#fede e viaggi
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“Pellegrini verso le antiche terre di Maria De Zio”. Un avvincente romanzo ricco di avventure e sentimenti
Si arricchisce di un nuovo romanzo storico la collana “Gli Emersi – Narrativa” dell’Aletti editore, con l’opera “Pellegrini verso le antiche terre”, scritta da Maria De Zio. E’ la storia del viaggio di alcuni pellegrini, fra cui dei ragazzi, che percorrono la Francia e l’Italia, partendo dalla zona di Reims fino alla Puglia. Le vicende personali dei protagonisti si intersecano con eventi storici…
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Oggi chiudo finalmente un altro capitolo che mi aveva intossicato parecchio negli ultimi anni: nel 2018 prima di peggiorare e morire mia madre aveva prestato una discreta cifra a uno dei miei cugini per permettergli di aprire un mutuo e comprare casa, specificando che se le fosse successo qualcosa lui avrebbe dovuto restituire l'importo a me. Al funerale (giugno 2020) gli dissi che non avevo mai dovuto riscuotere debiti da nessuno e che non volevo avere problemi. Mi disse che non ce ne sarebbero stati. Non era vero. In questi anni gli ho dovuto sempre cercare io la restituzione con molto disagio fino ad arrivare al 2022 anno in cui mi disse che avrebbe saldato l'ultima parte. A luglio di quest'anno gli ho dovuto scrivere che non aveva tenuto fede a nulla di ciò che aveva detto mentre da parte mia non gli avevo fatto pressione per anni senza nemmeno chiedere gli interessi (mentre lui pubblicava vacanze e viaggi all'estero) e gli ho dato come ultimatum il 31.12 sotto minaccia di ricorrere a un avvocato. Prima di scrivermi che non ce ne sarebbe stato bisogno si premuró di dirmi che non stava buttando nessuno in mezzo a una strada (facendo intendere che io non avevo problemi di denaro). Da allora non l'ho mai più sentito, sia lui che la compagna hanno evitato accuratamente ogni contatto con noi, inclusi auguri di feste/onomastici/compleanni che noi abbiamo invece onorato. Oggi ha saldato. Gli ho scritto
"Ho ricevuto l'importo. Buona fine e buon inizio."
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◉Eɴᴛᴀɴɢʟᴇᴍᴇɴᴛ
Erwin Schrödinger nel 1935, conió questo termine elaborando la teoria dell’entanglement, conosciuta anche come “la teoria che non fece dormire Einstein”.
Diversi capoccioni della fisica si ritrovarono impantanati in un groviglio (che poi è anche la traduzione letterale di Entanglement) in cui cercarono di capire il comportamento delle particelle.
Secondo la teoria dell’E. infatti, due particelle che abbiamo creato un legame quantico, anche se separate e poste a distanza l’una dall’altra riescono a rimanere in sincronicità cioè conservano la memoria l’una dell’altra e se una giace in uno stato d’inerzia, anche l’altra lo farà.
Pura poesia.
Non tutte le particelle sono entangled, devono o essere state generate da uno stesso processo, o aver condiviso un tempo “significativo” che consenta il legame.
Vi suona familiare?
Una volta separate allora, continueranno anche a distanza a scambiarsi informazioni.
Questo fu l’inizio.
Tali capoccioni tra cui il mai abbastanza compianto genio Albert Einstein, fu uno dei maggiori detrattori di questa teoria e di fatti spese molte notti per sondarne l’infondatezza.
E soprattutto: egli era convinto che il legame tra le due particelle esistesse “ a prescindere” cioè anche se nessuno le osservasse.
Questa volta il nostro amato Albert si sbagliava.
Le particelle creano un sistema unico soltanto dal momento in cui arriva un osservatore cioè un’interferenza esterna, una terza forza.
Questa terza forza fa sì che le due particelle diventino effettivamente una cosa sola.
Vi viene in mente qualcosa di più romantico? A me no. Altro che bracciali di Pandora e Spa di coppia.
Queste due dolci particelle inizialmente erano viste come “due guanti” posti in due diverse scatole per cui aprendo la scatola del guanto destro, sapevi automaticamente che nella seconda scatola c’era il sinistro.
Invece poi grazie agli studi di altri capoccioni quali Alain Aspect, si comprese bene che le particelle diventavano effettivamente parte di un unico sistema per cui non è che trasmettevano informazioni alla velocità della luce, ma erano proprio una cosa unica.
La perturbazione esterna rende possibile tale unione e una volta separate le due particelle queste continuano ad essere… un unico sistema.
Non vi state emozionando? Io sì ogni volta che lo ristudio ovviamente con le mie bieche competenze in fisica quantistica (materia che da buon pesci percepisco per intuito senza comprenderla con la testa nè riuscire a spiegarla, perció perdonatemi!).
I primi esperimenti sono stati condotti sulle particelle, poi sugli atomi e da poco, sulle molecole!
Al di là degli scenari possibili in campo scientifico (inclusi i famosi viaggi nel tempo) questo ci dovrebbe far riflettere su quanto rimaniamo effettivamente condizionati dalle persone con cui ci siamo letteralmente intrecciati.
Non basta una stretta di mano, occorre effettivamente un processo più elaborato e profondo, più significativo, ma una volta instaurato quel legame, allora noi sentiamo anche a kilometri di distanza ció che l’altro sente. E viceversa.
Quando meditiamo o pratichiamo insieme creiamo effettivamente quel legame sottile, così come quando amiamo qualcuno, ci viviamo insieme, ci uniamo fisicamente.
