#elio leonetti
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Elio Leonetti (20) with Vittoria Avellino (18), photographed in 1889 following their engagement which was announced in the local paper just two days prior.
#hey just because its gonna be gameplay focused doesn't mean i don't wanna do portraits still#it feels wrong otherwise#anyway look at these two!! i love them#sims 4#ts4#ts4 history#decades challenge#leonetti legacy#elio leonetti#vittoria leonetti#gen 1: 1890s#portaits#leonetti extras
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Nanni Balestrini, Editoria e movimento (Gli autonomi vol. 3, DeriveApprodi Editore)
«[...] Contemporaneamente alla chiusura di "Quindici" nasce "Potere operaio". L'annuncio della costituzione del gruppo era stato dato alla fine di luglio '69 e in settembre ci fu a casa mia a Roma in via dei Banchi Vecchi la riunione di fondazione. Tra i partecipanti Toni Negri, Franco Piperno, Giairo Daghini, Oreste Scalzone, Sergio Bologna, Lapo Berti. Utilizzando la struttura di "Quindici", i rapporti e anche parte del materiale non pubblicato, ho preparato, con l’appoggio di Feltrinelli, una nuova rivista intitolata "Compagni,". L’idea era quella di continuare l’opera di "Quindici", offrendo all’azione e al dibattito del movimento uno spazio e una visibilità mediatica. Ne sono usciti solo due numeri, non solo per l’improvvisa scomparsa di Feltrinelli, ma piuttosto perché sono nati e si sono moltiplicati i giornali dei gruppi extraparlamentari: quotidiani, settimanali, mensili, e quindi la funzione di dar voce al movimento era cessata, e io ho cominciato a collaborare ai primi numeri di "Potere Operaio". La redazione della rivista era a Milano, nella casa di Giairo Daghini, la famosa comune di via Sirtori. Ricordo che con una vecchia Citroen DS andavo all’aeroporto a prendere Giairo Daghini e Oreste Scalzone che arrivavano all’ultimo momento con gli articoli del giornale. Ci precipitavamo in tipografia per far comporre i testi col piombo delle linotypes, correggere le bozze e impaginare. Ci mettevamo due giorni. Sempre per Potere operaio ho curato le pubblicazioni «Linea di massa», erano opuscoli su temi specifici, come per esempio sul lavoro tecnico-scientifico, curato da Franco Piperno, o sui Cub della Pirelli. Lasciata la Feltrinelli nel '73-74 ho fatto per la casa editrice Marsilio una collana dedicata a testi del movimento intitolata "Collettivo", dove sono usciti tra l'altro Nord e sud uniti nella lotta dello scrittore operaio Vincenzo Guerrazzi e Scrittura e movimento di Franco Berardi Bifo. Su "Linus" pubblicavo le poesie della Signorina Richmond, ironico personaggio metá poesia e metá rivoluzione e nel '76 da Einaudi la raccolta di racconti La violenza illustrata . Mi ero intanto trasferito a Milano dove ho curato con Bifo alcuni numeri della rivista dell'autonomia "Rosso" e mi sono occupato di un nuovo progetto editoriale: l'Ar&a. C'era stato un importante convegno a Orvieto, nel '76, con accesi dibattiti sui rapporti tra cultura e movimento. Era stato organizzato dalla Cooperativa Scrittori, creata da Luigi Malerba e Elio Pagliarani con altri scrittori provenienti dal Gruppo 63. Era l'idea dell'editoria alternativa che circolava dopo il Sessantotto, con esempi realizzati in Germania, e anche in alcune zone del movimento in Italia: gruppi di scrittori o politici che si pubblicano da soli, si fanno la loro casa editrice, se la autogestiscono. Si tratta di iniziative piú che lodevoli che peró devono affrontare difficoltá spesso insormontabili: la debolezza finanziaria, la scarsa competenza editoriale, la poca possibilitá di diffusione. Per risolvere questi problemi si è pensato a una struttura che potesse fornire i servizi di cui dispone un normale editore medio alle piccole iniziative non in grado di sostenerli per la loro dimensione ridotta. Il lavoro redazionale, la grafica, il rapporto con la tipografia e con la distribuzione nelle librerie, l'ufficio stampa, l'amministrazione, il magazzino sono i servizi indispensabile per poter esistere sul mercato librario e superare la fase dilettantesca e artigianale dell'editoria alternativa, affascinante ma inefficace e sempre in perdita. Con l'Ar&a il lavoro degli editori si