#eredità morale
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Mostra su Rosario Livatino: Il Giudice Beato, Esempio di Giustizia e Fede. Dal 16 al 24 novembre all'Istituto Leardi di Casale una mostra itinerante sul giudice Rosario Livatino e la sua lotta alla mafia
All'Istituto Superiore Leardi di Casale Monferrato, dal 16 al 24 novembre, si terrà una mostra speciale dedicata a Rosario Livatino, il giudice assassinato dalla mafia nel 1990 e beatificato nel 2021.
All’Istituto Superiore Leardi di Casale Monferrato, dal 16 al 24 novembre, si terrà una mostra speciale dedicata a Rosario Livatino, il giudice assassinato dalla mafia nel 1990 e beatificato nel 2021. La mostra, intitolata “Sub tutela Dei. Il giudice Rosario Livatino”, è stata presentata per la prima volta al Meeting di Rimini nel 2022 ed è ora itinerante. L’evento è frutto della collaborazione…
#Alessandria today#Alleanza Cattolica#approfondimento interdisciplinare#Associazione Giovani Avvocati#Azione Cattolica#Carlo Introvigne#Casale Monferrato#Centro Culturale Alberto Gai#Chiesa e mafia#contrasto mafia#coraggio civile#cultura e società#Diritti Umani#Educazione alla Legalità#eredità Livatino#eredità morale#Eroi Moderni#esempi di vita#evento Casale Monferrato#Fondazione Venesio#giudice beato#giustizia e fede#giustizia sociale.#Google News#impegno sociale#Istituto Leardi#italianewsmedia.com#Libera#Lotta alla mafia#martire dei nostri giorni
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In Gioventù impariamo.
In vecchiaia capiamo
Non ce piu un Altare ( della patria) ma una sacrestia di politici impazziti per trovare collocamento dai ministeri un giù. La tradizione è morta. Tradizione non è la conservazione di una memoria ma la trasmissione di un eredità. I troppo tradizionalisti fanno danni diventando ideologhi legati al passato che se decontestualizzato è fuori sede. La tradizione quando è statica non serve a nulla, muore, ed invece dovrebbe essere trasmessa come un eredità per essere perpetrata. Se non si muove la tradizione muta in egocentrismo e la sua rappresentazione estetica sarà solo il narcisismo.
C'è una formula per riassumere il disagio di una civiltà. Ed è la crisi dei valori. Una formula in verità generica che racconta "la caduta degli dei". Contro i "valori" insorsero Heidegger e Schmitt che la ritenevano una bestemmia, poiché al Valore si addice un Prezzo, dunque i Valori sviliscono anziché nobilitare l'uomo. In realtà non sono i Valori a cadere ma il terreno su cui si fondano, su cui crescono. Insomma è la mancanza di educazione civica, humus fertile dove nasce la morale, quella che sta venendo meno...
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Frase: "La fantasia abbandonata dalla ragione genera mostri impossibili: unita a lei è madre delle arti e origine delle meraviglie"
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⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ׂׂ✧.ೃ⠀⠀⠀⠀𝐍𝐎𝐌𝐄 𝐂𝐎𝐆𝐍𝐎𝐌𝐄
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⠀⠀# FC: Taylor Launter ⌵ ⠀⠀⠀⠀⠀˚·. ⠀⠀
⌗ ex ғᴄ : Mahmood⠀⌵
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⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀:classical_building:. 𝐝𝐞𝐦𝐢𝐠𝐨𝐝 /ˈdɛmɪɡɒd/
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀𝘯𝘰𝘶𝘯. a being with partial or lesser
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀divine status, such as a minor deity,
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀the offspring of a god and a mortal,
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀or a mortal raised to divine rank.
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⌵
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⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀:amphora:⠀⠀───⠀⠀✧.ೃ ⌗ 𝐁𝐀𝐒𝐈𝐂 𝐈𝐍𝐅𝐎𝐒
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⠀⠀⠀✧.*⠀𝐧𝐨𝐦𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐨 : Archos Midas
⠀⠀⠀✧.*⠀𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 : 17 marzo 2004
⠀⠀⠀✧.*⠀𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨 : Nessuno
⠀⠀⠀✧.*⠀𝐬𝐜𝐡𝐢𝐞𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 : (bene )
⠀⠀⠀✧.*⠀𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐚𝐭𝐞𝐫𝐧𝐢𝐭𝐚 : Omero
⠀⠀⠀✧.⠀𝐛����𝐧𝐮𝐬 : / nessuno
⠀⠀⠀✧.⠀𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞𝐱𝐭𝐫𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 : (arena di duello e disegnare l'arte)
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⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀:owl:⠀⠀───⠀⠀✧.ೃ ⌗ 𝐃𝐈𝐕𝐈𝐍𝐄 𝐃𝐀𝐓𝐀
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⠀⠀⠀✧.⠀𝐠𝐞𝐧𝐢 : questo personaggio è un discendente del re Mida .
