#fatte in casa
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qu4lc0s41ncu1cr3d3r3 · 5 days ago
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Quando la noia ti prende e diventi fornaio 🧑‍🍳 😂
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der-papero · 23 days ago
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Da pochi minuti è andato via lo psicologo/pedagogo/checazznesochefa dello Jugendamt, l'ufficio tedesco che si occupa dei bambini in affido, per controllare come va la situazione e fare domande alla bimba sul fatto se si trova bene o meno qui (perché sì, in quanto affidatario Lilly non appartiene a me, appartiene al Governo Tedesco, ed io sono sempre un genitore sotto esame, c'è sempre qualcuno che sorveglia quello che faccio, non posso essere stronzo come tutti gli altri genitori, pena la perdita di Lilly, non vi dico l'ansia su questa cosa), ad ogni modo test superato anche stavolta, al prossimo controllo.
La parte divertente è che 'sto tizio ha portato delle carte da gioco per bimbi che si chiamano Gefühle-Quartett, ovvero delle carte dove ci sono delle immagini di bimbi felici, tristi, che piangono, che sono incazzati, che sono tranquilli, orgogliosi, e Lilly, guardandole, doveva provare a descrivere che tipo di sensazione sta provando il personaggio della carta in quel momento.
Una delle carte che riguardavano la paura aveva come immagine un tizio con un lenzuolo a mo' di fantasma, ed un bimbo che si spaventa alla vista di tale fantasma.
Tizio: allora, Lilly, questo bimbo ha paura perché ha visto un fantasma, vero? Lilly: MA QUALE FANTASMA, si vedono pure le scarpe sotto al lenzuolo!
Quello del quale sono più orgoglioso è la sua razionalità affilata come un rasoio.
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pinksheets · 12 days ago
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È ufficiale, ho chiuso ottobre senza evento canonico (il mio ex non mi ha scritto e non so se essere triste o felice perché continuo a piangere di tanto in tanto pensandolo hihi)
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veggiechannel · 4 months ago
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Preparare in casa delle bevande naturali è un modo per affrontare l’estate con consapevolezza ed evitare le tanto diffuse bibite industriali; il tè freddo alla pesca senza zucchero fatto in casa è una piacevole alternativa.
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girlscarpia · 6 months ago
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abr · 2 months ago
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Norvegia elettrica
In Norvegia le auto elettriche hanno superato quelle endotermiche, si legge. Allora leggiamo - o, come dicono oggi, fatt-cecchiamo.
Beh, intanto si parla di VENDITE o nuove immatricolazioni: 754.303 elettriche contro 753.905 a benzina, mentre nel freddo paese il motore più diffuso è ancora il diesel, ne circolano più di un milione.
Rimane comunque l'unico Paese AL MONDO ad aver raggiunto tale risultato: ad esempio in Europa tutta assieme le vendite di auto elettriche diminuiscono dal 2023 e ora rappresentano solo il 12,5 per cento delle nuove auto vendute nel continente. E il norvegese come fa? L'elettrico si adatta al freddo? Direi proprio di no.
Il punto è che la Norvegia può permettersi di offrire ai privati sgravi fiscali molto generosi sui veicoli elettrici, rendendo il loro prezzo pari alle vetture a motore endotermico. E' distorsione di mercato, aggiungi la peer pressure mediatico culturale e ci siamo: là fare i "progressisti" fa fine e non costa nulla. E le infrastrutture sono pronte (con 5,5 milioni di abitanti non ci vuole molto).
Attenzione: la Norvegia si può permettere solo lei quel livello di incentivi sfruttando la RENDITA PETROLIFERA: è uno dei primi Paesi Esportatori di greggio. Il cerchio si chiude: incentivano il green in casa altrimenti fuori mercato, coi soldi ottenuti lasciando che altri "sporchino" altrove, alla faccia dell'abbassamento delle emissioni GHG, che o è globale o non conta. Un super classico dell'ignoranza economica (andar contro mercato prima o poi torna tra le corna) e dell'ipocrisia puritana.
