#forse non me lo merito
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maledettadaunangelo · 7 months ago
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Forse io non me lo merito l'amore. Forse si nasce destinati a certe cose. E il mio destino, ne sono certa, non era quello di essere amata. E la cosa ironica è che ho passato la vita a desiderare di esserlo...
Roberto Emanuelli, Ora amati
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everyonehurtyou · 5 months ago
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sono stata la brutta persona nella storia di chi non se lo meritava....
quindi forse in fondo un po me la merito anche io la merda
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ragazzadalsorrisonero · 3 months ago
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[...]
«ho raccontato di te, il mio primo amore, al mio vero amore» dissi di punto in bianco.
si girò di scatto a guardarmi, il bicchiere di vino quasi cadde dalle sue mani tremanti, eppure non pensavo che tale frase avesse potuto portare così tanto stupore.
«mi odia?» i suoi occhi vacillarono per una frazione di secondo.
«no, ti ringrazia» dissi sorridendo.
«perchè mai?» stupore e curiosità nel suo sguardo fecero capolinea.
«non sarei la donna che sono adesso grazie a te» ed era veramente così.
chissà se mai avesse pensato a quanto la nostra cosiddetta “prima storia d'amore”, ci avesse cambiato cosi tanto nel corso degli anni, portandoci a quelli che siamo ora.
«sono felice che tu abbia trovato la tua persona, ti brillano gli occhi quando sei con lui o semplicemente parli di lui. e poi vedo come ti guarda, come se fossi la sua luce. ti merita davvero» fece un cenno al soggiorno indicando il mio compagno, nel mentre quest'ultimo giocava con i bambini dell'uomo di cui un tempo, da ragazzina, ero innamorata.
«lo so, per questo lo amo» risposi in tutta sincerità e trasparenza.
se dovessi dire il nome dell'amore, come ci si sente ad essere amati, ma soprattutto amare, direi il nome del mio compagno senza esitazione.
«perchè hai raccontato di me, la persona che ti ha fatto solo stare male?»
«se tu incontrassi una persona in grado di mettere a posto pezzi di un puzzle messi in disordine da qualcun altro, credi davvero che le importerebbe soltanto di comporre il puzzle? o che soltanto ci provasse? o che addirittura si fermi un attimo ad osservare il tavolo in cui sono cosparsi tutti i pezzi, solo per cercare di capire perché lasciare tutto lì senza nemmeno averlo finito?» ammetto che come paragone non aveva alcun senso, eppure un filo logico dietro tutto ciò era ben evidente.
«per i puzzle con tanti pezzi ci vogliono ore ad assemblarlo»
«esatto, così come il cuore rotto di una persona»
«perchè mi stai dicendo tutto questo?» sembrava ferito, o forse semplicemente si rese conto delle mie parole e ciò che intendessi dire.
«per ringraziarti. per dirti quanto mi hai fatto bene, ma allo stesso tempo tanto male. per ringraziarti di avermi fatto capire cosa voglio, ma soprattutto cosa merito. per dirti che sono diventata forte, e non sono più l'ingenua di un tempo»
«se questo nostro amore ti ha reso una persona migliore nonostante il dolore, sono davvero felice che tu stia bene. questo è l'importante»
[...]
«grazie per la cena, è stata davvero una bellissima serata. e soprattutto ringrazia tua moglie, le sue doti culinarie sono strepitose»
«grazie a te di essere venuta, era da un po' che non chiacchieravamo come ai vecchi tempi»
il primo e ultimo abbraccio dopo sette anni di puro silenzio.
un capitolo chiuso.
un nuovo capitolo da scrivere.
ecco il potere del primo amore, farti crescere e capire che il vero amore deve ancora arrivare.
[...]
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thebutterfly0 · 4 months ago
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Non mi sono goduta nemmeno le vacanze come avrei dovuto. Mi sono sentita in colpa, come se non le meritassi. Lui a casa da solo, è una cosa che è sempre stata cosi ma quest'anno mi sono sentita ancora di più in colpa perché si è ritrovato a passare delle giornate da solo, come è stato solo tutta l'estate e non andrà da nessuna parte per colpa mia, per quello che gli ho fatto. Non merito niente, non merito quella serenità che tanto speravo di ottenere dopo esserci lasciati. Non merito nessuna cosa bella, sono stata una vigliacca e una stronza ma sono aggettivi troppo buoni per descrivere ciò che ho fatto. Mi merito tutto il sentirmi in colpa e mi merito tutta la sofferenza che sto vivendo. Forse passerà col tempo ma anche se non fosse va bene cosi perché ripeto che me lo merito.