⠀⠀⠀✧.⠀𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 : ( tipi di poteri: tocco d'oro e guarigione, teletrasporto )
⠀⠀⠀✧.⠀𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐦𝐚𝐠𝐢𝐜𝐨 : nessuno
⠀ :scroll:⠀⠀───⠀⠀✧.ೃ⌗ 𝐆𝐔𝐈𝐃𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄
Biografia: Archos Midas nasce il 17 marzo 2024 a Frigia in Turchia da una coppia turca musulmana con i nomi Ercel (discedente di re Mida con i quali gli antenati si sono mischiati con i turchi nel corso delle generazioni) e Timur (discedente di Priamo attraverso Ettore mischiato con i turchi).
Archos ebbe un'infanzia e una vita normale e felice senza avere problemi crescendo come i coetanei.
Da adulto, Archos ebbe in eredità il tesoro del suo antenato re Mida, il tocco d'oro (diverso da quello dell'antenato) e successe un evento in cui Zeus (antenato del re Mida) si innamorò di una donna araba bellissima immigrata ad Atene in cui Era,moglie di Zeus si arrabbia moltissimo in cui inviò un serpente avvelenando tutte le acque uccidendo l'intera famiglia di questa donna bellissima che Zeus vorrebbe ricambiare e Zeus chiama Archos a soccorrere questa bellissima donna decidendo allora di prendere delle formiche e le trasforma in esseri umani in cui sostituiscono i parenti morti di questa donna e Archos come eroe mortale e discendente di Zeus e del re Mida uccise il serpente con una spada d'oro e Zeus concepisce due figli dalla donna araba bellissima: Aisha Calliope e Amir Adonis con origini arabe e semidivine.
In seguito, Archos si trasferisce a Micene in Grecia dove visita l'antica città del suo antenato Agamennone attraverso la figlia Eolia,moglie del re Mida e madre di Ancuro che è nipote del re Menelao ovvero fratello minore di Agamennone e re di Sparta.
In seguito, Archos si trasferisce a Sparta città in Grecia per visitare la città dove abitava il fratello del suo antenato Agamennone ovvero re Menelao che era re di Sparta e marito di Elena,rapita da Paride della città di Troia.
Poteri: Tocco d'oro per uccidere i nemici a differenza del suo antenato re Mida che ha avuto un brutto potere che tramontò ogni cosa in oro al punto di morire di fame e finire in disgrazia
Armi: Spada d'oro
Religione: Islam
Antenati: Zeus,re Mida,re Agamennone,Eolia,Ancuro,
re Priamo ed Ettore
:pen_fountain:⠀⠀───⠀⠀✧.ೃ ⌗ 𝐀𝐁𝐎𝐔𝐓
⠀
Carattere:
Uomo pieno di forza, imbattibile ma possiede solo un punto debole che non può essere toccato: la pianta del piede.
Uomo indipendente,forte e testardo.
Segno zodiacale: pesci ascedente bilancia
Lavoro:
Artista e mercante
Ex Lavoro:
Contrattore
Amici:
Ismail Haniyeh,Yasser Arafat,Alex Gonzalez Jr,Miles Morales,Yahya Sinwar,Will Spencer e Muhammad al-Muttalib (profeta Islamico)
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* Le eredità sono sbagliate perché i bambini che ricevono il denaro non hanno fatto nulla per guadagnarlo * La soluzione morale è confiscare le eredità e ridistribuirle ad altre persone che non hanno fatto nulla per guadagnarselo La (il)logica dei socialisti.
via https://x.com/MicheleGuetta/status/1827670965326622825
Il non detto della (il)logica: c'è QUALCUNO SOPRA (che non ha fatto niente per guadagnarselo), qualche maiale "più uguale" degli altri animali, che decide a chi tocchi la "redistribuzione" e per cosa. Con fettina a piacere che rimane a pagare il suo sforzo. Capisc'ammè, punciuto.
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VENTUNESIMO SECOLO - di Gianpiero Menniti
MASCHILE E FEMMINILE: IL MUTAMENTO PROFONDO
Tra le fonti del romanzo "Le Streghe di Shakespeare" c'è un testo singolare.
Anni fa, parecchi anni fa (fine anni '80, primi '90 del secolo scorso) venni incuriosito da un titolo inconsueto, "Occidente misterioso - Baccanti, gnostici, streghe: i vinti della storia e la loro eredità".
A interrogarmi non era solo l'esordio del libro ma il nome dell'autore, Giorgio Galli, scomparso nel 2020, storico e politologo milanese di riconosciuto valore.
Inaspettatamente, l'insigne docente di storia delle dottrine politiche aveva dato alle stampe un volume per raccontare che i vinti nascosti della storia fossero spesso alcuni "modelli femminili di visione del mondo", relegati nell'impulsività mistica e quindi osteggiati per la loro forte carica emotiva, in apparenza contrari alla genesi razionalista delle società considerate progredite e naturalmente, cosa più importante, ai loro assetti.
Dal mondo antico fino all'età moderna.
Dunque, sostiene Galli, nei «passaggi cruciali della costruzione dell'Occidente come civiltà, le tensioni e i conflitti tra "femminile" e "maschile" hanno avuto un ruolo superiore a quello sinora loro accreditato.».
Ancora più singolare fu l'accoglimento della robusta e davvero interessante tesi di Galli: il sistema accademico italiano lo sospinse in un limbo di marginalità.
