#fabbricazione della carta
Explore tagged Tumblr posts
Text
カミスキ
紙漉きとは、植物繊維を水に溶かして漉き取ることで紙を作る伝統的な製紙法です。和紙を作る際に用いられる手法で、その歴史は古く、日本では7世紀頃にはすでに紙漉きが行われていたと言われています。工程は、大きく分けて「原料の準備」、「煮込み」、「叩き」、「漉き」、「乾燥」の5つの段階で構成されます。伝統的な手法であり、職人の技術や経験が紙の品質に大きく影響します。手漉き和紙は独特の風合いや美しさを持つため、書道や絵画、工芸品などの材料としてだけでなく、照明やインテリアなどさまざまな用途で使われています。
手抜きイラスト集
#紙漉き#paper making#fabbricazione della carta#fabricación de papel#Papierherstellung#fabrication du papier#手抜きイラスト#Japonais#bearbench#art#artwork#illustration#painting
0 notes
Text
Il bugnone
Ripropongo per Halloween uno dei miei vecchi racconti (Da Il bacio della maschera bianca) Il bugnone Lo scorso inverno mi proposi di raccogliere, in vista di una successiva pubblicazione, i diari e i memoriali che alcuni medici dell’Ottocento a volte stendevano, con la loro scrittura spesso illeggibile, su fogli di carta di antica fabbricazione. Era loro scopo lasciare notizia ai posteri degli…
0 notes
Text
Modena, sorpreso con una carta d'identità falsa: arrestato 39enne
Modena, sorpreso con una carta d'identità falsa: arrestato 39enne I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modena, durante un servizio di prevenzione dei reati, hanno sottoposto a controllo un 39enne che a piedi si aggirava con fare sospetto nei pressi di un’attività commerciale situata in zona Emilia Ovest. Nel corso del controllo, la persona, che aveva dichiarato di essere sprovvista di documenti, veniva trovata in possesso di una carta d’identità contraffatta. Ulteriori accertamenti eseguiti presso l’abitazione dell’interessato hanno permesso di rinvenire n.6 tessere sanitarie (intestate ad altrettante persone) risultate oggetto di furto, alcune munizioni per pistola illegalmente detenute, nonché monili in oro di verosimile provenienza illecita, che sono stati posti in sequestro al fine di accertarne la provenienza. Al termine delle attività, il 39enne è stato dichiarato in stato di arresto per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Nella mattinata del 21 maggio, è stato condotto innanzi al Giudice del Tribunale di Modena che lo ha giudicato con rito per direttissimo, convalidando l’arresto e disponendo la misura degli arresti domiciliari.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
I LUOGHI DELL'ANIMA
Una cascata fuori dalla porta di casa?
Sì! Se la cascata si trova in un piccolo borgo della Ciociaria, per l'esattezza in provincia di Frosinone e per la precisione a Isola del Liri.
Ma vediamo alcune note tratte dal sito
Isola del Liri (anche nota come Lisëra in dialetto) è un comune italiano che appartiene alla provincia di Frosinone e conta circa 11.800 abitanti distribuiti all'interno di una superficie di 16,01 chilometri quadrati. Il centro cittadino sorge proprio all'interno di una piccola isola formata dal fiume Liri, in un tratto in cui si biforca in due bracci all'altezza dal Castello Bomcompagni - Viscogliosi, formando due salti di nome Cascata grande e Cascata del Valcatoio: entrambe sono alte circa 27 metri, ma il salto della seconda non è perfettamente verticale, visto che segue un piano inclinato con una pendenza del 17%. Dal punto di vista climatico Isola del Liri presenta temperature tendenzialmente calde e non difformi a quelle del resto della sua zona di appartenenza, con precipitazioni concentrate soprattutto durante la stagione invernale: il mese più freddo dell'anno è gennaio, durante il quale si registra una media di 5.5 °C, mentre il più caldo è luglio, durante il quale si registra una media di 22.5 °C. La storia di Isola del Liri è, come è facile intuire, strettamente legata a quella della vicinissima Roma e, volendo stringere il tiro, innanzitutto a quella dei due municipi romani vicini di Arpinum
e Sora, che un tempo si spartivano il suo territorio comunale. Non a caso per anni la località è stata nota anche come "Isola di Sora" (o "Isola presso Sora") ed avrebbe ottenuto il suo toponimo attuale soltanto nel 1869. Con la caduta dell'Impero la città cadde prima sotto il dominio bizantino, quindi sotto quello longobardo, per poi venire nuovamente accorpata alla contea di Sora nel Principato di Capua. Gli anni del cosiddetto Ancien Régime sono anni di grande sviluppo per Isola del Liri, che deve molto all'opera della famiglia Boncompagni e a quella dei nobili del Ducato di Sora. Proprio in questi anni il comune sarebbe poi stato teatro di un noto eccidio compiuto dall'esercito rivoluzionario nella Chiesa di San Lorenzo Martire nel maggio del 1799.
Il successivo XIX secolo è quello dello sviluppo industriale e della nascita di diversi cantieri nella vicina Valle del Liri, con particolare predilezione per la fabbricazione e la lavorazione della carta e non a caso nel Novecento il centro era uno dei pochi della zona a disporre di energia elettrica. Uno sviluppo che, come è facile intuire, sarebbe stato bruscamente fermato dalla Prima guerra mondiale, ma che poi invece avrebbe attraversato la seconda senza particolari intoppi nonostante alcuni drammatici bombardamenti da parte degli alleati. La stabilità economica di Isola del Liri ha attraversato gli anni del boom e ancora oggi rende la località un caso più unico che raro di cittadina della provincia di Frosinone con un elevato tasso di benessere, un sistema locale organizzato ed un'istruzione media particolarmente significativa. Non a caso dunque, nonostante le sue piccole dimensioni, ha dato i natali a diverse personalità arrivate ad eccellere nel proprio campo di competenza: dall'astronomo Federico Zuccari a Giustiniano Nicolucci, fondatore dell'antropologia italiana; dalla poetessa Gianna Sarra al regista Daniele Costantini,
passando per Bruno Magliocchetti, politico locale, ex sindaco e senatore della Repubblica. Isola del Liri dista circa 23 chilometri dal suo capoluogo di provincia Frosinone, a cui è collegata principalmente dalla Strada Regionale SR214 Maria e Isola Casamari; un'altra importante arteria locale è la Strada Statale 82 della Valle del Liri, che da Sora sale attraversando tutta la valle ed arrivando fino ad Avezzano in Abruzzo. Detto ciò Isola del Liri è servita a livello ferroviario dalla stazione Avezzano - Roccasecca,
mentre per prendere un volo è necessario muoversi fino all’aeroporto di Ciampino o all’aeroporto di Fiumicino: il primo dista circa 100 chilometri dal centro abitato, il secondo circa 130.