limitava alla ricerca dei titoli, al rapporto con gli autori e a mettere a punto i libri che intendevano pubblicare. Veniva definita la programmazione, le date di uscita dei titoli, e poi una volta consegnato il manoscritto alla redazione centralizzata l'Ar&a provvedeva a tutto. Il lavoro redazionale e grafico era eseguito professionalmente. Accentrando la stampa su un'unica tipografia era possibile ottenere prezzi vantaggiosi, e la stessa cosa valeva per l'acquisto della carta in grandi quantitativi. L'ufficio stampa poteva offrire ai giornali una vasta gamma di libri di cui occuparsi. Il fatto di operare per diverse sigle permetteva di presentarsi con un buon numero di uscite regolari mensili a un distributore nazionale, che non aveva interesse a lavorare per chi produceva pochi titoli saltuari. Era stata creata una societá tra me, il giovane Luigi Durso che aveva procurato il finanziamento iniziale, e Gianni Sassi, personaggio dell'undreground milanese, proprietario della casa discografica Cramps per cui incidevano gli Area, che ne hanno suggerito il nome. Alcune sigle editoriali coinvolte preesistevano, come la Cooperativa Scrittori, le Edizioni delle donne e Multhipla di Gino Di Maggio, grande collezionista d'arte. Altre sono nate come emanazioni di riviste: L'Erba voglio di Elvio Facchinelli, le Edizioni Aut aut di Pierluigi Rovatti. Lavoro liberato di Francesco Leonetti era legata ai gruppi marxisti-leninisti, e I Libri del No di Dario Paccino ai comitati autonomi operai di Via dei Volsci, mentre Librirossi di Andrea Bonomi all'area autonoma milanese. Piú anomale le edizioni di Squilibri condotte da Dario Fiori detto Varechina che proponeva pamphlet provocatori come Un risotto vi seppellirá, materiali di lotta dei circoli proletari giovanili di Milano, e di Profondo rosso dedicate al thriller e inaugurate con i Racconti sanguinari curati da Dario Argento. Si producevano 7/8 titoli al mese, quanto un buon editore medio, i libri erano presenti nelle librerie, i giornali se ne occupavano, i ricavati delle vendite arrivavano regolarmente e venivano ripartiti con i diversi editori. Nel suo anno e mezzo di vita Ar&a arrivó a pubblicare piú di cento titoli, alcuni con un buon successo immediato come Il Superuomo di massa di Umberto Eco e Fantasmi italiani di Alberto Arbasino, oppure La fabbrica della strategia, 33 lezioni su Lenin di Toni Negri, Alice è il diavolo del collettivo A/traverso, e poi molti titoli delle Edizioni delle donne, in particolare S.C.U.M., manifesto per l'eliminazione dei maschi di Valerie Solanas. Ma nell'inverno 1978 l'Ar&a è costretta a interrompere la sua attivitá. Approfittando della lotta contro il terrorismo la repressione aveva cominciato a aggredire la parte piú esposta del movimento, l'informazione, l'editoria, le librerie, con continue perquisizioni e denunce. Minacce di arresto da parte dei carabinieri avevano convinto il socio finanziatore a sospendere temporaneamente le pubblicazioni, arresto che poi è diventato definitivo [...]».
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Fabio Galli è nato a Vigevano, città alla quale Lucio Mastronardi ha dedicato, negli anni ’50, una trilogia comprendente Il calzolaio di Vigevano (1962,Torino), Il maestro di Vigevano (1962,Torino) e Il meridionale di Vigevano (1964,Torino). Già nell’adolescenza mostra una forte inclinazione per la parola scritta e si dedica con passione alla lettura: dopo aver scoperto per caso su un libro scolastico alcuni versi di Arthur Rimbaud comincia a leggere Le Illuminazioni e Una stagione all’inferno: nasce così il suo amore per la poesia.
Pur senza possedere una grande attitudine per il disegno ma attratto dalla Storia dell’Arte, decide di frequentare il liceo artistico di Milano e più tardi prosegue i suoi studi iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di Brera. A Milano, in un periodo caratterizzato dallo studio approfondito dell’arte, si appassiona particolarmente alle avanguardie artistiche del secolo scorso.
Comincia ad abbozzare i primi versi adottando uno stile che riecheggia il dadaismo e il surrealismo, concentrandosi sulla forma più che sulla narrazione. Conclude il suo corso accademico con la tesi La poesia numerica di Mario Merz.
