#franco franchi e ciccio ingrassia
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angelap3 · 3 months ago
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Pinocchio è una storia universale e fra le più famose della letteratura mondiale.
Tante sono state le trasposizioni cinematografiche, di cui molte da dimenticare.
La migliore in assoluto rimane quella del 1972 firmata da Luigi Comencini il quale ha saputo cogliere appieno l'atmosfera e la magia di "Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino" di Carlo Collodi.
In foto Andrea Balestri (Pinocchio) con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia (il Gatto e la Volpe).
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diceriadelluntore · 2 years ago
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Rivisitazioni
Frankenstein, lo ricordo, è il medico, il barone Victor. Eppure appena si sente il nome in questione, la prima immagine che viene in mente è questa:
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cioè il ruolo della Creatura che Boris Karloff ebbe in una serie di film prodotti dalla Universal con la regia, tra gli altri, di James Whale, negli anni ‘30. Partendo dal capolavoro di Mary Wollstonecraft Godwin Shelley, pubblicato nel 1818 e riedito dalla stessa autrice nel 1831, tantissimi hanno pensato di farne un film, per quella che è, con Dracula e i Vampiri, il soggetto più trasporto della storia del Cinema. Ho ritrovato una lista, da un’idea di Marco Giusti, che raccoglie alcune perle.
La Parodia - Frankenstein Junior, Mel Brooks, 1974
Uno dei massimi film comici di tutti i tempi. Gene Wilder è il nipote del dottore, Peter Boyle nel ruolo della vita dopo Crazy Joe (di Carlo Lizzani, sulla figura del gangster Joe Gallo) è la Creatura, Marty Feldman il più indimenticabile degli Igor, Teri Garr è Inga, Cloris Leachman è Frau Blücher. Una marea di gag, camei leggendari (Gene Hackman nel ruolo dell’eremita), Mel Brooks scopre per caso che lo sceneggiatore dei film di Whale, Gerald Hirschfeld, conservava ancora le scenografie originali, che furono usate nella stessa maniera dei film degli anni ‘30, compreso montaggio e riprese in bianco e nero. Gli Aerosmith riprendono una delle battute di Igor, Walk This Way, per farne un imperituro inno rock. Stracult!
Gli Inglesi - i Frankenstein degli Hammer Studios
La casa di produzione che diffuse i film horror negli anni ‘60 e ‘70. Peter Cushing è nei film di Terence Fischer il barone medico, che in ogni film diventa più cattivo e malefico, e le peripezie della creature fruttarono 7 film tra il 1957 e il 1974. Il più bello è Distruggete Frankenstein del 1969, con annessa scena di stupro, imposta dai produttore per rendere pruriginosa la storia (e del tutto inutile ai fini della sceneggiatura) con il mostro che è Freddy Jones, il padre di Elephant Man di David Lynch (prodotto da Mel Brooks).
Il Blaxploitaion
Nella leggendaria trilogia delle rivisitazioni black dei film, Blackenstein (1973) supera di molto per trash sia Blacula che il leggendario Abby, rivisitazione de L’Esorcista. Il mostro, il cui trucco fu curato da Ken Strickfaden, il truccatore dei Frankestein di Karloff, non fa paura per niente, ha la faccia molle e sembra un Arnold gigante. Il successo nullo della pellicola impedì la trilogia, dato che erano già pronti The Fall Of The House Of House Of Blackenstein e Blackenstein III.
Franco e Ciccio
Immancabile la rivisitazione del duo comico. Regia di Steno, titolo bizzarro, Un Mostro e Mezzo (1965), Ciccio Ingrassia è il dottore, Franco Franchi la cavia. Vuole diventare come Carlo Ponti, il famoso produttore, che è brutto, ma ha come moglie il suo idolo: Sofia Loren. Scena cult: quando dopo la creazione, Franco dice al dottore: Mi viene da ridere, mi ha fatto la faccia da fesso.
