#futuro devastato
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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"The Visitor From The Future": Un Futuro Distopico e una Scelta Impossibile. Recensione di Alessandria today
Un avvincente viaggio nel tempo per salvare il mondo da un disastro ecologico.
Un avvincente viaggio nel tempo per salvare il mondo da un disastro ecologico. “The Visitor From The Future” su Prime Video è un avvincente film di fantascienza ambientato nel 2555, un’epoca in cui la Terra è stata devastata da un disastro ecologico. Il protagonista, conosciuto come il Visitatore, viaggia indietro nel tempo per impedire la costruzione di una centrale nucleare che causerà la…
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be-appy-71 · 7 months ago
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Sono stato molto male quando ho scoperto che la donna che amavo, anni fa, si era sempre presa gioco dei miei sentimenti. Quando l’ho messa davanti all’evidenza, sentendosi alle strette e non potendo mentire come aveva sempre fatto, ha reagito aggredendomi, per poi sparire con freddezza. Senza pietà. Lasciandomi in frantumi. Mi è cascato il mondo addosso. La vita mi aveva già riservato “qualche” dispiacere, ma in quel momento, giuro, quel dolore, mi sembrava il più profondo di tutti. Non mi ero mai sentito tanto devastato, nemmeno dopo la morte di mio padre.
Mi sentivo vuoto. Abbandonato. Tradito. Immobile. Ingannato. Solo e perso. Mi sentivo sciocco, stupido. Avevo messo tutto ciò che avevo in quella storia, in quell’amore che credevo immenso. Avevo creduto a tutto.
Parlavamo di figli, matrimonio, di futuro, di tramonti da guardare insieme, mano nella mano, quando saremmo diventati vecchietti…
Non so per quanto tempo l’ho sognata. Fredda. Glaciale. Impassibile.
Non so quante volte mi sono svegliato di soprassalto con crisi di pianto. E di freddo. Freddo dentro.
Era un incubo dormire.
Era un incubo svegliarmi.
Non c’era un posto nel mondo dove mi sentissi bene.
E cercavo l’amore, come se l’amore si possa cercare. Lo cercavo negli altri. Proiettando il mio dolore e le mie aspettative su di loro, sulle le loro azioni, sui loro comportamenti, sulle parole che pretendevo mi dicessero. Sulle promesse che speravo mi facessero. Cercavo l’amore per riempire un vuoto.
Poi un giorno, guardando il mare, ho provato ancora quel senso di freddo e solitudine, ma subito dopo ho sentito nascere qualcosa dentro di me. Era una piccola luce. E ho capito, solo in quel momento, che lei non se lo meritava tutto quel dolore che provavo.
E ho capito che l’amore che cercavo era sempre stato lì, al suo posto, dentro di me.
Ero io la persona da amare.
Solo io potevo riempire quel vuoto.
Ero io, Roberto, la persona che veniva prima di tutto.
Ero io quello da abbracciare.
E poi sono rinato... ♠️🔥
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Roberto Emanuelli
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abatelunare · 4 months ago
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Distopia portami via
Le distopie cinematografiche (per chi lo ignorasse, la distopia è un'utopia negativa, ambientata in un futuro che vede una Terra andata in qualche modo a puttane) ormai sono tutte uguali. O sono frutto di cataclismi naturali oppure indotti dall'uomo. O risultano da cambiamenti politico-sociali che hanno preso una direzione eccentrica. Senza contare quelle che descrivono un mondo devastato da alieni del cazzo sempre in agguato per sterminare quanto resta della razza umana. Il mio consiglio, se il genere v'ingolosisce, è di leggervi i racconti e i romanzi di Philip Kindred Dick, uno che distopie ne creava di davvero originali. (E se avete la sventura di non sapere chi egli fosse, cercate su Google, perché io non ve lo dico).
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figlidiroma · 2 months ago
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Sono passati 15 anni, e io sono sempre là.
La statua parlante di Pasquino e i Settecenteschi leoni di Palazzo Braschi. Oggi è la sede del Museo di Roma, un'esposizione di tele, acquerelli, foto e plastici che narrano la storia della città.
Per 50 anni, dall'Unità al 1921, fu sede del Viminale, prima del trasferimento all'attuale sede dietro via Nazionale.
Dal portone del palazzo entrave e usciva Giovanni Giolitti, forse, dopo Cavour, il più importante, discusso e discutibile ministro della storia italiana pre-repubblicana.
Il palazzo nasce sulle macerie del più antico palazzo Orsini a Pasquino: è il 1792, un brutto momento per il potere teocratico e monarchico in un'Europa che assiste inorridita ed impotente allo scatenarsi della furia giacobina.
Papa Pio VI Braschi se ne frega: vuole un bel palazzo per l'amato nipote, il principe Luigi Braschi-Onesti, e lo avrà alle spese del preesistente edificio.
Questo Luigi, per altro, è, forse suo malgrado visto lo sprezzante giudizio che della sua intelligenza dà il procuratore per il Tevere napoloenico, de Tournon, un personaggio formidabilissimo della Roma a cavallo tra papato e era napoleonica. Dico a cavallo a ragion veduta, perché Luigi sa stare in sella sia prima, che dopo l'avvento di Bonaparte: un talento raro in un epoca così turbolenta.
