#esperienze letterarie
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ilterzolivello · 7 months ago
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LETTERE A CIORAN di Nicola Vacca
Giuro l'ho letto tre volte. Non è che questo saggio sia difficile, anzi precipita via come una cascata, irruente senza ostacoli: travolge.
2017, Gaalad Edizioni – Giuro l’ho letto tre volte. Non è che questo saggio sia difficile, anzi precipita via come una cascata, irruente senza ostacoli: travolge. È questo il punto. È una doccia fredda e non un bagno caldo in una vasca profumata, affogato in schiuma di bolle, cioè rapito in un’altra dimensione a sognare nei romanzi che, allucinanti, nelle ultime settimane mi hanno fatto…
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i-libri-di-ale · 1 year ago
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In culo a Leonardo da Vinci!
Cosa ami del posto in cui vivi? Il posto in cui vivo si chiama Italia. È una nazione posta al centro del Mar Mediterrane, in una posizione strategicamente perfetta per essere il centro nevralgico di mamma Europa per gli scambi di beni e servizi via mare, e annovera eccellenze uniche al Mondo, dai prodotti della terra, frutta e ortaggi, ai piatti tradizionali unici e riconosciuti, a volte anche…
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pier-carlo-universe · 4 days ago
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Racconto. Al mio paesello acquisito: una perla chiamata Diamante di Gimignano Raffaella
Erano cinque anni che non facevo ritorno a Diamante, nella terra di Pierino il Calabrese, com’ era definito mio papà dai colleghi di lavoro a Ravenna.
Erano cinque anni che non facevo ritorno a Diamante, nella terra di Pierino il Calabrese, com’ era definito mio papà dai colleghi di lavoro a Ravenna. Non che me la passassi male quando trascorrevo le vacanze, da quando ero nata, al Riviera Bleu Hotel di Zio Mimì con nonna Maria, nonno Fiorino, tanti amici e cugini. Ora sono rimasti tutti i cugini con la nuova generazione della loro prole e Zia…
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unbiviosicuro · 4 days ago
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credo che tante volte con tante persone non parlo molto di me o di certe mie esperienze del passato specialmente relazionali perché trovo insopportabile l'ingiustizia della riduzione che devo operare per parlarne in quei contesti conversazionali. sono stanca di dire che ci siamo lasciati perché non mi sono innamorata di te. sono stanca di dire che eravamo nati nello stesso luogo e che ci siamo conosciuti solo a migliaia di km di distanza. di dover ridurre a certe frivolezze, perché non si può usare parole altre, che forse non le ho trovate fin'ora neanche io. quando ne parliamo anche noi riduciamo tutto a una parola, diciamo "il cerchio". tutto è contenuto lì dentro come in uno scrigno, e questo vorrei che fosse sempre. ma è così impossibile, sarebbe impossibile anche usando le parole giuste, una serie infinita. persino quando noi parliamo mi dimentico che nonostante tutto, ma veramente tutto, come senti tu sento io. ma solo con te. la memoria mette il dito sulle istantanee di noi come fossero realizzate coi gessetti (la tecnica più labile che conosco), e già cambia l'atmosfera, già cambia il ricordo - mica mi stupisco, funziona sempre così - assume forme letterarie, che poi sono quelle che forse, sin dall'inizio, abbiamo sempre puntato a raggiungere
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chez-mimich · 3 months ago
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LIMONOV
Quando si conversa di un film, tratto da un libro, è inevitabile che qualcuno si interroghi se il film sia meglio o peggio del libro e viceversa. Allora sgombriamo subito il campo dall���equivoco: un film è un film e un libro è un libro, quindi niente paragoni. “Limonov” (il film) di Kirill Serebrennikov, se non è un capolavoro, va molto vicino ad esserlo. Com’è noto (almeno a chi ha letto il libro di Emmanuel Carrère), Eduard (Eddie) Limonov è stato un poeta, un dissidente sovietico, un rivoltoso, un sognatore, un teppista, un leader politico, ma anche un maggiordomo, un metalmeccanico, un senza fissa dimora. A raccontarne la storia (stavo per scrivere la ballata e forse non sbagliavo) è stato Emmanuel Carrère nell’omonimo libro di qualche anno fa (edito in Italia da Adelphi) e ora la stessa storia la riscrive, con grande perizia narrativa cinematografica, Kirill Serebrennikov che riesce nell’impresa di raccontare la profonda anima russa di Limonov e allo stesso tempo riesce a