#fondi per disabili
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pier-carlo-universe · 22 days ago
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Cerimonia di consegna dei 10.000,00 Euro raccolti in occasione della “Staffetta Novi - Roma per Anffas Onlus Novi Ligure”
Mercoledì 23 ottobre 2024, a Novi Ligure, presso il rinnovato piano nobile di Palazzo Dellepiane, si è svolta la cerimonia di consegna della somma raccolta a favore di “Anffas Onlus Novi Ligure” tramite l’attività di crowdfunding associata alla “Staffetta
Mercoledì 23 ottobre 2024, a Novi Ligure, presso il rinnovato piano nobile di Palazzo Dellepiane, si è svolta la cerimonia di consegna della somma raccolta a favore di “Anffas Onlus Novi Ligure” tramite l’attività di crowdfunding associata alla “Staffetta Novi-Roma” organizzata dal 29 settembre al 2 ottobre 2024 dall’Associazione “Correre per” con il patrocinio dei Comuni di Novi Ligure e…
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vintagebiker43 · 11 months ago
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Governo Meloni ha fatto un regalino di fine anno… Non ai disabili, però, ma a suo cognato.
Dopo aver tagliato 400 milioni per le persone con disabilità, adesso ha eliminato anche le detrazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione che servono ad abbattere le barriere architettoniche (un supporto fondamentale per rendere gli spazi della quotidianità accessibili, come dovrebbe essere per garantire una maggiore autonomia e indipendenza).
Mancanza di fondi? Macché, solo questione di scelte e di priorità: nel frattempo, infatti, sono spuntati ben 2 milioni di euro in più per aumentare lo staff del Ministro dell’Agricoltura, così da permettere al cognato della Premier di assumere figure a lui fedeli attraverso una modifica della Legge di bilancio.
Beh, come si dice in questi casi? Buon anno nuovo? Per qualcuno sicuramente, ma non per le persone più fragili…
@ Iacopo Melio
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b0ringasfuck · 8 months ago
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curiositasmundi · 5 months ago
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Secondo la presidento nulla accadde. Tutto va bene, madama la marchesa, in casa loro. Tutto va male, signor marchese, in casa d’altri. Ormai ci siamo abituati. E poi la costante di tutti i suoi discorsi, faccine comprese: il vittimismo. Ma no, signora presidento, non è stato un pareggio, è stata una sonora sconfitta con calci nel didietro compresi. 6 capoluoghi di regione persi, cappotto, rien ne va plus, prendi i ferri e chiudi la bottega. Hanno perso 3 città importanti che governavano: Cagliari, Perugia e Potenza. E le hanno perse male. Ne hanno perse decine altre, vincendo solo in poche realtà. Ma il dato più importante è questo: mancano all’appello, e l’astensionismo c’entra poco, qualche centinaio di migliaia di voti. Soprattutto al sud. Sì perché qualche babbione che ha creduto nelle fandonie diffuse a gogò, si è accorto che, appunto, fandonie fossero. Quindi… E, stavolta, le marchette non hanno funzionato. C’è solo una verità: in quasi due anni hanno fatto gli interessi di una minoranza dei cittadini, avvantaggiando i loro amici. E parenti. E questo gli italiani cominciano a capirlo. In un paese che soffre ed è avviato a maggiore sofferenza, si è parlato solo di farine di grillo, di rave party, di come proteggere i balneari, di condoni agli evasori, di separazione di carriere nella magistratura. Non ultime le scriteriate riforme sulla autonomia differenziata e sul cosiddetto premierato. Che verranno accompagnate da quella sulla giustizia. Vero e proprio liberi tutti rivolto ai corrotti. Tutto finanziato tagliando fondi alla protezione sociale, al welfare. Alla scuola, alla sanità, ai disabili, alle persone in povertà. Avviando la più grande, nella storia italica, operazione di transumanza di risorse, dalle tasche dei poveri a quelle dei già ricchi. Il viaggio di nozze è finito. Comincia la dura realtà. Comincia il declino. Faranno di tutto per distruggere ciò che ancora resiste. Ma la resistenza che troveranno si moltiplicherà. Sempre più forte. E noi saremo lì, aspettando l’alba di quel giorno in cui ritorneranno a essere underdog, ritorneranno al posto che a loro compete, quello assegnato loro dalla storia.
Giancarlo Selmi - Via
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salvo-love · 2 years ago
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“Ecco a chi dà le case di lusso”. #Gualtieri nella #bufera: l’ultima #follia del giunta #piddina a #Roma
Mentre in Italia, la povertà e l'indigenza si stanno diffondendo a macchia d’olio. Pare incredibile, ma oggi milioni di persone chiedono un pacco alimentare o un pasto gratuito.
Case in centro per gli omosessuali #migranti: il bando del #Comune di #Roma
21 Gennaio 2023 - Il provvedimento della la Giunta #PD del sindaco piddino di Roma #Gualtieri: "Il sospetto è che dietro ci sia un interesse lobbistico" di Ignazio Riccio de " Il Giornale.it "
Le coppie migranti gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender che chiedono asilo a Roma potranno usufruire di residenze in zone centrali della città dotate di wi-fi gratis e ascensore. Il bando di gara presentato dal Comune scade il prossimo 20 gennaio, ma le polemiche già imperversano da giorni. Ad essere presa di mira è Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali della giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Roberto Gualtieri. Nel bando si legge che le abitazioni dovranno essere individuate in “quartieri che favoriscano l'inserimento delle persone accolte nel contesto locale, facilitando la costruzione di rapporti relazionali necessari per il raggiungimento di un'adeguata integrazione sociale”.
Molte coppie di migranti si dichiarano gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender per rientrare nei requisiti richiesti dal bando per ottenere le suddette case di lusso.
