#esofago
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Estou sem twittar a praticamente 1 (um) dia inteiro e já desenvolvi depressão, ansiedade, pânico, pressão alta, pressão baixa, hpv, hiv, dengue, zika, chicungunha, peste negra, poliomielite, paralisia infantil, osteoporose, gripe suína, febre amarela, meningite, gonorreia, herpes, faringite, doença de chagas, bronquite, leptospirose, cancro, sarampo, catapora, varíola, caxumba, gastrite, tétano, hepatite, conjuntivite, derrame cerebral, coqueluche, labirintite, sarna, leucemia, raiva, cirrose, escoliose, microcefalia, anencefalia, ebola, unha encravada, autismo, síndrome de asperger, arritmia, pneumonia, diabetes, insuficiencia cardiaca, inveja do petho, nanismo, gigantismo, síndrome de down, asma, cancer de fígado, cancer de esofago, cancer cerebral, cancer de estomago, cancer de pele, lepra, homossexualismo, hernia de disco, trombose, elefantíase, calcanhar de maracujá, fimose, cancer de próstata, cancer de testículos, mal de parkinson, dor de cabeça, má formação dos ovários, bicho de pé, bicho geográfico, teníase e candidíase
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Intento de ficha de personaje de mi historia "Freaks: Un Monstruo Entre Nosotros" pt. 4
Él es Walter (todavía no decido su nombre artístico) un artista del circo
Él es Valentín también conocido como "El Samson Moderno" un artista del circo
Él es Cesar también conocido como "El Torso Viviente" un artista del circo
Él es Kang también conocido como "Esofago Letal" un artista del circo
#Freaks: Un Monstruo Entre Nosotros#dibujo#dibujo a mano#dibujo tradicional#draw#drawing#historia original#oc story#original story#original character#personaje original#oc#my ocs#character design#dibujo a lápiz#beginner artist
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L'ESORCISTA... di Alessandro Casalini
Fu la mia migliore amica a liberarmi, prendendo in mano la situazione come un esorcista navigato, capace di prendere a pugni il demonio in persona senza alcuna esitazione.
Incredibile!
Io, il film, l'avevo visto una sola volta, evitando di concedermi il bis, nemmeno quando era stata riproposta nelle sale la versione integrale, ancora più paurosa, dicevano.
No grazie.
A me quelle "cose lì" facevano perdere il sonno, perché se credi in Dio, allora per par condicio devi credere anche nel Diavolo.
Ma torniamo alla mia possessione: gli uomini.
Ero succube del loro volere, una bambola di pezza alla loro mercé.
Mi facevo pena, ma non potevo fare altrimenti.
E così collezionavo uomini come francobolli, anche se in realtà erano loro a prendersi gioco di me.
Un trofeo scadente da mettere in bacheca per riempire uno spazio vuoto, in attesa di riconoscimenti più prestigiosi, ecco tutto ciò che rimaneva di me.
Ero solo un oggetto del piacere, ma non riuscivo a scrollarmi di dosso il personaggio che mi era stato cucito su misura da chissà chi, probabilmente da me stessa.
Poi arrivò lei, l'amica dimenticata e poi ritrovata, l'esorcista.
Mi urlò contro di tutto, arrivò persino a prendermi a schiaffi.
Lo fece per il mio bene, anche se in principio non fui affatto entusiasta dei suoi modi violenti.
Ma in qualche modo funzionò.
Ricordo che il giorno in cui tornai a essere una vera donna, mi piegai in due e cominciai a vomitare, come mi era capitato altre volte quando avevo alzato troppo il gomito.
Anche se questa volta fu diverso.
Ciò che risalì il mio esofago e fuoriuscì dalla bocca, ma anche e soprattutto dalla mente e dal cuore, furono gli uomini con i quali ero stata a letto, piccoli piccoli come omini in miniatura, anche se con fattezze riprodotte alla perfezione.
Biondi, mori, magri e grassi.
Con la barba e senza capelli.
Tutto il campionario.
Li vedevo protestare e gridare sproloqui contro di me, mentre finivano spiaccicati sul marciapiede, uno sull'altro come merce avariata.
E lei, la mia migliore amica, non smise di sostenermi e di spronarmi a rigettare quel maledetto bolo indigesto nemmeno per un attimo, fino all'ultima goccia.
E io lo feci, con le lacrime agli occhi e in preda ai conati più violenti che avessi mai sperimentato, fino a quando non tornai a essere libera.
- Mi hai esorcizzata - borbottai, cercando di tirarmi su.
La mia amica sorrise e, senza distogliere lo sguardo dagli omini agonizzanti ai nostri piedi, disse: - Che ne facciamo di questi qua?