ritagliare, con altrettanto spessore poetico, la figura del rivoltoso, quello che considerava i lavoratori “i cornuti della storia”, quello che sta con “i rossi, i neri, i gay, i portoricani, ossia con chi non ha niente da perdere”. Limonov nel 1974 lascia l’Unione Sovietica e le ristrette vedute di un ambiente intellettuale e dissidente sempre troppo ancorato ai riti, ai temi e alla poesia della tradizione in un ambiente soffocante e privo di grandi stimoli. La sua destinazione è la New York psichedelica e decadente degli anni Settanta, dove conduce una sregolatissima vita, ma sempre innervata della sua poesia, a contatto con fotomodelle e puttane, con una po’ prevedibile, benché adeguatamente distorta, “Walk on the Wilde Side” che fa da colonna sonora. Come si dice in questi casi, Limonov ama essere rotto a tutte le esperienze sia letterarie che sessuali e in questo, occorre dire, assomiglia molto ai bohémien di ogni latitudine e di ogni periodo, ma quel che di nuovo sembra portare il suo personaggio è una non-visione del mondo, sostituita da un lucido delirio guidato da un sano desiderio di sovversione che, parafrasando Leo Trotskj potremmo chiamare “sovversione permanente”. Ma tanto è forte la sete di rivolta, tanto è irresistibile il richiamo della (santa o meno) madre Russia. Tornato nella Mosca della Perestrojka, Limonov, inquieto poeta agit-prop, anarchico e ribelle come sempre, crea un movimento bolscevico-nazionalista più vicino alla cultura punk che a quella patriottica, movimento col quale partecipò fattivamente all’assalto al parlamento di Mosca nel settembre del 1993. Del resto il KGB lo temette sempre, proprio in virtù della sua difficile collocazione all’interno di un profilo di dissidente tradizionalmente inteso. Occorre aggiungere, e non è una questione di poco conto, che il titolo originale del film è “Limonov: the ballad”, titolo che indica molto più efficacemente, che non quello della versione italiana, che Serebrennikov abbia inteso girare un film sul personaggio, più che sulla sua epoca, e che i fatti e le cronache di quegli anni non hanno avuto una specifica rilevanza, poiché in altre epoche Limonov avrebbe trovato altre motivazioni ma sarebbe rimasto un poeta dall’anima tempestosa. Ricordiamo che Serebrennikov, da sempre in contrasto col regime di Putin, è stato costretto ad interrompere la lavorazione del film a causa dell’invasione dell’Ucraina. “Se i tuoi eroi sono Jim Morrison, Lenin, Mishima, Baader, sei già membro del nostro partito…” urla Limonov al suo esercito di disperati, quanti di noi, sono potenzialmente parte del suo partito?
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kiki-de-la-petite-flaque · 7 months ago
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Ricordatemi come vi pare. Non ho mai pensato di mostrarmi diversa da come sono per compiacere qualcuno. Anche a quelli che mi odiano credo di essere stata utile, per autodefinirsi. Me ne andrò piena di ricordi. Mi ritengo molto fortunata. Ho incontrato un sacco di persone meravigliose. Non è vero che il mondo è brutto; dipende da quale mondo ti fai. Quando avevo vent’anni ci chiedevamo se saremmo morti democristiani. Non importa se non avrò più molto tempo: l’importante per me ora è non morire fascista».
Queste le parole nell’ultima intervista di Michela Murgia.
Definire Michela Murgia non è semplice: da scrittrice a presentatrice, da speaker radiofonica ad attrice. In ogni ruolo in cui si applica riesce sempre a contraddistinguersi con la sua grande passione e forza che porta in ogni sua opera.
Michela Murgia nasce a Cabras, in Sardegna, il 3 giugno 1972 e la sua terra natia sarà sempre fonte di orgoglio e di costante presenza in tutte le sue opere, da quelle letterarie a quelle per il teatro. Prima di diventare scrittrice ha sperimentato una grande quantità di altre professioni e in questi lavori ha potuto conoscere persone e storie sempre diverse che sono state fonte di ispirazione per le sue narrazioni. Ed è proprio durante una di queste esperienze lavorative che avvia la sua carriera da scrittrice: stava infatti lavorando in un call center quando si rende conto che deve far sapere a tutti le condizioni e la realtà quotidiana che vivono gli operatori telefonici. Decide quindi di aprire un blog dove descrive e racconta tutto questo, dagli articoli di quel blog nascerà il suo primo libro Il mondo deve sapere, che verrà pubblicato nel 2006. Il libro diventerà un vero cult e un regista come Paolo Virzì lo prenderà come modello e ispirazione per produrre la sceneggiatura del proprio film Tutta la vita davanti.