Il futuro papa è zio suo e del piccolo Romualdo: cesenatesi, nascono da Giulio Onesti e da Francesca Braschi, che di Pio VI è sorella. Quando Luigi è abbastanza grande, Pio lo richiama a Roma con il fratello che diverrà cardinale. Il papa celebra nella Cappella Sistina le nozze tra Luigi e Costanza Falconieri, nobildonna della potente famiglia nobile residente nel bel palazzo borrominiano di via Giulia (segue foto mia di una delle arpie di palazzo Falconieri, aggiunte più tardi ma su progetto di Borromini).
Adotta inoltre i nipoti, che da Onesti diventano Braschi e, come tali, principi.
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Luigi ha il fiuto per gli affari ed è anche ben raccomandato: conduce lucrosi affarucci nella campagna romana, uno dei quali sfocia in un'incresciosa causa di cui si sobbarca sempre lo zio. È la causa Lepri, che finisce davanti a tribunale rotale perché gli eredi Lepri, defraudati della loro eredità alla morte del padre Amanzio, ricusano la legittimità del testamento in favore del papa (che intendeva allegare i ricchi beni del possidente pontino a Luigi).
Alle soglie della Rivoluzione Francese, Luigi viene mandato dallo zio a trattare con i Francesi giacobini a Tolentino. Tuttavia, le trattative vanno maluccio e per giunta Luigi, tornato a Roma, si trova i Francesi in città ed il palazzo ancora in costruzione devastato: il popolo romano lo detesta e ha salutato con soddisfazione lo scempio francese nelle sue proprietà.
Tra l'altro, poiché il principe era di bocca buona e aveva collocato nel suo palazzo la sua collezione di preziose tele (Caravaggio, pittori Cinque-Seicenteschi, sciocchezzuole del genere) i francesi, quel che non rompono lo rubano e lo spediscono in Francia.
Però, Luigi, che forse non è sveglio, sostiene de Tournon, ma evidentemente ha la furbizia degli imbelli, riesce a rimontare anche da questa disgrazia: dopo alterne vicende di prigionia condivisa con lo zio, diventa infatti il primo sindaco della Roma giacobina e repubblicana e, come tale, pure scomunicato.
Intanto si procura come segretario privato Vincenzo Monti, e pare che i rapporti del poeta con la famiglia del suo datore di lavoro siano intimi, mooolto intimi. Così intimi, infatti, che forse la piccola Costanza Braschi è figlia di Monti, più che di suo padre.
Comunque, passata la fulgida tempesta napoleonica, Luigi, come le lumache dopo la pioggia, rifà capolino e mostra nuovamente il suo talento opportunistico: riesce a rientrare al servizio del pontefice, un altro, Pio VII, e a farsi levare pure la scomunica.
Ma le fortune economiche della famiglia sono state duramente messe alla prova dalle ruberie e dai rovesci bonapartisti. È il 1816: Luigi muore, sepolto a Santa Maria Sopra Minerva, e per cinquant'anni gli eredi campicchiano di rendita senza replicare le fortune paterne e anzi, indebitandosi oltre il tollerabile.
Infine, ridotta con le pezze al culo come si dice a Roma, tenta di alienare il palazzo che tanti grattacapi ha causato all'avo Luigi per ripagarsi i debiti con una riffa nel 1866.
Gli va male, però: non vendono sufficienti biglietti, e l'ingombrante e costoso casermone resta loro sulle croste, sebbene per soli cinque anni. Infatti lo Stato Italiano, sin dalla sua nascita contrassegnato da un brillante fiuto per le cause perse e le sòle più solenni, interviene a salvare la situazione e se lo compra nel 1871.
Il palazzo diventa così residenza e ufficio di Giolitti però il suo ruolo nelle vicende di storia patria e cittadina non è finito. Dopo il trasferimento del Viminale alla sua attuale sede, infatti, iniziato nel 1921 e terminato nel 23, il palazzo Braschi subisce una curiosa sorte, proprio lui, sorto alle spalle di Pasquino, voce del popolo contro le assurdità e gli abusi del potere su Roma la sua gente. Infatti, diviene epicentro dell'attività propagandistica fascista, finché, dopo l'Armistizio e fino alla Costituente, è perfino sede del PNF e dei gruppi di repressione.
Dalla fine della guerra al '49, ecco che si ripete, pur con le debite differenze, la vicenda di spoliazione e devastazione già vista nel 1798: stavolta, a far danni sono i poveri cristi degli sfollati, morti di fame e di rabbia e di disperazione dopo la fine della guerra. Le belle sale, gli eleganti affreschi sono deturpati e danneggiati da gente abbrutita dall'orrore della guerra, dell'occupazione nazista e della guerra civile.
Solo dal 1952, Palazzo Braschi viene infine risistemato alla bell'e meglio e istituito a sede del Museo di Roma.
Ancora adesso ci accoglie con una bella carrozza settecentesca nell'androne, memoria di uno sfarzo e di un'indolenza verso la miseria e le piccole cose che è forse quella della grande Storia, ai cui margini questo luogo ha tanto fortunosamente galleggiato.
Le prime due foto, tutte mie, sono scatatte nel settembre 2024, le ultime due le scattai nel 2009 e infatti sono barochissime, storte e filtrate con i potenti mezzi di Paint su un PC che montava Windows Vista.
Dopo 15 anni sono sempre a spasso per Roma a fotografarla, però!
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dilebe06 · 13 days ago
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Blue Moment
I Have a Dream
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Finisco di vedere questo drama e ... cosa accade?! un disastro a Valencia. Quando è di qualche settimana fa la catastrofe alluvionale avvenuta a Bologna. Senza parlare poi di Catania o altre zone del mondo che vengono colpite duramente da disastri naturali.
