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Primo Maggio "esplosivo": manifestazioni sindacali in tutta Europa
Tra le proteste contro la riforma delle pensioni in Francia e quelle contro il costo della vita in Portogallo
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CRISTIANA ROSARIA BARSONY-ARCIDIACONO IN MOSSAD
Spionaggio 20 Settembre 2024 rem Cristiana Rosaria Barsony-Arcidiacono, fantasma di spia italo-anglo-israeliana con forte supporto tecnico ungherese. Caccia al fantasma di Rosaria, protagonista nell’intrigo dietro ai cercapersone esplosi in Libano. Lei, sulla sua pagina LinkedIn, con tanto di bella foto, si descrive come «consulente strategica e sviluppatrice d’impresa». Dopo aver rilasciato…
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Se dovessi scegliere tra pudore e peccato sarebbe più interessante creare un mix esplosivo con entrambi.... ♠️🔥
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“So, Netflix, we plead to you: make one of the most precious pearls of the contemporary audiovisual ocean part of your catalog.”
OFMD is one of 9 shows that fans are still fighting for! For those that don’t speak Italian, we’ve translated the write-up👇
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Il trauma non ti rende più forte, ti rende fragile, sensibile, disfunzionale. Fai fatica a fidarti delle persone. Ti senti esausto mentre svolgi qualunque attività. Ti senti sempre indietro. Diventi esplosivo, emotivo, invidioso. Il trauma non rafforza le persone, le distrugge completamente.
#tumblr#italy#frasi#citazioni#frasi italiane#frasi tumblr#pensieri#amore tossico#trauma#post trauma#relazione tossica#narciso#narcisista#abuso emotivo
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IMPERDIBILE
Intervista a Putin che spiega le peculiarità delle bombe Oreshnik, tradotta in esclusiva per voi.
Putin: “Abbiamo ingredienti segreti nel menù, che faranno felice il cliente”
Domanda: Oggi ha già parlato molto dell'Oreshnik, ma i media occidentali scrivono che la testata dell'Oreshnik non conteneva esplosivi. E se questo è vero, allora cosa significa? E può dirci qualche altro nuovo dettaglio su Oreshnik? E quanti segreti di questo tipo abbiamo, come ha detto “nel menù, che faranno felice il cliente”? Grazie.
V. Putin: Vede, se dicessi che stiamo effettuando lanci di prova, ciò significa che questo lavoro mira, tra le altre cose, a migliorare queste armi. Questo è vero.
Per quanto riguarda la capacità di colpire, ho già detto la stessa cosa. E se utilizzi diversi sistemi di questo tipo in un colpo contemporaneamente, utilizzando due, tre, quattro complessi, ciò sarà paragonabile in forza all'uso di armi nucleari. Ma non è nucleare, perché è: a) ad alta precisione; b) non è dotato di un ordigno esplosivo nucleare e non contamina l'ambiente. Ma la forza sarà paragonabile.
Per quanto riguarda la questione se ci fosse o meno un esplosivo lì. Lo ripeto ancora una volta: ecco perché è in fase di test, per capire cosa bisogna fare in più. E qui non c’è nessun grande segreto; gli esperti capiranno immediatamente di cosa sto parlando. Quando parlo di miglioramento significa innanzitutto giocare tra gittata e testata.
Maggiore è la portata, più piccola è la testata; minore è la portata, più potente è la testata. Perché questo sistema solleva più peso che è utile in questo caso, tutto qui. E per obiettivi a distanze diverse, a quanto pare, sono necessari diversi tipi di missili, ma, in ogni caso, equipaggiamenti diversi per questi missili, equipaggiamento per questo missile, la sua testata. Dobbiamo lavorare qui. Questo non è un lavoro facile, anche questo è disturbo ossessivo compulsivo, probabilmente aggiuntivo, e così via.
Per quanto riguarda questo missile che abbiamo utilizzato, gli elementi corrispondenti sono stati utilizzati come elementi distruttivi, sono anch'essi elementi distruttivi. Ho già detto che si tratta di elementi piuttosto potenti che si riscaldano fino a una temperatura di 4000 gradi. Non lo so, puoi cercarlo su Internet, ma sulla superficie del Sole, secondo me, ci sono 5,6–6mila gradi. Paragonabile alla temperatura sulla superficie del Sole.
Colpo cinetico: un colpo potente, come la caduta di un meteorite. Sappiamo nella storia come e quali meteoriti caddero, dove e quali furono le conseguenze. Questo bastò a formare interi laghi, giusto? A cosa ha portato il meteorite di Tunguska? È noto.