0 notes
Text
Sostenibilità in Azione: L'Impatto Positivo della Carta Riciclata
La crescente consapevolezza ambientale ha spinto molte persone e aziende a cercare modi per ridurre il loro impatto sull’ambiente. Un aspetto cruciale di questo impegno è rappresentato dall’uso della carta riciclata, un’alternativa ecologica che ha guadagnato terreno negli ultimi anni.La Fabbricazione della Carta RiciclataLa carta riciclata è prodotta attraverso un processo che richiede meno…
View On WordPress
0 notes
Text
It's time the United States empire gets disarmed,one resource at the time
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
⚠️ LA CINA IMPORRÀ CONTROLLI SULLE ESPORTAZIONI DI GALLIO E GERMANIO DAL 01/08 | COLPIRÀ L'INDUSTRIA MILITARE STATUNITENSE ⚠️
🇺🇸 Gli USA e i loro lacchè si imbarcano ogni volta che possono in azioni anti-Cinesi, sostenendo nei fatti il separatismo a Taiwan, interferendo negli affari interni della Cina, per poi mendicare in ginocchio per le relazioni commerciali e per la pericolosa situazione del debito statunitense 😂
🇨🇳 È giusto rispondere: a partire dal 01/08, la Repubblica Popolare Cinese imporrà controlli sulle esportazioni di gallio e germanio, nonché di diversi composti che li coinvolgono 🥳
🎉 Tali controlli sulle esportazioni potrebbero colpire l'Industria della "Difesa" delle tigri di carta americane, in quanto il gallio, di cui la Cina è principale fornitore al Mondo, è ampiamente utilizzato nei sistemi radar avanzati installati su aerei e navi da guerra 😎
❤️ Inoltre, gallio e germanio sono utilizzati nella fabbricazione di semiconduttori e componenti elettronici, e la Cina - nel 2021 - ha prodotto il 97,67% delle 430 tonnellate di gallio 📊
🤔 Arseniuro di gallio e nitruro di gallio sono i materiali più basilari nella realizzazione dei moduli di trasmissione e ricezione sui radar AESA - Active Electronic Scanning Array, che sono ampiamente utilizzati su moderni aerei da guerra, sulle navi da guerra e sulle installazioni terrestri, come dichiarato dal Compagno Fu Qianshao, dell'Esercito Popolare di Liberazione 🌟
🇺🇸 Ad esempio, Raytheon e Northrop Grumman stanno introducendo nuovi sistemi radar AESA basati sul nitruro di gallio. Il radar dell'F-35, ad esempio, incorpora il nitruro di gallio 😏
🇨🇳 La Cina rappresenta circa l'85% delle riserve globali di gallio, il che significa che è improbabile che USA e i loro lacchè occidentali eviteranno l'utilizzo di materiali Cinesi senza costi significativi 😂
😡 Dispiegare aerei da ricognizione nel Mar Cinese Meridionale, inviare navi da guerra nello Stretto di Taiwan, vendere armi ai separatisti pro-US e molestatori sessuali del DPP e tentare di contenere lo sviluppo della Cina produrranno risposte sempre più forti 🔥
🇨🇳 丢掉幻想,准备斗争, 美利坚合众国是一个需要根除的毒瘤 🚩
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan
⚠️ CHINA TO IMPOSE EXPORT CONTROLS ON GALLIUM AND GERMANIUM FROM 01/08 | IT WILL HIT US MILITARY INDUSTRY ⚠️
🇺🇸 The US and its lackeys embark on anti-Chinese actions whenever they can, effectively supporting separatism in Taiwan, interfering in China's internal affairs, then begging on their knees over trade relations and the dangerous debt situation in America 😂
🇨🇳 it is just to strike back: starting 01/08, the People's Republic of China will impose export controls on gallium and germanium, as well as several compounds involving them 🥳
🎉 Such export controls could affect America's paper tiger "Defense" industry, as gallium, of which China is the world's main supplier, is widely used in advanced radar systems installed on aircraft and warships 😎
❤️ In addition, gallium and germanium are used in the manufacture of semiconductors and electronic components, and China - in 2021 - produced 97.67% of the 430 tons of gallium 📊
🤔 Gallium arsenide and gallium nitride are the most basic materials in making the transmitting and receiving modules on AESA - Active Electronic Scanning Array radars, which are widely used on modern warplanes, warships and land-based installations, such as stated by Comrade Fu Qianshao of the People's Liberation Army 🌟
🇺🇸 For example, Raytheon and Northrop Grumman are introducing new gallium nitride-based AESA radar systems. The F-35's radar, for example, incorporates gallium nitride 😏
🇨🇳 China accounts for around 85% of global gallium reserves, meaning it is unlikely that the US and their Western lackeys will avoid using Chinese materials without significant cost 😂
😡 Deploying reconnaissance aircraft to the South China Sea, sending warships to the Taiwan Strait, selling weapons to pro-US separatists and DPP sex offenders, and attempting to contain China's development will produce ever stronger responses 🔥
🇨🇳 丢掉幻想,准备斗争, 美利坚合众国是一个需要根除的毒瘤 🚩
🌸 Subscribe 👉 @collettivoshaoshan
#socialism#china#italian#translated#china news#collettivoshaoshan#communism#marxism leninism#xi jinping#marxist leninist#marxismo#marxist#marxism#multipolar world#multipolarity#asia news#american news#trade war#chinese communist party#people liberation army#american imperialism#western imperialism#socialismo#socialist#news#political news#us armed forces#us army#Fu Qianshao#raytheon
0 notes
Text
Aumento dei prezzi al consumo e calo della produzione industriale
Produzione industriale, crollo ad aprile 2023, strage in alcuni settori. Crolla l’industria italiana, a rischio questi materiali. L'Istat certifica il calo nella produzione italiana ad aprile 2023, calo che va avanti da mesi, e in alcuni settori si registra un vero e proprio tracollo.Crolla la produzione industriale in Italia: ad aprile l’Istat certifica un calo di 1,9 punti percentuali sul mese precedente. Si tratta di un trend costante dal momento che a marzo, febbraio e gennaio si era registrato, rispettivamente, -0,6%, -0,2% e -0,7%. Il dato è una doccia fredda per chi aveva acceso i suoi entusiasmi considerando esclusivamente la crescita italiana in rapporto alla media europea. L’economia italiana dopo il Covid-19 La realtà è che il tessuto economico italiano è uscito ammaccato dalle recenti restrizioni della pandemia. E gli effetti delle sanzioni contro la Russia stanno manifestando contraccolpi anche sull’economia del Bel Paese.
Cala la produzione industriale ad aprile 2023, con alcuni settori in picchiata L’aumento verticale delle bollette ha sensibilmente ridotto la capacità di spesa delle famiglie italiane. Fatto che, come in un effetto domino, ha spinto al ribasso la domanda di beni e servizi colpendo le aziende e i professionisti. E l’inflazione al galoppo ha prodotto un taglio generalizzato al valore del denaro nelle tasche degli italiani. Ma l’aumento del costo dell’energia ha colpito direttamente le aziende, mandandone molte fuori mercato e costringendone altre a rivedere al ribasso le proprie stime. Produzione industriale: crollo ad aprile 2023 Quella di aprile è la flessione più pesante registrata dal luglio 2020, cioè da quando i lockdown hanno affossato l’economia. L’indice destagionalizzato mensile segna diminuzioni congiunturali in tutti i comparti: - beni intermedi (quelli utilizzati per produrre altri beni): -2,6% - beni strumentali (quelli utilizzati da aziende e professionisti per svolgere la propria attività): -2,1% - beni di consumo (quelli acquistati direttamente dai cittadini): -0,4% - energia: -0,3% La situazione appare in tutta la sua gravità se si osserva l’indice complessivo: - beni intermedi: -11,0% - beni strumentali: -0,2% - beni di consumo: -7,3% - energia: -12,6% Lo stato dell’industria italiana oggi L’indice generale nel comparto manifatturiero vede un calo del 7,2%. Andando a vedere voce per voce si scopre che mentre crescono alcuni settori produttivi, ce ne sono altri che sprofondano. Crescono la fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,7%), la fabbricazione di coke (una tipologia di carbone artificiale) e prodotti petroliferi raffinati (+2,1%) e la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+0,6%). Calo per tutta una serie di comparti produttivi, che nei casi più gravi si traduce in un vero e proprio tracollo: - industria del legno, della carta e della stampa: -17,2% - fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria: -13,6% - metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo -10,9% - prodotti chimici: -10,9% - apparecchiature elettriche e non: -9,7% - attività estrattive: -9,7% - articoli in gomma, materie plastiche, minerali non metalliferi: -8,9% - industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori: -8,6% - attività manifatturiere: -6,7% - industrie alimentari, bevande e tabacco: -5,6% - altre industrie: -4,2% - computer ed elettronica: -2,9% - fabbricazione macchinari e attrezzature n.c.a. -1,6% Per approfondire si rimanda al report Istat sulla Produzione industriale ad aprile 2023 e relativi allegati. Ma se il settore della produzione manifatturiera piange, il settore del commercio non ride: nelle vendite al dettaglio le stime preliminari Istat di aprile indicano un aumento del +0,2% in valore e un calo del -0,2% in volume rispetto al mese precedente, mentre su base annua c’è una diminuzione del -3,2% in valore e del -4,8% in volume. Secondo l’Ufficio Studi Confcommercio “la debolezza dei consumi testimonia i molti problemi dello scenario economico”. Read the full article
#Confcommercio#EconomiaInternazionale#economiaitaliana#guerraucraina#postpandemia#prodottipetroliferi#produzioneindustriale#unioneEuropea#’industriaitaliana
0 notes
Text
Fabriano
La città di Fabriano (Ancona) è famosa in tutto il mondo per la fabbricazione della carta quindi, se avete intenzione di visitarla, la prima tappa non può essere altro che il Museo della Carta e della Filigrana che ha sede nell’ex convento di San Domenico. Qui potrete ripercorrere tutte le fasi della produzione della carta grazie alle dimostrazioni dei macchinari e dei mastri cartai.
