#fare la dieta
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Oh comunque quando la gente imparerà a farsi i cazzi propri su quanto e cosa una persona mangia sarà sempre troppo tardi
#ma porca troia#già la pizza non la mangio di mio e stasera sono stata costretta e vabbè#era enorme#io se mangio più della metà di quella roba sto male tutta la notte#sta mentalità del cazzo per cui se non mangi tutto significa che non apprezzi#amo#cristo#e soprattutto se non mangio una pizza intera non significa che sono a dieta#'vuoi fare la modella?' ma manco se mi pagano in oro puro
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Torna alla ribalta ancora una volta l'app Yuka, che dà un punteggio ai vari cibi presenti nei supermercati indicando quelli migliori o peggiori quello che posso vedere leggendo la lista degli ingredienti?
Giusto, ma la gente è pigra, leggere la lista degli ingredienti costa fatica, si fa prima a prendere il telefono, sbloccarlo, aprire un'app, fare la scansione del codice a barre e leggere l'opinione di chiunque sia abbia fatto l'app su quegli ingredienti.
Ma vi siete mai domandati chi diavolo ch sia dietro a questa app?
E come li giudicano questi ingredienti? Secondo le regole della dieta mediterranea, di quella chetogenica, di quella vegana o di quella delle suore del convento di Pazza Pietra di Sopra?
Come i più svegli fra i lettori a questo punto avranno intuito, la dieta in base alla quale Yuka valuta i cibi è quella mediterranea, anzi una versione ancora più vegetariana della dieta mediterranea.
Quindi proteine soprattutto vegetali a colazione, oppure 30 grammi di formaggio, o una fetta (fine?) di prosciutto cotto "di tanto in tanto". Almeno 2-3 frutti al giorno, che un po' di steatosi epatica non si nega a nessuno, ed almeno 2-3 porzioni di verdure al giorno, per una perfette costipazione e tanti begli ossalati, che anche se fanno venire il tumore al seno dicono che insomma troppo male non facciano.
Ovviamente poi "grassi buoni", che non sono certo quelli animali, quelli fanno alzare il colesterolo e morire d'infarto, lo sanno tutti. Il sale va evitato come la peste, ma soprattutto bisogna fare una cena rigorosamente vegetariana, ricca di tanti carboidrati integrali.
Ora capisco perchè tutti rimanevano in fila agli hub vaccinali anche quando le persone gli stramazzavano letteralmente a terra davanti agli occhi...
Marco Dabizzi
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Quando, nella sua funzione metaforica, il cetriolo viene sostituito dalla carota...
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Vorrei capire perché nessuno è allarmato quanto lo sono io, perché devo implorare l'aiuto e dimostrare sempre che non sto esagerando.
Ci insegnano che è importante fare attenzione ai segnali del nostro corpo, che in buona salute devi riuscire a fare una rampa di scale senza fatica, devi riuscire a correre 5 minuti, che sono allarmanti situazioni di aumento o perdita di peso non associati a cambiamenti nello stile di vita, che sono allarmanti gli sfoghi sulla pelle e le reazioni allergiche e infiammatorie. Ci insegnano o meglio, a me hanno insegnato che il ciclo deve essere regolare e senza dolore, che la dieta variegata fa il grosso del lavoro, che bisogna bere tanto, fare movimento e controllare i cambiamenti improvvisi del corpo.
E invece, mi sembra di essere sola al mondo a urlare che c'è qualcosa che non va. Che non è normale che non riesca a fare una rampa di scale o farmi la doccia o rifare il letto senza rimanere senza fiato, che non è normale che per farmi un prelievo debbano essere sempre in 4 a cercarmi le vene, che non è normale che con una dieta sana e attività fisica il mio corpo continui ad aumentare di peso, che le unghie si sfaldano, che la pelle si spacca, che mi sveglio così gonfia da non riuscire a muovermi, che le mie gambe sono gonfie e dure e pesano come macigni, che perdo i capelli a ciocche, che sono stanca stanca stanca, continuamente, costantemente.
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Io Dio porco la gente si deve fare i cazzi suoi. Mi sono dimenticata le verdure per pranzo, allora vado al bar a vedere cosa hanno e ci stanno i fagiolini (tegolini) e chiedo di farmene una porzione abbondante. Contate che da dieta io devo mangiare MINIMO 200g di verdura a pasto, minimo, non sotto i 200g. Arriva questo, mai visto e mi fa “beh certo quella è una porzione per una caserma”. MA CHI SEI? CHE VUOI? CHI TI CONOSCE? Giuro sbroccato malissimo e quello “no scusa non volevo”, il cazzo. Ma sta confidenza alla gente chi vi ha detto di darla? Ma siete cresciuti nella giungla?
