#fotografia della sicilia
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ninobartuccio · 26 days ago
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Fotografia con Drone nel Settore Turistico: "Scoprire il Mondo dall'Alto"
Nel settore turistico, la fotografia con drone è diventata uno strumento indispensabile per raccontare destinazioni e esperienze in modo unico e coinvolgente. Grazie alla prospettiva aerea, è possibile mostrare luoghi iconici e angoli nascosti con una visione d’insieme che lascia senza fiato, trasmettendo emozioni e stimolando il desiderio di esplorare. “Scoprire il Mondo dall’Alto” è un…
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federicodeleonardis · 2 years ago
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Una lettera sul Pitocchetto
Caro Piero 1, ho visto: Lotto, Palma il vecchio, Cariani, Savoldo, Romanino, Morone, Moretto e poi ancora Fra Galgario, Piazzetta, 
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e perché no, Baschenis, Bettera ecc. tutti operativi nei due secoli d’oro della pittura Bergamasca e Bresciana (che allora però era sotto Venezia).
Perché no il Ceruti? No, non il Gino di Gaber, che “lo chiamavan drago”; Ceruti Giacomo soprannominato il Pitocchetto (Milano 1698- 1767), quello di Miseria e Nobiltà. No, non la commedia del grande Eduardo napoletano, quella del Museo di S. Giulia nella Brescia Capitale della Cultura dell’anno del Signore 2023 appena cominciato e bisognerà pure precipitarsi a Bergamo, associata  per la grande occasione!
Perché no il Pitocchetto? A parte un paio di nature morte decenti della cucina bresciana (polenta e usei + graspa da raspi di Franciacorta filtrata nel cappello del montanaro, ah indelebile ricordo dell’amico ospite egregio negli anni ’60 / ‘61), pura fotografia, pura documentazione realistica della faccia di popolani e di signori. Sì, anche di quelle dei poveracci. Si occupa uno spazio un po’ negletto (ma l’idea non fu solo sua, è un po’ nell’aria spagnola-asburgo-veneta, e anche del grandissimo Velasquez) e si soddisfa una clientela con senso di colpa. E cosi il ritratto di chi ti dà del pitocco, perché non ce la fa a comprartelo,finisce nella sala da pranzo con camino fumante, insieme con la granseola appena arrivata da Venessia: Toh, l’è propio l’ciabatin, l’è lu!
La somiglianza non è facile a cogliersi! Allora perché no il Pitocchetto?
Perché l’arte non è solo mestiere, non imita la realtà, è invenzione. Per rendere la somiglianza poi di mestiere ne basta poco e ammesso e non concesso che ci sia, l’arte non è solo la toppa nel vestito, lo straccio, il cappello sfondato. La realtà, tutta la realtà è transeunte: una teoria di facce scomparse, nobili e poveraccie. Cosa crei a imitare la realtà ? l’arte è luce, tocco, sorpresa; è oltre la realtà. Al massimo, se ci riesce, consolazione per la morte. Qui casca l’asino, mentre il colore meravigliato nell’occhio di Fra Galgario è invenzione, aggiunta a qualcosa che non c’era, irrealtà. Perfino il parruccone in grigio matita del von austriaco (non mi ricordo più come si chiama) è luce autentica, sensibilità delicata dell’occhio del Piazzetta, lì nella stessa sala!
Ma allora perché tanto casino, tanto rumore (“Un grandissimo pittore” gli organizzatori) per questo produttore in serie di scatti fotografici su stracci ineccepibili? Ma è logico: è la democrazia! W il ritratto dei poveri migranti, quelli scampati alle carestie con la polenta delle americhe spagnole o ai naufragi nel Canale di Sicilia (7.3.23): mettiamoglieli in casa a sti borghesi arricchiti! Hai visto come siamo democratici? oggi come ieri e senza bisogno della cura suprema dell’atmosfera, alla Chardin, o più modesta, alla Baschenis (bergamasco con liuto cremonese). Oggi come ieri, perché anche oggi siamo furbi e sappiamo sfruttare le mode, le orde di piccoli schiavi della burrrocrazia (non è un lapsus) a caccia di patenti intellettuali, intruppati dietro le guide museali, biglietto 28 Euri sonanti (14 Museo di Villa Giulia + 14 Martinengo) per un centinaio, dicesi almeno cento, fotografie antelitteram, come quelle dei telefonini odierni alla portata di tutti i cretini, anzi soprattutto di genere femminile, cretine: è così bello apparire con la propria coiffure nel selfie davanti al Pitocchetto della Capitale della cultura!
Bah, che nausea, caro Piero! Perché ho scelto quel mestiere? Che nausea la realtà, i telefonini, le mostre di fotografia, la democrazia, il Pop. Sfoglio un contemporaneo del pitocco, niente popò di meno che Denis Diderot: “l’imagination ne crée rien, elle imite, pour creer il faut avoir de l’exprit critique” (1750 o giù di lì e Oscar Wilde 1880, citato da Carmelo Bene 2002). W la tabula rasa (3)  
1  ½ Botta, che mi ha consigliato la mostra.
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marinolamberto · 4 years ago
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Mitopoiesis - Il Vecchio Solo
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Un progetto realizzato insieme ai colleghi di Arti Visive e di Design, esposto al festival di fotografia contemporanea “Images Gibellina” dal 30.07 al 29.08 del 2021 che parla di un viaggio attraverso le storie, le leggende, i miti e i luoghi che disegnano i contorni della Sicilia: elementi fortemente connotanti da un punto di vista identitario, che mettono in relazione passato remoto e vissuto quotidiano. Tra le varie storie a cui io e i miei colleghi abbiamo dato maggiormente attenzione, una in particolare è stata la storia del “vecchio solo” ossia, un racconto tramandato dalle voci dei cittadini di Siracusa che narra la storia di un signore anziano, il quale dopo essere diventato vedovo senza neanche un figlio, restava tutto il giorno ai giardini di Ortigia e sul lungo mare Alfeo con l’insistente desiderio di diventare padre. Utilizzando lo strumento fotografico, si possono ricostruire delle scene, inscenando di poter fotografare l’ombra di quest’uomo che malinconicamente percorre le vie di Ortigia.
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carmenvicinanza · 18 hours ago
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Carla Cerati
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La fotografia mi serve per documentare il presente, la parola per recuperare il passato.