Il primo romanzo che decreterà il successo di Michela Murgia è l’Accabadora che uscirà nel 2009 per Einaudi. Un libro molto forte che narra la storia di una professione antica, quella di colei che aiuta le anime ad andare nell’Aldilà. Si tratta di un romanzo ambientato in Sardegna e che riceverà molti premi, tra i quali il Premio Campiello nel 2010.
Il suo forte legame con la Sardegna è sancito anche dalla fondazione con altre persone della rete di librai, bibliotecari e associazioni culturali del territorio sardo dal nome Lìberos, con i quali mirano a sostenere le realtà legate al mondo della cultura e della lettura in Sardegna.
Negli anni Michela Murgia collabora con molte riviste e testate giornalistiche, con le quali porta avanti una lotta contro il maschilismo per ristabilire il valore della donna.
Lo fa anche attraverso un importante podcast ideato e condotto con Chiara Tagliaferri dal titolo Morgana.
Il successo del podcast è così forte che verranno realizzate varie stagioni e soprattutto dal podcast nasceranno ben due volumi in cui sono raccolte le storie delle donne che vengono raccontate: Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe (2019) e Morgana. L'uomo ricco sono io (2021).
Tra le sue celebri storie troviamo anche un volume illustrato: Noi siamo tempesta (2019), che nello stesso anno vince il premio Morante e la menzione speciale della giuria del premio Andersen.
Non si tiene fuori dalla politica, infatti, oltre a candidarsi in Sardegna esordisce con un pamphlet politico dal titolo Istruzioni per diventare fascisti, che ebbe un grande riscontro di pubblico al punto da essere tradotto in cinque lingue.
Dopo alcune esperienze come drammaturga teatrale, con discreto successo, dal 2018 è lei stessa a calcare le assi del palcoscenico portando a teatro sia Istruzioni per diventare fascisti sia Dove sono le donne, un monologo sulla parità di genere molto apprezzato.
Su questo tema nel 2021 esce il saggio Stai Zitta, e altre nove frasi che non vogliamo sentire più, dove indaga alcune delle espressioni maschiliste utilizzate nei confronti delle donne.
L’autrice si spegne a Roma il 10 agosto 2023.
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pizzettauniversale · 11 months ago
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Consigli per sostenere un colloquio per posizioni da project manager? Soprattutto per quanto riguarda la parte motivazionale e partendo da nessuna esperienza nel settore?
Non ti saprei rispondere, cioè in queste cose io sono una pippa, o meglio mi viene naturale quindi non saprei spiegare come affrontare un colloquio.
Guarda la mia collega ha fatto colloqui per due nuovi account (project manager chiamali come vuoi). Lei gli ha chiesto delle loro esperienze lavorative e non e dei propri hobby. Ha immediatamente scartato persone timide, persone insicure, persone che rispondono a monosillabi, perché per fare questo lavoro hai a che fare con i clienti e con gli altri reparti. Quindi ci vuole sicurezza, essere estroversi e un po’ paraculi.
Il mio capo mi ha detto che il motivo per cui gli piaccio è perché ci so fare con la gente, perché parlo, coinvolgo, ho quell’intelligenza emotiva che mi permette di capire l’altra persona, oltre alla giusta dose di paraculaggine e stronzaggine (parole sue).
Quindi boh se ti dicono qual è il tuo hobby preferito, non dire che ne so “io leggo” ma intortali “nel mio tempo libero mi piace molto dedicarmi alla lettura, infatti cerco di rimanere costantemente aggiornato sull’editoria e sui premi letterari” cagate del genere.
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passaggioalboscoedizioni · 2 years ago
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🔥 È NATA L’ASSOCIAZIONE DI “PASSAGGIO AL BOSCO”: UNO STRUMENTO METAPOLITICO E ORGANIZZATO PER LA “GUERRIGLIA CULTURALE”…
Costituitasi legalmente e già riconosciuta come Ente del Terzo Settore, l’associazione di “Passaggio al Bosco” spiega le vele, per radicare e diffondere - in ogni ambito e con ogni mezzo - la cultura identitaria.
