#foschia mattutina
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pier-carlo-universe · 27 days ago
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Alta Pressione e Meteo Stabile: Come l’Unione di Due Anticicloni Influenzerà l’Italia nei Prossimi Giorni
Un lungo periodo di stabilità atmosferica e temperature sopra la media, ma con possibili nebbie e inquinamento nelle pianure del Nord.
Un lungo periodo di stabilità atmosferica e temperature sopra la media, ma con possibili nebbie e inquinamento nelle pianure del Nord. L’articolo del meteorologo Stefano Rossi offre una panoramica dettagliata su come l’unione di due anticicloni – quello sub-sahariano e delle Azzorre – influenzerà il clima nei prossimi giorni, con condizioni meteo stabili che si estenderanno su gran parte…
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noneun · 2 years ago
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Nel frattempo, dalla foschia mattutina spunta il riflesso del mar Adriatico
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Sempre magnifico vedere il mare dalla montagna.
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francescointoppa · 3 years ago
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Foschia mattutina al Lago di Bolsena (Isola Bisentina) (VT)
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pepemax · 3 years ago
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21 maggio (3^ tappa)
Da Salas (ore 07:30) a Tineo (ore 14:45) per km 19,3 Difficoltà: 3 su 5 Foschia fino alle 13, poi cielo parzialmente nuvoloso Venti deboli da NE Temperatura max: 25 C Facciamo una buona colazione nel bell’alberghetto di Salas e partiamo di buon’ora. Anche oggi si inizia con una salita impegnativa nel bosco immerso nella nebbia mattutina. Una volta arrivati a quota 650, la manteniamo con i…
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babivilla · 7 years ago
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SCUSA NEMO, TI SPOSTI?
Aqaba: una volta importante città romana, con tanto di porto da cui partivano le spezie per le coste laziali e del resto dell'impero dopo aver attraversato la strada che guarda caso porta lo stesso nome VIA DELLE SPEZIE (ok portavano anche metalli a dorso di cammello e mulo ma non avendogli dedicato una strada non li menziono!), oggi praticamente non ha un tubo di attraente se non la riserva marina ed una vista spettacolare su tre paesi diversi (Giordania, Egitto e Palestina). Quindi che cosa ci sarò mai venuta a fare? Di certo non lo shopping, ma…Diving!!! Bravi siete preparati, 20 punti a grifondoro! Già pregustavo le mie immersioni programmate da giorni via mail mentre facevo una colazione pantagruelica guardando le rive del mar rosso sbucare dalla foschia mattutina, immaginatevi quindi la delusione a sentirsi dire: eh ma la notturna non si può fare, perché ci vogliono almeno quattro persone (troviamole, fammi andare due minuti fuori e vedi se non le trovo) e bisogna prenotare la barca ( scusa, ho capito che le immersioni qui sono dalla spiaggia, ma avevo prenotato…) sempre se non hanno delle cose da fare loro ( ma loro chi???? Se po’ sape’ di chi caspita e’ sta barca? La compro!) però…(ok ragazzo mi piaci vai così) ho pensato che ne facciamo una al tramonto, così non sarà una notturna ma quasi, e ne fai comunque tre! Che ne pensi? (Penso che quasi quasi ti bacio, anche se sei piccolo e scuretto e probabilmente poi dovrò convertirmi all'Islam e condividere la casa con altre tre mogli!). L'albergo, chiamarlo resort e’ davvero troppo, e’ praticamente vuoto, ci sono più lavoranti che turisti e di questi solo due sono Diver: io e Victor, 26enne tedesco informatico fresco di “open water” che sarà il mio buddy; così preparate le sacche saliamo sul pulmino e raggiungiamo da riserva marina, che alle 10,30 e’ tutta solo per noi! Brefing e controlli di rito (muta da 0,5mm e maschera al loro battesimo nei flutti del mar rosso….la classe non si sciacqua c'è poco da fare) e si entra in acqua quasi col doppio della zavorra…che diventa un DECISAMENTE doppio con due pietroni aggiunti nelle tasche del gav per contrastare la salinità (ed innalzare di una tacca la mia autostima). Ed ecco che è di nuovo magia, silenzio, leggerezza e scoperta. Chi non si è mai immerso non può capire la sensazione di tornare a casa, di ritrovare il proprio posto. E in questo blu tagliato dai raggi del sole comincio a sentirmi dentro ad un documentario mentre guardo i coralli di mille colori ancora morbidi che si muovono con la marea, che respirano, che fanno da scenografia al balletto dei pesci luna, ai tonni che inseguono branchi di alci, alle murene schive, ai pesci ago, alle meduse tanto eteree da sembrare fatte di sogno. Il relitto e’ una sorpresa stranissima, e mi fa sentire una esploratrice degli abissi, turistico da matti, ma è divertente girarci attorno ed andare a scovare i pesci palla che giocano a nascondino nelle enormi cabine. Sulla via del ritorno mi ritrovo con l'aria a 40…no dico 40! Ma me la sono bevuta invece che respirarla? Omar divide la sua bombola con me, ed è carino fare un pezzo (un BEL pezzo) di risalita assieme, prima dello stop e dell'uscita, con la mia bombola. Pausa con te’ caldo sulla spiaggia, che intanto si è popolata di una scolaresca di bambini ululanti e mamme in jellaba e niqab, e quattro chiacchiere sull'islam con Khaled che ci accompagnerà nella seconda uscita verso la barriera di corallo. E qui ci vorrebbe una pausa ad effetto, un sipario che si apre, un faro di luce, un rullo di tamburi, per presentare l'ingresso in scena di una…TARTARUGA! Bella, bellissima, grande, colorata….e affamata! Mentre noi restavamo lì a guardarla come ebeti col sorriso che si intravedeva sotto al respiratore, infatti, lei si è sbafata un paio di meduse prima di allontanarsi placida fino a sparire nel blu. Ad un tratto: coralli, pesci pagliaccio nascosti negli anemoni, serpenti di mare, murene, relitti…sono spariti tutti! Ho visto una tartaruga dal vivo, posso morire felice! E quasi quasi mi prendo in parola da sola visto che ho prosciugato la seconda bombola! Così mi tocca mezza via del ritorno a braccetto con Khaled ( starò mica facendo le prove per la 104????) cosa che alla fine è anche divertente, almeno per me, per quanto riguarda lui avrei anche delle riserve. Ridendo e scherzando s'e’ fatta l'una e ritorniamo all'hotel per una doccia prima di partire alla volta di Aqaba…dove ci sono due cose in croce, e’ vero, ma almeno vediamole! Khaled e’ nostro ospite, e come locale lo lasciamo ordinare…mai errore fu più grande, sono le 20 adesso e ancora sto digerendo! 4 passi dopo il dolce sono più che d'obbligo e ci portano fino al forte (da cui Lawrence sconfisse i turchi, sono preparatissima!)…che però è chiuso per restauri, e non perché è l'ora della siesta come insisteva Khaled, così come il museo attiguo, e la bandiera (di dimensioni ragguardevoli a giudicare dalla mega asta alta tipo 70mt che svetta sul lungomare) e’ stata tolta perché ieri c'era un vento da volare via! Quindi: in città c'era poco da vedere, e quel poco non era nemmeno disponibile…Meglio tornare sott'acqua va! Con Omar nuovo cambio di programma: niente più giardino giapponese, ma aereo e carro armato che secondo lui per oggi sono meglio; vorrei dirgli: guarda caro fai te, a sto punto mi va bene pure la visita allo scivolo dimenticato della playmobil basta che andiamo che mi sto immergendo sotto!!! Lo spettacolo, la meraviglia, l'incanto….si è capito che lo spot era bellissimo? Ma nulla può davvero dare l'idea di cosa sia stato entrare nella carlinga ed avvicinarci alla cabina di pilotaggio (un filino inquietante il finto capitano ancora alla cloche, bisogna ammetterlo) dove danzava una colonia