Carla Cerati, autrice anticonformista e fotografa impegnata, ha realizzato ricerche innovative ed è stata autrice di diversi romanzi di successo.
Prima donna a documentare la drammatica situazione dei manicomi italiani nel 1968, le sue immagini implacabili e impietose raccontano un trentennio della storia italiana.
Ha registrato quello che succedeva in un paese in mutamento, il teatro, il Sud, artisti e intellettuali, la Milano da bere, il movimento delle donne, le proteste degli anni Settanta, gli anni di piombo, i processi. Con sguardo profondo e inedito, ha esplorato drammi, eccessi, leggerezze e realtà crude e dolorose.
Nata a Bergamo il 3 marzo 1926, sognava di diventare scultrice e aveva anche superato l’esame d’ammissione all’Accademia di Brera, ma i suoi genitori pressarono affinché si sposasse, a 21 anni, nel 1947, vivendo prima a Legnano e poi a Milano, dove aveva iniziato a lavorare come sarta.
Verso la fine degli anni ’50 ha scoperto la fotografia, dai primi ritratti familiari è passata al teatro. Nel 1960, senza sapere ancora come si sviluppava un rullino, ha iniziato a collaborare con il regista Franco Enriquez al Teatro Manzoni di Milano. Aggirandosi fra le quinte teatrali, ha fotografato gli spettacoli di Giorgio Strehler, Eduardo de Filippo, Tadeusz Kantor, Carmelo Bene, Monica Vitti. Dal 1967 ha seguito il Living Theatre in Italia e all’estero.
Nel 1965, viaggiando in macchina attraverso la penisola, ha prodotto diversi reportage come Maghi e streghe d’Abruzzo e Sicilia uno e due e la cartella fotografica Nove Paesaggi Italiani, con design di Bruno Munari e presentazione di Renato Guttuso.
Assidua frequentatrice della Libreria Einaudi di Milano, ha ritratto i più grandi nomi del mondo culturale italiano del Dopoguerra, come fotoreporter inviata da L’Espresso, ha immortalato gli ambienti e le occasioni culturali, celebri i suoi bei ritratti di Pierpaolo Pasolini, Laura Betti e Andy Warhol.
Nel 1968, con Gianni Berengo Gardin e in collaborazione con lo psichiatra Franco Basaglia, è andata a fotografare nei manicomi italiani, dal suo lavoro è nato Morire di Classe, del 1969, libro di culto che ha costretto la popolazione italiana ad aprire gli occhi sulle spaventose condizioni di vita negli ospedali psichiatrici e che avrebbe contribuito nel 1978 all’approvazione della legge sulla loro chiusura.
Nel corso degli anni Sessanta, ha fotografato, per i maggior periodici illustrati del tempo, i movimenti giovanili, i volti e i luoghi del settore industriale, l’alluvione a Firenze e una Milano in pieno cambiamento.
In uno dei momenti più cruciali e tesi della nostra storia, ha fotografato le manifestazioni, i processi e gli scontri, documentato il Processo Calabresi-Lotta Continua, i funerali di Feltrinelli e tante manifestazioni femministe. Nella Spagna Franchista, si è infiltrata nella rete della resistenza culturale per ritrarre più di cento personalità che sfidavano la dittatura.
La sua Milano da bere che è diventata il libro Mondo Cocktail, del 1974.
Verso la fine degli anni ’80, ha abbandonato gradualmente la professione di fotoreporter e dato vita a una serie di progetti fotografici volti all’astrazione e alla composizione.
Ha curato diverse esposizioni e collaborato a lungo con la ballerina Valeria Magli con cui ha realizzato Capricci e la serie Forma Movimento Colore.
Del 1991 è la mostra e il relativo catalogo Scena e Fuori Scena, una riflessione sui confini fra realtà e finzione, vita e teatro.
Il suo primo romanzo, Un amore fraterno, del 1973, è stato finalista al Premio Strega.
In trent’anni di scatti è passata dalle foto delle manifestazioni studentesche a quelle dei vernissage patinati, dalla violenza degli anni di piombo, al glamour milanese.
Fotografare ha significato la conquista della libertà e anche la possibilità di trovare risposte a domande semplici e fondamentali: chi sono e come vivono gli altri?
Quella di raccontare il mondo che la circondava è stata una vera e propria necessità, soprattutto fermare la disperazione, il malessere, l’ansia del cambiamento.
Negli ultimi anni della sua vita ha scritto diversi libri che ripercorrono il suo percorsa politico e femminista come Un matrimonio perfetto (1991), Legami molto stretti (1994), La cattiva figlia (1996), La condizione sentimentale (1999), Una donna del nostro tempo (2005) e molti altri ancora, l’ultimo è stato L’eredità. Idee e canzoni di un sessantottino: Federico Ceratti del 2012.
Si è spenta a Milano il 19 febbraio 2016.
Il suo archivio, che ha provveduto a organizzare personalmente, è una fonte fondamentale per la conoscenza della nostra storia recente e la testimonianza del suo lavoro appassionato.
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yesblognews · 1 month ago
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Spiagge della Sicilia: le più belle in assoluto, ecco quali sono
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La Sicilia e le spiagge della Sicilia… L’estremo sud della Penisola, l’isola famosissima non solo per la meravigliosa costa, ma anche per  il suo mix unico di storia, cultura e paesaggi mozzafiato. La “Trinacria”, così come definita dagli antichi per la sua forma a “tre punte”, rappresenta una meta turistica affascinante sia d’estate che d’inverno. Certo perché non si può parlare di una vera e propria stagione invernale. Così vicina all’Africa e con venti di Scirocco che la “tempestano” per la maggior parte dell’anno, difficilmente si scende al di sotto dei 10° gradi! Ancora oggi, esistono Siciliani, ovviamente di vecchia generazione, che non si sono mai staccati dall’isola, che non hanno mai visto ne sanno com’è fatta la neve! Ma la bellissima Sicilia, è una meta visitata soprattutto d’estate. Non solo per il fantastico clima caldo secco, ma anche, come accennato, per le fantastiche spiagge. Dunque vediamole queste meraviglie e vediamo quali sono le più belle non solo da visitare, ma anche da “vivere”.