 
🔴 Riconosciuta, comunitaria e operante 
 
Pur essendo “burocraticamente” strutturata, ha anzitutto il compito di assolvere una funzione vitale, il cui scopo risiede nella volontà di andare oltre le contingenze orizzontali: essere la Comunità umana e metapolitica dei nostri autori, dei nostri collaboratori e dei nostri lettori. Non un contenitore vuoto per la raccolta di finanziamenti pubblici, ma un organismo vivente e pensante. 
 
🔴 Fare rete, strutturarsi, agire metapoliticamente 
 
La nostra Associazione - organizzata, libera e militante - ha il compito di operare trasversalmente, di fare rete, di valorizzare le esperienze, di moltiplicare le risorse e di creare nuovi spazi d’azione. Essa organizza presentazioni librarie, convegni, conferenze, seminari, gruppi di studio, cicli di Formazione, aperitivi letterari, mostre e momenti condivisi. Non solo: ha la facoltà di costituire circoli e strutture sui vari territori, coinvolgendo menti e mondi paralleli; di relazionarsi con le realtà politiche e culturali, innescando sinergie e contatti; di inaugurare collaborazioni con le istituzioni, partecipando a bandi, richiendo patrocini, proponendo eventi o lanciando progetti.  
 
🔴 Cosa fatta capo ha 
 
L’Associazione - edificata sulla base di una strategia decennale di lunga visione - ha già portato a termine molti eventi su scala nazionale, contribuendo alla realizzazione di progetti concreti. Tra questi, la nascita della prima “biblioteca identitaria” italiana, con la custodia di 15mila volumi e 5mila riviste, per la creazione di un archivio permanente - consultabile e accessibile - che possa qualificare la nostra “area” e trasmettere il nostro patrimonio ideale.  
🌲 PER ADERIRE E DARCI UNA MANO:
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curiosityforyourculture · 2 days ago
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Gli antichi Greci riconoscevano l'impatto psicologico della guerra sui soldati, e questo è evidente in diverse opere letterarie e storiche dell'epoca.
Erodoto e il "cuore tremante"
Erodoto, spesso considerato il "padre della storia", nelle sue Storie descrive episodi che evidenziano le reazioni emotive dei guerrieri. Ad esempio, menziona come alcuni soldati, di fronte alla minaccia imminente, mostrassero segni di paura e ansia, descrivendo il loro cuore come "tremante". Questa espressione suggerisce una consapevolezza degli effetti psicologici del combattimento.
Enea nell'Iliade
Nell'Iliade di Omero, Enea, durante uno scontro con Achille, si rifugia dietro il proprio scudo, tremante, dopo che la lancia del nemico lo ha attraversato. Questo episodio illustra la paura e la vulnerabilità dei guerrieri in battaglia. citeturn0search6
Aiace e la follia post-bellica
La tragedia di Sofocle, Aiace, esplora le conseguenze psicologiche della guerra. Aiace, un valoroso guerriero, cade in preda alla follia dopo essersi sentito disonorato per non aver ricevuto le armi di Achille. In preda al delirio, massacra il bestiame credendo di uccidere i suoi compagni. Ritornato in sé e sopraffatto dalla vergogna, decide di togliersi la vita. Questo dramma mette in luce la fragilità mentale dei soldati e le profonde cicatrici psicologiche lasciate dalla guerra. citeturn0search7
Memoria collettiva e trauma
Gli antichi Greci utilizzavano la memoria collettiva per elaborare i traumi della guerra. Attraverso la narrazione di storie e miti, cercavano di dare un senso alle esperienze traumatiche, promuovendo la coesione sociale e l'identità collettiva. Questo approccio alla memoria e al trauma è stato oggetto di studio da parte di storici contemporanei, che analizzano come le società antiche affrontassero le conseguenze psicologiche dei conflitti. citeturn0search1
In sintesi, attraverso opere letterarie e storiche, gli antichi Greci hanno documentato e riflettuto sulle profonde implicazioni psicologiche della guerra, riconoscendo l'impatto emotivo e mentale sui combattenti e sulla società nel suo complesso.
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carmenvicinanza · 8 days ago
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Edna O’Brien 
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Ogni libro bello dev’essere autobiografico, in una certa misura, perché non possiamo fabbricare le nostre emozioni.
Edna O’Brien è la scrittrice irlandese che negli anni Sessanta ha dato voce ai desideri e alle passioni delle donne.