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Io la colazione con una bella donna al tavolo con me, a scambiarci sorrisi e silenzi eloquenti me la meritavo proprio, stamattina. Invece, come sempre, sorbirò nella mia composta solitudine un ottimo caffè. Con un po' di latte e due, massimo tre biscottini. Miele (zero zucchero). Radio di sottofondo. Sobrietà, dieta e morigeratezza.
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Be', una sana attitudine almeno l'ho interiorizzata, ultimamente: quella dell'alimentazione corretta e ragionata. Sento comunque il bisogno di offrire protezione e una carezza piena d'affetto, da qualche tempo in qua. Ma questo è un differente tipo di necessità. Ha più a che fare con chi sei intimamente. E con quello che hai in testa. Anche in termini di sesso.
Aliantis
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Ho una domanda congiunta per @firewalker e @kon-igi a proposito di dieta, farmaci e strategie di dimagrimento.
(Il post è lungo e mi scuso con i chiamati in causa, ma la sintesi non è un mio talento e l'argomento meritava forse anche di più)
Premessa_ Negli ultimi anni ho seguito con la coda dell’occhio le notizie relative ad Ozempic e farmaci simili (il nome del principio dell’Ozempic è semaglutide, ma se ho capito sono in circolazione anche altri farmaci), più o meno da quando ha fatto scalpore la carenza di forniture per i malati di diabete, che erano gli originari destinatari del farmaco. Nel frattempo, l’uso del farmaco per altri scopi, ossia aiutare nel dimagrimento, motivo per cui si era generata la carenza per i malati di diabete, è stato più o meno pubblicizzato e raccontato e, recentemente, ufficializzato come terapia. Io ne ho sentito parlare in articoli sul Post e in podcast su youtube, ma mi è sempre sembrato un farmaco “lontano” dal contesto italiano.
Invece l’altro giorno ho saputo che è stato suggerito ad una persona della mia età (40 anni passati) che conosco, che dopo anni di tentativi di dimagrimento con esiti altalenanti, all’ennesima occasione di cominciare un percorso di dimagrimento con un professionista (medico nutrizionista, in questo caso, se ho capito bene) ha avuto come proposta dal professionista stesso l’idea di provare con questo tipo di farmaco. La prospettiva era di fare un percorso di almeno 7 mesi, con una somministrazione al mese modulata in diverse quantità (iniziando dal quantitativo minimo), e di non accompagnare con particolari restrizioni/indicazioni sul piano nutrizionale perchè l’effetto del farmaco sarebbe stato “sufficiente” a far passare la fame e il desiderio di mangiare: “dovrebbe far passare la fame e anche la “soddisfazione” di mangiare qualcosa”, mi hanno detto.
Per la persona che mi ha raccontato tutto questo la prospettiva era molto invitante, non fosse che per il costo complessivo, di circa 2.000 euro, oltre ulteriori spese per visite specialistiche. Inoltre, c’erano da considerare i potenziali effetti di interazione con altri farmaci e l’incognita al termine del trattamento di riprendere il peso perso, come successo in precedenza dopo altri percorsi di dimagrimento. Le testimonianze di molte persone che prendono questo farmaco, infatti, sembrano tendere verso la prospettiva che se non si prosegue con la terapia, il peso viene presto recuperato proprio perchè torna la fame.
Per come veniva presentata dal professionista, però, mentre con le diete precedenti (con questo ed altri professionisti) le indicazioni erano state molto restrittive nelle associazioni degli alimenti o nelle categorie di alimenti (ma non strettamente sul piano calorico o delle quantità specifiche di certi alimenti - per esempio con giornate con insalata a cena e pasta scondita senza sale “a volontà” a pranzo), in questo caso la dieta non avrebbe previsto l’eliminazione di nulla in particolare e, una volta finita la terapia, il dimagrimento sarebbe stato mantenuto “grazie” alle nuove abitudini acquisite durante i 7 mesi in cui l’appetito sarebbe stato ridotto dal farmaco, che avrebbe avuto anche l’effetto di “ridurre” le dimensioni dello stomaco.
Alla fine, la persona in questione ha preferito provare nuovamente con una dieta restrittiva, senza farmaci, ma a me sono rimaste alcune perplessità, ed è questo il motivo del post.
Domanda, anzi, domande_ Quante cautele si devono adottare prima di prescrivere e di assumere un farmaco di questo tipo? Se ho capito bene, va ad interagire con degli ormoni: non dovrebbe essere necessario il parere di un endocrinologo, anche a fronte di esami del sangue “in regola”? Possibile che non ci sia nessuna indicazione di restrizione calorica nella dieta di accompagnamento in un percorso di dimagrimento? Non dico far pesare ogni grammo, ma almeno dare delle indicazioni di porzioni di un certo range.