È lo stesso qui. I danni sono molto gravi: tutto ciò che si trova al centro viene ridotto in cenere, si decompone nei suoi elementi componenti e vengono colpiti gli oggetti che si trovano a una profondità di tre o quattro piani, forse anche più in basso. Inoltre, questi non sono solo pavimenti, ma strutture fortificate. La forza d'impatto è colossale. Ovviamente puoi aggiungerne altri e sarà ancora più potente. La cosa principale è che il modello fondamentale è stato creato, funziona e funziona come previsto dai suoi creatori. Questa è un'arma precisa e ad alta potenza.
Domanda: È in fase di sviluppo qualcos'altro di questo tipo?
Abbiamo parlato di "Oreshnik" solo dopo i suoi test. Abbiamo resistito fino al momento in cui abbiamo effettuato questo test e, a dire il vero, abbiamo visto il risultato. Dopodiché hanno detto. Questo è il caso in cui il clamore è inappropriato.
Spiega meglio di Tajani, ammettiamolo.
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Il volto umano è una forza vuota, un campo di morte.
La vecchia rivendicazione rivoluzionaria di una forma che non ha mai corrisposto al suo corpo, che era nato per essere altra cosa dal corpo.
È perciò assurdo rimproverare di essere accademico a un pittore che si ostina tuttora a riprodurre i tratti del volto umano così come sono; perché così come sono essi non hanno ancora trovato la forma che indicano e designano; e sono ben altro che semplici schizzi, ma dal mattino alla sera, e nel mezzo di diecimila sogni, pestano come nel crogiolo di una palpitazione passionale mai stanca.
Ciò significa che il volto umano non ha ancora trovato la sua faccia e che sta al pittore procurargliela.
Ma questo significa che la faccia umana così com’è la si cerca ancora con due occhi, un naso, una bocca e le due cavità auricolari che corrispondono ai buchi delle orbite come le quattro aperture della tomba della morte prossima.
Il volto umano porta in effetti una specie di morte perpetua sul suo volto che sta proprio al pittore salvarlo restituendogli i suoi propri tratti.
Dopo mille e mille anni infatti che il volto umano parla e respira si ha ancora come l’impressione che non abbia ancora cominciato a dire quello che è e quello che sa.
E io non conosco un pittore nella storia dell’arte, da Holbein a Ingres, che, questo volto d’uomo, sia riuscito a farlo parlare. I ritratti di Holbein o di Ingres sono muri spessi, che non spiegano niente dell’antica architettura mortale che s’inarca sotto gli archi di volta delle palpebre, o s’incastra nel tunnel cilindrico delle due cavità murali delle orecchie.
Soltanto van Gogh ha saputo trarre da una testa umana un ritratto che sia il detonatore esplosivo del battito di un cuore scoppiato.
Il suo.
La testa di van Gogh con il cappello floscio rende nulli e inesistenti tutti i tentativi di pitture astratte che potranno essere fatte dopo di lui, sino alla fine delle eternità.
Perché quel volto di macellaio avido, scagliato come un colpo di cannone sulla superficie più estrema della tela,
e che all’improvviso si vede fermato
da un occhio vuoto,
e rivoltato verso l’interno,
esaurisce completamente tutti i segreti più ingannevoli del mondo astratto di cui la pittura non figurativa può compiacersi,
è per questo che nei ritratti che ho disegnato
ho evitato prima di tutto di dimenticare il naso, la bocca, gli occhi, le orecchie o i capelli, ma ho cercato di far dire al volto che mi parlava
il segreto di una vecchia storia umana che è passata come morta nelle teste di Ingres o di Holbein.
A volte ho fatto venire, accanto alle teste umane, oggetti, alberi o animali perché non sono ancora sicuro dei limiti ai quali il corpo dell’io umano può fermarsi.
Del resto ho rotto definitivamente con l’arte, lo stile o il talento in tutti i disegni che si vedranno qui. Voglio dire, peggio per chi li considererebbe opere d’arte, opere di simulazione estetica della realtà.
Nessuno di essi è propriamente un’opera.
Sono tutti abbozzi, cioè colpi di sonda o di spatola dati in tutte le direzioni dal caso, dalla possibilità, dalla fortuna o dal destino.
Non ho cercato di curarvi i miei tratti o i miei effetti,
ma di manifestarvi delle specie di verità lineari evidenti che valgono tanto per le parole, le frasi scritte, quanto per il grafismo e la prospettiva dei tratti.
È per questo che numerosi disegni sono mescolanze di poesie e di ritratti, di interiezioni scritte e di evocazioni plastiche di elementi, di materiali, di personaggi, di uomini o di animali.