Già, che fare di questa spazz...
Improvvisamente ebbi un'idea che mi parve la migliore di sempre. - Organico o indifferenziata? - azzardai.
Non ci fu bisogno di aggiungere altro.
(Illustrazione by Yuval Robichek)
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Desmistificando a MIA para vocês, doçuras:
- Isso vai destruir seus dentes, faça com moderação;
- Vai tornar mais fácil ter uma lesão no esofago e ir parar no PS;
- Maior chance de ter compulsões por associar isso como uma escapatória (Isso NÃO vai tirar as Kcal que você comeu totalmente, idiota);
- Vai tornar seu estômago cada vez maior ao invés de incentivar que ele diminua como jejuns longos fariam somados a mínimas porções de comida;
⚠️Não usem a mia como uma escapatória para seu descontrole constante! VOCÊ SÓ VAI SE LASCAR! QUEREMOS SER MAGRAS(OS), NÃO INTERNADAS(OS)! Existem outras formas de acostumar o corpo com pouca comida.⚠️
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Ti devi avvelenare
É l'unico modo per continuare a respirare
Brucia il tuo esofago
Incendia le tue labbra
Versa queste lacrime
Fai uscire questo sangue
Abbracciami
Tagliamoci
Viviamoci
Perché non conosco altro modo per vivere
Se non sentire la mia umanità ad ogni tocco
Ad ogni graffio, ad ogni scoppio
Del mio composto di carne putrefatta
Fai di me quello che vuoi
Ma non lasciarmi intonso
Devi soffrire
Dobbiamo morire
Per respirare ancora
É tutto più bello con le cicatrici
Che decorano il nostro amore
Un atto morboso di terrore
Dove distruggersi é l'unico verbo imperatore
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Giornate come questa sono l’esatto motivo per cui non potrei mai fare divulgazione sul disturbo. Per divulgare devi essere in qualche modo distaccato dalle cose, super partes, si deve parlare di concetti non di fatti.
Oggi è stata una di quelle giornate in cui Lizzie è stata più esposta e io poco in grado di proteggerla.
Sono tornata a casa e ho vomitato l’anima, l’anima nel senso che con lo stomaco vuoto solo quella può essere venuta su dal mio esofago.
E dopo un po’ di acqua, succhi gastrici e l’anima i conati non si fermavano.
Lizzie stava protestando: ho permesso che venisse sfruttato il suo lato prestazionale, quello così bisognoso di riconoscimento al punto da diventare maniacalmente preciso, zelante e tutto quello che di brutto diventano queste qualità quando si oltrepassa il limite.
Mi dispiace mia piccola Lizzie, se puoi perdonami.
Mi sveglio dopo aver sognato un Halleluja come quello delle serventi di Cloud Altlas dopo che G. mi ha fatto notare quanto le nostre giornate assomigliano molto ai cicli di Papa Song.
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Trippa alla fiorentina
Trippa alla fiorentina Sembra incredibile ma la maggior parte dei piatti tipici ha sempre un'origine povera. Un peccato poi che taluni ingredienti diventino di difficile reperibilità, come si è visto per il cibreo, altri per fortuna si trovano ancora ma spesso da poveri diventano ricchi, come il baccalà che prima non costava niente ed oggi sembra di comprare cernia. Per fortuna il piatto di cui parliamo oggi è sempre accessibile sia nei costi che nell'approvvigionamento, inoltre è delizioso e semplice da preparare. In Toscana e in particolare a Firenze le frattaglie o quinto quarto sono sempre state presenti sulla tavola, come spiegato più volte un mezzo per recuperare proteine a basso costo per le persone meno ambienti. La trippa è una di queste frattaglie. Da dove si ricava la trippa? Come sapete il sistema digerente delle mucche comprende fra esofago e intestino 4 diversi sacchi, tre sono i prestomaci e uno lo stomaco propriamente detto.