VEDI IL SERVIZIO QUI SOTTO di #QUARTAREPUBBLICA⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️
I privilegi
La casa, inoltre, dovrà garantire una serie di comfort per le coppie migranti. Dall’ascensore, se l’abitazione non è al piano terra, al servizio wi-fi gratuito “per permettere alle persone accolte la possibilità di poter accedere gratuitamente ai collegamenti online, in modo da consentire la fruizione di servizi educativo-formativi e lavorativi previsti dal progetto”. L’iniziativa, come riporta il quotidiano Libero, fa parte del progetto Sistema accoglienza e integrazione (Sai) voluto dall’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, ed è finanziato con fondi nazionali. L’obiettivo è evitare che le coppie Lgbt possano essere ospitate nei centri di accoglienza dove, secondo un rapporto dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, c’è il rischio che venga “ostacolata l'emersione o l'espressione di un'identità di genere o di un orientamento sessuale dissimile dal resto dei conviventi”. In questo modo si paragonano le persone Lgbt ad altri soggetti fragili come disabili e donne vittime di violenza sessuale.
Le polemiche
Ad essere contraria al bando è la Lega che lancia una serie di accuse alla giunta Gualtieri. “Il provvedimento – ha dichiarato Fabrizio Santori, capogruppo del partito di Matteo Salvini – mette sullo stesso piano i problemi che potrebbero incontrare queste persone con quelli sicuramente già sperimentati, subiti e sofferti per anni dalle donne vittime di violenza con i loro bambini e per le quali è assurdamente previsto lo stesso numero di sistemazioni”. Il leghista, poi, ha aggiunto: “Perché dedicare alle persone Lgbt oltre 600mila euro, richiedendo oltretutto sistemazioni che non è esagerato definire da hotel di lusso? Il sospetto è che dietro ci sia un interesse lobbistico”.
Pro Vita Famiglia: migranti Lgbt equiparati a donne vittime di violenza
Sulla vicenda interviene anche Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus: "Il bando choc di Roma Capitale mette in campo una palese e vergognosa discriminazione tra migranti di serie A e migranti di serie B. Come farà ora il Comune a distinguere tra persone Lgbt e non per dare seguito al bando? Cosa dovrà fare un migrante per accertare di essere Lgbt e giovare dell’accoglienza? Questo progetto 'esclusivo' - prosegue Coghe - lede i diritti delle persone e gioca ideologicamente sulla pelle di tutti i migranti pur di portare avanti l’agenda arcobaleno promossa dall’amministrazione Gualtieri e iniziata con la creazione, appena eletto, dell’Ufficio Lgbt+ con a capo Marilena Grassadonia, ex presidente di Famiglie Arcobaleno. La solidarietà non dovrebbe aver nessun colore politico, figuriamoci quello arcobaleno che vuole aiutare i migranti solo in base al loro orientamento sessuale".
Roma. Da Comune 500mila euro per migranti Lgbt equiparati a donne vittime di violenza
«Accoglienza dei migranti Lgbt, finanziata con 500mila euro dei contribuenti, con appartamenti in centro, preferibilmente con ascensore e tutti i comfort come la rete Wi-Fi e soprattutto equiparando le difficoltà di questi ultimi a quelle delle donne vittime di violenze e con minori al seguito che scappano da discriminazioni, povertà e conflitti. E’ il bando choc di Roma Capitale che mette in campo una palese e vergognosa discriminazione tra migranti di serie A e migranti di serie B. Come farà ora il Comune a distinguere tra persone Lgbt e non per dare seguito al bando? Cosa dovrà fare un migrante per accertare di essere Lgbt e giovare dell’accoglienza? Questo progetto “esclusivo” lede i diritti delle persone e gioca ideologicamente sulla pelle di tutti i migranti pur di portare avanti l’agenda arcobaleno promossa dall’amministrazione Gualtieri e iniziata con la creazione, appena eletto, dell’Ufficio Lgbt+ con a capo Marilena Grassadonia, ex presidente di Famiglie Arcobaleno. La solidarietà non dovrebbe aver nessun colore politico, figuriamoci quello arcobaleno che vuole aiutare i migranti solo in base al loro orientamento sessuale», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
Nazionale #Gualtieri regala #case ai #migranti #Lgbt. E "scorda" i #minori nei #commissariati
17 Gennaio 2023 - 21:34
I sindacati di #polizia di Roma sul piede di guerra: #agenti costretti a sfamare i migranti minori. "Ma non siamo baby sitter" di Bianca Leonardi
Gualtieri regala case ai migranti Lgbt. E "scorda" i minori nei commissariati
"Non siamo babysitter". Così i poliziotti rispondono al sindaco di Roma, riguardo alla situazione insostenibile all’interno dei commissariati della capitale dove ogni giorno sono accampati decine di minori migranti non accompagnati, mentre Roberto Gualtieri indice bandi per le case dedicati a migranti Lgbt+.
La prima #denuncia è arrivata dal Mosap, il #sindacato autonomo di #polizia: "I ragazzini sono accampati in condizioni disumane, costretti a dormire sulle panche perché non ci sono alloggi”, raccontava il Segretario Generale Fabio Conestà, “Il comune non è ancora riuscito a collocarli e di conseguenza alcuni agenti vengono distolti dal servizio in strada per provvedere alle esigenze die minori". Minori che restano insieme alle forze dell’ordine anche per più di una settimana in tutti i commissariati romani, costretti a dormire nelle celle o sulle panche in sala d’attesa a con gli agenti che devono prendersi cura di loro sfmanadoli e facendo i conti con le condizioni igienico sanitarie precarie.
Questa la situazione che, anche pochi giorni fa, è stata nuovamente presentata al sindaco di Roma, questa volta dalla Silp Cgil secondo cui "è questa la condizione in cui Roma gestisce l’accoglienza".
A conferma, l’altra denuncia all’Adnkronos, quella del Siulp - il sindacato italiano unitario dei lavoratori della polizia -, che ha mostrato la foto di piccoli migranti costretti a dormire per terra definendo la situazione "ignobile". A rispondere, timidamente, è Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali della giunta dem capitolina che afferma “non ci sono fondi né strutture”. E ancora: “Le strutture a loro dedicate (i minori, ndr) sono quasi sature e stiamo lavorando in sinergia con la prefettura per ampliare l’offerta di accoglienza a loro destinata, da quando non ci sono più le strutture di transito”.