Spiaggia dei Conigli, Lampedusa
Situata sull’isola di Lampedusa e famosa per la sua sabbia bianca e il mare turchese, la Spiaggia dei Conigli è spesso considerata una delle più belle non solo della Sicilia, ma del mondo intero. E, come si sa, le cose belle hanno il loro prezzo… Infatti l’accesso non è immediato: bisogna percorrere un sentiero di circa 15-20 minuti a piedi e, se la si vuole raggiungere d’estate, sotto un sole estivo abbastanza “cocente”. Ma la fatica è ampiamente ricompensata dal panorama che si apre davanti agli occhi, e chi ha avuto l’onore di giungere al traguardo lo sa bene. La spiaggia è anche un luogo protetto, dove le tartarughe caretta depongono le loro uova, rendendola una destinazione perfetta per gli amanti della fotografia e della natura.
Cala Rossa, Favignana
Un po' “fuori zona” e spostandoci verso le Isole Egadi non possiamo non fare un giro nella splendida spiaggia di Cala Rossa, una delle perle di Favignana. Conosciuta per il suo mare dai colori intensi e le rocce che circondano la baia, è il luogo ideale per chi cerca uno scenario selvaggio e incontaminato. Non solo bellezza, incanto e mare magnifico, ma anche un luogo intriso di storia. Lo stesso nome ha origini “importanti”. La leggenda infatti narra che il nome "Cala Rossa" derivi dal sangue versato durante una battaglia tra Romani e Cartaginesi nelle sue acque. Oggi, però, questo luogo è sinonimo di pace e bellezza. Non solo: l’area è perfetta per lo snorkeling, grazie ai suoi fondali ricchi di flora e fauna marina.
Isola Bella, Taormina
E continuiamo il nostro tour tra le spiagge della Sicilia passando per L’Isola Bella. Situata ai piedi di Taormina, potremmo definire il luogo come un “piccolo angolo di Paradiso” collegato alla terraferma solo da una sottile striscia di sabbia. Non solo sabbia bianca, ma anche una folta vegetazione la rendono una delle mete più suggestive della costa orientale siciliana. E cosa dire del mare? Ovviamente trasparente e dai fondali turchesi, tanto da rendere il luogo più simile a una cartolina. Inoltre, Isola Bella è anche una riserva naturale e i visitatori possono esplorare i suoi fondali praticando snorkeling o suggestive immersioni. E se proprio non abbiamo voglia di passare in spiaggia tutta la giornata, non dimentichiamoci che la zona è vicinissima alla città di Taormina. Il nostro tour può essere così completato da una visita culturale alla città.
San Vito Lo Capo
Meta essenzialmente Turistica, la spiaggia di San Vito Lo Capo è forse tra le più famose della Sicilia. Esattamente come la Spiaggia dei Conigli non è facilmente accessibile, ma l’arrivo ripagherà di ogni fatica. Tra le spiagge siciliane è una delle più lunghe e bisogna davvero visitarla tutta! incastonata tra il monte Monaco e la Riserva Naturale dello Zingaro è un luogo di straordinaria bellezza naturalistica. Sabbia bianca e mare dai colori caraibici fanno il resto. Avete bambini che ancora non sanno nuotare? Questa destinazione è perfetta per imparare e idonea per le famiglie grazie ai fondali bassi e ai numerosi servizi disponibili. Inoltre in zona potrete assaporare i migliori “Cous Cous” uno dei piatti più tipici della Sicilia.
Scala dei Turchi, Agrigento
Tra le spiagge Siciliane quella della Scala dei Turchi è la più famosa al mondo. Si tratta di una scogliera di marna bianca che si erge maestosa lungo la costa di Realmonte, vicino ad Agrigento. Lo scoglio di pietra bianchissima viene chiamato “Scala Dei Turchi” proprio perché, si narra, venisse usato dai Turchi per invadere l’isola. Impossibile salirci dati i rigidi controlli. Eppure, al tramonto, c’è chi riesce a scalare la roccia per ammirare dall’alto un magnifico tramonto con uno sguardo che si perde tra terra, cielo e mare. Il contrasto tra il bianco della scogliera e l’azzurro intenso del mare crea uno scenario unico al mondo.
Cala dell’Uzzo, Riserva dello Zingaro
Situata tra San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo, la Riserva Naturale dello Zingaro  ospita alcune delle calette più belle della Sicilia, tra cui la famosa Cala dell’Uzzo. Spiaggia raggiungibile solo a piedi, come la stragrande maggioranza delle spiagge della Sicilia, è un vero gioiello immerso nella natura. Le acque cristalline e la ricca vegetazione rendono il luogo ideale per chi cerca pace e relax. Avete voglia di passeggiare e magari scattare foto indimenticabili? La riserva è anche perfetta per gli amanti del trekking, con sentieri che offrono panorami spettacolari sulla costa.
Vendicari, Siracusa
Se avete voglia di tranquillità oltre che trascorrere una magnifica giornata di sole in un luogo di straordinaria bellezza, La Riserva Naturale di Vendicari, situata vicino a Noto, è  il posto che fa per voi. Le sue spiagge, come Calamosche e Eloro, sono caratterizzate da sabbia dorata e acque trasparenti. Non perdetevi l’opportunità preziosa di fare una bella nuotata in maschera! Vendicari è anche un’importante area protetta per il birdwatching, grazie alla presenza di fenicotteri e altre specie migratorie. È il luogo ideale per una giornata di mare lontano dal turismo di massa, immersi nella natura selvaggia.
Spiaggia di Cefalù
Per chi ama combinare mare e cultura, la Spiaggia di Cefalù, tra le magnifiche spiagge siciliane, è una scelta eccellente. Parliamo di una lunga distesa di sabbia dorata che si trova ai piedi del borgo medievale di Cefalù, uno dei più belli della Sicilia. Il mare calmo e i servizi presenti la rendono perfetta per famiglie e coppie. Dopo una giornata in spiaggia, è possibile passeggiare per le vie del centro storico, visitare la famosa Cattedrale e gustare le specialità locali. Non perdetevi i fantastici arancini, una prelibatezza del luogo!