rumine o panzone
reticolo o nido d'ape
omaso o centopelli Il primo sacco che incontriamo è il rumine, poi il reticolo e dopo l'omaso. Questi tre sacchi danno la trippa. Il quarto sacco detto abomaso da origine al lampredotto. I primi tre sacchi detti prestomaci forniscono però tre tipi di trippa diversi. Il rumine da origine al cosi detto panzone, il reticolo alla trippa a nido d'ape ed infine l'omaso alla centopelli. Oggi parliamo della trippa alla fiorentina, ma mi permetterete una digressione per far notare che anche non cucinata, ma semplicemente bollita, la trippa è davvero un piatto delizioso. In estate un pezzo di panzone semplicemente servito come una "braciola" e condito con sale pepe e olio toscano è eccellente e leggero. Oppure tagliata a listarelle e unita ad una buona insalata permette un piatto fresco con aggiunta di proteine. A differenza di quello che si crede la trippa è un alimento magro infatti 100 gr. di trippa hanno circa 100 kcal. Vi consiglio vivamente di provare a farvi una trippa alla fiorentina, capisco che taluni al pensiero si retraggono, ma il gusto è impareggiabile e l'esperienza imperdibile. In questo dissento fortemente dal maestro Artusi che scrive:" ...la trippa comunque la cucini è un piatto ordinario", niente di più falso, ma è capibile che anche il grande maestro potesse avere dei piatti non graditi. Ingredienti per 4 persone: – Trippa (si può scegliere una delle tre oppure anche unirle tutte e tre) – kg. 1 di Pomodori maturi o «pelati» gr. 300 (pelati proprio se...) – 1 cipolla rossa – 1 gambo di sedano – 1 carota – Olio d’oliva – Parmigiano grattato – Sale e pepe Preparazione Si acquista la trippa già lavata e bollita, cioè precotta, a Firenze si trova ovunque, soprattutto dai venditori di lampredotto o presso il macellaio di fiducia. Attenzione, la trippa buona non è quella bianca come un cencio, ma quella giallognola, bollita e lavata vecchio stile e non passata nello sbiancante per farla "bella". Se la trippa è ben lavata e prebollita non significa che non convenga lavarla ancora. Qui,subito all'inizio, ci sono due scuole di pensiero, chi la spurga e chi no. Spurgarla significa fargli fare "l'acqua". Per chi vuole spurgarla conviene tagliarla a listarelle e poi metterla a cuocere da sola sino a che non produce l'acqua, procedimento da ripetere anche due volte. Nella realtà secondo me non è conveniente, l'acqua che la trippa produce, se ben lavata, è sapore che viene gettato se eliminata. Io non la spurgo. Nel frattempo preparate gli odori, cioè carota, sedano e cipolla facendo un trito da far rosolare in olio per buoni venti minuti. Una variante interessante è privarla della carota e del sedano ed usare solo la cipolla. Il gusto è eccellente ed è più robusto dato che si sottrae il dolciastro della carota a fronte di una maggior intensità della cipolla. La trippa a striscioline viene quindi aggiunta al soffritto e insaporita per circa 10/15 minuti girandola continuamente perchè non attacchi. A questo punto aggiungete i pomodori sbucciati o in alternativa 300 gr. di pelati (lascio a voi immaginare che cosa è meglio), salate e pepate. Riducete quindi la fiamma bassa bassa, aggiungete acqua a coprirla e proseguite la cottura lenta lenta con il coperchio mezzo aperto perchè ritiri l'acqua. Se non l'avete spurgata ci sta che l'acqua prodotta sia già di per se sufficiente. La cottura si otterrà in circa 1 ora, ma se l'acqua è ancora abbondante potete prolungarla. Personalmete ritengo un'ora insufficiente e sono arrivato a cuocerla anche due ore e secondo il mio parere la trippa migliora notevolmente. L'acqua non deve sparire, il sughetto è cosa buona e giusta soprattutto per scarpettare a trippa finita. Devo dire che a me l'eccesso di cottura e il "colloso" che ne deriva non dispiace affatto. A questo punto potete servirla con una abbondante spolverata di parmigiano grattugiato e poi deliziarvi due volte dato che non mancherà un sicuro bis. Nota: Articolo pubblicato il 28 febbraio 2017, revisionato il 01 aprile 2018.
Jacopo Cioni Read the full article
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La Centerba Toro, ovvero come inviare un bel "vaffanculo" a esofago ed organismo intero. Labbra anestetizzate, I don't regret a thing.
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Enrique MORENTE tenía Cancer de ESOFAGO..algo muy mortífero.. tenía 68 años..y culpan de mala praxis porque tras una primera operación surgieron complicaciones y se demoraron en re_operarle porque estaban en el PUENTE DE LA CONSTITUCION e INMACULADA CONCEPCION de 2010 y no estaba DISPONIBLE AL MOMENTO el EQUIPO QUIRURJICO..100.000€ costo la OPERACION..recuerdo que a mi padre el Anestesista no le cobro su millón de pesetas [6000€ en año 2000] porque le conocía de la infancia del barrio de las LETRAS donde vivía con su padre SALVADOR y madre MAGDALENA
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José Mujica anuncia que le han detectado un tumor en el esófago
El expresidente uruguayo ha subrayado que la enfermedad inmunológica que le aqueja hace que su reciente diagnóstico sea “comprometido” y “doblemente complejo”. — Leer en amp.rtve.es/noticias/20240429/jose-mujica-tumor-esofago/16082236.shtml
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La última charla con mi ex
Podemos hablar? Un momento?
