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Giuseppina Di Foggia e il Master Terna: il futuro del sistema elettrico tra digitalizzazione e sostenibilità
Innovazione, formazione e transizione energetica: il modello vincente di Terna per il futuro dell’energia
Innovazione, formazione e transizione energetica: il modello vincente di Terna per il futuro dell’energia Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna SpA, nonché Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana e Membro del CdA della Luiss Business School, apre la terza edizione del Master di II livello in “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione…
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PRIMA PAGINA Il Fatto Quotidiano di Oggi sabato, 21 dicembre 2024
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LA GRAN BRETAGNA CHIUDE L’ULTIMA CENTRALE A CARBONE

La Gran Bretagna spegne l’impianto di Ratcliffe-on-Soar, l’ultima delle sue centrali a carbone ed esce definitivamente dal carbone.
La centrale era una delle più inquinanti d’Europa e generava 8-10 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno. L’enorme sistema produttivo del Paese guidato dal carbone per 140 anni, nel 1990 forniva ancora l’80% dell’elettricità della nazione. La conversione è avvenuta in energia più pulita che oggi è prodotta al 34,7% dal gas, al 32,8% dall’eolico e dal solare, all’11,6% dalla bioenergia e al 13,8% dal nucleare. La Gran Bretagna è il 1° paese del G7 a onorare l’impegno sullo stop al carbone. Secondo l’accordo di Parigi, l’abbandono totale del carbone è un elemento fondamentale per una transizione energetica capace di tenere sotto controllo il surriscaldamento globale. L’Accordo del 2015 ratificato finora da 197 Paesi che rappresentano oltre il 90% delle emissioni globali, prevede che l’uso del carbone nella produzione di elettricità scenda dell’80% rispetto ai livelli del 2010, entro il 2030. Tutte le centrali elettriche a carbone dovranno essere chiuse entro il 2040. In Italia gli ultimi 6 impianti a carbone in funzione hanno già avviato le procedure di chiusura, 4 nel 2025 e 2 tra il 2026 e il 2028.
Nel 2023 la quantità di elettricità generata da combustibili fossili nel Regno Unito è scesa al livello più basso dal 1957. La produzione di combustibili fossili è diminuita di due terzi dal suo picco nel 2008, con l’uso del carbone in calo del 97% e del gas del 45%.
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Fonte: UK Government; Energy Dashboard; foto di Pollinations AI
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Un'altra primavera
Ieri ho lasciato andare una cosa vecchia e pesante in terapia energetica. Une rabbia repressa da una vita, questa rabbia continualmente svegliata, negata e repressa di nuovo, accumulata da anni. Una marea.
Ieri questa vecchia cosa è stata pulita nell'amore e con una gran accoglienza di tutte le emozioni vissute e negate per decine di anni, capendo e riconoscendomi il diritto di aver sofferto e mancato. Riconoscendo l'ingiustizia del mio vissuto ma l'incapacità sentita da chi non mi ha protetta. Fare pace con la lupa che è mancata, con l'amore non ricevuto, con lo sguardo impotente, con l'avermi dimenticata.
Alcune relazioni d'amore sono sorprendenti per quello che vengono a puntare dentro di te, nel modo sottile con il quale vengono a spingere punti dolenti; una precisione chirugicale. Adesso ho capito perché sono in Italia e perché l'incontro con Ours è così fondamentale.
Aldilà dell'amore infinito che provo per questa persona e questa nazione d'adozione, terra di libertà, sento di essere venuta crearmi le condizioni per abbandonare questo peso. Una sofferenza profonda che mi portavo dentro da tanto tempo.
Nella nuova vita ho creato le condizioni per finalmente uscire di una doppia energia; quella che mi impediva di chiedere aiuto ma mi faceva aspettarlo disperamente. Finito di scegliere per aiutarmi chi non lo poteva fare. Smesso, finalmente, di trasferire la figura materna su altri esseri ama(n)ti.
Da qualche giorno, ma soprattutto da ieri, mi sono riconnessa con la mia potenza; non quella dell'iperindipendenza nata nella rabbia e la rassegnazione; quella sana invece, quella che permette di essere attrice nel percorso di difficoltà che mi propone la vita, con il giusto equilibrio di aiuto chiesto e di autonomia. Quella che permette di dire, di chiedere, di ricevere; di fare da sola e di fare insieme, nel giusto.
Da qualche giorno, ma soprattutto da ieri, sento un aria nuova di pace.
Da qualche giorno, ma sopratutto da ieri, è primavera.
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Fusione nucleare, il “sole artificiale” cinese batte un nuovo record
#scienza #energia #wireditalia #afnewsinfo – http://www.afnews.info segnala: L’impianto ha generato e mantenuto uno stato stabile di plasma per oltre mille secondi, raddoppiando il record precedente. Un altro passo verso la generazione “pulita” di energia … Leggi il resto su: Read More Wired Italia
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Il Mar Mediterraneo dice NO al nucleare
Zero emissioni di anidride carbonica ma cancro letale fulminante...
Lo stato italiano con la sua regia occulta di conduzione dei governi marionette vuole imporci il nucleare, non perchè ne abbiamo bisogno (il taglio agli sprechi risolverebbe da solo qualunque crisi energetica anche di tipo apocalittico!) ma perché pensa che una buona dose di nucleare potrebbe indebolire la Terra e quindi gli esseri umani che ci vivono sopra Purtroppo per tutti l'Italia non é la California, non è la Venice californiana e dintorni, non può essere imbalsamata con enormi campi elettromagnetici, qui il Mediterraneo, essendo un mare chiuso, non sopporterebbe lo scarico di scorie radioattive, inizierebbe a imputridire e l'aria diventerebbe malsana e malarica e i pesci morirebbero e le città costiere diventerebbero città morte Quindi gli italiani continuano a dire NO al nucleare
Sinceramente non credo che questa insistenza sull'uso del nucleare insieme alla minaccia atomica che le potenze mondiali si scambiano continuamente sia finalizzata a far arricchire Big Pharma, potrebbe far arricchire le pompe funebri ma non le farmacie, si verrebbe a creare una nuova forma di peste, moriremmo in massa, ma morirebbe anche il mare, morirebbero i fiumi, morirebbe la vegetazione, le api, gli animali e poi passerebbero diversi secoli prima che tutto torni alla normalità L'incendio di Los Angeles sembra essere nato per un piccolo dispetto di un cretino che voleva prendersi una vendetta nei confronti di qualcuno e poi il vento ne ha approfittato per sbarazzare il territorio da agenti inquinanti Ma inquinanti perchè? Per i rumori? Per il cloro nell'acqua delle piscine? Per lo smog? Per il consumo di elettricità? Io penso che la Terra in California stia cercando di liberarsi da qualcosa che la paralizza, qualcosa che purtroppo né il forte vento né il fuoco può togliere perché probabilmente anche distruggendo i ripetitori il problema rimane sotterrato nella terra Perchè vi dico questo? Perché in Italia tarare di continuo non basta a ridurci imbalsamati come vorrebbe il potere occulto, allora stanno cercando in disastri come Chernobyl quel che non riescono più a ottenere col Guglielmo Tell...