Eppure, se si parla di accoglienza, non si può non pensare - appunto - al bando milionario che scadrà tra qualche giorno e che, tra i vari lotti, dedica addirittura 580mila euro per 10 posti destinati ai migranti Lgbt+. Un “progetto pilota”, come lo definiscono dall’amministrazione, e che destinerà a queste persone appartamenti in centro per favorire l’integrazione: case con ascensore e copertura wifi. Una decisione voluta fortemente dall’ufficio Lgbt+ del Comune di Roma, cabina di regia creata ad hoc da Gualtieri. Il sindaco però sembra essere distratto sul concreto problema del sovraffollamento nei centri accoglienza.
“Una prassi inaccettabile che si consuma da anni”, hanno infatti dichiarato i portavoce del sindacato Silp. “Minori non accompagnati, perlopiù extracomunitari senza documenti e senza dimora, custoditi a volte per giorni grazie alla solidarietà delle donne e degli uomini in divisa”, concludono.
Roma, 23 gen — Casa di lusso in centro Roma con wifi e ascensore per le coppie di immigrati Lgbt che chiedono asilo politico o mirano all’ottenimento dello status di rifugiato in Italia: lo prescrive un bando di gara del Comune di Roma lanciato il 13 dicembre scorso, con scadenza il 20 gennaio.
Entro questa data dovranno pervenire le offerte per la messa a punto di un piano che, come fa sapere oggi Affaritaliani, mira a tutelare adulti singoli e famiglie «titolari del sistema nazionale di accoglienza Sai, in centri residenziali e di accoglienza diffusa». Come da determina comunale del 24 novembre, il progetto utilizza parte dei fondi statali per 23 milioni e 780 mila euro l’anno e prevede 1320 posti da utilizzare nel triennio 2023-2025». Un fiume di soldi.
Case accoglienza di lusso per immigrati Lgbt
Il bando ha la firma dell’assessore alle Politiche Sociali, Barbara Funari. E’ il lotto 4 a lasciare particolarmente a bocca aperta, quello in cui vengono elencati i requisiti degli appartamenti destinati agli immigrati Lgbt. Questi dovranno «essere ubicati in zone centrali, in quartieri che favoriscano l’inserimento delle persone accolte nel contesto locale, facilitando la costruzione di rapporti relazionali necessari per il raggiungimento di un’adeguata integrazione sociale». Niente quartieracci periferici per i cocchi della giunta Gualtieri: quelli rimangono prerogativa di quei pezzenti dei romani, che tanto, a vivere stipati in casermoni malsani e senza servizi, ci sono abituati.
Gli appartamenti dovranno poi «prevedere l’assenza di barriere architettoniche e/o essere provvisti di ascensore, laddove gli stessi non siano edificati al pian terreno o non si sviluppino all’interno di unità immobiliari terratetto» e garantire al loro interno «la copertura di una rete wifi per consentire alle persone accolte la possibilità di poter accedere gratuitamente ai collegamenti on-line, in modo da consentire la fruizione di servizi educativo-formativi e lavorativi previsti dal progetto».
Gli immigrati sono i primi omofobi
Il motivo di tanto riguardo nei confronti degli immigrati Lgbt è spiegato dal rapporto dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati: «Il livello di accettazione delle persone LGBT+» risulta essere «molto basso nei centri d’accoglienza: l’esperienza di convivenza di persone LGBT+ in contesti di accoglienza collettiva rischia di ostacolare l’emersione o l’espressione di un’identità di genere o di un orientamento sessuale dissimile dal resto dei conviventi». Che tradotto significa: i cari fratelli migranti non sopportano la convivenza con persone Lgbt nelle strutture di accoglienza; ma chi riceve implacabilmente la lettera scarlatta dell’omofobia (e del razzismo, e del riscaldamento climatico, e del sessismo) è sempre il signor Rossi.
Così, per evitare che i rifugiati riducano a brandelli le coppie gay o genderfluide di turno, si piazza queste ultime in strutture di accoglienza di super lusso, equiparandole alle donne vittime di violenza o di riduzione in schiavitù. Resta solo da capire se gli immigrati Lgbt dovranno tangibilmente dimostrare le loro inclinazioni sessuali non etero, oppure, come è più probabile, verranno creduti sulla parola. In tal caso, permetteteci di nutrire qualche dubbio sulla genuinità delle dichiarazioni che alcuni di questi soggetti effettueranno per ottenere un «posto in paradiso».
Il #partitodemocratico, con il suo falso buonismo e finto filantropismo, continua ad essere sempre dalla parte sbagliata, inopportuna, scorretta, ingiusta e favorisce una immigrazione clandestina, che per il 92% è maschile, giovanile e di tenore borghese e NON certo gente che scappa da povertà e neanche da guerre e persecuzioni. SI HA LA FORTE SENSAZIONE CHE AL PD INTERESSINO POCO O NIENTE I PROBLEMI DI MILIONI DI ITALIANI POVERI E SENZA FUTURO MENTRE INVECE INTERESSI TANTISSIMO OCCUPARSI DI MIGRANTI, CHE COME DETTO, PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA, NON SONO VITTIME NÉ DI GUERRE, NÉ DI PERSECUZIONI NÉ DI POVERTÀ O INDIGENZA !!! IL PD NON non HA ANCORA CAPITO PERCHÉ HA PERSO le ELEZIONI POLITICHE ULTIME SCORSE . Cristina Gauri
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/quartarepubblica/roma-lattenzione-nei-confronti-dellimmigrazione_F312336401004C11
Dal settimanale " Milano è Milano.it "⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️
Altro sindaco del #PD ➡️➡️➡️Milano, 28 gennaio – Beppe Sala non si smentisce mai. Per non tradire i suoi amici immigrati, ora pensa a dar loro uno stipendio. Alla faccia dei disoccupati milanesi. Perché Milano è una città dove la disoccupazione giovanile, seppur in controtendenza con il resto d’Italia, è al 18% e al 10% quella generale.
Ma non basta, a Milano la parola migranti fa rima con delinquenza. Perché il blitz dei giorni scorsi in Stazione Centrale, elevata a dimora abituale di migliaia di immigrati che bivaccano notte e dì, ha restituito uno spaccato di furti, vandalismo, degrado, oltre a due arresti e all’espulsione di 9 risorse, per lo più marocchine, romene e tunisine. Altri 19 dovranno lasciare l’Italia entro una settimana, su altri 7 si sta decidendo in questi giorni.