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io-pentesilea · 9 months ago
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Le fettuccine fatte in casa, riscaldate in padella il giorno dopo, patrimonio dell'umanità.
Buona cena.
Barbara
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angelap3 · 2 months ago
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Le mie collane per mamma...che ricordo tenero!
E come le amava! 🥰❣️
Mia madre le amava, erano le SUE collane, fatte da me tanti anni fa con il DAS!
Le portava sempre, in primavera e in estate, ne andava fiera, poi a volte le amiche le chiedevano dove le avesse comprate e lei si divertiva a dire la verità....
Anche le ultime volte che è uscita di casa per andare alle visite mediche, prima che tutto precipitasse, ne aveva una al collo...la sua preferita era quella blu.....
Quanto me la ricordano!!❤️
NO REBLOG, GRAZIE!!!!
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tornasseungiorno · 4 months ago
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Breve riassunto di questa giornata
Ore 10 vado a farmi le treccine, prime e ultima volta, le ho già sciolte ahahaha, mi facevano troppo troppo male non riuscivo manco a muovere il collo, la tipa me le ha fatte TROPPO strette
E niente finisco le treccine chiamo il mio ragazzo, quella testa di m . E scopro che se ne andato senza di me e senza dirmi niente in montagna.
Quindi sola tutto il giorno torno a casa e mi ordino il mc
Poi dormo giustamente hahaha, alle 7 esco vado a trovare mia suocera, alle 9 vado al sushi da sola
Molto soddisfatta di me dato che è la prima volta che vado al ristorante da sola
Torno a casa , stavo per entrare in doccia e mi entra Pierino qua in bagno , aveva lo stesso dolce suono di un elicottero , quindi niente con l’aiuto del gatto Leo dopo 15 minuti l’ho preso
Siamo tutti illesi
Grazie
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rubricadeipensieri · 3 days ago
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L’amore che resiste al tempo
Non tutti gli amori sono fatti di quiete e serenità.. Alcuni sono tempeste, discussioni e scontri, ma sono proprio questi momenti che rendono l’amore così profondo. Questo è l’amore: imperfetto, a volte tumultuoso, ma sempre reale e indistruttibile.
C’è un tipo di amore che non si piega, che resiste al tempo come una roccia bagnata dalle onde.. È un amore che non segue la logica, non risponde alle aspettative, ma vive nei ricordi, anche quando questi cominciano a sbiadirsi. È quell’amore che non ha bisogno di essere gridato, perché si trova nelle piccole cose: in una carezza, in uno sguardo condiviso, nella pazienza di un silenzio..
Forse, il vero amore non è fatto solo di momenti perfetti, ma di mille piccoli atti di coraggio e di fede. È alzarsi ogni giorno, anche quando sembra che il peso dei ricordi ci schiacci, e scegliere ancora quella persona, anche quando non c’è più la passione travolgente dei primi tempi.. È sapere che l’altro ha visto il peggio di noi e ha scelto comunque di restare.
Esistono storie che iniziano in un’estate e finiscono in un inverno, ma ce ne sono altre che durano per tutta la vita. Queste storie non sono fatte di grandi gesti romantici, ma di momenti semplici, come leggere insieme un vecchio libro o sedersi fianco a fianco senza dire nulla, sapendo che la presenza dell’altro è tutto ciò che serve..
E poi c’è la memoria, che a volte è un rifugio dolce, altre una prigione crudele. Quando la vita ci porta via ciò che pensavamo di conoscere, quando i volti e i nomi iniziano a sfuggire, cosa rimane di un amore vissuto insieme? Rimangono i segni che ha lasciato su di noi, un’impronta che non può essere cancellata, anche se le parole si dissolvono come fumo..
C’è qualcosa di meravigliosamente fragile e potente nell’amare qualcuno anche quando non si ricordano più i dettagli.. È l’amore che va oltre il quotidiano, oltre i litigi e le promesse infrante, perché è costruito non solo sui ricordi, ma sul sentimento stesso, che resta vivo come una fiamma anche nelle stanze buie della mente..