Le spiagge Siciliane, una bellezza senza tempo
Le spiagge Siciliane sono ideali per chi cerca il giusto mix tra meraviglia, natura, mare cristallino caldo e spiaggia bianca. Parliamo di posti unici al mondo, ideali per chi è amante della natura e vuole immortalare i luoghi meravigliosi con scatti degni di un quadro. Inoltre, il tramonto siciliano è davvero da mozzafiato. Sono in tanti infatti a restare in spiaggia fino a tardi per non perdersi il magnifico spettacolo. Impossibile risiedere in Italia e non visitare le splendide spiagge siciliane almeno una volta nella vita. E voi? Avete mai avuto l’occasione di vedere da vicino queste meraviglie? Condividete le vostre esperienze nei commenti e diteci quale vi è piaciuta di più e soprattutto perché! Read the full article
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letteratitudine · 4 months ago
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DOMANI - martedì 5 novembre, ore 18.30 - ANDREA DE CARLO presenta LA GEOGRAFIA DEL DANNO - La nave di Teseo - Mondadori Duomo, MILANO
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Andrea De Carlo
La geografia del danno
La nave di Teseo
dal 5 novembre in libreria
Un giorno di parecchi anni fa mio padre ha invitato a pranzo me e mia sorella, e quando abbiamo finito di mangiare si è alzato da tavola e ha detto «Volevo dirvi che vostra nonna è morta».
«Quale nonna?»
Il mistero di una donna la cui esistenza viene nascosta per decenni.
La geografia del danno è una storia vera che rivela quanto chi ci ha preceduti determini in parte chi siamo oggi.
Da questo libro un podcast dell’autore – il primo di una serie prodotta da La nave di Teseo – ogni giovedì a partire dal 7 novembre.
Questa è la storia di un segreto di famiglia che ne contiene altri. Di una traversata oceanica dall’Italia al Cile in cerca di fortuna. Di un’emigrazione dalla Sicilia alla Tunisia per le stesse ragioni. Di una ragazza cilena che arriva a Genova all’alba della prima guerra mondiale. Di un giovane ingegnere navale che perde la testa per un’attrice di teatro. Di una compagnia di commedianti sudamericani che cela talenti straordinari. Di una coltellata che sfigura un uomo e distrugge una famiglia. Andrea De Carlo parte da una rivelazione sconvolgente per inoltrarsi in un’indagine che lo porta ai primi decenni del secolo scorso e poi ancora più indietro, alla fine dell’Ottocento. Poco alla volta, grazie a vecchie fotografie ritrovate, scritti, incontri e un ostinato lavoro di osservazione e deduzione, l’autore ricostruisce le vicende avventurose e drammatiche della sua famiglia. La geografia del danno è una storia vera raccontata come un romanzo, che pagina dopo pagina rivela quanto chi ci ha preceduti determini in parte chi siamo oggi.
Andrea De Carlo è nato a Milano, dove si è laureato in Storia contemporanea. Ha vissuto negli Stati Uniti e in Australia, dedicandosi alla musica e alla fotografia. È stato assistente alla regia di Federico Fellini, co-sceneggiatore con Michelangelo Antonioni, e regista del cortometraggio Le facce di Fellini e del film Treno di panna. Ha scritto con Ludovico Einaudi i balletti Time Out e Salgari. Ha registrato i CD di sue musiche Alcuni nomi e Dentro Giro di vento. È autore di ventidue romanzi, tradotti in ventisei paesi e venduti in milioni di copie. Con la figlia Malina ha scritto il libro per bambini I vestiti di Batuc (La nave di Teseo 2023).
Collana: Oceani
Pagine: 176
Prezzo: 18 euro
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kalabriatv · 5 months ago
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Premio Mozia a tre Calabresi
Il prestigioso “Premio Mozia 2024” sarà assegnato quest’anno in Sicilia, domani sera 21 settembre, a tre calabresi eccellenti in colpo solo.  Si tratta di Rino Barillari, il The King dei paparazzi italiani, grande maestro della storia della fotografia in Italia e famosissimo all’estero per gli scoop mondiali che portano il suo nome. Lui originario di Limbadi, un paesino della provincia di Vibo…
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cinquecolonnemagazine · 7 months ago
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Cambiamento climatico in Italia: quanto ci costa?
Il cambiamento climatico in Italia quanto ci costa? Il nostro Paese in Europa è tra quelli che subiscono maggiori perdite economiche dovute a eventi climatici estremi. Ondate di calore, nubifragi, siccità sono gli eventi più ricorrenti. A fare una stima delle perdite economiche causate dal cambiamento climatico è The European House - Ambrosetti che ha presentato la sua ricerca durante la sesta edizione di "Community Valore Acqua per l’Italia". Il cambiamento climatico in Italia: come si manifesta The European House - Ambrosetti (TEHA) è un gruppo di professionisti che opera nel campo della consulenza aziendale. Supporta le aziende attraverso piani aziendali personalizzati su diverse tematiche tra le quali la sostenibilità ambientale. Nel corso della convention che riunisce 42 tra aziende e istituzioni della filiera idrica, TEHA ha fornito una fotografia di quelli che sono gli effetti del cambiamento climatico. Ha analizzato gli eventi climatici che si consumano maggiormente e la loro ricaduta sulle finanze. Ricaduta che in nove anni è aumentata di 5 volte. Parliamo, infatti, di un +490% dal 2015 a oggi, percentuale più che doppia rispetto alla media europea. I maggiori danni economici sono provocati da alluvioni, evento di media entità genera il 44% della spesa, seguono le tempeste (34%) e le ondate di calore (14%). Inoltre su 20 regioni, 12 vivono una situazione di elevato "stress idrico". Le regioni più colpite dal problema sono Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. I settori più colpiti dal cambiamento climatico Lo studio di THEA individua uno dei settori più colpiti dal cambiamento climatico nell'agricoltura che sta vedendo un graduale calo della produzione di prodotti tipici mediterranei. Tra il 2022 e il 2023, la resa del miele è diminuita del 70%, quella delle pere del 63%, per le ciliegie parliamo di un -60% mentre per l'olio d'oliva la contrazione è del 27%. Calo più contenuto per le coltivazioni di vino e pomodori che si sono entrambe attestate su un -12%. Grande difficoltà anche per il settore idroelettrico. L'Italia, infatti, rischia di perdere capacità idroelettrica se la temperatura continua a salire. Nello specifico, secondo gli autori della ricerca, si dimezzerebbe se la temperatura del riscaldamento globale aumentasse di 2° e si ridurrebbe di tre volte se la temperatura aumentasse di 3°. In Italia quest'anno l'aumento della temperatura stimata è di 1,75°. Climate change: quanto mi costi? Quanto ci costa, dunque, il cambiamento climatico? In Italia, il cambiamento climatico costa 284 euro ad abitante, cifra che ci colloca parecchio al di sopra della media europea. Situazione simile per la Spagna, dove il cambiamento climatico costa 221 euro ad abitante, e l'Ungheria che registra una ricaduta economica pari di 214 euro ad abitante. Paesi come Germania e Francia, invece, sono vicini alla media europea. In entrambi la spesa per abitante ammonta a 116 euro. Grecia, Danimarca, Lituania e Polonia, di contro, registrano una bassissima quantità di eventi estremi. Il problema della siccità richiede, secondo gli studiosi, un approccio sistematico dando maggiore centralità delle autorità di bacino e gestendo la risorsa idrica in modo più integrato. In copertina foto di PublicDomainPictures da Pixabay Read the full article
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giuseppelaporta · 13 years ago
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Volto dell'innominata Contessa di Molise
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Fregio localizzato sulla chiave di volta di un portale, nel centro storico del comune di Trivento.
