#frodi assicurative
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dilebe06 · 2 years ago
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Small And Mighty e Ikebukuro West Gate Park + Special
Small and Mighty
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Torna, dopo un bel po' di tempo, una serie taiwanese tra i drama visti. Purtroppo le serie di questa nazionalità sono un parto da vedere, per via della scarsità di sottotitoli in italiano. Ergo, ci si deve accontentare: certe volte trovi perle - Someday per dirne uno - altre volte ciofeche assurde, tipo Back to 1989.
Small and Mighty ( SaM per semplicità ) sta esattamente nel mezzo. Non è una perla ma nemmeno una ciofeca. Ha buoni punti ma ci sono state anche cose che non mi sono piaciute.
Partendo da quest'ultime:
Ora, la serie è un genere Law episodico. Ossia, ci sono svariati casi autoconclusivi che durano due puntate con di sottofondo una storia orizzontale che di solito, dopo averci dato indizi per tutta la serie, trova il suo apice nelle puntate finali.
Onestamente posso reggere 2,3 al massimo 6 casi. Ma al settimo la mia mente comincia ad annoiarsi. Soprattutto se te li vedi tutti di fila come ho fatto io e se non sono poi così intriganti. Ricordo ad esempio i casi di Detective Chinatown: il primo soprattutto mi aveva tenuto incollata allo schermo e anche gli altri bene o male erano carini. Mi intrattenevano. Anche in Medical Examiner Dottor Qin i casi avevano quella punta di roba interessante tra gente ammazzata, fatta a pezzi e fritta a misteri di come la gente moriva male.
In SaM i casi sono casi di legge. Quindi eredità, frodi assicurative, denunce per maltrattamenti e così via. Ma sono casi...normali. Non c'è nulla di "intrigante e misterioso" che mi possa tenere incollata per svariati episodi. Soprattutto se appunto te le vedi uno di fila all'altro. Dopo un po' non reggevo più. Tanto che gli episodi dal 16 al 20 li ho saltati preferendo concentrare la mia attenzione sul finale e sulla trama orizzontale.
La trama orizzontale poi è quasi assente per gran parte della serie prendendo sempre troppo poco spazio, a parer mio, rispetto ai singoli casi. Questo è il motivo principale e la mia lamentela: la sua strutturazione.
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Poi per carità, potrei dispiacermi per la mancanza di una storia d'amore tra i due protagonisti: Liu Lang e Xiao Yan infatti hanno una grande chimica, sono divertenti assieme e se ci si lavorava un po' sopra una love story sarebbe uscita bene. Insomma, io non l'avrei vista male. Anzi...
Perché poi SaM ha molti punto di forza:
1) Liu Lang
Il lead di questa storia è un bel personaggio. Caratterizzato benissimo e con un percorso di crescita lineare e coerente. Tirchio, playboy, terribilmente venale, arrogantello ma spettacolare avvocato, Liu Lang compie un viaggio per riscoprire le cose davvero importanti partendo dalle persone accanto a lui. E devo dire che la serie ha fatto un ottimo lavoro su questo frangente, così come Chen Bo Lin.
Attore visto in Crocodile and Plover Bird mostra qui tutta la sua vena comica e la sua grande capacità di prendersi la scena. Era inutile: qualsiasi personaggi della storia scompariva una volta che Chen Bo Lin entrava in campo. Una grandissima performance.
2) La comicità
La serie è piena di momenti divertenti e prettamente comici. Liu Lang è spesso la vena comica principale: per come è caratterizzato e quello che gli capita - piccolo angelo - le scene dove si ride sono tantissime. Ma la mia preferita è quella finale, dove il cugino di Liu Lang sputtana in tribunale il suo ex Capo con un enorme dito alzato. Il suo avvocato, senza cambiare espressione, gli abbassa il dito con fare sconsolato. Sono morta in quella scena. XD Ma a tutti i personaggi bene o male, gli viene dato il momento per far ridere.
Gran parte dei momenti comici è dettata anche dalla relazione tra Liu Lang e Lin Xiao Yan, la protagonista femminile della storia. I due lead assieme sono stati una fonte inesauribile di comicità: lui la prende in giro e lei lo sfotte a sua volta. Mi hanno fatto fare grasse risate!
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3) Lin Xiao Yan
Mentre mi è piaciuto il suo rapporto con Liu Lang e la sua risposta sempre pronta nei loro battibecchi alla lunga mi ha annoiato la sua spassionante ricerca della giustizia e verità. Testarda come un mulo e ricercatrice della "cosa giusta da fare" Lin Xiao Yan certe volte mi ha fatto alzare gli occhi al cielo per la ripetitività di questi discorsi.
Tuttavia la sua storyline è interessante soprattutto con l'incontro e la relazione con Liu Lang: sono due avvocati molto diversi sia come carattere sia come modo di pensare e vivere ed è stato carino ed eticamente divertente vederli interagire. Mi è inoltre piaciuta la parte finale della sua storia, quando si domanda cosa significa essere davvero un avvocato.
4) Liu Lang Lang
L'adorabile "figlio" di Liu Lang arriva come un fulmine a ciel sereno a devastare la vita da scapolo impenitente del lead. Questo bambino è adorabile ed è tenerissimo vedere come il protagonista gli si affezioni ogni giorno un po' di più. E' anche grazie - e a causa - di questo bambino che Liu Lang sarà costretto a cambiare e rivalutare la sua vita ed il suo lavoro. Peccato che gli venga dato poco spazio nella serie. Quando ho iniziato il drama pensavo che la pare genitore/figlio fosse quella preponderante ma poi ho tristemente scoperto che non era così. T_T Comunque mi sono goduta ogni momento di questo bambino.
5) La varietà dei casi e umanità
Se è vero che i casi che i nostri lead affrontavano risultavano "normali" è anche vero che erano realistici. Gli uomini e le donne che assumevano gli avvocati presentavano problematiche o psicologie reali e certe volte drammatiche. Non mi vergogno di dire che qualche volta mi si sono inumiditi gli occhi per alcune storie raccontate o tematiche affrontate.
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6) Gli altri personaggi
Pur non rimanendo nella mia mente per sempre anche gli altri personaggi sono a mio parere ben caratterizzati e soprattutto le dinamiche tra loro sono maledettamente spassosi a volte. La mia preferita è stata Chen Hui Yun, capo dei due lead ed avvocato molto competente ma che sa essere anche alla mano, spiritosa e divertente.
7) L'etica
Uno dei temi centrali della serie è l'etica degli avvocati: un avvocato deve fare il bene del proprio cliente a prescindere dalla verità o deve portare alla luce la verità anche a costo di far perdere il proprio cliente? Liu Lang e Xiao Yan rappresentano perfettamente questi due pensieri opposti. Il primo persegue - almeno inizialmente - unicamente il bene del cliente infischiandosene della verità anche se sa che fa male alle persone mentre la lead trova più importante tenere sempre in primo piano la verità.
A prescindere da chi abbia torto o ragione questo discorso è sicuramente uno dei più interessanti della serie e Small and Mighty sviscera molto bene questa tematica tramite i suoi personaggi.
Concludendo: Sicuramente non uno dei migliori drama taiwanesi che io abbia visto ma una serie a cui comunque vale la pena dare un'occhiata. ( se piace il genere )
Voto: 7.6
Ikebukuro West Gate Park + SP
Tradotto: la gente mi si accolla
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Siccome di risate non me ne ero fatta abbastanza, Ikebukuro West Gate Park ( IWGP per semplicità ) è venuto in mio soccorso per darmi il colpo di grazia.