Il suo libro venne in altri casi fortemente criticato come si fosse trattato di uno "scivolone" dell'illustre cattedratico.
Aveva toccato un nervo scoperto il buon Galli?
Nessuno, a mia memoria, entrò mai nel merito della sua proposta interpretativa, certamente molto avanzata in quel torno di fine millennio.
Lo studioso non si arrese e negli anni successivi coltivò il filone.
Galli aveva indirettamente chiarito, argomentando con dovizia, quanto fosse rimasto fervente, nel corso di un lunghissimo arco di tempo, il fiume carsico dei diritti in capo al genere femminile, la portata storicamente rilevante degli assetti sociali costituitisi anche sul contrasto verso rivendicazioni ritenute eversive e infine si basasse su quell'antica polarizzazione anche l'origine dei fermenti politico-sociali che attraversarono l'800 e il '900, secoli nei quali si è consumata la formula stantia della superiorità "maschile", ormai ampiamente decaduta e oggi in procinto di crollare definitivamente.
Si badi: non si tratta di ridurre la storia a una divisione di potere e contropotere tra i sessi (sarebbe una grossolana fandonia) ma di saper cogliere, come Galli riuscì a fare, l'importanza di questo dinamico confronto socio-culturale percorrendo l'arco del pensiero e dunque della civiltà occidentale.
Tutti i processi storici sono segnati da avvenimenti che fanno da detonatore, come recenti e tragici casi di cronaca nera insegnano da noi.
E che osserviamo in misura ancora più rilevante in scenari distanti dal nostro modello: gli accadimenti in Iran, con la "polizia morale" che massacra ragazze indifese, sono l'esempio lampante della discrasia tra un potere reazionario e una società che sul riconoscimento delle libertà individuali in capo al genere femminile e dell'habeas corpus in particolare, arriverà ad abbattere quelle obsolete forme di dominio e con esse l'intero assetto sociale, dello Stato e dei fondamenti religiosi sui quali si regge.
Quando accadrà - e accadrà anche se le martiri saranno ancora molte - quale corso prenderà la storia in Medio Oriente?
Dunque, in relazione causale, nel resto del globo?
Nessun cambiamento di status si è mai affermato pacificamente.
Ma il cambiamento è in atto, ormai segnato e inarrestabile.
Ed è, in non rare occasioni, coinciso, quando racchiuso in termini avanzati (poichè esiste anche un conservatorismo di stampo femminile non meno intransigente e detestabile) con il ruolo delle donne.
Questo sostengo facendomi breccia, implicitamente, attraverso il buon Galli, storico acuto e politologo lungimirante.
Gli idioti (nel significato originario greco) non se ne avvedono.
Gli imbecilli (nell'etimologia latina) tentano di contrastarlo.
Ne "Le Streghe di Shakespeare" l'argomento è scavato ancora più profondamente, in chiave antropologica.
Fino a contemplarne l'origine.
Sepolta in un abisso scabroso.
Nelle immagini: "Grande Dea Madre", periodo Paleolitico, collezione Mainetti, New York
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Non c’è un’accezione amabile della patria, e se c’è è forse proprio quella che dovremmo temere di più. La terra dei padri, questo significa patria, è un concetto letterario le cui ambiguità è utile tenere ancora presenti, se non altro perché dimenticarle ci ha dato lezioni amare per tutto il ’900. La prima ambiguità è nelle parole stesse: la patria non è una terra, ma una percezione di appartenenza, un concetto astratto, tutto culturale, che si impara dentro alle relazioni sociali in cui si nasce e dentro alle quali, riconosciuti, ci si riconosce. In un mondo dove i rapporti di confine tra le terre sono cambiati mille volte e le culture si sono altrettanto intrecciate, dire “la mia patria” riferendosi a una terra significa creare di sé un falso logico, oltreché geologico.
La seconda ambiguità è in quel plurale monogenitoriale, quel categorico “padri” che solleva simbolicamente dalle loro tombe un’infinita schiera di vecchi maschi dal cipiglio accusatorio rivolto alla generazione presente. Le madri nella parola patria non ci sono, benché per definizione siano sempre certe, né generano appartenenza, nonostante ce ne sia una sola per ognuno di noi. Non possono esserci perché nell’idea del patriottismo è innestata la convinzione profonda che la donna sia natura e l’uomo cultura, cioè che la madre generi perché è il suo destino e l’uomo riconosca la sua generazione per volontà e autorità, riordinando col suo nome il caso biologico di cui la donna è portatrice.
È in quanto estensione del maschile genitoriale che la patria è divenuta fonte del diritto di identità, perché è il riconoscimento di paternità che per secoli ci ha resi figli legittimi, né è un caso che le rivoluzioni culturali post psicanalisi si definissero anche come “uccisioni dei padri”. Gli apolidi dentro questa cornice si portano inevitabilmente addosso l’aura del figlio bastardo, gli espatriati per volontà sono sempre traditori della patria e gli emigrati economici hanno il dovere morale di coltivare e manifestare a chi è rimasto a casa un desiderio di ritorno, pena il passare per rinnegati.