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kon-igi · 5 months ago
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Mi ci rivedo molto in quello che hai raccontato sulla depressione e sull'effetto della sertralina... anche io avevo tanta paura di non essere più me stessa e invece forse si potrebbe quasi dire che mi ha permesso di essere più me stessa di quanto non lo sia mai stata... ora però ho un'altra paura: cosa succederà quando smetterò di prenderla? In questi anni di psicoterapia ho veramente imparato qualcosa o sto meglio solo ed esclusivamente grazie al farmaco? Tornerò ad essere schiacciata dal mondo come prima? Questa ora è la mia paura...
Questo è il più antico degli ask del periodo strano (era il 7 Maggio) e pur avendolo letto, ho dovuto aspettare tutto questo tempo per rispondere.
Perché?
Perché ancora una volta mi sono preso del tempo per capire cosa voglia dire 'essere se stessi' e chiedermi se, in fondo, anche il dolore di essere alla fine non faccia parte di questo.
Cerco di farti capire: a figlia piccola (22 anni) qualche mese fa è stato diagnosticato un disturbo borderline di personalità di lieve gravità, per un certo periodo ha assunto quetiapina con notevole beneficio e qualche settimana fa ha chiesto alla psichiatra se poteva sospenderla. L'interruzione non ha creato problemi e lei adesso lavora e vive i suoi rapporti affettivi interpersonali in modo equilibrato e sereno.
Ci sarebbe riuscita senza quetiapina?
Non credo.
Il merito è solo della quetiapina?
NO. Il farmaco le ha permesso di ritrovare quell'equilibrio necessario a riordinare la propria visione del mondo e del suo posto in esso ma se non ci fosse stata a monte volontà di equilibrio, il farmaco da solo sarebbe stato inutile.
A me sta aiutando la sertralina?
Può darsi che non ne avessi più bisogno perché, come mia figlia, penso di aver trovato un mio equilibrio
MA
è ancora un periodo molto strano e delicato... e ora vi dico perché.
Il 28 Giugno - una settimana dopo il mio compleanno - la mia compagna esegue una TAC del campo polmonare perché fumatrice di lunga data... i polmoni sono abbastanza decenti ma ai limiti del campo radiografico
In sede paravertebrale destra, sviluppata a ridosso dei somi di D11, D12 ed L1 si osserva tessuto solido amorfo, con diametri assiali di circa 72 x 17 mm ed estensione cranio-caudale di circa 62 mm, senza segni di diretta infiltrazione delle strutture adiacenti in particolare degli emisomi vertebrali e degli archi posteriori delle coste, meritevole di approfondimento diagnostico con PET/TC e valutazione in ambito specialistico (malattia linfoproliferativa?).
Tradotto in parole povere, tra i reni e le vertebre c'è una massa delle dimensioni di un plumcake che anche se non presenta metastasi potrebbe essere un linfoma.
Aprite una parentesi, metteteci dentro la più profonda delle disperazioni cosmiche, e poi chiudetela il 12 Luglio (due settimane dopo) quando la Tomografia a Emissione di Positroni ci dice che il mezzo di contrasto radioattivo non ha rilevato attività neoplastica nella massa amorfa.
Non è un tumore, insomma, e anche se io avevo cercato di far capire a lei e alle mie figlie che il corpo umano non è come le tavole di anatomia e che siamo pieni di cisti, fibromi, displasie, cavità ed escrescenze, quei 15 giorni sono stati pesantucci...
E ringrazio, quindi, di non aver sospeso la sertralina.
La prenderò tutta la vita?
NO
Sto ritrovando il mio equilibrio ma ora ho bisogno di tutte le mie forze per stare accanto alla mia compagna che ha smesso di fumare, di bere ed è pure a dieta, perché c'è chi gli basta la scienza e chi ha bisogno della paura di morire per riuscire a fare di meglio per stare meglio.
Di solito a me basta la scienza ma adesso ho anche un po' di paura che lei mi uccida con un gambo di sedano spalmato di maionese vegana.