Il nucleare come energia pulita!!!
La propaganda continua ad insistere sul fatto che le centrali nucleari non emettono gas tossici per l'ambiente, ci vuole davvero una gran bella faccia tosta a parlare del nucleare come di una energia pulita considerando che l'acqua di raffreddamento finisce nei fiumi e nel mare e porta in sé una grossa quantità di radiazione e considerando il danno enorme che causano le scorie radioattive sempre più difficili da smaltire nonostante le promesse di nuove tecnologie sempre migliori, sempre più sicure In Europa le centrali nucleari vengono spente per sempre, e questa é la sicurezza più sicura quando si parla di nucleare: una centrale che non esiste più, spenta , decontaminata e smantellata, mai più operante, mai più inquinante
Io voto NO alla creazione di centrali nucleari in Italia, nessuna centrale nucleare, né piccola né grande, figuriamoci poi quelle portatili da tenere in garage! Ve li immaginate questi cretini, che già con quel poco che hanno sanno far danno, possedere e gestire un mini reattore in condominio? Ma stiamo scherzando?! Già li avete messi a guidare i tir a sedici anni, volete anche dargli delle armi nucleari giocattolo per giocarci in tutta allegria?! Ma queste idee malsane e cretine con quale coraggio le portate in Parlamento?
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Comunicato Stampa #833: Nei Sassi di Matera la mostra “L’Evoluzione della Forma” dello scultore Carlo Michele Petruzziello
Dal 7 settembre al 31 ottobre 2024, le opere in marmo dell’artista campano saranno esposte negli ambienti della Storica Casa Grotta di Vico Solitario. Inaugurazione Sabato 7 settembre alle 18.00. Ingresso gratuito per i visitatori della Casa Grotta.
Avrà luogo nei Sassi di Matera, dal 7 settembre al 31 ottobre 2024 prossimi, la mostra di scultura “L’evoluzione della forma” di Carlo Michele Petruzziello. L’evento culturale, che presenta opere prevalentemente in marmo, sarà ospitato dalla Storica Casa Grotta di Vico Solitario, e raccoglie il patrocinio del Comune di Matera e la collaborazione di numerosi partner. L’accesso per tutto il periodo, con gli stessi orari, è libero per i visitatori della Casa Grotta (ingresso gratuito per i visitatori di età pari o inferiore a dieci anni, persone con disabilità, giornalisti, guide autorizzate e cittadini residenti nella città di Matera – v. www.casagrotta.it). L’esposizione è curata da Raffaella Anecchino e Daniela Zereni.
L’inaugurazione della mostra è in programma alle 18.00 di Sabato 7 settembre 2024, presente l’autore.
Come si legge nella sua biografia, “Carlo Michele Petruzziello è nato a Londra nel 1965 da genitori italiani, emigrati dall’Irpinia. Rientra in Italia all’età di otto anni ed appena quindicenne comincia a lavorare come artigiano. Nel 1997 perde l’uso del braccio destro in seguito a un incidente di moto. Da questo momento per superare la terribile sofferenza psicologica, seguita al trauma, comincia a scolpire prima il legno, poi il marmo e la pietra e infine lavora con l’acciaio, realizzando opere in stile figurativo. Sono opere eseguite con le difficoltà di un autodidatta e il lento adattamento all’uso del braccio sinistro.”
“Nel giro di pochi anni, grazie alla sua inventiva e al naturale talento, percorre, inconsapevolmente, alcune esperienze significative del secolo scorso conquistando un forte controllo dei materiali e dei valori plastici. Il 2002 segna una nuova fase artistica volta alla ricerca incessante di nuove forme ispirandosi al mondo immaginario del cosmo, realizzando diverse variazioni sul tema. Un altro elemento di innovazione è rappresentato dall’utilizzo di pietre irpine per recuperare e valorizzare il materiale presente nel territorio in cui vive.”
“Le ultime opere dell’artista hanno una doppia genesi: artistica e tecnologica. Esse rappresentano il prodotto dello sviluppo del precedente studio delle forme e i risultati di una lunga ricerca scientifica sulle diverse possibilità di produzione di energia alternativa (fotovoltaica, termosolare, eolica e geotermica). Sono in sintesi delle monumentali sculture, realizzate con diversi materiali, che ospitano impianti ad energia pulita. Tali opere si rivestono di un valore fortemente etico: obbediscono infatti al desiderio dell’autore di diffondere l’uso di energia pulita creando impianti che valorizzano il contesto urbano e paesaggistico in cui vengono allestiti. Carlo Michele Petruzziello vive e lavora a Prata di Principato Ultra (AV).”
Non nasconde il suo entusiasmo Raffaella Anecchino, responsabile e coordinatrice della Casa Grotta nei Sassi di Matera: “Siamo felici di ospitare la mostra di scultura di Carlo Michele Petruzziello, che si aggiunge ai numerosi eventi culturali che, negli anni, si sono avvicendati all’interno dei locali del nostro museo. La scultura è l’elemento comune degli storici rioni che appartengono al nostro patrimonio, e che già rappresentano architetture rupestri uniche, scavate nella roccia. Il nostro contributo intende confermare l’idea dei Sassi come un immenso contenitore, già apprezzato dagli artisti che si sono succeduti nei decenni, e sempre pronto a congiungere stili, materiali ed epoche differenti in una poliedrica visione��culturale”.
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"Rilancio del piano Mattei: Prospettive per lo sviluppo dell'Africa sotto il governo Meloni del 2024"
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"Rilancio del piano Mattei: Prospettive per lo sviluppo dell'Africa sotto il governo Meloni del 2024"

Piano Mattei per lo sviluppo dell’Africa sotto il governo Meloni del 2024
Il piano Mattei è stato un’iniziativa storica che ha segnato profondamente la politica estera dell’Italia nei confronti dell’Africa. Sotto il governo Meloni del 2024, si prospetta un nuovo capitolo nelle relazioni tra l’Italia e il continente africano, con un’attenzione particolare alla promozione dello sviluppo sostenibile e alla cooperazione economica.
Le radici del piano Mattei e il suo impatto sull’Africa
Il piano Mattei, ideato dall’industriale Enrico Mattei negli anni ’50, aveva l’obiettivo di garantire all’Italia un approvvigionamento stabile di petrolio proveniente dall’Africa, ma allo stesso tempo si proponeva di promuovere lo sviluppo economico e sociale dei paesi africani. Questa visione lungimirante ha contribuito a stabilire legami duraturi tra l’Italia e l’Africa, aprendo la strada a partnership e iniziative di cooperazione che hanno avuto un impatto significativo sulla crescita e lo sviluppo del continente.