Il Trash
Non si sa ancora chi fu il regista di uno dei massimi trash movie di ogni tempo: Terror! Il Castello Delle Donne Maledette (1973). Ai più risulta Robert Oliver, regista americano dei b movie, per altri da Oscar Brazzi, che era sceneggiatore per i Bertolucci e famoso produttore, nonchè fratello del famoso attore italiano Rossano Brazzi. Che si macchia una grande carriera facendo il ruolo del Conte (non barone) Frankenstein, che produce mostri aiutato da una pattuglia di strani tipi, tra cui alcuni dei più grandi protagonisti del cinema di serie B: Gordon Mitchell come Igor, il nano vero Michael Dunn come gobbo Genz, che si mangia i pezzi degli esperimenti del Conte, Luciano Pigozzi (uno che ha recitato in 180 film!), Ciro Papa, qui battezzato Xiro Papas e anche produttore (Papa era di Torre Annunziata) ma soprattutto la creatura, che prende vita dai resti di un uomo di Neanderthal, il mitico Salvatore Baccaro, qui battezzato Boris Lugosi. Che nel film era così:
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L’ultragore
Il Mostro È In Tavola... Barone Frankenstein (1973)
Uno dei film in 3D sulle vicende del famoso dottore, prodotto da Warhol, Carlo Ponti, girato da Paul Morrissey e da Antonio Margheriti per le riprese in 3D. Tonino Guerra è accreditato alla sceneggiatura, il film vede Udo Kier folle barone che crea un mostro donna, una giovane Dalila Di Lazzaro. Little Joe Dallessandro è il giovane aiutante, uno stalliere, ed era già passato alla storia per essere citato in Walk On The Wild Side di Lou Reed e, secondo la leggenda, di essere il modello del jeans nella copertina di Sticky Fingers dei Rolling Stones.  Penso sia introvabile la versione originale, quelle che si trovano oggi tagliano tutte le scene “macabre” ed erotiche.
Versione Giapponese
Furakenshutain Vs Baragon - Inoshiro Honda, 1965
I giapponesi rubano ai tedeschi durante la guerra un pazzo esperimento per creare un uomo invicibile. Però durante uno studio, la creatura viene bombordata da radiazioni, che lo fanno crescere a dismisura. Sul punto di essere distrutto, un gruppi di archeologi fa rinascere un mostro, Baragon (una specie di Godzilla con il naso a lampadina) e si decide di farsi aiutare dal gigante per sconfiggere il mostro. Grandissimo!
Sono super accette altre segnalazioni!
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afnews7 · 4 months ago
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Franco, Ciccio e Satanik
http://www.afnews.info segnala: Nel film “i due vigili” il figlio del vigile Ciccio Merendino legge Satanik. Titolo: I due vigili Anno: 1967 Interpreti: Franco Franchi, Ciccio Ingrassia Regia: Giuseppe Orlandini Testata: Satanik Special Numero: … Leggi e vedi il resto su Read More Outis Fumetti
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mybittersweet · 8 months ago
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7
Franco Franchi e Ciccio Ingrassia
7: Qual è la tua opinione su (inserisci persona/cosa)?