Come un segno del destino, Blue Moment - che di disastri naturali parla - piove su di me, facendomi davvero pensare che ci sia davvero un specie di karma che gira e rigira.
Blue Moment prende come spunto il celebre "si poteva far qualcosa per evitare il disastro" che tanto si sente dire quando accadono queste cose e ci confeziona una storia di sacrificio, impegno, sofferenza ma anche speranza e sogni.
Il sogno in questo caso è di Akari, una giovane meteorologa che colpita dalle devastazioni che affliggono il suo paese, vorrebbe creare un team composto dai migliori uomini e donne del paese impegnati non solo nel prevenire questi disastri, ma anche nell'operare velocemente quando questi accadono per salvare più vite possibili.
Nel suo sogno a capo di questa squadra c'è suo marito e futuro padre del loro bambino, Haruhara, geniale meteorologo che - grazie alla matematica - riesce a prevedere con una certa esattezza cataclismi vari.
Tuttavia, 5 anni prima che inizi questa storia, la città dove vivono i due viene colpita da un inondazione e Akari - dopo delle sue azioni in principio abbastanza strane - perde la vita nel disastro. Sia lei che il figlio che portava in grembo.
Haruhara è devastato dalla perdita ma ciò gli da ancor più la forza per rendere possibile quel sogno che tanto la moglie aveva sperato.
Così, nei 5 anni successivi, Haruhara e un ministro - padre di Akari - oltre a sensibilizzare il pubblico sul clima e su cosa fare in caso di disastri, comincia a montare la SDM, la squadra atta a prevedere e fronteggiare tempestivamente questi eventi.
Oltre a Haruhara ed altri suoi due sottoposti, altre tre persone entreranno nel team: il vigile del fuoco Sonobe, Shiomi, geniale chirurgo, Sawatari un poliziotto veterano e Kumota, inizialmente stagista di Haruhara capitata lì per caso, ma che poi si appassionerà alla meteorologia e al lavoro della squadra.
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Oltre a far vedere come il team si relaziona con determinati eventi - dalle valanghe alle inondazioni, dai tifoni alle frane - Blue Moment pone l'accento sui personaggi e le loro introspezioni e problematiche.
Haruhara è un uomo ossessionato dal salvare vite. Quello che è successo nel passato lo ha reso un uomo freddo, scorbutico e poco incline alla socialità. Non ha potuto salvare Akari e suo figlio e questo si ripercuote sull'uomo e nelle sue relazioni con il team. Molte volte hanno dovuto riportarlo con i piedi per terra ed aiutarlo a venire fuori da certi pensieri negativi.
La sua stagista invece è socievole e molto carina. Intraprendente e coraggiosa, Kumota riesce piano piano a farsi rispettare dal suo superiore aiutata dal fatto di comprendere la grande importanza del lavoro che sta svolgendo.
Anche Shiomi - la dottoressa - è un bel personaggio. Geniale chirurgo che a causa di un trauma psicologico non riesce più ad operare e che guarisce grazie a questo lavoro e all'aiuto del SDM. E' un personaggio calmo e composto, molto maturo e comprensivo.
Ma i miei due personaggi preferiti sono stati il vigile Sonobe e il poliziotto in pensione. Il primo perché era una sorta di tsundere: diceva peste e corna di Haruhara ma alla fine lo ascoltava ed era legato a lui. Mentre il secondo perché aveva un modo di fare alla guascone che portava una ventata di leggerezza e simpatia nella serie.
Come detto sopra, i membri della SDM sono persone che volontariamente lavorano per i civili, catapultandosi nelle emergenze per aiutare e salvare più vite possibili.
La serie mostra come questo lavoro non solo sia difficile e rischioso anche per gli stessi membri dell'SDM ma che non sia manco così popolare: i cittadini ed il governo spesso mettono i bastoni tra le ruote del team perché ad esempio, di lasciare le loro case in via precauzionale proprio non gli va. Rendendo quindi ancor più difficoltoso il lavoro dell'SDM.
Inoltre, come mostrato con la storyline di Shiomi, essendo un lavoro volontario, i dottori disposti a farlo sono pochissimi... dovendo rinunciare alle possibilità di avanzamento di carriera.
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Blue moment narra proprio di queste persone, che mettono le proprie abilità, il loro futuro professionale e certe volte la propria vita a rischio nella speranza di salvare quante più vite possibili.
Come detto sopra c'è gran spazio per i personaggi e le loro storie, così come le varie tematiche che la serie offre, come ad esempio...è giusto salvare una vita rischiando quella del salvatore?
Tutto sommato è una serie carina. Per me che amo il genere catastrofico è stato interessante vedere questi disastri da una prospettiva quasi speranzosa: L'SDM salva effettivamente delle vite e fa un lavoro egregio dando il 100% nel suo lavoro.
Ed ora la parte negativa che si può riassumere in due - due mezzo dai - questioni.
La prima riguarda la sacrosanta voglia dei drama giapponesi di metterci sempre nel mezzo questa benedetta morale e discorso strappalacrime motivazionale che fa tanto anime ma che a me stufa come poche cose. Sentirmi per la cinquecentesima volta la stagista che alla radio, durante un tifone, parla ai suoi compagni di quanto sia importante il loro lavoro, che salveranno vite, che è bello quello che stanno facendo ecc ecc... è ridondante. Basta una volta. Ma ahimè, gran parte dei drama giapponesi hanno sti discorsi motivazionali e quindi ce li sorbiamo e zitti.