Quel legame continua a parlarci dell’altro anche mentre l’altro tace o è lontano e se muore, anche una parte di noi muore.
La terza forza è quella che fa la differenza: questa terza forza e l’amore.
L’amore è energia, attenzione e calore.
Ed è questa triade a fare di due, Uno.
In altre parole l’amore vuole che tutto ritorni a Uno e questo ce lo dicono tutte i grandi maestri a cui non prestate abbastanza fede, ma ve lo dicono anche i suddetti capoccioni della scienza: almeno qualcuno ora crederà a loro.
Io ho sempre creduto alla musica più di tutto e quindi credetti a Bjork quando scrisse “all is full of love”.
ClaudiaCrispolti
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In viaggio con Lui
Ci sono viaggi che progetti e desideri da anni. Pronta ad affrontare la fatica, salite interminabili e discese scivolose, pioggia, freddo e l'inattesa solitudine. Ho fatto un viaggio per fede dedicato a Lui. E così è stato per la maggior parte del tempo, io e Lui da soli. Le stesse strade e sentieri però avevano due aspetti opposti. Viaggiatori che si facevano trasportare una montagna di bagagli da un villaggio all'altro, ma sulle spalle portavano lo zaino perché così fan tutti. Mete progettate come giro turistico e ignorare la storia e origine dei sentieri percorsi. Durante qualche incontro casuale qualcuno mi chiedeva il motivo del mio viaggio e la reazione era sempre la stessa, rimanevano stupiti... ma davvero... e perché per fede? Vallo a spiegare. Quanto ti ho pensato amico mio. Quanto avevi ragione... Sono riuscita a portare a termine il mio pellegrinaggio, sono felice ma delusa dalla mercificazione di ogni briciola di spiritualità. Nello sguardo conservo i boschi e i luoghi percorrsi, nel cuore la gioia e la fede che mi ha portato fin là, ma penso che questa esperienza termina qua...forse, non lo so.
cywo
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Scrivo quello che penso e sento. Ciò che penso non è che il riassunto di quello che ho vissuto e di tutte le mie esperienze positive e negative, di tante delle mie storie, delle mie emozioni e pure di qualche sogno realizzato e da realizzare al più presto. Parlo d'amore, di passione, del profano e del sacro, di me. Di sentimenti e d'affetti parlo di attrazione e di desideri reali, di speranze parlo di viaggi. Parlo di voglie e di condivisione, di fuoco e di fiamme di rispetto e di complicità. E parlo di onore, di fede e di amore verso Dio. E verso te.
lan ✍️
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Il circo globale del clima, formalmente noto come 29a Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29), è in corso a Baku, in Azerbaigian, e il tempismo non potrebbe essere migliore. O peggio, a seconda della prospettiva.
Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha dato un meritato pugno allo stomaco ai fedeli del clima riuniti.
Dopotutto, nulla rovina un buon sermone sulla salvezza planetaria come un parrocchiano che rifiuta di prendere sul serio il vangelo.
Mentre i delegati della COP29 si affrettano a produrre "consenso", la realtà è chiara: la politica climatica globale è sempre stata un castello di carte e l'elezione di Trump è la folata di vento che mette a nudo le sue fragili fondamenta.
Dite quello che volete su Trump, ma almeno lui è coerente. Il suo primo mandato ha fatto a pezzi l'Accordo di Parigi e ha promosso senza scuse l'indipendenza energetica americana, dando priorità al pragmatismo economico rispetto ai nebulosi obiettivi climatici. Ora, con un secondo mandato, i crociati del clima stanno sudando, non a causa del riscaldamento globale, ma perché i loro piani multimiliardari dipendono dalla cooperazione indiscussa degli Stati Uniti.
Lo stesso Accordo di Parigi, salutato come una pietra miliare nella diplomazia climatica, è fondamentalmente inefficace. Anche l'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE) ammette che gli impegni attuali sono ben lontani dagli obiettivi che sostiene siano necessari. Con Trump di nuovo al potere, anche queste promesse inefficaci rischiano di essere ignorate. Siamo onesti: non dovremmo applaudire la chiarezza? Almeno qualcuno è disposto a smascherare il bluff.
Se la vittoria di Trump non è sufficiente a inasprire l'umore a Baku, l'assenza dei principali leader mondiali ha sicuramente fatto il di peggio. Ursula von der Leyen dell'Unione Europea, Lula da Silva per il Brasile e altre figure di spicco sono convenientemente "troppo occupate" per partecipare, lasciando il "coro del clima" senza i suoi solisti di punta.
Questa mancanza di presenze è più di un conflitto di programmazione; è un silenzioso riconoscimento che la routine del vertice sul clima sta perdendo vigore. Decenni di riunioni annuali della COP hanno prodotto ben poco, al di là di comunicati gonfiati e accordi inapplicabili. I veri credenti, naturalmente, emergeranno ancora con proclami di "progresso", ma chiunque presti attenzione sa la verità: le ruote si stanno staccando dal carro...
Uno dei principali punti all'ordine del giorno della COP29 è la proposta di incanalare 1 trilione di dollari all'anno ai paesi in via di sviluppo per l'adattamento e la mitigazione del clima. Come finanziare questo massiccio trasferimento di ricchezza? Le idee spaziano dalla tassazione delle compagnie petrolifere alle tasse sui viaggi aerei e sulle spedizioni.