Con nerviosismo y un creciente nudo en el esofago me atrevi a preguntar
De?
Girando levemente su cabeza para establecer un breve contacto visual sin llegar a verme a los ojos él respondió
Suspiro y miro mis manos rápidamente, para volver mi mirada y darme cuenta de que ya no estaba la suya sobre mí, de alguna manera eso me permitió avanzar
De lo que...de...cosas
No se, quiero decirte cosas
Sentía como el calor subia por mi cuello, así como se expandía por cada capilar de mi cuerpo. Suspiré como si me hubiera sacado un cuchillo del diafragma, uno que se alojó hace meses
Después de lo que pareció ser una eternidad, y a la vez mas rápido que mi capacidad de analizar la situación, respondiste
Esmm me van a venir a buscar, calculo que tengo un ratito sí
Mi mente en blanco decide caminar hasta la fachada del restaurante, me siento y espero que comprendas la invitación sin mirar ni decir nada más, afortunadamente me seguiste
A una distancia de unos tres metros estabamos el uno del otro, mas cerca de lo que estuvimos en casi un año, por voluntad
Intentando aclarar mis ideas, me puse a observar las palomas del cuarto tramo, hasta que dí con un buen pié para empezar
Solo...o sea quería decirte que no entré acá para perseguirte, y que me disculpo por tratarte mal, en mi cabeza me vengaba por lo que me dijiste en octubre del año pasado
Pausé mis palabras, te miré a la cara y me encontré con tu perfil, mirando las mismas palomas
Uno...dos...tres segundos eternos
Eh si ya se que no entraste por mi, y no pasa nada no me importa lo que digas de mi sinceramente
Mi dedo gordo raspaba la media rascandose contra la zapatilla, mis dientes no dejaban de buscar una piel muerta del labio o apretar la bolita del piercing, mi pierna derecha se movía arriba y abajo cautelosa.
No sabía que decir
Rompiste el silencio
Igual esta todo bien, no hay nada que hablar, o sea no quiero hablar con vos no creo tener nada para decirte.
No ?
Mis ojos comienzan a arderme y mi pierna empieza a dejarse ver, en su vaivén
Disculparte tal vez? Fue ridículo decirme todo eso encima por mensajes, jamas hubiera creído que pensabas eso
Frunciste el ceño
Se viene algo dificil de escuchar
Y yo tampoco pensé que me ibas a hacer lo que me hiciste...pero si perdon, mala mía, me re enojé esa vez porque me habías insultado.
En el fondo ese perdon se siente mas vacío que el anterior odio
La tembladera se reemplaza por un ligero enojo
Desconozco que palabra, ademán o sonido me hizo reaccionar así, y decido investigar con mas preguntas
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la utilidad de la náusea
La nausea oxigena
La nausea llena el cerebro de sangre
Te despabila, te hace estar alerta
Sobre todo si vas en los 30cm de jale
La nausea te salva la vida
el micro segundo de morir
Versus el micro segundo de vivir
El micro segundo de morir
Y el patetico sentido de dar jugo
Ahi viene la nausea a salvarte
Más intenso que un popper
Tan lucido como la lucidez del conejo
viendo la linterna de su cazador apunto de morir
Sin saber que lo que en verdad te mira es un rifle
La nausea Bendita
Y el rasocinio delirante de la noche absurda
Donde todos tienen razón
el exceso de falopa y la nausea
El limbo de eliminar lo que hay dentro
Y lo que ya esta digerido
La nausea que rescata por unos minutos
La prolongación del momento absurdo
Todos tienen razón
Apretando el embriague del ego
Nadie escucha
Y nadie tiene razón
La nausea y la honestidad
La visión de pájaro ebrio
La gaviota sorbiendo parafina
Siempre conservando la elegancia
de su argumento
Argumento humanizado
Yo des humanizado
La nausea como rescate
Para seguir rompiendo el tabique
La terapia que te resuelve la vida
en tres horas
Que jamas existieron
Despertar sin nausea
El arte de meterte los dedos en la traquea
Como transito apurado
Camiones viejos haciendo rechinar frenos malgastados
Huelen a albahaca fresca
A las 4 am
Lo valledor entre la abundancia
Y los guardianes nocturnos de la pipa
impulsos eléctricos
Mis Dendritas pulsando el fin
Los ojos hinchados acuosos
Y el espejo honesto
La cara de cine yonki;
Una película mala y patetica
La nausea
Y el autoengaño
Las venas hinchadas de sangre azul
El impulso de ser
Perder la vergüenza
La nausea y la adrenalina
La nausea
Y la continuidad
La nausea que se acaba
Voy por otra
Y dejo el water limpio
La traquea se cerró
Ya solo sale aire de mi esofago