Interessante da vedere è anche il centro storico che ha conservato la sua struttura medievale raccogliendosi intorno alla Piazza del Comune: la facciata grigia appartiene al Palazzo del Podestà che è uno dei migliori esempi di architettura gotica civile delle Marche; di fronte si trova la fontana rotonda detta Sturinalto, il Palazzo Comunale del XIV secolo e lo spettacolare loggiato di San Francesco con le sue 19 arcate. In Piazza Umberto invece è possibile ammirare il portico in mattone rosso dell’ex ospedale di Santa Maria del Buon Gesù ed il Duomo di San Venanzio. Infine, in Piazza Garibaldi si trova il Portico dei Vasari, unico esempio rimasto della fiancheggiata di portici che caratterizzava la piazza.
#viaggi#fabriano#carta#fabbricazione della carta#mastro cartaio#piazza del comune#palazzo del podestà#sturinalto#palazzo comunale#loggiato di san francesco#piazza umberto#ex ospedale santa maria del buon gesù#duomo di san venanzio#piazza garibaldi#portico dei vasari
1 note
·
View note
Text
Aborto e Covdi-19
Il coronavirus è democratico: colpisce tutti direttamente ed indirettamente. Giovani, adulti ed anziani, uomini e donne finiscono in ospedale o muoiono. I bambini non vanno più a scuola ed al parco giochi, molti adulti non vanno più in ufficio, nessuno va al bar o a fare shopping. Gli umani uomini non sono democratici: le donne non possono decidere per loro stesse. Non possono quasi più abortire.
L’aborto prima della pandemia era un’impresa: cercare una struttura con personale non obiettore, trovare posto in tempo, avere tutti i fogli necessari, pregare e sperare che non ci fosse nessun intoppo che facesse slittare la pratica oltre i limiti consentiti. Magari anche trovare personale umano e non giudicante, critico. È un diritto solo su carta, col il 68,4% di medici obiettori nel 2017, in Italia.
Adesso l’impresa è ancor più difficile. Troppi ospedali con reparti congelati e consultori chiusi, doversi spostare chissà dove, visite e appuntamenti incerti, non sapere a chi chiedere. La paura di ammalarsi, magari in ospedale. È un diritto su carta non garantito. È limitato l’accesso ad ambulatori e strutture mediche tranne che per le emergenze; ed a quanto pare l’IVG non lo è, nonostante le pressanti scadenze per sottoporvisi. L’aborto farmacologico è possibile solo entro le sette settimane (per l’OMS è una pratica sicura fino alla nona) ed è eseguibile solo in regime ospedaliero o di day ospital. Ergo, è necessario accedere alle strutture, peraltro assai scarse (solo il 18% delle ivg nel 2017 è stata di tipo farmacologico, sia per il basso numero di ospedali disponibili sia per gli ostacoli burocratici.)
Eppure non richiede interventi, quindi in questo periodo sarebbe la scelta più ottimale e sensata, riducendo l’accesso agli ospedali; magari rendendo l’assunzione domestica, seguiti dal medico in via telematica, e portando il limite a 9 settimane come in altri Stati.
A questo si aggiunge la carenza globale di preservativi: le aziende hanno dovuto interrompere la produzione ed il blocco di 14 giorni della Karex – ditta con sede in Malesia che soddisfa il 20% del mercato mondiale - ha comportato la mancata fabbricazione di quasi 200 milioni di condom.I rifornimenti sono calati del 50-60% anche per colpa della chiusura delle frontiere, sebbene si registri un aumento della domanda che però non potrà essere totalmente accolta. Il profilattico è l’unico contraccettivo che protegge sia dalle malattie che dalle gravidanze indesiderate. Il rischio globale, è l’aumento di malattie a trasmissione sessuale, gravidanze indesiderate ed aborti clandesitini.
Di questo clima incerto e difficile riguardo le pratiche abortive, ne beneficiano le cosiddette associazioni “pro – vita” che, in Italia, hanno istituito petizioni per rendere l’aborto una “pratica medica non necessaria.”
Il Ministero della Salute si è limitato ad inserire l’IVG nella lista delle pratiche sanitarie non differibili e basta. Una volta in più l’aborto è un diritto solo cartaceo e non reale. L’aborto è differibile. Negato.
Le istituzioni hanno il dovere di pensare e provvedere, anche nell’emergenza, alla salute ed al benessere di cittadini e cittadine.
Ora più che mai, con un futuro incerto davanti, una donna deve essere libera di scegliere del suo corpo, della sua vita e del suo futuro. Un futuro incerto e spaventoso per tutti: potremmo essere ricoverati o morire, potremmo perdere il lavoro e lo stipendio (se non è già accaduto) potremmo perdere la casa, gli affetti. Eppure, una donna non può scegliere del suo futuro. Un futuro che rende un momento delicato e spaventoso come una gravidanza, ancor più delicato e terrificante.Certo, la donna può sempre partorire in modo anonimo e poi affidare il bambino alla struttura ospedaliera, ma nove mesi di gestazione non sono uno scherzo, ha un impatto non da poco sulla vita e sul futuro della coppia, della famiglia, sul futuro della donna. Un futuro in cui è complicato recarsi in ospedale per gli esami di routine, un futuro in cui non si sa se il feto possa essere contagiato dal virus, come e se sarà possibile curare madre e feto/neonato; un futuro che naviga a vista ed a corto raggio. Oggi ho i soldi per mantenere uno o più figli, domani non si sa. Magari no. Ed un bambino è costoso, ha bisogno di soldi per crescere, non solo di amore. L’amore non paga i pannolini e le pappe, gli abiti e la scuola, le bollette e l’affitto/mutuo.
“Non doveva fare sesso, se non voleva un figlio” ho letto in una discussione online in cui una donna chiedeva aiuto per abortire, ed il nickname del profilo era un nome proprio femminile.Un’altra limitazione nella lista. Annullare i propri bisogni fisici ed emotivi perché non ci è garantito un nostro diritto, la nostra decisione non viene accolta e rispettata.
“Perché non usa una protezione?” un altro commento. Le protezioni possono fallire: il preservativo può rompersi o sfilarsi, la spirale od il diaframma spostarsi, la pillola non assorbirsi, il cerotto staccarsi. Mi rifiuto di considerare il coito interrotto una precauzione, nonostante molti lo considerino tale, sufficiente e sicuro. Una donna può non poter usare contraccettivi. Il partner può manometterli (stealthing) Può essere stata costretta violentata dal partner, da un coinquilino, da un parente, da uno sconosciuto.I contraccettivi possono non essere disponibili per carenza nelle farmacie o troppo costosi da acquistare.
Ci sono molti motivi per cui una donna rimane incinta e ci sono molti motivi per cui decide di non portare avanti la gravidanza.Motivi e corpi su cui tutti possono decidere, tranne l’interessata.
28 notes
·
View notes
Text
Ormai diciotto anni separano dal vertice di Genova tra le otto potenze politiche, economiche e militari del Pianeta. Forse pochi ricordano l’ordine dei lavori di un meeting internazionale andato in scena tra il 19 e il 22 luglio del 2001, con un contenuto decisionale modesto, se non quello di rinsaldare le scelte macroeconomiche già diffusamente sperimentate sin dall’inizio degli anni Novanta. Molto di più, nella memoria collettiva e nei tribunali, è rimasto e resta dei cortei svoltisi in città, della forza d’urto di un servizio di sicurezza resosi responsabile di violazioni dei diritti umani, secondo sentenze di giurisdizioni interne e internazionali ormai passate in giudicato. E molto si ricorda delle immagini: scenari quasi libanesi o egiziani di fumogeni, cariche, pestaggi, fermi illegittimi e guerriglia urbana.