La sua formazione viene fortemente influenzata dal mondo accademico che lo circonda: stringe rapporti di amicizia con Roberto Sanesi, studioso della poesia di T.S. Eliot, che in quegli anni terminava la propria traduzione de Il Paradiso Perdutodi John Milton, con il docente di estetica Francesco Leonetti, con il musicologo Luigi Pestalozza e con Luciano Fabro, scultore di fama internazionale. Quest’ultimo nel 1978 partecipa al progetto della storica dell’arte Jole de Sanna per il rilancio della Casa degli artisti della città di Milano, progetto al quale hanno contribuito diverse personalità, tra le quali lo scultore e architetto Hidetoshi Nagasawa. È accanto all’amica Jole de Sanna, in quel laboratorio di idee ricco di suggestioni e di fermento culturale, che si consolida la sua inclinazione artistica e la sua preparazione fino a maturare l’esigenza di scrivere.
Durante gli anni ’80-’90 ha frequentato numerosi scrittori e poeti italiani intrattenendo rapporti epistolari con Dario Bellezza, Antonio Porta, Elio Pecora, Nico Orengo, Anna Maria Ortese, dei quali custodisce gelosamente le lettere.
LAVORO E POETICA
Dalla seconda metà degli anni ’80 ai primi anni ’90 è stato redattore della rivista Poesia presso Crocetti Edtore, poi un passaggio come redattore presso il gruppo editoriale Elemond, in seguito ha lavorato – in qualità di direttore responsabile – alla rivista Mix, viaggiare attraverso le culture, di C&A edizioni, Monza. Durante questo periodo ha pubblicato numerose poesie, talvolta servendosi di pseudonimi. Suoi versi sono apparsi sulle riviste Alfabeta (con una presentazione di Antonio Porta), Poesia (fondata da Nicola Crocetti), Tracce, Via Lattea, Offerta Speciale. Sulla rivista Poesia del gennaio 1993 (n°58) ne I poeti di trent’anni, sapiente lavoro antologico a cura di Milo De Angelis che presentava il meglio della nuova ricerca poetica di quegli anni, comparve il florilegio di alcun versi di Fabio Galli da Cani d’amore.
Attualmente – con lo pseudonimo di Bo Summer’s – collabora al quotidiano digitale gaiaitalia.com, dove alla sezione cultura ha una sua rubrica, La pagina dello zio Bo, nella quale prosegue il suo lavoro di ricerca sulla scrittura. Sullo stesso quotidiano ha curato le rubriche Recensenda (critica letteraria), e Memoranda (riproposte di autori dimenticati). Con Riesumanda, ultima rubrica ideata, ripropone i testi già editi di un autore dimenticato del secolo scorso: se stesso.
All’edizione del 2014 del Teatro Festival, promosso da gaiaitalia,com con la collaborazione del Teatro Studio Uno di Roma, ha partecipato con una conferenza dal titolo La cultura come diritto umano fondamentale.
Recentemente l’autore ha pubblicato, in formato e-book, due libri: Storie, una raccolta di racconti di Bo Summer’s e Soufiane El Khayat , e il romanzo sperimentale #ElHorno, alla stesura del quale ha lavorato per dieci anni, frutto di una lunga ricerca stilistica e caratterizzato dalla destrutturazione del testo attraverso l’utilizzo della tecnica del cut-up, cara a Tristan Tzara e mutuata in seguito da William Burroughs.
BIBLIOGRAFIA
Poesie sull’ntologia Trame della parola a cura di Antonio Spagnuolo, edizioni Tracce, 1985
Impura, edizioni Tracce, collana I campi magnetici, 1986
Di una lettura di The Waste Land, breve saggio sul poema di Thomas Stearns Eliot apparso suPost Scriptum, aprile 1988, ripubblicato da gaiaitalia.com
Caròla, Crocetti editore, 1992
Balli e canti, Pulcinoelefante editore, 1993
Melancholia – versione da Paul Verlaine, sezione d’apertura dei Poèmes Saturniens – edizioni L’Obliquo, 1992 (con serigrafia fuori testo di Bonomo Faita), ripubblicata da gaiaitalia.com con un testo introduttivo sulla traduzione
Prima, nella storia, ancora, Bandecchi e Vivaldi editore, 1995
A Marino per Moretti, Poesie, Casa Moretti, 2000
Storie, racconti di Bo Summer’s e Soufiane El Khayat, e-book, www.gaiaitalia.com
El Horno, romanzo, e-book, www.gaiaitalia.com
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SAN BENEDETTO – Queste tutte le liste ed i candidati sindaco del territorio della Riviera delle Palme.