Ammetto che avevo in lista questa serie da tipo 10 anni...ma non avevo mai trovato la voglia di vederlo, fino ad oggi. E devo dire che dovevo vedermela prima! Mi è piaciuto tantissimo!
IMGP narra le vicende di Makoto, ragazzo stazionato nel quartiere di Ikebukuro e che passa le sue giornate all 'insegna del cazzeggio più totale: lavora pochissimo - nel negozio di sua madre - e studia ancor meno. La sua vita si riassume nel vagabondare per il quartiere, fare amicizia con gente assurda e ... risolvere i cazzi degli altri. Perché sì, la gente si accolla a Makoto per chiedergli di risolvere i suoi problemi: che siano figli rapiti, omicidi o sparizioni di gente.
Tra Yakuza e gang, droghe, serial killer, traumi "tigri e cavalli" e chi ha visto il drama sa 😂 Makoto naviga nel quartiere come ne fosse il capo. Conosce tutti e tutti conoscono lui.
Questa serie - esattamente come quella sopra - è episodica con una trama orizzontale ma a differenza di Small and Mighty i personaggi tornano in quasi tutti gli episodi dando un idea di coralità che ho apprezzato tantissimo. Siccome scrivere un commento della serie può essere difficile, per semplicità ecco i 5 motivi per cui vedere IWGP:
1) il cast
Questa serie è piena di attori visti e stravisti in altri drama. Non solo. Essendo degli anni 2000 capita di vedere un giovanissimo Yamapi fare i suoi primi passi nel mondo della recitazione. E che dire di Nagase? Già in My Boss my Hero lo avevo adorato. Qui interpreta Makoto, ed è bravissimo nel passare da un personaggio fioriero di gag ad uno in preda a momenti più intensi e seri. Ma ci sono anche Ken Watanabe, Yasuke Kubozuka e Takahashi Issei. Per dire... mica due attori da quattro soldi!
Immancabile poi la comparsata di Oguri... ma la serie è piena di attori di ottimo livello ripeto. Nonché dell'intero cast principale di Kisarazu Cat's Eye! 😳😍 Quando li ho visti mi è preso un colpo! Dopo aver finito di ridere
2) i momenti comici
Momenti comici è una parola grossa. Surreali e bizzarri credo che siano i termini che ci si avvicinano di più. IWGP è un continuo di gag e risate grazie ai suoi personaggi sopra le righe e alle situazioni paradossali che spesso si vengono a creare. La tipica comicità giapponese insomma!
Non scorderò mai Makoto che mangia la carbonara al ristorante: Gli presentano un piatto con quella che sopra sembra panna a cui lui aggiunge un litro di salsa di soia e finisce di condire con due tonnellate di maionese. Na' roba da sbocco! O Jessie, la fidanzata di King e che lui senza parrucca non riconosce. 😂
E potrei andare avanti per ore...
3) King
Pezzo forte di Ikebukuro è King, capo dei G-boys e completo fuori di testa. Condizione imprescindibile per fare parte della sua gang è quella di... vestirsi di giallo. Con il risultato che quando la gang si riunisce, pare di assistere ad una riunione di Pulcini Pio.
King è matto come in cavallo. Sembra un tossico fuori di cervello ma in realtà ama la sua gang e vuole bene al protagonista. La sua amicizia con Makoto è una delle cose più belle della serie.❤️
Durante la storia, King e la sua gang saranno fondamentali per la risoluzione dei casi e ho adorato come tutti partecipassero alla storia aiutando il meglio possibile. Pur essendo degli idioti la maggior parte del tempo.
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4) Il tema dell'amicizia
Come detto sopra Makoto conosce tutti e tutti conoscono lui. Il rispetto e l'amicizia che lega i personaggi di questa serie sono potenti, come nella relazione tra Makoto ad esempio ed il membro della yakuza Saito.
I personaggi si guardano le spalle a vicenda, si aiutano e sostengono forti di quel legame di fratellanza che vivere ad Ikekuburo ti porta.
5) Le cose serie
La cosa stupenda - e che io amo - delle serie giapponesi è la loro sublime capacità di mischiare in modo perfetto comicità e serietà. E non è facile: cadere nel cringe è un attimo!
IWGP racchiude perfettamente questo concetto, portando alla luce - senza analizzarli - i temi della malattia mentale, del cambiamento di sesso o dello stupro. O ancora nello special la tematica del " cambiamento" : come vedere gli altri che cambiano e crescono mentre tu ti senti ancora allo stesso punto da anni.
Potrei parlare per ore di Ikebukuro West Gate Park ma per oggi la chiudo qui, consigliando assolutamente questa serie!
Concludendo: IKWP è una serie da vedere. Ha un buon ritmo, personaggi divertenti come l'inferno e momenti comici a non finire. Nonostante ciò è una serie con momenti profondi e buoni dialoghi. Vedetela!
VOTO: 8
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scienza-magia · 1 month ago
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In vendita sul dark web le cartelle cliniche degli USA
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Perché gli hacker vogliono le tue informazioni sanitarie. Le cartelle cliniche contengono informazioni personali che possono esporre i pazienti a rischi finanziari e medici. Le violazioni dei dati nelle organizzazioni sanitarie sono diventate comuni negli ultimi anni. Ma cosa vogliono gli hacker dalle tue informazioni sanitarie? Di solito, gli hacker si introducono nelle reti dei provider in cerca di un riscatto, facendo cose come bloccare il provider dai suoi sistemi informatici o minacciare di pubblicare i suoi dati online. Ma cercano anche i dati dei pazienti. Le cartelle cliniche contengono informazioni personali che gli hacker sono sempre ansiosi di impossessarsi, come indirizzi e numeri di carte di credito. Ma le cartelle contengono anche una serie di informazioni private sui pazienti, che vanno dai numeri delle polizze assicurative alle condizioni mediche ai farmaci, dati che consentono ai truffatori di truffare le compagnie assicurative e Medicare e Medicaid, esponendo i pazienti a un rischio finanziario e medico elevato. "Forniscono agli hacker un quadro completo per commettere frodi assicurative, furti di identità o altre attività dannose in futuro", afferma John Riggi, consulente nazionale per la sicurezza informatica e i rischi presso l'American Hospital Association, un'organizzazione di categoria che rappresenta il 90% degli ospedali negli Stati Uniti. Inoltre, il furto di cartelle cliniche può avere un impatto più duraturo sulle vittime rispetto alle normali frodi finanziarie o al furto di identità, perché le informazioni in tali cartelle sono più difficili da rilevare e più difficili da correggere quando vengono utilizzate in modo improprio. "Se la tua carta di credito viene compromessa, la tua banca ti avviserà, la annullerà e te ne invierà una nuova", afferma Geetha Thamilarasu, professore associato di informatica e sistemi software presso la School of STEM presso l'Università di Washington Bothell. "Ma le tue cartelle cliniche hanno una lunga durata. Possono essere utilizzate in modo improprio senza essere rilevate per lunghi periodi di tempo, perché è più difficile identificare attività dannose. Ciò le rende molto preziose". Rubato e venduto Secondo l'Ufficio per i diritti civili del Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti, nel 2023 sono stati segnalati 725 incidenti di violazione dei dati che hanno esposto 500 o più cartelle cliniche, rispetto ai 720 del 2022. A febbraio, Change Healthcare ha segnalato un gigantesco hack che potrebbe aver colpito fino a un terzo della popolazione statunitense, secondo Andrew Witty, amministratore delegato della società madre UnitedHealth UNH -2,10% di diminuzione; triangolo rosso rivolto verso il basso. Una volta rubata una cartella clinica, spesso finisce per essere venduta sul dark web, gli angoli nascosti di Internet dove avvengono transazioni illecite. Una cartella clinica individuale può essere venduta per $ 500 a $ 1.000, afferma Thamilarasu, rispetto ai $ 1 o $ 2 che i numeri di previdenza sociale fruttano. Con le informazioni personali identificabili e le cartelle cliniche di un paziente, "un malintenzionato può accedere all'account di un individuo, falsificare la sua identità e quindi monetizzare tali informazioni in vari modi", afferma Rahul Telang, professore