E se per una volta - solo una, giusto per vedere l’effetto che fa - provassimo a uscire dalla linea di significati creata dal concetto di patria? Averlo caro del resto non ha alcuna attualità; appartiene a un mondo dove il diritto di sopraffazione e la disuguaglianza sociale ed economica erano voci non solo agenti, ma indiscutibilmente cogenti: per metterle in crisi ci sono volute rivoluzioni di pensiero prima ancora che di piazza, e quelle rivoluzioni ci hanno lasciato in eredità il dovere di fare un atto creativo nei confronti di tutte le categorie che non bastano più a raccontare la complessità in cui siamo. E se proprio non è possibile uscire dalla percezione genitoriale dell’appartenenza collettiva - padre, ma anche l’ossimoro madre patria - potrebbe essere interessante cominciare a parlare di Matria.
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Il solo amore, è quello impossibile.
Breve sunto di una lezione scolastica
Classe: 12-14 anni
' Il solo vero grande amore, è quello impossibile.'
Mormorio e risatine...
'Prof , spieghi? Le nostre storie non valgono nulla?
' Al contrario. Le vostre storie d'amore, oggi ( e qua di coppie ne vedo tante) sono tali perchè portano dentro il resto di qualcosa di non realizzato, inappagato. Se così non fosse, vi sareste già mollati'
Meta classe si mette piu in attenti e segue, l'altra invece accende i telefoni..'
Si va avanti
'l'amore assoluto, vero, è quello impossibile. E proprio perchè è tale, permette di avere relazioni diciamo 'normali'
' Non capisco' ( ragazza molto sveglia, e sul pezzo)
'L'amore è per caso, e unisce ed interseca vite che si sfiorano, apparetemente inconciliabili. Essi si innamorano, e si agganciano per sempre, ma non stanno assieme'
'Perchè?
Proprio perchè appartengono a mondi oppostiti, per certi versi incompatibili. L'amore lascia qualcosa di aperto, di erotizzato si dice in termini clinici.
Una tensione amorosa legata all'oggetto perduto, che fa in modo tal da rendere quel varco mai aperto, mai chiuso, ma sempre erotizzato
' In senso sessuale??
'No . il sesso non c'entra. Tu puoi fare sesso anche con un ebete, se fisicamante attraente. ( risate fragorose...)
Ma dopo, lui non sarà mai in grado di saziare quel desiderio innescato dal primo incontro, magari andato in fumo'
' Comincio a capire'
' Ok. Allora , dunque. Proprio perchè e' impossibile resterà il Grande Amore, . Perchè non consumato, non toccato, Non immerso nella quotidianità, non usurato dal tempo e dal decadimento del corpo L'altro è sempre quello che avete incontrato, ma non avete potuto avere.'
'Sapete secondo Lacan, quale è la lettera d'amore piu' importante? Quella non spedita. Trattenuta da voi, non in taccata.
Vi faccio un esempio
C'è un film, chiamato i ponti di Madison County che forse voi no, ma il vostro pro qua alle mie spalle ha di certo visto ( prof ingnavo colto di sorpresa mentre scrive al telefono, risate dei ragazzi)
Ecco, chiedete in casa di vederlo, lo trovate su molte piattaforme
Racconta un amore, un amore impossibile.
Che dura solo pochi giorni.
Ma eterno
cito:
Il film è ambientato nello stato dello Iowa. Attraverso i tre diari personali di Francesca Johnson (Meryl Streep), lasciati in eredità ai suoi due figli, avviene il racconto dell’estate 1965. Mentre marito e figli sono in viaggio, Francesca, casalinga, vive una fugace ma intensa storia d’amore con il fotografo Robert Kincaid (Clint Eastwood).
Giunto per fare un reportage fotografico dei sei ponti coperti di Madison County, Robert entra come un uragano nella vita di Francesca, fino a farla innamorare. Lei, però, vive la lotta interiore tra la morale famigliare e la nuova passione sopraggiunta, fino al momento in cui compie una scelta dolorosa.
Nelle pagine del diario, Francesca, nome quanto mai simbolico per la tradizione letteraria, racconta le sue scelte. Non cerca giudizio favorevole, non argomenta con ragioni e motivazioni. Lascia solo dispiegare gli eventi che, nella loro forza poetica, creano ponti empatici. I ponti di Madison County sono ponti reali che collegano i due amanti, ad inizio film, e sono ponti immaginari, che collegano due anime lontane.
L’Iowa, con i suoi spazi sterminati, diventa foglio bianco per scrivere dell’amore tra due individui soli e diversi. Un luogo dove, per pochi giorni, reale e immaginario collassano in corpi avvinghiati, sorrisi e abbracci. Capelli al vento, picnic, bagni caldi e luci soffuse. Canzoni blues, balli e cene come Dio comanda.
Il principio di realtà poi ritorna prepotente, e come lama squarcia i fogli ora pieni di parole. Ma l’immaginazione e il ricordo restano intatti come un diamante, eterno. Prendono spazio e forma non più nel caldo Iowa, ma nella mente dei protagonisti, dove il tempo, così rapido nell’estate 1965, diventa invariato, fisso.
' Avete capito, adesso?