È una truffa impressionante, ma analizziamola. I paesi in via di sviluppo chiedono risarcimenti per un problema che sostengono di non aver causato, mentre le nazioni ricche promettono denaro che non hanno. Anche se queste tasse si materializzassero (altamente dubbio), i fondi sarebbero probabilmente sperperati in sciocchezze come i parchi solari che smettono di funzionare dopo due anni o le turbine eoliche che non possono sopravvivere a una forte brezza.
Le voci più forti alla COP29 provengono da paesi che si dipingono come vittime delle nazioni industrializzate. Eppure molti di questi stessi paesi stanno raddoppiando i progetti di carbone, petrolio e gas, dimostrando ancora una volta che l'ipocrisia è la vera risorsa rinnovabile. Con Trump che non è disposto a fare il benefattore oppresso dai sensi di colpa, queste nazioni potrebbero dover ripensare la loro strategia o, meglio ancora, concentrarsi su un vero sviluppo invece di inseguire l'elemosina per il clima.
Scegliere l'Azerbaigian per ospitare la COP29 è o il massimo dell'ironia o un momento di chiarezza. Una nazione la cui economia dipende dalle esportazioni di petrolio e gas è ora il palcoscenico per le discussioni globali sull'eliminazione graduale dei combustibili fossili. È come chiedere a una volpe di fare la guardia al pollaio e poi consegnarle un libro di cucina.
La linea ufficiale è che l'Azerbaigian si sta diversificando nelle energie rinnovabili, ma non prendiamoci in giro. Ospitare la COP29 è una trovata pubblicitaria, un'opportunità per lucidare l'immagine del paese continuando a rastrellare profitti dalle stesse risorse che la folla del clima vuole eliminare.
La scelta dell'Azerbaigian è emblematica di una verità più ampia: la diplomazia climatica è piena di contraddizioni. I leader mondiali predicano l'austerità mentre volano su jet privati. Le nazioni dipendenti dai combustibili fossili promettono lo zero netto. E ora, i campioni della decarbonizzazione si incontrano in un petrostato. È tutto teatro, e il pubblico è sempre più stanco.
Ammettiamolo: il processo COP non è mai stato progettato per avere successo. Si basa su accordi inapplicabili e sulla buona volontà di nazioni con interessi contrastanti. Il risultato è un ciclo prevedibile di annunci esagerati, promesse vaghe e poca azione.
Richiedendo l'unanimità, i vertici della COP garantiscono di fatto la mediocrità. Ogni nazione ha il diritto di veto, e qualsiasi proposta seria è ridotta a insignificante. Se a questo si aggiunge l'instabilità politica nei paesi chiave – Trump negli Stati Uniti, le tensioni geopolitiche in Europa e le turbolenze economiche nei paesi in via di sviluppo – le crepe nel sistema diventano evidenti.
La parte più divertente della COP29 è la pretesa che tutto questo sia importante. Anche se il fondo proposto da 1 trilione di dollari fosse pienamente realizzato (avviso spoiler: non lo sarà), non intaccherebbe le emissioni globali. Perché? Perché la Cina e l'India, i maggiori emettitori del mondo, stanno ancora costruendo centrali a carbone più velocemente di quanto si possa dire "compensazione del carbonio".
La rielezione di Trump è un forte promemoria dell'inutilità delle politiche climatiche globali. Il suo rifiuto impenitente dell'ortodossia climatica mette a nudo ciò che molti già sospettano: questi vertici sono poco più che elaborate sciarade, avulse dalla realtà pratica e piene di contraddizioni.
Invece di lamentarsi del ritorno di Trump, forse i fedeli del clima dovrebbero ringraziarlo. Rifiutandosi di stare al gioco, sta esponendo la vacuità della loro agenda. E se la COP29 non otterrà nulla oltre a dimostrare questa verità, allora sarà stato un vertice degno di essere ricordato.
Da Fernan. Arnò, FB.
#truffa energetica#truffa climatica#truffa rinnovabili#Cop29#centrali nucleari#centrali a metano#centrali a carbone#petrolio#Donald Trump#USA#Cina#India
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Colui che scrive già esiste e
tu scrivi. Di cose che già esistono.
Mentre esse dicono che te le inventi.
Sei silenzioso. Come una rete lanciata
da pescatori clandestini. Come un angelo
che sa cosa porterà la notte.
E viaggi. Scordi
per potere ritornare.
Scrivi e non vuoi ricordare
la pietra, il mare, i fedeli
che dormono con le mani disgiunte.

Nikola Madzirov
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Si ha paura della morte, ma in realtà con la morte ci si libera.Il passaggio dalla vita a quella che chiamiamo morte è l’argomento rimosso dei nostri tempi. Ma in realtà la morte non è fine. Non è inizio, ma passaggio.
Il senso della nostra esistenza terrena è quello di crescere, diventare esseri completi, e ritornare all’unità. In questa visione si uniscono due mondi, est e ovest, mistici e scienziati e persino viaggiatori astrali; viaggi astrali ne facciamo tutti ma non siamo in grado di accorgercene. Molti cristiani in fondo la pensano come i buddhisti e viceversa. La fede non significa niente, bisogna avere esperienza diretta delle cose. Io ho avuto molte esperienze mistiche sin dagli anni Settanta ma non le racconto perché la gente non è preparata. Si ha paura della morte, ma in realtà con la morte ci si libera. Tutti siamo prigionieri di abitudini, paure, illusioni. Le sofferenze dovrebbero indurci ad abbandonare l’ego, che chiude la strada del ritorno alla nostra natura divina. Ho scritto anche parecchie canzoni mistiche. Attraverso la musica si può imparare ad aprire il cuore gli uni agli altri.