La seconda cosa riguarda tutta la storyline della moglie di Haruhara su cosa è accaduto 5 anni prima. Viene posto l'accento sul mistero delle sue azioni e sulla sua morte con insabbiamenti o bugie. E ti aspetti che tutto sto mistero sia qualcosa di strano. Che ci sia sotto qualcosa di grosso. Davvero la donna ha lasciato morire delle persone? e perché è corsa via?
La cosa che non mi è piaciuta di questa storia è che oltre ad essere super telefonata - MA TI PARE CHE QUESTA DOPO CHE CREA L' SDM PER SALVARE VITE - abbia consapevolmente messo in pericolo le persone? E poi... sarà scappata perché c'era qualcun 'altro in difficoltà. Ed infatti è quello che ci viene raccontato. Solo che era così palese e così poco avvincente che mi ha annoiata. Ancor di più poi, quando si scopre che ben 2 membri dell' SDM sapevano cosa fosse successo quel giorno e si sono ben guardati dal parlare...portando tutta la vicenda fino al finale.
Onestamente non sentivo il bisogno di questa storia. Un'approfondimento di questa. Avevo già le storie e le introspezioni degli altri personaggi e quindi mi sarei salvata volentieri dal sorbirmi tutti i retroscena della vicenda.
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Infine, ultimi due appunti. Ringrazio gli dei che questo drama abbia solo una storia d'amore secondaria... di secondo piano. Carina e semplice che non prende spazio nella storia. E sono felice soprattutto, che non riguardi Haruhara.
Quest'ultimo è infatti interpretato da Yamashita Tomohisa - yamapi per gli amici - il cui talento recitativo è per me pari ad una pozzanghera. Che sia triste, sconvolto, felice, innamorato...Yamapi fa sempre la stessa faccia.
Oh, io gli voglio bene proprio per questo eh! Ma ringrazio che non mi è toccato vederlo recitare scene romantiche perché avrebbe ammazzato la credibilità della storia di 100 punti.
Un altra cosa per cui ringrazio è la caratterizzazione della stagista. Kumota è sveglia, propositiva. Risponde a tono, prende in giro. E' una perla rara in un mondo di protagoniste giapponesi che o non parlano o balbettano...che sembrano incapaci di usare la voce e si sottomettono a chiunque. Grazie Kumota.
Voto: 7.7
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notiziariofinanziario · 28 days ago
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Strootman ha chiuso in pieno stile Strootman
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Sono bastate poche parole a Kevin Strootman per chiudere con il calcio. Tutte in inglese. Più una, in italiano: "Grazie". È così che il campione olandese ha salutato: "La carriera finisce. Grazie calcio". A corredo una foto in bianco e nero: metà con il suo volto, metà con gli stemmi delle squadre per cui ha giocato. Ha compiuto 34 anni lo scorso febbraio, un giorno prima di San Valentino e forse è persino bello pensare che uno come lui sia nato intorno alla festa degli innamorati perché il signor Kevin Strootman del suo modo di giocare ha fatto innamorare davvero tanti. In Olanda, agli inizi della carriera, pensavano che potesse diventare il centrocampista del presente ma soprattutto del futuro. Un mancino da trequartista (tirava benissimo i rigori), un fisico e un carattere da mastino, un'intelligenza calcistica fuori dal comune, Strootman veniva considerato perfetto per la Premier League. Ma visto che oltre all'intelligenza calcistica il suo cervello viaggiava a velocità doppia anche fuori dal campo quando, a 23 anni, lo chiamò la Roma di Walter Sabatini per ricostruire un centrocampo devastato dalla stagione Zeman - Andreazzoli, Strootman si prese del tempo per decidere e poi disse di sì. "Perché - il suo pensiero - l'esperienza tattica della Serie A mi può aiutare". Contava di fare qualche anno a Roma e poi, eventualmente, volare in Inghilterra, ma non aveva considerato due cose: che di Roma si sarebbe innamorato ("Non so se me ne andrò mai", confidava agli amici dopo poche settimane) e che la sua carriera avrebbe preso una piega diversa. Lui oggi dice di essere contento di ciò che ha fatto ma quella malinconia di fondo che ginocchia troppo fragili e operazioni continue gli hanno lasciato sono cicatrici più dell'anima che del corpo. Strootman chiude con 486 partite da professionista nei club (130 Roma, più una con la Primavera,, 88 Psv, 84 Sparta Rotterdam, 78 Marsiglia e Genoa, 16 Utrecht, 11 Cagliari) e 46 con l'Olanda, con tanti rimpianti per quello che sarebbe potuto essere e non è stato ma anche con la consapevolezza di non essersi arreso mai alla sfortuna. A cui ha pagato, davvero, un conto salatissimo. Strootman, da Dzeko a Mertens, quanti messaggi  Anche per questo, oltre che per la persona che è, il suo addio al calcio stamattina ha colpito tanti. Soprattutto chi ha avuto modo di conoscerlo o giocarci insieme. "No, Kevin", ha scritto Walter Sabatini, che lo portò in Italia per 16.5 milioni più eventuali 3.5 di bonus. La Roma gli diede, dopo 10 anni, la maglia numero 6, che era stata di Aldair, e Strootman dimostrò, fin dal primo istante, di meritarla. Il club giallorosso lo ha salutato con due cuori e un lupo, Dzeko gli ha scritto "Grazie di tutto, ti voglio bene", Borriello ha aggiunto: "Grazie" mentre Mertens, dopo un cuore, ha scritto in olandese: "Grazie a te". E poi, ancora: il cuore di Florenzi, il legend di Kluivert, le lacrime di Zappacosta e Sabelli e le parole di