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raccontidialiantis · 6 days ago
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Frattura da isolamento (una breve storia Covid)
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“Questa è la pioggia che deve cadere, sulle piccole scene di addio… Arrivederci allora, ragazzo più forte di me. Tu non parlare, che si calma il dolore.” (Ivano Fossati)
Un po’ d'aria al balcone per trovare il coraggio della verità. E le parole giuste e discrete, che non siano pietre o macigni che ti restino sul cuore chissà per quanto. Da quando sono in isolamento, all'inizio ti pensavo e mi mancavi come al solito. Poi un po’ la routine, un po' la differenza tra presenza fisica e virtuale, esce fuori prepotente la volontà di togliere i veli dall'anima, la routine, i pregiudizi e il ciarpame. Tutte queste cose improvvisamente mi hanno fatto smettere di risponderti. Tu, incazzato, dopo un po’ hai diradato le telefonate, i messaggi. Eri sarcastico per le mie risposte di tre sillabe e hai definitivamente smesso i contatti.
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Da quando avevamo sedici anni mi hai sempre data per scontata e tua. Per diritto di nascita. Invece ho sentito il bisogno di tenere in piedi solo un altro filo di comunicazione a distanza. Si: è lui. Lo capisci da solo. Scopro soltanto ora che mi manca da morire il suo contatto, il conforto della sua voce. E l'odore del suo corpo accanto al mio. Voglio di nuovo vederlo arrossire quando lo guardo fisso. Lo fa sempre. Con il mondo intero è un vero carrarmato, una macchina potente. Che invece con me invece diventa Bambi.
"Tenera è la notte, ma la vita è anche meglio... Se questo può farti felice, più confusa di così non sarò... L'amore è una strada stretta, dove le cose o vanno bene o vanno così." (Ivano Fossati)
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Sai: siamo andati molto avanti, nel reciproco svelarci le nostre intimità. Resta in entrambi solo il pudore dei vestiti sulla pelle. Le nostre anime già sono vicinissime. Come più non si potrebbe. Cadrà presto infine anche quest'ultima esile barriera d'imbarazzo; come pure sparirà questo maledetto virus. Si, è vero: lo desidero e per te non provo più altro che una sana gratitudine. Affetto sincero, ovviamente. Poi però, anche ricordi polverosi e un minimo di rancore per certi tuoi egoismi. Roba vecchia, ormai. Cicatrici ampiamente saldate. Forse avrò un po’ di colpa, se soffrirai. Me la merito. Però te la sei guadagnata, questa fine. E comunque non è che io possa impedirmi di vivere la vita che veramente voglio solo perché tu abbia la tua schiava stupida. Perdonami, se puoi: ti auguro il meglio.
“Ti dico addio. Siamo in tanti che inseguono un bacio… L'amore si vende a milioni di copie.” (Ivano Fossati)
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RDA
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allecram-me · 3 months ago
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Oggi a Berlino è festa nazionale, sono tutti partiti per un weekend lungo. Io vedo questo giorno libero, grigio ma non troppo, come una piccola cattiveria del tempo, del mio tempo qui che non so benissimo come sfruttare, anche se ci provo. Ho comprato questa busta di tabacco il 19 Settembre e durerà ancora qualche giorno, il che significa che sto andando egregiamente bene sul versante nicotina, fumo di meno. Devo consegnare la tesi di dottorato il 15 Ottobre, il che significa che non sto messa proprio bene, dovrei usare questo giorno libero e non troppo luminoso per starmene a casa col nasino nel pc, non dico manco di voler fare un buon lavoro - che senso ha, adesso? - ma un lavoro qualunque, perché questa sigla di tre lettere vicino al mio nome io me la merito, anche se non so fare proprio proprio un cazzo, o così mi pare stando qui insieme a tutte queste fantastiche persone che evidentemente sanno quello che fanno, e mi sa pure che molti di loro siano sulla carta meno skillate di me. Che ipocrisia l’istituzione, ma stando qui ho ancora l’impressione che ci sia speranza - io, speranza. In questo momento.