Alla fine, forse, amare davvero significa questo: tenere la mano dell’altro quando tutto il resto scompare, quando la bellezza svanisce e la memoria si spegne.. È un amore che non ha bisogno di parole, perché è scritto nei gesti di una vita condivisa, nelle risate e nelle lacrime, nei silenzi che parlano più di mille frasi. È il filo invisibile che ci lega, che non si spezza, anche quando il mondo intorno a noi sembra crollare..
Questo è l’amore che ci insegna a resistere, a credere che vale sempre la pena restare, anche quando sembra che tutto sia perduto..
È l’amore che, alla fine, ci fa sentire a casa, ovunque siamo.
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nusta · 10 months ago
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In questi giorni sto cucinando un sacco. Cioè, cucino abbastanza spesso anche di solito, ma sto provando delle cose nuove o dei nuovi modi di fare la stessa cosa.
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Un po' è la voglia di sperimentare delle ricette, anche perché per Natale e compleanno mi hanno regalato dei bellisimi ricettari illustrati dopo avermi chiesto "cosa vuoi?" e quindi c'è l'euforia mista al senso del dovere di giustificare gli acquisti (altrui, ok, ma sempre spese sono u_u).
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Un po' sicuramente è anche l'intenzione di procrastinare altre cose da fare, che stanno lì nell'angolino della mia mente da diverso tempo e con diversa urgenza. Vabbè dai, prima o poi ci arriviamo, abbiate pazienza, mi dico. Dirlo con la pancia piena di cose fatte da me è più convincente, ecco. E tra una teglia di verdure al forno e l'altra, fare delle cose più strane o nuove mi fa sentire meno in colpa.
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Il problema più grosso è che quando comincio o ricomincio una cosa che mi piace, mi viene voglia di comprare l'impossibile e passo ore a pensare a quello che potrebbe servirmi. Eppure ormai dovrei sapere che è una trappola micidiale e che non devo cedere, perché rischio di riempire casa di roba che userei una volta all'anno (tipo la macchina per stendere la pasta ce l'ho da 10 anni, inaugurata l'altra sera >_<).
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Ora sto cercando di capire quali siano le misure massime che i miei mobili consentono per un tagliere di legno più grande per stendere meglio la pasta col mattarello, perché comunque è più pratico per certe cose, e stasera sono stata molto brava a fare solo giri esplorativi senza comprare nulla (complice il fatto che uscita dall'ufficio i negozi mi stavano chiudendo in faccia - anzi in uno una commessa mi ha proprio bloccato l'ingresso XD). Devo però stare molto attenta agli acquisti online u_u
Tra i miei buoni propositi classici ci sono sempre "cucinare di più" e "comprare meno roba inutile", e sono classici proprio perché per come sono fatta ogni anno vale il proposito per il successivo XD
La verità è che ho già un sacco di roba da usare e da provare. E sempre mi ritrovo comunque impreparata. E allora bisognerà improvvisare e trovare soddisfazione nell'imperfezione, giusto?
Stasera ho sperimentato dei muffin alla banana con gli stampini di ceramica, però solo mezza dose perché avevo un uovo solo.
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Dal profumo sembrano buoni, vedremo dopo cena ^_^
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ma-pi-ma · 6 months ago
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Oggi verrei a casa tua,
farei questo lungo viaggio
solo per infilare questi versi
nella fessura sotto la porta,
non potrei rompere
il divieto di rivederci.
Niente, vorrei dirti,
solo questo niente.
Fu detto già tutto.
Da quando ci siamo separati
sopravviviamo,
siamo la rovina di quel tempo.
Ma questo mio niente dopo di te
mi sostiene e si rafforza,
cresce bene con gli anni,
si fa grande, muta la voce,
non vuole più stare con me,
esce sempre più spesso
a cercare altro niente,
inutilmente bello come fui.