La più grande scrittrice vivente in lingua inglese, come amava ripetere Philip Roth.
Autrice di venti romanzi, raccolte di racconti, poesie, saggi e opere teatrali tradotti in tutto il mondo, ha raccontato l’emancipazione femminile scavando a fondo nella coscienza dei suoi personaggi, celebrandone l’esuberanza e la generosità con una prosa sempre elegante, raffinata e priva di forzature stilistiche. Tutti i suoi scritti sono ambientati in Irlanda, nonostante abbia abbandonato il paese e vissuto per tutta la vita a Londra.
Le sue eroine sono tormentate, oppresse dai sensi di colpa, vittime di un’educazione bigotta oppure ribelli, scanzonate, provocatorie, in aperto conflitto con l’ambiente in cui sono cresciute.
Scrivere per lei è stata un’occupazione perversa in cui ha dato voce al conflitto tra anima e mente.
Tra i premi più prestigiosi di cui è stata insignita spicca la nomina a Dama dell’Ordine dell’Impero Britannico, del 2018, e di Comandante dell’Ordine delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese, nel 2021.
Era nata col nome di Josephine Edna O’Brien a Tuamgraney, un villaggio irlandese, il 15 dicembre 1930 in una famiglia numerosa con una madre rigida e un padre dedito ad alcol e scommesse. In una casa piena di libri religiosi, da ragazzina scriveva di nascosto perché osteggiata dalla genitrice che non approvava le sue aspirazioni letterarie. Da dopo gli studi in collegio è fuggita a Dublino per scappare da quell’ambiente soffocante e bigotto e a ventitré anni ha sposato un uomo molto più anziano di lei, il romanziere di origine ceca Ernest Gébler, con cui si è trasferita a Londra, dove è iniziata la sua vera vita e ha potuto finalmente diventare se stessa e dedicarsi alla scrittura.
Nel 1960 ha pubblicato il suo primo libro, scritto in soli tre mesi, The Country Girls, che racconta l’educazione sentimentale e sessuale di due giovani donne che cercano emozioni in città, fuggendo dal collegio di suore dove erano rinchiuse. Come i due successivi, The Lonely Girl del 1962, poi diventato un film, e Girls in Their Married Bliss del 1964, venne proibito e censurato in Irlanda e spesso bruciato pubblicamente da preti e fanatici cattolici.
La trilogia dello scandalo è stata a lungo oggetto di attacchi violenti e ripetute accuse di immoralità, mentre nel resto del mondo era osannata. Solo in anni recenti, il presidente irlandese le ha presentato le scuse ufficiali a nome di tutta la nazione, per la feroce ostilità e l’invidioso disprezzo di cui è stata oggetto, definendola una narratrice coraggiosa che ha sempre raccontato la verità.
La sua celebrità ha segnato la fine del matrimonio con un uomo che mal sopportava il suo successo e le si è aperta una nuova prospettiva di vita, dopo il divorzio ha frequentato i salotti letterari e mondani della Swinging London, diventando un’icona ribelle degli anni ‘60, capace di sondare senza retorica le vertigini della passione amorosa e politica.
Al centro dell’attenzione mediatica anche a causa di alcune prese di posizione sul conflitto anglo-irlandese, negli anni ‘90 è stata accusata di aver sostenuto la lotta armata dell’IRA.
Tra i suoi scritti compaiono due saggi biografici su Joyce e Byron, una sceneggiatura teatrale su Virginia Woolf e romanzi più maturi come Uno splendido isolamento, Le stanze dei figli, Un feroce dicembre e La luce della sera.
In Country Girl, del 2012, ha raccontato la sua vita, ricca di incontri ed esperienze straordinarie, vissuta tra le aree rurali dell’Irlanda e le luci sfavillanti delle grandi città statunitensi.
La sua ultima fatica, del 2019, è Ragazza, sugli orrori subiti da migliaia di giovani donne rapite dai fondamentalisti islamici di Boko Haram in Nigeria.
Edna O’Brien si è spenta il 27 luglio 2024, dopo una lunga malattia.
Nella sua vita ha vissuto proprio come le sue ragazze di campagna appena arrivate in città, seguendo tutto quello che luccicava, assecondando i suoi desideri più oscuri e impulsivi. Spirito ribelle e coraggioso, ha lottato per aprire nuovi orizzonti artistici e scrivere in modo veritiero, da un luogo di sentimenti profondi.