È così che bisogna accogliere questi disegni nella barbarie e nel disordine del loro grafismo «che non si è mai preoccupato dell’arte» ma della sincerità e della spontaneità del tratto.
Antonin Artaud, Quaderno 316, giugno - agosto 1947
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🛑12 DICEMBRE 1969:
IL PERCORSO DELLA BOMBA
CHE FECE LA STRAGE
GLI ULTIMI DUECENTO METRI🛑
Si è soliti dire che persista più di un mistero riguardo alla strage del 12 dicembre 1969 in piazza Fontana. Nulla di più falso. Sappiamo moltissimo, quasi tutto, di questa tragica vicenda. Non ci si lasci ingannare dalle sentenze. Nelle attività di indagine sono state acclarate le ragioni che ispirarono la strage in funzione di un salto di qualità nel percorso della “strategia della tensione” e messo a fuoco il complesso dei mandanti, tra vertici militari e ambienti Nato, complici ampi settori delle classi dirigenti e imprenditoriali, tentati da avventure eversive. Sono anche stati individuati gli esecutori materiali, ovvero gli uomini di Ordine nuovo, con il riconoscimento delle responsabilità personali di Franco Freda, Giovanni Ventura e Carlo Digilio.
Sulla base delle carte che si sono accumulate, interrogatori, confessioni, incrocio di indizi, sarebbe addirittura possibile ricostruire il percorso compiuto dalla bomba collocata all’interno della Banca nazionale dell’agricoltura. Ne riassumiamo i passaggi fondamentali, omettendo doverosamente alcuni nomi che pur sono emersi. Sono mancati, infatti, quei riscontri inoppugnabili che altrimenti avrebbero determinato dei rinvii a giudizio. Personaggi comunque ad oggi non tutti più processabili, dato il venir meno delle loro esistenze negli anni precedenti le indagini.
DALLA GERMANIA IN ITALIA
Sulla provenienza dell’esplosivo siamo in possesso di due versioni diverse. La prima è stata fornita dal generale Gianadelio Maletti, ex capo dell’Ufficio D del Sid, che in più occasioni (sia nel 2001 a Milano nel corso del dibattimento di primo grado nell’ultimo processo e sia in una lunga intervista nel 2010) ha sostenuto che fosse «esplosivo di tipo militare» e provenisse da una base Nato della Germania, poi transitato con un tir dal Brennero per essere alla fine consegnato a una «cellula» di neofascisti del Veneto. Questa versione è stata in parte ribadita dall’allora vice presidente del Consiglio Paolo Emilio Taviani che nelle sue memorie scrisse testualmente «un americano […] portò dell’esplosivo dalla Germania in Italia».
La seconda versione la fornì Carlo Digilio, l’armiere di Ordine nuovo, che parlò di un esplosivo prodotto in Jugoslavia, il Vitezit 30. Come noto un foglio di istruzioni per l’utilizzo di questo esplosivo fu rinvenuto nell’abitazione di Giovanni Ventura.
DA MESTRE A MILANO
L’esplosivo che sarà alla fine rinchiuso in una cassetta metallica Juwel (poco meno di tre chili), trasportato da due esponenti di Ordine nuovo nel bagagliaio di una vecchia 1100, venne periziato qualche giorno prima del 12 dicembre in un luogo tranquillo ai bordi di un canale a Mestre dall’esperto in armi della stessa organizzazione, Carlo Digilio. Il timore era che potesse deflagrare lungo il tragitto verso Milano. L’esperto li rassicurò a patto che venisse utilizzata un’altra vettura, con sospensioni adeguate. I due gli fecero presente che già si era pensato a una Mercedes di proprietà di un camerata di Padova. Una figura nota nell’ambiente, protagonista di azioni squadriste, con anche un ruolo pubblico nella federazione del maggior partito cittadino di estrema destra. La notte prima del viaggio, destinazione Milano, la Mercedes, di color verde bottiglia, venne posteggiata sotto la casa di un ancor più noto dirigente ordinovista.
L’esplosivo doveva essere consegnato in un luogo sicuro, un ufficio in corso Vittorio Emanuele II con un’insegna posta all’esterno che all’imbrunire si accendeva di un color rosso. Qui la bomba, meglio le bombe (una era destinata alla Banca Commerciale Italiana di piazza Della Scala), vennero assemblate. I temporizzatori che dovevano innescarle, acquistati da una ditta di Bologna, davano un margine di un’ora. Gli uffici in questione offrivano un riparo sicuro, bisognava percorrere solo qualche centinaio di metri per raggiungere i posti prescelti per gli attentati. Nel caso di un qualche intoppo o contrattempo si poteva tornare velocemente sui propri passi e disinnescare gli ordigni. Un’operazione di questo genere non poteva essere certo affidata all’improvvisazione. Non si poteva neanche lontanamente pensare alla toilette di un bar o l’interno di una vettura posteggiata. Troppo rischioso.
