#gesu di nazareth
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VENERDI 30 DICEMBRE 2022 - 🔸SANTA FAMIGLIA DI GESU', MARIA E GIUSEPPE🔸 Con l'espressione Sacra Famiglia, nella dottrina cristiana, si intende la famiglia di Gesù, composta da quest'ultimo, da Maria e da Giuseppe. Nel vangelo di Matteo, dopo l'adorazione dei Magi, un angelo avverte Giuseppe di fuggire in Egitto poiché Erode vuole uccidere il bambino Gesù; la sacra famiglia quindi permarrà in Egitto fino alla morte del re, il quale aveva ordinato di uccidere tutti i neonati maschi di Betlemme nel vano intento di liberarsi di Gesù. Morto Erode, la sacra famiglia fece ritorno a Nazareth. Nel vangelo di Luca si trovano invece l'episodio della circoncisione del bambino secondo la legge di Mosè, e lo smarrimento e ritrovamento di Gesù dodicenne al tempio di Gerusalemme; ritrovato dopo tre giorni di ricerca, la santa famiglia fece ritorno a Nazareth dove Gesù crebbe sottomesso ai genitori. Nella dottrina cristiana la Sacra Famiglia è stata sempre ritenuta un modello fondamentale della famiglia umana. I legami di affetto, di amore, di comprensione che le famiglie umane sono chiamate a rinnovare continuamente, sono particolarmente espressi e vissuti nella Sacra Famiglia. La festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe nel rito latino cade nel tempo di Natale nella domenica che intercorre tra il Natale e il Capodanno; in assenza della domenica la si festeggia il 30 dicembre. Nel Messale del 1962, invece, tale solennità cade nella prima domenica dopo l'Epifania. Nel rito ambrosiano la ricorrenza viene celebrata nell'ultima domenica di gennaio, quindi nella terza o quarta domenica successiva all’Epifania. Da Il Santo del Giorno Tela venerata presso la CHIESA DEI CAPPUCCINI DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO Tradizioni di Natale a Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia Sicilia Terra di Tradizioni #Tradizioni_Barcellona_Pozzo_di_Gotto_Sicilia #Sicilia_Terra_di_Tradizioni Rubrica #Santo_del_Giorno (presso CHIESA DEI CAPPUCCINI DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO) https://www.instagram.com/p/CmyeioIIFtR/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Rod Steiger em cinco filmes que você precisa ver
#rod steiger#the specialist#james woods#end of days#the amityville horror#jesus of nazareth#gesu di nazareth#al capone#the illustrated man#sidney poitier#doctor zhivago#julie christie#in the heat of the night#omar sharif#warren oates
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Gesù di Nazareth film di Franco Zeffirelli: la divinità che introietta in sé
Gesù di Nazareth film di Franco Zeffirelli: la divinità che introietta in sé
“Chi vede me vede il Padre…” Gesù di Nazareth È il 1977 quando il regista Franco Zeffirelli realizza per il pubblico televisivo uno sceneggiato di notevole valenza testimoniale. Il soggetto è una figura di cui si è detto e scritto molto: Gesù Cristo. La pellicola in questione, trasmessa dalle reti RAI, ha un titolo essenziale ma eloquente: Gesù di Nazareth. E, seppur ricco di scene di massa,…
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Wilma Chasseur "LA STORIA NON HA DUBBI SU GESU’ CRISTO"
Wilma Chasseur “LA STORIA NON HA DUBBI SU GESU’ CRISTO”
III Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (23/01/2022) Vangelo: Lc 1,1-4; 4,14-21 Nel brano evangelico di questa domenica troviamo due testi del Vangelo di Luca: il prologo che presenta il metodo seguito da Luca per scrivere il suo Vangelo e l’inizio della predicazione di Gesù a Nazareth. Siccome questa seconda parte la ritroveremo anche domenica prossima, mi soffermo sulla prima.Scrive dunque…
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Il Vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di Chiunque è nato dallo Spirito. - Gesu’ di Nazareth #domenicadellepalme🌿 #confidiamointe #liberanosamalo https://www.instagram.com/p/CM9EpXJH2KX/?igshid=1bcogv746dxk0
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17 FEB 2020 15:20
UNA "FOGNA" CHIAMATA COLOSSEO – RONCONE REPORTAGE: SPACCIATORI, ABUSIVI CHE VENDONO BIGLIETTI SALTAFILA A 25€, UN GESU' CRISTO "RISORTO" E IL CENTURIONE CHE CHIEDE 50EURO A UN TURISTA AMERICANO PER UN SELFIE – “I PERMESSI? A BBBELLO, IO È NA' VITA CHE VIVO D'ESPEDIENTI. MO' TE PARE CHE PE' VESTIMME DA ANTICO ROMANO CIÒ BISOGNO DER PERMESSO?” - VIDEO
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Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”
State a sentire.