Mai visto. Lo metterò nella lista dei film da guardare
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pietroalviti · 10 months ago
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La Ceccano dei libri, Max Giusti presenta Tutti i film di Franco e Ciccio, martedì 27 febbraio, ore 17
Sono stati un’icona della comicità italiana, rivelando però anche una forza espressiva in altri ambiti dell’espressione artistica: Franco Franchi e Ciccio Ingrassia occupano un ruolo insostituibile nella storia del cinema italiano e sono stati per tanti di noi la compagnia consueta per tanti momenti esilaranti. Ne parlerà oggi, martedì 27 febbraio, alle ore 17, al Caffè letterario Sinestesia Max…
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Il sindaco Manfredi conferisce la Medaglia della Città di Napoli a Miranda Martino
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Il sindaco Manfredi conferisce la Medaglia della Città di Napoli a Miranda Martino. "Attrice nobile e raffinata interprete dell'autentica tradizione della canzone napoletana, profondamente legata al suo immenso patrimonio musicale che ha valorizzato con la sua inimitabile voce". È racchiusa in queste parole la volontà del sindaco Gaetano Manfredi di conferire a Miranda Martino la Medaglia della Città di Napoli. Mercoledì mattina, in Sala Giunta, a Palazzo San Giacomo, il sindaco ha consegnato all'artista la targa su cui è riportata la motivazione del riconoscimento che le è stato tributato anche in "segno di profonda gratitudine ed ammirazione". Il momento della consegna, al quale ha preso parte anche il delegato del sindaco per l'Industria musicale e l'Audiovisivo, Ferdinando Tozzi, è stato preceduto da una lectio del giornalista Federico Vacalebre. Miranda Martino ha debuttato nel 1955 vincendo il concorso “Voci nuove per Sanremo” e in quasi settant'anni di carriera ha mostrato il suo talento artistico come cantante, come interprete di riviste musicali e di operette accanto a Nino Taranto, Carlo Dapporto, Erminio Macario e Sandro Massimini, e come attrice sia in ruoli brillanti che drammatici. Al cinema ha lavorato, tra gli altri, con Totò, Tina Pica, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Fernando Rey, Sabrina Ferilli e Alessandro Gassman; in teatro con Piera degli Esposti, Arnoldo Foà, Mario Scaccia, Giorgio Albertazzi, Gigi Proietti e Matteo Garrone. In campo musicale sono da ricordare le cinque partecipazioni al Festival di Napoli, a partire dal 1957, le tre partecipazioni al Festival di Sanremo tra il 1959 e il 1961, e le collaborazioni con grandissimi autori come Armando Trovajoli, Luis Bacalov ed Ennio Morricone. Proprio a Morricone si devono la direzione e gli arrangiamenti delle canzoni classiche napoletane interpretate da Miranda Martino negli anni Sessanta e ristampate in occasione del suo recente novantesimo compleanno. «Manco da Napoli da tanto tempo, ma Napoli è tutto per me. Mio padre era di Aversa e mia madre di Angri, anche se io sono nata a Moggio Udinese. Artisticamente ha cominciato con Nino Taranto, facevamo la Festa di Piedigrotta e poi abbiamo fatto tante cose insieme. Questo riconoscimento ha un valore straordinario. Mi chiedo solo perché non mi sia stato dato prima», ha commentato simpaticamente Miranda Martino. «È un riconoscimento dovuto, ad una grandissima artista che ha rappresentato e rappresenta un pezzo della storia musicale della città. Stiamo valorizzando questa storia che è fatta di tradizione, di talento, di identità. In quest'ottica siamo molto grati a Miranda Martino per il contributo che ha dato a Napoli e alla canzone napoletana», ha concluso il sindaco Manfredi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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reginadeinisseni · 1 year ago
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Kaos (1984) - Trailer
TONINO GUERRA
FRANCO E CICCIO NEL LORO ULTIMO FILM  INSIEME
