promessa della Letteratura Nazionale, agli Incontri con l’Autore giunti alla 39esima edizione.
E poi ecco I Venerdì dell’ Asilo Merlini, il Progetto Bompiani e Scuola Holden ed il Corso Esterno di Scrittura La Bottega del Racconto della scuola Holden. Ed ancora Piceno d’Autore che nel 2020 arriva all’ undicesima edizione, il Riconoscimento alla Casa Editrice, Premio Nazionale all’ Editor. Importante anche la collaborazione con l’ Ama Aquilone e con l’amministrazione comunale di Grottammare per le Giornate della Partecipazione e con quella di Acquaviva Picena per Cultura Viva.
I Luoghi della Scrittura sono andati oltre i confini della Riviera delle Palme. L’associazione ha infatti collaborato nella realizzazione di Nono Solo Rosa, rassegna di scrittrici svoltasi a Pedaso e Porto San Giorgio. E poi ecco Reflex, istantanee del pensiero contemporaneo con il Comune di Alba Adriatica. Un’esperienza che verrà ripetuta anche nel 2020.
Importante anche la partecipazione al Salone Internazionale del Libro e Piceno d’ Autore Junior Fa Volà svoltasi a San Benedetto e in altre località tra cui quelle colpite dal sisma del 2016. Infine I Luoghi della Scrittura ha stretto accordi di collaborazione con Primavera Coooperativa Sociale Onlus (La Fabbrica dei Fiori), Ama Aquilone e Associazione Pelasgo 968.
Nei giorni scorsi sono state anche rinnovate le cariche sociali 2019-2020. Presidente è stato riconfermato Mimmo Minuto che si avvarrà della collaborazione di Filippo Massacci (vice presidente), Silvio Venieri (segretario), Cinzia Carboni (consigliera), Domenica Tranquilli (consigliera), Franco Zazzetta (consigliere), Titti Bugari (socio fondatore). ll Comitato Tecnico è composto da Giovanni Corradetti, Sonia Loffreda, Eliana Narcisi, Giampiero Sciarra e Sonia Selvetti. Gioia Palanca è l’addetta al comunicazione, mentre Giovanna Frastalli la collaboratrice alla presidenza.
“La crescita della nostra associazione –dice il presidente Mimmo Minuto– si è sviluppato su diversi livelli. Nel corso di questi anni abbiamo anche avuto l’aumento di iscritti e di collaborazioni con tante persone che lavorano con noi. Importante è stata anche la collaborazione con le scuole e le altre associazioni culturali del territorio che hanno reso più feconde le iniziative che sono state organizzate.
Un ringraziamento particolare va alla giovanissima studentessa del Liceo Scientifico Giorgia Amatucci il cui racconto Anche oggi? è stato inserito nella raccolta E’ solo paura che rientra nel concorso Scriviamoci, indetto dal Centro per il libro e la lettura del Mibact. Grazie alla nostra collaborazione con la fondazione Bellonci il Liceo Rosetti partecipa alle selezioni del Premio Strega Giovani che vede coinvolto anche il Liceo Classico Leopardi.
Mi preme ricordare il servizio del Tg1 della Rai di cinque minuti sulla presenza a San Benedetto dei cinque finalisti del Premio Strega, un ritorno di immagine rilevante per la nostra città. Tutti gli eventi che organizziamo non determinano alcun guadagno per l’associazione –conclude Minuto- ed è vergognoso che qualcuno ci speculi quando si parla di cultura. E per il 2020 abbiamo in ballo già tante nuove iniziative”.
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Gian Maria Volonté, 25 anni senza: gli eventi a Roma
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/gian-maria-volonte-25-anni-senza-gli-eventi-a-roma/
Gian Maria Volonté, 25 anni senza: gli eventi a Roma
Gian Maria Volonté, 25 anni senza: gli eventi a Roma
Gian Maria Volonté, 25 anni senza: gli eventi a Roma
Ci si chiede sempre, quando un grande artista ci lascia prematuramente, cosa avrebbe potuto fare negli anni che gli sono stati tolti. Gian Maria Volonté ne aveva 61 quando, sul set di Lo sguardo di Ulisse di Theo Angelopoulos ci lasciò il 6 dicembre del 1994, con ancora tante cose da dire e tanti ruoli da interpretare. Purtroppo, non si può cambiare il corso della Storia. Ma la si deve ricordare e tramandare.