Dinnanzi a uno spettacolo degno delle peggiori città malfamate, Sala che fa? Pensa a ripulire la città? Pensa ad aumentare la vigilanza? Pensa a mettere ordine? Niente di tutto questo. Pensa a dare uno stipendio agli immigrati. Come riporta il Giornale, il sindaco, ricordiamo indagato per scandali legati a Expo, a proposito dei migranti giunti a Milano sostiene: “bisogna cercare di farli lavorare, ma perché devono avere una assicurazione e il lavoro va retribuito. Il punto è solamente essere legittimati a farli lavorare: di lavoro a Milano, anche relativo alla manutenzione e al decoro della città, se ne può trovare. Continuo a insistere con il governo perché credo che sia nell’interesse di tutti il Paese, non solo di Milano”. La priorità a cercar forza lavoro, quindi, secondo Sala non va data ai milanesi, magari ai giovani o a quei cinquantenni che il lavoro l’hanno perso, faticano a ritrovarlo e per loro la pensione è un miraggio. No, bisogna pensare prima ai migranti.
Intanto la Questura ha precisato che Sala non è sotto scorta, ma che in seguito alle contestazioni al primo cittadino milanese da parte di militanti di Casapound, “la Questura ha disposto un’attività preventiva di vigilanza, a cura della Digos, nei luoghi degli incontri pubblici del Sindaco”.
Anna Pedri
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lamilanomagazine · 6 months ago
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La Regione Liguria è la prima a presentare il bando a sostegno delle spese per patenti speciali: fino a mille euro a persona
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La Regione Liguria è la prima a presentare il bando a sostegno delle spese per patenti speciali: fino a mille euro a persona. Regione Liguria è al fianco delle persone con disabilità con un nuovo bando che prevede l'assegnazione di un contributo a copertura delle spese per conseguire o riclassificare le patenti speciali di guida. Il contributo del bando, che può arrivare fino a mille euro a persona, è finanziato con fondi regionali pari a 31.849 euro, che risultano essere un residuo di risorse già erogate nel 2023 a favore della Consulta regionale per la tutela dei diritti della persona handicappata. Alla stessa Consulta è affidata la gestione dell'istruttoria e la conseguente erogazione dei contributi. Sono, questi, i dettagli del provvedimento approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore alle Politiche sociali. "Con questa delibera - spiega l'assessore regionale alle Politiche sociali - abbiamo voluto riproporre per il secondo anno una misura, che rientra nella rete dei tanti provvedimenti con i quali la Regione intende promuovere la vita indipendente e autosufficiente delle persone con disabilità. Con questo contributo vogliamo offrire un altro importante sostegno per favorire il più possibile la mobilità e l'autonomia di tutti coloro che vogliono prendere la patente speciale. Una misura che abbiamo creato in Liguria e di cui siamo particolarmente orgogliosi". "La Liguria è la prima Regione d'Italia ad aver adottato questo sistema, entrato ora nella sua fase operativa, per sostenere la libertà di spostamento delle persone disabili - commenta Claudio Puppo, segretario e coordinatore della Consulta Regionale per l'Handicap -. Un grande traguardo se consideriamo che il soggetto con la patente acquisirà più autonomia nella socializzazione, nel lavoro, nello sport e in generale nella vita quotidiana. Grazie a questa iniziativa che ha visto la Consulta a fianco della Regione, già dallo scorso anno tante persone con disabilità hanno potuto superare un ostacolo economico. Non solo, perché sostenendo i costi per la patente di guida speciale, si riduce anche la lista d'attesa di chi richiede ai Comuni l'ausilio alla mobilità".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago
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Rive abbandonate diventano spiagge per disabili e pet friendly
Due spiagge un tempo poco frequentate, perché difficilmente raggiungibili, non attrezzate e poco curate, sono diventate altrettanti punti di interesse e svago per residenti e turisti: accade a Verbania, sulla sponda piemontese del lago Maggiore, dove con circa un milione e trecentomila euro (Bando periferie e Fondi strutturali europei) l’amministrazione comunale ha provveduto alla…
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zenopagliai · 10 months ago
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Credo che ormai si debbano prendere provvedimento drastici riguardo le identità di chi scriva sul Web.
Basta Nikname, basta pseudonimi, basta nomi di fantasia !Il nome di chi scrive sul Web deve apparire chiaramente su ogni post allo scopo di responsabilizzare direttamente gli scriventi.La tragedia di Giovanna Pedretti, la ristoratrice che si è tolta la vita dopo una recensione negativaLa storia di Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano, ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sul ruolo dei social media e della cattiva informazione nella vita delle persone.Chi era Giovanna Pedretti e cosa è successo .