DA CORSO VITTORIO EMANUELE II
ALLA BANCA NAZIONALE DELL’AGRICOLTURA
La bomba per la Banca Nazionale dell’Agricoltura venne portata a mano. Chi la trasportava non era solo. Uno di loro se ne sarebbe in seguito anche vantato in una festicciola tra camerati e con l’armiere del gruppo.
Provenienti da corso Vittorio Emanuele II, attraversata la Galleria del Corso, in piazza Beccaria, al posteggio dei Taxi, uno degli attentatori metterà in opera una delle più grossolane operazioni di depistaggio per incastrare gli anarchici. Rassomigliante a Pietro Valpreda farà di tutto per farsi riconoscere dal taxista Cornelio Rolandi. Si farà portare per 252 metri fino in via Santa Tecla, distante 117 metri a piedi dalla banca, per poi tornare al taxi, percorrendo in totale 234 metri a piedi, per non farne 135, ovvero la distanza da piazza Beccaria all’ingresso della Banca nazionale dell’agricoltura. Si farà infine scaricare in via Albricci, dopo soli 600 metri, a soli 465 metri dalla banca.
Forse sappiamo tutto, anche cosa accadde negli ultimi duecento metri o poco più. Sarebbe possibile anche fare i nomi, ma siamo costretti a far finta di non saperli e a raccontare le mosse e gli atti di costoro come in un film o in un romanzo.
SAVERIO FERRARI
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Sognare di Noi e...
Svegliarsi di soprassalto tra gli spasmi e l'affanno di un orgasmo esplosivo....
Riaddormentarsi con l'eccitazione che prepotente invade ancora la carne.
⛓️🐺❤️⛓️
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Ciao
Qual è il motivo per cui Yukio Mishima ti affascina così tanto? Qual è la cosa che ti piace di più di questo scrittore?
Ciao a te!
Grazie mille per questa domanda sul mio amore puro 💘
Mishima mi ha colpito da subito nel lontano 2017 per una cosa in particolare: in tempi molto poco sospetti, già praticava body building!
Essendo io ai quei tempi alle prime armi è stato interesse allo stato puro da subito, specie se consideriamo che viene da un contesto molto lontano da quello euro-americano.
Ovviamente poi ho studiato meglio anche il suo pensiero e il motivo del suo interesse nel culto del corpo (che spiega nel saggio "Sole e Acciaio") e mi sono ritrovata in molti punti del suo pensiero. In verità è stato un grande appassionato della letteratura classica greca e grazie a questo, molte delle sue idee erano letteralmente visionarie e incomprensibili per il Giappone della sua epoca.
Poi, vabbè, con lo studio per la tesi magistrale sono scesa ancora più a fondo ed è stato ancora peggio! Mi sono ritrovata persino nella sua psicologia complicata e ho completamente perso la testa per lui.
Il suo pensiero è sempre stato un mix esplosivo di contrapposizioni super affascinanti... talmente esplosivo che non a caso ha dato un po' di matto facendo golpe e seppuku.
#Mishima Yukio#mishima è mio <3#ovviamente nella mia testa sono io l'unica a poter capire il suo pensiero contraddittorio al 100%#三島#三島由紀男
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Sabotaggio di Nord Stream: tracce di esplosivo trovate su uno yacht
Il mistero circonda ancora i responsabili dell'esplosione che, a settembre 2022, ha messo fuori uso il gasdotto Nord Stream, nel Mar Baltico. Mosca accusa Washington e Kiev, che a loro volta puntano il dito contro la Russia. Ma le ultime indagini e scoperte alimentano ulteriori dubbi
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IL FOTOVOLTAICO NEL 2024 STA CRESCENDO OLTRE OGNI PREVISIONE
Dopo il record dell’ultimo anno, si rinforza sempre più la possibilità che il mondo si trovi nella condizione di voltare pagina. “Il 2023 è stato probabilmente il punto di svolta, segnando il picco delle emissioni nel settore energetico” secondo il rapporto appena presentato da Ember, l’importante organizzazione internazionale indipendente che si occupa della ricerca e analisi delle politiche energetiche globali.