di sistemi informativi presso l'Heinz College della Carnegie Mellon University. I criminali potrebbero, ad esempio, presentare domanda per prestazioni assicurative e rimborsi da assicuratori privati ​​o Medicaid e Medicare, afferma Telang, e far inviare quegli assegni al nuovo indirizzo. Possono anche far sì che il sistema generi prescrizioni illecite per dispositivi sanitari o sostanze controllate, che hanno entrambi un alto valore di rivendita, afferma. Queste frodi potrebbero richiedere mesi o anni per essere scoperte dal paziente medio e dall'assicuratore, e potrebbero portare a una serie di problemi. Gli assicuratori potrebbero aumentare i premi delle persone in base a precedenti attacchi informatici che causano alle compagnie assicurative costi ingenti per la correzione. Questo tipo di truffa potrebbe non solo danneggiare le persone finanziariamente, ma anche causare ulteriori grattacapi in futuro. Alle vittime di furto di identità medica potrebbe essere negata la copertura in futuro perché i loro dati mostrano che hanno una condizione che in realtà non hanno. Oppure potrebbe essere detto loro che hanno raggiunto il limite dei benefici. Correggere le informazioni false è difficile, poiché gli operatori sanitari e gli assicuratori hanno spesso sistemi contorti per modificare i dati, e questi sistemi per lo più non "parlano" tra loro. I criminali potrebbero anche usare i dati dei pazienti per fingere di essere operatori sanitari e lasciare i pazienti in debito con denaro. Ad esempio, i truffatori potrebbero spacciarsi per un fornitore e fatturare alle compagnie assicurative dispositivi costosi e altri servizi medici rimborsabili, afferma Thamilarasu. Quindi le franchigie o i co-pagamenti per servizi mai resi arrivano ai pazienti, che potrebbero non riconoscerli come fraudolenti. "I cattivi hanno capito che se mantengono la fatturazione al di sotto di un certo importo in dollari, possono passare inosservati per un bel po' di tempo", afferma Riggi. Gli hacker sono anche noti per usare cartelle cliniche rubate per creare convincenti e-mail di spear phishing o telefonate o video chiamate, fingendosi legittimi operatori sanitari che chiedono ai pazienti di pagare una bolletta, di rivelare la propria password o di fornire ulteriori dati personali, affermano gli esperti. "Questa è un'area in cui l'intelligenza artificiale può moltiplicare rapidamente il numero di persone colpite dai cattivi e quanto possano essere subdoli quei messaggi mirati", afferma Telang. Un uso meno comune delle cartelle cliniche hackerate è il ricatto, afferma Riggi. Gli hacker potrebbero minacciare di rilasciare le cartelle cliniche di una persona a un datore di lavoro o al mondo intero se non pagano un riscatto. "Non vuoi che un'altra persona sappia se hai problemi di salute mentale o se sei incinta", afferma Thamilarasu. "Non vuoi che quei dati siano là fuori". Nella maggior parte dei casi, i singoli pazienti non devono preoccuparsi che i truffatori vendano le loro cartelle cliniche rubate ad assicuratori o a venditori. L'Health Insurance Portability and Accountability Act consente ai broker di dati di acquistare e vendere determinate informazioni sanitarie dei pazienti, a condizione che le caratteristiche identificative dei pazienti siano rese anonime e rimangano segrete. Naturalmente, i dati dei criminali non soddisferanno tali linee guida. "Le compagnie di assicurazione si troverebbero in molti guai legali", afferma Riggi dell'AHA, "e i venditori possono trovare informazioni sui tuoi interessi e sulle tue pratiche di acquisto legalmente in base ai dati disponibili al pubblico e alla cronologia delle ricerche". Rimani vigile Per prevenire le frodi, i pazienti dovrebbero adottare le stesse precauzioni con le loro informazioni mediche che prenderebbero con qualsiasi dato online sensibile. Dovrebbero usare l'autenticazione a più fattori per accedere alle cartelle cliniche, ad esempio, e non dovrebbero mai cliccare su link sospetti. Le persone dovrebbero anche tenere d'occhio le loro fatture mediche con la stessa attenzione che avrebbero per le fatture delle carte di credito. La Federal Trade Commission afferma che le persone dovrebbero prestare attenzione ai segnali di avvertimento come ricevere fatture per servizi medici che non hanno ricevuto o essere informate dai loro piani sanitari che hanno raggiunto i limiti dei loro benefici. Sebbene la vigilanza individuale sia importante, le riforme sistemiche sono fondamentali per affrontare le cause profonde delle violazioni dell'assistenza sanitaria, afferma Parham Eftekhari, fondatore e presidente dell'Institute for Critical Infrastructure Technology, un think tank senza scopo di lucro e apartitico. Molte organizzazioni sanitarie utilizzano partner terzi, il che significa che le cartelle cliniche dei pazienti non vengono archiviate solo in ospedale, ma potenzialmente con decine di altri fornitori di servizi, afferma Eftekhari. "Ciò offre maggiori possibilità che i dati vengano rubati a causa di lavoratori non malintenzionati con scarsa o nessuna formazione, o a causa di attività criminali. Ciò significa anche che gli ospedali si affidano alle misure di sicurezza dei loro partner, sulle quali hanno meno controllo", afferma. Oltre l'85% delle cartelle cliniche viene rubato da terze parti e da fornitori non ospedalieri, secondo l'analisi di Riggi. Anche i legislatori hanno un ruolo da svolgere. Standard più rigorosi applicati all'intero settore sanitario, compresi i fornitori terzi, potrebbero motivare le organizzazioni sanitarie a investire in misure preventive anziché rispondere in modo reattivo dopo che si è verificata una violazione, afferma Eftekari. "I legislatori devono anche garantire che le leggi volte a migliorare la sicurezza dei dati non aggiungano inavvertitamente complessità per quanto riguarda violazioni e minacce quando si tratta di condivisione di informazioni tra settore pubblico e privato", afferma. Inoltre, aggiunge Riggi, non tutti gli ospedali, come quelli che servono aree rurali e a basso reddito, hanno le risorse per conformarsi a normative sempre più severe. Per risolvere il problema pervasivo dell'hacking saranno necessarie soluzioni creative. Ci sono alcuni segnali che le cose stanno migliorando. Per mantenere la fiducia dei clienti, negli ultimi anni gli ospedali hanno cercato duramente di bloccare le loro reti. "Gli ospedali hanno rafforzato i loro sistemi per rendere più difficile l'infiltrazione di soggetti esterni", afferma Telang. Possono farlo segmentando le reti, crittografando, abilitando l'autenticazione multifattoriale e implementando altre strategie di prevenzione della perdita di dati. "Stanno assumendo più personale IT, spendendo più soldi e formando tutto il personale", afferma Telang. "E la situazione è migliorata". Read the full article
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fminvestigazioniaziendali · 5 years ago
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I servizi dell’agenzia FM-investigazioni
Attività di indagine in ambito aziendale
Diverse tipologie di minacce possono danneggiare il patrimonio di una società, che sia esso scientifico, tecnologico o economico, tangibile e intangibile. A tal fine, l’investigazione aziendale riguarda un’attività d’indagine che punta alla tutela del valore d’impresa, a fronte della richiesta del titolare d’azienda, del legale rappresentante o enti giuridici, anche in sede giudiziaria. La verifica della veridicità delle informazioni fornite da candidati all’assunzione, dipendenti, soci, fornitori, rappresentanti ed esterni consente di sanare situazioni di natura pregiudizievole al buon andamento di una azienda.  Parallelamente l’Agenzia FM – Investigazioni offre i propri servizi in difesa delle compagnie assicurative contro quei comportamenti fraudolenti che tendono a conseguire, oppure ad aumentare, l’incasso di un rimborso da parte della stessa agenzia. Si incastrano a queste tipologie di indagini anche quelle di carattere informatico e tecnologico per la prevenzione di furti di informazioni e dati aziendali.  