Giovanna Pedretti era una ristoratrice di 45 anni, madre di due figli, che gestiva insieme al marito Nello la pizzeria Le Vignole, un locale noto per le sue iniziative di solidarietà verso i poveri e i disabili. Il 14 gennaio 2024, il suo corpo senza vita è stato ritrovato nelle acque del fiume Lambro, vicino al suo ristorante. L’ipotesi più accreditata è quella del suicidio, anche se la procura di Lodi ha aperto un’inchiesta per accertare le cause della morte. La tragedia di Giovanna Pedretti è legata a una recensione negativa che era apparsa sul suo profilo Facebook il 10 gennaio, in cui un utente anonimo si lamentava della presenza di gay e disabili nel suo locale e la accusava di essere una “falsa benefattrice”. Giovanna aveva risposto con fermezza e orgoglio, difendendo i suoi clienti e i suoi valori, e ricevendo il sostegno di molti altri utenti. Tuttavia, nei giorni successivi, alcuni organi di stampa e alcuni influencer avevano messo in dubbio l’autenticità della recensione, ipotizzando che si trattasse di una “operazione di marketing” orchestrata dalla stessa Giovanna per farsi pubblicità. Queste accuse avevano scatenato una serie di commenti offensivi e minacciosi nei confronti della ristoratrice, che si era sentita umiliata e isolata.Le reazioni e le riflessioni sul casoLa morte di Giovanna Pedretti ha suscitato una grande commozione e una forte indignazione tra i suoi familiari, i suoi amici, i suoi clienti e i suoi colleghi. Molti hanno espresso il loro cordoglio e la loro solidarietà, ricordando la sua generosità e la sua passione per il suo lavoro. Alcuni hanno anche organizzato una fiaccolata in sua memoria e una raccolta fondi per sostenere la sua famiglia.Allo stesso tempo, il caso ha sollevato una serie di riflessioni e di critiche sul ruolo dei social media e della cattiva informazione nella vita delle persone. Molti hanno denunciato la facilità con cui si possono diffondere notizie false e calunnie, senza verificare le fonti e senza rispettare la dignità e la reputazione altrui. Molti hanno anche evidenziato i rischi e le responsabilità che comporta l’uso dei social media, sia da parte di chi li usa per esprimere le proprie opinioni, sia da parte di chi li usa per informarsi. Alcuni hanno anche chiesto una maggiore regolamentazione e una maggiore vigilanza sulle piattaforme digitali, per prevenire e contrastare i fenomeni di cyberbullismo, di hate speech e di fake news.Conclusioni e invito ai lettoriLa storia di Giovanna Pedretti è una storia tragica e dolorosa, che ci interpella tutti come cittadini e come utenti dei social media. Ci ricorda che le parole hanno un peso e che le notizie hanno delle conseguenze. Ci invita a essere più attenti e più critici nel valutare le informazioni che riceviamo e nel comunicare le nostre opinioni. Ci esorta a essere più rispettosi e più solidali verso gli altri, soprattutto verso chi è diverso da noi o chi ha bisogno di aiuto.Gentile lettore, commenta questo articolo. Il parere altrui è sempre necessario per fare meglio il punto, grazie. Se vuoi saperne di più su queste avventure nel mondo digitale, ti invito a leggere i miei articoli sul blog: www.pittografica.it.Non dimenticare di seguirmi sulla mia pagina: FB: https://www.Facebook.com/pittografica
Un caro saluto, Zeno.
Ricerche eseguite dal dott. Zeno su fonti ritenute affidabili: [https://www.pittografica.it/fonte-delle-informazioni/
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confrontodemocratico · 1 year ago
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Manovra, il taglio di 400 milioni ai fondi per i disabili. L’opposizione all’attacco: «Locatelli si dimetta»
Malavasi del Pd: «Uno scippo alle persone con disabilità. Prevedono solo un fondi di fondi già esistenti» Via 400 milioni di euro. È questo il taglio previsto nell’ultima versione della legge di bilancio che oggi dovrebbe avere il via libera della Ragioneria e arrivare al Senato. Si configura così una promessa mancata della ministra per le disabilità del governo Meloni, Alessandra Locatelli…
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Disabilità, a Castiglion Fosco la prima struttura del Trasimeno adibita ad esperienze di "co-housing" Sorgerà a Castiglion Fosco, nel comune di Piegaro, la prima struttura del Trasimeno adibita a esperienze di co-housing per persone con disabilità. Il ...
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personal-reporter · 2 years ago
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Tutti in sella a Torino
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Per i bambini con disabilità andare in bicicletta sembra un sogno difficile da realizzare tra la brezza nei capelli, il senso di libertà, l’emozione di scoprire la città sul sellino di una bici, ma il progetto Tutti in sella a Torino trasforma questo sogno in realtà. Da sabato 25 marzo ha riaperto infatti il servizio di bike sharing inclusivo e gratuito di Fondazione Paideia, ente da sempre impegnato ad offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie. Il cuore del progetto è un parco di biciclette accessibili, pensato per offrire alle famiglie, agli affidatari e ai caregiver di bambini e ragazzi disabili la possibilità di usufruire di mezzi a due ruote adattati alle diverse esigenze e specificità. Le 15 biciclette di Paideia, grazie ad un’attività di raccolta fondi, sono a disposizione gratuitamente per chi vorrà divertirsi scoprendo la città di Torino in bicicletta, pedalando in collina o lungo la pista ciclabile che costeggia il fiume Po. Una novità di quest’anno è la collaborazione con Anemos – Itinerari del Vento (https://www.anemostorino.com) per la realizzazione di una scuola di bicicletta, adatta a tutti i bambini e le bambine che vorranno approcciarsi per la prima volta a questo sport. Gli istruttori e accompagnatori che partecipano al progetto hanno una formazione unica in ambito educativo e sportivo, per favorire il percorso di apprendimento e di utilizzo della bicicletta in forma autonoma. Sarà un’avventura per qualcuno davvero nuova e speciale allo scopo di dimostrare ancora una volta che si può fare, Le biciclette saranno a disposizione ogni sabato di apertura del Centro Paideia, fino al 17 giugno, dalle ore 9.30 alle 12.30, per poi riprendere a settembre con la programmazione autunnale. Inoltre i volontari di Fondazione Paideia e gli istruttori di Paideia Sport saranno a disposizione per fornire consulenza e aiuto nello scegliere la bici più adatta ad ogni singolo bambino. Read the full article
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vintagebiker43 · 1 year ago
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780 milioni quest’anno e altri 11 miliardi nei prossimi 8: sono i fondi stanziati e previsti per il Ponte sullo Stretto di Messina. Per finanziare la mangiatoia di Salvini, hanno tagliato i fondi ai disabili e tassato persino i pannolini. I veri mostri sono al Governo.
@GiovanniPaglia
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Giornata internazionale della donna: il 2023 è donna?