La memoria non inganna se si colloca il 2001 nella sua cornice storica. Le forze socialdemocratiche e democratiche europee, asiatiche e, in parte, latino-americane che avevano governato per buona parte del decennio precedente scontavano ormai una sconfitta storica, data dall’incapacità di quel riformismo temperato di farsi concreta azione di risposta alle domande di giustizia sociale. Andava in scena un mutamento contestuale di molte maggioranze nazionali, con parole d’ordine più nette ma non per questo più rassicuranti e fortunate negli effetti.
Da lì a meno di due mesi, gli attacchi terroristici dell’11 Settembre avrebbero riscritto definitivamente una nuova psicologia collettiva di come l’Occidente guardi ad Est e di come l’Oriente guardi ad Ovest. Gli osservatori meno distratti, nel filone degli studi dell’analisi economica del diritto, notavano i primi segni di una forte ascesa geopolitica e produttiva di Brasile, Russia, India, Cina, Iran e Sudafrica. Giustamente, però, una parte degli studi sul post-colonialismo ammoniva: quella poderosa risalita non addita un nuovo modello di sviluppo, anzi essa mette paura all’alleanza atlantica perchè si svolge ben all’interno, risolutamente all’interno, delle regole della competizione capitalistica.
Tornando alla realtà italiana, il movimento noglobal sembrava incarnare l’ultima e residua forma di opposizione sociale in un contesto di legislatura dove la maggioranza imperniata su Forza Italia e la leadership di Silvio Berlusconi aveva ottenuto una performance con pochi precedenti nella storia della Repubblica. I cinque anni di centrosinistra erano stati all’opposto a dir poco impopolari. Sul piano costituzionale, si era cambiato il Titolo V della Carta, con una modifica che ampliava senza troppo criterio le competenze dell’ente regione, dando il via a una stagione elefantiaca di spesa pubblica decentrata priva di ritorni sul piano delle prestazioni sociali. Era stato inoltre fortemente irrobustito l’articolo 111 della Costituzione, nel quadro di un ordinamento che asseriva di voler implementare le garanzie penalistiche e, in un altro ramo della scienza giuspubblica, voleva pure migliorare e favorire la partecipazione del cittadino al procedimento amministrativo. Proprio Genova dimostrerà oltre ogni ragionevole dubbio il duplice fallimento di questi intendimenti teorici.
Il blocco sociale che costituiva l’ossatura dei manifestanti non aveva diretti canali di riconoscimento politico: il principale partito del centrosinistra era incerto tra sporadiche partecipazioni individuali e più o meno dichiarate accuse di estremismo e isolazionismo. Le modeste forze alla sua sinistra intuivano certo la possibile visibilità derivantene ma i cortei non ebbero specifico aiuto dai partiti costituiti. Era una sorta di vizio frequente nell’arco progressista di quegli anni: appoggiare le spore del dissenso solo alla loro piena evidenziazione sociale, e non anche nella loro fase di formazione (sarà così otto anni dopo nella contestazione di massa dei lavoratori al Protocollo sul Welfare siglato da un governo di centrosinistra, con ben quattro ministri e un presidente della Camera provenienti da organizzazioni e partiti almeno apparentemente schieratisi a sinistra del PD e delle sue “dimagranti” politiche sociali).
Partecipò anche una modesta ma non irrilevante componente di sinistra di base cristiano-sociale, anticipando quel che tutt’oggi avviene nell’opinione pubblica cattolica. Si fronteggiano sui temi politici e civili, ieri sulla globalizzazione e oggi sulle migrazioni nel Magistero pontificio, due orientamenti di nicchia, ma dichiaratamente agli antipodi, pur nell’indifferenza generale. Una parte dell’associazionismo laicale era su posizioni terzomondiste, vicine alle teologie sudamericane della liberazione. Il teologo gesuita Felice Scalia in un libro di quegli anni espresse simpatia per i movimenti popolari di lotta sociale, parlando con benevolenza dei “nuovi spartachisti”. Altra parte dell’intellettualità cattolica giudicava e giudica posizioni del genere cedimenti mondani alla sinistra politica, anche quando quelle stesse istanze sono declinate in prospettiva prettamente evangelica.
Dopo l’uccisione di un manifestante, il popolare gruppo rock irlandese degli U2, in concerto al vecchio Delle Alpi di Torino, dedicò genericamente una vecchia canzone del loro repertorio, Sunday Bloody Sunday, al rifiuto della violenza in ogni sua forma, come se anche la musica leggera di orientamento solidaristico risentisse il disagio dell’indicibile, il non sapersi dichiarare, prima di tutto, contro i soprusi visibilmente patiti in tanti spezzoni dei cortei e in tanti degli alloggi dei manifestanti.
È questa però sede di una riflessione giudiziaria di sistema, non di un bilancio politico. Quello, se si fosse voluto, avrebbe dovuto esser fatto molto tempo fa. Amnesty International e Human Rights Watch denunciarono apertamente il trattamento dei manifestanti come la più grave violazione dei diritti umani in un ordinamento democratico, in tempo di pace, sin dalla fine della Seconda Guerra mondiale. I procedimenti successivi alla fine del G8 accertarono l’intenzionale fabbricazione di prove false a danno dei manifestanti: uno scenario raccapricciante per l’operatore del diritto. Il processo penale liberale, esso stesso dispositivo ideologico, si basa comunque sia su un metodo dell’indagine diametramentalmente opposto: la prova si ricerca e la sua formazione, salvo casi tassativi, avviene in dibattimento e solo in dibattimento.
Nel 2015 la Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia proprio in riferimento ai fatti di Genova per violazione dell’articolo 3 della CEDU e conseguentemente del divieto di trattamenti inumani e degradanti. Sconsolanti però alcuni procedimenti penali celebratisi presso la giurisdizione italiana. Quelli riguardanti le condotte illecite delle forze dell’ordine si scontrarono col limite della non identificabilità di molti dei responsabili e da allora un ampio movimento internazionale di attivisti ha patrocinato, sin qui vanamente, l’obbligo di codici identificativi su caschi e divise. I processi contro i manifestanti furono essenzialmente di due tipi: da un lato quelli di orientamento prevalentemente ideologico (ad esempio, il cd. “Sud Ribelle”) che hanno contestato per anni agli imputati reati associativi privi però di qualunque addentellato materiale, che dovrebbe invece essere a base del diritto penale sostanziale e processuale; dall’altro, quelli relativi a ipotesi di devastazioni e saccheggi, che sono apparsi in molti casi non meno impositivi, sul fronte patrimoniale delle pretese statali e sul piano delle richieste comminatorie di condanna, decisamente più aspre della media di volte in cui si procede per le medesime ipotesi delittuose.
L’Italia, in diciotto anni, non ha davvero ancora fatto i conti con queste pagine molto poco edificanti. Nel 2006 la Rosa nel Pugno (lista di radicali e socialisti) e Rifondazione Comunista proposero una commissione d’inchiesta sul G8 di Genova, mancando però poi la conclusiva formalizzazione e istituzione dell’organo. Possiamo concluderne che non fu necessariamente un male. È sufficiente sfogliare un manuale di diritto parlamentare, dai tempi della Commissione Moro in poi, per capire quanto la politica abbia vandalizzato un altrimenti preziosissimo strumento costituzionale, ora -sui vari temi- addivenendo a nulla, ora confezionando pezzi di verità di comodo inidonee a farsi sapere e giustizia collettiva.
Certo è che un Paese non in grado di analizzare le proprie sconfitte difficilmente saprà partecipare del suo futuro.