Le indagini condotte dall’Agenzia FM – Investigazioni prevedono l’impiego di professionisti e strumentazione tecnologica all’avanguardia al fine di raccogliere prove documentali e testimoniali che evidenzino inconfutabilmente l’illecito a danno del nostro cliente, materiale da utilizzare anche in fase stragiudiziale o giudiziale.
I servizi che offriamo alle aziende: 
Indagini sul curriculum vitae; 
Infedeltà di un collaboratore e licenziamento per giusta causa; 
Forensic due diligence aziendale; 
Violazione del patto di non concorrenza; 
Concorrenza sleale di ex dipendenti; 
Indagini per il recupero credito; 
Indagini a tutela della proprietá intellettuale; 
Indagini per contrasto alle frodi assicurative; 
Indagini informatiche forensi; 
Bonifiche ambientali e su dispositivi elettronici.
L’Agenzia FM – Investigazioni garantisce una consulenza preliminare gratuita ed assoluta riservatezza, sia nel caso di accettazione che di non affidamento dell’incarico investigativo. Maggiori dettagli sui servizi sono reperibili sul sito web: www.francomalatesta.it. Se desiderate richiedere un preventivo per i nostri servizi, contattateci all’indirizzo e-mail: [email protected] oppure compilate il modulo sul medesimo sito.
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peritiauto · 3 years ago
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Assicurazioni, il manuale per il contrasto alle frodi - Eurispes
Assicurazioni, il manuale per il contrasto alle frodi – Eurispes
Questo contenuto è disponibile anche in: Inglese È stato recentemente pubblicato il libro “Antifrode assicurativa – Manuale giuridico per le Assicurazioni e le mutue” (Rubbettino Editore) ad opera di Luigi Peyron, Gabriele Galeazzi e Andrea Strata. Il volume nasce dal desiderio degli autori di mettere a disposizione del lettore le esperienze professionali maturate nel mondo delle assicurazioni e…
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noosphere-me · 3 years ago
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Le mie priorità cambiarono. Io cambiai. Abbandonai il sogno di diventare architetto e mi iscrissi all'università. Scelsi il corso di laurea in Criminologia forense, con non pochi sacrifici ma con tanta passione e determinazione, a venticinque anni mi laureai. Iniziai a fare gavetta presso uffici di investigatori privati: tradimenti e frodi assicurative erano il pane quotidiano... "Il bacio di Klimt" di Francesca Esposito @francescaesposito2493 #ilbaciodiklimt #francescaesposito #criminologa #priorità #cambiamenti #sacrifici #passione #passionelibri #gavetta #tradimenti #thrillerpsicologico #librileparche #leparchedizioni (presso Napoli, Italy) https://www.instagram.com/p/CT9Bn7IM3YV/?utm_medium=tumblr
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ROMA. G.di F.- FAKE INSURANCE, TRUFFA DELLE POLIZZE ASSICURATIVE ON LINE.
ROMA. G.di F.- FAKE INSURANCE, TRUFFA DELLE POLIZZE ASSICURATIVE ON LINE.
Nucleo Speciale Tutela Provacy e Frodi Tecnologiche
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Il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza sta eseguendo, in queste ore, provvedimenti di perquisizione locale, informatica e conseguente sequestro nei confronti di persone fisiche responsabili di truffe online con le quali sono stati raggirati centinaia di cittadini ai quali sono state vendute delle false…
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italreport · 8 years ago
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Catania. 77 persone rinviate a giudizio per frodi assicurative, falsa testimonianza ed altri reati
Catania. 77 persone rinviate a giudizio per frodi assicurative, falsa testimonianza ed altri reati was originally published on ITALREPORT
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wilson1968-blog · 6 years ago
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Cronaca: Maxi truffa delle assicurazioni online, oscurati 222 siti  
Maxi truffa delle assicurazioni online, oscurati 222 siti
Oltre 220 siti per la sottoscrizione di false polizze assicurative online sono stati oscurati nell’ambito di un’operazione del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza che sta eseguendo, in queste ore, provvedimenti di perquisizione locale, informatica e conseguente sequestro nei confronti di persone…
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discountggdbsneakers-blog · 6 years ago
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Golden Goose Superstar Saldi Microgaming 5Reel Casino luoghi che mantengono modelli americani
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sinapsinews · 6 years ago
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Palermo-Truffa alle assicurazioni: 34 fermati
Mutilavano braccia e gambe per intascare i soldi delle assicurazioni. Trentaquattro persone sono state arrestate stamattina durante l’operazione “Tantalo bis” compiuta dalle Squadre mobili di Palermo e Taranto. L’operazione fa seguito a quella compiuta nell’ agosto 2018, sempre a Palermo, che portò all’arresto di 11 persone.
L’organizzazione criminale era specializzata nelle frodi assicurative…
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fminvestigazioniaziendali · 5 years ago
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I servizi dell’Agenzia FM-Investigazioni
Investigazioni private
Oggi analizzeremo l’attività di indagine in ambito privato. Questa è volta alla ricerca ed alla individuazione di informazioni richieste dal privato cittadino (eventualmente per la tutela di un diritto in sede giudiziaria) che possono riguardare, tra l'altro, l'ambito familiare, matrimoniale, patrimoniale e la ricerca di persone scomparse. Per eliminare ogni dubbio o sospetto sulla condotta del coniuge, dei figli o comunque di coloro che vivono a stretto contatto con voi, l’Agenzia FM - Investigazioni redigerà una relazione investigativa da consegnare al cliente alla fine dell’incarico nella forma di un rapporto scritto correlato da foto, filmati e qualsiasi altro accertamento inerente il caso. La documentazione probatoria fornita, legalmente riconosciuta, sarà utilizzabile a Vostra discrezione in sede giudiziaria in cause di separazione tra coniugi, divorzio, affidamento dei figli, decisione o revisione delle condizioni economiche di separazione, controversie familiari di varia origine e natura, procedimenti a seguito di minacce o lettere anonime.
I servizi di investigazioni che offriamo ai privati:
Infedeltà coniugale e tradimento;
Calcolo o revisione dell’assegno di mantenimento;
Assegno di mantenimento in favore del coniuge;
Assegno di mantenimento in favore dei figli;
Affidamento esclusivo minori;
Indagini prematrimoniali;
Accertamenti in merito all’asse ereditario;
Controversie civilistiche;
Indagini per recupero crediti.
L’Agenzia FM – Investigazioni garantisce una consulenza preliminare gratuita ed assoluta riservatezza, sia nel caso di accettazione che di non affidamento dell’incarico investigativo. Maggiori dettagli sui servizi sono reperibili sul sito web: www.francomalatesta.it. Se desiderate richiedere un preventivo per i nostri servizi, contattateci all’indirizzo e-mail: [email protected] oppure compilate il modulo sul medesimo sito.