Ho scritto a Linda un messaggio incoerente - io, comunicazione incoerente. Ma è pur sempre la fotografia di questo momento. Le ho comunicato che Valerio è morto e che io sono qui. Le ho detto “Ehi, non so se voglio parlarne, forse devo parlarne, ma forse parlarne mi farà crollare ed io mica adesso me lo posso permettere…”. Le ho detto che l’abbraccio perché so bene che dopo aver saputo di questa notizia avrà pianto per me. Il mio rapporto con la mia psicologa è piuttosto atipico, per quello che da psicologa so, ma il punto è anche che siamo colleghe. Questo mi fa venire in mente il fatto che ci sono nella mia vita tutte queste situazioni in cui le persone inquadrano la nostra relazione attribuendomi un ruolo di competenza, ma secondo me io questa roba qua non la so raccogliere molto bene. Tipo come qui a Berlino, dove parlo con tutti i gradini di questa gerarchia che mi è comunque oscura partendo dal presupposto che siano tutti intrinsecamente migliori di me, e si vede che lo faccio. Mi viene in mente che forse loro si aspettavano che questa esteemed foreign researcher sarebbe venuta a portare competenze, a mettere qualcosina sul piatto. Ed io che ho messo? Sorrisi gentili, mille “don’t worry about me”, il mio racconto da pazza detached di un lutto così recente ed enorme da essere francamente inappropriato. Qualcuno penserà che sono pazza. Io lo penso, forse mi ossessiona un po’. Sub-clinicamente, per ora. Una psicologa ha le competenze per dirle, certe cose.
Martedì ho presentato una vaga idea di quale sarà il mio lavoro di questo mese alla consueta riunione del team. Due slide mediamente colorate, un sacco di punti interrogativi. Sono una persona onesta, questo è innegabile. Mi hanno chiesto di fare cose che non so fare, ma se fossi in grado di impararle al volo sarebbe tutto ok. Nella mia esperienza è così che si fa questo lavoro. A breve però questo mese qui sarà finito, e che ne sarà di me? Dovrò dare un significato alla frase “Valerio è morto” che dico tanto spesso, dovrò tornare nell’unico posto dove so per certo di non voler essere, con una persona che esercita del potere su di me, e che io semplicemente odio. Da quando Valerio è morto ho scoperto una spinta a vivere che non credo mi appartenesse, deve essere stato una specie di contagio tipo quell’episodio di Buffy (o era Streghe? O forse tutt’e due?) in cui quando la persona impossessata moriva l’entità invisibile si rintanava nel corpo vivo più vicino. Quando Valerio è morto ero di sicuro il corpo più vicino. Mentre gli tenevo la mano deve avermi passato quel qualcosa che tanto non gli sarebbe servito più, quella testardaggine che lo ha tenuto aggrappato a questo mondo fin quando noi non abbiamo deciso che per lui era finita. Sarebbe così sensato. È così romantico. Valerio è morto. Io ancora no. Devo imparare delle nuove competenze per essere all’altezza dell’ossigeno che consumo.
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io-confesso · 1 month ago
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Forse ho idealizzato troppo il sesso e le sue sensazioni vivendolo per lo più mentalmente da sola che con altri (non ho avuto molte esperienze, alla fine) L'uomo ad un certo mi sembra un intruso tra me ed il mio piacere, il mio consenso e quello che mi piace. Spesso li ho trovati prepotenti e coercitivi nell'impormi il loro, di desidero, senza fosse ascoltato il mio. Se penso all'uomo per cui ho provato attrazione fisica, alla fine si faceva vivo solo per ricevere foto o messaggi piccanti, altrimenti spariva. Mentre il mio ex partiva con broncio o finta tolleranza che in seguito diventava accusa se una volta non mi andava e magari volevo solo del contatto fisico tenero e non sessuale: vedi sono un brav'uomo, l'altra volta mi è stato bene non farlo, quindi oggi mi merito almeno un lavoretto di bocca. Da sola ho tutto di quello (consenso, piacere, posso smettere se e quando voglio, farlo quando e se voglio) però a volte non basta.
sollevi questioni interessanti
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io-pentesilea · 9 months ago
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(Stamattina stavo parlando di te con un'amica. O meglio, la nostra conversazione mi ha portato a parlare di te.
Scherzando in merito al tuo abbondono, le ho detto 'Peggio per lui, ha perso una donna fantastica'.
Lei, molto carinamente, mi ha risposto 'Hai ragione, sei bella e intelligente'.
Mah... penso che ci siano sicuramente donne più belle di me - e più giovani... sigh! Sob! Sniff sniff... - ma col tempo e con l'età ho imparato ad amarmi, a piacermi così come sono. Mi piace la donna che vedo nello specchio e mi sento bella... una bella persona, soprattutto. So di esserlo. Immodestamente, me lo dico da sola...
Intelligente... sì, credo di esserlo stata, non chiedendoti mai più di quello che potevi darmi. Non pretendendo nulla. Mai arrabbiata per i programmi saltati, o per gli impegni non rispettati.
Mi bastava averti, prendermi cura di te. Ascoltarti e supportarti.
Mi bastava il tempo, anche se poco, che riuscivi a dedicarmi. Il tempo che passavamo insieme, tanto più prezioso essendo così limitato.