Chi volesse approfondire ed informarsi su questo genere di trattamento, ancora forse inedito per molti come strategia per dimagrire, dove dovrebbe andare? A chi dovrebbe rivolgersi? Al proprio medico generico? Ad un medico nutrizionista? Ad un biologo nutrizionista? Ad un endocrinologo?
Ho trovato queste linee guida dell’associazione dei medici endocrinologi del 2023, ma sono 373 pagine e speravo in qualcosa di più sintetico e semplice da una fonte affidabile.
https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwj0u6TSv76LAxU-gf0HHRp9GfMQFnoECBIQAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.sigeitalia.it%2FDocs%2FAllegati%2FLG193_AME_Terapia-sovrappeso-e-obesit%25C3%25A0-resistenti-tratt-comport.pdf&usg=AOvVaw3X_tbeHzU24eH7E0Q0z_Th&opi=89978449
Questo era un prospetto più sintetico, ma risale al 2022
https://associazionemediciendocrinologi.it/images/pubblicazioni/Breaking/2022/BreakingNews-02-febbraio-2022.pdf
Invece l’agenzia italiana del farmaco ne parla qui a marzo 2023, dicendo che “Ogni altro utilizzo, inclusa la gestione del peso, rappresenta un uso off-label e attualmente mette a rischio la disponibilità di Ozempic® per la popolazione indicata.”
https://www.aifa.gov.it/-/nota-informativa-importante-su-ozempic%C2%AE-semaglutide-
Ulteriore interrogativo: qual è il ritmo più ragionevole per un dimagrimento? Ovvero, quali risultati dovrebbero essere considerati ragionevolmente un successo, durante un percorso di dimagrimento? Vanno considerate delle percentuali sul peso di partenza? Si deve tenere in conto un rallentamento, se ho capito bene, dopo un primissimo momento, ma poi ci si può aspettare, se seguiti da un professionista, di raggiungere il peso desiderato mantenendo un ritmo più o meno costante? Se si parte da 80 kg per 160 cm di altezza, per esempio, cercando di arrivare a 65 Kg, quanto tempo è “ragionevolmente” necessario per raggiungere questo obiettivo senza scoraggiarsi? So bene che si tratta di domande che vannod eclinate sull’individuo e non cerco certo delle risposte prive di un “dipende”, ma nel caso della persona che conosco un dimagrimento di 10 kg in tre mesi era stato considerato “insoddisfacente” dalla persona stessa, mentre era considerato “fin troppo repentino” dal professionista consultato che ha proposto la terapia con il farmaco, per questo mi chiedo quale sia il margine di manovra da considerare accettabile o auspicabile per un dimagrimento che non sia un “deperimento”.
Postilla_ Io sono relativamente ignorante in materia anche perché l’unica volta che sono dimagrita sensibilmente, perdendo quasi due taglie in meno di un anno e ritornando così al peso che avevo a fine liceo (il mio peso "ideale", su cui avevo messo nel corso di una decina d'anni quelle due taglie), è stato per via dello stress e del cambio di stile di vita quando ho cominciato a lavorare full-time. Negli anni successivi ho ripreso tutto con qualche interesse, ma non ho mai cercato di mettermi a dieta e quello che so sull’alimentazione l’ho imparato per curiosità. So di avere un’alimentazione abbastanza sbilanciata, ma per ora è tra le preoccupazioni che rimando al futuro.
Però, al di là dell’alimentazione “mia”, l’alimentazione “in generale” è tra le cose che mi interessano e spesso mi chiedo quanta consapevolezza e quanta ingenuità siano in campo nei percorsi di dimagrimento che la gente intraprende, in maniera più o meno assistita da figure professionali di vario tipo. Questa medicalizzazione della dieta con un farmaco che influisce sull’appetito e sul “piacere” di mangiare un po’ mi inquieta, ma forse è una strada promettente per chi ha già provato alternative senza successo. Che ne pensate voi?
Ovviamente, se avete letto fin qui, tutte le opinioni e i commenti sul tema sono ben graditi ^_^
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Mi metto in tiro per riconquistarti
Cos’ha quella sciacquetta che io non ho? Ce l’ha forse coi campanellini? Hai ritrovato la tua piena mascolinità, con lei? Mi scopi al massimo una volta al mese e sbrighi la vicenda in tre minuti. Io per parte mia ho deciso che stasera ti farò impazzire. I nostri figli li ho spediti da mia madre. Ho fatto un lungo bagno con rari e costosi sali ammorbidenti che vengono dalla miniera di vattelapesca e mi sono accuratamente incremata e depilata. So che mi vuoi liscia come il raso. Perché, come un tempo mi sussurravi all'orecchio, arrapato e innamorato, la tua lingua deve poter correre libera sulla mia pelle di seta per fermarsi ad assaporarmi solo su alcune zone che preferisci. O dentro le mie parti intime.