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peritiauto · 3 years ago
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Il contenzioso e le frodi assicurative, un danno per la collettività: dati, riflessioni e proposte. Tre anni dopo
Il contenzioso e le frodi assicurative, un danno per la collettività: dati, riflessioni e proposte. Tre anni dopo
Convegno “Il contenzioso e le frodi assicurative, un danno per la collettività: dati, riflessioni e proposte. Tre anni dopo”, registrato a Napoli giovedì 26 maggio 2022 alle 11:01. L’evento è stato organizzato da Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e Ente Biblioteca di Castel Capuano “Alfredo De Marsico” e Movimento Forense Napoli Nord. Sono intervenuti: Patrizia Intonti (presidente…
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investigatore privato
Investigazioni per aziendeInvestigazioni Assenteismo e Fedeltà dipendentiIndagini per simulata malattia,ai fini del licenziamento per giusta causaIndagini per verificare il corretto utilizzo dei permessi ex legge 104/92Indagini per casi di frodi aziendali e furti sul lavoroIndagini pre-assunzionaliIndagini e accertamenti commerciali, catastali, patrimonialiIndagini sull'affidabilità/solvibilità economica dei clientiIndagini per recupero di beni e crediti, rintraccio debitoriIncarichi di fiducia, servizi di accompagnamento, tutela, prevenzione e sicurezzaInvestigazione su molestie, minacce, anonimi, stalkingBonifiche telefoniche, microspie ambientali/veicolari, micro registratori/telecamere, trasmettitori/ricevitoriConsulenze Tecniche su servizi e sistemi di sicurezzaIndagini e Perizie tecnico-informatiche forensi, recupero dati computer/cellulariINVESTIGAZIONI ASSICURATIVE investigatore privato napoli
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allnews24 · 7 years ago
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Chianti, truffe assicurative con falsi incidenti: 77 indagati
Chianti, truffe assicurative con falsi incidenti: 77 indagati
Indagate 77 persone accusate di aver creato un sodalizio criminale, radicato nella Val di Pesa, dedito alla frodi assicurative mediante falsificazione di documentazione relative ad incidenti stradali.  L’indagine dei carabinieri, denominata “Chianti Crash, è stata avviata nel dicembre 2014. La procura fiorentina ha contestato agli indagati, a vario titolo, le seguenti condotte illecite,…
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articolinews · 7 years ago
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AE Morgan: “Sistema inglese bandisce fiduciari disonesti”
I commercialisti a Londra di AE Morgan, studio specialista in internazionalizzazione, evidenziano i rischi per chi affida la gestione del proprio patrimonio a personale non qualificato.
AE Morgan: "per evitare frodi e truffi sul patrimonio occorre rivolgersi ad esperti seri"
Come recentemente emerso da un'inchiesta a firma del "Il Sole 24 Ore", sono sempre di più gli italiani a cadere vittime di abili truffatori. Con la promessa di veder traghettati i propri fondi nel vicino paradiso fiscale svizzero, molti professionisti affidano infatti il proprio patrimonio nelle mani di oscuri fiduciari, con il risultato, molto frequente, di assistere alla scomparsa dei capitali. Un fenomeno in crescita, soprattutto nella zona del Canton Ticino, Svizzera. Lo studio AE Morgan sottolinea la necessità per gli imprenditori di affidare i propri risparmi e investimenti nelle mani di persone serie. I suoi dottori commercialisti italiani a Londra trovano la loro sede in un Paese, l'Inghilterra, dove il sistema bandisce i disonesti fiduciari grazie a pene severe e certe, assicurate da un iter processuale efficiente e veloce: un'ulteriore garanzia dell'alta professionalità e trasparenza che AE Morgan adotta nei confronti dei propri clienti, capace così di instaurare con questi un rapporto di reciproca fiducia. Che si tratti di imprenditori che progettano di dare vita ad una start-up o di aprire una società in Inghilterra, i suoi esperti sono pronti a fornire una consulenza a 360 gradi in materia di internazionalizzazione e International tax planning, con soluzioni personalizzate, all'avanguardia e rispettose delle normative nazionali e internazionali.
Investire con successo all'estero con la consulenza dei dottori commercialisti dello studio AE Morgan
Studio di consulenti fiscali, dottori commercialisti italiani a londra, AE Morgan offre assistenza societaria contabile a chi progetta di espandere il proprio business in altri Paesi. In mancanza di un adeguato know how, investire all'estero, ad esempio per chi vuole aprire una società in Inghilterra, può essere un'operazione rischiosa. Per operare in un contesto differente da quello dei propri confini nazionali, al fine di evitare inconvenienti e frodi, occorre una conoscenza altamente qualificata e competente in merito agli obblighi fiscali e tributari. Qualità professionali che gli esperti di AE Morgan sono pronti a mettere a disposizione di coloro che desiderano internazionalizzare i propri affari o costituire un Trust. Professionisti d'altissimo profilo, iscritti ad albi e ordini professionali, i dottori commercialisti di AE Morgan hanno alle spalle esperienze lavorative in campo finanziario, bancario, pubblico e industriale. Specializzazioni che consentono allo studio di fornire una consulenza estesa a 360 gradi, capace di accompagnare con sicurezza e successo il percorso di internazionalizzazione aziendale.
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purpleavenuecupcake · 6 years ago
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Polizia Postale: resoconto attività e delle Comunicazioni nel 2018
In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del nostro vivere quotidiano, l’impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’anno 2018 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, con particolare riferimento ai reati di precipua competenza di questa Specialità. CNCPO Nell’ambito della pedopornografia online, nell’anno in corso, sono stati eseguiti 43 arresti e denunciate 532 persone; tra le operazioni più significative, coordinate dal Centro Nazionale del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, si segnala l’operazione “Ontario” che ha consentito l’esecuzione di 22 perquisizioni, 4 persone tratte in arresto e 18 persone denunciate in stato di libertà; nell’ambito dell’operazione “Safe Friend” sono state eseguite 15 perquisizioni che hanno consentito di arrestare 2 persone e denunciarne 13. Le indagini svolte anche in modalità sotto copertura nell’Operazione “Good Fellas” hanno consentito di eseguire 14 perquisizioni, portando all’arresto di 4 persone, nonché di denunciare in stato di libertà altri 10 indagati. L’Operazione denominata “Showcase” si è conclusa con l’esecuzione di 15 perquisizioni, la denuncia di 14 persone e l’arresto di un altro indagato. Dalle complesse attività di prevenzione, è scaturita una assidua attività di monitoraggio della rete che ha riguardato 33086 siti internet, di cui 2182 inseriti in black list. Le indagini relative al fenomeno dell’adescamento di minori online hanno portato all’arresto di 3 persone e alla denuncia di 136 indagati. Fondamentale importanza assume la collaborazione con organismi internazionali dalla quale prendono avvio importanti attività investigative tra le quali alcune iniziate negli ultimi mesi con approfondimenti tuttora in corso. Il Centro rivolge massima attenzione al contrasto di fenomeni emergenti che scaturiscono da fragilità psico-emotiva dei minori tra i quali emergono episodi di istigazione all’autolesionismo e al suicidio, strutturati anche in modalità di sfida o di gioco. In particolare, dal 2017, il Centro ha avviato un’attività di monitoraggio della rete finalizzata a contrastare il fenomeno noto come “Blue Whale”, attività rivolta a individuare le vittime e i “curatori” e che ha fatto registrare circa 700 segnalazioni, delle quali 270 confluite in comunicazioni di notizie di reato alle Procure. Nell’ambito dei reati contro la persona perpetrati sul web, il ricatto on line è un fenomeno in continua crescita con 940 casi trattati dall’inizio dell’anno, atteso che il dato emerso è