I nostri occhi han fissato il sole,
non guardano più,
ricordano di aver visto.
A che servirebbe rivederti?
Perderei il mio niente.
Di tutte le cose che potevo fare
ho sempre scelto una sola,
monco di troppe vite non fatte
tu sei il Niente che mi ha scelto.
E ti appartengo sempre.
Roberto Pazzi
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falcemartello · 11 months ago
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(traduzione)
YUVAL "NOÈ" HARARI PROFESSORE DI STORIA PRESSO LA "UNIVERSITÀ EBRAICA DI GERUSALEMME", ISRAELE: Gli esseri umani sono solo "animali hackerabili": "Il libero arbitrio non è una realtà scientifica. È un mito ereditato dalla teologia cristiana. I teologi hanno sviluppato l'idea del "libero arbitrio" per spiegare perché Dio ha ragione a punire i peccatori per le loro scelte sbagliate e a premiare i santi per le loro buone scelte. Se le nostre scelte non vengono fatte liberamente, perché Dio dovrebbe punirci o ricompensarci per esse? Secondo i teologi, è ragionevole che Dio lo faccia, perché le nostre scelte riflettono il libero arbitrio delle nostre anime eterne, che sono indipendenti da tutti i vincoli fisici e biologici... Questo mito ha poco a che fare con ciò che la scienza ci insegna oggi sull'Homo sapiens e sugli altri animali. Gli esseri umani certamente hanno una volontà, ma non è libera. dobbiamo lasciarci alle spalle la visione ingenua degli esseri umani come individui liberi – una visione ereditata tanto dalla teologia cristiana quanto dall’Illuminismo moderno – e fare i conti con ciò che gli esseri umani sono realmente: animali hackerabili. Dobbiamo conoscerci meglio."
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Livello dell'argomentazione: figlio quindicenne di comunisti con la casa Cortina e a Santa Margherita che in quinta ginnasio decide di fare filosofia ma dopo la maturità si iscriverà alla Bocconi mentre è a Ibiza.
(Boni Castellane)
Buon anno!
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donaruz · 1 year ago
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2 agosto 1980 ore 9,00
«Forza Carmelo! È ora di alzarsi, bisogna correre in stazione, c’è il treno che ci porterà da papà!»
«Uffa, va bene, mi alzo» Il piccolo Carmelo ancora frastornato per la giornata precedente dove aveva mangiato un buonissimo gelato e corso per le vie di Bologna come un giovane esploratore in una terra sconosciuta. Osservava tutto. Carmelo era alto, non dimostrava la sua giovane età e con quel bellissimo binocolo che gli aveva regalato suo zio e i pantaloncini corti era perfetto come ricognitore dell’ignoto. Aveva gli occhi azzurri, la mamma per scherzare diceva sempre che era figlio di qualche Dio dell’Olimpo greco; nessuno in famiglia aveva gli occhi azzurri. Da grande voleva studiare gli animali e girare il mondo alla scoperta di nuovi territori. Era un esploratore ancora prima di esserlo davvero.
Una semplice ma abbondante colazione e poi un bacio forte a Tobia, il cane. La strada è breve fino ai treni ma quella mattina i parenti devono portare la macchina dal meccanico, una vecchia fiat 127 ormai al termine. La decisione è presto fatta, si va in stazione a piedi, tanto il treno è alle 11, c’è tempo...
Carmelo è contento, ha visto una grande città del nord, piena di gente che corre, non ha capito il motivo ma si diverte a vederli indaffarati, al suo paese sono molto più tranquilli. Poi, finalmente, vede i treni. Che amore che ha per i treni! Ogni domenica il suo papà lo porta alla piccola stazione del paesello a vedere i treni che partono, ora anche lui potrà salire su quelle macchine meravigliose fatte di ferro e legno per ben la seconda volta nella sua vita.
10,20
«Mamma!, mamma mi piacerebbe tanto avere un amico cane, ma tanto tanto!»