Paolo e Vittorio Taviani Soggetto Luigi Pirandello (raccolta Novelle per un anno) Sceneggiatura Paolo e Vittorio Taviani, Tonino Guerra Produttore Giuliani G. De Negri Fotografia Giuseppe Lanci Montaggio Roberto Perpignani Musiche Nicola Piovani Scenografia Francesco Bronzi Costumi Lina Nerli Taviani Interpreti e personaggi Margarita Lozano: Mariagrazia (1 ep: L'altro figlio) Gianni Musy: padre dell'emigrante (1 ep. L'altro figlio) Anna Malvica: la madre (2 ep: Mal di luna) Massimo Bonetti: Saro (2 ep: Mal di luna - Colloquio con la madre) Claudio Bigagli: Batà (2 ep: Mal di luna) Enrica Maria Modugno: Sidora (2 ep: Mal di luna) Ciccio Ingrassia: Don Lollò (3 ep: La giara) Franco Franchi: Zi' Dima (3 ep: La giara) Tony Sperandeo: uno dei contadini (3 ep: La giara) Salvatore Mignosi: uno dei contadini (3 ep: La giara) Omero Antonutti: Pirandello (ep: Epilogo: colloquio con la madre) Regina Bianchi: la madre di Pirandello (ep: Epilogo: colloquio con la madre) Biagio Barone: Salvatore
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filmes-online-facil · 2 years ago
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Assistir Filme The Shortest Day Online fácil
Assistir Filme The Shortest Day Online Fácil é só aqui: https://filmesonlinefacil.com/filme/the-shortest-day/
The Shortest Day - Filmes Online Fácil
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O dia mais curto é um filme de comédia italiana de 1962. É uma paródia do filme de guerra O dia mais longo e estrela a popular Duo Ciccio Ingrassia e Franco Franchi nos papéis principais. Dezenas de muitos outros atores bem conhecidos aceitaram aparecer no filme em funções de aparecho de graça, para evitar a falência da produtora Titanus.
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giallofever2 · 7 years ago
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1966 Le spie vengono dal semifreddo Italy (alternative title) Il clan dei due mafiosi Also Known As (AKA) Dr. Goldfoot and the Love Bomb Dr. Goldfoot and the Sex Bombs Spies Come from Half Cold הפצצות של ד"ר גולדפוט Israel Brazil Bonecas Explosivas Canada (English title) Dr. Goldfoot and the Girl Bombs Germany Der Spion, der aus dem Speiseeis kam France (TV title) L'Espion qui venait du surgelé UK (new title) Dr. G and the Girl Bombs UK Dr. Goldfoot and the 'S' Bomb Greece (transliterated) Oi dyo mafiozoi Hungary Dr. Goldfoot és a lánybombák Portugal As Sensuais Espias do Dr. Goldfoot Portugal O Fabricante de Loiras Explosivas Turkey (Turkish title) Bidik ile Düdük kadin bombalar arasinda USA Dr Goldfoot and the Girl Bombs World-wide (English title) (informal title) Dr. Goldfoot and his Girl Bombs World-wide (English title) (theatrical title) Dr. Goldfoot and the Girl Bombs World-wide (English title) (literal title) The Spy Came from the Semi Cold World-wide (English title) (literal title) Two Mafia Guys from the FBI Directed by Mario Bava Music by Les Baxter ... (US version) Lallo Gori as Coriolano Gori .. (Italian version) Filming Dates 24 March 1966 - 5 April 1966 Filming Locations Cinecittà Studios, Cinecittà, Rome, Lazio, Italy San Francisco, California, USA Technical specifications Runtime 1 hr 22 min (82 min) Writing Credits Giuseppe Moccia & Franco Castellano ... (screenplay) (as Castellano & Pipolo) Louis M. Heyward Robert Kaufman Fulvio Lucisano ... (idea) James H. Nicholson ... (story) (as James Hartford) Franco Dal Cer ... (dialogue: Italian version) Cast Franco Franchi as Francesco Benenato .. Franco (FBI Mafian Style) Ciccio Ingrassia as Francesco Ingrassia ... Ciccio (FBI Mafian Style) Vincent Price Vincent Price ... General Willis / Dr. Goldfoot Fabian Fabian... Bill Dexter Francesco Mulè Francesco Mulè ... Colonel Doug Benson Laura Antonelli Laura Antonelli... Rosanna Mario Bava ... Furious Man at Fairground (uncredited) Veriano Ginesi ... Bald Goldfoot Henchman (uncredited) Susan Hart... Diane (archive footage) (uncredited) Louis M. Heyward ... American General (uncredited) Amerigo Santarelli ... Goldfoot Henchman (uncredited) Moa Tahi ... Hardjob - Dr. Goldfoot's Assistant (uncredited) George Wang ... Fong (uncredited)
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jerrylewis-thekid · 3 years ago
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They are Franco Franchi and Ciccio Ingrassia and they were the most famous and best Italian comic couple. Known as Franco & Ciccio (the tallest one with a mustache), he enjoyed particular notoriety in the sixties and seventies in Italy, starring in 116 films, many of which as absolute protagonists and others alongside actors such as Totò, Domenico Modugno, Buster Keaton and Vincent Price. Franco Franchi was considered the Italian Jerry Lewis to whom Franco was inspired a lot especially in facial expressions.