Ebbene... credo proprio che la mia amica abbia ragione.
Sono bella e intelligente.
Forse troppo ingenua...
Ma va bene così.
Sono io, sono vera.
Barbara)
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iimsc · 1 month ago
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Bella riflessione! E riguardo a argomenti comuni, interessi e modi di comunicare che differenze noti tra I tuoi coetanei e gli uomini più grandi?
le differenze nei contenuti e negli interessi sono ridotte ormai. non esistono vere e proprie distinzioni, a venticinque anni iniziamo a somigliare (o meglio a simulare) di più ai cinquantenni che ai quindicenni. forse le persone più giovani peccano un po' più di arroganza nel modo di porsi, ma per citare hoffman "certo eravamo giovani, eravamo arroganti, eravamo ridicoli, eravamo eccessivi, eravamo avventati, ma avevamo ragione" e probabilmente è sacrosanto che sia così. non ho mai creduto che l'età garantisca la maturità, né le esperienze, che se non sai analizzare e archiaviare non prima di averne succhiato il nutrimento dall'osso, puoi averne avute quante più possibile, ma saranno state vane. a contrario, la sola e unica esperienza del ragazzino, se questo ha saputo nutrirsene, lo arricchisce nettamente nella maturità. come dicevo non riconosco l'età come un dato rilevante, perché non si sceglie, perché non garantisce o esclude nulla. vivaddio, le persone cambiano di spirito in spirito, indipendente dai propri dati. sennò sarebbe un mondo ulteriormente metodico, ordinario e schematico. fortunatamente esiste la sorpresa, forse è l'unica ragione d'esistere, stare a guardare cosa c'è oltre noi stessi. mi piace che io e quell'anon non avessimo seguito la stessa logica, mi piace che altri sicuramente non seguano la mia né la sua, e che invece ne abbiano una propria magari totalmente discordante e mi piace che io non possa e nessuno di voi possiate dire con assoluta certezza, più o meno, l'età che hanno gli anon che hanno espresso una propria opinione in merito, perché appunto, le opinioni, i contenuti, la comunicazione, niente suggerisce quel dato se l'autore è nascosto. questo per me lo conferma significativamente irrilevante
sono stata prolissa, scusami :))
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cuoreenero · 1 year ago
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É un periodo in cui vorrei scappare da tutto e mi rendo conto che gli attacchi d’ansia peggiorano di giorno in giorno. Boh, forse me lo merito o forse no, ma se solo riuscissi a permettere ai miei traumi di non controllare il presente starei meglio.
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il-ferreo · 7 months ago
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Essere in balia delle tue correnti non è vita.
Non è un vivere aspettando un segno scritto o vocale con qualcosa di affettivo che può darti la felicità.
Non è il posto che voglio,che merito,che sognavo con te.
Non guarisci silenziando il tuo subconscio per vedere cosa succede giorno per giorno.
Aspettando cosa poi?
Te.. che stai meglio senza di me?
Non voglio che il mio cuore si chiuda e i miei occhi si mettano a mentirmi facendo finta di non vedere che scrivi senza amore ma solo per cortesia.
Non voglio che diventando più vecchio mi accorgo di non aver vissuto aspettando il niente.
Io non supplico le cose normali che ci dovrebbero essere in una normale relazione.Non voglio mancarmi di rispetto perche non si chiede il bene..o c'è o non c'è .
Mi ritengo di essere stato un combattente con te..di aver cercato di esserci ogni giorno ma sento che forse non era cosi per entrambi e sopratutto non lo è più ora.
Sono rimasto con te aggrappato a noi sperando di MIGLIORARE il passato ma qui non si parla più ,troppa fatica per te.Meglio non sentire e rifugiarsi nel dirmi che ti butto addosso le cose.(a me i sensi di colpa non li fai più venire..)
Non c'è un insieme..ci sono solo io.
Sono il solo che cerca di non lasciare andare rielaborando ciò che eravamo.
Ma mi accorgo che il passato non torna..
e tu vuoi rimanere il passato e giustamente essere chi sei ora.
Ho inevitabilmente tante domande dentro..
Volevo essere veramente felice con te andando avanti insieme?
Insieme bella parola... ma entrambi abbiamo scelto il dolore di rimanere dove siamo a casa propria perché quel dolore vuoto con chi stiamo lo conosciamo e sappiamo gestirlo.Abbiamo scelto la comodità...
Insieme...non è più una parola mia tua.