La Giornata internazionale della donna, detta fino a qualche tempo fa festa della donna, non è una ricorrenza da festeggiare né da celebrare nascondendosi dietro una falsa retorica. Discorsi di circostanza da pronunciarsi tra una mimosa e un cioccolatino. La condizione della donna oggi merita tutta la nostra attenzione ma nel modo giusto. Le lotte delle nostre antenate che ci hanno portato nelle urne elettorali per esprimere un voto, nelle aule di tribunale a rivendicare la nostra libertà da legami non voluti, negli ambulatori di ospedale a ribadire l'esercizio della potestà sul proprio corpo sono state vitali. I diritti che oggi possiamo vantare sono sacrosanti e proteggerli da chi vuole abolirli è un dovere. Ora andiamo avanti con uno spirito diverso: non in corteo a strombazzare slogan ma in cammino responsabile verso nuovi obiettivi. Giornata internazionale della donna: le donne al potere Il 2023 è il primo anno "rosa" della politica: abbiamo per la prima volta una donna presidente del consiglio e una donna come leader del maggior partito di opposizione. Cosa faranno entrambe per le donne? Lavorare per scardinare la 194 non depone proprio bene. Al tempo stesso proporre una leadership femminista in luogo di quella femminile per recuperare il gap con una forza conservatrice che ciò nonostante ha portato la prima donna a Palazzo Chigi non è da meno. Qualcuno metterà mano alle leggi sulla parità salariale (oltre che sul salario minimo), a leggi che aiutino le donne cargiver: madri, figlie e lavoratrici contemporaneamente? Leggi che incentivino l'ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro, che vadano incontro alle donne con disabili in famiglia? La violenza sulle donne Nel 2022 in Italia 120 donne sono state uccise dai loro partner (dati del Viminale). 10 al mese, una ogni tre giorni. I dati sul 2023 ci dicono che sono state 4 le vittime nel mese di gennaio e altrettante nel mese di febbraio. Cosa si fa per contrastare la violenza sulle donne oltre ai teatrini mediatici per strappare lacrime a casalinghe nei loro pomeriggi davanti alla tv? Iniziative di sensibilizzazione, poiché abbiamo inquadrato il fenomeno come una questione culturale, poi si tagliano i fondi ai Centri antiviolenza. Le donne dell'Iran Un'ultima parola, parlando della condizione femminile, non può non essere dedicata all'Iran. La morte di Mahsa Amini lo scorso settembre ha innescato, come sappiamo, una fortissima ondata di protesta. Tagliarsi ciocche di capelli in segno di solidarietà non rende giustizia del loro coraggio. Mentre queste giovani donne scendono in piazza a manifestare a rischio della loro vita, altre piccole donne sempre in Iran sono in pericolo. Parliamo delle bambine che da mesi sono sistematicamente avvelenate nelle scuole. Secondo gli osservatori locali sarebbe una misura per indurre la chiusura delle scuole femminili. Le lotte delle nostre antenate sono sacrosante, come possiamo noi oggi lottare per queste donne? In copertina foto di timokefoto da Pixabay Read the full article
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telodogratis · 2 years ago
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Disabili, più di 700 mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati
Disabili, più di 700 mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati
Fondi per più di 700 mila euro sono stati erogati dal dipartimento regionale della… L’articolo Disabili, più di 700 mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati proviene da PalermoLive.Politica, disabili, Regione Siciliana Fondi per più di 700 mila euro sono stati erogati dal dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali per l’abbattimento…
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salvo-love · 2 years ago
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“Ecco a chi dà le case di lusso”. #Gualtieri nella #bufera: l’ultima #follia del giunta #piddina a #Roma
Mentre in Italia, la povertà e l'indigenza si stanno diffondendo a macchia d’olio. Pare incredibile, ma oggi milioni di persone chiedono un pacco alimentare o un pasto gratuito.
Case in centro per gli omosessuali #migranti: il bando del #Comune di #Roma
21 Gennaio 2023 - Il provvedimento della la Giunta #PD del sindaco piddino di Roma #Gualtieri: "Il sospetto è che dietro ci sia un interesse lobbistico" di Ignazio Riccio de " Il Giornale.it "
Le coppie migranti gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender che chiedono asilo a Roma potranno usufruire di residenze in zone centrali della città dotate di wi-fi gratis e ascensore. Il bando di gara presentato dal Comune scade il prossimo 20 gennaio, ma le polemiche già imperversano da giorni. Ad essere presa di mira è Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali della giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Roberto Gualtieri. Nel bando si legge che le abitazioni dovranno essere individuate in “quartieri che favoriscano l'inserimento delle persone accolte nel contesto locale, facilitando la costruzione di rapporti relazionali necessari per il raggiungimento di un'adeguata integrazione sociale”.
Molte coppie di migranti si dichiarano gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender per rientrare nei requisiti richiesti dal bando per ottenere le suddette case di lusso.
VEDI IL SERVIZIO QUI SOTTO di #QUARTAREPUBBLICA⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️
I privilegi
La casa, inoltre, dovrà garantire una serie di comfort per le coppie migranti. Dall’ascensore, se l’abitazione non è al piano terra, al servizio wi-fi gratuito “per permettere alle persone accolte la possibilità di poter accedere gratuitamente ai collegamenti online, in modo da consentire la fruizione di servizi educativo-formativi e lavorativi previsti dal progetto”. L’iniziativa, come riporta il quotidiano Libero, fa parte del progetto Sistema accoglienza e integrazione (Sai) voluto dall’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, ed è finanziato con fondi nazionali. L’obiettivo è evitare che le coppie Lgbt possano essere ospitate nei centri di accoglienza dove, secondo un rapporto dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, c’è il rischio che venga “ostacolata l'emersione o l'espressione di un'identità di genere o di un orientamento sessuale dissimile dal resto dei conviventi”. In questo modo si paragonano le persone Lgbt ad altri soggetti fragili come disabili e donne vittime di violenza sessuale.
Le polemiche
Ad essere contraria al bando è la Lega che lancia una serie di accuse alla giunta Gualtieri. “Il provvedimento – ha dichiarato Fabrizio Santori, capogruppo del partito di Matteo Salvini – mette sullo stesso piano i problemi che potrebbero incontrare queste persone con quelli sicuramente già sperimentati, subiti e sofferti per anni dalle donne vittime di violenza con i loro bambini e per le quali è assurdamente previsto lo stesso numero di sistemazioni”. Il leghista, poi, ha aggiunto: “Perché dedicare alle persone Lgbt oltre 600mila euro, richiedendo oltretutto sistemazioni che non è esagerato definire da hotel di lusso? Il sospetto è che dietro ci sia un interesse lobbistico”.
Pro Vita Famiglia: migranti Lgbt equiparati a donne vittime di violenza
Sulla vicenda interviene anche Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus: "Il bando choc di Roma Capitale mette in campo una palese e vergognosa discriminazione tra migranti di serie A e migranti di serie B. Come farà ora il Comune a distinguere tra persone Lgbt e non per dare seguito al bando? Cosa dovrà fare un migrante per accertare di essere Lgbt e giovare dell’accoglienza? Questo progetto 'esclusivo' - prosegue Coghe - lede i diritti delle persone e gioca ideologicamente sulla pelle di tutti i migranti pur di portare avanti l’agenda arcobaleno promossa dall’amministrazione Gualtieri e iniziata con la creazione, appena eletto, dell’Ufficio Lgbt+ con a capo Marilena Grassadonia, ex presidente di Famiglie Arcobaleno. La solidarietà non dovrebbe aver nessun colore politico, figuriamoci quello arcobaleno che vuole aiutare i migranti solo in base al loro orientamento sessuale".