Their collaboration began in 1954 and ended with the death of Franchi in 1992. At the cinema the couple made their debut in 1960 with the film Appuntamento a Ischia, in which they were launched by Modugno who, after seeing them, wanted them with him in his film and remained active until 1984 when they made their last film together, Kaos, although there were interruptions in 1973 and from 1975 to 1980. I share this video with one of their purely visual skits therefore understandable everywhere. They were great.
Unfortunately they were Italian, physically they were not beautiful as Dean and Jerry and in Italy there is no Hollywood power. And they weren't in love ... they were just friends even though they too, at some point in their career, had quarrels and misunderstandings.
They start around 4:00
@jerrylevitch
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aitan · 4 years ago
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Al mondo ci sono i Franco e Ciccio, i Francisco Franco e i Francesco d'Assisi e "sotto ogni italiano si nasconde un Cagliostro e un San Francesco."
Auguri a tutti❣️
Auguri a tutte le Francesche, i Franceschi, i Cicci, le Cicce, i Cecchi, i Checchi e le Checche che festeggiano oggi, il 6 ottobre o in qualsiasi altra data del calendario e della loro vita; auguri ai François, ai Francis, ai Fran, ai Franz, ai Franciscus e ai Φραγκίσκος; auguri ai Franchi e alle Franche y también a los Franciscos, a los Pacos, a los Panchos, los Ciscos y los Kikos che si trovassero a passare di qua; e auguri anche a quelli che non passeranno mai o sono passati, ma non possono passare più; auguri a tutti, belli, mezzo belli, mezzi brutti e brutti brutti; auguri a tutti, salvo a quelli che augurano ogni bene solo a se stessi e sono pronti a calpestare gli altri per innalzarsi di qualche centimetro dal suolo.
"Donandosi si riceve, dimenticando se stessi ci si ritrova.“ (Frase attribuita a Francesco d'Assisi)
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calandraecalandra · 3 years ago
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Mi Chiamu Vitu - Live Calandra & Calandra Teatro Franco Franchi e Ciccio...
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rosaleona · 2 years ago
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Emesso in 300 mila esemplari il francobollo di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia: ecco la foto
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Meglio l’originale o la copia?
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È una tendenza propria della cinematografia, molto più che di altri generi artistici, quella di produrre dei cloni, dei remake di film già girati, forse perché la tecnologia fa passi da gigante e tale progresso risulta quanto mai evidente sul grande schermo. Un film rifatto a distanza di tanti anni non sembra più la stessa cosa: si passa dal muto al sonoro, dal bianco e nero al colore, dalle vecchie cineprese alle steady cam alle videocamere digitali, cambiano (ma non sempre) attori e registi.