Per questo, e per molte altre ragioni, è importante celebrare la memoria di Gian Maria Volonté, un intellettuale che ha segnato trent’anni di grande cinema italiano, con la sua lunga collaborazione con Elio Petri e Francesco Rosi, per le sue interpretazioni in Giordano Bruno e Sacco e Vanzetti, entrambi diretti da Giuliano Montaldo. E il regista sarà uno dei testimoni della vita, dell’arte e dell’impegno civile e politico di Volonté, uno tra i molti che il 9 e 10 dicembre si sono dati appuntamento a Roma per due giorni di riflessioni, proiezioni e performance dedicate all’attore.
25 anni senza/con Gian Maria Volonté parte lunedì 9 dicembre 2019, alle ore 15:30 alla Casa del Cinema, proprio con Sacco e Vanzetti di Montaldo, nella versione restaurata nel 2017, a cui farà seguito una tavola rotonda alla quale parteciperà lo stesso regista insieme al Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia Felice Laudadio, al regista Roberto Andò, al professor Fabrizio Deriu, al giornalista Franco Montini, a Giovanni Savastano, autore del saggio “Gian Maria Volonté: recito, dunque sono”, al Presidente di Cinecittà Roberto Cicutto e all’attore Michele Riondino.
Martedì 10 dicembre l’appuntamento è al Cinema Farnese, dove alle10:00 una selezione di studenti delle scuole romane potrà vedere, per la prima volta nella Capitale, la versione restaurata di A ciascuno il suo, di Elio Petri, film che ha segnato l’inizio della collaborazione tra Volonté e il regista, e la prima tappa del lungo rapporto di Gian Maria con le opere di Sciascia. Il restauro di A ciascuno il suo è stato curato dal Museo del cinema di Torino e Movietime, in collaborazione con La Valigia dell’attore e la Scuola Volonté.
Si passa poi alle ore 17:00, per un pomeriggio ricco di appuntamenti. Il primo, Io sto con Volonté, reading di Alessandra Magrini, con Antonio Carboni alla chitarra e la partecipazione di Federico Fiume.
A seguire La tenda in piazza (1971), documentario diretto da Gian Maria Volonté, e Ciao Gian Maria, l’ultimo saluto (1994), immagini inedite dal funerale di Volonté a Velletri, una carrellata di testimonianze durante l’ultimo saluto all’artista, un documento a cura di Giovanna Gravina Volonté e di Babak Karimi. Ci sarà tempo anche per un saluto dal vero, da parte di Flavio Bucci, che divise con lui la scena ne La classe operaia va in Paradiso, uno dei capolavori di Elio Petri.
Infine, alle 20:30, seconda proiezione di A ciascuno il suo, presentato da Sergio Toffetti, Paola Petri, Giovanna Gravina Volonté, Antonio Medici, Anna Ferzetti e Cinzia Mascoli per Arstisti 7607.
Un’iniziativa promossa dalla Scuola d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté”, dal Centro Sperimentale di Cinematografia, da La Valigia dell’Attore, il festival dell’isola di La Maddalena intitolato alla memoria di Gian Maria e diretto dalla figlia Giovanna Gravina Volonté, dalla rassegna “Io Sto con Volonté” e dal gruppo “Memoria Volonté”, con il sostegno di Regione Lazio, Lazio Crea, Artisti 7607, Museo Nazionale del Cinema, Movietime, AAMOD, Casa del Cinema.