mostra le sembianze di una giovane donna, compatibile con i cantieri federiciani delle aree di Termoli, isernia, Ferrazzano e Foggia, e riprodurrebbe il viso della innominata Contessa del Molise, sorellastra di Costanza d'Altavilla, frutto di un rapporto tra re Ruggero II ed una sua concubina di corte.
La donna si maritò con il conte Ugo II de Moulins, già collaboratore ed imparentato con la stirpe del re normanno di Sicilia, confusa per secoli con il nome di ''Colemenza'', preso dagli storici del tempo, da quello della contessa di Catanzaro, con la quale condivise la rivalità del contendente Camponello, sopraggiunto nel momento in cui la contessa rimase vedova di Ugo II, durante le grandi rappresaglie dei nobili calabresi contro gli Altavilla.
Opera della prima metà del XIII secolo, originariamente parte di un capitello, forse della facciata di una basilica (cattedrale di Trivento), oppure di un palatium, riusato e sbozzato per uso civile nei secoli successivi, forse durante le ricostruzioni del terremoto di Santa Barbara del 1456.
fotografia di A.Trombetta
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ninobartuccio · 24 days ago
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Fotografia e video con drone per il turismo: un nuovo punto di vista
101 Zone è all’avanguardia nell’utilizzo di droni per la fotografia e i video nel settore turistico, offrendo un servizio specializzato per esaltare la bellezza di strutture, destinazioni ed eventi da una prospettiva unica e coinvolgente. Fotografia e video con drone per il turismo: un nuovo punto di vista I droni hanno rivoluzionato il modo di raccontare il turismo attraverso immagini e video.…
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gaetaniu · 1 year ago
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Una lunga vista sull'Etna
Una telecamera esterna ad alta definizione (EHDC) montata all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale ha catturato questa fotografia dell’Etna sulla Sicilia. È visibile anche la Calabria, conosciuta anche come la “punta” dello stivale italiano. La foto è stata scattata mentre la stazione spaziale orbitava sopra il Mar Nero a circa 1448 chilometri (900 miglia) dall’Etna, misurati dal punto…
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isoleminori · 1 year ago
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Marettimo, autore ignoto, 1966
Da Reportage Sicilia: "Padre e figlio in una barca da pesca dinanzi l'azzurro accesso della grotta del Cammello, a Marettimo.
La storia di immigrazione dei pescatori della più lontana delle isole Egadi è un capitolo a parte nelle vicende dei flussi migratori dalla Sicilia all'estero: prima e subito dopo il secondo conflitto mondiale, i marettimari hanno messo a frutto la propria abilità in Alaska ed in California.
La fotografia è tratta dall'opera "Il libro dei giorni italiani-Le isole felici", edita da ENIT nel 1966." http://reportagesicilia.blogspot.com/2012/08/marettimo-una-storia-californiana.html
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micro961 · 2 years ago
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Sebastiano D’Amato - La nostra estate
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Il nuovo singolo del cantautore siciliano
La bella stagione, leggerezza, energia positiva e i profumi di Sicilia. La bella stagione racchiusa in una fotografia pop. Il nuovo singolo del cantautore siciliano Sebastiano D’Amato esprime il concetto della bella stagione, passata in leggerezza e allegria, esaltando la bellezza della sua Sicilia.
GUARDA QUI IL VIDEO - https://www.youtube.com/watch?v=n4qHRruMw7o
«Il testo racchiude in sé molti significati, sta a voi scovarli e decifrare ogni singola frase». Sebastiano D’Amato. Sebastiano D'Amato, siciliano originario di Francofonte (SR) classe 89. Dall’età di 14 anni inizia a cimentarsi nei primi live esplorando ogni genere, dal pop all’heavy metal, rock e blues. Nasce così l’esigenza anche di scrivere i primi inediti ai quali segue la partecipazione ad eventi e premi: tra questi citiamo la finale del "Tour Music fest" e la finale di “Sanremo Rock” sul palco dell' Ariston di Sanremo, e non ultimo Sanremo Discovery di Mario Greco. Di recente la sua partecipazione al talent in onda su La7 Gold. Seguiranno concerti in Egitto come cast artistico nei teatri per conto di "Alpitour", in Sardegna e poi a Matera per Radio Italia. Attualmente porta avanti concerti nei più importanti club di Taormina. Il nuovo singolo "La nostra estate" in uscita a luglio 2023, apre le porte a nuovi singoli di prossima pubblicazione.