Perin: "Che carriera, che giocatore". "My top player", il pensiero di Pjanic mentre Dumfries gli ha scritto: "Esempio". Il tennista Cobolli,grande romanista, gli ha scritto: "Grazie lavatrice", ricordando il soprannome che gli diede Rudi Garcia visto come trasformava i palloni da sporchi a puliti. E poi ancoraEl Shaarawy, De Roo, Nainggolan ("É stato un piacere fratello mio condividere tante battaglie con te e con te le battaglie erano soprattutto vinte") e tanti altri, tutti concordi nel ricordare che oggi è comunque un giorno triste per il calcio. La nuova vita di Kevin Perché quando smettono i campioni assoluti, le leggende e quelli che hanno vinto trofei e scritto pagine di storia è scontato emozionarsi. Quasi doveroso. Ma quando lascia un giocatore che leggenda poteva diventarlo, ma non ce l'ha fatta, è più complicato. Se però quel giocatore era Kevin Strootman allora sì, ci si può anche emozionare. E sperare che la sua nuova vita lo renda felice: ha una compagna che è la stessa da sempre, due figlie, la perdita dei genitori a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro lo ha devastato ma nel calcio, e nell'amore di chi gli è accanto, ha trovato la forza di andare avanti. Adesso inizia la sua nuova vita e chissà che da allenatore, se davvero vorrà farlo, non si prenda tutto quello che la sorte gli ha tolto in questi anni. Read the full article
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micro961 · 2 months ago
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Amaranto - Il nuovo singolo “One memory”
La fine di un amore e i suoi ricordi
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La cantautrice Amaranto pubblica il suo nuovo singolo “One memory” per Ghiro Records, disponibile dal 13 settembre 2024 sugli stores digitali e nelle radio in promozione nazionale. Si tratta di un brano sofferto, che mette a nudo i sentimenti di un amore al tramonto. Nonostante il paesaggio sia di abbandono e morte, è difficile accettare la separazione: si rimane ancorati al dolore, in un loop di ricordi che rievocano il passato, senza lasciar spazio ad un possibile futuro migliore.
Ascolta il brano
L’artista si racconta
Il mio percorso nasce di recente su un terreno fertilizzato dal passaggio del magma Covid dove ho subito una sorta di risveglio da un lunghissimo sonno. Quando la lava si è raffreddata, dopo aver devastato molto di quel che esisteva, sono germogliate nuove esigenze artistiche ed emozionali. Nel 2022 è uscito il mio primo singolo “Sirena” di cui sono stata l’interprete e che ho presentato anche a Casa Sanremo Livebox nel febbraio del 2023. Quest’anno in aprile 2023 sono apparsa nel programma televisivo “E VIVA il videobox” di Rai2 con due cover di “I see red” (everybody loves an outlaw) e “Senza pietà” (Anna Oxa). Con il brano “Senza di te” muovo i primi passi da cantautrice, cercando di integrare le mie due esistenze prima e dopo il punto zero. Il risultato è un ponte tra due mondi, spero non percepiti come dissonanti, in cui il mio background musicale (mainly POP 80-2000) allunga le dita verso sonorità più recenti.
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sartileonardo · 5 months ago
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Il mondo ha perso la bussola
Il 31 maggio è uscito: "Il mondo ha perso la bussola", a cura di Mario Deaglio con i contributi di Giorgio Arfaras, Giuseppina De Santis, Paolo Migliavacca, Giuseppe Russo. L'antifragilità è una caratteristica che dovremmo riscoprire, a livello non solo personale ma anche politico. È la caratteristica per cui un sistema complesso come l'economia a fronte di squilibri inattesi, caotici, tipici di quando «si perde la bussola» riesce ad apportare adattamenti, a individuare le cause delle crisi e a volgere in positivo ciò che sta accadendo. Un sistema antifragile migliora quando è esposto a sfide: è la scommessa del nostro mondo postglobale. Ci sono ancora punti cardinali sicuri a cui guardare per orientarsi? Deaglio scandaglia temi e scenari del mondo postglobale in cui ci troviamo a vivere, alla ricerca di una nuova bussola, perché quando l'ago non punta verso una direzione precisa è il momento, per imprese, banche e governi, di guardare al proprio interno e di dimostrare la propria antifragilità. Dal livello dell istruzione che non cresce più a come cambia il modo di vivere, dalla guerra industriale (e pacifica) dell auto elettrica come metafora dei problemi europei, dalla Germania ormai panzer in riparazione all analisi di un mondo devastato dai conflitti: sono solo alcuni dei temi messi a fuoco dagli autori. Consapevoli che i meccanismi che ci hanno condotto ai decenni straordinari della globalizzazione si sono ormai inceppati, è necessario comprendere le sfide del nostro tempo e continuare a navigare con saggezza verso un futuro di crescita sostenibile.
Ne abbiamo parlato con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.
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carmenvicinanza · 5 months ago
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Murrawah Maroochy Johnson
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Murrawah Maroochy Johnson è l’attivista ambientalista aborigena che ha vinto il Goldman Environmental Prize 2024, per la storica vittoria ottenuta contro la miniera di carbone di Waratah nel Queensland, in Australia.