Ha rivoluzionato la letteratura irlandese. La straordinaria qualità della sua prosa l’ha resa un’autrice di culto dal successo planetario rispettata anche dalle accademie e dai più raffinati circoli letterari.
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ilterzolivello · 7 months ago
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Il romanzo sono io?
Ma imprevedibile la fiamma rinasce dalla cenere che sembrava definitiva.
Magari! La verità è che la vita di questo fantasma non è affatto interessante né tanto meno avventurosa. Quindi magari ma il romanzo non sono io. Cito una frase forse nemmeno tanto famosa: “senza i sensi di colpa non esisterebbe la letteratura”. La verità è che non esistono verità assolute che possono placare i tormenti del pensiero che ci bruciano dentro. E questo fuoco arde di continuo…
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sandratognarini · 3 months ago
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Scopri i festival, gli eventi, e il “benessere” in Italia e non solo
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Scopri i festival, gli eventi, e il “benessere” in Italia e non solo Partecipa questo autunno ai migliori festival, agli eventi e alle occasioni di “benessere” in Italia e non solo, vivendo esperienze uniche Scopri gli eventi culturali e sportivi più attesi dell’autunno 2024 in Italia e a Formentera. Scopri gli eventi imperdibili di questo autunno! 🌟 Dai festival di fotografia e cinema ai tour letterari e alle esperienze di benessere, c’è qualcosa per tutti. Non perdere il #RadarFestival a Trani, il #RAMFilmFestival a Rovereto e la #15KFormenteraNightRun. Esplora il #ParcoDelCastelloDiMiradolo e rilassati al #CyprianerhofDolomitResort. Leggi di più su ramingare.com! ... Read the full article
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londranotizie24 · 3 months ago
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frasivita10 · 9 months ago
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Esplorando il Mondo con le Frasi Viaggio più Ispiratrici
Viaggiare è molto più di un semplice spostamento da un luogo all'altro; è un'esperienza che arricchisce l'anima e apre la mente a nuove prospettive. Durante i nostri viaggi, incontriamo luoghi, persone e culture che ci lasciano senza fiato e ci spingono a riflettere sul significato più profondo della vita stessa.
Le "Frasi Viaggio" sono come piccoli tesori letterari che catturano l'essenza di queste esperienze straordinarie. Sono pensieri, citazioni e aforismi che incorniciano perfettamente le emozioni e le sensazioni che proviamo mentre esploriamo il mondo.
"Viaggiare è dare un significato alla vita, scoprire nuove culture, esplorare nuovi orizzonti e incontrare persone straordinarie lungo il percorso."
Queste parole di autori famosi, poeti e viaggiatori incalliti ci ispirano a mettere in discussione le nostre prospettive e ad abbracciare l'incertezza del viaggio con gioia e gratitudine.
Ma quali sono le Frasi Viaggio più ispiratrici che ci spingono a esplorare il mondo e ad abbracciare l'avventura con cuore aperto? Scopriamolo insieme!
"Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono." - Anatole France
Questa citazione ci ricorda che il viaggio è un processo continuo di crescita personale e di scoperta di sé. Anche quando torniamo a casa, il nostro spirito rimane in viaggio, pronto per la prossima avventura.
"Non è la destinazione, ma il viaggio stesso che conta." - T.S. Eliot
Spesso ci concentriamo così tanto sul raggiungimento di un obiettivo che dimentichiamo di apprezzare il viaggio stesso. Questa frase ci invita a rallentare, ad assaporare ogni momento e ad essere presenti nel qui e ora.
"Viaggiare è l'unica cosa che compri che ti rende più ricco." - Anonimo
Le esperienze di viaggio sono impagabili e ci arricchiscono in modi che il denaro non può comprare. Ci insegnano l'umiltà, la gratitudine e la compassione, e ci regalano ricordi che dureranno per sempre.
Se sei alla ricerca di ulteriore ispirazione per il tuo prossimo viaggio, ti consiglio di visitare FrasiVita.com, dove troverai una vasta raccolta di Frasi Viaggio che ti accompagneranno in ogni tua avventura. Buon viaggio!
