#fuggitivo
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Lui i possiede l’arte di suscitare attaccamento, come tutti gli incostanti e i fuggitivi.
Federica Manzon, Alma
#federica manzon#alma#attaccamento#incostante#fuggitivo#chi se ne va#fuggire#scostante#romanzo#premio campiello
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Criminale sfugge all'arresto, ricerche dei carabinieri in corso Nella scorsa notte, un individuo di nazionalità straniera è stato arrestato dai Carabinieri di Castiglione del Lago poiché si trovava a bordo di un ve...
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Insonnia ore: 04:04
Passi dietro i treni, trattieni il fiato se tremi per fare il writer non basta che premi. La notte consiglia, non parlare: bisbiglia…
~Salmo~
#citazioni#foto mie#pezzi di vita#pensieri#la notte#notte#riflessioni#aforismi#frasi tumblr#solitudine#tossicodipendenza#storie di vita#frasi brevi#salmo#il fuggitivo#writer#treni#trattieni il respiro
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Good news: Marius' son does crossdressing.
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Quelle femmine golose
che si succhiano un ghiacciolo
- dice un saggio che sa tutto -
sono donne con carenze
e lo succhiano pian piano,
pare succhino una verga,
e succhiandolo ben sanno
che all'istante si dissolve
nell'inganno del piacere
il ghiacciolo fuggitivo
come in mente si dissolve
quell'immaginario pene.
Carlos Drummond de Andrade
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Tempo, fuggitivo tremito…
GIUSEPPE UNGARETTI
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Dopo il successo del suo ultimo racconto, pare che Alain Elkann stia pensando di riscrivere l'intera Recherche di Marcel Proust. Già pronti i titoli dei sette volumi:
Alla ricerca del vagone perduto, Dalla parte di Snob
All'ombra dei lanzichenecchi tatuati
Les Romains Turbulentes
Sodoma, Gomorra, la cartella di cuoio e le cuffiette
Il prigioniero in prima classe
Il fuggitivo, la figa, il calcio e i boxer
Il cappuccio della stilografica ritrovato
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Nessuno capiva il profumo
Dell'oscura magnolia del tuo ventre.
Nessuno sapeva che martirizzavi
Un colibrì d'amore fra i tuoi denti.
Mille cavallini persiani dormivano
Sulla piazza con la luna della tua fronte,
Mentre per quattro notti io stringevo
La tua vita, nemica della neve.
Fra i gessi e i gelsomini, il tuo sguardo
Era un pallido ramo di sementi.
Cercai, per darti, nel mio cuore
Le lettere d'avorio che dicono sempre
Sempre, sempre: giardino della mia agonia,
Il tuo corpo fuggitivo per sempre,
Il sangue delle tue vene nella mia bocca.
La tua bocca senza luce per la mia morte.
Federico Garcia Lorca.
Apollo a Villa Caffarelli. Roma
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Sono colui che è passato con un salto sulle cose, il fuggitivo, il sofferente.
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PENSIERI DI PRIMAVERA
IL CORPO
Sere di sete e nostalgia, il corpo s’incurva dentro la sua luce e si lascia cadere dolcemente, quasi ad accendere il desiderio, che gli riesce terribilmente difficile non essere complicato, ad inseguire le sue esagerate fantasie, a cercare disperatamente di non precludersi il mondo e si abbandona per un attimo ad apprezzare le piccole cose e si scalda quando il tempo è troppo freddo e condivide lo stesso viaggio per dare un senso alle sue continue attese. Il corpo è come un labirinto, come un richiamo, il riflesso di sé stesso e agita le membra come se volesse capirsi, conoscersi in profondità, quasi ad aver paura di farsi delle domande a voler riscaldare l’anima.
Il corpo flebile e quello atletico, le esperienze lo segnano e insegnano a nascondere i suoi traumi, le sue fragilità, il percorso estremo delle sue curve, quelle rotondità e quei spigoli che si lascia dietro nel cammino, con quella melanconia che lo assale certe sere o quel tripudio di energie e felicità che sa sprigionare quando vuole e si ritrova muto a parlare senza dire niente.
Sa alzare muri con i suoi pudori e lanciarsi in selvagge e spericolate avventure o abbandonarsi alle passioni più sfrenate. E’ amico e nemico, riprende il respiro e ricomincia, a tratti fragile,a tratti indistruttibile e ogni tanto perde un pezzo che non avrà mai più indietro. Nel silenzio forse sta la riposta che cercava , quella pausa naturale che lo culla nel dormiveglia, nella sua inspiegabile condanna o nella sua meravigliosa conquista, per lasciarsi cullare dalla superficialità dei gesti, dall’inconsueto, da quelle delusioni che lasciano un segno o da quei fremiti convulsi che segneranno la sua pelle per un attimo fuggente o per sempre.
Così non sa meritarsi la distanza, deve essere toccato, annusato, lavato, strigliato, calpestato, accarezzato, adorato, dichiararsi fuggitivo, finire sui giornali, trapiantato in altri corpi il cui sudore sarà la sua memoria uditiva. Rannicchiarsi e attenersi ad una nuova routine, rispettare gli spazi e cercare nuove straordinarie opportunità. Senza fare commenti, a sostituire ogni stimolo e a cercare nuove soluzioni, Perchè il corpo si rende conto dell’orrore, delle grida e della paura, conserva ogni incubo ricorrente, nello schermo della vivida memoria del suo presente, con tutta la tenerezza e con tutta la sofferenza, ad ascoltare i rumori della mente prima che il tramonto scompaia. Il corpo conserva per anni ogni immagine, confusa, disarticolata e incomprensibile, per mettere insieme i pezzi di un puzzle e capire appieno cosa sia successo. Così senza alcuna certezza per il futuro tenta di salvarsi da ogni accadimento.