parziale e fortemente ridotto rispetto alla reale entità del fenomeno. Sono 20 le persone denunciate e 2 le persone arrestate in Italia nel 2018. Anche grazie a una complessa attività condotta in ambito internazionale in collaborazione con la Gendarmerie Royale del Marocco, tramite gli organi di coordinamento istituzionali, sono stati arrestati 23 cittadini marocchini destinatari delle transazioni finanziarie provento di estorsioni a sfondo sessuale. Dal mese di gennaio ad oggi, sono state denunciate 955 persone e 8 persone sono state tratte in arresto, per aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie sui social network, minacce e trattamento illecito di dati personali. Tra i reati contro la persona, in costante aumento sono le diffamazioni on line, soprattutto ai danni di persone che ricoprono incarichi istituzionali o che sono note. In questo ambito, nel 2018, sono state denunciate 685 persone. Si registra inoltre una continua evoluzione nella tipologia dei reati commessi. L’ultima modalità della violenza sulle donne è il fenomeno dei c.d. stupri virtuali: all’interno di gruppi chiusi i partecipanti di sesso maschile condividono foto, ricercate sui social o copiate da contatti whatsapp, di donne ignare, ritratte nella loro vita quotidiana, dando poi sfogo a fantasie violente e comportamenti offensivi. L’aumento del numero degli adolescenti presenti sul web ha determinato una crescita esponenziale del numero di minorenni vittime di reati contro la persona: dai 104 casi registrati nel 2016 si è passati a 177 nel 2017 e 202 casi trattati nel 2018, le vittime hanno tutte un’età compresa tra i 14 e i 17 anni. Di rilievo è l’attività condotta dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni nel contrasto ai reati d’incitamento all’odio, svolgendo il prezioso ruolo di punto di contatto nazionale per il contrasto all’hate speech on line. Sono oltre 5000 gli spazi virtuali monitorati nel 2018 per condotte discriminatorie di genere, antisemite, xenofobe e di estrema destra. Le truffe on line sono in continua crescita: nel 2018 la Specialità ha denunciato 3355 persone, ne ha arrestato 39, ha sequestrato 22.687 spazi virtuali, ha ricevuto e trattato circa 160.000 segnalazioni di truffe o tentate truffe. Significativa l’attività svolta sulle cosiddette frodi delle assicurazioni. Questa tipologia di truffa viene commessa attraverso la commercializzazione di polizze assicurative mediante la creazione di portali, in taluni casi con riproduzioni di pagine web di compagnie note, sulle quali sono promosse polizze assicurative temporanee false, esercitando in tal modo l’attività di intermediazione assicurativa in difetto di iscrizione al registro degli intermediari assicurativi. CNAIPIC Di evidente incremento è l’attività di contrasto alla minaccia cyber svolta dal Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C.), attestata dal rilevante aumento del numero di alert diramati alle infrastrutture critiche nazionali che, rispetto al 2017, è quasi raddoppiato sino a raggiungere 55843 segnalazioni di sicurezza. La tempestiva condivisione dei c.d. “indicatori di compromissione” dei sistemi informatici con le più importanti infrastrutture critiche ha consentito di rafforzare gli strumenti volti alla protezione della sicurezza informatica, garantita anche dalla costate attività di monitoraggio informativo in ambienti di interesse investigativo. Inoltre in particolare la Sala Operativa del Centro ha gestito: • 442 attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale; • 97 richieste di cooperazione nell’ambito del circuito “High Tech Crime Emergency”. Tra le attività investigative condotte, in tale ambito, si segnalano 68 indagini avviate nel 2018 per un complessivo di 15 persone deferite in stato di arresto ovvero in stato di libertà alle competenti AA.GG . Tra le attività più significative si segnala un’operazione, frutto di una proficua attività di collaborazione internazionale intrapresa con la polizia olandese, che ha ricevuto il supporto di Europol per il tramite dell’European Cyber Crime Centre della Joint Cybercrime Action Taskforce. Il Centro, con l’ausilio della Sezione Polizia Postale di Cosenza ed il supporto logistico della Stazione dei Carabinieri di San Giorgio Albanese (CS) ha eseguito una perquisizione locale e personale nei confronti di un ventottenne italiano residente nella provincia di Cosenza resosi responsabile del reato di “intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche” (Art. 617 quater C.P.). Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati computer e supporti informatici utilizzati per portare a compimento l’attività illecita. Nell’ottica di un’efficace condivisione operativa, il Centro ha proseguito la stipula di specifici protocolli a tutela delle infrastrutture critiche nazionali: al riguardo, nel 2018 sono state sottoscritte 8 nuove convenzioni con le società WindTre, Sky Italia, Fincantieri, MM S.p.A., Monte dei Paschi di Siena, Consip S.p.A., Nexi S.p.A. e BT Italia, oltre al rinnovo delle convenzioni in essere con Sogei, ATM, ENI, RAI, ENAV e TERNA. Si rappresenta, altresì, che analoghe forme di collaborazione sono state avviate dagli uffici territoriali della Specialità con strutture sensibili di rilevanza territoriale, sia pubbliche che private, al fine di garantire un sistema di sicurezza informatica capillare e coordinato. SEZIONE FINANCIAL CYBERCRIME Con riferimento al financial cybercrime, le sempre più evolute tecniche di hackeraggio, attraverso l’utilizzo di malware inoculati mediante tecniche di phishing, ampliano a dismisura i soggetti attaccati, soprattutto nell’ambito dei rapporti commerciali, anche per l’utilizzo di particolari tecniche di social engineering e di cyber profiling. Infatti lo scopo delle organizzazioni criminali è quello di intromettersi nei rapporti commerciali tra aziende, attraverso le informazioni acquisite, dirottando asset finanziari verso conti correnti nella disponibilità dei malviventi. Il BEC (business e-mail compromise) o CEO (Chief Exeutive Officer) fraud sono la moderna applicazione della tecnica di attacco al sistema economico nazionale denominata “man in the middle”. Nonostante la difficoltà operativa di bloccare e recuperare le somme frodate, soprattutto perché inviate verso paesi extraeuropei (Cina, Taiwan, Hong Kong), grazie alla versatilità della piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore, nell’anno 2018, la Specialità a fronte di una movimentazione in frode denunciata di 38.400.000,00 € ha potuto già recuperare e restituire circa 9 milioni mentre sono in corso attività di cooperazione internazionale finalizzate al recupero delle restanti somme. La piattaforma in questione frutto di specifiche convenzioni intercorse mediante ABI con gran parte del mondo bancario, consente di intervenire in tempo reale sulla segnalazione bloccando la somma prima che venga polverizzata in vari rivoli di prestanome. Nell’ambito della Cooperazione Internazionale appare opportuno segnalare la recente operazione di respiro internazionale denominata “Emma4”, coordinata dal Servizio Polizia Postale con la collaborazione di 30 Paesi Europei e di Europol, volta a identificare i c.d. “money mules”, riciclatori primi destinatari delle somme provenienti da attacchi informatici e campagne di phishing, che offrono la propria identità per l’apertura di conti correnti e/o carte di credito sui quali vengono poi accreditate le somme illecitamente carpite. L’operazione ha consentito sul territorio nazionale di identificare 101 money mules di cui ben 50 tratti in arresto e 13 denunciati in stato di libertà. Le transazioni fraudolente sono state 320, per un totale di circa 34 milioni di euro, di cui 20 milioni di euro sono stati bloccati e/o recuperati grazie alla piattaforma per la condivisione delle informazioni denominata “OF2CEN”, realizzata appositamente al fine di prevenire e contrastare le aggressioni al sistema economico finanziario. Anche in ambito nazionale il settore per il contrasto al Financial Cyber Crime ha prodotto notevoli risultati operativi ed in particolare nel marzo dell’anno in riferimento è stata condotta un’articolata operazione di Polizia giudiziaria