Franco Battiato, 18 maggio 2021 - Bisognerà per forza attraversare alla fine la porta dello spavento supremo
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Speciale Matryoshka - P Diddy, the big secret
°Le verità (ancora) nascoste°
A cura di @mary_luigi13
DISCLAIMER: all rights reserved to respective owners. Foto tratte da siti terzi
É stato rilasciato lo scorso 14 gennaio "Diddy-the making of a bad boy", il temuto #documentario sul magnate newyorchese in carcere dallo scorso settembre con vari capi d'accusa. "Quando la luce in studio era rossa voleva dire che stava facendo s3ss0. E alcune di quelle ragazze erano minorenni", ha dichiarato uno dei collaboratori di #Diddy, una delle tante testimonianze che puntano il dito contro il rapper in un documentario shock di 90 minuti. Ed é proprio il vizietto per le "lolite" ed i ragazzini che accomuna Diddy ed i suoi "adepti" al defunto ed altrettanto noto concittadino #JeffreyEpstein. Quest'ultimo, d3c3duto nell'estate del 2019 in galera, non aveva solo in comune l'essere newyorchese e la passione per certe perversioni con Diddy: entrambi tenevano nota di tutti coloro che frequentavano le loro feste ed i loro viaggi. Chi viaggiava sul #LolitaExpress, jet privato di Epstein, e/o soggiornava a Little St. James veniva "ripreso e segnato" così come chi presenziava ai white parties e/o ai parties #Freaksoff di Diddy. Liste tenute segrete oppure solo in parte svelate: pochi nomi noti-dal principe Andrea ai coniugi #Carter-e molti pezzi grossi protetti dal segreto. Segreto che potrebbe essere svelato dal neo Presidente #DonaldTrump. Fu infatti #Musk ad annunciare in pompa magna su X l'intenzione di Trump di rendere note nella loro interezza la Diddy e la Epstein list. Sino ad ora ha desecretato i file sui #Kennedy e #MartinLutherKing. Terrà fede alla sua parola o lascerà cadere nell'ombra questo ennesimo grande segreto d'America?
instagram
Una nuova puntata del format choc dedicato a P Diddy.
Segui Matryphotos!
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Don Euro è in carcere, Cassazione ha confermato la condanna
Ha cominciato a espiare da alcuni giorni la sua condanna in carcere, a La Spezia, l’ex parroco a Massa Gianluca Morini, detto don Euro per la sua richiesta di denaro ai fedeli, motivata per dare sostegno alle iniziative della Chiesa, ma poi finalizzata anche a pagarsi viaggi, cene, altre spese voluttuarie e persino feste a luci rosse. Il 22 gennaio – riporta la diocesi di Massa Carrara Pontremoli…
#Carrara#cassazione#comunità#condanna#condannato#conseguenze#Diocesi di Massa Carrara#Gianluca Morini#La Spezia#magistratura#Massa Carrara#notizie#Pontremoli#Toscana#vittime
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"Tra fede e cultura: l'Ave Maria e il suo ruolo nelle chiese americane"
di Francesca Romana Bianco Le chiese raccontano la storia di una città. Al di là dell’architettura e dell’arte, questi luoghi di culto riflettono la cultura, le tradizioni e la spiritualità delle comunità che li vivono. Durante i miei viaggi negli Stati Uniti, ho sempre dedicato del tempo a visitare chiese, cattedrali e monasteri, osservando non solo la bellezza degli edifici, ma anche i…
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IL PIACERE PROIBITO
Vite che non sbocciano, che non ingranano, adulti mai nati, fermi, bloccati dentro scomodi grembi.
La patologia più grave, che per la scienza non è incasellata tra le patologie, è quella dei MAI NATI.
Ci sei, sei qui, cammini, guadagni, parli, fai sesso, viaggi, acquisti eppure non sei tu.
Non è la tua vita.
La vita è altrove.
Le cose accadono ma non a te.
La gente svolta, cambia, evolve, e tu sei fermo, come nel gioco dell’oca “fermo un altro giro”, e sto giro conta 40,50, 60 anni.
Sensazione di vivere espropriati da se stessi, 007 senza licenza di vivere.
Senza licenza per vivere ciò che piace davvero, perché il resto viene facile.
Il piacere è proibito, ciò che ami e desideri davvero, non osi nemmeno pensarlo ad alta voce e nemmeno dentro te.
E sapete quando il piacere diviene come la mela per Adamo ed Eva?
Quando si è mantenuta fede al patto depressivo familiare, quando stare bene è un fottuto reato, quando ci si è dovuti spegnere il fuoco da soli per non far sentire spenti quegli altri, quando la madre era invidiosa, troppo egocentrica, un seno cattivo direbbe la psicanalisi.
Il piacere di esserci e di Osare, di ardere, fare casino, essere eccessivi, essere creativi, sboccati, sopra le regole, affamati, voraci di vita.
Ma il piacere è soprattutto muovere il passo verso dove punta il cuore; il mai nato, lo vede! E va.. da un’altra parte.
E non è paura.
Non è sabotaggio, è per antico divieto materno.
È per sacro sigillo di stantìa fedeltà.
E dove è andata a finire tutta questa spinta? Repressa, dentro, sotterrata.
Come un sepolto vivo che ha giusto un foro per l’aria.
Si avverte violento il desiderio di rivalsa, di mordere la vita, di prenderla a calci in culo, di far vedere a tutti chi sei, ma ormai il tuo fuoco è spento, e sei così devastato dentro che non hai la forza per andare contro quell’invisibile mano che continua, giorno, dopo giorno, dopo giorno, a versarci acqua.