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Quando vuoi e come vuoi, perché tu resti il Signore e Padrone del mio corpo tutto. Perciò non devi mai trovare ostacoli. Mai. E io lì a squagliarmi di gioia e piacere nel sentirmi tanto desiderata da te. Tutto svanito magicamente. Stasera: riscossa. Mi sono profumata abbondantemente ovunque di quella colonia che mi hai regalato e che quando la indosso ti fa perdere la testa. Sia benedetta. Ho comperato della nuova lingerie frou-frou che sono sicura ti colpirà. Indosserò un vestitino cortissimo e sexyssimo. Sai: per una moglie quarantacinquenne tradita, ferita ma sempre innamoratissima, combattere con un’amante giovane può essere una battaglia durissima.
Le caverò gli occhi prima o poi, alla puttanella, vedrai. O magari la coltiverò e me la scoperò, meglio. Al solo pensiero mi eccito già. Io ho dalla mia che ti conosco bene, il mio corpo è già ben rodato ed elastico nell’accoglierti ovunque e so esattamente quali giochetti da fare e ricevere ti fanno impazzire. Stasera te li chiederò e te li farò tutti, a costo di stancarmi, di arrivare alle due di notte. Malgrado tu mi farai arrossare la fica o sanguinare l’ano. A costo di slogarmi le mascelle e ferirmi la gola, perché vorrò fare indigestione del tuo succo d'uomo. E poi quando avremo finito, metterò la sveglia perché dopo un’ora di sonno al massimo ti scuoterò per ricominciare.
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Fino al mattino. Sono un anno e dieci mesi che vado in palestra tre volte a settimana e sudo, mi sforzo e rassodo. La domenica mattina corro per un’ora. E poi yoga, dieta: a pranzo due olive e una costa di sedano. Poi, tisane dimagranti, zero dolci e stretching quotidiano. Devi sapere comunque che finalmente da qualche tempo in palestra un tuo coetaneo, un gran bel fusto in verità, s’è accorto di me e mi sorride, mi offre il caffè, mi chiede consigli su varie cose, si intrattiene con me di continuo. Mi dice anche ripetutamente e guardandomi fissa negli occhi che con la moglie non fa più l’amore da tempo. Infine, invariabilmente si offre con insistenza di accompagnarmi a casa.
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E adesso senti quest'altra: nello spogliatoio femminile c’è anche una donna mia coetanea che mi adora e che, me l’ha fatto capire chiaramente, vorrebbe approfondire la nostra amicizia. Molto bella e affascinante: una persona fine, colta, alta e biondissima. Confesso che malgrado cerchi di respingere l’idea, penso a lei sempre più spesso. Per ora ho declinato sempre tutto cortesemente. Ma sono, i loro complimenti, dei deliziosi colpetti alla mia autostima. E intuisco inequivocabilmente che entrambe queste persone vorrebbero passare a ben altri “colpetti” da darmi, con grande soddisfazione dei loro e miei sensi. Qualche sera di queste vedrai. Intanto, per stasera sono ancora innamoratissima di te e ti voglio, ti voglio, ti voglio…
RDA
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RDA
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🐝 Alcune curiosità sulle api🐝
Ecco 20 curiosità sull'importanza del miele e delle api:
1. Sapevate che il miele non si rovina mai? Gli archeologi hanno trovato vasi di miele in antiche tombe egizie che hanno più di 3.000 anni e sono ancora perfettamente commestibili!
2. Sapevate che le api sono essenziali per la coltivazione di molti dei nostri alimenti? Impollinano circa un terzo degli alimenti che mangiamo, tra cui frutta, verdura e noci.
3. sapevate che il miele ha proprietà curative naturali? Grazie alle sue proprietà antibatteriche, può aiutare a lenire il mal di gola e persino ad accelerare la guarigione di ferite e ustioni.
4. sapevate che le api producono una quantità minima di miele durante la loro vita? Una singola ape operaia produce solo circa 1/12 di cucchiaino di miele in tutta la sua vita, ma insieme ne producono molto!
5. sapevate che le api comunicano danzando? Eseguono una "danza delle scosse" per indicare alle altre api dove trovare i fiori migliori.
6. sapevate che il miele può aiutare il vostro cervello? Contiene antiossidanti che possono favorire la salute del cervello e migliorare la memoria.
7. sapevate che la cera d'api prodotta dalle api è utilizzata in molti prodotti di uso quotidiano? ** Si trova in oggetti come candele, balsami per le labbra e persino in alcuni tipi di confezioni per alimenti.
8. sapevate che il miele può essere una fonte di energia naturale? È una rapida fonte di energia perché è ricco di zuccheri naturali.