denominata “Bruno” condotta dalla Specialità in collaborazione con le Autorità rumene, che ha consentito di denunciare complessivamente 133 soggetti, 14 sottoposti a ordinanza di custodia cautelare 3 dei quali in territorio rumeno, per associazione a delinquere transnazionale dedita ad attacchi e frodi informatiche su larga scala e riciclaggio. Da questa operazione per la prima volta sono emersi elementi dell’interessamento da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso verso il settore del Financial Cyber Crime. Nel luglio si è conclusa l’Operazione denominata “Sim Swap” che prende il nome dalla particolare tecnica utilizzata dai malviventi, che rappresenta una modalità innovativa di attacco ai sistemi di home banking, che prevede la sostituzione, attraverso dealers compiacenti, delle sim telefoniche attraverso le quali giungono ai titolari dei conti attaccati le OTP (one time password) per effettuare le disposizioni di trasferimento di denaro. L’operazione si è conclusa con l’esecuzione di 14 ordinanze di custodia cautelare. Nel novembre si è conclusa l’Operazione denominata “Travellers” nella quale la Specialità ha eseguito 6 ordinanze di custodia cautelare, verso un gruppo criminale definito dall’AG. “itinerante” in quanto operante indistintamente su tutto il territorio nazionale. L’associazione disponeva di un proprio “apparato tecnico-finanziario” che si occupava di dotare gli associati di conti correnti (intestati a società inesistenti o appositamente create), apparati POS portatili (anche operativi su circuiti internazionali) abilitati a transazioni con carte di credito e carte prepagate con funzioni on-line, attraverso i quali riciclare i proventi delittuosi. SEZIONE CYBER TERRORISMO La recente direttiva del Sig. Ministro dell’Interno sui comparti di specialità ha confermato in capo alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, sia a livello centrale che territoriale, le competenze in materia di contrasto al fenomeno del terrorismo di matrice jihadista in rete, con particolare riferimento al monitoraggio del web, quale principale strumento di strategia mediatica del Daesh, già espletato da personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni, affiancato da un qualificato, supporto di mediazione linguistica e culturale. Tale rinnovato, rafforzato, impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni in tale ambito ha reso necessario implementare le attività in argomento, ampliando il coinvolgimento di un maggior numero di Compartimenti nel summenzionato monitoraggio, nonché un potenziamento del numero dei mediatori linguistici e culturali, il cui prezioso apporto, per la peculiarità della materia e dei relativi contenuti multimediali presenti nella rete, risulta assolutamente indispensabile. Nell’ambito della prevenzione e contrasto al terrorismo internazionale di matrice jihadista e, in particolare, ai fenomeni di radicalizzazione, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha svolto attività sia di iniziativa, che su specifica segnalazione, al fine di individuare i contenuti di eventuale rilevanza penale all’interno degli spazi e servizi di comunicazione on line, siti o spazi web, weblog, forum, portali di social network e i cosiddetti “gruppi chiusi”, anche a seguito di informazioni pervenute dai cittadini tramite il Commissariato di P.S. Online. L’attività, funzionale a contrastare il proselitismo e prevenire fenomeni di radicalizzazione, ha portato a monitorare circa 36.000 spazi web e alla rimozione di diversi contenuti (250). Nel corso di tale attività di monitoraggio, si è inoltre riscontrato un effettivo incremento dell’azione da parte dei maggiori fornitori di servizi Internet (Facebook, Google, Twitter, etc.) volta alla rimozione di contenuti illeciti presenti sulle proprie piattaforme, grazie anche alla richiesta di maggiore collaborazione elaborata in numerose sedi istituzionali nell’ambito di progetti internazionali (es. EU Internet Forum), ai quali ha preso parte la Specialità. A seguito di tale strategia, si è rilevato un repentino passaggio dei fenomeni di diffusione e divulgazione dei contenuti riconducibili al radicalismo islamico su piattaforme di comunicazione social ritenute più sicure (Telegram, WhatsApp), in quanto garantiscono maggiore riservatezza. Inoltre, fornendo ai propri utenti un grado di anonimato più elevato, come da policies aziendali, di fatto finiscono per attrarre la quasi totalità delle attività di diffusione di contenuti illeciti, o comunque di propaganda, poste in essere da soggetti contigui ad ambienti filo-jihadisti e agli stessi membri delle organizzazioni terroristiche. Nell’ultimo anno, in concomitanza con le recenti perdite territoriali da parte del c.d. Stato Islamico, si è riscontrato un significativo decremento dell’attività mediatica del Daesh, in particolare per quanto concerne la diffusione di nuovi contenuti di proselitismo nel web, sia in termini quantitativi, che qualitativi. Infatti, si è notato che i pochi filmati e le info-grafiche emanati hanno standard qualitativi palesemente inferiori a quelli precedenti, segno, verosimilmente, che il Califfato è in fase di riorganizzazione/trasformazione e sta ristrutturando il suo network interno e ridelineando la propria strategia. In particolare, si sta passando da forme di comunicazione di massa, ben strutturate, alla diffusione di materiale autoprodotto attraverso l’utilizzo di mezzi più semplici, quali smartphones, ma che comunque trovano diffusione attraverso canali sommersi e forme di comunicazione compartimentate. L’attività preventiva e informativa della Polizia Postale e delle Comunicazioni ha visto, inoltre, momenti di collaborazione con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e le locali Digos, anche per la collaborazione specialistica in caso di necessari approfondimenti tecnici in relazione a posizioni emergenti o monitorate sul territorio nazionale. Infatti, la Polizia Postale e delle Comunicazioni concorre con altri organi di Polizia e di intelligence alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di proselitismo on line e di radicalizzazione, sia a livello nazionale che internazionale, posti in essere attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. La sinergia tra i diversi comparti in tale ambito è divenuta sempre più incisiva, sia nell’ambito del raccordo info-investigativo che di quello tecnico-operativo. Per quanto concerne, invece, l’attività di contrasto, la Polizia Postale e delle Comunicazioni si avvale di profili sotto copertura creati ad hoc e gestiti dagli operatori, con l’affiancamento dei mediatori linguistici e culturali. L’utilizzo di uno di tali account fittizi, nel tempo fatto “maturare” dagli investigatori nel corso delle diverse, quotidiane, attività di monitoraggio informativo e, dunque, accreditato all'interno dei canali e gruppi frequentati dagli internauti sostenitori dello Stato Islamico, ha permesso di condurre diverse, complesse, attività tecnico-investigative. A titolo esemplificativo, si evidenziano, in particolare, due significativi risultati investigativi. Il primo risultato investigativo (Operazione ANSAR) ha portato all’individuazione di un minore italiano, di seconda generazione, di origine algerina, il quale, attraverso la rete, svolgeva un’intensa campagna di proselitismo di matrice jihadista su Telegram, istigando altri utenti a commettere delitti di terrorismo, fatti aggravati in quanto le azioni venivano compiute attraverso strumenti informatici e telematici. All’interno del canale Telegram, frequentato da circa 200 utenti e considerato tra i principali veicoli della narrativa dell’IS, venivano pubblicati messaggi testuali, immagini, video, infografiche e audio di propaganda del Daesh, tradotti in lingua italiana e rivolti in particolare ai c.d. “lupi solitari” presenti sul territorio nazionale. Considerata l’impossibilità di acquisire elementi investigativi utili all’identificazione dell’amministratore del canale attraverso vie ufficiali dirette, il Servizio Polizia Postale ha attivato una mirata attività tecnico-investigativa che ha permesso di orientare le indagini finalizzate a individuarne l’amministratore, la cui identificazione