Quella mano è la tua, e con una mano vorresti accenderti e con l’altra, sei un pompiere.
Quella vita non nata, paralizzata dentro un gelido sepolcro, da cui spunta qualche foglia, ma non il tuo fiore, è la tua, la tua vita incatenata ad un antico tradimento, forse prima che nascessi, prima di emettere il primo respiro, eri già consapevole che sarebbe andata così.
E credo, niente per l’essere umano sia più tragico di questa frase, non per nulla tratta dalla canzone “Hurt” :
You are someone else, i am still right here e cioè vedere che i fiori sbocciano, crescono, fanno frutti e tu sei lì che non muovi un passo.
C’è tutto quel che ti serve per germogliare, ma tu in qualche modo senti che non lo puoi fare, che ti è vietato, che i piaceri e le gioie della primavera sono vietate, che il pullulare degli amoretti estivi puoi guardarlo da una cartolina, che le rondini svolazzano e tu sei estraneo a quella primitiva contentezza.
Ci sono figli che Dio non sa aiutare per quanto incastrati nelle loro angosce antiche, figli incasinati, figli disperati, che respirano flebili, accucciati nel fondo di un congelatore come una busta di surgelati.
Non so se questi figli vedranno mai la luce.
Forse non basta una vita, forse ce ne vogliono due, tre o chissà quante.
E non fatevi ingannare: non basta la volontà o il senso di responsabilità e non è vero che è tutto nella testa.
Anzi.
È una briglia marchiata nel DNA, è una paralisi dell’essere, che senza le giuste mani, rimane inoperabile.
YOU ARE SOMEONE ELSE
I AM STILL RIGHT HERE,
Cantavano i nine inch nails, ma molto meglio resa dall’immenso Johnny Cash, vero campione del soffrire e dell’autodistruzione, da buon pesci qual’era, salvato in estremis da June Carter, sua devota moglie cancerina.
È vero e lo credo che queste vite mai nate possano trovare la loro primavera grazie a un’ostetrica dell’anima.
Non ci si toglie dal ghiaccio infernale a mani nude, quando già si è privi degli strumenti per camminare.
Ci vuole Virgilio, ci vuole June, ci vuole un amore che ti strappi da quel grembo di eterna cova.
Che tutti i mai nati possano trovarne uno, non importa sotto quale forma, sotto quale veste, che si manifesti a voi, che sappiate riconoscerlo, e lasciatevi trarre in salvo.
Qualcuno nasce da solo, qualcuno no.
ClaudiaCrispolti
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Madonne Madri e letterati

Madonne Madri e letterati Madonne Madri e letterati. Divinità, Religiosi, Veggenti, Madri, Eroi, Atei e Letterati! La storia di Pierina Gilli e delle Fontanelle di Montichiari, le apparizioni della Madonna e Carl William Brown. Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. La religione non è altro che una forma di letteratura, per fortuna però la letteratura non è solo una forma di religione. Carl William Brown Io non ho mai pensato ad altro che fare il mio dovere, pregando e confidando nella Madonna. Don Bosco O Vergine Madre, figlia del tuo stesso Figlio (di Cristo-Dio), la più umile e la più alta tra tutte le creature, termine fermo della sapienza divina, tu sei colei che hai nobilitato a tal punto la natura umana che il suo Creatore non disdegna di diventare sua creatura (con l'Incarnazione). Dante Alighieri: L'invocazione alla Vergine (Paradiso, XXXIII, 1-39) Ogni tanto in qualche luogo appare la madonna, la stupidità invece continua a voler agire in clandestinità. Carl William Brown Abbiamo un infinito desiderio di amore, di comprensione, di fiducia, di bellezza, di gioia, di pace. Siamo tanto stanchi di questo mondo che da ogni parte, con la sua cattiveria, ci assale e ci turba. Enrico Medi La Madonna, il mostro di Lochness e lo stesso Dio si vedono raramente in giro; al contrario la stupidità appare dovunque. Carl William Brown In ogni pericolo invocate Maria e vi assicuro che sarete esauditi. Don Bosco La Madonna è l'essenza universale della donna, è il simbolo divino della madre per eccellenza, è lo spirito della vita e dell'amore che sopporta e resiste al dolore, alla sofferenza e alla morte, per rendere immortale la memoria dei propri figli. Carl William Brown Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e trasparente come una sorgente. Padre Leonzio de Grandmaison I miracoli non finiscono mai di stupirmi. Una folla di fedeli si è infatti radunata presso il santuario di un piccolo paesino del meridione per odorare la statua della madonna che da alcuni giorni aveva la dissenteria. Carl William Brown Se insorgono i venti delle tentazioni, se vai contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria! San Bernardo Uno tra i più strabilianti poteri della stupidità è senz'altro quello di far apparire la madonna. Carl William Brown Remori del Gesù che fu partorito da una madonna vergine, all'università cattolica di Roma i chirurghi plastici, ricostruendo l'imene, ridonano la verginità. Per la stupidità invece non c'è bisogno di alcun intervento. Carl William Brown La Madre di Dio è Madre nostra. La Madre di colui in cui speriamo, è Madre nostra. la Madre di colui che solo può salvare è Madre nostra. Sant'Anselmo di Aosta Dai tempi di Lutero la chiesa sa perfettamente che il denaro è lo sterco del diavolo, per questo è profondamente impegnata ad usarlo come concime per la madonna! Carl William Brown A proposito, questa riflessione persiana la dedico ad una collega che ho conosciuto alcuni anni fa, e che mi confidò