#flavio manzoni
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carsthatnevermadeitetc · 1 year ago
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Ferrari SP-8, 2023. A new on-off based on the F8 Spider designed at the Flavio Manzoni-headed Ferrari Styling Centre. The car, which has been commissioned by a Taiwanese client, has no roof
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petit-papillion · 2 years ago
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Charles with Flavio Manzoni, Sr VP of Design at Ferrari | 21 March 2023
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ignapro200 · 2 years ago
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Ferrari sp48
El Ferrari sp48 es único en el mundo ya que un multimillonario anónimo pagó millones por este auto. Ferrari tiene un programa especial en el que pagas millones de dólares para que te diseñen un Ferrari personalizado y único en todo el mundo. Este Ferrari fue creado por Flavio Manzoni, y fue diseñado en base al Ferrari F8 Tributo, pero con muchas modificaciones como el cambio de la rejilla delantera.
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canalorange · 9 days ago
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La Ferrari 488 est une œuvre du designer automobile et architecte italien Flavio Manzoni, directeur du design chez Ferrari depuis 2010.
Il a notamment contribué à créer plusieurs projet chez la marque au cheval cabré récompensés par la critique, tels que la Ferrari 12Cilindri et la Ferrari Monza Sp1 ( toutes deux ont reçues le Compasso d’Oro en 2020 et 2024)
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notiziariofinanziario · 28 days ago
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La Ferrari F80 è già sold out
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La vettura stradale più potente mai uscita dai cancelli di Maranello, ecco la nuova Ferrari. In principio fu la GTO che nel 1984 inaugurò questo nuovo segmento, seguita dalla F40 e poi dalla F50 e ancora dalla Enzo e infine dalla LaFerrrari. Dal 1984 al 2024, il nuovo capitolo di questa saga prende di F80, arricchendo ulteriormente una famiglia iconica con una vettura in serie limitata, con soli 799 esemplari già tutti rigorosamente venduti, spinti dal V6 ibrido che in questo caso eroga 1.200 CV di potenza complessiva, alzando ulteriormente l’asticella delle performance. Abbiamo visto in anteprima la nuova Ferrari F80, ecco com’è dal vivo la nuova supercar di Maranello. La genesi della Ferrari F80 e il design Dopo 4 anni di lavoro l’emozione e il coinvolgimento per l’unveil di questa vettura è palpabile, anche alla luce del fatto che in questa famiglia di modelli convivono alcune tra le icone più significative della storia recente di Maranello e che di supercar non se ne presentano di certo tutti i giorni. Come per la 12Cilindri, anche per la Ferrari F80 a ispirare i designer del Centro Stile guidato da Flavio Manzoni sono stati il mondo aerospaziale, della fantascienza, cercando ancora una volta di non trasmettere alcun senso nostalgico ma piuttosto di creare una vettura moderna, d’avanguardia e di rottura. Il tutto mantenendosi fedeli al DNA del Cavallino. Nella parte frontale dunque ritorna il vizor proposto sulla 12Cilindri, che integra i sottili gruppi ottici capaci di sparire nel motivo black screen quando non attivati. Qui sono state integrate anche alcune funzioni aerodinamiche, con le spalle larghe con un gioco dei volumi che sembra rendere ancora più compatta la cabina. Gli elementi geometrici sulle fiancate richiamano le vetture degli anni ottanta, con due enplate attorno alle ruote anteriori che sono un chiaro riferimento alla F40. La sezione a diedro dei fianchi restituisce anche i due impluvium in stile NACA, canali per convogliare i flussi d’aria che diventano unici nel loro genere. Al posteriore poi troviamo sei sfoghi d’aria sulla copertura del propulsore che richiamano il frazionamento del motore e che