Il ruolo del governo Meloni nel rilancio del piano Mattei per l’Africa
Sotto il governo Meloni del 2024, il piano Mattei per l’Africa si propone di rilanciare e rinnovare l’impegno dell’Italia nei confronti del continente africano. In linea con la visione della Meloni, il piano punta a promuovere una cooperazione basata su valori di reciprocità, sostenibilità e sviluppo condiviso. Ciò significa non solo rafforzare le relazioni economiche, ma anche sostenere progetti volti a migliorare l’istruzione, la sanità, l’infrastruttura e l’innovazione tecnologica in Africa.Il governo Meloni intende inoltre incentivare gli investimenti italiani in settori chiave dell’economia africana, come l’energia, l’agricoltura sostenibile, l’industria manifatturiera e le infrastrutture. Questo approccio mira a favorire la crescita economica e a creare opportunità occupazionali sia in Italia che in Africa, contribuendo così a una maggiore prosperità condivisa.
Obiettivi e iniziative chiave del piano Mattei sotto il governo Meloni
Il piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni si articola attorno a diversi obiettivi e iniziative chiave:1. **Promozione della sostenibilità**: Il governo Meloni si impegna a sostenere progetti e iniziative finalizzati a promuovere la sostenibilità ambientale e sociale in Africa. Ciò include la promozione delle energie rinnovabili, la tutela dell’ambiente, la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’adozione di pratiche agricole eco-compatibili.2. **Cooperazione nel settore energetico**: L’Italia, sotto il governo Meloni, intende rafforzare la cooperazione nel settore energetico con i paesi africani, promuovendo la diversificazione delle fonti energetiche e sostenendo lo sviluppo di infrastrutture per la produzione e la distribuzione di energia pulita.3. **Sviluppo dell’agricoltura e della sicurezza alimentare**: Il piano Mattei prevede iniziative volte a potenziare l’agricoltura africana, migliorare le tecniche di coltivazione, promuovere la sicurezza alimentare e favorire l’accesso ai mercati per i produttori locali.4. **Innovazione e sviluppo tecnologico**: Il governo Meloni punta a sostenere progetti di innovazione e sviluppo tecnologico in Africa, promuovendo l’accesso alle tecnologie digitali, la formazione professionale e l’impiego delle nuove tecnologie per migliorare i servizi e le infrastrutture.5. **Collaborazione nel settore sanitario**: L’Italia si impegna a rafforzare la collaborazione nel settore sanitario, supportando programmi di prevenzione delle malattie, migliorando l’accesso alle cure mediche e promuovendo lo scambio di conoscenze e competenze nel campo della salute pubblica.Inoltre, il piano Mattei prevede la promozione di iniziative culturali, lo scambio accademico e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico africano, al fine di favorire una maggiore comprensione reciproca e rafforzare i legami tra le comunità italiane e africane.
Conclusioni
Il rilancio del piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni del 2024 rappresenta un’opportunità unica per rafforzare le relazioni tra l’Italia e il continente africano, promuovendo uno sviluppo sostenibile, la cooperazione economica e la prosperità condivisa. Attraverso un’impegno concreto e una visione lungimirante, l’Italia si pone come partner affidabile e costruttivo per contribuire al progresso e al benessere dell’Africa, consolidando al contempo il proprio ruolo nel contesto internazionale.
Investimenti e partenariati strategici per lo sviluppo dell’Africa
Sotto il governo Meloni, il piano Mattei per l’Africa mira a creare un quadro di investimenti e partenariati strategici che possano stimolare la crescita economica e lo sviluppo sostenibile del continente. Questo approccio si basa sulla convinzione che una collaborazione mutuamente vantaggiosa tra l’Italia e i paesi africani possa portare benefici a entrambe le parti.Uno degli elementi chiave di questa strategia è l’attrazione di investimenti italiani in Africa. Il governo Meloni si impegna a offrire incentivi e garanzie per incoraggiare le imprese italiane a espandere le loro attività nel continente africano. Ciò include agevolazioni fiscali, programmi di supporto alle esportazioni e assistenza per l’accesso ai mercati locali. Attraverso questi investimenti, l’Italia mira a creare nuove opportunità occupazionali, trasferire know-how e tecnologie e promuovere lo sviluppo di filiere produttive sostenibili.Allo stesso tempo, il piano Mattei promuove partenariati strategici tra aziende italiane e africane, favorendo la creazione di joint venture, accordi di collaborazione e reti di fornitura. Questi partenariati non solo faciliteranno l’accesso ai mercati, ma consentiranno anche di condividere best practice, conoscenze e competenze tra i diversi attori, contribuendo al rafforzamento delle capacità produttive e manageriali delle imprese africane.
Modernizzazione delle infrastrutture e connettività
Un altro pilastro fondamentale del piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni è la modernizzazione delle infrastrutture e il miglioramento della connettività all’interno del continente. Consapevole del ruolo cruciale delle infrastrutture per lo sviluppo economico, il governo italiano si impegna a sostenere progetti di ammodernamento e potenziamento delle reti di trasporto, comunicazione e approvvigionamento energetico.In particolare, l’Italia intende collaborare con i paesi africani per la realizzazione di progetti infrastrutturali strategici, come la costruzione di strade, ferrovie, porti e aeroporti. Questi investimenti mireranno a migliorare la mobilità delle persone e delle merci, facilitando l’integrazione dei mercati e l’accesso ai servizi essenziali. Inoltre, il piano Mattei prevede il sostegno allo sviluppo di reti di telecomunicazione ad alta velocità, per promuovere l’accesso alle tecnologie digitali e favorire la connettività in tutto il continente.Parallelamente, il governo Meloni si impegna a sostenere iniziative volte a garantire la sostenibilità e la resilienza di queste infrastrutture, ad esempio attraverso l’adozione di soluzioni a basso impatto ambientale, come le energie rinnovabili, e l’implementazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici.
Istruzione, formazione e sviluppo del capitale umano
Nell’ambito del piano Mattei per l’Africa, il governo Meloni riconosce l’importanza cruciale dello sviluppo del capitale umano come motore della crescita e dello sviluppo a lungo termine. Pertanto, il piano prevede investimenti significativi nell’istruzione e nella formazione professionale, al fine di potenziare le competenze e le capacità della popolazione africana.Uno degli obiettivi chiave è quello di migliorare l’accesso all’istruzione, soprattutto per le fasce più vulnerabili della società, come le donne e le comunità rurali. Ciò comporterà il sostegno alla costruzione e all’ammodernamento di istituti scolastici, l’aumento del numero di borse di studio e l’implementazione di programmi di alfabetizzazione e di educazione di base.Inoltre, il piano Mattei si concentrerà sulla formazione professionale, promuovendo l’acquisizione di competenze tecniche e manageriali attraverso partnership tra istituti di formazione italiani e africani. Questo approccio mira a creare una forza lavoro qualificata in grado di sostenere lo sviluppo di nuovi settori economici e di favorire l’innovazione.Il governo Meloni intende anche incoraggiare gli scambi accademici e la collaborazione tra università e centri di ricerca italiani e africani. Ciò consentirà di facilitare il trasferimento di conoscenze e buone pratiche, nonché di promuovere la ricerca e l’innovazione in ambiti di interesse comune, come l’agricoltura sostenibile, le energie rinnovabili e la gestione delle risorse naturali.