9. sapevate che solo negli Stati Uniti esistono oltre 300 varietà di miele? Il sapore, il colore e l'aroma dipendono dai fiori che le api visitano.
10. sapevate che l'apicoltura aiuta molte comunità in tutto il mondo? Fornisce reddito, sostiene l'agricoltura e contribuisce a migliorare la sicurezza alimentare in molte regioni.
11. sapevate che il miele può essere usato come conservante naturale? Grazie alle sue proprietà antibatteriche, il miele è stato usato per secoli per conservare la frutta e altri alimenti.
12. sapevate che alcune api sono in grado di riconoscere i volti umani? Alcuni studi hanno dimostrato che le api da miele sono in grado di ricordare e riconoscere i volti umani, in modo simile a come ricordano i diversi fiori.
13. sapevate che il miele può migliorare il sonno? Un cucchiaio di miele prima di andare a letto può favorire il rilassamento e un sonno migliore, aumentando leggermente i livelli di insulina e permettendo al triptofano di raggiungere il cervello.
14. sapevate che le api sono daltoniche al rosso? Le api possono vedere la luce ultravioletta, cosa che gli esseri umani non possono fare, ma non possono vedere il colore rosso. Lo vedono invece come nero.
15. Sapevate che il miele può aiutare a combattere le allergie stagionali? Alcuni ritengono che il consumo di miele locale aiuti a rafforzare l'immunità ai pollini locali e a ridurre i sintomi dell'allergia.
16. sapevate che la pappa reale prodotta dalle api operaie viene somministrata a tutte le larve di api? Tuttavia, solo quelle destinate a diventare regine vengono nutrite con la pappa reale durante il loro sviluppo.
17 Sapevate che il miele ha usi medicinali diversi nelle varie culture? Nella medicina ayurvedica, ad esempio, il miele è usato per trattare i problemi digestivi e nell'antico Egitto per curare le ferite.
18. Sapevate che le api hanno un GPS incorporato? Utilizzano la posizione del sole, il campo magnetico terrestre e i loro ricordi dei punti di riferimento per orientarsi e ritrovare la strada verso l'alveare.
19. sapevate che le api da miele sono gli unici insetti che producono cibo che viene mangiato dall'uomo? Sono uniche nella produzione di miele, che è stato un alimento base della dieta umana per migliaia di anni.
20 Sapevate che il miele può variare notevolmente in sapore e consistenza? Il tipo di fiori impollinati dalle api influenza il sapore, il colore e la consistenza del miele. Alcuni tipi di miele possono anche essere cremosi o saporiti!
Grazie, care api!
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5 settimane di veganesimo.
Non sapevo che sarei stata così felice e orgogliosa di me stessa facendo questo passo.
Ho iniziato a mangiare vegano due anni fa, quando ho preso consapevolezza di quanto inquinassero gli allevamenti intensivi.
Per un anno sono stata flexitariana, quindi a casa mangiavo vegano e fuori mi adattavo a tutto quello che c'era.
Quindi l'intenzione era quella di contribuire alla sostenibilità ambientale.
L'anno dopo ho capito che non ce la facevo più a mangiare carne neanche saltuariamente, avevo visto troppe volte cosa succedeva negli allevamenti intensivi. Quindi sono passata ad una dieta vegetariana quando uscivo mantenendo uno stile di vita vegano a casa. In questo periodo quando tornavo a casa in Puglia mi "concedevo" qualche sgarro a base di pesce.
Già in questo secondo anno di transizione percepivo un disagio quando "sgarravo" mangiando derivati e pesce. Ormai sapevo cosa succedeva per produrre questi prodotti. Non ero felice di mangiarli. Era per convenienza. Perché era più facile quando uscivo o quando andavo a casa di amici e parenti. Avevo paura del giudizio nella maggior parte dei casi. Come se mi vergognassi di una scelta più che onorevole.
Per questa ragione un mese fa ho deciso che non avrei mangiato più neanche saltuariamente i derivati. Non mi rendevano più felice, avevo solo sensi di colpa. A che cosa serve? Per far piacere agli altri tradendo i miei valori?
Così ho sentito il bisogno di fare la transizione completa al veganesimo e sono orgogliosa di questa mia scelta, serena al 100%, felice di non arrecare sofferenza nel mondo.
Go Vegan ✌️
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Mi ci rivedo molto in quello che hai raccontato sulla depressione e sull'effetto della sertralina... anche io avevo tanta paura di non essere più me stessa e invece forse si potrebbe quasi dire che mi ha permesso di essere più me stessa di quanto non lo sia mai stata... ora però ho un'altra paura: cosa succederà quando smetterò di prenderla? In questi anni di psicoterapia ho veramente imparato qualcosa o sto meglio solo ed esclusivamente grazie al farmaco? Tornerò ad essere schiacciata dal mondo come prima? Questa ora è la mia paura...