L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti
25 anni senza/con Gian Maria Volonté/Programma
Lunedì 9 Dicembre 2019
Casa del Cinema – Largo Marcello Mastroianni 1, Roma
Ore 15.30 Presentazione e proiezione del film Sacco e Vanzetti (1971) di Giuliano Montaldo con Gian Maria Volonté, Riccardo Cucciolla
Ore 17.30 Tavola rotonda con Giuliano Montaldo, Felice Laudadio, Roberto Andò, Fabrizio Deriu, Franco Montini, Giovanni Savastano, Roberto Cicutto, Michele Riondino
Moderatore: Fabio Ferzetti
Martedì 10 Dicembre 2019
Cinema Farnese – Piazza Campo de Fiori 56, Roma
Ore 10.00 Presentazione e proiezione per le scuole della copia restaurata del film A ciascuno il suo (1967) di Elio Petri
Ore 17.00 Io sto con Volonté, reading di Alessandra Magrini, con Antonio Carboni alla chitarra e la partecipazione di Federico Fiume.
A seguire La tenda in piazza (1971) documentario di Gian Maria Volonté e Ciao Gian Maria, l’ultimo saluto (1994), immagini inedite a cura di Giovanna Gravina Volonté e di Babak Karimi
A seguire: Boris Sollazzo intervista Flavio Bucci
Ore 20.30
A ciascuno il suo (1967) di Elio Petri
con Gian Maria Volonté, Gabriele Ferzetti, Irene Papas.
Partecipano: Sergio Toffetti, Paola Petri, Giovanna Gravina Volonté, Antonio Medici,
Anna Ferzetti, Cinzia Mascoli per Artisti 7607
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Gian Maria Volonté, 25 anni senza: gli eventi a Roma
Ci si chiede sempre, quando un grande artista ci lascia prematuramente, cosa avrebbe potuto fare negli anni che gli sono stati tolti. Gian Maria Volonté ne aveva 61 quando, sul set di Lo sguardo di Ulisse di Theo Angelopoulos ci lasciò il 6 dicembre del 1994, con ancora tante cose da dire e tanti ruoli […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Chiara Guida
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Inaugurata all’interno del Ristorante “Teatro dei Medici” (Località La Torre 14 – Scarperia) la mostra di Leonardo Santoli : buona la partecipazione e di assoluta qualità.
Leonardo Santoli è nato a Firenze nel 1959. Diplomato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Attualmente è docente di Pittura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Precedentemente ha insegnato nelle accademie di Urbino, Lecce, Genova e Verona. E’ stato invitato ad importanti mostre presso gallerie private e Musei sia in Italia che all’estero, invitato dai più importanti critici d’arte. Ha ideato e realizzato le manifestazioni: Vassoi d’arte e ricette d’artista e Vassaggi; “Le Visoni e le voci”, “Vibrazioni” e “L’Europa e il suo Mito”, per il Comune di Bologna. Rubinetti ad Arte e Uova d’Artista.
Dannunziana in ricordo del 150° anno di Gabriele D’Annunzio, per la Provincia di Chieti e del Comune di Fossacesia. Ha collaborato con i cantanti Lucio Dalla, Luca Carboni, Roberto Ferri, con la stilista Giovanna Guglielmi ed il regista Dimitri Pasquali, con i poeti Davide Rondoni, Francesca Serragnoli. Ha curato, con il poeta Ezio Alessio Gensini il Calendario solidale “I colori delle stelle” 2015-2016-2017 dove hanno partecipato numerosi esponenti dello spettacolo e dello sport. Ha collaborato con Lucio Dalla per “Melodia italiana” e “Simbiosi”; con il cantautore Luca Carboni per gli album “Diario Carboni” e “Mondo”.