Promozione della parità di genere e dell’empowerment femminile
Un aspetto fondamentale del piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni è l’impegno a promuovere la parità di genere e l’empowerment femminile. Riconoscendo il ruolo essenziale delle donne nello sviluppo sociale ed economico del continente, il piano prevede iniziative mirate a sostenere l’uguaglianza di opportunità e a rafforzare il ruolo delle donne in tutti i settori.Tra le principali azioni previste, vi sono:1. **Accesso all’istruzione e alla formazione**: Il piano Mattei si impegna a garantire pari opportunità di accesso all’istruzione e alla formazione professionale per le ragazze e le donne, al fine di colmare il divario di genere nel campo dell’istruzione.2. **Empowerment economico**: Saranno avviati programmi di supporto all’imprenditorialità femminile, facilitando l’accesso al credito, alla formazione manageriale e alle reti di business per le donne africane.3. **Partecipazione alla leadership e ai processi decisionali**: Il governo Meloni incoraggia la partecipazione attiva delle donne ai processi decisionali e di governance, promuovendo la loro rappresentanza in ruoli di leadership a livello politico, sociale ed economico.4. **Tutela dei diritti e contrasto alla violenza di genere**: Il piano Mattei prevede il sostegno a iniziative di sensibilizzazione, di rafforzamento delle istituzioni e di assistenza alle vittime per combattere la violenza di genere e promuovere il rispetto dei diritti delle donne.5. **Conciliazione tra vita lavorativa e familiare**: Saranno adottate misure volte a facilitare l’equilibrio tra lavoro e vita privata per le donne africane, attraverso il miglioramento dei servizi di cura e il sostegno alle politiche di parità di genere.Attraverso queste azioni, il piano Mattei mira a creare un ambiente più equo e inclusivo, in cui le donne possano avere pari opportunità di partecipazione e di contributo allo sviluppo socio-economico dell’Africa.
Rafforzamento della governance e dello stato di diritto
Il piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni riconosce l’importanza di promuovere una governance efficace e lo stato di diritto come prerequisiti fondamentali per uno sviluppo sostenibile e inclusivo del continente. Pertanto, il piano prevede iniziative volte a rafforzare le istituzioni, combattere la corruzione e sostenere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.In particolare, il governo italiano si impegna a offrire assistenza tecnica e formazione per migliorare le capacità amministrative e gestionali delle istituzioni pubbliche africane. Ciò comprenderà il supporto allo sviluppo di sistemi di gestione delle finanze pubbliche, di procedure di appalto trasparenti e di meccanismi di controllo e responsabilità.Inoltre, il piano Mattei prevede il sostegno a iniziative di rafforzamento dello stato di diritto, attraverso il miglioramento dell’accesso alla giustizia, il potenziamento dei sistemi giudiziari e il contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione. Queste azioni mireranno a creare un ambiente più stabile e favorevole agli investimenti, stimolando la fiducia degli operatori economici e della società civile.Il governo Meloni intende inoltre promuovere il coinvolgimento e la partecipazione della società civile nei processi decisionali, al fine di favorire la responsabilità e la trasparenza delle istituzioni. Saranno sostenute iniziative di capacity building per le organizzazioni non governative e i movimenti sociali, per rafforzarne il ruolo di monitoraggio e di advocacy.Attraverso questo approccio globale, il piano Mattei mira a contribuire alla creazione di istituzioni più solide e democratiche in Africa, garantendo così le condizioni necessarie per uno sviluppo equo e inclusivo a lungo termine.
Cooperazione multilaterale e partenariati internazionali
Il piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni riconosce l’importanza della cooperazione multilaterale e dell’instaurazione di partenariati internazionali per affrontare le sfide comuni e promuovere lo sviluppo sostenibile del continente.In questa prospettiva, l’Italia si impegna a rafforzare il suo ruolo all’interno di organismi e istituzioni internazionali, come le Nazioni Unite, l’Unione Africana e le banche di sviluppo multilaterali. Attraverso questa partecipazione attiva, il governo Meloni intende contribuire alla definizione di politiche e di programmi di cooperazione allo sviluppo allineati con le esigenze e le priorità dei paesi africani.Inoltre, il piano Mattei prevede l’intensificazione della collaborazione con altri partner internazionali, come l’Unione Europea, gli Stati Uniti e i principali paesi emergenti. Questi partenariati strategici consentiranno di mobilizzare ulteriori risorse finanziarie, tecnologiche e di know-how, favorendo un approccio coordinato e sinergico agli interventi di sviluppo in Africa.Il governo Meloni si impegna inoltre a promuovere la cooperazione Sud-Sud, facilitando lo scambio di buone pratiche e di esperienze tra i paesi africani e altri paesi in via di sviluppo. Ciò permetterà di rafforzare le capacità locali e di stimolare soluzioni su misura per le sfide specifiche del continente.Infine, il piano Mattei prevede il coinvolgimento di attori non statali, come il settore privato, le organizzazioni della società civile e le comunità locali, nella definizione e nell’attuazione delle iniziative di cooperazione. Questo approccio multiattoriale contribuirà a garantire l’allineamento delle attività di sviluppo con i bisogni e le aspirazioni delle popolazioni africane.Attraverso questa strategia di cooperazione multilaterale e di partenariati internazionali, il piano Mattei mira a moltiplicare l’impatto degli sforzi italiani, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e promuovendo sinergie a livello globale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in Africa.
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"Rilancio del piano Mattei: Prospettive per lo sviluppo dell'Africa sotto il governo Meloni del 2024"
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Piano Mattei per lo sviluppo dell’Africa sotto il governo Meloni del 2024
Il piano Mattei è stato un’iniziativa storica che ha segnato profondamente la politica estera dell’Italia nei confronti dell’Africa. Sotto il governo Meloni del 2024, si prospetta un nuovo capitolo nelle relazioni tra l’Italia e il continente africano, con un’attenzione particolare alla promozione dello sviluppo sostenibile e alla cooperazione economica.