è risultata complicata, in quanto il minore si è dimostrato particolarmente abile e competente a livello informatico, poiché utilizzava tecniche di anonimizzazione evolute (connessioni attraverso servizi di VPN e nodi TOR). È stato possibile raggiungere il risultato sperato soltanto a seguito di una difficile e articolata attività tecnica svolta da personale del Servizio Polizia Postale anche attraverso l’utilizzo di software sviluppati ad hoc e rivelatisi di particolare efficacia. Le successive attività d’indagine, svolte attraverso l’attivazione di servizi di intercettazione delle comunicazioni telematiche, telefoniche e ambientali, nonché riscontrate da servizi di diretta osservazione, hanno consentito di acquisire concreti elementi di prova a carico di un cittadino italiano minorenne di “seconda generazione”, nato in Italia da genitori di origine algerina, che è stato indagato per aver compiuto attività di proselitismo a favore dell’IS mediante diffusione e traduzione di contenuti di propaganda on line. Nonostante la giovane età, il minore risultava in possesso di elevate capacità tecnico-informatiche, padronanza linguistica non comune e approfondita conoscenza dei principali testi sacri dell’Islam, proponendosi quale punto di riferimento per tutti coloro che intendevano contribuire attivamente alla causa jihadista. L'attività investigativa ha consentito di riscontrare e raccogliere elementi in ordine al percorso di autoradicalizzazione del minore, intrapreso esclusivamente in rete e sfociato in una successiva diffusione on line del proselitismo di matrice jihadista. Infatti, nella vita reale il ragazzo non frequentava la moschea, né ambienti contigui all’estremismo islamico. Anche il contesto familiare, sebbene musulmano, risultava di impostazione musulmana, ma non integralista. Oltre ai risultati operativi conseguiti, tale indagine ha presentato anche profili di rilevanza giudiziaria e sociale, in quanto è stata riconosciuta la pericolosità reale delle iniziative adottate dell’indagato, le quali, lungi da esaurire i propri effetti nella “dimensione virtuale”, sono risultate concretamente rilevanti. Il puntuale intervento della Procura dei minori e della Polizia di Stato ha consentito di superare la mera fase accertativa della responsabilità penale del minore, avviando un dedicato percorso di recupero e deradicalizzazione, reso possibile dallo “scollegamento” del giovane dalla rete della c.d. “cyber jihad”. Come noto, infatti, ormai il web assurge a un ruolo fondamentale quale strumento strategico di propaganda dell’ideologia del Daesh, di reclutamento di nuovi combattenti, di finanziamento, di scambio di comunicazioni riservate nella pianificazione degli attentati e di rivendicazione degli stessi. Infine, la seconda Operazione, denominata “Lupi del deserto” si è conclusa nell’arresto di un cittadino egiziano di 22 anni, irregolare sul territorio nazionale, per associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione e apologia per delitti di terrorismo. Le indagini, avviate nel 2017 con intercettazioni telefoniche, ambientali, telematiche e specifici servizi di osservazione e pedinamento h24. Il giovane arrestato è un appartenente all’ISIS, indottrinatosi con il materiale di propaganda di DAESH reperito on line. Gli elementi raccolti hanno evidenziato che il predetto ascoltava in continuazione, in una sorta di “brain washing”, files audio di Imam radicali e della rivista “Dabiq” inneggianti all’odio per l’occidente, alla jihad e a sostegno degli atti di martirio. Dalle intercettazioni telematiche e accertamenti tecnici svolti dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, è emerso che il giovane è altresì organico anche alla macchina della propaganda del sedicente stato islamico. Infatti, gestiva gruppi e canali chiusi su Telegram, nei quali venivano diffuse le notizie delle attività dello Stato Islamico, tramite le agenzie mediatiche del Califfato. In particolare, era in assiduo contatto con due connazionali, anch’essi radicalizzati, con i quali scambiava video e audio Jihadisti e inneggianti l’Islam radicale. Nei loro confronti il Ministro dell’Interno ha emesso un decreto di espulsione dal territorio italiano. Trattandosi di un fenomeno a carattere transnazionale, sia per la natura internazionale del fenomeno, che per la stessa connaturata struttura della rete, risulta imprescindibile l’attivazione efficiente degli strumenti della cooperazione sovranazionale, sia ordinari che “nuovi”, soprattutto per la condivisione di informazioni che, collegate a situazioni peculiari interne, riescono ad apportare indiscusso valore aggiunto alle attività di prevenzione messe in atto dalle diverse forze di polizia nazionali. In ambito europeo, il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni è il punto di contatto nazionale dell’Internet Referral Unit (IRU) di Europol, Unità preposta a ricevere dai Paesi Membri le segnalazioni relative ai contenuti di propaganda jihadista diffusi in rete e di orientarne l’attività. Lo scambio delle informazioni tra Paesi Membri viene effettuato attraverso l’utilizzo di specifiche piattaforme tecnologiche, tra cui Check-the-Web (CTW) e SIRIUS, appositamente create in ambito IRU a supporto del monitoraggio e delle indagini nell’ambito di terrorismo in Internet. Parallelamente all’incremento dell’uso di strumenti telematici, sono cresciute le aspettative di sicurezza da parte del cittadino. La Polizia Postale e delle Comunicazioni è impegnata, ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto alle giovani generazioni. Nello specifico si evidenzia la campagna itinerante della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Una Vita da Social”, grazie alla quale sino ad oggi sono stati incontrati oltre 1 milione e 700 mila studenti, 180.000 genitori, 100.000 insegnanti per un totale di 15.000 Istituti scolastici e 250 città italiane. Un progetto dinamico, innovativo e decisamente al passo con i tempi, che si avvicina alle nuove generazioni evidenziando sia le opportunità del web che i rischi di cadere nelle tante trappole dei predatori della rete, confezionando un vero e proprio “manuale d’uso”, finalizzato ad evitare il dilagante fenomeno del cyberbullismo e tutte quelle forme di uso distorto della rete in generale e dei social network. A disposizione degli utenti è presente la pagina facebook e twitter di “Una vita da social”, gestita direttamente dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, dove vengono pubblicati gli appuntamenti, le attività, i contributi e dove i giovani internauti possono “postare” direttamente le loro impressioni ad ogni appuntamento. Grande consenso ha riscosso la campagna #cuoriconnessi, che ha coinvolto 30.000 studenti, attraverso la proiezione di un docufilm e le testimonianze dirette dei minori vittime di prevaricazioni, vessazioni e violenze online. Inoltre nel corso dell’anno sono stati realizzati incontri educativi su tutto il territorio nazionale raggiungendo oltre 300 mila studenti e circa 3000 Istituti scolastici per i quali è stata messa a disposizione anche un’email dedicata: [email protected]. Il portale del Commissariato di P.S. online è divenuto il punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale, o vuole scaricare modulistica e presentare denunce. Uno strumento agevole che consente al cittadino, da casa, dal posto di lavoro o da qualsiasi luogo si desideri, di entrare nel portale ed usufruire dei medesimi servizi di segnalazione, informazione e collaborazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni quotidianamente ed ininterrottamente offre agli utenti del web. Di particolare importanza le denunce e le segnalazioni giunte anche sul sito del Commissariato di P.S. on-line per i reati di cyberbullismo, perpetrati soprattutto in ambito scolastico da parte di studenti nei confronti di compagni e perpetrati attraverso i social media, con atti denigratori e diffamatori nei confronti delle giovani vittime. Alcune attività sono sfociate nell’emissione da parte dei Questori di provvedimenti di ammonimento anche al fine di responsabilizzare minori autori del reato. Read the full article
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