che la sua massima aspirazione era quella di diventare una brava insegnante, madonna, chissà quelle mediocri o scadenti! Carl William Brown O Maria, figlia prediletta del Padre, madre ammirabile del Figlio, sposa fedele dello Spirito Santo. San Luigi M. Grignion de Montfort La madonna di Luordes ha fatto senz’altro numerosi miracoli, soprattutto in favore di quelle agenzie turistiche che organizzano i viaggi per i pellegrini in terra francese. Carl William Brown La Madonna ha procreato senza peccare anche perché lo sanno tutti che mentre prendeva il sole lungo le sponde del mar rosso è stata impollinata da un ape. Nei tempi in cui il viagra era ancora lontano la forza del desiderio poteva infatti far questo ed altro. Carl William Brown Io ti amo Maria, perché tu sei la madre di tutti gli uomini, la madre dei Santi, la consolatrice di coloro che soffrono. San Giuseppe Cottolengo Quando starete per morire ricordatevi sempre di ogni madonna con bambino e di tutto il dolore che è destinato a nascere da quei grembi materni. Carl William Brown Le immagini vitali attenuano la desolazione mortale in cui siamo avvolti e una splendida ed immobile madonna con bambino ci rammenterà sempre con estrema poesia la triste ed amorosa realtà che ci tiene prigionieri. Carl William Brown

Madonne visioni e letterati Chi dice che agli italiani non piace fare la coda, ieri sono passato per ben due volte davanti all'ufficio postale vicino a casa mia, e con grande giubilo e vibrante soddisfazione ho notato che al suo interno c'era una fila della madonna. Dovrebbero mettere anche un sovrapprezzo per ogni servizio, perché almeno la gente sa come passare e sfruttare il tempo in un modo costruttivo e dignitoso, e la qualità, in un mondo che funziona, dovrebbe essere sempre ben retribuita. Carl William Brown Gesù, Figlio di Dio, ti supplico: per l'amore infinito che porti a tua madre, concedimi di amarla come tu l'ami e vuoi che sia amata. Sant'Anselmo di Aosta Grazie alle bestemmie e a tutte le varie imprecazioni, il Buon Dio, il suo povero figliolo e la casta Madonna sono i personaggi più citati nella storia dell'umanità, con buona pace dello spirito santo. Amen. Carl William Brown La Madonna ha creato Gesù, figlio del Padre Eterno, ed è diventata il simbolo materno e femminile più religioso della nostra divina umanità. Già solo per questo il mito del Cristianesimo dovrebbe farci capire il valore del suo ineguagliabile messaggio spirituale. Carl William Brown Non credo ai diavoli, tanto più che per esplicito riconoscimento della loro guida io non sono una parte valida del contratto, primo perché non ho un’anima, secondo perché in fatto di stupidità anche all’inferno ne sanno meno di me! Stupidità, sia ben chiaro, intesa in modo globale e non alla maniera di qualche strano e stitico scrittore. Ma veniamo invece al culto della dea madre, mito del quale nutro una certa fascinazione e al quale dedicherò nientemeno che un intero sito. La madonna stessa infatti ha deciso di aiutarmi nella divulgazione della mia lotta contro la stupidità e io non ho potuto far altro che accettare i suoi favori. Dicevo, il culto della dea madre, tutti infatti nasciamo dalla donna e tutti sappiamo sin troppo bene quanto le madri aspirino alla realizzazione dei propri figli. Ma ahimè per una madre che si rallegra ce ne sono milioni e milioni che piangono, e allora, allora risolviamo questi indovinelli. “Fermati sei bello”! A morte i diavoli e non solo loro. L'Eroe non è altro che un figlio nato dall'unione di un dio o una dea con un essere umano, è un geniale essere intermedio a metà fra gli dei e gli uomini destinato ad intervenire nel mondo con imprese eccezionali. L'eroe sa lottare con estremo coraggio e generosità, e per una ragione o un ideale ritenuti validi e giusti arriva persino al sacrificio di se stesso perché è consapevole che le sue gesta dovranno continuare ad alimentare il mito, il racconto, la narrazione. L'origine di questa storia risale ad alcuni anni fa, ma forse faremmo meglio a dire che inizia agli albori del cristianesimo e magari anche un bel po' prima. Comunque siamo nel 1992 quando una strana donna contatta un personaggio ancora più strano. I due non si conoscono ed il motivo del loro incontro è una consulenza linguistica che la signora richiede al giovane studioso di cui non conosce nemmeno il nome. Il tutto si risolve in una settimana e da origine ad alcune traduzioni in varie lingue di un piccolo libricino di preghiere che riguardano una povera veggente di campagna a cui è apparsa a più riprese la madonna. Il nostro ateo traduttore fa così la conoscenza indiretta della signora Pierina Gilli, della Madonna Rosa Mistica e di un luogo ad una ventina di chilometri da casa sua, le Fontanelle di Montichiari. Passano otto anni e in un temperato giorno di luglio il nostro eroe finalmente si ritrova con la madre nella suggestiva località che inspiegabilmente lo colpisce così a fondo da fargli avere persino un colloquio con la stessa Beata Vergine Maria, la quale tuttavia non proferisce nemmeno parola. La cosa potrà sembrare assurda a tutti, ma non al nostro strano e surreale letterato che nel frattempo è rinato più di una volta e ora si fa chiamare Carl William Brown, ovvero il fondatore del Daimon Club! Il testo della comunicazione è breve, deciso, laconico, sintetico, suggestivo. Il ricevente