Un amore fugace, impossibile, e per questo eterno'
'Prof, io non credo di aver capito molto, ma qualcosa si.
Quello che so, è che oggi mollo il mio ragazzo..'
Risate generali che durano mezz'ora.
E mi fanno capire, se mai ce ne fosse bisogno che due ore passate qua, con questi studenti che mi hanno pure preso per i fondelli, valgono mille congressi in giro per il mondo.
Maurizio Montanari
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Gli eroi Marvel che hanno indossato il costume di Spider-Man
http://www.afnews.info segnala: Anche se Peter Parker è il primo Spider-Man, la sua eredità ha ispirato altri eroi come Miles Morales a diventare anche loro degli spider-eroi. Sceneggiatura di Howard Waldstein, montaggio video di Steven Sue. … Leggi il resto su: Read More CBR
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Monti e valli e ripide salite e lunghe discese calde cime e fonti dissetanti.
Ho sempre adorato il mare ed ho sempre amato l'arte e la bellezza, il corpo e il seno delle donne.
Mia madre una volta da ragazzo, mi raccontò di quanto io, che ero il quinto di sei fratelli, l'avessi fatta soffrire non prima ma solo durante il parto.
Parto podalico, già, nato piegato in due e io non posso neanche immaginare quanto dolore abbia provato. Ma forse, fu pure per questo che mi ha amato ancora di più, al punto che pur soffrendo, ha avuto la pazienza di aspettare i miei due anni e pure più per riuscire a staccarmi dal suo petto.
Peperoncino, fondi di caffè e ciucci di ogni tipo. Piccante e amaro ed ha davvero provato di tutto ma senza risultato, io leccavo con una smorfia e poi ricominciavo a ciucciare i capezzoli del seno ormai arido. Da buona ciociara con il suo sorriso sulle labbra concludeva il suo racconto dicendo: "Fijo mio, sei stato popo un ber rompicojoni sai!"
Conseguenza? Che sia stato forse questo fatto uno dei motivi, per cui ho sempre amato il seno delle donne? Aldilà del tutto, ho sempre trovato arte e bellezza, in una scultura naturale fatta di carne e sangue, fonte di vita, creatrice di salute e donatrice di benessere. Salute fisica e salute mentale, benessere carnale, morale e spirituale.
Mia madre non c'è più da molti anni, ma io me la porto con e dentro me da sempre e per sempre. E di tanto in tanto quando mi capita di vedere, o di incontrare un'amica o, qualunque altra donna con un bel seno, al mio spontaneo pensiero più che naturale: Mamma mia, quant'è bbbona!! mi pare di sentire la sua voce: chiudi l'occhi viziato!
Associo la sua voce al suo dialetto romanesco e il ricordo di quando mi raccontava tutte le storie del Marchese del Grillo al posto delle favole che non mi piacevano, tanto è che ancora ne ricordo alcune in più del film ma questa è un'altra storia.
Che grande madre ho avuto! E che bella eredità mi ha lasciato! Adoro il suo ricordo e adoro l'arte e la bellezza e la scultura naturale del seno delle donne che più bella immagine non c'è. Non c'è.
P.S. Mi è rimasta la dipendenza del piccante e il traboccante piacere e la voglia, del caffè amaro. Si amaro come da post su #eleperegrinodedios.
lan ✍️
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Catherine Dior
Catherine Dior, donna coraggiosa e intraprendente è una figura che la storia ha un po’ trascurato, forse perché oscurata dalla imponente figura dell’adorato fratello Christian Dior, di cui è stata musa e erede morale.
A lei è dedicata la fragranza Miss Dior, del 1947.
Ha vissuto una vita avventurosa, ha militato nella Resistenza francese ed è stata arrestata dai nazisti, ha subito torture ed è stata internata nei campi di concentramento.
Nata col nome di Ginette a Graville, in Normandia, il 2 agosto del 1917, era la più giovane dei cinque figli e figlie di Magdeleine Martin e Maurice Dior, industriale nel campo dei fertilizzanti e prodotti chimici.
La prima parte della sua infanzia è stata agiata, ma la grande crisi del 1929 e il crollo finanziario, cambiarono le sorti e il tenore di vita della famiglia.
Dopo aver vissuto qualche anno in una fattoria in Provenza, raggiunse il fratello che aveva iniziato a lavorare nel mondo dell’arte e poi nella moda, a Parigi.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, ha abbracciato la lotta per la liberazione della Francia ed è diventata partigiana.
Importante per questa ardita decisione è stata sicuramente la sua relazione con Hervé des Charbonneries, membro della Resistenza francese, con cui ha avuto un’intensa e lunga storia d’amore nonostante fosse sposato e con prole. Ma lei è stata una donna che non ha mai conosciuto ostacoli.
Ha iniziato la sua militanza nel 1941, con il nome in codice Caro. Come agente del Massif Central, unità che raccoglieva informazioni sugli spostamenti dei tedeschi e i loro armamenti, ha vissuto in clandestinità, organizzando incontri segreti e smistando documenti.
Nel 1944 è stata arrestata dai nazisti, torturata e deportata nei campi di concentramento di Ravensbrück, Torgau, Abteroda e Markkleeberg, dal quale, nel 1945, è riuscita a scappare.