rimandano ad una vera e propria spina dorsale che confluisce nell’elemento aerodinamico di coda, l’ala mobile perfettamente integrata e che viene sollevata all’occorrenza dagli attuatori elettrici a seconda delle velocità di percorrenza. La F80 è lunga 4,84 metri e ha un passo di 2,66 metri, più compatta di 50 mm rispetto alla LaFerrari, rendendo la percezione dei volumi ancora più evidente. Una monoposto per due persone Gli interni della Ferrari F80 sono stati pensati per adattare il concetto di monoposto a quello di una vettura capace di ospitare anche un passeggero. Come una Formula 1 carenata dunque, si è ottenuta una soluzione inedita che mette al centro il pilota grazie ad un cockpit avvolgente e un sedile del passeggero che ha uno sfasamento longitudinale consentendo un posizionamento di quest’ultimo leggermente più indietro rispetto a chi si trova al volante, senza andare tuttavia ad intaccare l’ergonomia. In questo modo si è potuta ridimensionare anche la cabina, riducendo la sezione frontale. Per accedervi, si utilizzano le portiere con apertura a farfalla, come sulla LaFerrari, con doppia cerniera ad asse di rotazione che permette un’apertura di quasi 90° sopra il corpo vettura. La Ferrari F80 porta in dote un nuovo voltante, anch’esso ottimizzato, circa 14 mm più stretto del precedente e dalla forma stondata in alto e in basso. Il volante vede la geometria della corona ridursi di 70 mm sull’asse verticale per aumentare la visibilità e la sensazione di sportività della guida. L’impugnatura è stata perfezionata per aumentare il grip delle mani sul volante, sia mani nude che con i guanti per l’eventuale utilizzo in pista. Sulle razze poi tornano i tasti fisici, che sostituiscono l’impostazione full digital degli ultimi modelli del Cavallino. Il quadro strumenti digitale ha una forma squadrata ed è solidale con il piantone dello sterzo, massimizzando anche in questo caso la visibilità del pilota. Davanti al passeggero poi un display aggiuntivo dal quale consultare le informazioni di guida e per l’intrattenimento. Infine la posizione di guida: l’inclinazione della seduta e la posizione dello sterzo ha reso la nuova supercar di Maranello quanto di più simile c’è ad una vettura da gara.  Aerodinamica al potere L’aerodinamica ricopre un ruolo fondamentale anche sulla F80, con nuovi livelli mai toccati prima su una stradale del Cavallino. All’avantreno si è sfruttata l’esperienza in Formula e nel WEC, con 460 kg del carico totale a 250 km/h. E’ stato realizzato un telaio a chiglia alta e nel volume centrale è stato incastonato tra i puntoni e in evidenza rispetto agli elementi circostanti grazie alla verniciatura in tinta carrozzeria, c’è il main plane dell’ala anteriore. All’interno dell’S-Duct due flap seguono il profilo principale completando una configurazione alare a triplo elemento, definito triplano, con curvature e slot di soffiaggio di chiara ispirazione 499P. Il funzionamento aerodinamico dell’anteriore si basa sulla stretta sinergia del triplano con l’S-Duct e la chiglia alta che riducono al minimo il bloccaggio verso l’ala esaltandone la prestazione. Sotto il triplano poi c’è anche l’Active Revers Gurney, un flap mobile. Al retrotreno vengono generati i 590 kg di carico del totale di 1.050 kg a 250 km/h: questo grazie al lavoro combinato di ala e diffusore. Quest’ultimo è stato reso più grande, anticipandone la curvatura e realizzando così un estrattore che arriva a 1.800 mm. In sinergia con l’alettone mobile, il diffusore è capace da solo di generare 285 kg di carico verticale. L’ala attiva rappresenta invece l’elemento maggiormente distintivo di questa vettura, con un sistema che ne consente sia il sollevamento che la regolazione dinamica: in configurazione High Downforce (HD), utilizzata in frenata, ingresso e in percorrenza curva, l’ala forma un angolo di 11° rispetto alla direzione del flusso, generando un carico verticale di oltre 180 kg a 250 km/h. In Low Drag (LD), la posizione è