Ecco qui il Colosseo. L' idea era: vediamo che succede intorno al monumento più famoso del mondo. Luogo di crimini reiterati. Sulle pagine delle cronache locali: notizie di risse, inseguimenti, furti, spaccio. Traboccante sensazione di impunità.
Quando sei sotto al Colosseo, pensi sempre: Dio mio quanto è grande. Allora provi a guardarlo meglio: solo che a quel punto ti sembra ancora più grande (oggi, poi, è appeso a un cielo azzurro, assolutamente azzurro). Sono riflessioni un po' infantili, ma piene di uno stupore inevitabile e commovente e almeno 7 milioni e mezzo di visitatori, quelli dell' anno scorso, possono confermare che è proprio ciò che capita. Poi, però, regolarmente, qualcosa spezza l' incantesimo del bello.
Come adesso.
Laggiù.
Oltre la transenna, dietro a quel matto che, con una banana sbucciata in mano, dice di essere Gesù di Nazareth. Subito dietro: dove un tipaccio travestito da centurione romano - il naso a becco, un ricamo sulla guancia, una rosa rossa tatuata sull' avambraccio - ha attaccato un turista americano all' inferriata del Palatino. Sono anni che questi ceffi travestiti da centurioni continuano a infestare la zona. Ed è incredibile che continuino a farlo.
Stavolta è andata così.
Il turista, circa cinquant' anni, giacca a vento dei New York Yankees, chiede in inglese quanto costa farsi un selfie insieme. Il centurione mette su un sorriso fasullo e, aiutandosi a gesti, spiega che servono appena 50 euro, ci mettiamo calmi calmi e ti fai con me tutte le foto che vuoi. L' americano è indeciso, l' amico intanto si è allontanato, e così finisce che l' americano cincischia, chiede uno sconto, poi ci ripensa, si scusa, dice che tornerà più tardi. Si volta come per andarsene, ma il centurione lo prende per il braccio: «Me stai a fa' perde tempo...». Il turista cerca di liberarsi dalla presa, invece si ritrova appiccicato all' inferriata. Il centurione gli urla addosso, gli sputa addosso.
Poi, con disprezzo, lo molla.
La scena è durata meno di due minuti.
Nessuno è intervenuto.
I turisti sono soli e abbandonati dentro questa tremenda confusione, questa bolgia di stampo medievale: lo sguardo scorre sui mendicanti che fingono di essere storpi e le batterie di giovanissime borseggiatrici nomadi pronte ad attaccare con le loro manine veloci, ci sono i cestini dei rifiuti colmi, c' è quell' oscenità dell' eterno cantiere della metro C,
ci sono due prostitute che rimorchiano una coppia di messicani increduli e un mangiafuoco con la barba nera come quello di Pinocchio, ci sono due ubriachi con la radio accesa che cercano di trascinare a ballare due ragazze di Verona («Ma non c' è un poliziotto, qui?») e davanti a loro la scorribanda degli ambulanti che provano a venderti caricabatterie per gli smartphone e ombrelli, occhiali da sole e bottigliette d' acqua a 5 euro l' una, e non un euro di meno, tanto o paghi o muori di sete, perché non c' è un bar, non c' è un bagno, non c' è un cartello che indichi al turista dove sono gli ingressi per entrare dentro il panorama pazzesco che è venuto a visitare: con l' Anfiteatro Flavio e l' Arco di Costantino, il Palatino e i Fori e, in alto, il Colle Oppio e la Domus Aurea.
(Tutti i siti fanno parte del Parco Archeologico del Colosseo che, dal 2018, è diretto da Alfonsina Russo.
«Lo so: la situazione, fuori dai siti, è complicata».
Una vergogna planetaria, direi.
«Senta, io mi occupo di ciò che accade dentro. Premesso questo, con la sindaca Virginia Raggi abbiamo aperto un tavolo permanente dove affrontare l' emergenza della criminalità e del malaffare che attanaglia i turisti».
Lei è ottimista.
«In che senso?».
Nel senso che se aspetta dalla sindaca Raggi la soluzione di un problema, la vedo dura.
«Io, però, non posso arrendermi. Mi incoraggia perciò sapere che, ultimamente, sono stati almeno effettuati controlli straordinari sui responsabili della truffa "saltafila"» ).
Immigrati clandestini assoldati dalle organizzazioni che gestiscono il racket dei biglietti.
Indossano pettorine verdi e arancioni simili a quelle degli addetti che lavorano per il centro informazioni ufficiale di via dei Fori Imperiali.