Le radici del piano Mattei e il suo impatto sull’Africa
Il piano Mattei, ideato dall’industriale Enrico Mattei negli anni ’50, aveva l’obiettivo di garantire all’Italia un approvvigionamento stabile di petrolio proveniente dall’Africa, ma allo stesso tempo si proponeva di promuovere lo sviluppo economico e sociale dei paesi africani. Questa visione lungimirante ha contribuito a stabilire legami duraturi tra l’Italia e l’Africa, aprendo la strada a partnership e iniziative di cooperazione che hanno avuto un impatto significativo sulla crescita e lo sviluppo del continente.
Il ruolo del governo Meloni nel rilancio del piano Mattei per l’Africa
Sotto il governo Meloni del 2024, il piano Mattei per l’Africa si propone di rilanciare e rinnovare l’impegno dell’Italia nei confronti del continente africano. In linea con la visione della Meloni, il piano punta a promuovere una cooperazione basata su valori di reciprocità, sostenibilità e sviluppo condiviso. Ciò significa non solo rafforzare le relazioni economiche, ma anche sostenere progetti volti a migliorare l’istruzione, la sanità, l’infrastruttura e l’innovazione tecnologica in Africa.Il governo Meloni intende inoltre incentivare gli investimenti italiani in settori chiave dell’economia africana, come l’energia, l’agricoltura sostenibile, l’industria manifatturiera e le infrastrutture. Questo approccio mira a favorire la crescita economica e a creare opportunità occupazionali sia in Italia che in Africa, contribuendo così a una maggiore prosperità condivisa.
Obiettivi e iniziative chiave del piano Mattei sotto il governo Meloni
Il piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni si articola attorno a diversi obiettivi e iniziative chiave:1. **Promozione della sostenibilità**: Il governo Meloni si impegna a sostenere progetti e iniziative finalizzati a promuovere la sostenibilità ambientale e sociale in Africa. Ciò include la promozione delle energie rinnovabili, la tutela dell’ambiente, la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’adozione di pratiche agricole eco-compatibili.2. **Cooperazione nel settore energetico**: L’Italia, sotto il governo Meloni, intende rafforzare la cooperazione nel settore energetico con i paesi africani, promuovendo la diversificazione delle fonti energetiche e sostenendo lo sviluppo di infrastrutture per la produzione e la distribuzione di energia pulita.3. **Sviluppo dell’agricoltura e della sicurezza alimentare**: Il piano Mattei prevede iniziative volte a potenziare l’agricoltura africana, migliorare le tecniche di coltivazione, promuovere la sicurezza alimentare e favorire l’accesso ai mercati per i produttori locali.4. **Innovazione e sviluppo tecnologico**: Il governo Meloni punta a sostenere progetti di innovazione e sviluppo tecnologico in Africa, promuovendo l’accesso alle tecnologie digitali, la formazione professionale e l’impiego delle nuove tecnologie per migliorare i servizi e le infrastrutture.5. **Collaborazione nel settore sanitario**: L’Italia si impegna a rafforzare la collaborazione nel settore sanitario, supportando programmi di prevenzione delle malattie, migliorando l’accesso alle cure mediche e promuovendo lo scambio di conoscenze e competenze nel campo della salute pubblica.Inoltre, il piano Mattei prevede la promozione di iniziative culturali, lo scambio accademico e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico africano, al fine di favorire una maggiore comprensione reciproca e rafforzare i legami tra le comunità italiane e africane.
Conclusioni
Il rilancio del piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni del 2024 rappresenta un’opportunità unica per rafforzare le relazioni tra l’Italia e il continente africano, promuovendo uno sviluppo sostenibile, la cooperazione economica e la prosperità condivisa. Attraverso un’impegno concreto e una visione lungimirante, l’Italia si pone come partner affidabile e costruttivo per contribuire al progresso e al benessere dell’Africa, consolidando al contempo il proprio ruolo nel contesto internazionale.
Investimenti e partenariati strategici per lo sviluppo dell’Africa
Sotto il governo Meloni, il piano Mattei per l’Africa mira a creare un quadro di investimenti e partenariati strategici che possano stimolare la crescita economica e lo sviluppo sostenibile del continente. Questo approccio si basa sulla convinzione che una collaborazione mutuamente vantaggiosa tra l’Italia e i paesi africani possa portare benefici a entrambe le parti.Uno degli elementi chiave di questa strategia è l’attrazione di investimenti italiani in Africa. Il governo Meloni si impegna a offrire incentivi e garanzie per incoraggiare le imprese italiane a espandere le loro attività nel continente africano. Ciò include agevolazioni fiscali, programmi di supporto alle esportazioni e assistenza per l’accesso ai mercati locali. Attraverso questi investimenti, l’Italia mira a creare nuove opportunità occupazionali, trasferire know-how e tecnologie e promuovere lo sviluppo di filiere produttive sostenibili.Allo stesso tempo, il piano Mattei promuove partenariati strategici tra aziende italiane e africane, favorendo la creazione di joint venture, accordi di collaborazione e reti di fornitura. Questi partenariati non solo faciliteranno l’accesso ai mercati, ma consentiranno anche di condividere best practice, conoscenze e competenze tra i diversi attori, contribuendo al rafforzamento delle capacità produttive e manageriali delle imprese africane.
Modernizzazione delle infrastrutture e connettività
Un altro pilastro fondamentale del piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni è la modernizzazione delle infrastrutture e il miglioramento della connettività all’interno del continente. Consapevole del ruolo cruciale delle infrastrutture per lo sviluppo economico, il governo italiano si impegna a sostenere progetti di ammodernamento e potenziamento delle reti di trasporto, comunicazione e approvvigionamento energetico.In particolare, l’Italia intende collaborare con i paesi africani per la realizzazione di progetti infrastrutturali strategici, come la costruzione di strade, ferrovie, porti e aeroporti. Questi investimenti mireranno a migliorare la mobilità delle persone e delle merci, facilitando l’integrazione dei mercati e l’accesso ai servizi essenziali. Inoltre, il piano Mattei prevede il sostegno allo sviluppo di reti di telecomunicazione ad alta velocità, per promuovere l’accesso alle tecnologie digitali e favorire la connettività in tutto il continente.Parallelamente, il governo Meloni si impegna a sostenere iniziative volte a garantire la sostenibilità e la resilienza di queste infrastrutture, ad esempio attraverso l’adozione di soluzioni a basso impatto ambientale, come le energie rinnovabili, e l’implementazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici.