«Va bene piccolo, vedremo, quanto torniamo a casa ne parliamo con papà e se lui è d’accordo andiamo al canile»
«Che bello!, che bello!, sono sicuro che il papà sarà d’accor……»
BUUUMMM!?!
«Mamma, mammaa, aiuto! Dove sei? Ho paura! è tutto buio, mamma aiuto è tutto buio..»
Suoni, strani suoni di ferro caldo. Un caldo feroce; gemiti che provengono dal treno di fronte ai binari, gemiti sempre più profondi e poi...urla disperate. Chi cerca la mamma, chi il fratello chi l’amico, la compagna, il figlio. Ma loro non sono più in stazione, sono stati sbalzati a 100 metri di distanza per l’onda d’urto. Come delle foglie strappate ai rami di un albero autunnale.
Poi il fumo si dirada e s’intravede il disastro.
«Mammaa!, dove sei? Dove sei?» Carmelo sembra un minatore appena uscito dalla galleria; la galleria più profonda del suo piccolo paese.
«Vieni piccolino, vieni in braccio, ti aiuto io!» Un ragazzo di 20 anni, una divisa da vigile del fuoco. Il ragazzo è nero come Carmelo, zoppica, ma continua a togliere pezzi di cemento dal piccolo corpo del bimbo. Solleva calcinacci pesanti e taglienti, rossi dal caldo; le sue mani ustionate, ma continua a spostarli. Alcuni giorni dopo venne ricoverato in ospedale per le ustioni. Perse tre dita di una mano.
«Chi sei? Dov’è la mia mamma?» Carmelo è sepolto da una montagna nata dalla violenza.
«Sono un amico della mamma… stai tranquillo»
«Ma cos’è successo?» La sua voce non è più quella di un giovane esploratore, ora è rauca, piena di polvere e distruzione.
«Niente, non è successo niente. Piccolo…non è successo niente»
Fine
In Italia non succede mai niente.
La Rosa dei venti, Il golpe borghese, piazza Fontana, Gioia Tauro, Reggio Emilia, Brescia, l’Italicus, Genova, Il rapido 904, Bologna, Ustica, Firenze, Milano; non sono niente. Non è successo niente. Non è STATO nessuno. In fondo qualche pezzente, qualche moglie di pezzente, qualche figlio di pezzente cosa volete che sia, incidenti di percorso; incidenti per una democrazia migliore, più libera, più ricca. In Italia non è mai STATO nessuno, una cena tra poteri, un brindisi e poi le direttive agli organi di informazione:
“Dovete dire questo, dovete dire quello, dovete dire che non è successo niente; arriva l’estate mandiamoli in vacanza tranquilli, poi, quando tornano, avranno dimenticato tutto”
Ma non avete preso in considerazione una cosa: voi! infami manovratori dietro le quinte, migliaia di occhi hanno visto, sentito, sanguinano ancora. Loro lo sanno chi è STATO. Potete manipolare tutto, cancellare tutto ma dietro il vostro secchio di vernice bianca democratica ci sono pareti rosse di sangue pulito.
Quelle non potrete mai più cancellarle.
-A Carmelo e a tutti i morti e feriti di quella mattina spensierata di un agosto solare-
(Breve parte dal racconto "Piccolo esploratore" contenuto nel libro "Stelle cannibali" ED. Il Foglio 2022)
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abr · 7 months ago
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Se ci sono delle speranze per l'Europa stanno, come al solito, negli Stati Uniti. (...) la crisi europea è figlia e diretta conseguenza della crisi che stanno attraversando gli USA dai tempi di Obama e delle scellerate politiche inaugurate dal suo Dipartimento di Stato. Per noi quella crisi ha voluto dire Libia e guerra sotto casa. Per altri ha voluto dire molto peggio.