di enormi pesci leone! Mi sono sentita Indiana Jones underwater! Per non parlare dell'enorme pesce scorpione sbucato dalla sabbia sotto il carro armato, dei coralli neri, della murena dalla bocca gialla spalancata, e dei tre sub zen che erano a 5mt di profondità a fare yoga…non sto scherzando YOGA SOTT'ACQUA! Momenti muoio dall'attacco di ridarella guardando Omar che mi faceva segno che erano fuori di testa. Un tramonto spettacolare sulla penisola del Sinai ha fatto da cappello a questa prima giornata incredibile, ed ora diciamolo, mi sentirei anche un tantinello stanchina ed il richiamo del letto (comodissimo tra l'altro) si fa sentire… C'è tempo giusto per un elenco delle cose speciali di questa giornata: Quel: sei araba? Di due ragazze nella doccia mentre avevo ancora la muta addosso Tutti i: benvenuta in Giordania! che mi hanno fatta sentire accolta e mi hanno ricordato la Siria I sorrisi dei bambini che ti guardano come se fossi un supereroe quando esci dall'acqua…a qualunque latitudine Il dolce spettacolare di formaggio, zucchero e pistacchio mangiato guardando la gente passeggiare Khaled che guardando due donne coperte da capo a piedi le ha chiamate NINJA (lui musulmano praticante) ancora rido! Le chiacchiere con questi nuovi amici La luna spuntata sopra l'Egitto… L'ho pensato sopra il pulmino (che ha decisamente visto tempi migliori) che mi riportava in questo albergo piccolo, senza nessuna pretesa, essenziale, a 2 stelle ma con un'accoglienza fuori dal comune, e mi dicevo che queste sensazioni non puoi averle in un resort top di gamma patinato come una pagina di Vogue, e che sono davvero fortunata a vivere questa vita MERAVIGLIOSA!
Nota: in un giorno ho già ingurgitato gli zuccheri consigliati per una settimana…andiamo alla grande, meno male che non si bevono alcolici da queste parti!
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luluwithheld-blog · 7 years ago
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COME BEYOND. 
And then there's this thing, here in the early morning, that you don't get beyond. You can't go there. A kind of the end of the world inside the city, that ends to the sea. Here they say Come beyond.
Come. Beyond.
And there's this sea mist, in the early morning, makes it always seem to soon or too late. Too soon or too late to do things or to look around. And then we entertain the possibility that we're out of sync. I know, I'm always out of sync. And this sea mist makes everything blue and cold and distant like a wrong balance.
And there's this thing, this fever in the early morning, this urge. To want to do everything. Because the time is wearing out is running out is winding down. It is ending. Because the time is missing. To miss at the time (I know it's wrong, but that's what I mean). Then you said «There's an untold light here in this early morning, let's leave please». 
I grabbed your hand. But my hand was cold. Wet and cold. Like I feel myself.
E poi c'è questa cosa, qui al mattino, che oltre non ci puoi andare. Una specie di fine del mondo dentro la città che finisce nel mare. Qui si dice Vieni oltre. 
Vieni. Oltre.
E c'è questa foschia al mattino che fa sembrare sempre un po' troppo presto o troppo tardi. Per fare le cose. Anche per guardarsi intorno, ti viene il dubbio di essere completamente fuori sync. E io lo so, io sono sempre fuori sync. E questa dannata foschia mattutina rende tutto blu e freddo e distante. Come un bilanciamento del bianco sbagliato.
E c'è questa cosa, questa frenesia al mattino, questa smania di volerle fare tutte le cose. Ché il tempo si sta consumando esaurendo finendo. Ché il tempo, vai a capire, si sta perdendo. Mancare al tempo. Sempre la solita vecchia storia. Poi tu hai detto «C'è una luce indicibile qui, andiamocene ti prego».
E ti ho preso per mano. La mia era fredda. Bagnata e fredda. Come credo di sentire me stessa.