Non so se domani ci sveglieremo insieme scrivendoci ma io vorrei vivere al massimo questo tempo e non trovare solo delle briciole.
Perche' poi ritorno da te?
...forse perché mi sentivo vivo abitando in un unica anima e amandoci ogni minuto coabitandoci..
ma ora la domanda è..? Come sto' ora?
Sono morto,annegato in solitaria aspettandoti... colando a picco disgregandomi come quella barchetta di carta che solca l'oceano di malinconiche lacrime senza paura..
Io non ci sono più..
Attraverso ogni attimo quei nostri momenti vissuti cercandoci ma realmente noi in quell anima non ci abiteremo più insieme... è scesa anch'essa negli abissi.
Da lì meglio non tornare per morire un'altra volta.
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Ieri ho trovato il coraggio di lasciarti andare per sempre
Ieri ti ho detto addio
Ieri è iniziata la mia rinascita tra il dolore infinito che sento dentro il vuoto di te che già non sei più parte della mia vita, delle mie giornate, della mia quotidianità
Ci siamo lasciati dandoci per l'ultima volta tutto il bene che ci siamo sempre promessi fin dal primo giorno e ora posso dire fino all'ultimo istante
Ci siamo lasciati senza odio alcuno, augurandoci il meglio l'uno per l'altro. Tu lo hai detto a chiare lettere augurandomi la felicità che merito e lì ho iniziato a temere di aver perso per sempre l'unica persona che davvero mi conosce profondamente ma era troppo difficile continuare, stava diventando un'amicizia distruttiva perché io non riesco a reprimere le mie emozioni, non riesco a smettere di immaginarti al mio fianco ogni momento e tu invece sì eri capace di tenere ben distinta la realtà dalla chat, da una vicinanza solo virtuale e questo sentivo che ci stava allontanando ogni giorno di più e sapevo che entro la fine di quest'anno tutto sarebbe finito, avrei voluto resistere ancora, stringere i denti ancora un poco il tempo per poter vivere insieme ancora un paio di tappe e traguardi importanti come la tua laurea, come la pubblicazione dei nostri libri, come la mia patente e l'inizio dei nostri lavori e invece ieri sera ci siamo salutati per l'ultima volta tra le lacrime più sincere
Ieri sera ho letto per l'ultima volta il tuo nome in chat proprio mentre stavo per sedermi sugli spalti di quel concerto che tu sai aspettavo da tanto tempo, quello della mia cantante preferita che ha scritto ogni canzone come la playlist della mia vita oltre che della sua, ho letto velocemente le tue ultime frasi che sono incise sul mio cuore, ti ho detto per l'ultima volta ciao, ho chiuso per sempre quella chat, ho chiuso per sempre ogni contatto con te, mi sono seduta tremavo ancora subito dopo si sono spente le luci ed è iniziato il concerto, ogni frase era una pugnalata ma nonostante ciò mi costringevo a cantare a buttare attraverso quelle parole tutto il dolore interiore, a urlarle quelle frasi e poi proprio tra le prime canzoni inaspettatamente c'è stata "frasi a metà" e lì ho sentito come se la Pausini sapesse che dovevo sentire una conferma di aver fatto la cosa giusta al momento giusto e lo ha fatto me l'ha confermato con quella frase "non c'era posto migliore" e forse è davvero così non c'era posto migliore perché questo mi ricorda quanto non poteva funzionare tra noi, tu in un posto così non ci avresti mai messo piede mentre io mi sento viva in quella confusione, se la Pausini ha fatto la playlist della mia vita non c'era davvero posto migliore per iniziare a rinascere a riprendere in mano la mia vita lasciandoti andare per sempre. Dopo un'ora buona ha cantato "come se non fosse stato mai amore" lì ho pianto e ho cantato con la voce spezzata e ho pianto ancora, sentivo di starti dicendo ancora una volta addio ancora più forte "ieri ho capito che è da oggi che comincio senza te", "ma adesso è troppo presto", "e vorrei fuggire via, e vorrei nascondermi ma resto ancora così senza parlare senza dirti non te ne andare".
È la fine di un capitolo intenso davvero ma se voglio tornare a vivere devo andare avanti da sola senza te e lo faccio per me, volto pagina ora torno a vivere per me
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tiaspettoaltrove · 6 months ago
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Portare in dote la certezza di un amore unico e senza tempo.