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4TO
14/03/24
Tormentaaaa feliz mis plantitas
Bueno solo vengo a descargarme
Ayer tuve estadistica y la pase re mal, en realidad la paso mal, extraño mis compañeras y no quiero estar sola quiero hacer amistades pero no quiero despues que se vayan las extraño asi que nose estoy en el medio, por el momento quiero que mi pareja me acompañe los miercoles es dificil para mi ademas que tengo la abstinencia a full, ayer si pense en beber pero me pude contener, se como temina eso y mira hoy no hubiera podido despertarme tan contenta y estar estudiando neuro, porque hay muchas cosas que todavia no comprendia de neuro, estadistica y profunda, e incluso evo y sociologia me agradan
Al principio me senti muy mal en estadistica porque no entendia los conceptos basicos, mis cerebro se puso en blanco no encontraba los ejemplos ni siquiera en internet, ademas mi ex compañero estupido como ayudante en fin, encima me pico algo estube con un rato con el labio inchado nose si eran los nervios, porque pense que el tp seria en grupo, todavia soy muy estupida, me cuesta relacionarme, si se como hacerlo pero no me animo, nose es que en realidad me gustaria no tener que hacerlo toda esa gente son insignificantes para mi es decir, odio todas las personas de este pais menos mi ma obvio por su conformismo patetico y sus sueños tan banales en fin pero los necesito para aprobar despues de eso no me interesan es decir si me siento sola quisiera estar con alguien a mi nivel pero se que eso nunca lo encontrare no quiero ser conformista, estoy en una contradiccion que no quiero estar sola pero no quiero estar con ellos, asi que bueno por eso tengo mi pareja el me va a ir a buscar el miercoles y me sentire muy bien punto solucionado y bueno con respecto a los grupos pues no hay otra opcion quizas por alli encuentre una compañera que me acompañe unos segundos y sino bueno la vida sigue, esas amistades estan muy lejos de aqui
Sigo con neuro
Como dije ayer la pase mal con los sintomas, ademas el colectivo me golpio el esofago con un golpe porque me sente atras NUNCA MAS
Pero me tranquilize vi el partido de river GANAMOS LA COPA
Tome licuado vi un par de pelis y dormi feliz
Estoy muy alejada de anotar el DIARIO DE COMIDA
Mañana empiezo de nuevo
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Tumore dell’esofago, fumo e obesità i principali fattori di rischio
MILANO (ITALPRESS) – Prima di raggiungere lo stomaco, il cibo che abbiamo mangiato, il bolo alimentare, percorre l’esofago, un canale lungo circa 25 centimetri. Il passaggio tra esofago e stomaco è un’area anatomica complessa, detta giunzione esofago-gastrica, che svolge l’attività di una vera e propria valvola, e proprio qui e nella regione inferiore dell’esofago, l’esofago distale, si sviluppa…
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Sospiro trattenendo il respiro.
Risale dal mio esofago tutta la mia essenza.
Ogni secondo passato pesa sulla mia esistenza
@some-times-ihate-you
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Imagina una palabra físicamente, sacala de este mismo texto, ponla en tu boca, imagina como baja por tu esofago al tragar, no olvides donde va, sigue imaginando, llego a tu estomago, se empieza a disolver y separar, la palabra es repartida a tus visceras, de tus visceras a la sangre, fluye por cuerpo un par de veces, sientela, de la sangre a los musculos, imagina como se distribuye a todo tu cuerpo, ahora haz una pausa, y trata de sentir todas los lugares donde quedo tu palabra.
Si lo piensas, puedes llegar a sentir cada lugar donde esta, podrias llegar a tus huesos, ahi estan, imagina dirigirte a tu costilla, tocarla sin usar nada mas, en medio esta tu corazon, sientes su sangre entrar y salir, ves como va y vuelve. Puedes sentir como con tus musculos tocas los huesos, como tocas tu propio corazon con las arterias unidas a el, como tocas tus pulmones y todo lo demas. Todo ese sentimiento nunca lo dejas fluir, puedes sentir todo, pero no lo acostumbras. De que es capaz alguien al dominar esta consciencia, tu palabra inicial esta en todas partes, desordenada y alterada, repartida por tus musculos, proteina, sangre, pero tu puedes leerla perfectamente, no necesitas entenderla. Lo sientes todo.
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