non ode altro che queste parole: "Caro amico, tu sei ateo, ma sei più religioso di un mistico ed è per questo che voglio che tu critichi il potere della stupidità del mondo. Io sono la madre dell'umanità, la quale diviene sempre più assurda ed egoista e si dimentica sempre più spesso di applicare il messaggio cristiano. Ora io voglio che tu comunichi il mio verbo ed in compenso io ti aiuterò nella tua battaglia contro il potere e l'autorità della banalità. Le nostre voci si leveranno alte nel cielo, nel mito, nel racconto, nella gioia e nella sofferenza. La religione non è altro che letteratura e la vita non è altro che arte, tutti devono poter comunicare, tutti devono poter conoscere senza alcuna intolleranza di sorta e visto che tu hai sempre studiato e letto le sacre opere, devi avere il diritto, anche se non credi, di poter dire la tua. Divulga perciò le mie parole e saranno stupidi, egoisti ed intolleranti gli altri se non divulgheranno le tue..." A dir poco folgorato dalla geniale intuizione il nostro eroe si senti investito di una secolare missione e colto da una strana e pacata eccitazione, dopo aver visitato per bene il suggestivo luogo se ne andò via quasi compiaciuto. La suggestiva storia per il momento finisce qui, anche perché i suoi protagonisti non vogliono andare oltre. I loro cammini sono divisi, le loro avventure sempre più strane, ma rimangono varie cose che li accomunano, e sono il mito, il racconto, il mistero, le visioni, la sofferenza, il dolore, la meditazione, la riflessione, la pace, la lotta ed il desiderio per una vita più felice. In questo i nostri attori non sono poi così diversi e per questo il nostro eroe si appresta a rendere il suo più completo, devoto e sincero omaggio alla Madonna Rosa Mistica delle Fontanelle e alla sua cara veggente Pierina Gilli di Montichiari.

Madonna Rosa Mistica Per concludere questo breve e simbolico articolo, voglio aggiungere che dopo circa 30 anni da quel fatidico giorno di primavera dei primi anni novanta, Sabato 7 dicembre 2019, vigilia della grande Solennità dell’Immacolata, durante la concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo di Brescia, S.E. Mons. Pierantonio Tremolada, è avvenuta l’ufficiale proclamazione della canonica istituzione del Santuario diocesano Rosa Mistica-Madre della Chiesa. Si tratta di un passaggio storico che segna profondamente un lungo percorso ecclesiale iniziato in questi luoghi da oltre 50 anni, e ancor prima presso la Chiesa parrocchiale di Montichiari. Tutti hanno accolto con riconoscenza questa decisione, maturata non senza molte difficoltà che inevitabilmente accompagnano questi percorsi, e così questo complesso fenomeno spirituale e mariano sorto in questi luoghi potrà continuare il suo percorso di sostegno e consolazione della nostra Chiesa, anche in forma ufficiale. P.S. Per maggiori informazioni, eventuali chiarimenti e materiale esplicativo contattare il sito ufficiale dell'Associazione che cura il Santuario della Madonna Rosa Mistica di Montichiari. Carl William Brown Coloro che verranno in nostro aiuto saranno visibilmente protetti dalla Madonna. San Giovanni Bosco Tu che mi sorridesti all'alba della vita, torna di nuovo a sorridermi, Madre, ora che la sera è ormnai vicina. Santa Teresa di Lisieux Venga presto, o Maria, il giorno in cui ogni uomo riconosca te come Madre e Dio come Padre e tutti finalmente si sentano fratelli. Amen. San Massimiliano Kolbe Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen Blessed Holy Virgin and Rosa Mystica www.daimon.org/rosamistica/index1.htm https://www.youtube.com/watch?v=xPTUHGqvZ2Y Sulla tematica della madre potete anche leggere: Mamma, morte e memoria Il mio Natale più triste Halloween e la festa dei morti Fotografie, memoria, tristezza e ricordi Ricordi e bucce di mandarino Letteratura, religione, morti e psicologia Aforismi per autore Aforismi per argomento Riflessioni e pensieri Saggi e aforismi Read the full article
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Egeria al Monte di Dio: Un Viaggio di Fede e Spiritualità
Il pellegrinaggio di Egeria al Monte di Dio è uno degli eventi più affascinanti e significativi nella storia dei viaggi religiosi. Questo pellegrinaggio, che risale al IV secolo, rappresenta un'importante testimonianza della devozione e della fede dei primi cristiani.
Egeria al Monte di Dio è un racconto che ci porta indietro nel tempo, rivelando non solo la bellezza dei luoghi sacri visitati, ma anche la profondità della spiritualità che ha guidato i passi di Egeria.
Il Pellegrinaggio di Egeria: Un Percorso di Fede
Egeria, una donna devota e probabilmente di origine iberica, ha intrapreso un lungo viaggio verso la Terra Santa, documentando ogni passo con grande dettaglio. Egeria al Monte di Dio rappresenta una delle tappe più cruciali di questo viaggio, dove la pellegrina si è recata in uno dei luoghi più sacri della cristianità. Il Monte di Dio, identificato con il Monte Sinai, è il luogo dove si crede che Mosè abbia ricevuto le Tavole della Legge.
Nel suo resoconto, Egeria descrive con vividezza le difficoltà e le sfide affrontate durante l'ascesa al monte, così come la pace e la gioia che ha provato una volta raggiunta la vetta. Questo viaggio non era solo un cammino fisico, ma anche un profondo percorso spirituale che ha permesso a Egeria di avvicinarsi ancora di più a Dio.