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Esiste una torre solitaria situata oltre la punta nord orientale dell’isola della Palmaria a Porto Venere. Emerge dal mare e domina incontrastata l’acqua, stiamo parlando della torre di Scola. Questo edificio, chiamato anche Scuola è di origini militari. Si trova nel Golfo dei Poeti in provincia di La Spezia e la sua presenza, anche un po’ misteriosa, affascina tutti i viaggiatori che attraversano i dintorni dell’isola della Palmaria. Torre Scola – Fonte iStock La Scola faceva parte del sistema difensivo voluto dal Senato della Repubblica di Genova insieme ad altre torri costiere e d’avvistamento. La sua costruzione risale tra il cinquecento e il seicento, il suo compito era appunto quello di proteggere le coste della Repubblica, i suoi borghi e villaggi. Ai tempi, la sua realizzazione fu molto costosa, secondo alcuni studi infatti per ergere la struttura furono impiegate più di 50000 lire genovesi. La torre ha una forma pentagonale e le sue mura sono spesse quasi 4 metri. La struttura è stata concepita per ospitare fino a otto persone, tra soldati e capitani e dieci cannoni utilizzati appunto per coprire e difendere tutta l’area. Nell’ottocento, dopo vari bombardamenti che deturparono la torre, Scola fu abbandonata al suo destino, sola in mezzo al mare, per poi tornare in auge nel 1915. In quell’anno infatti si decise di utilizzare la struttura come faro di segnalazione e negli anni successivi ci sono stati diversi intervento di restauro e ripristino delle mura. Torre Scola – Fonte 123rf Torre Scola, conosciuta anche come torre di San Giovanni Battista fa parte di una serie di strutture militari genovesi sparse in tutto il mondo, ma il suo fascino resta indiscusso. Quando il cielo è velato, segnato dalla presenza della foschia mattutina, è possibile intravedere l’ultimo baluardo della repubblica di Genova che emerge possente dalle acque. La torre solitaria, vista da vicino non è che ormai un agglomerato di sassi che però nasconde una sorpresa. La costruzione è aperta sul lato e al suo interno è cresciuta della vegetazione che crea una fusione tra natura e architettura militare davvero inaspettata. Quando il sole splende alto nel cielo la luce illumina la i resti della torre e rende tutto magico. Torre Scola – Fonte iStock https://ift.tt/2PJGLvT Scola, storia della torre solitaria che emerge dal mare Esiste una torre solitaria situata oltre la punta nord orientale dell’isola della Palmaria a Porto Venere. Emerge dal mare e domina incontrastata l’acqua, stiamo parlando della torre di Scola. Questo edificio, chiamato anche Scuola è di origini militari. Si trova nel Golfo dei Poeti in provincia di La Spezia e la sua presenza, anche un po’ misteriosa, affascina tutti i viaggiatori che attraversano i dintorni dell’isola della Palmaria. Torre Scola – Fonte iStock La Scola faceva parte del sistema difensivo voluto dal Senato della Repubblica di Genova insieme ad altre torri costiere e d’avvistamento. La sua costruzione risale tra il cinquecento e il seicento, il suo compito era appunto quello di proteggere le coste della Repubblica, i suoi borghi e villaggi. Ai tempi, la sua realizzazione fu molto costosa, secondo alcuni studi infatti per ergere la struttura furono impiegate più di 50000 lire genovesi. La torre ha una forma pentagonale e le sue mura sono spesse quasi 4 metri. La struttura è stata concepita per ospitare fino a otto persone, tra soldati e capitani e dieci cannoni utilizzati appunto per coprire e difendere tutta l’area. Nell’ottocento, dopo vari bombardamenti che deturparono la torre, Scola fu abbandonata al suo destino, sola in mezzo al mare, per poi tornare in auge nel 1915. In quell’anno infatti si decise di utilizzare la struttura come faro di segnalazione e negli anni successivi ci sono stati diversi intervento di restauro e ripristino delle mura. Torre Scola – Fonte 123rf Torre Scola, conosciuta anche come torre di San Giovanni Battista fa parte di una serie di strutture militari genovesi sparse in tutto il mondo, ma il suo fascino resta indiscusso. Quando il cielo è velato, segnato dalla presenza della foschia mattutina, è possibile intravedere l’ultimo baluardo della repubblica di Genova che emerge possente dalle acque. La torre solitaria, vista da vicino non è che ormai un agglomerato di sassi che però nasconde una sorpresa. La costruzione è aperta sul lato e al suo interno è cresciuta della vegetazione che crea una fusione tra natura e architettura militare davvero inaspettata. Quando il sole splende alto nel cielo la luce illumina la i resti della torre e rende tutto magico. Torre Scola – Fonte iStock Esiste una torre nel Golfo dei Poeti che rappresenta l’ultimo baluardo della Repubblica di Genova. La sua presenza è suggestiva e questa è la sua storia.