Domenico Bilotti – Yairaiha onlus
1 note
·
View note
Text
A u g u r i Ciao tanti saluti. Iscriviti e condividi
A u g u r i Ciao tanti saluti. Iscriviti e condividi Picasso Chagall Kandinskij su www.arteangelouva.it Picasso Chagall Kandinskij sono pagine dedicate ai 3 grandi maestri del XX secolo che hanno influenzato il mondo intero. Si può chiedere l’inserimento gratuito di proprie opere, scritti, disegni, file audio video... Si entra nel mondo dell'arte su www.arteangelouva.it E' un sito composto di 11 pagine; ideato e creato da Angelo Uva Pittore Scrittore Regista Film. Dichiara: Il libro e l'ebook "Vita e arte nel mondo che verrà" è facile ordinarli online dal sito per gli amanti dei libri http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=389403 Film HD di Angelo Uva su London1,2 Paris1,2, Bari, Venezia, Milano, Roma. https://www.youtube.com/watch?v=DsBFYh_pM2s https://www.youtube.com/watch?v=4oD3Pscxpmo Cerca sul Web : Angelo Uva - YouTube Importante su YouTube Iscriviti e condividi. Ti sarò grato per questo grande piacere. Angelo Uva invita tutti gli amici su: Yahoomessenger-Flickr-Answers-OneDrive- windowslivemessenger-Skype-Facebook-MySpace -Linkedin-Hi5-Photobucket-WordPress-YouTube- Ilmiolibro.kataweb-Twitter-www.arteangelouva.it- Gruppoarteangelouva-Google+ Da affiggere in bacheca. Grazie
FORMIDABILI I 7 DONI E I 12 FRUTTI DELLO SPIRITO SANTO CON LA MEDITAZIONE YOGA I 7 doni dello Spirito Santo: Sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio. I 12 frutti dello Spirito Santo: Amore, gioia, pace, pazienza, longanimità, bontà, benevolenza, mitezza, fedeltà, modestia, continenza, castità. (Gal 5,22-23 vulg.). "La particella di Dio o bosone di Higgs" racconta la storia dell’universo perché un istante dopo il Big Bang, grazie a questa particella, i frammenti di materia hanno frenato la loro corsa verso l’infinito e hanno iniziato a interagire, formando con il tempo atomi, molecole, stelle, pianeti e infine la vita. Un'atea convinta come Margherita Hack ha dichiarato addirittura che "il bosone di Higgs è Dio". Se si vuole intendere e concepire l'infinita grandezza dell'universo, l'uomo ci appare, al pari di tutti gli altri corpi che gravitano nell'universo. Con la scoperta scientifica della particella di Dio si può dedurre l'esistenza di una sottile energia vitale magnetica dell'universo che interagisce con l'uomo : un’antica tecnica di meditazione yoga, attiva la capacità di assorbire tutti gli elementi nutritivi, vitamine e cibi, direttamente dalla forza vitale dell’universo o prana; in sostanza di poter vivere nutrendosi di “luce” o di “energia vitale”. Consiste nel concentrare la forza della volontà sotto il palato per cibarsi direttamente del “cibo divino” e sul terzo occhio, sopra al naso dietro al centro del cervello, per sollecitare tutte le funzioni della Ghiandola Pineale. E' necessario assumere la giusta quantità di prana in modo che la sottile energia vitale magnetica possa rafforzare tutto l’organismo. Così il livello più sottile di prana, il così detto “soffio divino”, l'alimento spirituale, realizza con la forza del potere mentale il pieno dominio delle funzioni corporee. In fede Angelo Uva
Esiste veramente senza alcun dubbio una sottile energia vitale magnetica dell'universo che interagisce con l'uomo. Basta provare funziona bene! Ciao. INVIA il messaggio a tutti ti sarò grato
Nuovo sondaggio del Gruppoarteangelouva su www.arteangelouva.it Vota !!! : PER UN MONDO MIGLIORE - CLICCA 2 VOLTE SUL SONDAGGIO E POI VOTA -1 - Per vietare la fabbricazione e il commercio d'armi, esplosivi, droga, ecc. che sono i grandi mali che affliggono e dilaniano questo mondo, è evidente la competenza e la responsabilità dell'O.N.U.. Quando potrà essere presa e resa operativa questa fondamentale decisione o risoluzione? - E' ora opportuno essere "attivisti " tutti insieme. Fai versare e versa : -€ ......-con CARTA DI CREDITO sul sito web di PayPal CLICCA conto Premier PayPal : [email protected] e puoi in altri modi come vuoi. Angelo Uva -2 - Bisogna rivedere le leggi di mercato in modo che i soldi trovino la giusta strada per arrivare dove ora mancano e per destinare le risorse a chi ne ha veramente bisogno. Occorre sfatare il detto che le ineguaglianze sono esistite da sempre e che continueranno per sempre. Nel nuovo futuro del digitale, l'attuale società d'informazione si può avvalere potentemente di internet, unico, vero fenomeno in progressione costante. Per cambiare il sistema, finalmente si possono riformulare le leggi di mercato eliminando ogni complessità e barriera. Internet ci offre davvero la possibilità di sviluppare un capitalismo più creativo in modo che sempre più persone possano prosperare, aiutando chi soffre e per il bene di tutti. angelouvarte Senza fine
SI APPROVO 0% (0) NON SO 0% (0) + Aggiungi opzione
2 notes
·
View notes
Text
Bologna: numerosi controlli a largo raggio, centinaia di persone e veicoli controllati
Bologna: numerosi controlli a largo raggio, centinaia di persone e veicoli controllati. I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, a seguito dei servizi coordinati di controllo del territorio a largo raggio, finalizzati al contrasto dei reati contro il patrimonio, lo spaccio di sostanze stupefacenti e la sicurezza stradale in città e provincia, hanno controllato più di mille veicoli e persone, tre delle quali sono state arrestate e quattro denunciate. Complessivamente sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 4000 euro, elevate per violazioni al C.d.S. e nei confronti di alcuni esercizi commerciali. (PRIMO CASO) A Bologna, i Carabinieri della Stazione di Bologna Navile hanno arrestato un 44enne italiano, residente in provincia, pregiudicato, colpito da un ordine di esecuzione per la detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna. L'uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari, dopo le formalità di rito è stato arrestato e riassociato al proprio domicilio per espiare la pena residua di anni 4 mesi 3 e giorni 26 di reclusione, in relazione ai reati commessi a Bologna tra il 2021e 2022. Durante l'intera attività, i Carabinieri della Stazione Bologna Corticella, unitamente a quelli del 5° Reggimento "Emilia Romagna", ai Cinofili e al personale della Polizia Locale di Bologna, sono state controllate diverse attività commerciali alle quali sono state elevate tre sanzioni per intervenute irregolarità amministrative. A seguito dei diversi controlli, sono stati fermati e foto segnalati due cittadini di origine pakistana, uno dei quali è stato successivamente deferito in stato di libertà all'Autorità giudiziaria poiché risultato irregolare sul Territorio Nazionale. Anche sul fronte dei controlli stradali finalizzati alla prevenzione degli incidenti, i Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia, tra le decine di automobilisti controllati, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna un 34enne italiano che stava guidando una vettura con un tasso alcolico superiore ai limiti di legge. Nei confronti del conducente è scattato anche il ritiro della patente di guida. (SECONDO CASO) A Borgo Panigale, i Carabinieri della Stazione di Bologna Borgo Panigale hanno arrestato un 22enne originario della Romania, residente in provincia, celibe, già noto alle forze dell'ordine, accusato del reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Nella circostanza, il 22enne si è presentato in caserma esibendo per la sua identificazione una carta di identità, la quale da un primo controllo visivo e tattile, ha destato subito sospetto. Sottoposto ad un accurato e specifico controllo, il documento è risultato difforme alle specifiche contenute nella scheda tecnica emanata dalla Unione Europea e pertanto palesemente falso, pur risultato di buona fattura e idoneo ad assolvere lo scopo per cui è stato creato. Su disposizione dell'Autorità giudiziaria, il 22enne è stato arrestato e successivamente rimesso in libertà senza l'applicazione, al momento, di misura cautelare alcuna. (TERZO CASO) A Bazzano, i Carabinieri della Stazione di Bazzano hanno arrestato un 45enne originario del Marocco, senza fissa dimora, pregiudicato, colpito da un ordine di esecuzione per la carcerazione rilasciato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna. Tale provvedimento è stato emesso a seguito dei diversi provvedimenti di condanna per reati relativi allo spaccio di sostanze stupefacenti, tutti commessi prevalentemente tra il 2013 ed il 2018 in Valsamoggia, località Bazzano. Lo straniero, dopo le formalità di rito, è stato arrestato ed associato alla Casa Circondariale di Bologna per espiare la pena residua di anni 5 mesi 4 e giorni 22 di reclusione. (QUARTO CASO) A Savigno, i Carabinieri della Stazione di Savigno hanno arrestato una 35enne italiana, residente in provincia, pregiudicata, colpita da un ordine di esecuzione per la carcerazione rilasciato dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Bologna. Tale provvedimento è stato emesso a seguito dei diversi provvedimenti di condanna, tutti relativi ai reati di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti commessi nel 2020 in provincia di Bologna e Forlì. La donna, dopo le formalità di rito, è stata arrestata ed associata alla Casa Circondariale di Bologna per espiare la pena residua di anni 3 mesi 8 e giorni 27 di reclusione. (QUINTO CASO) I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia Bologna Borgo Panigale, unitamente a quelli delle Stazioni di Casalecchio di Reno e Castel Maggiore, nel corso dei diversi posti di controllo alla circolazione stradale, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bologna, per guida sotto l'influenza dell'alcol, tre italiani di 31, 35 e 43anni, i quali in tre circostanze diverse sono stati sorpresi alla guida delle loro autovetture in stato di alterazione psico-fisica dovuta all'assunzione di alcol con tasso alcolemico superiore al limite consentito per legge.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Tipi di Memoria cache , a semiconduttori, logiche , a nastri magnetici
E' uno dei tre elementi fondamentali che costituscono un calcolatore. Gli altri sono il processorre ossia l'unità centrale e le unità perificeriche. Il processore è l 'elemento attivo in grado di eseguire istruzioni, mentre le periferiche consentono l'interazione con l'ambiente esterno. La memoria è il supporto che contiene le informazioni ( programmi e dati codificati in bit, ossia cifre binarie : 0 e 1.) che l'unità centrale deve elaborare. Le due operazioni fondamentali che devono potere essere eseguite su una memoria solo la lettura e la scrittura di informazioni. In entrambi i casi è necessario potere individuare la posizione in memoria in cui l'operazione deve essere effettuata: ogni locazione fisica della memoria (cella di memoria) deve quindi essere dotata di un identificatore( un indirizzo) che ne specifichi la posizione. Quasi sempre la memoria è realizzata in modo che una cella di memoria contenga più it, sia quindi formata da più celle elementari.