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kritere · 2 years ago
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Gianluca Ginoble innamorato, la vacanza con Eleonora Venturini Storaro all’insegna della passione
DIRETTA TV 9 Agosto 2023 Gianluca Ginoble e la fidanzata Eleonora Venturini Storaro si trovano in vacanza in Sicilia e sono più innamorati che mai. Come mostra il settimanale Chi, il giovane tenore de Il Volo e la stilista, nipote del celebre direttore della fotografia Vittorio Storaro, si abbracciano e si baciano con passione. 0 CONDIVISIONI Foto a destra dal settimanale Chi Sembra…
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tempi-dispari · 2 years ago
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Rain
Il contesto storico e culturale del 1980
Il decennio non inizia nel migliore dei modi: prendendo spunto dall’invasione russa in Afghanistan, il presidente americano Jimmy Carter comunica che gli Stati Uniti boicotteranno le prossime Olimpiadi estive di Mosca, invitando le altre Nazioni a seguire il suo esempio. 61 Paesi aderiscono al boicottaggio: l’Italia lo fà a metà, non inviando in Russia gli atleti appartenenti alle forze armate o a corpi militari.
Il 24 aprile, la prima seria crisi internazionale: finisce in tragedia il tentativo di un commando di liberare gli ostaggi americani in mano al regime di Teheran. Otto soldati muoiono nell’operazione, e il disastro sarà la causa principale della mancata rielezione di Carter l’autunno successivo. Il quarantesimo Presidente degli Stati Uniti sarà l’ex attore Ronald Reagan.
Il monte St.Helen distrutto nell’eruzione Il 18 maggio, dopo un sonno di oltre un secolo, il Monte St.Helen erutta in modo disastroso, lanciando cenere nel cielo fino a 5 chilometri di altezza. La montagna viene rasa al suolo dal disastro.
John Lennon Al termine di un anno che ha visto tra l’altro la morte del Maresciallo Tito, che nel bene o nel male aveva retto le sorti della Jugoslavia per 40 anni, muore ucciso da un fan pazzo anche John Lennon, il leader dei Beatles e una delle figure più importanti della vita culturale dell’epoca. Ci lascia i suoi indimenticabili capolavori e un messaggio di pace universale, “Imagine”.
Il premio Nobel per la chimica va a Berg, Gilbert e Sanger, per i loro studi sulla struttura del DNA, “Time” nomina uomo dell’anno il neopresidente americano Ronald Reagan. La popolazione del mondo tocca quota 4.434.682.000, un milione di lire del 1980 varrebbe oggi circa 2.300 euro.
“Canadian caper” è il nome in codice dell’operazione segreta orchestrata dall’agente della CIA Tony Mendez con l’aiuto determinante dell’ambasciatore canadese a Teheran, Ken Taylor, grazie alla quale sei diplomatici statunitensi, sfuggiti ai raid degli studenti di khomeini all’ambasciata dell’anno primo, riuscirono a tornare sani e salvi in patria, spacciandosi per la troupe di un film di fantascienza che non sarebbe mai stato girato.
“Argo”, questo il titolo (e che poi sarebbe stato fatto oltre 30 anni dopo proprio per raccontarne la storia). In una drammatica corsa sul filo del rasoio, Mendez e i sei riuscirono a imbarcarsi su un volo Swissair e a prendere letteralmente il volo verso la libertà, proprio quando il cerchio delle ricerche intorno a loro si stava stringendo.
IN ITALIA
È un anno triste anche in Italia: nel giorno della befana viene assassinato Piersanti Mattarella, presidente della regione Sicilia che stava cercando di riformare con criteri di meritocrazia, evidentemente invisi ai mandanti dell’omicidio.
A febbraio le brigate rosse uccidono in un attentato all’università La Sapienza Vittorio Bachelet, vicepresidente del CSM, mentre a giugno un DC9 dell’Itavia esplode sopra i cieli di Ustica, per cause che 40 anni dopo non sono ancora state chiarite.
Muoiono i 77 passeggeri e i 4 membri dell’equipaggio, in una delle pagine più buie della mala politica italiana. Il 2 agosto, l’attentato più vigliacco della storia della Repubblica italiana provoca la morte di 85 persone alla stazione di Bologna, quando una bomba fà crollare un’intera ala della stazione.
Il 23 novembre un fortissimo terremoto investe un’ area di 17.000 Kmq. tra Irpinia e Basilicata: le cifre della tragedia sono pesantissime: 3.000 morti, oltre 10.000 feriti, quasi 300.000 senzatetto.
Arte e spettacolo
“Kramer contro Kramer” sbanca la notte degli Oscar, vincendo 5 statuette: miglior film, regia, attore protagonista (Dustin Hoffmann), attrice non protagonista (Meryl Streep) e sceneggiatura.
L’allucinato “Apocalypse now” si ferma all’Oscar per la fotografia (all’italiano Storaro) e per il suono. “Alien” vince gli effetti speciali, “All that jazz” vince 4 Oscar e la Palma d’oro a Cannes.
Esce nelle sale il secondo episodio della saga di Guerre Stellari: “L’impero colpisce ancora”, che guadagnerà oltre 500 milioni di dollari in tutto il mondo. In campo televisivo, il 1° giugno un’emittente di Atlanta comincia le trasmissioni: nasce la CNN, che rivoluzionerà il modo di fare giornalismo negli anni a seguire.
Le Olimpiadi di Mosca, segnate dal pesante boicottaggio dei Paesi occidentali, portano all’Italia 8 medaglie d’oro: su tutte, quella di Mennea nei 200 metri e di Sara Simeoni nel salto in alto. Intanto, alle Olimpiadi invernali di Lake Placid si era registrata la clamorosa vittoria della squadra americana di hockey, formata da studenti universitari, sul colosso russo: “The miracle on ice”.
La Germania vince gli Europei di calcio, organizzati in Italia: i giornali cominciano a scrivere il “de profundis” di Bearzot. Il Nottingham Forest di Shilton vince la coppa dei campioni. Interrompendo un digiuno di 9 anni, l’Inter di Bersellini e Beccalossi è Campione d’Italia.
I Blondie sbancano le top-ten con “Call me”, mentre “The wall” dei Pink Floyd è l’album dell’anno. Esce nelle sale un filmetto francese senza tante pretese: “Il tempo delle mele”.
Diventerà film generazionale, con la zuccherosa “Reality” ad imperversare in tutte le feste di compleanno. Arriva anche in Italia la geniale invenzione di un matematico ungherese: il cubo di Rubik, che toglierà il sonno a un’intera generazione.
Ma quanto poteva essere difficile, diranno gli scafati figli del 2000? Un cubo di 6 lati, ogni lato 9 quadratini colorati? Beh, figli della playstation, sappiate che le combinazioni possibili in cui il malefico cubo poteva trovarsi sono 43,252,003,274,489,856,000 (!!), una sola quella giusta, con tutti i lati colorati! E c’era chi lo risolveva tutto in meno di 25 secondi!!