Con determinazione e grazie alla profonda connessione con la sua eredità culturale, la giovane attivista ha guidato, nel 2021, una causa che ha portato, l’anno successivo, alla negazione del permesso della miniera che avrebbe devastato una riserva naturale.
L’accusa ha utilizzato con successo la nuova legge sui diritti umani del Queensland per argomentare che le emissioni di gas serra della miniera avrebbero danneggiato le tradizioni culturali e la salute dei popoli indigeni.
Uno scontro proverbiale che ha visto intentare una causa contro Waratah coal, società che fa capo al miliardario australiano Clive Palmer che, nel 2019, aveva ricevuto l’autorizzazione dal governo per scavare la miniera per estrarre 40 milioni di tonnellate di carbone all’anno, per 35 anni. Devastando la riserva naturale di Bimblebox e riversando nell’atmosfera 1,58 miliardi di tonnellate di CO2.
Con l’assistenza dello studio legale Environmental defenders office (Edo), Murrawah Maroochy Johnson si è rivolta a un tribunale del Queensland per opporsi alla richiesta di estrazione mineraria. La Corte ha acconsentito a raccogliere le testimonianze dirette dalle persone indigene che abitano quei territori che erano state sensibilizzate sui pericoli che avrebbero corso.
Alla fine il tribunale ha dato loro ragione e stabilito un precedente di portata storica: i tribunali devono ora ascoltare le testimonianze dirette delle popolazioni indigene.
Murrawah Maroochy Johnson, 29 anni, è una esponente Wirdi della nazione Birri Gubba. Cresciuta in una famiglia di resistenti, tutti i componenti della sua famiglia fino al bisnonno, sono stati attivi nella lotta per i diritti delle popolazioni indigene.
La sua militanza è incominciata quando, a 19 anni, il Wangan and Jagalingou Traditional Owners Family Council, organizzazione governativa indigena, l’ha invitata a portare la voce e il contributo delle giovani  generazioni, insieme a suo zio, l’artista e custode culturale, Adrian Burragubba, nella campagna contro la miniera di carbone di Adani Carmichael.
Successivamente è diventata co-direttrice della ONG Youth Verdict, che sensibilizza le giovani generazioni sul cambiamento climatico nella regione.
La sua lotta contro la miniera di Waratah è solo una delle tante battaglie che ha affrontato per proteggere la sua terra e la sua cultura e le ha permesso di vincere il Goldman Environmental Prize 2024 prestigioso premio, considerato il Nobel Verde, riservato a chi combatte per l’ambiente contro gli interessi economici e politici.
Il cambiamento climatico è una crisi coloniale.
Per una giustizia ambientale rivendica il ritorno ai principi tradizionali di gestione della terra, che sono in armonia con natura e ambiente. Questo significa che la leadership indigena è essenziale per affrontare il problema e creare un futuro sostenibile.
Nonostante le sfide e le battute d’arresto, come la miniera di Carmichael che ha continuato a funzionare nonostante la sua opposizione, continua a lottare per la sua gente e la sua terra.
Il suo consiglio agli altri attivisti e attiviste è di andare avanti, di prendere una pausa quando necessario e di mantenere viva la resistenza e l’identità culturale.
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newsnoshonline · 7 months ago
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Il mio investigatore privato mi ha sgridato e sono devastato. Cosa devo fare? Sentirsi sgridati sul lavoro: come affrontare la situazione con il tuo investigatore privato Un tecnico di laboratorio ha recentemente condiviso di sentirsi devastato dopo essere stato sgridato duramente dal suo investigatore privato. Questo evento ha sollevato dubbi sulle sue capacità e sul suo futuro nella ricerca. Analisi dei sentimenti e delle azioni da intraprendere È essenziale riconoscere e affrontare i sentimenti di sconforto, frustrazione e confusione che derivano da situazioni simili. Confrontarsi con la propria emotività e cercare supporto possono aiutare a ottenere una prospettiva chiara sulle proprie capacità e sul percorso professionale. Consigliato da esperti, è opportuno avviare una
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Difesa del suolo, a Ceranesi (Genova) 1 milione e 500mila euro di fondi da parte di regione Liguria.