Per il suo impegno nella Resistenza le sono state conferite diverse medaglie al valore: la Croce di Guerra, la Volunteer Combatant’s Cross, la King’s Medal for Courage in the Cause of Freedom da parte del governo britannico e venne insignita con la Légion d’Honneur.
Dopo la guerra, ha sostenuto le scelte imprenditoriali del fratello a cui è stata sempre accanto e che ha sempre consigliato e ispirato, tanto che lui, omaggiandola attraverso la sua immensa passione per i fiori, oltre al famosissimo profumo Miss Dior, le ha dedicato l’abito Mille fleurs, un vero e proprio tripudio di petali.
Quando la Maison Dior ha scalato l’olimpo della moda, cambiando lo scenario e creando nuovi dettami di stile, ha scelto di trasferirsi in Provenza e produrre fragranze scegliendo un ritmo più lento, immersa nella natura.
Quando il famoso stilista è morto, nel 1957, è stata nominata sua erede morale, responsabile della salvaguardia della sua eredità artistica, compito che ha affrontato con estrema meticolosità.
Dal 1999 fino alla sua scomparsa, il 17 giugno 2008, ha ricoperto il ruolo di presidente onoraria del Musée Christian Dior a Granville, creato nella loro casa natale.
Nel 2019, Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della maison Dior, le ha dedicato la sua collezione Primavera Estate 2020. Tra i vari omaggi resi alla sua persona, c’è anche la borsa Dior Caro, dal nome che usava durante la Resistenza.
Catherine Dior ha avuto una vita sfaccettata e vibrante, ha combattuto eroicamente, ma schiva e riservata, ha lasciato sempre al fratello i riflettori, nonostante il grande contributo.
Non ha mai scritto memorie, preferendo lasciare parlare le sue azioni. A un veterano che le aveva chiesto delle sue esperienze di guerra, rispose solo: Ama la vita.
La sua storia, recentemente, è stata raccontata nel libro di Justine Picardie del 2021 Miss Dior: A Story of Courage and Couture.
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L’uomo voleva la donna più costosa della casa
La signora aprì la porta del bordello e vide un uomo piuttosto dignitoso, ben vestito e di bell’aspetto, tra i 40 e i 50 anni.
“Posso aiutarla?”, chiese.
“Voglio vedere Penny”, rispose l’uomo.
“Signore, Penny è una delle nostre signore più costose. Forse preferirebbe qualcun’altra?”, disse la signora.
“No. Devo vedere Penny”, fu la risposta dell’uomo.
Proprio in quel momento, Penny apparve e annunciò all’uomo che la sua tariffa era di 1.000 dollari a visita.
Senza esitare, l’uomo tirò fuori dieci banconote da cento dollari, le diede a Penny e salirono al piano di sopra.
Dopo un’ora, l’uomo se ne andò con calma.
La sera successiva, lo stesso uomo si presentò di nuovo, chiedendo di vedere Penny.
Penny spiegò che nessuno era mai tornato per due sere di seguito – troppo costoso – e che non c’erano sconti.
Il prezzo era ancora di 1.000 dollari.
Di nuovo l’uomo tirò fuori i soldi, li diede a Penny e salirono al piano di sopra.
Dopo un’ora se ne andò.
La sera seguente l’uomo era di nuovo lì.
Tutti erano stupiti che fosse venuto per la terza notte consecutiva, ma pagò Penny e salirono al piano di sopra.
Dopo aver fatto baldoria, Penny interrogò l’uomo.
“Nessuno è mai stato con me per tre notti di seguito. Di dove sei?”, chiese.
L’uomo rispose: “South Carolina”.
“Davvero?”, disse lei. “Ho una famiglia in South Carolina”.
“Lo so”, disse l’uomo.
“Tuo padre è morto e io sono l’avvocato di tua sorella”.
“Mi ha chiesto di darti la tua eredità di 3.000 dollari”.