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DAY 2 TRANSFER TORONTO-LA – Volo Air Canada Partiamo dal fatto che il “Day 2” doveva essere il primo giorno del nostro road trip. Considerando che alle 8.30 am (Toronto time) siamo in volo da qualche parte sopra il Nebraska, è abbastanza palese che qualcosa è andato storto. Delle difficoltà del primo giorno abbiamo già parlato. Del fatto che Air Canada sia una delle peggiori compagnie con cui abbiamo mai volato potremmo parlarne ancora a lungo, ma preferiamo fermarci qui: ragazzi, next time, think twice before booking with Air Canada. 3 ore di sonno non migliorano le nostre facce già molto provate. Anche questa volta il comandante ci ha provato: “Ladies and Chesterfield (cit. comandanti voli italiani), è necessario scaricare tutti i bagagli in stiva per cercare la valigia di un passeggero che non è riuscito a prendere il suo connection flight.” Ci risiamo, diciamo noi. Per fortuna l’operazione è veloce e finalmente si parte. Il nostro estenuante sky trip forse può finalmente terminare. L.A. we’re coming! Finalmente LA! Arriviamo a Los Angeles verso le 10 am locali e, con nostra grande sorpresa e felicita’, le operazioni di sbarco, presa bagagli e ritiro macchina sono velocissime. Notiamo subito la differenza tra la scontrosita’ dei canadesi e la totale accoglienza e gentilezza degli americani. Considerando i vari fusi orari che abbiamo attraversato, le ore spese in aereo e tutto il resto, ci rendiamo conto dl brontolio dei nostri stomaci che non mangiano da circa 18 ore. Decidiamo di dirigerci verso il nostro AirBnb in Sunset Boulevard per mollare i bagagli e goderci il meritato pranzo. O forse e’ la cena? O la colazione? Mah… non ci stiamo piu’ capendo nulla ma sappiamo solo che l’importante e’ mettere qualcosa sotto i denti. Julie, la nostra host a L.A., ci accoglie nella sua enorme e accogliente casa. Notiamo subito come gli americani siano molto simili agli inglesi sotto molto punti di vista. Julie e’ gentilissima con noi – fin troppo. Ci sfinisce di parole per circa una mezz’ora, illustrandoci tutte le amenita’ di casa e finendo, non si sa come a parlare di politica e di come Trump sia odiato dalla maggior parte dei californiani. Forse vedendo sui nostri volti segni di forte cedimento e quasi svenimento, ci lascia andare per la nostra strada e finalmente possiamo andare a mangiare. Tappa per il pranzo: Santa Monica. Siamo onesti, la troppa fame e la stanchezza mista al jet lag e alla mancanza di sonno, ci fanno totalmente dimenticare di prendere i riferimenti e il nome del ristorante dove mangiamo. Divoriamo i nostril burgers, buonissimi (non sappiamo se davvero buonissimi o solo buoni ma la fame non ci fa capire piu’ nulla). Nel frattempo la tipica foschia mattutina che avvolge la costa si dirada e ci permette di riposare per qualche oretta in spiaggia spaparanzati sotto il sole. Aaaaah il sole, ci eravamo quasi dimenticati della sua esistenza nella nostra estate londinese! Ricarichiamo un po’ le pile e ci facciamo un giro sul Santa Monica Pier, molto turistico e con attrazioni per grandi e piccoli. Nulla di che. Riprendiamo la macchina e andiamo a caccia di graffiti tra Beverly Hills e Melrose Ave. Essere nei posti che hanno accompagnato la nostra gioventu’ fatta di Beverly Hills 90210, Willy il Principe di Bel Air e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, e’ fantastico. Se questa è la vita che fanno a Bel Air, per me, poi tanto male non è! (cit.) La sera andiamo a cena con Marco e Anna Ida, italiani ormai trapiantati a LA, lui super regista e lei stilista. E’ sempre bello confrontarsi con altri italiani che, come noi, hanno deciso di lasciare la nostra bellissima, ma complessa, Italia e si sono aperti al mondo. Siamo distrutti, svegli da ormai 36 ore (con una pausa di 2 ore di sonno). E’ ora di riposare corpo e mente. Buona notte città degli Angeli. Andre e Fede