E’ pieno di presenze, di turbamenti, di recinzioni, nell’abisso della depravazione umana, con tutto quello che ha commesso, con quello stelo di vegetazione del mancato pentimento e tiene un registro ben documentato del vissuto, la lista delle vittime, delle disfatte meticolosamente conservate, nella nostalgia e nella mal celata angoscia verso i sentimenti più dirompenti. Non può sfuggire alla nebulosa fantasia dei suoi inganni, cresciuti nell’attesa e perpetrati nel fievole passato, allora sa nutrirsi di quelle vanità, ha memorizzato le colorate fotografie, convissuto con quelle memorie che ha accumulato per decenni, Per questo sa accettare il suo destino non più occasionale, sa esorcizzare i suoi demoni e impara a convivere con i suoi bisogni, abituato a separarsi e a muoversi con facilità, a spostare la fatica, ad imparare con avidità e a corrispondere. >Il corpo ha bisogno della sua memoria emotiva e della memoria del corpo, deve ricordarsi di suonare da solo, guidato dai sentimenti, arruffato come un giovane allievo senza disciplina a sviluppare la sua innata agilità. Scrive le sue note con un grande pennarello colorato, a percepire quella sua strana situazione di convivenza, con le sue assenze e le sue spartizioni, con la distanza, il disamore e l’oblio, che l’affetto bisogna meritarselo e saperlo conservare, che ogni scossone smorza la sua arroganza e lo riporta verso la compassione.
Il tuo corpo invece è frutto e delizia, impegnato in giochi misteriosi con quella sua vegetazione rigogliosa che riempie ogni angolo, che attraversa ogni spazio, memorizzando distanze, finestre aperte verso il cielo, che sale e scende con fierezza, senza appoggiarsi e corre nei corridoi dell’inseguimento e si muove con sicurezza padrone del suo tempo. Il tuo corpo si moltiplica all’infinito, risorto dalle macerie famigliari con tutta l’intenzione di soddisfare la mia curiosità.
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Se esistono gli angeli,
probabilmente non leggono
i nostri romanzi
sulle speranze deluse.
E neppure – temo –
le nostre poesie
risentite con il mondo.
Gli strilli e gli strazi
delle nostre pièces teatrali
devono – sospetto –
spazientirli.
Liberi da occupazioni
angeliche, cioè non umane,
guardano piuttosto
le nostre commediole
dell’epoca del cinema muto.
Ai lamentatori funebri,
a chi si strappa le vesti
e a chi digrigna i denti
preferiscono – suppongo –
quel poveraccio
che afferra per la parrucca uno che annega
o affamato divora
i propri lacci.
Dalla cintola in su le ambizioni e lo sparato,
e sotto, nella gamba dei pantaloni,
un topo impaurito.
Oh, questo sì
deve divertirli parecchio.
L’inseguimento in circolo
si trasforma in una fuga davanti al fuggitivo.
La luce nel tunnel
si rivela l’occhio d’una tigre.
Cento catastrofi
sono cento divertenti capriole
su cento abissi.
Se esistono gli angeli,
dovrebbe convincerli
– spero –
questa allegria sull’altalena dell’orrore,
che non grida neppure aiuto, aiuto,
perché tutto avviene in silenzio.
Oso supporre
che applaudano con le ali
e che dai loro occhi colino lacrime
almeno di riso
*
Wislawa Szymborska
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Criminale sfugge all'arresto, ricerche dei carabinieri in corso Nella scorsa notte, un individuo di nazionalità straniera è stato arrestato dai Carabinieri di Castiglione del Lago poiché si trovava a bordo di un ve...
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Ecco le rocce, strati su strati, monumenti di tenacia solitaria che consolano il cuore degli uomini. E dolce mi è sembrato il mio destino fuggitivo al fascino dei lontani miraggi di ventura che ancora arridono dai monti azzurri: e a udire il sussurrare dell’acqua sotto le nude roccie, fresca ancora delle profondità della terra. Così conosco una musica dolce nel mio ricordo senza ricordarmene neppure una nota: so che si chiama la partenza o il ritorno: conosco un quadro perduto tra lo splendore dell’arte fiorentina colla sua parola di dolce nostalgia: è il figliuol prodigo all’ombra degli alberi della casa paterna. Letteratura? Non so. Il mio ricordo, l’acqua è così.
Dino Campana
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☆⋆。𖦹°‧★ SMELL (By: Nagabe)
. En una escuela a la que acuden multitud de razas caninas, entre ellas un gregario Border Collie y un taciturno Bloodhound…
— Fuggitivo Scan (No quitar marca de agua)
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Quelle femmine golose
che si succhiano un ghiacciolo
- dice un saggio che sa tutto -
sono donne con carenze
e lo succhiano pian piano,
pare succhino una verga,
e succhiandolo ben sanno
che all'istante si dissolve
nell'inganno del piacere
il ghiacciolo fuggitivo
come in mente si dissolve
quell'immaginario pene.
Carlos Drummond de Andrade
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Quelle femmine golose
che si succhiano un ghiacciolo
- dice un saggio che sa tutto -
sono donne con carenze
e lo succhiano pian piano,
pare succhino una verga,
e succhiandolo ben sanno
che all'istante si dissolve
nell'inganno del piacere
il ghiacciolo fuggitivo
come in mente si dissolve
quell'immaginario pene.
Carlos Drummond de Andrade
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