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chez-mimich · 1 year ago
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GIAN MARIA TOSATTI_NOw/here
Non c'è nulla che racconti il passare del tempo come la ruggine. Certo, la ruggine non ha il fascino della "madeleine" proustiana e nemmeno quello di tante opere letterarie o artistiche che hanno come oggetto il tempo e il suo trascorrere, ma ha dalla sua parte l'immediata verità dell'evidenza. Parte della bella mostra delle opere di Tosatti, “NOw/here ,esposte a Milano nello Shed del Pirelli Hangar Bicocca fino al prossimo 30 luglio, è costituita da "Ritratti 2022", titolo volutamente fuori luogo visto che i ritratti sono in realtà composizioni astratte basate su due grandi componenti materiche: l'oro e la ruggine, elementi simbolici e reali. Se l'oro è un materiale, che per così dire, non ha bisogno di presentazioni avendo in arte e, in pittura in particolare, una millenaria tradizione, (pensiamo all'arte egizia o a quella bizantina fino a Klimt, a Jeff Koons e oltre), la ruggine ha solo goduto di una certa fama con l'avvento dell'Arte Povera (Kounellis, Fabro, ecc.), ma a parte queste poche, felici esperienze, non sembra essere mai stata considerata come un elemento fondante per una corrente artistica, o per un singolo artista, dopo di allora. "La materia con la quale lavoro è il tempo" afferma Tosatti, nel video intervista in proiezione nell'atrio dello Shed, ed effettivamente la ruggine (e anche l'oro) sono primariamente modificati dal tempo. A questo proposito occorre ricordare "en passant" che Tosatti lavorò già a piene mani sul tema del tempo, proprio a Casa Bossi a Novara nel 2012, in quel "racconto che mai si è potuto scrivere", per usare le stesse parole dell’artista, che fu "Tetralogia della polvere". Per la mostra dell'Hangar, come era facile prevedere, tutto é molto spartano, con l'allestimento, fatto semplicemente di tubi industriali che sorreggono le opere. Per quanto concerne l'oro, il materiale era già stato usato da Tosatti anche per "Histoire et Destin– New Men’s Land" del 2016, quando "foderò" alcune fortificazioni nel nord della Francia, a due passi dal "Pas-de-Calais", dipartimento tristemente noto per essere la porta di ingresso di molti migranti in Francia o per il loro transito verso la Gran Bretagna. Perchè l'oro? Perché loro sono forse l'oro del mondo o perché la fortezza europea deve difendersi? Mi piace pensare invece che l'oro sia un simbolo della redenzione e quindi utilizzato solo per il suo valore fortemente simbolico. Ma la serie "Ritratti" non esaurisce tutta la mostra dello Shed, dove sono presenti anche opere in grafite e carboncino, quelle proprio che danno il titolo all'intera esposizione. Si tratta di "paesaggi astratti", geografie della mente, visioni fuori fuoco fatte di orizzonti rigorosi e di grandi capiture di grafite sfumata, cieli ipotetici dove compaiono (sinistre?) sfere bianche. Tosatti non è nuovo ad esperienze estetiche dove la meditazione sui luoghi si materializza in opere dall'ampio respiro, come è accaduto nel 2020 con "Episodio di Odessa" che faceva parte del progetto "Il mio cuore è vuoto come uno specchio” del 2018, un progetto che prende le mosse dal paesaggio desolato del lago di Kuyalnik, in Ucraina. Come per tutte le mostre allestite nello Shed e nella grande "navata" dell'Hangar Pirelli, artista, ambiente e opere, vivono una specie di simbiosi (se le opere non sono necessariamente site-specific) ed è comunque evidente che il luogo dell’esposizione, in questo caso un luogo molto molto suggestivo, carico di memoria industriale, luogo del tempo per eccellenza il tempo del lavoro, non può essere considerato un ambiente "neutro" o peggio casuale. Lo Shed modella gli artisti almeno quanto gli artisti riescano a modellare lo Shed e la stessa cosa, vale per l'Hangar in generale. Nella fattispecie, L'opera di Gian Maria Tosatti sembra fatta apposta per il luogo che non lascia spazio a divagazioni di sorta. Lo Shed è uno spazio claustrofobico dove aleggia ancora nell'aria quel tempo del lavoro che è spesso coincidente col tempo sottratto. Una mostra senza concessioni allo svago o alla svagatezza...
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cfeditoredifedericocala · 9 months ago
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Alla scoperta degli astri nascenti della letteratura italiana
Nel vibrante mondo della letteratura, gli scrittori italiani emergenti stanno catturando cuori e menti con le loro narrazioni avvincenti e voci uniche. Questi scrittori italiani emergenti si stanno facendo strada nella scena letteraria, offrendo nuove prospettive e storie coinvolgenti che trovano risonanza tra i lettori di tutto il mondo. In questo articolo, approfondiamo il regno del talento letterario italiano, esplorando il viaggio di queste stelle nascenti ed evidenziando le piattaforme che supportano la loro crescita e visibilità.