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reginapinellaworld · 7 years ago
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#DELITTO VISTA MARE - Prologo
#TweetGioco con #Delitto 3 Omicidio, un cadavere in spiaggia di un giovane uomo, morto per soffocamento. Storia ambientata ai giorni nostri, misterioso assassino. La trama scelta da voi utenti di Twitter. ☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆ Quel giorno Sara decise di uscire prima, per una camminata mattutina, prima del lavoro. Aveva bisogno di schiarirsi le idee sulla discussione avuta la sera prima col fidanzato, Marco. Stavano insieme da anni e da tre, avevano iniziato la convivenza. Da un po’ di tempo però, lui era cambiato. Non era più il ragazzo solare di qualche mese prima. Era diventato schivo, depresso, triste. Ed aveva iniziato ad avere problemi sul lavoro. Marco, dipendente di una grande impresa edile, aveva ricevuto un richiamo formale per scarso rendimento. Arrivava al lavoro in ritardo e Sara era stata contattata dal capo più volte per sapere anche il motivo di alcune assenze. Lei davvero non aveva idea di cosa gli stesse succedendo. La sera prima la discussione era stata accesa, lui era tornato a casa ubriaco. Era già la quinta volta quel mese. Lei era stanca. Dopo aver litigato e non aver aver avuto alcun chiarimento da lui, era andata a letto, mentre lui era rimasto sul divano, dove ancora era. Sara uscì di corsa sulla spiaggia col suo cane, Joe, un labrador di tre anni. Quel giorno la spiaggia era assolata e non immersa nella foschia come solitamente la trovava. L'odore della salsedine le fece fremere le narici e svegliare completamente. Al momento, quel luogo, l'isola Mirage, era l'unica cosa che amava di quella sua vita oramai incerta. Mirage era un'isola piccola, con un pineta al centro, il paese, e attorniata da spiaggie di sabbia bianca e fine. Non era una meta turistica a dire il vero, ma aveva una piccola baia che era un incanto. Gli abitanti si conoscevano quasi tutti e Sara lavorava nel negozio di fiori, al centro del paese. La camminata fu fantastica e molto rilassante. La ragazza era pronta per svegliare Marco ed andare al lavoro. Sara guardò la spiaggia, pulita ed il cielo terso. Per molti giorni non lo avrebbe più visto così. Anche se lei non lo sapeva ancora. ©reginapinellaworld
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foxpapa · 6 years ago
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Fotografia di James Bian, National Geographic Your Shot
Un drone ha scattato questa immagine di una montagna lambita dalla foschia mattutina nelle Highlands islandesi. La regione è una delle più scarsamente popolate in tutta Europa
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ao3feed-thorinduil · 5 years ago
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The Crystal Ship
read it on the AO3 at https://ift.tt/2XphOZc
by Aliseia
Ben presto all’apparire della riva nella foschia mattutina lo spettrale veliero si sarebbe mostrato come un trasantlantico agli occhi del mondo. E il fiero nano, il Re senza corona, partito da Aman alla ricerca dell’unico che regnava su di lui, sarebbe sembrato diverso, scendendo dalla nave.