Questo è il più antico degli ask del periodo strano (era il 7 Maggio) e pur avendolo letto, ho dovuto aspettare tutto questo tempo per rispondere.
Perché?
Perché ancora una volta mi sono preso del tempo per capire cosa voglia dire 'essere se stessi' e chiedermi se, in fondo, anche il dolore di essere alla fine non faccia parte di questo.
Cerco di farti capire: a figlia piccola (22 anni) qualche mese fa è stato diagnosticato un disturbo borderline di personalità di lieve gravità, per un certo periodo ha assunto quetiapina con notevole beneficio e qualche settimana fa ha chiesto alla psichiatra se poteva sospenderla. L'interruzione non ha creato problemi e lei adesso lavora e vive i suoi rapporti affettivi interpersonali in modo equilibrato e sereno.
Ci sarebbe riuscita senza quetiapina?
Non credo.
Il merito è solo della quetiapina?
NO. Il farmaco le ha permesso di ritrovare quell'equilibrio necessario a riordinare la propria visione del mondo e del suo posto in esso ma se non ci fosse stata a monte volontà di equilibrio, il farmaco da solo sarebbe stato inutile.
A me sta aiutando la sertralina?
Può darsi che non ne avessi più bisogno perché, come mia figlia, penso di aver trovato un mio equilibrio
MA
è ancora un periodo molto strano e delicato... e ora vi dico perché.
Il 28 Giugno - una settimana dopo il mio compleanno - la mia compagna esegue una TAC del campo polmonare perché fumatrice di lunga data... i polmoni sono abbastanza decenti ma ai limiti del campo radiografico
In sede paravertebrale destra, sviluppata a ridosso dei somi di D11, D12 ed L1 si osserva tessuto solido amorfo, con diametri assiali di circa 72 x 17 mm ed estensione cranio-caudale di circa 62 mm, senza segni di diretta infiltrazione delle strutture adiacenti in particolare degli emisomi vertebrali e degli archi posteriori delle coste, meritevole di approfondimento diagnostico con PET/TC e valutazione in ambito specialistico (malattia linfoproliferativa?).
Tradotto in parole povere, tra i reni e le vertebre c'è una massa delle dimensioni di un plumcake che anche se non presenta metastasi potrebbe essere un linfoma.
Aprite una parentesi, metteteci dentro la più profonda delle disperazioni cosmiche, e poi chiudetela il 12 Luglio (due settimane dopo) quando la Tomografia a Emissione di Positroni ci dice che il mezzo di contrasto radioattivo non ha rilevato attività neoplastica nella massa amorfa.
Non è un tumore, insomma, e anche se io avevo cercato di far capire a lei e alle mie figlie che il corpo umano non è come le tavole di anatomia e che siamo pieni di cisti, fibromi, displasie, cavità ed escrescenze, quei 15 giorni sono stati pesantucci...
E ringrazio, quindi, di non aver sospeso la sertralina.
La prenderò tutta la vita?
NO
Sto ritrovando il mio equilibrio ma ora ho bisogno di tutte le mie forze per stare accanto alla mia compagna che ha smesso di fumare, di bere ed è pure a dieta, perché c'è chi gli basta la scienza e chi ha bisogno della paura di morire per riuscire a fare di meglio per stare meglio.
Di solito a me basta la scienza ma adesso ho anche un po' di paura che lei mi uccida con un gambo di sedano spalmato di maionese vegana.
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Step 1: fare un minimo di movimento fisico
Step2: riprendere in mano la dieta
Step 3: cercare di seguirla un minimo
Ce la faranno i nostri eroi?
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Update of my life
Lo scorso mese sono stata una grande, ho camminato tanto è avuto un dieta perfetta, bevevo acqua sempre e mi sentivo proprio meglio. Non ho fumato erba e ho bevuto un bicchiere di vino un paio di volte.
Questo mese è una cazzo dì tortura. A Mykonos ho conosciuto Dimitri, questo ragazzo super gnocco che mi ha dato dell’erba gratis quando io e Giorgia ci siamo autoinvitate a casa sua. E li tutto bene. Me la sono portata in Inghilterra e da quando sono tornata dalla Grecia e ho ricominciato a fumare, alla fine sono mini canne con veramente un punta di tabacco però mi salgono tantissimo e faccio binge eating. Ho cominciato a dimenticarmi le cose di nuovo, ho quasi sempre fame, e mi viene più voglia di zuccheri raffinati e dolci in generale; la cosa peggiore è che non riesco a controllare la mia mente, ho voglia di un dolce? Me lo mangio e poi mi sento in colpa perché mi sono detta che avrei smesso di consumare ultra processed food.