Quanta ampia può essere, la gamma d’intensità di sentimenti, attenzioni, emozioni all’interno delle relazioni interpersonali? E quanto, esse stesse, possono essere diversificate, stratificate, con innumerevoli sfaccettature? Chi possiamo diventare per gli altri? Tutto è possibile? Siamo solo strumenti nelle mani di chi ci manovra? Mi torna in mente un caso raccontatomi tempo fa da un collega: una sua amica, che per un lasso di tempo neanche troppo breve ha vissuto quello che oggi viene definito “amore tossico”. Lui manipolatore, narcisista, egocentrico, e lei divenuta succube, accondiscendente, completamente plagiata e piegata. Dichiarazioni d’amore slanciate e importanti, da parte di lui, accompagnate da regali anche grossi e frequenti. Tutto ciò alternato da un tono prepotente, umiliante nei confronti della consorte, da messaggi spesso troppo frequenti e troppo maleducati. Un’altalena continua, di emozioni a volte positive e altre negative. Una vera e propria montagna russa, una giostra che ha portato allo stordimento di questa ragazza. Ora tutto è finito, lei lo ha lasciato (nonostante minacce di lui di farla finita e via discorrendo), e rimangono solo le considerazioni da fare. Io un amore del genere non l’ho mai vissuto nemmeno per sbaglio, nemmeno alla lontana. Io, una donna che mi amasse in un modo tanto spericolato, diligente, in totale abnegazione, non l’ho mai incrociata nemmeno per sbaglio. Non entro nel merito, mi rifugerei nelle banalità. Mi si dirà che questo non è vero amore, e bla bla bla. In questo testo non voglio contestare tale concetto. Rifletto però sul resto. Perché me la sono immaginata più volte, quella ragazza in adorazione del suo uomo. E ammetto di aver provato quasi una sorta di invidia, ma senza voler fare del male a nessuno. Semplicemente, sono probabilmente tornato alla mente ad Alice, che è stata l’unica a dimostrarmi (purtroppo per una fase della vita troppo breve) un minimo di gratitudine, di riconoscenza, di rispetto nel senso più alto di quello meramente legato all’educazione. Non mi sarei comportato come quell’uomo, e forse sta proprio qui il punto: sono io che sbaglio? Logicamente mi direte di no. Però care ragazze, io bado semplicemente alla realtà di fatto: ci sono femmine che, rifacendomi all’inglese, “cadono in amore”, ed altre che non ammetteranno mai nemmeno di aver bisogno di un uomo. Cogliete la provocazione, ché questo blog nasce per questo: a cosa dovrei ricorrere per essere amato, onorato, venerato in siffatta maniera? E quanto inconciliabile sarebbe, questo mio inedito modus operandi, con la mia persona? E aggiungo: lo sarebbe davvero? Non penso solo alle posizioni più estreme in cui quel ragazzo avrà fisicamente tratto godimento dal corpo della sua compagna, quello è un aspetto (se vogliamo) marginale. Penso molto di più, invece, all’attitudine. Questa era la componente inedita che finora, in modo illusorio, solo Alice ha saputo portarmi in dote. E temo rimarrà un caso unico nella mia esistenza.
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lucytrump · 8 months ago
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I nuovi "Casanova" dei Social 😂😅🤣…
Tu, ne hai altri da aggiungere alla classifica?
1) L'ANALFABETA: "o visto le tue foto mi ai piaciuto molto".
2) IL BUZZURRO " incontriamoci e poi vedi che ti faccio".
3) LO SBRIGATIVO " dammi il tuo cell che ti chiamo".
4) LO PSICOLOGO " In questo tuo rifiuto di incontrarmi ,leggo una tua inibizione sessuale. Devi avere ricevuto una educazione molto rigida che ti condiziona ancora oggi".
5 ) IL FILOSOFO " La vita è breve. Godiamocela. Ricordi il carpe diem di Orazio? Viviamoci quest'attimo".
6) L'INTELLETTUALE :"Scrivi benissimo. Potrei farti scrivere su qualche giornale per cui scrivo io, ma prima sarebbe meglio incontrarci e parlarne a voce".
7) Il POLITICO " Le compagne come te mi eccitano ".
8 ) IL RINCOGLIONITO : " Sono vedovo da anni, ma sessualmente molto attivo. Ho 79 anni, ma a letto sono un vulcano. Se ci incontriamo te ne renderai conto".
9)LO SFIGATO :" ho 55 anni vivo sono con mia madre anziana ho bisogno di una donna vuoi venire a vivere con me? "
10) L'IRASCIBILE "Ma chi ti credi di essere per dire a me che non vuoi incontrarmi? E chi sei ? Lady Diana? ".