Classificazione delle memorie
Possibili parametri per potere classificare le memorie dal punto di vista tecnologico sono: - il supporto fisico di memorizzazione cioè il materia e la tecnologia utilizzata per memorizzare una cifra binaria: si hanno le memorie a semiconduttori ( o elettroniche) che utilizzano come elementi costituivi i transistori ( in differenti tecnologie); le memorie magnetiche, che usano come supporto fisico uno strato di materiale ferromagnetico e le misure di carta cioè schede e nastri. - La modalità di accesso. ossia i passi che devono essere eseguiti e quindi i tempi necessari per potere accedere a una cella di memoria, dato il suo indirizzo. Si parla dia accesso sequenziale se è necessario per accedere a tutte le celle precedenti a quella voluta, come in un nastro, che deve comunque scorrere sotto le testine per posizionare le testine di lettura e scrittura nel punto voluto, oppure di accesso diretto se è possibile accedere direttamente alla cella voluta come una RAM - la capacità cioè la quantità di informazioni memorizzabili. Questa caratteristica dipende della tecnologia utilizzata. Le memoria ad alta velocità hanno in genere capacità piccole e viceversa. - il tipo di operazioni consentite si distinguono alla le memoria a lettura scrittura nelle quali è possibile alterare facilmente il contenuto durante l'uso corrente e le memoria a sola lettura. Queste ultime vengono scritte ( si usa dire programmate) o in sede di fabbricazione dall'utente stesso mediante dispositivi ( programmatori di componenti programmabili) e durante l'uso corrente la sola operazione consentita è la lettura. Il secondo tipo di classificazione può essere fatto è relativo all'uso della memoria all'interno del sistema di calcolo, si distingue tra memoria di lavoro e memoria di massa. La memoria di lavoro contiene dati e programmi in esecuzione e rappresenta il lavoro contiene dati e programmi in esecuzione e rappresenta il supporto vero e proprio dell'attiva di elaborazione del processore. Indirizzando questa memoria, l'unita centrale preleva istruzioni e dati sui quali opera e fornisce i risultati dell'elaborazione. Poichè la memoria di lavoro interagisce direttamente con l'unità centrale, deve essere veloce, tempi di accesso dell'ordine delle decine di nanosecondi. La tecnologia utilizzata per questa memoria è quella elettronica : Le memorie di lavoro sono a semiconduttori. La memoria di massa viene utilizzata per contenere grosse quantità di informazione . Una caratteristica fondamentale di queste memorie è la non volatilità,: mantiene le informazioni anche se non è alimentata, perché il mantenimento dell'informazione non richiede potenza. Le memorie elettroniche di lavoro, invece si smemorizzano in caso di spegnimento dell'alimentazione. Il supporto fisico di memorizzazione è costituito da materiali ferromagnetici ( un tempo si usavano anche fori nella carta) Tra le memorie di massa è possibile fare un'ulteriore classificazione legata ai tempi di accesso e alla capacità,: i dischi magnetici con tempi di accesso dell'ordine delle decine di millisecondi e i nastri magnetici, con tempi dell'ordine di decine di millisecondi e i nastri magnetici con tempi dell'ordine delle decine di secondi. I primi contengono dati e programmi, che ad esempio,, non trovano posto ( in un certo istante) nella memoria di lavoro, ma che vengono frequentemente utilizzati. I secondi sono un supporto di archiviazione di informazioni e sono spesso utilizzati come copie di back up delle informazioni su disco.
Le memorie secondo l'utilizzo
Quando è necessario elaborare informazioni memorizzate in memorie di massa, queste devono essere trasferite all'interno della memoria di lavoro. La classificazione delle memorie in relazione al loro uso consente di introdurre il concetto di gerarchia di memoria. I vari tipi di memoria presenti in un sistema di elaborazione possono essere suddivisivi in più livelli. Ciascun livello identifica la posizione della memoria, all'interno della gerarchia, in relazione al tipo di informazione che contiene e alla velocità di accesso: - la memoria cache è una memoria di lavoro particolarmente veloce, ma di capacità limitata, che contiene copia di una parte delle informazioni memorizzate nella memoria di lavoro vera e propria , che sono in corso di elaborazione: - la memoria di lavoro contiene i dati e i programmi in esecuzione. - la memoria di massa ad accesso rapido, cioè i dischi rigidi a testine fisse che contengono e programmi attivamente usati , ma che per motivi di capacità , non possono essere presenti nella memoria di lavoro. - le memorie a dischi rigidi a testine mobili o memorie logiche NAND - le memoerie a disco ottico - le memorie a nastri magnetici usate come back up Read the full article
0 notes
Text
Just because the bear's claws are blunt does not mean that the dragon's fire is not hot! Americans and Japanese will burn on the shores of Taiwan and Okinawa if they stand in the way of the reunification of the Chinese People!
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
⚠️ LA PREFETTURA DI OKINAWA POTREBBE DIVENTARE UN TEATRO DI BATTAGLIA TRA L'ESERCITO CINESE E QUELLO DI GIAPPONE E STATI UNITI NELL'AMBITO DI UN CONFLITTO - PARTE 3, 2023 E STRATEGIA GIAPPONESE ⚠️
🇯🇵 Per quanto riguarda gli Eventi del 2023, il Giappone Neo-Militarista ha previsto il dispiegamento di un'unità missilistica sull'Isola di Ishigaki, e la riorganizzazione dell'Unità di Risposta Rapida di Okinawa dell'USMC, con l'obiettivo - insieme alla 15A Brigata di Naha - di creare una "difesa congiunta di altre Isole della catena Ryūky��" 🗾
🇯🇵 È inoltre importante riportare alcuni stralci della Nuova Strategia di Sicurezza Nazionale, contenente i dettagli della rinascita neo-militarista del Giappone, grazie ad una maggiore spesa nel Settore Militare 📈
🔺Il Governo del Giappone intende sviluppare nuove capacità di "contrattacco", con l'obiettivo di colpire Navi da Guerra e obiettivi strategici ad una distanza di 1.000km con Missili di vario genere.
🔺37 miliardi di dollari verranno investiti dal governo neo-militarista per rafforzare le capacità di contrattacco, estendendo - ad esempio - la portata dei suoi Missili Anti-Nave Type12 entro il 2027 - Fonte 📄.