Le rinnovabili hanno generato il 30% dell’elettricità globale nel 2023, trainate soprattutto dalla crescita del solare e dell’eolico. Nell’anno in corso le installazioni globali di impianti solari sono cresciute del 29% rispetto al 2023, anno che aveva già registrato un aumento dell’87% rispetto al 2022. Il calo della generazione di energia da fonti fossili è sempre più allargato e veloce. Le energie rinnovabili sono quasi raddoppiate nella produzione di elettricità globale dal 2000, spinte da un aumento esplosivo dell’energia solare ed eolica, dallo 0,2% del 2000 al 13,4% del 2023. La Cina è stata il principale contributore nel 2023, rappresentando il 51% della generazione solare globale aggiuntiva e il 60% della nuova generazione eolica globale. In combinazione con il nucleare, il mondo ha generato quasi il 40% della sua elettricità da fonti a basse emissioni di carbonio. Le emissioni di CO2 dalla generazione di energia globale hanno raggiunto un nuovo minimo storico, il 12% in meno rispetto al picco del 2007, quasi due terzi in meno negli ultimi dieci anni. L’energia solare è stata la fonte di generazione di elettricità in più rapida crescita per il 19° anno consecutivo.
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Fonte: Ember; foto di Pixabay
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LA NATO ATTACCA
L’EUROPA
“Una squadra di sabotatori ha usato la Polonia come base operativa per far saltare i gasdotti Nord Stream che trasportavano gas dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico”: lo ha appurato una indagine ufficiale tedesca, riportata da The Wall Street Journal.
Gli investigatori tedeschi hanno ricostruito la rotta nel Mar Baltico dello yacht Andromeda, proveniente dalla Polonia, a bordo del quale hanno trovato tracce di HMX, esplosivo militare per la demolizione di infrastrutture sottomarine. Si aggiunge così un altro capitolo esplosivo all’inchiesta del giornalista statunitense Seymour Hersh “Come l'America ha fatto fuori il gasdotto Nord Stream”. Tutto ormai è provato. Nel dicembre 2021 viene convocata alla Casa Bianca una task force – composta da ufficiali della CIA, dello Stato Maggiore e del Dipartimento di Stato – con il compito di sabotare il Nord Stream. Nel giugno 2022, durante l’esercitazione NATO Baltops, incursori statunitensi e norvegesi, operando dallo yacht Andromeda inviato dalla Polonia, piazzano le cariche sottomarine. Tre mesi dopo, il 26 settembre 2022, un aereo P8 della Marina norvegese sgancia una boa sonar, il cui segnale fa esplodere le cariche.
Il Wall Street Journal lo definisce “uno dei più grandi atti di sabotaggio in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”. È una azione bellica compiuta da tre membri della NATO – Stati Uniti, Norvegia e Polonia – contro la Germania, membro della NATO, per impedire all’Europa di importare gas russo a basso costo.
Il Segretario di Stato Antony Blinken ha definito il blocco del Nord Stream “un'opportunità straordinaria per eliminare una volta per tutte la dipendenza dell’Europa dall'energia russa, un'enorme opportunità strategica per gli anni avvenire” e ha sottolineato che “gli Stati Uniti sono divenuti il principale fornitore di gas naturale liquefatto all'Europa”. GNL, ovviamente, molto più caro del gas russo. Ora arrivano alla conquista del mercato energetico europeo la Exxon, la Chevron e altre compagnie USA che “hanno registrato profitti record grazie all'impennata dei prezzi del petrolio”.
A causa del crescente prezzo dell’energia – scrive il Wall Street Journal – “l'Eurozona scivola verso la recessione, perché l'inflazione danneggia i consumi, e l'Europa è bloccata dall'equivalente economico di un lungo Covid”. In questa Europa è iniziato “il più grande dispiegamento multinazionale di forze aeree nella storia della NATO” con l’esercitazione “Air Defender” che si svolge in Germania sotto comando USA.
Di Manlio Dinucci.
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Se non fossimo che degli umili servi, dovremmo farci ripagare i danni e gli esborsi subiti
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Quindi, un elementare analisi logica sembra indicare che qualcuno avrebbe intercettato l’ordine di migliaia di cercapersone da parte di un’organizzazione terroristica, li avrebbe modificati inserendo una carica esplosiva, li avrebbe imballati e regolarmente consegnati, per poi farli esplodere a distanza. Solo a raccontarlo fa sembrare la spectre di James Bond una bocciofila di pensionati.
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eri, sei, sarai
stamani al supermercato ho scoperto che esiste l'eritritolo, è un dolcificante naturale. deve avere un effetto esplosivo. o forse lo aveva e non lo ha più.
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