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Difesa del suolo, a Ceranesi (Genova) 1 milione e 500mila euro di fondi da parte di regione Liguria. Un nuovo finanziamento regionale di 455mila euro per contrastare il dissesto idrogeologico a Ceranesi, che si somma al quasi milione di euro stanziato per contrastare la paleofrana in località Cian de Mia. Questo il bilancio del sopralluogo dell'assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone il quale, insieme al sindaco Claudio Montaldo, ha fatto il punto su interventi in corso e prossimi lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della viabilità comunale sulla ex guidovia della Madonna della Guardia. Nel primo caso, i lavori sono stati avviati nel 2022 con un finanziamento regionale di circa 900mila euro per far fronte ai danni provocati a viabilità e abitazioni dall'alluvione del 2014. Dei tre lotti di intervento, i primi due relativi alla regimazione delle acque superficiali sono in fase di conclusione, mentre i lavori del terzo lotto che interessa i pozzi di drenaggio delle acque di falda sono stati affidati e sono in fase di consegna alla ditta appaltatrice. Il sopralluogo è stato anche occasione per annunciare un nuovo finanziamento pari a 455mila euro per il secondo intervento sulla ex guidovia della Madonna della Guardia, necessario per la messa in sicurezza di un tratto di strada comunale interessato da movimento franoso. Nello specifico, l'intento sarà localizzato quasi in prossimità dell'abitato della Gaiazza lungo un tratto di circa 40 metri oggetto di cedimento. La strada era già stata attenzionata da un cantiere concluso nel maggio 2022 per consentire la ricostruzione del muro di valle con conseguente riapertura al traffico. Regione Liguria aveva stanziato per l'opera 130mila e 322 euro a valere in parte su risorse Fsc e in parte sulla Legge 145. Contando anche i 95mila euro per il consolidamento della strada in via Villa Lidia, il contributo complessivo di Regione Liguria al Comune di Ceranesi è di circa 1 milione e 500mila euro. "Abbiamo avviato un nuovo step per la messa in sicurezza dell'entroterra genovese particolarmente segnato dal maltempo -– commenta l'assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone -. Sappiamo la strada della Madonna della Guardia essere molto trafficata in quanto rappresenta una via di comunicazione tra il casello di Genova Bolzaneto e altre zone abitate senza dover transitare per il quartiere di Genova Pontedecimo. Poco più a monte è stato recentemente realizzato un importante intervento di consolidamento a seguito del crollo del muro di sostegno della carreggiata con conseguenti gravi disagi, che sono stati risolti grazie all'ottima sinergia con il Comune di Ceranesi. Alla compensazione dei danni alluvionali anche in questo caso affianchiamo un lavoro di prevenzione per una sempre maggiore resilienza del territorio". "Gli interventi che abbiamo visto con l'assessore Giampedrone nella zona di San Pietro a Ceranesi sono una risposta importante alla sicurezza di un territorio fragilissimo - aggiunge il sindaco Claudio Montaldo -, ripetutamente colpito da eventi alluvionali e franosi, il più importante nell'autunno del 2014, quando l'intero comune è stato devastato. Investire in prevenzione è la scelta giusta per risparmiare denaro e soprattutto scongiurare tragedie o interminabili disagi alla popolazione. Nel caso della paleofrana di Cian de Mia si tratta di un bell'intervento di ingegneria naturalistica pensato in modo specifico per questo ambito e che può rappresentare un importante esempio per il futuro. Il secondo intervento sulla viabilità della ex guidovia risponde alle esigenze di mobilità dei cittadini che risiedono nelle frazioni e che solo certezza e sicurezza dei collegamenti possono convincere a restare. Apprezzo la scelta compiuta dalla Regione e ringrazio, sottolineando che solo con consistenti investimenti nazionali e regionali le comunità locali possono in prospettiva sopravvivere".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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bergamorisvegliata · 1 year ago
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EMISFERO DESTRO CHIAMA
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Questa è carina.
Tanto so già che questo post scatenerà millemila reazioni, sulla base del percepito personale. E va bene, tanto sono abituata da tempo.
Ma la vogliamo dire una cosa? Che esistono traditori, fetenti, meschini, irresponsabili, egoisti, menefreghisti, imbecilli… molti dei quali sono convinti di essere su un percorso spirituale, è innegabile.
Allora se l'idiozia arriva da un inconsapevole, passi. Ma se arriva da chi pensa di essere a chissà quale livello di levatura morale e spirituale, allora no.
E fermiamo subito, vi prego, le fregnacce spiritualiste sulla personalità che soffre e si identifica e sull'anima che dispensa lezioni da imparare. Basta. Fatela finita. Il dolore è dolore, e a volte sarebbe tranquillamente evitabile, con un po' di sensibilità, maturità e coraggio. E invece accade che egoismo, opportunismo, pavidità, insensibilità e immaturità facciano dei danni immani.
Lo vogliamo vedere? Chi subisce colpi del genere, e ne ho visti parecchi anche in seduta e nei corsi di #teatrotrasformativo, ha bisogno di comprensione, e di qualcuno che gli dica: sì, hai ragione, hai subito un'ingiustizia, ti è successa una cosa inspiegabile, capisco come ti senti, è terribile.
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Basta con le cazzate spiritualiste del "è tutto perfetto", "c'è una lezione da imparare" e via discorrendo. Ma chi l'ha detto che è così? È una teoria, è un'ipotesi, è una filosofia di vita, è un credo, al pari di tanti altri. La mente e l'inconscio possono apparecchiarci la tavola esattamente come noi pensiamo che debba essere apparecchiata. Ad alcuni fa comodo, perché questo costrutto conferma la loro idea. Ad altri fa meno comodo, perché li manda in pezzi senza dare ragioni e spiegazioni. E, perdonate, ma senza ragioni e spiegazioni non si va avanti.
Per superare momenti drammatici, devastanti e per giunta incomprensibili, non basta la "fede". Non abbiatemene, ma di fronte a certi comportamenti umani ed episodi traumatici, la fede serve a poco. Serve ridare senso all'accaduto, alla vita, al presente e al futuro. E a volte il primo passo è ammettere: sì, quel tizio è un coglione. Si è comportato da delinquente. Sì, mi ha devastato e ciò che ha fatto è inqualificabile. Non serve pensare che "tutto può cambiare", "l'altro è un mondo imprevedibile", "non abbiamo controllo sugli eventi" eccetera.