Words: 271, Chapters: 1/1, Language: Italiano
Series: Part 1 of Telumë Lindea
Fandoms: The Hobbit (Jackson Movies)
Rating: General Audiences
Warnings: Creator Chose Not To Use Archive Warnings
Categories: M/M
Characters: Thorin Oakenshield
Relationships: Thorin/Thranduil
Additional Tags: AU, Modern AU, what if
read it on the AO3 at https://ift.tt/2XphOZc
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ao3feed-thehobbit · 5 years ago
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The Crystal Ship
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by Aliseia
Ben presto all’apparire della riva nella foschia mattutina lo spettrale veliero si sarebbe mostrato come un trasantlantico agli occhi del mondo. E il fiero nano, il Re senza corona, partito da Aman alla ricerca dell’unico che regnava su di lui, sarebbe sembrato diverso, scendendo dalla nave.
Words: 271, Chapters: 1/1, Language: Italiano
Series: Part 1 of Telumë Lindea
Fandoms: The Hobbit (Jackson Movies)
Rating: General Audiences
Warnings: Creator Chose Not To Use Archive Warnings
Categories: M/M
Characters: Thorin Oakenshield
Relationships: Thorin/Thranduil
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alemicheli76 · 6 years ago
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la sezione racconti presenta " IL CASTELLO DEI VITTORIANO" di Debora Parisi.
la sezione racconti presenta ” IL CASTELLO DEI VITTORIANO” di Debora Parisi.
      PRIMAVERA
  Mentre la carrozza mi conduceva verso la mia sede di lavoro, diedi uno sguardo alle colline toscane: il castello dei Vittoriano s’ergeva sulla testa del colle, avvolto dalla foschia mattutina. Un edificio imponente, a cinque piani, munito di quattro torri e circondato da alte mura. Le pareti esterne erano avvolte dalle edere, di cui i padroni erano molto fieri. Nessuno doveva…
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navigamus-blog-a-vela · 6 years ago
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SAIL 2016 - L'attività Paralimpica ­SONAR 685 all'Associazione Velica Alto Sebino - 2016
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Nel lungo week end dal 29 al 31 gennaio 2016, nelle acque Loveresi l’equipaggio Paralimpico Sonar 685 ha cominciato gli allenamenti del 2016 con una sessione di tre giorni per testare il livello di preparazione e definire il programma degli allenamenti. Approfittando della pigrizia mattutina dell’Ora, che in inverno tarda ad alzarsi, il coach Giorgio Zorzi ha previsto per le tre giornate di allenamento una sessione mattutina di preparazione fisica svolta in piscina, atta a sviluppare forza e coordinazione. Domenica, grazie alla disponibilità della palestra della Canottieri Sebino, abbiamo potuto proseguire la preparazione fisica con mirati esercizi di stretching. Appena il vento ha fatto capolino il richiamo è stato immediato e issate le vele abbiamo lasciato il porto. Gli sforzi fisici della mattina hanno ceduto il passo a quelli mentali, il vento molto “bucato” e con continue variazioni di direzione ci ha obbligati a tenere sempre alta la concentrazione imponendoci continue manovre e correzioni.Sabato la fitta foschia che ha regnato sul lago ha delineato una condizione meteo alquanto interessate, costringendoci ad una attenta navigazione priva di riferimenti che ci ha permesso di valutare il livello di preparazione in riferimento all’orientamento ed al senso della posizione sul campo di regata.Sono stati tre giorni intensi e faticosi che ci hanno provato oltre le nostre aspettative, ma soprattutto un importante banco di prova per testare le reazioni dell’equipaggio soggetto a fatica e stress prolungato, come succede durante i più importanti appuntamenti velici.
FROM http://www.navigamus.info/2016/02/lattivita-paralimpica-sonar-685.html
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nakupendaaaaa · 7 years ago
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2:15 a.m.
Mi gira la testa
 mi sento ubriaca
mi rendo conto solo ora che non ti ho baciata,
 non ho unito le mie labbra alle tue
ma resto sospesa così come la foschia mattutina sui campi
 a pochi attimi di tempo da te, dal tuo viso
 con l’orecchio volto sul tuo petto per sentire il tuo respiro..
come mai è accelerato il tuo battito? hai capito che non è stato un errore ma una cosa voluta?
 Il tuo calore che rifrange sul mio.. come uno specchio rovente, con le mani intrecciate, e la paura di perdere tutto in due decimi di secondo...
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frigosilvia · 7 years ago
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Foschia mattutina
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