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Alcuni esempi sono clamorosi, come la favola di Pinocchio che ha dato numerosi spunti al cinema: a parte i cartoni animati (Walt Disney e Enzo D’Alò), gli adattamenti cinematografici si moltiplicano (se ne sta girando ancora uno in questi giorni per la regia di Benicio del Toro), dall’insuperabile sceneggiato di Luigi Comencini, con Nino Manfredi, Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, alla serie televisiva del 2009 con Bob Hoskins, Luciana Littizzetto e Margherita Buy, al film di Roberto Benigni del 2002, fino all’ultimo riuscitissimo esperimento di Matteo Garrone del 2019, dove possiamo rivedere Benigni, non più nel ruolo del dispettoso burattino ma in quello di mastro Geppetto, e ammirare Gigi Proietti, Mangiafuoco, nonché due esilaranti Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini nei panni del Gatto e della Volpe. 
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E ancora, King Kong, dall’epico originale del 1933, già allora all’avanguardia per effetti speciali, alla versione a colori del 1976 con Jessica Lange e Jeff Bridges, all’ultima apparizione del 2005 con effetti visivi tra i più spettacolari della storia del cinema.
La nostra breve carrellata consiglia alcuni fra i titoli più noti di cui, forse, è sfuggito l’originale.
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Il passaggio dal bianco e nero al colore rende più evidente ‘l’aggiornamento’, come per il film, vincitore del premio Oscar nel 1942, L’inafferrabile Signor Jordan, tratto dalla commedia Heaven Can Wait di Harry Segall. Il rifacimento del 1978, Il paradiso può attendere, con Warren Beatty, Julie Christie e James Mason, è davvero divertente. Rispetto all’originale il protagonista non è un pugile ma un giocatore di football americano: “Beatty, vestendo i panni che furono a suo tempo di Robert Montgomery, trova una taglia azzeccatissima in una pièce che ne moltiplica la presenza, che ne amplifica e allarga l’epicentro, quasi giocando con la sua fisicità … che lo fa saltare da un corpo all’altro rimanendo sempre uguale a se stesso”.
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Il grande Hitchcock tornerà spesso in questa rassegna: a proposito di La signora scompare (1938), interpretato da Michael Redgrave (papà di Vanessa), il regista stesso racconta: «In The Lady Vanishes dovevo girare una scena molto tradizionale imperniata su una bevanda drogata. Cosa si fa di solito in un caso di questo genere? Ci si sbriga con un dialogo del tipo: “Tenga. Lo beva” “No, grazie” “Ma sì, le assicuro che le farà bene” “Non ora, più tardi” “La prego” “È troppo gentile...” e il personaggio prende il bicchiere, lo porta alla bocca, lo allontana, lo posa, lo riprende e ricomincia a parlare prima di decidersi a berlo ecc. Allora mi sono detto: “No, non voglio fare così, proveremo a cambiare un po’.” Ho fotografato una parte della scena attraverso i bicchieri affinché il pubblico li veda costantemente, ma i personaggi non li hanno toccati prima della fine della scena. Allora avevo fatto fabbricare dei bicchieri molto grandi e ora uso spesso degli accessori ingranditi... È un bel trucco, eh?» Vivace e avvincente anche la versione del 1979 con l’inossidabile Angela Lansbury, Elliott Gould e Cybill Sheperd. 
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Nel caso di L’uomo che sapeva troppo Hitchcock replica se stesso: il remake del 1954 con James Stewart e Doris Day è praticamente inarrivabile, ma anche il suo modello di vent’anni prima (fa parte della fase britannica dell’attività del regista) è estremamente interessante, con Peter Lorre, il cattivo dei cattivi, divenuto celebre nel 1931 come protagonista di M - Il mostro di Düsseldorf di Fritz Lang e che ritroveremo in un altro film di Hitchcock, L’agente segreto, e poi spesso al fianco di Humphrey Bogart (per esempio in Casablanca e Il mistero del falco): un’autentica garanzia per gli amanti del thriller. Per ammissione dello stesso regista: “La prima versione è stata fatta da un dilettante di talento, mentre la seconda da un professionista.” 