🔺Il Giappone acquisterà Missili da Crociera Tomahawk, di fabbricazione statunitense - ne acquisterà fino a 500, con una portata di 1.250km, - 📄 Fonte.
https://www.washingtonpost.com/world/2022/12/12/japan-tomahawk-missiles-ukraine-war/
🔺Il Giappone istituirà un Comando Congiunto, con l'obiettivo di migliorare il coordinamento delle forze aeree, marittime e terrestri - ed è probabile, anche se non ancora certo, che si costruirà un Comando Congiunto tra USA e Giappone (❗️) - 📄 Fonte.
🔺Il Ministero della Difesa lavorerà per aumentare il numero di depositi di munizioni, con l'intenzione di costruirne circa 70 nei prossimi cinque anni - il Governo Giapponese teme di non avere abbastanza munizioni per un conflitto prolungato - 📄 Fonte.
https://www.shephardmedia.com/news/defence-notes/japan-to-increase-ammunition-stockpiles-and-munition-depots/
🔺Circa il 70% delle munizioni è immagazzinato nell'Isola di Hokkaido, un'eredità della Pianificazione Militare nell'ambito della Guerra Fredda, quando l'avversario militare del Giappone era l'Unione Sovietica.
🔺Attualmente, la principale minaccia per il Giappone è - secondo il documento - la Repubblica Popolare Cinese, e il Governo Neo-Militarista di Kishida intende creare basi di rifornimento nel Giappone Sud-Occidentale in previsione di una Crisi nello Stretto e di un conflitto con la Repubblica Popolare - 📄 Fonte.
https://www.nasdaq.com/articles/pacifist-japan-unveils-unprecedented-%24320-bln-military-build-up-0
🗯 Tornando alle dichiarazioni di Sugio Takahashi, le sue parole svelano alcune componenti della Strategia Giapponese applicata alla Cina, sia per quanto riguarda la "Deterrenza" - altresì definibile "utilizzo del regime-fantoccio di Taiwan come "carta da giocare" per contenere l'Ascesa della Cina" - che per un vero e proprio conflitto nello Stretto:
🔎 Takahashi ha analizzato l'enorme arsenale missilistico della Repubblica Popolare Cinese, sia per quanto riguarda la quantità che per la qualità, ma ha affermato che la Strategia della Cina potrebbe non limitarsi solamente alla distruzione di basi militari, porti ed aeroporti strategici:
💬 "L'obiettivo della Cina sarà permettere lo sbarco di truppe e catturare Taiwan e le Isole Senkaku [vd. Isole Diaoyu, che si trovano ancora illegalmente sotto il Giappone, ma appartengono alla Cina]. [...] La soluzione migliore per il Giappone sarebbe adottare una "strategia di confronto", che richiederebbe un ampio arsenale di missili a lungo raggio per contrastare l'avanzata dal mare" 🚀
💬 "Attualmente, le Forze Aeree e Navali Cinesi rappresentano circa il 70% delle capacità militari statunitensi. Tuttavia, le Forze Armate USA sono dispiegate in tutto il mondo e nell'Asia Orientale l'equilibrio si sta spostando a favore della Cina con un rapporto di 7 a 5. Pertanto, il Giappone può integrarsi agli USA con i restanti due, portando il rapporto alla parità di 7 a 7" 📊
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan
⚠️ OKINAWA PREFECTURE COULD BECOME A THEATER OF BATTLE BETWEEN CHINESE AND JAPAN AND UNITED STATES ARMIES IN A CONFLICT - PART 3, 2023 AND JAPANESE STRATEGY ⚠️
🇯🇵 Regarding the 2023 Events, Neo-Military Japan has planned the deployment of a missile unit on Ishigaki Island, and the reorganization of the USMC Okinawa Rapid Response Unit, with the aim - together with the 15th Naha Brigade - to create a "joint defense of other Islands of the Ryūkyū chain" 🗾
🇯🇵 It is also important to report some excerpts from the New National Security Strategy, containing the details of Japan's neo-militarist resurgence, thanks to increased spending in the Military Sector 📈
🔺 The Government of Japan intends to develop new "counterattack" capabilities, with the aim of hitting Warships and strategic targets at a distance of 1.000km with Missiles of various kinds.
🔺$37 billion will be invested by the neo-militarist government to strengthen counterattack capabilities, for example by extending the range of its Type12 Anti-Ship Missiles by 2027 - Source 📄.
🔺Japan to buy US-made Tomahawk Cruise Missiles - will buy up to 500, with a range of 1,250km, - 📄 Source.
https://www.washingtonpost.com/world/2022/12/12/japan-tomahawk-missiles-ukraine-war/
🔺 Japan will establish a Joint Command, with the aim of improving the coordination of air, sea and land forces - and it is probable, even if not yet certain, that a Joint Command will be built between the USA and Japan (❗️) - 📄 Source .
🔺The Ministry of Defense will work to increase the number of ammunition depots, with plans to build around 70 over the next five years - Japanese Government fears they do not have enough ammunition for a protracted conflict - 📄 Source.
https://www.shephardmedia.com/news/defence-notes/japan-to-increase-ammunition-stockpiles-and-munition-depots/
🔺About 70% of the ammunition is stored on the island of Hokkaido, a legacy of Military Planning during the Cold War, when Japan's military opponent was the Soviet Union.
🔺Currently, the main threat to Japan is - according to the document - the People's Republic of China, and the Kishida Neo-Militarist Government intends to set up supply bases in Southwestern Japan in anticipation of a Cross-Strait Crisis and a conflict with the People's Republic - 📄 Source.
https://www.nasdaq.com/articles/pacifist-japan-unveils-unprecedented-%24320-bln-military-build-up-0
🗯 Going back to Sugio Takahashi's statements, his words reveal some components of the Japanese Strategy applied to China, both as regards "Deterrence" - also definable as "use of the Taiwan puppet regime as a "playing card" to contain the Rise of China" - that for a real conflict in the Straits:
🔎 Takahashi analyzed the huge missile arsenal of the People's Republic of China, both in terms of quantity and quality, but said that China's strategy could not be limited only to the destruction of strategic military bases, ports and airports:
💬 "China's goal will be to allow the landing of troops and to capture Taiwan and the Senkaku Islands [see Diaoyu Islands, which are still illegally under Japan, but belong to China]. [...] The best solution for Japan would adopt a "confrontational strategy" which would require a large arsenal of long-range missiles to counter the advance from the sea" 🚀
💬 "Currently, the Chinese Air Force and Naval Forces account for about 70% of US military capabilities. However, US military forces are deployed around the world and in East Asia, the balance is shifting in China's favor with a report of 7 to 5. Therefore, Japan can join the US with the remaining two, bringing the ratio to a parity of 7 to 7" 📊
🌸 Subscribe 👉 @collettivoshaoshan
#socialism#china#italian#translated#china news#communism#collettivoshaoshan#xi jinping#marxism leninism#western imperialism#japanese militarism#japanese army#japanese armed forces#japanese imperialism#japan news#usaf#usa#usa army#taiwan war#taiwan strait#okinawa prefecture#okinawa#marxist#marxist leninist#marxism#news#military news
0 notes
Text
Napoli, sorpreso con droga e documenti falsi in casa. Arrestato
I Falchi della Squadra Mobile, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno effettuato un controllo in via Calasanzio presso l’abitazione di un uomo dove hanno rinvenuto due bilancini di precisione, 2 bustine con 107 grammi circa di diverse sostanze stupefacenti, un frullatore e materiale per il confezionamento della droga.
Inoltre, i poliziotti lo hanno trovato in possesso di un involucro contenente 25 grammi circa di eroina, una bustina con 1,5 grammi circa di marijuana e 240 euro falsi, mentre, in un borsello, hanno trovato numerosi documenti non intestati all’uomo, tra cui 4 patenti di guida italiane, di cui 3 intestate a cittadini stranieri che non risultavano presenti negli archivi della motorizzazione, una patente senegalese, 5 carte di identità elettroniche contraffatte, una carta di identità risultata smarrita, due passaporti emessi dalle autorità della Colombia e della Repubblica Ceca, una tessera sanitaria e 1.790 euro.
Infine, gli agenti hanno rinvenuto diversi telefoni cellulari e 14 schede telefoniche di cui l’uomo non ha saputo giustificare la provenienza.
Un 37enne senegalese con precedenti di polizia è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, possesso e fabbricazione di documenti falsi e ricettazione.