cabrata con bordo d’attacco rivolto verso l’alto, con la resistenza all’avanzamento è molto inferiore, grazie alla riduzione dell’effetto deportante e all’effetto di trazione generato dal nucleo di bassa pressione residuo agente sulla superficie inferiore dell’ala stessa. Il carico aerodinamico varia anche all’anteriore in base a due posizioni, in configurazione chiusa la downforce generata è massima, mentre in posizione aperta è ortogonale al flusso e determina, in modo simile ai DRS delle vetture di Formula 1, lo stallo del fondo vettura privilegiando la riduzione della resistenza all’avanzamento per raggiungere la massima velocità. Il V6 è il meglio che si potesse offrire La scelta del gruppo motopropulsore non è stata casuale. Sulla Ferrari F80, così come sulle altre supercar della gamma, si è portata la tecnologia più adatta e pronta in questo momento storico dal punto di vista dell’avanguardia e delle performance: come negli anni ’80 si scelse il V8 con il turbo, ora è venuto il momento del motore V6 che in questo caso è stato ulteriormente evoluto. Il frazionamento a sei cilindri e le componenti elettriche erogano una potenza complessiva di 1.200 CV, 900 CV termici e 300 CV elettrici, con 850 Nm di coppia a 5.550 giri/min. Le performance parlano così di uno scatto da 0 a 100 km/h che si consuma in 2,15 secondi mentre quello da 0 a 200 che invece viene bruciato in 5,75 secondi, con una velocità massima di 350 km/h. L’unità è in grado di sviluppare una potenza specifica record per un motore Ferrari, ben 300 CV/L, con diverse componenti in comune con la 499P che disputa il WEC, vincente alla 24 Ore did Le Mans: da qui sono mutuate ad esempio basamento, catene di comando e layout della distribuzione, recuperi della pompa olio, cuscinetti, iniettori e pompe GDI. Anche bielle e pistoni sono stati ottimizzati, con un turbo più grande, dimensionato per esprimere il massimo a medi e alti regimi, che grazie al motore elettrico in asse con turbina e compressore può garantire zero turboleg. Si è intervenuti poi anche sulla sua posizione, con il propulsore è stato installato al limite del fondo piatto, portando a soli 100 mm la distanza massima tra l’asse dell’albero motore e tutti i componenti.A questo si aggiunge il comparto MGUK, che invece trae ispirazione dalla Formula 1 e che compone il sistema ibrido, grazie ad assale (e-4WD) e motore (MGU-K) elettrico.  Il sistema ibrido Anche in questo caso il lavoro degli ingegneri di Maranello ha restituito una componente ottimizzata, con l’utilizzo dei sistemi più all’avanguardia: il rotore sfrutta la tecnologia Halbach array per massimizzare la densità dei flussi magnetici e minimizzare peso e inerzia. Il ritegno dei magneti con anelli in fibra di carbonio è invece utilizzato per riuscire a portare il regime massimo a 30.000 giri/min. Lo statore a bobina di dente diminuisce il peso del rame delle testate, mentre l’avvolgimento con filo Litz ottimizza le perdite in alta frequenza. Un convertitore DC/DC si occupa di trasformare corrente continua con una certa tensione in corrente continua a tensione diversa. Questo innovativo componente permette di gestire contemporaneamente la tensione a 800, 48 e 12 V per alimentare batteria ad alta tensione, e-turbo e centraline con elementi ausiliari. L’assale, anch’esso sviluppato e prodotto interamente in Ferrari, comprende due motori elettrici, un inverter e un sistema di raffreddamento integrato. Tale componente permette di attivare il torque vectoring sull’asse anteriore. L’integrazione delle funzioni e il nuovo layout meccanico hanno fruttato un risparmio di circa 14 kg rispetto alle precedenti applicazioni: il componente pesa infatti soltanto 61,5 kg. L’inverter, dedicato alla conversione di potenza e al controllo dei due motori elettrici anteriori, è in grado di generare una potenza totale dell’assale pari a 210 kW; sulla F80 è integrato nel componente stesso e pesa soltanto 9 kg, con una riduzione sensibile della massa rispetto