Meglio sarebbe stato se prima si fosse dovuto votare in USA e poi in Europa. Purtroppo(...) le scadenze sono invertite. Il rischio è la riedizione del rapporto Trump-UE tra il 2016 e il 2020, dove l’Europa è stato il luogo in cui la parte perdente delle elezioni USA del 2016 si è arroccata per fare opposizione a Trump e rilanciare, usando una figura spenta come Biden per tornare al potere. La speranza d’Europa è tutta lì. Temo un altro 2020 prima di allora.
Se (Draghi) gode ancora di un immutato prestigio dopo il “Volete la pace o i condizionatori accesi”, il “Chi non si vaccina muore e fa morire”, e dopo avere ideato le sanzioni che avrebbero dovuto piegare l’economia russa, è solo perché la “buona stampa” e i suoi disinteressati commentatori continuano a costruire la figura del Cromwell europeo. Non abbiamo avuto la pace; la Russia, oltre ad aver già vinto in Ucraina, non è mai stata meglio in termini economici, e noi siamo diventati un Continente senza energia, senza materie prime, e presto senza industria per scelte sbagliate di politica industriale fatte in Germania e a Bruxelles. Ha probabilmente gestito la storia dei contratti segreti di fornitura dei vaccini per tutta Europa, firmati non si sa bene da chi nell’interesse di chi. E guardi che questa non è questione di vaccini (ma) di contratti. (...)
Negli USA stanno facendo molto per fare luce sui vaccini. 
È vero. E in Italia non se ne dà notizia. Ma guardi che, alla fine, dipenderà tutto dalla vittoria o meno di Trump in USA.
E poi?
Poi, se Trump vincerà, si aprirà il Vaso di Pandora. E la gente in Italia inizierà a leggere sui giornali quello che sa già per esperienza personale.
Che cosa intende dire?
Intendo dire che la gente impazzisce tutta assieme, ma si rinsavisce uno per uno. Se questo succederà, per molti, anche dalle nostre parti, sarà solo questione di tempo.
In caso contrario?
In caso contrario, le società europee entreranno nella “condizione di guerra” di cui parlava Bismarck, che, se non altro, aveva il pregio dell’onestà. Non sarà un’economia di guerra temporanea come si sussurra oggi con sussiego. Sarà una società diversa.
Alessandro Mangia, ordinario di diritto costituzionale nell’Università Cattolica di Milano, via https://www.ilsussidiario.net/news/scenario-ue-la-sorte-di-draghi-e-nostra-si-decide-negli-usa-a-novembre/2692362/
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der-papero · 8 months ago
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Ieri sera è accaduto un fatto che dovrebbe essere singolare, ma che poi in fondo non lo è.
Scrivevo un po' di codice per rimuovere pensieri tristi, e tra una riga e l'altra non mi accorgo che si era quasi fatta mezzanotte.
Mami: ma tu vuo' jje a lava' 'i rient, ca' s'è fatt tard e po' se scet'n tutt quant pecché faje burdell?
(traduzione: ma vuoi andarti a lavare i denti, che è tardi e poi fai casino in bagno e si svegliano tutti?)
Io: ma stai tranquilla, che non si sveglia nessuno, mica faccio casino io? Mami: AZZ, nun faje casin ...
Appena l'orologio passa dalle 23.59 alle 0.00, si sente dal balcone della casa dirimpetto
TA! TA-TA! ☄️ T-R-TA! TA-TA-R-TA- 💣 TA-TA-TA- 🧨 R-TA-TA .... BUUUUUM!💥
e io e la Mami siamo scoppiati a ridere da non poter smettere più, e mi sono tornati alla mente due momenti, quando Ileana, una volta trasferitasi a Trento, si lamentava che i trentini erano persone di una tristezza infinita e contagiosa, e per vendetta/cazzimma sparava i raudi Minerva di notte sul balcone del proprio appartamento in condominio, e le parole di Cannavale dette a Pazzaglia, che affermava che il popolo napoletano spara per protesta e per farsi sentire in cielo, perché il Padreterno non sarà forse sordo, ma di sicuro è distratto.
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