Il Monte di Dio: Un Luogo di Rivelazione
Il Monte di Dio, conosciuto anche come il Monte Sinai, è un luogo di straordinaria importanza religiosa. Secondo la tradizione biblica, qui Dio ha parlato a Mosè e ha stabilito l'alleanza con il popolo d'Israele. Egeria al Monte di Dio è un esempio di come questo luogo sacro abbia attratto pellegrini da tutto il mondo per secoli.
Egeria, nel suo pellegrinaggio, ha voluto sperimentare personalmente la santità di questo luogo, per connettersi con la storia sacra e per sentirsi più vicina alla divinità. La sua visita al Monte di Dio è stata un'esperienza trasformativa, che ha rafforzato la sua fede e le ha permesso di sentire la presenza di Dio in modo tangibile.
L'Importanza del Racconto di Egeria
Il resoconto di Egeria al Monte di Dio non è solo una cronaca di un viaggio, ma un'importante testimonianza storica e religiosa. Grazie ai suoi scritti, oggi possiamo comprendere meglio la spiritualità e le pratiche dei primi cristiani. Egeria ci ha lasciato una preziosa documentazione di come i luoghi santi fossero vissuti e venerati nei primi secoli del cristianesimo.
Il suo racconto è stato preservato e tramandato nei secoli, ed è oggi un'importante fonte per gli studiosi della storia della Chiesa e dei pellegrinaggi. Altriocchi fornisce queste informazioni per aiutarci a esplorare e comprendere meglio il significato di questi antichi viaggi di fede.
Egeria al Monte di Dio: Un Viaggio di Riflessione e Conoscenza
Il viaggio di Egeria al Monte di Dio è più di un semplice pellegrinaggio; è un'opportunità per riflettere sulla nostra fede e sulla nostra relazione con il divino. Seguendo i passi di Egeria, possiamo intraprendere un nostro viaggio interiore, esplorando le profondità della nostra spiritualità e cercando di comprendere meglio il nostro ruolo nel mondo.
Grazie a Egeria al Monte di Dio, possiamo trovare ispirazione per rafforzare la nostra fede e per connetterci con la storia sacra che continua a influenzare le nostre vite oggi.
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Questa fase della mia vita mi sta mettendo alla prova oltre le mie capacità di sopportazione, sto sentendo giorno dopo giorno la mia fede zen e fatalista vacillare. La qualità della mia presenza in mezzo alle persone, anche in mezzo agli amici, ne risente tantissimo, mi sento banale e insulso, generico. Senza personalità.
Trovo un po’ di ardore soltanto nell’infilarmi nelle polemiche, nel difendere questioni sociali/politiche che ho sempre sostenuto. Ma non sono bravo a far ridere la gente a crepapelle, non sono bravo a raccontare aneddoti, non so raccontare fatti divertenti. Mi crogiolo nel dire fun fact random sulle cose di cui stiamo parlando, dimostrando una conoscenza superficiale dei temi, il più delle volte.
Dire sempre di sì nella vita ti devasta, se questi sì non contribuiscono alla tua crescita e anzi la rallentano o addirittura la bloccano. Avrei voluto essere più egoista nella vita. A quest’ora avrei molti meno rimorsi e una vita molto felice.
Invece mi ritrovo a 32 anni a non sapere perché mi stanno sfuggendo di mano tutte le cose che ho intorno, a non riuscire ad avere uno stile di vita sano, ad essere la macchietta di me stesso e dei miei difetti. Non invidio gli amici che parlano di come possono fare progetti e viaggi in tranquillità senza doversi contare i centesimi, ma mi incazzo con me stesso per non aver mai messo me stesso al primo posto nelle scelte che ho fatto.
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Ai bagagli fatti e poi disfatti, a quelli mai raccontati, taciuti, nascosti o solo immaginati. Ai viaggi tentati, a quelli sperati, a quelli fatti e a quelli a cui hai rinunciato, per noia, per resa o solo per una sala d'attesa senza sedie o con troppi posti occupati.
A chi sei stata, a chi saresti voluta essere, a chi potrai diventare, ma soprattutto a chi sei ora, perché tu possa non dimenticare che ci sono sempre stata, magari non come avresti voluto, in una maniera diversa, forse sbagliata, o nell'assoluta assenza di presenza o presenza distratta.
A te che tante volte ti sei sbucciata le ginocchia eppure hai imparato a rialzarti da sola e credevo che mai ancora avresti rischiato, ma nel tempo di un respiro eri tornata a correre, tendendo le mani, scorticandoti la pelle e a volte anche il cuore.
A te che eri così sicura di mollare mentre ti vedevo prendere fiato per risalire, una volta ancora, mai di troppo. A te che hai saputo camuffare sogni e nostalgie, barattando tempo con speranze per infine imparare che le lacrime sono un prezzo sempre troppo alto che mai si deve essere disposti a pagare perché ciò che vale davvero non ha valore e non lo si può comprare.
A te che ti accontentavi di uno spicchio di cielo per timore di scoprire che avevi ali troppo grandi per restare solo a guardare e che non ti ho mai detto "brava" per aver imparato da sola a volare.
A te, per tutte le parole piccole che ti ho detto e per tutte quelle belle che non ho avuto mai il coraggio di donarti perché troppo a lungo ho creduto che così forse mi avresti odiata, ma saresti stata più forte e più capace in un mondo che ha troppo poco da darti e ho dimenticato troppe volte di avere fede ché un angelo non cade sulla terra mai per caso né per errore.
A te, cara me, che mi hai già perdonata prima ancora che io capissi che non ti ho ritrovata perché non si ritrova ciò che mai si è perduto.

Elisabetta Barbara De Sanctis
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