alla SF90 Stradale. Un altro inverte per poi si occupa del motore elettrico anteriore e sere per l’avviamento del V6, il recupero dell’energia e la ricarica della batteria, oltre che offrire un incremento di coppia in determinate condizioni dinamiche offrendo una potenza massima di 70 kW in fase rigenerativa e di 60 kW come supporto al motore a combustione interna. L’accumulatore ad alta tensione utilizza una struttura con 204 celle connesse in serie e suddivise equamente in 3 moduli, per un’energia totale pari a 2,3 kWh e una potenza massima di 242 kW. La Ferrari F80 è già sold out Nel solco di una tradizione importante, a Maranello hanno voluto dare vita ad un nuovo gioiello gioiello in grado di scrivere il suo nome in un novero leggendario ed esclusivo senza sfigurare. La F80 si presenta come una 1+, che ha portato il piccolo V12, il sei cilindri che ha debuttato sulla 296 GTB ad evolversi ancora, sfruttando il know how del motorsport, dalla F1 ai successi del WEC. E’ nato così un nuovo modello di rottura, fedele alla sua vocazione ma in grado di differenziarsi dal suo Heritage senza rinnegarlo. Al punto che i ferraristi se ne sono innamorati ancor prima di saperne il nome: dei 799 esemplari previsti ad oggi, arriverà quasi certamente una versione aperta ma del futuro a Maranello non si parla mai, tutti sono già stati venduti. Il prezzo della Ferrari F80 è fissato in Italia a 3,6 milioni di euro, un particolare di poco conto vista la facilità con la quale i facoltosi collezionisti se le sono accaparrate. Un sogno che si concretizzerà a partire dalla fine del 2025, con le consegne che proseguiranno fino al 2027, anno in cui il Cavallino compirà 80 anni, da cui la scelta di un nome che omaggia la storia, proiettandola nel futuro. Read the full article
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nawapon17 · 7 months ago
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modifiedridesblog · 9 months ago
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The gorgeous tiny 250 LM from the 1960s served as inspiration for Ferrari's chief design officer Flavio Manzoni.
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photos-car · 11 months ago
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yom-2 · 1 year ago
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LaFerrari Design Sketch by Flavio Manzoni
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personal-reporter · 1 year ago
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La Notte Rossa 2023 a Maranello
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Torna la Notte Rossa di Maranello, la grande festa dedicata alla Ferrari e alla passione per i motori con la decima edizione e propone un ricchissimo programma di sabato 17 e domenica 18 giugno. Anche quest’anno i cancelli dell’azienda saranno aperti al pubblico sabato dalle 18 alle 23.30 e domenica dalle 9 alle 15 sarà possibile percorrere  Viale Enzo Ferrari, che attraversa l’area degli stabilimenti del Cavallino, con ingresso e uscita da Via Grizzaga e Via Abetone Inferiore, nel doppio senso di percorrenza. Al centro della festa saranno le auto del Cavallino, infatti grazie alla collaborazione del Ferrari Club Italia nelle strade cittadine sarà allestito un museo a cielo aperto con decine di modelli da ammirare e votare durante la serata di sabato e  le vetture vincitrici di questo Concorso di Eleganza riservato alle rosse saranno premiate ed esposte domenica 18 alle 12 in Piazza Libertà. Sempre in piazza nella serata di sabato ci saranno due speciali allestimenti, Ferrari Club Italia Race con in mostra i modelli Challenge e GT3 di ieri e di oggi, e Le Ferrari del Drake, che proporrà alcune auto del Cavallino Rampante che hanno avuto un significato nella vita di Enzo Ferrari. Ai motori sarà dedicato anche il talk Un caffè con sul palco di Piazza Libertà che alle 19.30 vedrà gli interventi di personaggi di punta dell’automotive come Tomaso Trussardi (Trussardi), Flavio