Un momento: la vita è fatta di scelte e decisioni, e quelle decisioni, se uno è consapevole, radicato, stabile, maturo e sveglio, le fa con tutta l'attenzione e l'accortezza del mondo. Si dà tempo, tiene conto di tutti i fattori, dà il giusto peso alle cose, dà valore a ciò che merita valore, decide con accortezza e discernimento cosa scartare e cosa tenere. Non può mai trattarsi di "switch" improvvisi e repentini, ignorando tutto ciò che questo comporta. Per questo è da irresponsabili. Se un padre si alzasse una mattina e decidesse di abbandonare i suoi figli sarebbe un pazzo incosciente e sì, potremmo dargli del coglione, indipententemente da ciò che in maniera teorica e presunta le anime avrebbero deciso per la loro evoluzione.
Perciò, la prossima volta che ascoltiamo di un caso umano che ha generato dolore nella vita di qualcuno, mostriamo comprensione umana e lasciamo stare le cazzate new age sui piani animici e il volere divino di sta fava. Accogliamo il dolore di chi si vede la vita distrutta per un genitore crudele, un partner egoista e opportunista, un amico traditore, un collega o un socio bugiardo e scellerato.
Telegram (https://t.me/Transformational_Experience) Elisa Renaldin
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Emisfero destro chiama 🌌 Intuizioni, suggestioni ed eventi creativi per uscire dai recinti percettivi ed esplorare la vita con occhi nuovi
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gaetaniu · 1 year ago
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La strana tempesta che ha devastato la Libia è stata un'anticipazione del futuro del Nord Africa?
La tempesta Daniel è atterrata sulla città costiera libica di Toukrah nelle prime ore del 10 settembre e ha iniziato a muoversi verso est. Ben presto il vento si è alzato e la pioggia battente ha costretto la gente a rimanere in casa. Nel pomeriggio la pioggia era chiaramente fuori dal normale. La città di Albaydah, sulla costa, avrebbe ricevuto l’80% della pioggia annuale prima di mezzanotte,…
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seoul-italybts · 1 year ago
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[✎ ITA 🎖️] RM – Discorso come Ambasciatore / PR del Ministero della Difesa Nazionale - 01.06.23
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Discorso di RM come Ambasciatore per le Pubbliche Relazioni del Ministero della Difesa Nazionale e dell'Agenzia per il Recupero e l'Identificazione dei Caduti nella Guerra di Corea | 01. 06. 23
📽 Discorso | Twitter
📽 Cerimonia completa ⬇
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Buongiorno, sono RM dei BTS.
Innanzi tutto, è davvero un grandissimo onore poter ricoprire il ruolo di ambasciatore per le pubbliche relazioni della squadra di recupero [del Ministero della Difesa] insieme a persone così eccezionali.
Quest'anno ricorrono i 10 anni dal debutto dei BTS. Nel corso di questi ultimi 10 anni, abbiamo condiviso vari messaggi attraverso diverse canzoni e campagne sociali. In realtà, mi chiedo sempre come potrò mai sdebitarmi dell'amore che ricevo dalle/i fan coreanə e dal vasto pubblico. Quindi, fondamentalmente, tutto questo ha avuto inizio da un mio interesse per la Corea, la nostra cultura e il mio desiderio di rappresentarle e diffonderne l'amore in tutto il mondo. Anche le mie visite a vari musei e gallerie di arte coreana - antica e moderna - sono, di fatto, un modo per promuovere il nostro paese.
Sono fermamente convinto che se, nel 2023, io ed i BTS siamo potuti arrivare fino a qui, è merito di tutte quelle persone che, nei rispettivi campi, hanno sempre lavorato duramente per questo nostro paese, un tempo devastato dalla Guerra di Corea, fino a farlo prosperare nuovamente. Sono infinitamente grato a tutte quelle persone, e a loro va il mio più profondo rispetto.
È dunque con cuore riconoscente che mi è stato offerto il ruolo di ambasciatore onorario dell'Agenzia per il Recupero e l'Identificazione dei Caduti in Guerra, per conto del Ministero della Difesa Nazionale. Trovo che le attività della Squadra di Recupero [del Ministero della Difesa] siano simili a quelli che sono gli obiettivi dei BTS, attuali e per il futuro, ovvero diffondere un messaggio di armonia e serenità al di sopra di ogni conflitto. Quindi, ero un po' esitante, ma alla fine ho accettato.
La Squadra di Recupero è un'organizzazione che ha il delicato e preziosissimo compito di riesumare ciò che resta dei caduti della Guerra di Corea, restituendoli poi all'abbraccio delle loro famiglie. Il recupero e l'identificazione di quanto resta di coloro che sono caduti in guerra è un gesto di rispetto ed onore nei confronti di tutti coloro che si sono sacrificati per la difesa della propria patria. Dato che questo progetto è una forma esemplare di tale rispetto, mi sento profondamente onorato di farne parte, ne sono orgoglioso e sento un gran senso di responsabilità. Si tratta di un progetto di importanza nazionale enorme, dunque farò tutto il possibile per promuovere al meglio le attività svolte dall'Agenzia per il Recupero e l'Identificazione dei Caduti in Guerra, sia in Corea che nel resto del mondo.
In ultimo, sono anche piuttosto fiero di me per aver colto questa opportunità di partecipare ad un progetto così significativo ed importante, insieme a tuttə coloro che sono riunitə qui, oggi. Farò del mio meglio per portare avanti tali attività al fine di poter dare anche solo un minimo apporto alla Squadra di Recupero. Grazie!
⠸ eng: © KNJsSource ; © verritaee | ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ 
📽 YouTube short Ministero della Difesa:
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enkeynetwork · 1 year ago
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universalmovies · 2 years ago
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