La sera ci penso alla canna e dico “quanto me ne vorrei fare una” che poi non mi da più tutta questa felicità è mi tiene più che altro incollata al cellulare. Però sono più dipendente di quel che io pensassi.
Sono uscita con amici e mi sono bevuta il vino. Torno a casa in Italia e mi offrono il vino. Fra poco vado a Barcellona e sono in un resort tutto incluso con free bar.
Vi dico solo che se lo scorso mese ho perso 7 chili questo mese in 14 giorni ne ho ripresi 3.
E ci sto male, perché tutti mi dicono “ma sei dimagrita tantissimo” eppure io non mi piaccio ancora al 100% e così divento insicura.
Penso sia l’erba che mi fa questo effetto. E penso che la finirò perché non la posso ignorare. Ma dopo quella non la compro e a novembre ricomincia con crearmi la mente più forte, flessibile e furba.
Sto imparando a leggere il mio corpo. Ma sto vedendo che per ora è più difficile tu quanto io abbia creduto.
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Vado al supermercato per prendermi un dolcetto. A volte la dieta colpisce nel mood e mi viene la tristezza, quindi tocca avere un boost di zuccheri o mi deprimo. Entro, prendo una confezione di cookies americani e vado alla cassa. Il cassiere mi vede, mi squadra e mi dice “AH hai tagliato i capelli!” manco avevo messo la merce sul nastro. “Eh sì, quando ce vo’ ce vo’” è lui mi spiazza con “eri il sogno della mia collega: ogni volta che entravi voleva sempre chiederti cosa usi per dei capelli così belli e curati. Non ha mai avuto il coraggio! Appena le dico che li hai tagliati si prende un coccolone”
Sì grazie, ma non dire alla collega che usavo quei barattoloni enormi della CIEN della Lidl con cui puoi fare bidetdocciabagnoschiumasgrassatorelubrificantediserbante
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Io ho il mio concetto forse strano di amore. Che non è certo continua seduzione, o scenate, o una tetta che sbuca fuori o un mazzo di fiori. Amore per me è voltarmi e sapere che ci sei a proteggermi le spalle anche se distanti. È cercare la tua mano e trovarla, lì accanto. È parlare… tuffarmi tra le tue braccia, i tuoi discorsi e il profumo che indossa la tua pelle. È riconoscerti tra mille, tu con la tua voce ed i tuoi occhi. È rispetto l'amore. È tornare anche dopo un grande litigio, che mette in crisi i momenti mai il cuore. È resistenza l'amore. Mica uno può esser sexy, strabiliante o super eroe sempre… quelli son film e nient'altro. L'amore vero è sacrificio, è dolore a volte. È distacco spesso e poi ritorno. Son notti stretti a scaldarsi dal freddo o a far dolce l'amore. È conoscenza dell'animo dell'altro. È cura. È andare insieme a fare la spesa e ritrovarsi a sorridere perché tu in perenne dieta infili nel carrello qualcosa di dolce. È il suo sguardo che ogni giorno ti sussurra che con te è felice. È la sua telefonata per sapere se hai avuto problemi con la neve o semplicemente per dirti sto tornando a casa. Sono i fine settimana insieme… ed i silenzi che sanno di serenità. L'amore vero è come un libro, di quelli che tieni sul comodino o in grembo durante un lungo viaggio in treno. È un percorso non facile. È una mano stretta stretta alla tua. È guardare insieme la stessa direzione ed urlare dentro “Io con te ci voglio invecchiare”.
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Resoconto della prima settimana del nuovo lavoro.
Sono stanchissima e non so bene il perché. Forse è perché è tutto un insieme di abitudini nuove, forse perché fa pure un sacco di caldo, però alzarmi la mattina sempre alle 6:40 è stata una botta in fronte più delle settimane precedenti.