Roma. Da Comune 500mila euro per migranti Lgbt equiparati a donne vittime di violenza
«Accoglienza dei migranti Lgbt, finanziata con 500mila euro dei contribuenti, con appartamenti in centro, preferibilmente con ascensore e tutti i comfort come la rete Wi-Fi e soprattutto equiparando le difficoltà di questi ultimi a quelle delle donne vittime di violenze e con minori al seguito che scappano da discriminazioni, povertà e conflitti. E’ il bando choc di Roma Capitale che mette in campo una palese e vergognosa discriminazione tra migranti di serie A e migranti di serie B. Come farà ora il Comune a distinguere tra persone Lgbt e non per dare seguito al bando? Cosa dovrà fare un migrante per accertare di essere Lgbt e giovare dell’accoglienza? Questo progetto “esclusivo” lede i diritti delle persone e gioca ideologicamente sulla pelle di tutti i migranti pur di portare avanti l’agenda arcobaleno promossa dall’amministrazione Gualtieri e iniziata con la creazione, appena eletto, dell’Ufficio Lgbt+ con a capo Marilena Grassadonia, ex presidente di Famiglie Arcobaleno. La solidarietà non dovrebbe aver nessun colore politico, figuriamoci quello arcobaleno che vuole aiutare i migranti solo in base al loro orientamento sessuale», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
Nazionale #Gualtieri regala #case ai #migranti #Lgbt. E "scorda" i #minori nei #commissariati
17 Gennaio 2023 - 21:34
I sindacati di #polizia di Roma sul piede di guerra: #agenti costretti a sfamare i migranti minori. "Ma non siamo baby sitter" di Bianca Leonardi
Gualtieri regala case ai migranti Lgbt. E "scorda" i minori nei commissariati
"Non siamo babysitter". Così i poliziotti rispondono al sindaco di Roma, riguardo alla situazione insostenibile all’interno dei commissariati della capitale dove ogni giorno sono accampati decine di minori migranti non accompagnati, mentre Roberto Gualtieri indice bandi per le case dedicati a migranti Lgbt+.
La prima #denuncia è arrivata dal Mosap, il #sindacato autonomo di #polizia: "I ragazzini sono accampati in condizioni disumane, costretti a dormire sulle panche perché non ci sono alloggi”, raccontava il Segretario Generale Fabio Conestà, “Il comune non è ancora riuscito a collocarli e di conseguenza alcuni agenti vengono distolti dal servizio in strada per provvedere alle esigenze die minori". Minori che restano insieme alle forze dell’ordine anche per più di una settimana in tutti i commissariati romani, costretti a dormire nelle celle o sulle panche in sala d’attesa a con gli agenti che devono prendersi cura di loro sfmanadoli e facendo i conti con le condizioni igienico sanitarie precarie.
Questa la situazione che, anche pochi giorni fa, è stata nuovamente presentata al sindaco di Roma, questa volta dalla Silp Cgil secondo cui "è questa la condizione in cui Roma gestisce l’accoglienza".
A conferma, l’altra denuncia all’Adnkronos, quella del Siulp - il sindacato italiano unitario dei lavoratori della polizia -, che ha mostrato la foto di piccoli migranti costretti a dormire per terra definendo la situazione "ignobile". A rispondere, timidamente, è Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali della giunta dem capitolina che afferma “non ci sono fondi né strutture”. E ancora: “Le strutture a loro dedicate (i minori, ndr) sono quasi sature e stiamo lavorando in sinergia con la prefettura per ampliare l’offerta di accoglienza a loro destinata, da quando non ci sono più le strutture di transito”.
Eppure, se si parla di accoglienza, non si può non pensare - appunto - al bando milionario che scadrà tra qualche giorno e che, tra i vari lotti, dedica addirittura 580mila euro per 10 posti destinati ai migranti Lgbt+. Un “progetto pilota”, come lo definiscono dall’amministrazione, e che destinerà a queste persone appartamenti in centro per favorire l’integrazione: case con ascensore e copertura wifi. Una decisione voluta fortemente dall’ufficio Lgbt+ del Comune di Roma, cabina di regia creata ad hoc da Gualtieri. Il sindaco però sembra essere distratto sul concreto problema del sovraffollamento nei centri accoglienza.
“Una prassi inaccettabile che si consuma da anni”, hanno infatti dichiarato i portavoce del sindacato Silp. “Minori non accompagnati, perlopiù extracomunitari senza documenti e senza dimora, custoditi a volte per giorni grazie alla solidarietà delle donne e degli uomini in divisa”, concludono.
Roma, 23 gen — Casa di lusso in centro Roma con wifi e ascensore per le coppie di immigrati Lgbt che chiedono asilo politico o mirano all’ottenimento dello status di rifugiato in Italia: lo prescrive un bando di gara del Comune di Roma lanciato il 13 dicembre scorso, con scadenza il 20 gennaio.
Entro questa data dovranno pervenire le offerte per la messa a punto di un piano che, come fa sapere oggi Affaritaliani, mira a tutelare adulti singoli e famiglie «titolari del sistema nazionale di accoglienza Sai, in centri residenziali e di accoglienza diffusa». Come da determina comunale del 24 novembre, il progetto utilizza parte dei fondi statali per 23 milioni e 780 mila euro l’anno e prevede 1320 posti da utilizzare nel triennio 2023-2025». Un fiume di soldi.
Case accoglienza di lusso per immigrati Lgbt
Il bando ha la firma dell’assessore alle Politiche Sociali, Barbara Funari. E’ il lotto 4 a lasciare particolarmente a bocca aperta, quello in cui vengono elencati i requisiti degli appartamenti destinati agli immigrati Lgbt. Questi dovranno «essere ubicati in zone centrali, in quartieri che favoriscano l’inserimento delle persone accolte nel contesto locale, facilitando la costruzione di rapporti relazionali necessari per il raggiungimento di un’adeguata integrazione sociale». Niente quartieracci periferici per i cocchi della giunta Gualtieri: quelli rimangono prerogativa di quei pezzenti dei romani, che tanto, a vivere stipati in casermoni malsani e senza servizi, ci sono abituati.