Istruzione, formazione e sviluppo del capitale umano
Nell’ambito del piano Mattei per l’Africa, il governo Meloni riconosce l’importanza cruciale dello sviluppo del capitale umano come motore della crescita e dello sviluppo a lungo termine. Pertanto, il piano prevede investimenti significativi nell’istruzione e nella formazione professionale, al fine di potenziare le competenze e le capacità della popolazione africana.Uno degli obiettivi chiave è quello di migliorare l’accesso all’istruzione, soprattutto per le fasce più vulnerabili della società, come le donne e le comunità rurali. Ciò comporterà il sostegno alla costruzione e all’ammodernamento di istituti scolastici, l’aumento del numero di borse di studio e l’implementazione di programmi di alfabetizzazione e di educazione di base.Inoltre, il piano Mattei si concentrerà sulla formazione professionale, promuovendo l’acquisizione di competenze tecniche e manageriali attraverso partnership tra istituti di formazione italiani e africani. Questo approccio mira a creare una forza lavoro qualificata in grado di sostenere lo sviluppo di nuovi settori economici e di favorire l’innovazione.Il governo Meloni intende anche incoraggiare gli scambi accademici e la collaborazione tra università e centri di ricerca italiani e africani. Ciò consentirà di facilitare il trasferimento di conoscenze e buone pratiche, nonché di promuovere la ricerca e l’innovazione in ambiti di interesse comune, come l’agricoltura sostenibile, le energie rinnovabili e la gestione delle risorse naturali.
Promozione della parità di genere e dell’empowerment femminile
Un aspetto fondamentale del piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni è l’impegno a promuovere la parità di genere e l’empowerment femminile. Riconoscendo il ruolo essenziale delle donne nello sviluppo sociale ed economico del continente, il piano prevede iniziative mirate a sostenere l’uguaglianza di opportunità e a rafforzare il ruolo delle donne in tutti i settori.Tra le principali azioni previste, vi sono:1. **Accesso all’istruzione e alla formazione**: Il piano Mattei si impegna a garantire pari opportunità di accesso all’istruzione e alla formazione professionale per le ragazze e le donne, al fine di colmare il divario di genere nel campo dell’istruzione.2. **Empowerment economico**: Saranno avviati programmi di supporto all’imprenditorialità femminile, facilitando l’accesso al credito, alla formazione manageriale e alle reti di business per le donne africane.3. **Partecipazione alla leadership e ai processi decisionali**: Il governo Meloni incoraggia la partecipazione attiva delle donne ai processi decisionali e di governance, promuovendo la loro rappresentanza in ruoli di leadership a livello politico, sociale ed economico.4. **Tutela dei diritti e contrasto alla violenza di genere**: Il piano Mattei prevede il sostegno a iniziative di sensibilizzazione, di rafforzamento delle istituzioni e di assistenza alle vittime per combattere la violenza di genere e promuovere il rispetto dei diritti delle donne.5. **Conciliazione tra vita lavorativa e familiare**: Saranno adottate misure volte a facilitare l’equilibrio tra lavoro e vita privata per le donne africane, attraverso il miglioramento dei servizi di cura e il sostegno alle politiche di parità di genere.Attraverso queste azioni, il piano Mattei mira a creare un ambiente più equo e inclusivo, in cui le donne possano avere pari opportunità di partecipazione e di contributo allo sviluppo socio-economico dell’Africa.
Rafforzamento della governance e dello stato di diritto
Il piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni riconosce l’importanza di promuovere una governance efficace e lo stato di diritto come prerequisiti fondamentali per uno sviluppo sostenibile e inclusivo del continente. Pertanto, il piano prevede iniziative volte a rafforzare le istituzioni, combattere la corruzione e sostenere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.In particolare, il governo italiano si impegna a offrire assistenza tecnica e formazione per migliorare le capacità amministrative e gestionali delle istituzioni pubbliche africane. Ciò comprenderà il supporto allo sviluppo di sistemi di gestione delle finanze pubbliche, di procedure di appalto trasparenti e di meccanismi di controllo e responsabilità.Inoltre, il piano Mattei prevede il sostegno a iniziative di rafforzamento dello stato di diritto, attraverso il miglioramento dell’accesso alla giustizia, il potenziamento dei sistemi giudiziari e il contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione. Queste azioni mireranno a creare un ambiente più stabile e favorevole agli investimenti, stimolando la fiducia degli operatori economici e della società civile.Il governo Meloni intende inoltre promuovere il coinvolgimento e la partecipazione della società civile nei processi decisionali, al fine di favorire la responsabilità e la trasparenza delle istituzioni. Saranno sostenute iniziative di capacity building per le organizzazioni non governative e i movimenti sociali, per rafforzarne il ruolo di monitoraggio e di advocacy.Attraverso questo approccio globale, il piano Mattei mira a contribuire alla creazione di istituzioni più solide e democratiche in Africa, garantendo così le condizioni necessarie per uno sviluppo equo e inclusivo a lungo termine.
Cooperazione multilaterale e partenariati internazionali
Il piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni riconosce l’importanza della cooperazione multilaterale e dell’instaurazione di partenariati internazionali per affrontare le sfide comuni e promuovere lo sviluppo sostenibile del continente.In questa prospettiva, l’Italia si impegna a rafforzare il suo ruolo all’interno di organismi e istituzioni internazionali, come le Nazioni Unite, l’Unione Africana e le banche di sviluppo multilaterali. Attraverso questa partecipazione attiva, il governo Meloni intende contribuire alla definizione di politiche e di programmi di cooperazione allo sviluppo allineati con le esigenze e le priorità dei paesi africani.Inoltre, il piano Mattei prevede l’intensificazione della collaborazione con altri partner internazionali, come l’Unione Europea, gli Stati Uniti e i principali paesi emergenti. Questi partenariati strategici consentiranno di mobilizzare ulteriori risorse finanziarie, tecnologiche e di know-how, favorendo un approccio coordinato e sinergico agli interventi di sviluppo in Africa.Il governo Meloni si impegna inoltre a promuovere la cooperazione Sud-Sud, facilitando lo scambio di buone pratiche e di esperienze tra i paesi africani e altri paesi in via di sviluppo. Ciò permetterà di rafforzare le capacità locali e di stimolare soluzioni su misura per le sfide specifiche del continente.Infine, il piano Mattei prevede il coinvolgimento di attori non statali, come il settore privato, le organizzazioni della società civile e le comunità locali, nella definizione e nell’attuazione delle iniziative di cooperazione. Questo approccio multiattoriale contribuirà a garantire l’allineamento delle attività di sviluppo con i bisogni e le aspirazioni delle popolazioni africane.Attraverso questa strategia di cooperazione multilaterale e di partenariati internazionali, il piano Mattei mira a moltiplicare l’impatto degli sforzi italiani, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e promuovendo sinergie a livello globale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in Africa.