Scoprire le gemme letterarie
La letteratura italiana ha una ricca storia, segnata da opere iconiche di autori rinomati. Tuttavia, il panorama contemporaneo sta assistendo a un’ondata di nuovi talenti, che portano in primo piano narrazioni e stili diversi. Questi scrittori emergenti non stanno solo esplorando temi tradizionali ma stanno anche spingendo i confini, affrontando le questioni moderne con profondità e creatività.
Il viaggio degli scrittori italiani emergenti
Per molti scrittori italiani emergenti, il viaggio inizia con la passione per la narrazione e il desiderio di condividere le proprie prospettive uniche. Navigano nelle complessità del mondo letterario, affinando la loro arte attraverso dedizione e perseveranza. Dalla creazione di trame accattivanti allo sviluppo di personaggi memorabili, questi scrittori riversano il loro cuore in ogni parola, creando opere letterarie che lasciano un impatto duraturo.
Piattaforme per scrittori emergenti
Nell'era digitale di oggi, gli aspiranti scrittori hanno accesso a varie piattaforme che offrono visibilità e opportunità di networking. Per gli scrittori italiani emergenti, queste piattaforme svolgono un ruolo cruciale nel mostrare il proprio lavoro e nel connettersi con lettori e colleghi scrittori. Ecco cinque piattaforme degne di nota che supportano e promuovono gli scrittori italiani emergenti:
CF Editore: CF Editore è una piattaforma dinamica dedicata alla promozione degli scrittori italiani emergenti. Attraverso vetrine curate e opportunità editoriali, CF Editore fornisce una piattaforma affinché scrittori di talento possano raggiungere un pubblico più ampio e stabilire la loro presenza nella sfera letteraria. Italian Writers: Italian Writers è una piattaforma guidata dalla comunità che promuove la collaborazione e il networking tra autori italiani. Gli scrittori possono mostrare il proprio lavoro, partecipare a concorsi di scrittura e interagire con lettori e colleghi scrittori, favorendo un ambiente creativo e favorevole.
Scrittura Creativa: Scrittura Creativa offre risorse e workshop per scrittori emergenti, aiutandoli ad affinare le proprie capacità di scrittura e ad orientarsi nel processo editoriale. La piattaforma offre anche eventi letterari e opportunità per gli scrittori di entrare in contatto con professionisti del settore.
Nuove Voci Letterarie: Nuove Voci Letterarie è una rivista letteraria che promuove le voci emergenti della letteratura italiana. Gli scrittori possono presentare il proprio lavoro affinché venga preso in considerazione per la pubblicazione e ottenere visibilità presso un pubblico diversificato interessato a scoprire nuovi talenti letterari.
Scrittura e Narrativa: Scrittura e Narrativa offre agli scrittori una piattaforma per esplorare diversi generi e stili di narrazione. Dalla narrativa alla poesia e alla saggistica, gli scrittori possono mostrare la loro versatilità e creatività, ampliando la loro portata e connettendosi con lettori che apprezzano le diverse espressioni letterarie.
Abbracciare la diversità nella letteratura italiana
L’emergere di nuove voci nella letteratura italiana riflette la natura dinamica e diversificata della narrazione. Questi scrittori italiani emergenti apportano nuove prospettive, intuizioni culturali e narrazioni innovative al panorama letterario, arricchendo le esperienze dei lettori e promuovendo una vivace comunità letteraria.
Come lettori e appassionati, abbracciamo e celebriamo la creatività e il talento degli scrittori italiani emergenti, sostenendo il loro viaggio mentre continuano a ispirarci e ad affascinarci con le loro opere letterarie. Scopri la prossima generazione di star della letteratura italiana e immergiti in un mondo di storie accattivanti e narrazioni fantasiose.
Scopri di più sugli scrittori italiani emergenti su CF Editore.
Questo articolo si propone di evidenziare la crescente presenza di scrittori italiani emergenti e il loro contributo al panorama letterario. Promuove la pagina target https://www.cfeditore.com/2024/02/5-piattaforme-per-scrittori-emergenti.html fornendo allo stesso tempo preziose informazioni e spunti per i lettori interessati a scoprire nuovi talenti letterari.
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