La morale della storia è che nella vita tre cose sono certe:
la morte
le tasse
Essere fregati da un avvocato
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Strage di Capaci, Mattarella: «La mafia è sempre in agguato ma è destinata a finire»
Strage di Capaci, Mattarella: «La mafia è sempre in agguato ma è destinata a finire». “Come sostenevano Falcone e Borsellino, la Repubblica ha dimostrato che la mafia può essere sconfitta e che è destinata a finire. L'impegno nel combatterla non viene mai meno. I tentativi di inquinamento della società civile, le intimidazioni nei confronti degli operatori economici, sono sempre in agguato. La Giornata della legalità che si celebra vuole essere il segno di una responsabilità comune". Queste le parole del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per il messaggio in occasione del 32esimo anniversario della strage di Capaci. “L’attentato di Capaci fu un attacco che la mafia volle scientemente portare alla democrazia italiana. Una strategia criminale, che dopo poche settimane replicò il medesimo, disumano, orrore in via D'Amelio. Ferma fu la reazione delle Istituzioni e del popolo italiano. Ne scaturì una mobilitazione delle coscienze. La lezione di vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino divennero parte della migliore etica della Repubblica”, prosegue così il messaggio del Capo dello Stato. "A trentadue anni da quel tragico 23 maggio è doveroso ricordare anzitutto il sacrificio di chi venne barbaramente ucciso: Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani. Insieme a loro ricordiamo Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. Testimoni di legalità, il cui nome resta segnato con caratteri indelebili nella nostra storia. I loro nomi sono affermazione di impegno per una vittoria definitiva sul cancro mafioso e il pensiero commosso va ai loro familiari che ne custodiscono memoria ed eredità morale. È necessario tenere alta la vigilanza. Gli anticorpi istituzionali, la mobilitazione sociale per impedire che le organizzazioni mafiose trovino sponde in aree grigie e compiacenti, non possono essere indeboliti. L'eredità di Falcone e Borsellino è un patrimonio vivo che appartiene all'intera comunità nazionale. Portare avanti la loro opera vuol dire lavorare per una società migliore", dice il Presidente della Repubblica.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il peso della vergogna, Serena Mc Leen, Antonio Vallardi Editore. A cura di Barbara Anderson
Quando non ci saremo più che cosa lasceremo in eredità alle nostre famiglie e al mondo?I guadagni accumulati dopo anni di duro lavoro e sacrifici, la casa in cui abbiamo vissuto e conservato le memorie di una vita; come se fosse una preziosa teca di cristallo esposta nel museo dell’esistenza.Eppure quella più importante sarà l’eredità morale che lasceremo indietro: quell’eredità preziosa e…
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Ricerca e talento: la storia della Fondazione Maria Gabriella De Matteis
Ha preso il via, con un grande concerto-evento all’Auditorium Vincenzo Vitale del Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino, la storia della Fondazione Maria Gabriella De Matteis ispirata dai valori che la Presidente della De Matteis Food Corporation. È proprio la Fondazione ad essere protagonista della storia di oggi. Fondazione Maria Gabriella De Matteis per la ricerca ed il talento La Fondazione, dedicata a Maria Gabriella De Matteis, si impegna a valorizzare e supportare giovani talentigrazie a borse di studio per la ricerca scientifica e la formazione di musicisti meritevoli. Tutto questo è reso possibile grazie al bando 2024 dedicato alla ricerca oncologica avanzata e la borsa di studio a supporto della carriera di un allievo della Gustav Mahler Jugendorchester. Intervista a Fernando Ricci, Presidente Fondazione Maria Gabriella De Matteis Una fondazione giovane ma con alle spalle già una storia da raccontare tra passato, presente e futuro. Proprio di questo parliamo con Fernando Ricci, Presidente Fondazione Maria Gabriella De Matteis: Come nasce la Fondazione Maria Gabriella De Matteis? Nel dicembre 2022 - dopo aver combattuto un tumore per anni e con tutte le sue forze - mia moglie Maria Gabriella è stata sopraffatta dalla malattia e ci ha lasciato. La sua eredità morale, però, ispira ogni giorno me le mie figlie, Alessandra e Maria Chiara. Proprio insieme a loro ho quindi deciso di creare la Fondazione dedicata a Maria Gabriella, per riuscire a rendere reali i valori in cui ha creduto fortemente e di cui è stata testimone attiva per tutta la sua vita, ovvero - come diceva – riuscire a “plasmare un futuro condiviso dove l’innovazione, la responsabilità e la fluidità disciplinare possano creare un mondo migliore per tutti”. Qual è la mission della Fondazione? Maria Gabriella credeva che i giovani, la bellezza delle arti e il progresso scientifico fossero i pilastri necessari a ogni cambiamento sostenibile. Come lei, anche noi pensiamo che, per riuscire a costruire un futuro migliore, dobbiamo fidarci e affidarci alle nuove generazioni. Per questo abbiamo deciso di incentrare tutte le attività della Fondazione sulla ricerca e la valorizzazione dei giovani talenti in grado - con i loro percorsi artistici e scientifici - di innovare e restituire alla società le conoscenze acquisite attraverso