Sempre per Luca Carboni ha realizzato le scenografie del tour europeo del 1996, con Eros Ramazzotti e Jovanotti, con sette grandi mondi. Ha realizzato libri d’artista fra i quali: “Tremiti” con le edizioni d’arte Fotografis contenente 100 incisioni e “La Ruota della vita” per le edizioni Il Cigno stampato in 1500 esemplari. Ha curato il body painting e maschere d’artista per trenta modelle della sfilata “Come angeli del cielo” della stilista Giovanna Guglielmi. Nel 2011 ha curato il Body painting e maschere d’artista per il musical teatrale “Genesi” del regista Dimitri Pasquali. Ha realizzato la maschera dell’attore Marco Alemanno nel tour Work in progress di Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Nel 2012 ha illustrato l’audiolibro “Tutta colpa dell’amore” per Artisti per la donazione organi a cura di Roberto e Marinella Ferri, che hanno coinvolto numerosi artisti fra i quali Erri De Luca , Dacia Maraini, Lucio Dalla, Franco Battiato, Piera Degli Esposti, Debora Caprioglio, Barbara Enrichi e tanti altri. A Capodanno del 2013 ha realizzato gli allestimenti scenici di “DallaClassica”, concerto di beneficenza in ricordo di Lucio Dalla, al Teatro delle Celebrazioni di Bologna Direttore d’orchestra Beppe d’Onghia, sempre in ricordo del cantautore, ha realizzato pitture sceniche e il video “Tu non mi basti mai” per lo spettacolo Viaggi organizzati al Teatro Manzoni di Bologna.
Ha curato per l’associazione I colori delle stelle la manifestazione Vado in mostra per il Comune di Monzuno. Sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private fra le quali: la Fondazione Cà La Ghironda, la Fondazione Golinelli, Università degli studi di Bologna (Biblioteca di San Giovanni in Monte), Museo d’Arte di San Gimignano, Museo di Cento (Fe), Museo di Santa Sofia di Romagna, Collezione Alfa Wassermann Farmaceutica. Museo Sacram di Santa Croce del Magliano e di Bonefro. Presso il Comune di Zola Predosa vi sono in permanenza tre ovali raffiguranti tre stagioni.
Bibliografia recente:
“SUCCO DI MELOGRANO” – Femminicidio: Punti di vista, visti da punti diversi. Un contributo a cambiare, per cambiare. A cura di Ezio Alessio Gensini & Leonardo Santoli. Isbn: 978-88-89365-75-5 – (Gennaio 2017, pagine 294). Edizioni dell’Assemblea – Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana.
“PUGNI CHIUSI” – Bullismo: punti di vista, non-storie, impressioni, significati. Soluzioni?. Un contributo a cambiare, per cambiare. A cura di Ezio Alessio Gensini & Leonardo Santoli. Isbn: 978-88-85617-11-7 – (Aprile 2018, pagine 182). Edizioni dell’Assemblea – Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana.
Sito Internet: www.leonardosantoli.it – testimonial di “Cure2children”
La mostra è presente negli spazi interni al Ristorante Teatro dei Medici (Località La Torre 14 – Scarperia) fino al 27 luglio.
Prossimi artisti:
Davide Ferro (dal 28 luglio al 10 agosto 2018)
Simone Rocchi (dall’11 al 25 agosto 2018)
Al Ristorante “Teatro dei Medici” inaugurata la mostra del pittore, scultore e scenografo Leonardo Santoli Inaugurata all’interno del Ristorante “Teatro dei Medici” (Località La Torre 14 – Scarperia) la mostra di…
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Simplicity is the key
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Ozeanium zoo Basel by Boltshauser architekten
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Basterà cercare una porta azzurra. Per avere un luogo dove trovare gli amici. Dove i piatti hanno il sapore di casa. Dove i mobili sanno di storie,...
PARLANO DI NOI SULLA RIVISTA DI MODA "AMICA" !!! <3
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Divano in cuoio antico fatto a mano toscano con schienale capitonné, dipinto di una scena del film "Casablanca" 2mtx2mt, tavolino pieghevole da colazione in legno con base in ghisa, lampada anni 40 a due accensioni e filtri colorati
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A beautiful post on The Chic fish about my project of A casa eatery, the coolest restaurant in Milan eheheheheh
http://www.thechicfish.com/blog/2014/09/01/acasa/
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