11) IL TECNOLOGICO :"ai wuozzap? ai skaip? ai la veb cam? "
12 ) IL CRIPTICO "ke fai? cm va? tt bn? 6 bona".
13 ) LO SDOLCINATO " tu sei la gomma , io la matita,non cancellarmi dalla tua vita "
14 ) IL BASTARDO BUGIARDO SPUDORATO " Sono sposato, ho due figli,ma sto separandomi.Ti seguo da sempre. Posso dirti, senza timore di essere frettoloso, che ti amo. Non voglio perderti.Dammi una chance".
15) IL MILITARE (statunitense o inglese) " Vista tua foto tu molto bella io vedovo figlia morta in incidente io solo, honey voglio una vita con voi con la benedizione di Dio "
16 ) IL MORTO DI FIGA " ti piace? " e allega la foto del suo (ammesso che sia suo ) PISELLO.
N.B. La categoria 1, ossia l'analfabeta ,può essere presente trasversalmente, in tutte le altre categorie,ad eccezione, FORSE, della 6, l'intellettuale. Ma ho dubbi in merito …
(Fonte web)
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canesenzafissadimora · 9 months ago
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Non è una colpa il non capirsi più.
Mi chiedo solo se ci siamo capiti davvero qualche volta.
Mi chiedo se ciò che cerco sia troppo,
ma forse troppo è lo stesso che cerchi tu.
Ho spolverato via la fantasia dai nostri libri
di storia.
La storia dev’essere reale, ti dicevo, eppure nelle storie migliori può essere fantastica.
La fantasia non è poi sempre così lontana dalla realtà, a volte la realtà la supera, si gira, la guarda e si compiace, a volte vince lei.
Allora forse ho inventato tutto, perché volevo innamorarmi ancora.
Ho inventato una sintonia che non c’è stata mai e ho costruito un mondo che non è mai esistito.
Si inizia a fingere per disperazione, così accade alle persone.
Fingi che sia amore, fingi che vada tutto bene, fingi di essere felice.
Fingi e te ne convinci anche, per qualche istante.
Poi la notte torni a casa.
Nella tua stanza al buio c’è un fruscio
di sottofondo, sei in mezzo a tutto quel silenzio che ride di te e delle bugie che ti racconti.
Ti confonde l’anima, poi qualcosa fa la spia alle tue tragiche convinzioni, svelandoti la verità.
Ti viene negato anche il sonno, sprofondi
in un letto che cancella il riposo, accompagna soltanto le strane immagini del tuo dormiveglia sconveniente.
Io mi chiedo chi sei e tu non sai niente di me. Se fossi vicina a me ti guarderei dormire
e non avrei bisogno di altro per sentirmi tranquillo.
Un rapporto che funziona solo quando quei due non si parlano, direbbero di noi, perché guardare gli altri è semplice, degli altri
si sa sempre così poco e ci si ostina a gettare ombre per coprire le proprie.
Ti amavo, eri bellissima ma tu distruggi tutto quello che tocchi.
Mi sono dovuto allontanare per non farmi distruggere.
Forse lo fai perché niente e nessuno distrugga te.
Dev’essere davvero triste accorgersene. Perché non sempre lo riconosci, ma ogni tanto te ne accorgi anche tu che fai di tutto per non dare alle persone nessun motivo per rimanere.
Così puoi sempre dirti che sono gli altri
ad andare via.
Dai la colpa a me ma è tuo il merito,
o forse io non merito colpe che non ho, nemmeno tu.
Un tempo sarei restato lo stesso, oggi no.
E finalmente mi accorgo che sono cambiato, perché si cambia non soltanto se si vuole, volere a volte non basta, si cambia se impariamo ad amarci davvero.
La trasformazione avviene da sé, come
la nascita di una farfalla da un bozzolo
di dolore.
Ti porterei un fiore se servisse e nuovamente la mia vita se bastasse.
Ti direi soffiala e esprimi un desiderio
di cui non ti stancherai mai, io lo esaudirò.
Sento il tuo profumo persino dentro una tua fotografia, rapito dall’aria, fra polvere e vertigine.
La guardo, spingendoci dentro gli occhi,
per schiacciare le mie miserie, con l’eleganza di una profezia.
Avrei soltanto bisogno di una magia improvvisa.
Sono fragile…ma chi non lo è di fronte alla felicità?
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Massimo Bisotti
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