Promettono di far saltare la lunga coda per entrare al Colosseo: al turista chiedono 25 euro a biglietto (che, al botteghino, ne costa 16; 18 acquistandolo online). L' altro giorno, i vigili urbani ne hanno denunciati 17. I vigili compiono questi blitz - chiamiamoli così - a bordo di auto civetta, cioè senza insegne, ma indossando la divisa. L' effetto sorpresa diventa un effetto comico.
Adesso, comunque, ci sono solo due vigili urbani. E, come spesso capita ai vigili urbani di Roma durante il servizio, fumano (uno fuma e parla con la moglie al cellulare: «Amò... e niente, io sto qui ar Colosseo... du' palle»).
Disturbiamoli un po'.
( Buongiorno, posso farle una domanda?
«Dica».
Perché non siete intervenuti poco fa? Un centurione, laggiù, ha aggredito un turista americano.
«Ma dove?», risponde quello che sembra essere il capo pattuglia.
Laggiù.
«Ah, boh. Non ce ne siamo accorti».
Questi centurioni non sono...
«I centurioni so' centurioni... Ah ah ah!».
Vi sarete accorti degli ambulanti.
«Quali? Ci sono venditori ambulanti?».
Guardi, lì c' è persino un mangiafuoco.
«Ma mica è pericoloso... comunque, mi dia retta: c' è il sole, sembra una mattina di primavera... perché invece di intervistare due poveri vigili, non si fa una bella passeggiata?» ).
Facciamola, una passeggiata.
All' inizio e alla fine di via dei Fori Imperiali, chiusa al traffico, e costeggiando quindi la meraviglia dei Fori, quattro blindati dell' esercito e otto militari. Sperando, si suppone, che un terrorista arrivi in macchina e venga quindi fermato ai checkpoint, e non preferisca invece arrivare camminando sul marciapiede, o proprio in metropolitana, con lo zainetto. Due carabinieri di pattuglia incontrati in via degli Annibaldi (dove i furgoni Mercedes degli Ncc sono parcheggiati in quadrupla fila). Lo scorso 23 agosto, un autotrasportatore tedesco fermò il suo Tir in via di San Gregorio, mise le quattro frecce, e scese a scattare foto ricordo con il cellulare (le agenzie riferirono il suo commento: «Solo per me divieto in porca città»).
Una settimana prima, un turista vietnamita aveva fatto alzare in volo un drone. Cinque li hanno sorpresi mentre incidevano i loro nomi sui ruderi. Una coppia di punkabbestia risale via della Domus Aurea: intorno ai resti della villa di Nerone, visitabile solo nel fine settimana, vive una comunità cenciosa di sbandati e clandestini, nelle fessure dei ruderi gli spacciatori nascondono le dosi destinate ai consumatori del centro storico.
( «È una fogna, questa zona: e sarei io, il problema?», s' interroga - in romanesco stretto - il centurione che prima ha aggredito quel turista americano.
Quanti siete?
«Una decina. Tutti onesti lavoratori, eh».
Avete una licenza?
«A bbbello, io è na' vita che vivo d' espedienti... mo' te pare che pe' vestimme da antico romano ciò bisogno der permesso?».
I vigili urbani non le dicono niente?
«Fanno i bravi. Chiudono un occhio. So' padri de famiglia pure loro».
Prima però lei ha maltrattato quel turista...
«Io? Ma quando? Io so' na personcina a modo...» ).
L' ultimo sguardo è sulla «botticella» che arriva trainata da un povero cavallo ormai sfiancato. Ci sono turisti che non rinunciano. Il vetturino: «Per 150 euro, un giro di un' ora».
Che bestiaccia.
Il vetturino, intendo.
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Gesù. L'invenzione del Dio cristiano
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Gesù. L'invenzione del Dio cristiano
Il libro di Benedetto XVI dedicato alla figura di Gesù di Nazareth ha dato vita a un acceso dibattito tra storici, teologi, saggisti. Paolo Flores d’Arcais capovolge radicalmente le tesi di Joseph Ratzinger, dimostrandone l’inconsistenza con questo pamphlet guidato dalla lettura delle fonti storiche. La tesi dell’autore, che del resto coincide con il ”mainstream” di due secoli di studi storici sull’argomento, è lineare: Gesù non era cristiano, era un ebreo osservante, che mai avrebbe immaginato di dar vita a una nuova religione e meno che mai di fondare una ”Chiesa”. Mai si è proclamato Messia, e se qualcuno degli apostoli ha ipotizzato che fosse ”Cristo”, ha sempre rifiutato questa investitura. Gesù e Cristo sono dunque due figure incompatibili. Storicamente reale il primo, profeta apocalittico ebreo di Galilea, frutto di tre secoli di ”invenzione” teologica il secondo, culminati nel Concilio di Nicea.