Fonte Questura di Napoli
source https://www.ilmonito.it/napoli-sorpreso-con-droga-e-documenti-falsi-in-casa-arrestato/
0 notes
Link
L'ossessione per "i comunisti", le pistole facili e le manette. Tre simboli per una classe politica che si aggrappa ad un arresto per nascondere le sue debolezze
Chissà se Dino Risi avrebbe trovato un modo analogo per rappresentare i nuovi potenti, il loro essere spietati e deboli allo stesso tempo, ridicoli e disperanti in eguale misura. La scena si svolge su di una pista di atterraggio. Il Mostro torna in Patria tra ali di telecamere, ministri con facce contrite a godersi lo spettacolo, spettatori con la bava alla bocca. Così si conclude la storia della caccia all’uomo durata quarant’anni. Così è sbarcato sul suolo italico lo spettro che da anni incombe sulle cronache, il volto che rappresenta il rimosso e il perturbante degli anni Settanta e della loro rappresentazione caricaturale.
La politica, praticamente tutta, ha scelto di gettarsi su questa figura minore dei cosiddetti anni di piombo, uno di quelli che si è mosso tra le pieghe dei fatti di cronaca al crepuscolo di quel periodo storico. I governanti sgomitano per un posto in prima fila, davanti alle telecamere. Il ministro con le mostrine della polizia si è piazzato ai margini della pista d’atterraggio e ha atteso che il Criminale scendesse dalla scaletta dell’aereo. «È un assassino comunista», aveva detto poche ore dopo la notizia della cattura, poggiando l’accento sulla seconda parola. Poi aveva precisato: «Dovrà marcire in galera». Il goffo presenzialismo dell’altro ministro, quello alla giustizia, è emblematico. Lui, esponente della formazione politica che sul giustizialismo e sul populismo penale ha fatto la sua fortuna, si trova a inseguire quell’altro, quello che adesso promette il pugno di ferro e saluta i nuovi rapporti internazionali, che hanno consentito di tornare a casa col bottino. Tutto intorno titoli di giornale, fiumi di immagini e prese di posizione rafforzano la rappresentazione dominante, col consueto, disarmante, mix di servilismo sciocco e pigrizia mentale. Qualcuno non si fa sfuggire il ghigno di sfida del catturato. Altri evidenziano l’insolenza della primula rossa vezzeggiata dagli intellettuali. Il Tg1 dell’ora di pranzo si lascia andare ad un avvertimento tragicomico: «è ancora pericoloso», dice con tono grave il cronista mentre il Terrorista attempato e stanco trascina i piedi sull’asfalto che lo conduce alle camionette.
Che paese è quello in cui praticamente l’intera classe politica e la stragrande maggioranza del mondo dell’informazione e della cultura si aggrappa a crimini commessi da un singolo individuo ormai quarant’anni fa per legittimarsi di fronte all’elettorato? Questa è la domanda che scaturisce di fronte al grand guignol scatenato dall’alba di domenica 13 gennaio, quando le agenzie hanno battuto la notizia della cattura di Cesare Battisti. È un paese che per l’ennesima volta si affida al paradigma vittimario descritto dal punto di vista storico da Giovanni De Luna e da quello filosofico da Daniele Giglioli. Si prendono le vittime di un fatto tragico, se ne assolutizza la voce fino a manipolarla, fino a farne un feticcio che non si può mettere in discussione e che al tempo stesso conferisce un potere assoluto a chi di quella ricostruzione si fa portavoce e ambasciatore. Le vittime, il loro dolore e la loro incapacità di sottrarsi al tritacarne dei giochi spettacolari, sono vittime per due volte. Il passato non diventerà mai storia, non riusciremo a ricostruire e contestualizzare quello che è successo perché serve che le cerimonie prendano il posto delle analisi, che la fabbricazione seriale di simboli ad alto tasso emotivo occupi lo spazio della produzione di senso.
E allora proviamo ad elencarli e decodificarli, i simboli che i nuovi potenti evocano e manipolano. Per primi, inaspettati e quasi dimenticati, ci sono i comunisti. Sono “comunisti” (ça va sans dire: li dipingono stravaccati in qualche salotto chic in cerca di eccitazioni radical) quelli che in questi anni hanno difeso l’Animale. È “comunista” quest’ultimo, accusato di avere portato alle estreme conseguenze l’odio di classe colpendo ignari cittadini. Avviene in un paese che ha appena capitolato di fronte alle richieste dell’Europa dopo mesi di propaganda sovranista e che può soltanto rifugiarsi nel consenso facile della gogna. Succede in un paese che in questi ultimi anni ha visto un’escalation di aggressioni fasciste e razziste. La violenza politica proviene da tutt’altra parte. Se c’è un pistolero dei nostri tempi, uno che una mattina è uscito di casa e ha giocato al tiro a segno con tutti i negri che gli capitavano a tiro, questo ha poco a che spartire con la foto segnaletica sbiadita dell’uomo che da ieri, a quasi settant’anni, si trova all’isolamento in un carcere di massima sicurezza. Quell’uomo armato si chiamava Luca Traini e proveniva dal milieu del partito del ministro con le mostrine della polizia.
Il secondo simbolo è la pistola. In tempi non sospetti, Wu Ming 1 faceva notare come gran parte della grancassa mediatica italiana dimenticasse di ricordare che Alberto Torregiani, l’uomo in sedia a rotelle che spesso vediamo parlare davanti alle telecamere, non fu colpito dalle pallottole dei Proletari armati per il comunismo. Venne ferito da suo padre Pierluigi, a sua volta ucciso dai Pac il 16 febbraio di quarant’anni fa. Nell’allucinazione armata della vendetta sommaria, l’organizzazione di cui Battisti era militante voleva vendicare il fatto che il gioielliere Torregiani avesse ucciso un rapinatori. Pierluigi sparò e ferì per sbaglio anche l’allora tredicenne figlio Alberto. Se questo aspetto venisse menzionato non toglierebbe drammaticità alla narrazione. Tutt’altro: semmai consentirebbe di illuminare il fuoco incrociato della giustizia fai-da-te. Ma il feticcio vittimario che è stato cucito addosso a Torregiani prevede che questi venga descritto come «’eroe borghese’, un santo difensore della proprietà, un cavaliere immacolato». Questa storia fa breccia nel paese in cui si invoca il diritto di sparare a chi invade le proprie case, nell’Italia in cui un normale accertamento giudiziario volto almeno ad accertare gli estremi per la legittima difesa diventi insopportabile intrusione nel sacro diritto della proprietà privata.
Ecco la terza carta estratta dal mazzo dei tarocchi forcaioli: le manette. In molti si son stupiti, quasi sono rimasti delusi, nel notare che il Bandito che scendeva dall’aereo non portava i ferri ai polsi. Le manette non c’erano, però risuonavano. Aleggiano da tempo assieme ad altri simboli. Le catene da trascinare si accompagnano ai pigiami a strisce e al clangore metallico della palla al piede, nei discorsi non mancano le chiavi delle celle da buttare, le parole emanano la puzza del malcapitato che deve marcire in galera. Il codice penale che dovrebbe indicare sobriamente fattispecie di reato viene indirizzato contro figure specifiche per eccitare le folle: pensate alla legge sulla prescrizione ribattezzata come spazzacorrotti. Sono solo alcune delle figure retoriche che paiono uscite da un b-movie e che imperversano da quando l’impotenza della politica ha lasciato il posto all’invadenza del codice penale. Nel paese che perde ogni senso della misura parlando dell’arresto di Battisti i giudizi storici sono spesso affidati alle corti d’assise e le ricostruzioni del passato sono diventate oggetto di requisitoria. Il paese che non trova anomalo lo spettacolo che i potenti costruiscono attorno alla cattura di un singolo individuo. Un paese che non si allarma di fronte alla gogna sul piccolo pezzo di una storia più grande conclusasi da anni con vincitori e vinti. Un paese che ha deciso di rifugiarsi nei metodi spicci delle pubbliche accuse. E nei sistemi risolutori di piccoli, ridicoli, uomini in divisa.
*Giuliano Santoro, giornalista, scrive di politica e cultura su il Manifesto. È autore, tra le altre cose, di Un Grillo qualunque e Cervelli Sconnessi (entrambi editi da Castelvecchi), Guida alla Roma ribelle (Voland), Al palo della morte (Alegre Quinto Tipo).
1 note
·
View note