Gli appartamenti dovranno poi «prevedere l’assenza di barriere architettoniche e/o essere provvisti di ascensore, laddove gli stessi non siano edificati al pian terreno o non si sviluppino all’interno di unità immobiliari terratetto» e garantire al loro interno «la copertura di una rete wifi per consentire alle persone accolte la possibilità di poter accedere gratuitamente ai collegamenti on-line, in modo da consentire la fruizione di servizi educativo-formativi e lavorativi previsti dal progetto».
Gli immigrati sono i primi omofobi
Il motivo di tanto riguardo nei confronti degli immigrati Lgbt è spiegato dal rapporto dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati: «Il livello di accettazione delle persone LGBT+» risulta essere «molto basso nei centri d’accoglienza: l’esperienza di convivenza di persone LGBT+ in contesti di accoglienza collettiva rischia di ostacolare l’emersione o l’espressione di un’identità di genere o di un orientamento sessuale dissimile dal resto dei conviventi». Che tradotto significa: i cari fratelli migranti non sopportano la convivenza con persone Lgbt nelle strutture di accoglienza; ma chi riceve implacabilmente la lettera scarlatta dell’omofobia (e del razzismo, e del riscaldamento climatico, e del sessismo) è sempre il signor Rossi.
Così, per evitare che i rifugiati riducano a brandelli le coppie gay o genderfluide di turno, si piazza queste ultime in strutture di accoglienza di super lusso, equiparandole alle donne vittime di violenza o di riduzione in schiavitù. Resta solo da capire se gli immigrati Lgbt dovranno tangibilmente dimostrare le loro inclinazioni sessuali non etero, oppure, come è più probabile, verranno creduti sulla parola. In tal caso, permetteteci di nutrire qualche dubbio sulla genuinità delle dichiarazioni che alcuni di questi soggetti effettueranno per ottenere un «posto in paradiso».
Il #partitodemocratico, con il suo falso buonismo e finto filantropismo, continua ad essere sempre dalla parte sbagliata, inopportuna, scorretta, ingiusta e favorisce una immigrazione clandestina, che per il 92% è maschile, giovanile e di tenore borghese e NON certo gente che scappa da povertà e neanche da guerre e persecuzioni. SI HA LA FORTE SENSAZIONE CHE AL PD INTERESSINO POCO O NIENTE I PROBLEMI DI MILIONI DI ITALIANI POVERI E SENZA FUTURO MENTRE INVECE INTERESSI TANTISSIMO OCCUPARSI DI MIGRANTI, CHE COME DETTO, PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA, NON SONO VITTIME NÉ DI GUERRE, NÉ DI PERSECUZIONI NÉ DI POVERTÀ O INDIGENZA !!! IL PD NON non HA ANCORA CAPITO PERCHÉ HA PERSO le ELEZIONI POLITICHE ULTIME SCORSE . Cristina Gauri
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/quartarepubblica/roma-lattenzione-nei-confronti-dellimmigrazione_F312336401004C11
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Latina ospiterà il Villaggio Europeo dello Sport dal 23 al 30 settembre 2024.
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Latina ospiterà il Villaggio Europeo dello Sport dal 23 al 30 settembre 2024. Latina ospiterà il Villaggio europeo dello sport, dal 23 al 30 settembre 2024. La decisione è stata condivisa dai comuni pontini, esattamente Sabaudia, Terracina, Fondi, Maenza, Priveno, Pontinia, San Felice e Formia, che insieme al capoluogo sono stati insigniti del titolo di European Community of Sport 2024, con la denominazione di Comunità Pontina dello Sport. Si tratta di un riconoscimento dell'Aces, associazione no profit con sede a Bruxelles che dal 2001 assegna i titoli di Regione, Capitale, Comunità, Città Europea dello Sport, ponendosi l'obiettivo di promuovere lo sport tra i cittadini dell'Unione Europea, in particolare verso i bambini, gli anziani e i disabili. "Il Villaggio europeo dello sport – ha affermato il sindaco Matilde Celentano – sarà allestito nel centro storico di Latina, all'interno del perimetro dell'isola pedonale e sarà aperto a tutte le realtà sportive dei comuni appartenenti alla Community Pontina e dell'intera provincia. Come sindaco del capoluogo, sono molto orgogliosa di poter ospitare una manifestazione di questa portata, che vedrà la partecipazione di migliaia di persone provenienti dai diversi centri per promuovere lo sport in tutte le sue forme". L'Aces, per l'anno in corso, in Italia, ha insignito del titolo di Comunità dello sport, anche altre quattro realtà (Cuore di Valtellina, Terra dei due Laghi, Flegra dello Sport e Maremma Toscana Sud), del titolo di Regione europea dello Sport il Veneto e di Capitale europea dello Sport la città di Genova. "La nostra Comunità Pontina è unica nel Lazio ad aver ottenuto per il 2024 un titolo europeo dall'Aces – ha sottolineato l'assessore allo Sport del Comune di Latina Andrea Chiarato – Ringrazio le amministrazioni degli altri otto Comuni appartenenti alla nostra community, in particolare del Comune di Sabaudia che è capofila, che hanno condiviso la scelta di ospitare a Latina il Villaggio dello sport. Dopo il successo della Settimana europea dello sport, che abbiamo organizzato in città lo scorso anno, Latina alza l'asticella per il prossimo settembre con un evento intercomunale e di prestigio internazionale. Siamo già al lavoro per organizzare al meglio questa iniziativa". Lunedì, 29 aprile a Roma, presso il salone d'onore del Coni, avrà luogo il Gala European City of Sport per la consegna dei riconoscimenti Aces. "Sarà un'occasione importante e non mancheremo – ha affermato Chiarato - Come assessore allo Sport, ne approfitterò per conoscere più approfonditamente le altre realtà italiane che si sono distinte tra le varie candidature e i meccanismi europei in materia di sport".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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