In questo contesto nascevano i Rain
I RAIN sono nati nel 1980, quando l’unica descrizione possibile per la loro musica era semplicemente “heavy metal”. La loro carriera artistica ha attraversato diversi cambi di stile, ma la passione per l’hard rock più fisico, lascivo e metallico ha finalmente trovato la strada di casa.
Nonostante il loro ultimo album Spacepirates risale al 2016 e la band abbia affrontato un doppio cambio di formazione l’anno successivo, i RAIN non hanno mai rallentato la loro attività sul fronte live, affermandosi come una delle band più intramontabili e coerenti dell’heavy metal italiano ed europeo scena.
Oggi il gruppo bolognese è tornato in sella, affidandosi all’instancabile determinazione del veterano chitarrista Amos The Snake, a cui nell’ultimo decennio si sono aggiunti il ​​bassista King Gabry, il batterista Gunner, il cantante Evil Mala e il chitarrista solista Freddy V.
Nonostante abbia vissuto diverse fasi creative in una carriera così lunga, lo stile dei RAIN si è evoluto anno dopo anno in un hard’n’heavy energico, irriverente e orientato alla strada, nel senso più genuino e rock’n’roll del termine. Un sound classico, ma mai nostalgico, che ha sempre saputo trarre ispirazione dalle più recenti evoluzioni della musica contemporanea.
La volontà della band di rimanere costantemente aggiornata in termini di produzione e influenze, infatti, ha permesso ai RAIN di spaziare con naturalezza dal power metal all’hard rock, incorporando i rami più pesanti del suono alternativo e focalizzando il processo creativo sull’eredità dei capisaldi della musica pesante.
Nel corso degli anni, punti di riferimento obbligatori come Motörhead, Judas Priest e Accept sono stati aggiornati sulla scia di un suono sempre più personale e versatile. I RAIN sono quindi diventati la band ideale per aprire concerti di artisti iconici (Paul Di’ Anno, Michael Schenker, Udo Dirkschneider e Yngwie Malmsteen), ma anche perfetti animali da festival, come chiaramente affermato dalle straordinarie esibizioni al Metal Camp nel 2005 e al Metalitalia Festival del 2019 (con Slayer, Anthrax, Children of Bodom, Gotthard, Hardcore Superstar e Phil Campbell).
Un percorso artistico spalancato a contaminazioni groove metal e street/glam rock fin dall’album Bigditch 4707 (1998, Eternal Shadows Records), che RAIN sviluppò ancora meglio nel successivo Headshaker (2002, Deadsun Records) e nel modern classic Dad Is Dead (2008, Aural Music). I tour europei e americani, a supporto rispettivamente di Blaze Bayley e dei mitici WASP, diventano l’ovvia conseguenza di questa crescita.
L’album Mexican Way (2013, Aural Music) ha soddisfatto l’esigenza di sperimentare con i suoni acustici, aprendo la strada alla partecipazione dei RAIN al Pistoia Blues 2015 (con The Darkness e Black Label Society). Quello era solo un episodio, comunque, perché il richiamo della musica pesante è troppo selvaggio e rinvigorisce i celebri Spacepirates (2016, Aural Music), come sempre supportati da intensi tour italiani ed europei con la band di Jeff Scott Soto.
Insieme alla produzione dell’attesissimo nuovo album, nel 2017 l’ultima formazione RAIN ha pubblicato il singolo Good Morning Texas (featuring Alessandro Del Vecchio e il produttore americano Beau Hill) e la cover di Disperato Erotico Stomp del concittadino Lucio Dalla, in partenza subito per un nuovo tour europeo sempre con i maestri W.A.S.P.
La recente ristampa per il decimo anniversario di Dad Is Dead, con il disco bonus Live In Russi, ha contribuito a indicare la futura direzione stilistica. Durante il 2019 e il 2020 la band ha lavorato duramente su una serie di nuove canzoni, insieme alla pre-produzione e al mix di Giuseppe “Dualized” Bassi (Fear Factory e altro), che ha dato una nuova e fresca spinta al suono e agli arrangiamenti, insistendo ancora di più su soluzioni moderne e groovy, che però non ne pregiudicheranno il marchio cruento e concreto.
Nell’ottobre 2021 RAIN ha pubblicato Come back A-Live, il primo libro mai realizzato dalla band, pubblicato da Arcana Edizioni e basato sull’esperienza del tour on-the-road del 2010 negli Stati Uniti con i WASP, scritto da Dave Tonioni (che ha preso parte a quel tour come merchandiser, fotografo, tour manager e molto altro) e acclamato dalla stampa italiana.
Contemporaneamente all’uscita del libro, RAIN pubblicava un nuovo singolo come logica colonna sonora, chiamato Come back A-Live. Per una band già abituata a farsi acclamare dal vivo, il prossimo album A New Tomorrow, la cui uscita è prevista per la fine del 2022, rappresenta una grande sfida soprattutto a livello creativo. Se i RAIN si sono sempre dimostrati capaci di infiammare i palchi di mezzo mondo, questa volta hanno nel mirino il tuo impianto stereo. Quindi, è meglio che tu sia pronto.
Anno per anno:
La storia dei Rain inizia nel 1980 a Bologna. Tre generazioni di musicisti si sono alternate apportando le proprie influenze e contribuendo alla creazione del sound della band, partendo dall’Heavy Metal puro delle origini fino alla sperimentazione di nuove atmosfere nell’album acustico “Mexican Way”, per tornare a elementi hard ‘n’ heavy con l’ultimo lavoro in studio “Spacepirates”.
Tra il 1998 e il 2007 la band ha pubblicato due album: “Bigditch 4704”, distribuito dalla label greca Eternal Shadows, e “Headshaker”, registrato per l’etichetta francese Deadsun Records. I lunghi tour promozionali dei due album hanno portato i Rain sia in Italia che in Europa, grazie anche alle date a supporto di Paul Di Anno, Michael Shenker, Udo, Iron Savior e Helstar, tra i tanti.