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G7 su Ambiente, Energia e Clima: i temi a Venaria
Presso la Venaria Reale ha avuto luogo il G7 su Clima, Energia e Ambiente, un incontro cruciale che ha riunito i ministri competenti dei sette Paesi più industrializzati del mondo, insieme a rappresentanti dell'Unione Europea e di altri Stati e organizzazioni internazionali. G7 su Ambiente, Energia e Clima: gli obiettivi L'obiettivo principale del summit era quello di accelerare l'azione collettiva per affrontare le sfide interconnesse del cambiamento climatico, della crisi energetica e della tutela dell'ambiente. I ministri ha discusso di come aumentare gli investimenti nelle energie rinnovabili, migliorare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra, con un'attenzione particolare alle aree più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. Un impegno per il futuro La presidenza italiana del G7 ha posto come priorità la transizione verso un futuro più sostenibile, equo e sicuro per tutti. In questo contesto, la Ministeriale di Venaria rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la cooperazione internazionale e definire azioni concrete per raggiungere gli obiettivi ambiziosi fissati dall'Accordo di Parigi. Focus su rinnovabili, efficienza energetica e settori chiave Tra i temi principali in agenda nella tre giorni: - Aumento della quota di energie rinnovabili nei mix energetici nazionali, con l'obiettivo di accelerare la decarbonizzazione dei sistemi energetici. - Miglioramento dell'efficienza energetica negli edifici, nei trasporti e nei settori industriali, per ridurre i consumi energetici e le emissioni. - Sostegno alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di energia pulita e la lotta al cambiamento climatico. - Gestione sostenibile delle risorse naturali, con particolare attenzione alla tutela delle foreste e degli ecosistemi. - Finanziamento per la lotta al cambiamento climatico, con l'obiettivo di mobilitare risorse adeguate dai settori pubblico e privato. Verso un futuro più verde La Ministeriale di Venaria si è conclusa con l'adozione di una dichiarazione finale che ha riassunto gli impegni assunti dai partecipanti. Si attendono impegni concreti e ambiziosi per accelerare la transizione verso un futuro più verde, prospero e resiliente per le generazioni presenti e future. Oltre alla riunione ministeriale, a Venaria hanno avuto luogo anche una serie di eventi collaterali, tra cui convegni, seminari e mostre, volti a sensibilizzare il pubblico sui temi del cambiamento climatico, dell'energia e dell'ambiente. Un'occasione per l'Italia Per l'Italia, che ha la presidenza del G7 nel 2024, la Ministeriale di Venaria ha rappresentato un'importante occasione per assumere un ruolo di leadership nella lotta al cambiamento climatico e nella promozione dello sviluppo sostenibile. Il governo italiano è impegnato a lavorare con i suoi partner del G7 e con la comunità internazionale per costruire un futuro più sostenibile per tutti. Foto di copertina: Sito ufficiale G7 Italia Read the full article
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Consiglio Provinciale Aperto "Fonti Rinnovabili" - Aree Idonee: il confronto sull'energia fotovoltaica in Provincia di Alessandria
Il tema delle fonti rinnovabili e delle aree idonee per l’installazione di impianti fotovoltaici è al centro del dibattito nel territorio alessandrino
Il tema delle fonti rinnovabili e delle aree idonee per l’installazione di impianti fotovoltaici è al centro del dibattito nel territorio alessandrino. In un contesto in cui la transizione ecologica rappresenta una sfida cruciale, cresce la necessità di bilanciare le esigenze ambientali, economiche e paesaggistiche con la realizzazione di grandi parchi fotovoltaici. Per questo motivo,…
#agricoltura e fotovoltaico#Alessandria today#Comitato Salviamo le Cascine#comunità locali#Consiglio Provinciale Alessandria#Decreto Aree Idonee#Dibattito pubblico#Energia pulita#Energia Solare#energie alternative#Energie rinnovabili#Fotovoltaico Alessandria#futuro dell’energia in Italia.#Google News#Impatto ambientale#impianti fotovoltaici Piemonte#italianewsmedia.com#paesaggio e rinnovabili#Pier Carlo Lava#politiche energetiche#problemi ambientali Piemonte#regolamentazione fotovoltaico#sostenibilità energetica#Sviluppo Sostenibile#transizione ecologica#tutela del paesaggio
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PRIMA PAGINA Il Fatto Quotidiano di Oggi giovedì, 26 settembre 2024
#PrimaPagina#ilfattoquotidiano quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi alla#presidente#italia#camera#octopus#energy#energia#pulita#settembre#anno#libano#israele#violando#ginevra#totale#anche#vicino#israeliano#terra#cipro#della
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SCOPERTO IN ITALIA IL MECCANISMO DELLA FOTOSINTESI
Dopo oltre 50 anni di ricerche un gruppo di scienziati italiani ha scoperto il meccanismo della fotosintesi clorofilliana grazie alla quale le piante ed alcuni gruppi di batteri riescono a produrre energia.
L’importante risultato scientifico è stato raggiunto anche grazie alla tecnologia del calcolo ad alte prestazioni che ha elaborato miliardi di algoritmi per calcolare l’evoluzione di tutti i passaggi della reazione chimica che due miliardi di anni fa ha prodotto l’ossigeno a partire dall’acqua, creando l’atmosfera della Terra. La scoperta è stata realizzata dal gruppo di Chimica computazionale del dipartimento di Scienze fisiche e chimiche dell’Università dell’Aquila insieme alla Freie Universität di Berlino.
“La natura ha costruito un enzima grande e complesso, ottimizzato per portare a termine una reazione estremamente impegnativa dal punto di vista energetico”, osserva Matteo Capone, uno dei ricercatori. Le ricadute di questa ricerca sono molteplici. Per gli scienziati la comprensione dei meccanismi molecolari alla base della fotosintesi clorofilliana può ispirare nuove “tecnologie atte alla conversione dell’energia solare in carburanti green con un impatto ambientale potenzialmente prossimo allo zero”. Le nuove tecnologie potranno ispirarsi alla natura per utilizzare nuovi materiali comuni e a basso costo che assorbono la luce e generano elettricità. Manganese, ferro e nichel sono i possibili candidati per produrre energia pulita in modo economico e naturale attraverso un processo tramite il quale è sorta la vita sulla Terra. Comprendere come ciò avviene apre allo sviluppo di tecnologie di scissione dell’acqua per produrre combustibili solari, un nuovo approccio finora mai sondato.