È stata dura abituarsi a tutto nuovo: il vecchio ufficio era la mia seconda casa, sentivo tutto parzialmente mio e, sebbene sapessi che staccarsi da quei comfort sarebbe stata dura, viverlo è stato pure più pesante del previsto. È una cazzata, lo so pure io, ma ora abituarsi al caffè e ai caffellate acquosi dei konbini è tosta, oltre allo sbatti di doverci andare e pagare pure per quella mezza merda. Sto pensando di portare qualcosa da casa perché io non sono il tipo da fare ste spese stupide che a fine mese un poco si sentono; questa settimana è stata di rodaggio e di indulgenza, non a caso ho mangiato pure un po' più del solito nonostante sia un periodo in cui non mi vedo particolarmente bene. Avevo fatto un minicut prima di andare in India che non era nemmeno andato troppo bene a livello di kg persi, poi ovviamente ho ripreso qualcosa perché figurati se in viaggio mi metto a fare la dieta, poi tra preciclo e ciclo la bilancia non l'ho voluta vedere nemmeno col binocolo, finito il ciclo mi sono sentita un poco più me stessa e ora questa settimana nuovamente gonfia come un pallone e quindi più mi sento gonfia più mangio per disperazione (non fa una piega proprio). In verità sto pensando di farmi seguire da qualcuno da Settembre perché dopo 2 (diciamo 3) anni mi sono un po' stufata di fare quasi tutto da sola, però dato che ovviamente pagherei un PT in Italia dovrei pagare in euro e, data la situazione disastrosa dello yen, parte di me è un po' restia - pure perché è da tempo che voglio pure cominciare la psicoterapia, perché anche là sia altri soldi sia altri euro e quindi boh che palle sto paese di merda, uno già rischia la povertà con uno stipendio normale poi ci si mettono pure le politiche economiche di merda.
Il lavoro in sé per sé non mi dice niente, quasi mi fa schifo (come quello vecchio) e questa è stata l'ennesima conferma che a me i lavori d'ufficio fanno proprio cacare. Non hanno proprio senso e mentre stiamo tutti cacati per l'IA, io non mi capacito di come tutti sti processi non siano stati ancora automatizzati: cioè spiegatemi il senso di dover compilare decine di moduli al giorno A MANO e di controllare se le info scritte in documenti diversi siano giusti. Sono sicura che l'IA lo saprebbe fare pure meglio, però eccoci qua a perdere tempo per qualche spicciolo. Il problema è che non sono nemmeno una sognatrice e seppure vorrei fare lavori meno monotoni e fighi, voglio pure i soldi, per cui almeno per il momento, mi tengo il lavoro d'ufficio bello stretto finché dura. Il lavoro vecchio mi manca perché ormai sapevo quasi fare tutto, però come mi ripeto da sola e come mi ha detto la mia amica "alla fine hai cambiato SOLO per i benefit", ed è vero, quindi pensiamo che ho avrò più ferie e smart (sebbene ancora devo capire come funziona perché a quanto pare non danno lo smart in giorni fissi ma li richiedi tu ogni tanto) e non ci pensiamo più.
Un'altra cosa buona è che il livello di giapponese che devo usare adesso mi pare più alto (oltre a dover usare ancora meno l'inglese). Sarà pure che è pieno di termini nuovi (ormai quelli del vecchio lavoro li avevo imparati quasi tutti), ma mi sento più in difficoltà (ed è una cosa buona perché significa che ho solo margine per migliorare). Problema grosso sono le telefonate: mai stata amante nemmeno in Italia, figuriamoci a parlare al telefono in una lingua non tua e con persone che ti parlano a manetta in maniera inutilmente cerimoniosa (e tu devi esserlo altrettanto)... spero non mi dicano mai di cominciare a rispondere perché penso che mi ci vorranno tantissimi mesi per sentirmi pienamente in grado.
Una cosa di cui sono contenta è che, dopo un anno, scrivere mail in keigo non è più un problema. A volte sono così fiera delle mail che scrivo che faccio le foto e le invio alle mie amiche (con cui non faccio che bestemmiare questo popolo per queste inutili cerimoniosità). In più a volte quando parlo mi escono parole che nemmeno ricordavo di sapere e mi sento in grado di affrontare la maggior parte delle situazioni quotidiane senza troppe preoccupazioni (andare al comune, visite mediche ecc) anche se non capisco tutto, in qualche modo si fa. Insomma, il motivo per cui sono venuta era principalmente questo e sono felice di star migliorando. Certamente avere attorno continuamente persone straniere che parlano letteralmente come fossero native è deprimente, però oh, loro sono qui da anni e anni, per me questo è il secondo anno in totale e anche se lo studio dal 2014 si sa che non è la stessa cosa che vivere la lingua tutti i giorni.
Questa domenica ho il test per la certificazione linguistica di giapponese livello N2 (il secondo più alto), ma già so che non passerò per la seconda volta perché oggettivamente non ho studiato molto e nelle ultime settimane non ho proprio aperto libro. Ho speso altri 7000¥ a vuoto e pazienza...
Nella metà di Agosto a quanto pare ci sarà una settimana intera di festa per l'Obon (la festa dei morti) e non mi pare vero. È dal 7 maggio che lavoro senza sosta e sono oggettivamente molto stanca. Manca un altro mese quindi non possiamo far altro che farlo passare. Madonna bella.
#my life in tokyo#lavoro#pensieri#pensieri diurni#1 year of my life in tokyo#scritto durante il mio viaggio in treno di 1h#HTB-BCD
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Ma come faccio a voler fare la dieta se ogni giorno ho bisogno di mangiare schifezze?
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