Nel 2008 la band pubblica il disco “Dad is Dead”, che contiene 12 tracce inedite e una cover del classico “Rain” dei The Cult, che vede la partecipazione di Steve Sylvester (Death SS) alla voce. Il disco è stato prodotto e distribuito da Aural Music in tutto il mondo, mentre la distribuzione italiana è stata curata da Audioglobe.
Il tour promozionale di “Dad is Dead” ha portato i Rain in Finlandia, Germania, Polonia, Olanda, Belgio, Francia, Svizzera, Danimarca a supporto di Blaze Bayley (cantante degli Iron Maiden dal 1994 al 1999), e negli Stati Uniti per un tour di un mese a supporto di W.A.S.P. nel 2010.
La produzione in studio è continuata nel 2011 con l’album “XXX”, un’antologia dei 30 anni di carriera del gruppo, in cui alcune delle canzoni più significative della carriera dei Rain sono state riarrangiate e reinterpretate. La collaborazione con Aural Music è continuata anche per questo album, e il 15 ottobre 2011 è iniziato a Tilburg, in Olanda, il “XXX Tour”, che ha portato la band ancora una volta ad attraversare Italia ed Europa.
Nell’ottobre 2013 il desiderio di sperimentare e realizzare un progetto parzialmente diverso ha portato alla pubblicazione di “Mexican Way”, un album acustico. Il disco ha ricevuto ampi consensi sia dal pubblico che dalla critica. Aural Music ancora una volta è stata partner fedele della band occupandosi della distribuzione del prodotto in tutto il mondo. All’interno delle 12 tracce sono presenti anche due canzoni cantate in lingua spagnola.
La band è partita per il tour di supporto di “Mexican Way” attraversando l’Italia partendo in marzo 2014 da Roma, eseguendo il repertorio classico unito a brani estratti da “Mexican Way”, unendo quindi il sound heavy con una componente acustica.
Il 2014 vede l’ingresso in formazione del nuovo cantante Mantis le Sin, di un nuovo chitarrista solista, Amedeo Mongiorgi, e del un nuovo batterista, Andrew Gunner.
Durante il 2014 e il 2015 la band, al lavoro sul nuovo album in studio, ha comunque tenuto numerosi concerti sia in Italia che in Europa (da menzionare la partecipazione a Pistoia Blues nel 2015 a supporto di The Darkness e Black Label Society).
L’album “Spacepirates” viene pubblicato la luce nel 2016, contiene 9 tracce inedite e vede I Rain ritornare a un sound decisamente Hard ‘n’ Heavy. La band inizia immediatamente il tour a supporto del disco accompagnando la band di Jeff Scott Soto in alcune date europee, e battendo l’Italia da nord a sud.
Nell’estate 2016 Mantis le Sin e Amedeo Mongiorgi salutano la band e vengono rimpiazzati rispettivamente da Maurizio “Evil Mala” Malaguti alla voce e da Freddy “V” Veratti alla chitarra solista.
Nel gennaio 2017 i Rain pubblicano un nuovo singolo “Good Morning Texas”, frutto della collaborazione con produttore americano Beau Hill (Alice Cooper, Winger, Ratt) e con Alessandro Del Vecchio alle voci. Il brano oltre che pubblicato come singolo, viene inserito come bonus track nell’edizione speciale in vinile di “Spacepirates”, uscita nell’aprile 2017.
Nel marzo 2017 la band, come tributo a Lucio Dalla, il cantante e artista bolognese scomparso anni prima, realizza una cover del brano “Disperato Erotico Stomp”, che viene anche pubblicato digitalmente e per il quale viene rilasciato un video ufficiale.
Il 31 ottobre I Rain pubblicano una edizione limitata in vinile a 45 giri della cover di “Disperato Erotico Stomp”, e pochi giorni dopo si imbarcano in un tour europeo di 10 date in Italia, Svizzera, Olanda e Germania a supporto di W.A.S.P. per il loro Re-Idolized “The Crimson Idol” 25th Anniversary World Tour.
Dopo un 2018 caratterizzato da impegni live la band ha pubblicato il 26 ottobre 2018 una edizione speciale del classico del 2008 “Dad is Dead” pensata per il decimo anniversario dell’uscita dell’album, edizione completamente rimasterizzata, con una nuova copertina e un bonus disc di materiale live estratto dal “Live in Russi” del 2018.
Durante il 2019 e il 2020 la band ha lavorato su un gruppo di nuove canzoni, con la pre-produzione ed il mix di Giuseppe “Dualized” Bassi (Fear Factory e altri), che ha conferito al suono una nuova freschezza, insistendo ancora di più su soluzioni moderne e cariche di groove, che tuttavia non andranno a rivoluzionare il marchio di fabbrica della band.
Nell’ottobre 2021 i Rain hanno pubblicato “Come back A-Live”, il loro primo libro, pubblicato da Arcana Edizioni e basato sull’esperienza on the road del tour del 2010 in U.S.A. con W.A.S.P. Il libro è stato scritto da Dave Tonioni (che in quel tour fu fotografo, merchandiser, tour manager e molto altro). Contemporaneamente all’uscita del libro i Rain hanno pubblicato un singolo inedito che ne fa da colonna sonora, intitolato appunto Come back A-Live.
Il 2022 ha visto la pubblicazione dei singoli inediti “A New Tomorrow”, “Peace Sells”, cover del brano dei Megadeth, e “Down in Hell”, che hanno aperto la strada all’uscita di un nuovo album, dopo 6 anni di attesa dal precedente lavoro, dal titolo “A New Tomorrow”, pubblicato il 23 settembre. L’album è stato registrato ai Fear Studios (RA – IT), pre-prodotto e mixato da Giuseppe “Dualized” Bassi, e masterizzato da Dan Korneff al Sonic Debris Studio (NY).
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luigidalise · 2 years ago
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Mediterraneo, mare di incontri e di fughe, di ricerca e di sperimentazione, di culture e di scoperte, presta il titolo alla mostra inaugurata questa sera a Villa Fiorentino, a Sorrento.
In esposizione, i tesori di luci e foglie di Danilo Ambrosino, l'archeologia della fotografia di Alessanda Cardone, il rinascimento della mitologia di Alicia Iglesia e le immagini in viaggio tra Campania e Sicilia di Vittorio Sciosia, con la direzione artistica di Patrizia Varone e il coordinamento di Carmela Somma.
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