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Fonte: Nature; foto di Vito Vidović
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Per chi possiede un veicolo elettrico le esperienze di pagamento sono ancora complesse e scomode

L'adozione dei veicoli elettrici in Europa è aumentata in modo significativo. Tuttavia, l'infrastruttura EV in Europa è in ritardo, offrendo attualmente esperienze di pagamento complesse e scomode presso le stazioni di ricarica pubbliche esistenti, causando cosí frustrazione ai consumatori. Impegnata a promuovere l'adozione di una mobilità verde e di una guida a zero emissioni, Atlante ha collaborato con Shift4 per garantire un'esperienza di pagamento per la ricarica dei veicoli elettrici senza attriti in ciascuna delle sue stazioni. "L'innovazione nei settori emergenti è nel nostro DNA e la collaborazione con un'azienda come Atlante, per trasformare l'ecosistema di ricarica dei veicoli elettrici, si allinea perfettamente con il nostro approccio orientato al futuro", ha dichiarato Sveta Bulshtein, Vice Presidente del Business Development di Shift4. "Atlante rappresenta la quintessenza della tecnologia verde sostenibile all'avanguardia e insieme siamo pronti a rivoluzionare il modo in cui le persone interagiscono con la ricarica dei veicoli elettrici e la pagano in tutta l'Europa meridionale, inaugurando un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato". Grazie a questa alleanza strategica, i clienti di Atlante potranno beneficiare di un processo di pagamento semplificato grazie ai servizi di acquiring per POS di Shift4. I consumatori potranno pagare comodamente la ricarica dei veicoli elettrici utilizzando le loro carte di pagamento preferite, senza bisogno di app o carte specifiche. Inoltre, offrendo la possibilità di eliminare le commissioni di terzi associate agli attuali metodi di pagamento per la ricarica dei veicoli elettrici, Atlante e Shift4 garantiranno ai consumatori la trasparenza dei prezzi e faciliteranno l'adozione della mobilità elettrica per un futuro più verde. "La collaborazione con un operatore globale come Shift4 è stata una decisione strategica in linea con la visione di Atlante di rivoluzionare il processo di pagamento della ricarica EV e renderlo un'esperienza efficiente e senza frizioni ", ha dichiarato Francesco Lamberti, CTO di Atlante. "L'esperienza di Shift4 e la sua tecnologia all'avanguardia nell'ecosistema dei pagamenti consentiranno ai nostri clienti di ricaricare con un processo di pagamento semplificato e senza attriti, rafforzando la nostra missione di potenziare la mobilità sostenibile e di guidare verso un futuro più pulito." La soluzione di pagamento con POS per la ricarica dei veicoli elettrici di Atlante e Shift4 è già attiva in Italia e Francia e si prevede che si estenda in Spagna e Portogallo entro l'inizio del 2024. Questa importante partnership rappresenta un tassello chiave nella roadmap di espansione di Atlante, che mira a creare la più grande rete di ricarica veloce e ultraveloce per veicoli elettrici in tutta l'Europa meridionale, alimentata al 100% da fonti rinnovabili e potenziata da accumulo di energia e fotovoltaico in loco. Informazioni su Shift4Shift4 (NYSE: FOUR) sta ridefinendo il commercio semplificando i complessi ecosistemi di pagamento in tutto il mondo. In qualità di leader tecnologico, Shift4 alimenta miliardi di transazioni all'anno per centinaia di migliaia di aziende in quasi tutti i settori. Per maggiori informazioni, visitate il sito shift4.com. Informazioni su AtlanteAtlante è una società del Gruppo NHOA (NHOA.PA, ex Engie EPS), player globale nel settore dell'accumulo di energia e della mobilità elettrica, che sviluppa tecnologie che permettono la transizione verso l'energia pulita e la mobilità sostenibile, dando forma al futuro di una prossima generazione che vivrá in armonia con il nostro pianeta. Atlante sta sviluppando la più grande rete di ricarica veloce e ultraveloce dell'Europa meridionale, alimentata al 100% da fonti rinnovabili, potenziata dall'accumulo di energia e dal fotovoltaico in loco. Il suo obiettivo è installare in Italia, Francia, Spagna e Portogallo 5.000 punti di ricarica veloce e ultraveloce entro il 2025 e oltre 35.000 entro il 2030. Atlante, operativa sul mercato dall'ottobre 2021, conta oggi più di 1.800 punti di ricarica online in quattro Paesi e altri migliaia sono in fase di costruzione e sviluppo. Sfruttando il patrimonio tecnologico del Gruppo NHOA, anche attraverso la collaborazione con la società sorella Free2move eSolutions, Atlante è una rete preferenziale del gruppo automobilistico Stellantis e dei suoi clienti. Le stazioni Atlante sono completamente interoperabili e possono essere raggiunte praticamente da qualsiasi app o scheda di ricarica per la mobilità elettrica e da qualsiasi marca e modello di veicolo elettrico. Read the full article
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L'energia solare in Veneto: dati e tendenze del fotovoltaico
L’energia solare sta giocando un ruolo sempre più significativo, contribuendo alla transizione verso fonti rinnovabili e sostenibili. A fine 2022, due regioni da sole concentravano il 30,9% degli impianti installati sul territorio nazionale, il Veneto e la Lombardia. La Regione Veneto, oggetto di analisi di questo articolo, sta vivendo una vera e propria rivoluzione energetica; infatti, negli ultimi anni, il settore del fotovoltaico ha registrato una crescita significativa, con un numero sempre maggiore di impianti solari che generano energia pulita e sostenibile.
I dati
Secondo le statistiche disponibili, il numero di impianti presenti in Italia al 31 dicembre 2022 è 1.225.431, con una potenza di circa 25.064 MW. Il Veneto è la seconda regione italiana per numero di impianti fotovoltaici, per un totale di 179.089, il 14,6% di quelli presenti nel paese, con una potenza complessiva di 2.493 MW, che rappresenta il 9,9% di quella italiana.
Per quanto riguarda la produzione, invece, in Italia risulta essere 28.121 GWh (con una crescita del 12,3% rispetto ai dati del 2021) e di questi, il 9% rappresenta la produzione del Veneto, ovvero 2.539 GWh.
Un ultimo dato interessante fa riferimento all’autoconsumo: nel nostro paese si aggira intorno al 49%, percentuale valida anche per la regione in analisi.
(Fonte https://www.gse.it/documenti_site/Documenti%20GSE/Rapporti%20statistici/GSE%20-%20Solare%20Fotovoltaico%20-%20Rapporto%20Statistico%202022.pdf)
Questi dati, in costante aumento, rispecchiano il tentativo da parte della regione di raggiungere diversi obiettivi: ridurre le emissioni di gas serra, aumentare l’indipendenza energetica e promuovere lo sviluppo economico sostenibile. Infatti, il fotovoltaico in Veneto sta contribuendo alla diminuzione delle emissioni di CO2, all’abbattimento dell’inquinamento atmosferico e alla lotta contro il cambiamento climatico, ma sta anche generando nuove opportunità economiche, poiché l’energia solare è una fonte inesauribile che riduce la dipendenza dalle fonti fossili provenienti dall’estero, e lavorative, grazie alla necessità di persone specializzate nell’installazione e nella manutenzione degli impianti.
Prospettive future
Nel prossimo futuro, secondo le aspettative, il settore del fotovoltaico dovrebbe continuare la sua crescita in Veneto. Anzi, l’evoluzione della tecnologia e una maggiore consapevolezza ambientale, unite agli incentivi governativi, dovrebbero favorirne un’importante espansione, facendo rimanere la regione una delle principali leader nell’adozione delle rinnovabili e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi sia nazionali che europei sulla transizione energetica.
Visita il blog di Powersol per approfondire i dati e le tendenze del fotovoltaico in Italia.
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