Manzoni (Chief Design Officer Ferrari) e Andrea Pontremoli (CEO Dallara). Ospiti della Notte Rossa per la prima volta in assoluto saranno i giovanissimi piloti della Ferrari Driver Academy: e con loro alle 20.30 dal palco della piazza il pubblico potrà partecipare all’apertura del grande cuore Ferrari, uno dei momenti più attesi della festa. Il Museo Ferrari per l’occasione propone l’apertura straordinaria fino alle 22.30, ticket scontati dalle 19, visite guidate gratuite in italiano e inglese dalle 19 alle 21.30 e alle 21.30 una visita guidata gratuita nella lingua dei segni. A chi vuole approfondire il legame tra la Ferrari e Maranello è dedicato il trekking La strada del mito, con partenza da Via Abetone inferiore, davanti all’ingresso storico dello stabilimento Ferrari, e durata di un’ora, previsto per sabato alle 19 e domenica alle 11. Sempre alla storia della Ferrari a Maranello sarà dedicato lo spettacolo piromusicale con fuochi d’artificio, luci, musiche ed effetti speciali che dal piazzale del Museo Ferrari alle 23.45 illuminerà il cielo, oltre alla mostra allestita alla Biblioteca Mabic dove sarà possibile ammirare i modellini in scala 1:43 delle Ferrari della collezione di Elis Sernesi e le piastrelle dedicate alle rosse di Omega Keramica. E in Via Claudia e Via Nazionale sabato dalle 18 ci sarà l’esposizione delle auto del rally e da pista storiche e moderne a cura di Scuderia Modena Corse, mentre l’Istituto Superiore Ferrari propone dalle 14 di sabato Dalla meccanica all’auto solare, esposizione di prototipi e motori, visite guidate ai laboratori con gli insegnanti e gli studenti della scuola. Non mancheranno i mercati e gli stand gastronomici, tra cui quelli gestiti dalle associazioni del territorio, così come le attività per i più piccoli, dal circuito delle automobiline elettriche e a pedali in Via Dino Ferrari a Pompieropoli, attività per i bambini con i Vigili del Fuoco, un piccolo luna park al Gran Premio delle auto a pedali nel piazzale delle scuole medie in Via Claudia. Inoltre sabato chi partecipa alla Notte Rossa potrà acquistare le magliette e i gadget ufficiali della festa, e il ricavato sarà devoluto dagli organizzatori alle popolazioni dell’Emilia-Romagna colpite dalla recente alluvione. Read the full article
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thectegamer · 2 years ago
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Ferrari: At the prestigious Red Dot awards, the concept car created by the Prancing Horse for Gran Turismo 7 won the "Best of the Best" award. Ferrari was awarded for the concept car created in partnership with Gran Turismo 7 and unveiled last November, both digitally and in a more traditional physical format. The award in question was recognized at the prestigious Red Dot, the most prestigious award in the field of automotive design. The award was founded in 1955 under the name of Verein Industrieform and has been held annually since 2000. The Ferrari Vision Gran Turismo is a one-of-a-kind concept car released exclusively in Gran Turismo 7 and became the first fictitious car to earn the Red Dot "Best of the Best" award. The car was unveiled in 2022 at the Gran Turismo World Series finale in Monaco and is a hybrid that combines a version of the Ferrari 296 turbo V6 and electric motors to produce 1,363hp. It was designed by the Ferrari Styling Center, led by Flavio Manzoni. The Prancing Horse is a regular fixture at the Red Dots, having won 26 in total and no less than 9 "Best of the Best" – the most essential accolade – in a row. However, when it comes to the Vision GTs, the prototypes made in collaboration with Polyphony Digital by some of the most important car manufacturers in the world, the loot is much slimmer: as GT Planet reports, the Ferrari concept car is only the second to have taken the award at home, following the Alpine prototype that had won in the Brands & Communication Design category in 2015 for the "Inspirations" launch video.