opportunità di formazione e ricerca. Tutti i nostri progetti e la creazione di tutti i nostri bandi puntano a questo: a cercare di creare un futuro migliore per tutti tramite un dialogo continuo e interdisciplinare tra il mondo della produzione, delle scienze e delle arti. Può descrivere i due comitati che formano la Fondazione? I comitati della Fondazione si dividono in Artistico e Scientifico. Il primo è composto da due musicisti di caratura internazionale - nonché amici miei e di Maria Gabriella - Marco Postinghel e Valérie Gillard. Loro hanno il compito di selezionare i migliori talenti musicali italiani all’interno dell’organico annuale della migliore orchestra giovanile del mondo, la Gustav Mahler Jugendorchester (GMJO) e di sostenerli poi con delle borse di studio nel prosieguo dei loro studi accademici. Il Comitato Scientifico, invece, è coordinato da Giuseppe Curigliano, Professore Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università di Milano e direttore della divisione clinica di sviluppo nuovi farmaci presso l’Istituto Europeo di Oncologia. Lui, con il supporto dei Prof. Andrea Ballabio, Silvia Novello, Gabriella Pravettoni e Paolo Marchetti, selezioneranno i migliori progetti di ricerca, e i relativi ricercatori, in grado di dare speranze e maggiori aspettative di vita nel campo dell’oncologia. Parliamo del vostro primo bando di ricerca: a chi è rivolto? Il nostro primo bando dal titolo “Integrazione della biopsia liquida nella gestione di pazienti con tumore solido” è rivolto a tutti i ricercatori under 30 e stanzia 40.000€ per finanziare i migliori progetti di ricerca su questo nuovo strumento diagnostico. La biopsia liquida, infatti, rivoluziona completamente il modo in cui si comprendono e vengono trattati i tumori. Consiste sostanzialmente nell’analizzare il materiale genetico o le cellule tumorali rilasciate nel sangue - o in altri fluidi corporei - per ottenere informazioni sullo stato e sull’evoluzione del tumore, senza dover fare una biopsia tradizionale. I vantaggi sono molteplici: si può monitorare la risposta al trattamento in tempo reale, individuare precocemente la presenza di recidive o metastasi e, allo stesso tempo, identificare eventuali mutazioni genetiche che possono influenzare la scelta del trattamento più efficace. Senza contare che questo innovativo metodo consente una personalizzazione dei trattamenti basata specificatamente sulle caratteristiche specifiche del tumore di ciascun paziente. Quali sono i vostri progetti per il futuro? In campo scientifico, per i prossimi anni, la Fondazione continuerà ad investire le proprie risorse in progetti di ricerca in ambito diagnostico, con particolare attenzione alla biopsia liquida, così da avere a disposizione uno strumento ancora più performante di prevenzione per le patologie oncologiche. In ambito artistico, invece, continueremo sicuramente la nostra collaborazione con la GMJO, per sostenere giovani eccellenze in ambito musicale, ma ci piacerebbe anche aprire il nostro raggio d’azione ad altri ambiti artistici. Read the full article
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Né Nietzsche né Hitler né Rosenberg erano pazzi quando ubriacavano se stessi e i loro seguaci con la loro predicazione del mito del superuomo, a cui tutto è concesso a riconoscimento della sua dogmatica e congenita superiorità; ma è degno di meditazione il fatto che tutti, il maestro e gli allievi, siano usciti progressivamente dalla realtà a meno a mano che la loro morale si andava scollando da quella morale, comune a tutti i tempi ed a tutte le civiltà, che è parte della nostra eredità umana, ed a cui da ultimo bisogna pur dare riconoscimento.
I sommersi e i salvati
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..... PLATINATO ANCHE QUESTO !!! E SIAMO A 65 PLATINIIIIII..... !!!🏆🏆🏆🏆🏆 ⭐⭐⭐⭐⭐ GIOCO PS5 - BASEBALL 3 CON QUESTO E IL 65° GIOCO PLATINATO.. TOTALE TROFEI CONQUISTATI 🏆 2520... LIVELLO ( 340 🏆 ) PLATINO. 🏆 65 ORO. 🥇 433 ARGENTO. 🥈 509 BRONZO. 🥉 1518 conquistata la 6 ⭐ ( 60 ) si va verso la 7 ⭐...cioè ( 70 ) ecco i giochi platinati : BASEBALL 3 - PS5 BASEBALL 4 - PS5 AVOID THEM - PS5 RACING - PS5 AMERICAN FOOTBALL - PS5 TRACK - PS5 GET TO THE TOP - PS5 SPACE 2 - PS5 BOWLING - PS5 SPACE - PS5 OMNO - PS5 GOD OF WAR - RAGNAROK - PS5 PERSISTENCE - PS5 SUPER HOT - PS5 DEATH STREANDING DIRECTOR'S CUT - PS5 HORIZON FORBIDEEN WEST - PS5 INFAMOUS FIRST LIGHT SPIDER MAN WORLD OF ZJ PROJECT SUMMER ICE ALIEN DESTROYER FUNNY TRUCK SPIDER MAN - MILES MORALES ZIPPY THE CIRCLE NEWTONIAN INVERSION TOKYO RUN PROJECT SUMMER ICE STRAY KURUSHI ALAN WAKE ASCENDEND NIOH 2 SPECTREWOOD CATCH THE BOWLING BALLS NIOH 1 HORIZON FORBIDEEN WEST - PS4 RATCHET & CLANK CONTROL UNCHARTED - LA FINE DI UN LADRO UNCHARTED - L' EREDITÀ PERDUTA UNCHARTED 3 - L' INGANNO DI DRAKE UNCHARTED 2 - IL COVO DEI LADRI UNCHARTED 1 - DRAKE'S FORTUNE JUST CAUSE 4 ERICA INFAMOUS SECOND SON STAR WARS - JEDI FALLEN DEATH STRANDING SLYDE MEMORY LANE ROAD BUSTLE CHICKEN ON THE ROAD SPYRO YEAR OF THE DRAGON SPYRO RIPTOS RAGE SPYRO THE DRAGON GHOST OF TSUSHIMA LAST OF US 2 DETROIT GOD OF WAR HORIZON RESIDENT EVIL 6 LARA CROFT UNTIL DOWN DAYS GONE SHERLOCK HOLMES ....avanti il prossimo!!! https://www.instagram.com/p/CpDpAY2sUCq/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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