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L’accenno a Bogie ci porta a un altro capolavoro, Il grande sonno, al quale collaborarono i più bei nomi del cinema e della letteratura: Raymond Chandler, scrittore, William Faulkner, sceneggiatore, Howard Hawks, regista e, accanto a Bogart, naturalmente, la fascinosa Lauren Bacall. “Giochi di sguardi, erotismo ai limiti della censura per l’Hollywood del tempo e scambi caustici di battute, sono il biglietto da visita di un’opera capace di uscire con destrezza dal prevedibile … Centodieci minuti di puro cinema, un viaggio in bianco e nero tra ombre e illusioni dentro un passato mai tanto presente.” Forse era troppo sperare che si potesse eguagliare un simile capolavoro, eppure il tentativo è stato fatto più di trent’anni dopo in Marlowe indaga, interpretato da un altro ‘duro’ di Hollywood, Robert Mitchum.
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Per restare nell’ambito del noir, uno dei primi e più celebrati film di questo genere è La fiamma del peccato del geniale Billy Wilder, tratto da La morte paga doppio di James Cain e ispirato a un fatto di cronaca, con Barbara Stanwyck, la regina delle dark ladies, Edward G. Robinson e Fred MacMurray. Se pensiamo che un genere artistico attraversi una sorta di parabola, dai primi dilettanteschi esperimenti al progressivo perfezionamento, possiamo ricrederci guardando questo film, archetipo del genere noir eppure già perfetto in ogni sua parte. L’inizio è folgorante, perché tutta la vicenda non è che un flash back svelato dal protagonista su un mangianastri. A proposito di questa pellicola, vi raccomandiamo il prezioso documentario, Billy, ma come hai fatto?, in cui Wilder (il regista di L’asso nella manica, Sabrina, Viale del tramonto, A qualcuno piace caldo, Quando la moglie è in vacanza e di molti altri capolavori) racconta la genesi dell’opera e i trucchi cinematografici cui ha fatto ricorso. Questo il giudizio di Hitchcock sul film: “Dopo La fiamma del peccato, le due parole più importanti nel mondo del cinema sono ‘Billy’ e ‘Wilder’”. Il remake è Brivido caldo del 1981 con Kathleen Turner e William Hurt: questa versione ha aggiunto alcuni colpi di scena e accentuato l’atmosfera di torbida sensualità.
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Concludiamo con un triplice rifacimento dal giallo Il postino suona sempre due volte sempre di James Cain. La trama, anche se l’autore non compare nei titoli, è stata usata da Luchino Visconti per Ossessione, considerato l’archetipo del neorealismo, che fece esclamare a Vittorio Mussolini: “Questa non è l’Italia”. In effetti è un’Italia povera, in canottiera sdrucita (quella indossata da Massimo Girotti, un Marlon Brando nostrano su una polverosa strada della Bassa Padana), non certo in linea con gli ideali di grandezza della mitologia fascista. Un vero noir all’italiana, un esordio con i fiocchi per il regista, che ricevette anche i preziosi consigli di Giorgio Bassani. La variante americana è completamente rovesciata: al posto delle vesti lacere di Girotti e dei capelli spettinati dell’intensa Clara Calamai, il guardaroba impeccabile e le elaborate acconciature di Lana Turner, autentica dark lady in bianco. Esce dopo 45 anni la rivisitazione di Bob Rafelson con la bellissima Jessica Lange e uno strepitoso Jack Nicholson: l’inappuntabile mise della Turner lascia il posto alle seducenti vesti da camera della Lange. Tre versioni diverse dello stesso titolo, ognuna a suo modo specchio dei tempi: una interpretazione in chiave chiaramente politica quella del 1943, un adattamento quasi da ‘telefoni bianchi’ nel 1946 e l’ultima trasposizione, del 1981, sicuramente la più spregiudicata e intrigante. A voi la scelta!