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lilliput-army · 2 years ago
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(Flavio Manzoni(@flaviomanzoni) • Instagram写真と動画から)
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suchananewsblog · 2 years ago
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Montblanc and Ferrari’s new pen is inspired by the carmaker’s iconic Daytona SP3
The Montblanc Ferrari Stilema SP3 Limited Edition 599 can balance on its base, and looks more like a blade than a pen. Made from titanium, its cap is angled to mimic sports car Ferrari Daytona SP3’s nose splicing through the air, while the car’s distinctive gills, on the front and rear bumpers, show up on both the barrel and forepart. On a Zoom call, Flavio Manzoni, Ferrari’s chief design…
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rbhcom55 · 2 years ago
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things-about-cars-in-posts · 7 months ago
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5. Art, and more still - marketing!
While hot off the heels of describing cars as items with personality, there’s another perspective the matter can be approached with: art. Usually that’s a word we like to use for something inherently imbued with culture and ideas and beliefs and statements and the lot, right? I mean, my country officially recognized a car as such.
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And right now, if I were a hack, I would make my case by showing you the Art Cars -a BMW project that involved getting their cars painted up by artists- unaware not just that they only prove cars can be canvases but that using them as evidence implicitly paints the world of art as a separate entity holding claim to the term and making it only ever accessible through association with it.
But I'm not a hack. So I'll only show them because they're a vaguely related cool car thing I want to brag about having seen and I show those by default.
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Actually, no, too many of them are too good to ignore, I need to make a separate post about them altogether. But while we're here, let it be known that this is not a thing isolated to BMW: here's a Porsche Vision Gran Turismo (which proofreading friend of the blog @ldub0775 is not that wrong in suggesting I should make a post about) handpainted by one Vexx...
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...here's a Ferrari 812 Competizione art car created by its chief designer Flavio Manzoni...
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...and here's- wait wait wait, back up. I think this one's interesting for our purposes.
I mean, look at all those details. Look at all those decisions, made in sketching, carried to production, and then highlighted again with this example's art. Look at all that non-functional work. Those surfaces on the bumper can't possibly be needed for packaging. Those lines on the hood can't possibly be something airflow cares about. Those cuts on the taillights can't possibly do anything but make the thing more complicated and expensive. And really, we've gone over this, designs change even within the same car just for the sake of making it look different. How is this not human creativity being put at the service of imbuing something with some idea of beauty / emotion / meaning / message? And how can that possibly not count as art by any definition that isn't self-impressed gatekeeping?
But there's more to car design than even that, because where art is just distilled statements, car design is also what some argue you can't have in "real, pure art": marketing. Because cars market themselves, through enticing with their shapes and feels and sounds (just like people!) and channel that into marketing the brand through their badging - which can range from almost foregoing it in off-brand experiments like the aforementioned Pike Cars, in which Nissan badging was literally millimetric, to things like the Italo-Chinese DR1's endearingly embarrassing Ambassador package, which got you a discount in exchange for making your car a drivable billboard.
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Hell, sometimes, in the case of 'halo cars', marketing can even be the only reason a car even exists! For example:
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The LFA was a $375,000 car Lexus sold 500 of - and it cost so much to develop that the brand still lost millions on the whole affair. Or rather, spent millions making little kids all over stop thinking of Lexus as "the brand grandpa endangers road users in", and start thinking of it as "the brand capable of showing Ferrari how it's done". This car's styling, its bespoke V10 engine and the consequent performance figures, its gorgeous interior, they obviously were means to market itself, but marketing itself was itself a means of marketing the cars Lexus actually makes money on.
what do you like about cars?