(source: Bol.com)
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Vangelo secondo Matteo, capitolo 27, versetto 34: “Gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere”. (...) Vino e fiele (ma probabilmente era mirra) erano una pietosa bevanda per far perdere conoscenza. Una cannabis da patibolo. (...) Un antico trattato giudaico sul Sinedrio annota che “quando un uomo deve essere giustiziato, gli si permette di prendere un grano di incenso in un calice di vino per perdere la coscienza”. Ma se c’è una cosa sicura, è che Gesù non volle perdere coscienza. (...) Se c’è una cosa indiscutibile, è che Gesù di Nazareth non si è suicidato. Se c’è una cosa indiscutibile, è che non ha avuto una morte dolce. Solo infinitamente cosciente. Tutto questo non per sposare nessuna tesi, è solo un pensiero del Venerdì Santo. Il resto sono balle da preti, da medici. O da bioeticisti (Dio li perdoni).
http://www.ilfoglio.it/contro-mastro-ciliegia/2017/04/15/news/ma-gesu-non-si-idatro-130424/
Amen
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Franco Zeffirelli: morto a 96 anni il regista di Gesù di Nazareth
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/franco-zeffirelli-morto-a-96-anni-il-regista-di-gesu-di-nazareth/
Franco Zeffirelli: morto a 96 anni il regista di Gesù di Nazareth
Franco Zeffirelli: morto a 96 anni il regista di Gesù di Nazareth
Franco Zeffirelli: morto a 96 anni il regista di Gesù di Nazareth
Si è spento nella sua casa romana a 96 anni Franco Zeffirelli, regista, sceneggiatore, attore, uomo di cultura e di teatro, uno dei grandi rappresentanti dell’Italia all’estero, con il suo importantissimo contributo alla cultura nazionale e mondiale.
Attivissimo tra cinema e teatro, anche lirico, Zeffirelli ha cominciato alla corte di Visconti, insieme a Rosi, per poi realizzare una lunga serie di adattamento cinematografici proprio dall’opera lirica. I suoi lavori hanno raggiunto una enorme popolarità a tutti i livelli, su tutti il suo Gesù di Nazareth, ancora protagonista del palinsesto televisivo nel periodo delle festività pasquali, in Italia.
Onorato con titoli e riconoscimenti, Zeffirelli ha vinto diversi David di Donatello, un Nastro d’Argento, arrivando Oltreoceano fino agli Emmy Awards, ma mai agli Oscar.
Tra i riconoscimenti ricevuti, si contano il Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 1977, la Medaglia d’oro ai benemeriti della Cultura e dell’Arte nel 2003, è stato anche Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 2004.
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Franco Zeffirelli: morto a 96 anni il regista di Gesù di Nazareth
Si è spento nella sua casa romana a 96 anni Franco Zeffirelli, regista, sceneggiatore, attore, uomo di cultura e di teatro, uno dei grandi rappresentanti dell’Italia all’estero, con il suo importantissimo contributo alla cultura nazionale e mondiale. Attivissimo tra cinema e teatro, anche lirico, Zeffirelli ha cominciato alla corte di Visconti, insieme a Rosi, per […]
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Chiara Guida
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#Jesus Christ#crocifisso#arte sacra#pop art#popart#gesu di nazareth#jesus#croucifix#tattoo#gold#religious icon#god#dio#mulhouse#tendence#wow
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Lettera di un MISERICORDISTA... A GESU'....
Lettera di un MISERICORDISTA… A GESU’….
Lettera di un MISERICORDISTA… A GESU’…. A Gesù di Nazareth, Viale dell’Eternità – Regno dei Cieli – Riservata personale.
Carissimo, sono costretto a scriverLe perché mi accorgo che, malgrado i nostri reiterati avvertimenti, la Sua azione pastorale non è in linea con le indicazioni della Neochiesa. Né posso accettare che la Sua posizione La faccia ritenere legibus solutus. Ha detto di Sé di essere…
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Wilma Chasseur "SI SCRIVE ANCORA LA LETTERA A GESU’ BAMBINO?"
Wilma Chasseur “SI SCRIVE ANCORA LA LETTERA A GESU’ BAMBINO?”
IV Domenica di Avvento (Anno C) (19/12/2021) Vangelo: Lc 1,39-45 L’Avvento è tempo propizio per meditare su Maria. Questa Donna straordinaria che, dopo l’annuncio dell’Angelo, si affretta ad andare da Elisabetta, percorrendo nientemeno che 150 chilometri, distanza che separava Nazareth dalla città di Giuda – l’attuale Ain Karim – dove viveva Elisabetta, per annunciarle la buona novella. E’ la…
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È il 1977 quando il regista Franco Zeffirelli realizza per il pubblico televisivo uno sceneggiato di notevole valenza testimoniale. Il soggetto è una figura di cui si è detto e scritto molto: Gesù Cristo.
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Alto e affascinante, ma non bello. Ecco com’era Gesù di Nazareth
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