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aradiascoven · 5 years ago
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"L'idea nacque già nel lontano 1963, quando Comencini e Suso Cecchi D'Amico, caduti i diritti d'autore sull'opera di Collodi nel 1940, cominciarono a scrivere una nuova sceneggiatura a quattro mani. Il regista volle dare al "suo" Pinocchio una visione particolarmente delicata e poetica, restituendo una patina di sommessa malinconia all'intera vicenda, nonostante la partecipazione di alcuni attori conosciuti, più che altro, per le loro interpretazioni in ruoli comici. Secondo Paolo Mereghetti, lo sceneggiato ebbe un "cast perfettamente azzeccato", con una soddisfacente riduzione dal libro con "più realismo sociale a (lieve) discapito della componente fantastica".
Gli attori protagonisti furono Andrea Balestri (Pinocchio), Nino Manfredi (Geppetto), Gina Lollobrigida (Fata Turchina), Franco Franchi (il Gatto), Ciccio Ingrassia (la Volpe), Vittorio De Sica (il giudice), Lionel Stander (Mangiafoco), Domenico Santoro (Lucignolo) ".
Le avventure di Pinocchio - Luigi Comencini
Per me l'unico, vero e insostituibile Pinocchio.
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Modena, la casa editrice Il Dondolo festeggia con un libro la trasmissione “Gulp! Fumetti in Tv!”
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Modena, la casa editrice Il Dondolo festeggia con un libro la trasmissione “Gulp! Fumetti in Tv!”.   Per celebrare i cinquant’anni di “Gulp! Fumetti in Tv” e i novanta del suo inventore Guido De Maria, Il Dondolo, la casa editrice digitale del Comune di Modena diretta da Beppe Cottafavi, pubblica “Gulp! Supergulp!” di Giulio D’Antona, scrittore, sceneggiatore di fumetti e studioso di comicità. De Maria “è un grande modenese – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi – e meritava questo omaggio molto speciale che celebra la sua trasmissione, la storia del fumetto e le sue radici nella nostra città. Una storia che continua e che trova nel digitale nuove strade e nuove possibilità di sviluppo”. “Gulp! Fumetti in Tv” è stata un’idea epica di Guido De Maria, Giancarlo Governi e Bonvi, un’invenzione linguistica geniale e coraggiosa per un grande successo televisivo, in onda tra il 1972 e il 1981, che segnò più generazioni. I “fumetti in TV” non erano cartoni animati ma immagini statiche di fumetti riprese e trasmesse in successione, come se si stesse leggendo un fumetto, mantenendo le nuvolette con le battute dei personaggi che venivano lette da doppiatori. Al programma collaborarono star del fumetto come Bonvi, Bruno Bozzetto, Hugo Pratt, Silver e Sergio Bonelli, con le musiche di Franco Godi; dal 1977 vennero inclusi nella trasmissione anche i cartoni animati dei supereroi della Marvel Comics. Guido De Maria, nato a Lama Mocogno il 20 dicembre 1932, matematico di formazione e umorista di professione, è stato protagonista della grande animazione italiana, insieme all’altro genio modenese Paul Campani. Non solo con i programmi cult “Gulp!” e “Supergulp!” ma come creatore di pubblicità memorabili della stagione di Carosello come Salomone pirata pacioccone per Amarena Fabbri e gli spot comici e formidabili con i Brutos e poi con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Talent scout straordinario intuì e fece fiorire il talento di Bonvi e di Francesco Guccini, amici e sodali di una vita. Negli anni Novanta è stato protagonista della stagione di Comix, il giornale dei fumetti dei comici che ideò e condiresse assieme a Beppe Cottafavi per Franco Cosimo Panini. La casa editrice digitale del Comune di Modena “Il Dondolo”, che ha il sostegno di Bper Banca, ha pubblicato finora oltre una sessantina di titoli. Gli e-book si scaricano dalla piattaforma digitale Mlol (www.mlol.it). L’e-book si può scaricare gratuitamente da MediaLibraryOnLine (www.medialibrary.it).    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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