I think you knew, upon asking this, that I could only ever have answered with either an ironic one-liner or a dozen-part novel. And unfortunately, this is already the second line, so novel it is. So then, without any further ado than the literal half year that’s gone by since this was asked, let's go.
1. Engineering matters
At the end of last year (aka when I started writing this, yikes) my dear old iPhone 6S moved on to a new home because it simply wasn't keeping up with me anymore. (And again, I was using an iPhone 6S in 2023. If I say a phone is too slow, it's too slow.) I had plenty of criteria for the replacement: a smallish screen not overboard on resolution, ideally a physical media control button and/or vibration toggle, repairability, a FUCKING AUX JACK... Something like the Sony Xperia 10, whose only real issue is marketing so trash you've only just now learned Sony never stopped making phones.
And yet...
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This fancy wallpapers-sporting foldable is a Motorola RAZR 5G, a phone whose too-big screen already broke (though at the edge due to adhesive issues) and those who dared try warn repairing it will be as hard as phone repairs get. Why the fuck did I buy this? Well, because it has something more important than the aux jack, proper sizing, and good cameras: it made me go “That’s so cool!”, and when’s the last time a phone made you say that? It's the cusp of a new technology, and whether it becomes the future of phones, a future of phones, or just a weird footnote, it is an island of interesting in a sea of boring. And sadly, even this island is rapidly sinking. The drive for new form factors has already boiled down to the same two phones and their evolution is sinking into the usual millimetric proportion tweaking, camera rearranging, touchscreen expanding, case material switching, fingerprint sensor moving, and spec improvements not even manufacturers can come up with use cases for. I mean, seriously, how does the iPhone 15 differ from a software-updated iPhone X (which is apparently not pronounced "x", so I guess the iPhone Twitter)? Nothing is new. Nothing is tackled differently. The user experience does not differ. And why should it, when iPhone users will get a new one out of habit anyway and many are so tech illiterate moving a button could hospitalize them? Five generation newer and 150% faster are numbers you basically have to trust, because they don't make a difference that matters.
But in cars? 150% faster will matter alright. Even just looking at it. Cars are a visceral experience to even witness, let alone ride in or drive, and the frantic engineering pursuits for performance and overall capability actually have impactful real world implications beyond "some pockets will bulge 1mm less". And their engineering involves so many fields that there’s always a breakthrough going on somewhere - which leads to another reason their engineering is so interesting: there’s simply so much of it that anyone interested in engineering will find something for them, no matter their level or sector of expertise! Interested in mechanics? Well, obviously you’ll have a field day! Aerodynamics? Don't even get me started! Electronics? You're getting more goods by the year! It spread from engine management to safety assists to infotainment to ergonomic adjustments to even suspension and aerodynamics! Sound design? Even just working on the way engines sound is a profession of its own, let alone making these barrels of metal and glass propelling themselves at triple digit speeds through hundreds of explosions a second things you can comfortably have a conversation in - and that's not even mentioning horns and chimes! Hi-Fi? We’ve spent most of a century trying to get concert hall sound from a tiny tin can where everyone sits off-center and everything bumps and shakes around and you have maybe room for two components* a third the normal size and speakers can only be in a handful of places you wouldn’t want them which may well be the next room over**!
And this is just engineering.
*Like everything in the car world, there are exceptions to that
**For those unfamiliar, subwoofers, the speakers dedicated to, indeed, sub-bass, due to their frequent humongousness are often installed in the trunk.
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carsthatnevermadeitetc · 2 years ago
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Ferrari SP51, 2022. A new one-off by Ferrari’s Special Projects division made to the specifications of a Taiwan-based client and Ferrari collector. Designed by the Flavio Manzoni-headed Ferrari Styling Centre, the SP51 is a front-engined V12 spider based on the 812 GTS platform. Finished in new Rosso Passionale three-layer paintwork developed specifically for the car, the blue and white livery is inspired by the 1955 Ferrari 410 S 
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