CARASSAI
LISTA: Viviamo Carassai Michetti Sindaco CANDIDATO SINDACO: Gianfilippo Michetti CANDIDATI CONSIGLIERI Stefano Bizzarri Luca Evandri Stefano Giangrossi Samuele Montani Mariano Pallottini Rosita Splendiani Gian Luca Totoni
LISTA: Rinasce Carassai CANDIDATO SINDACO: Tiziana Pallottini CANDIDATI CONSIGLIERI Tassi Antonio D’Angelo Pasqualino Ruggeri Luciano Marchetti Loris Marchetti Fabrizio Franchini Paola Maicol Polini
LISTA: Nuovi Orizzonti CANDIDATO SINDACO: Vincenzo Polini CANDIDATI CONSIGLIERI Maurizio Amadio Marino Mannocchi Roberto Marchionni Nadia Ficcadenti Tito Passamonti Ettore Porrà Giacomo Farina Adriana Pintilescu
COSSIGNANO
LISTA: Una visione comune CANDIDATO SINDACO: Arianna Pasqualini CANDIDATI CONSIGLIERI Mario Aureli Roberto Botticelli Samuele Di Pizio Rosella Guidotti Antonio Mascitti Francesco Partemi Serena Silvestri
LISTA: Esperienza e Futuro CANDIDATO SINDACO: Giancarlo Vesperini CANDIDATI CONSIGLIERI Guendalina Acquaroli Federico Buffone Elio Capecci Giovanni Cataldi Roberto De Angelis Andrea Di Nicola Roberto Maroni Alberto Matricardi Silvia Michetti Daniela Silvestri
CUPRA MARITTIMA
LISTA: Uniti per Cupra CANDIDATO SINDACO: Marino Mecozzi CANDIDATI CONSIGLIERI
Francesca Capocasa Giuseppina Piersimoni Maria Teresa Pomili Domenico Bonatesta Alfredo Mori Giuseppe Neroni “Pino” Michele Silla Claudio Ficcadenti Mirko Diomede Roberta Giudici Erica Pignotti Giovanni Pagliarini
LISTA: SiAmo Cupra CANDIDATO SINDACO: Alessio Piersimoni CANDIDATI CONSIGLIERI Roberto Amabili Stefano Brutti Anthony Cannella Fausto Giovanni Imberti Alessandra Lanciotti Remo Lelli Daniela Luciani Mirko Mignini Donatella Rodilossi Eleonora Sacchini Eleonora Lucio Spina Mariacristina Vallorani
LISTA: Cupra obiettivo comune CANDIDATO SINDACO: Luca Vagnoni CANDIDATI CONSIGLIERI Daniela Acciarri Simone Amabili Domenico Cesarini Manuel Coccia Graziano Cognigni Deborah Di Mambro Debora Lucidi Lucia Napoleone Mario Pulcini Valerio Sbaffoni Rachele Screpanti Lorella Virgili
MASSIGNANO
LISTA: Massignano che ascolta CANDIDATO SINDACO: Enrico Fioroni CANDIDATI CONSIGLIERI
Nazario Marcozzi Ilaria Brilli Barbara Di Nicola Ernesto Fioroni Jonatan Mori Fabrizio Marcozzi Settimio Marzetti
LISTA: Massignano Cambia CANDIDATO SINDACO: Massimo Romani CANDIDATI CONSIGLIERI Martina Alesiani Simone Cittadini Marco Crescenzi Oscar Giovannetti Matteo Massi Enzo Perozzi Alessandro Spinozzi Michelina Verdecchia
LISTA: Massignano nel Cuore CANDIDATO SINDACO: Walter Speca CANDIDATI CONSIGLIERI Simone Di Marco Roberto Bartolomeo Roberto Curzi Matteo Federici Lauretana Pennesi Roberta Poggi Nazzareno Rossi Gianluca Santori
MONSAMPOLO DEL TRONTO
LISTA: Uniti verso il Futuro CANDIDATO SINDACO: Pierluigi Caioni CANDIDATI CONSIGLIERI Pasqualino Bovara Emidio Ciabattoni Natalino Cinciripini Alessandro Esposito Sara Leonetti Federica Mascetti Fabrizio Nardinocchi Valeria Noci Luigi Pierantozzi Christian Starace Marika Travaglini Maurizio Troiani
LISTA: Progetto Comune CANDIDATO SINDACO: Massimo Narcisi CANDIDATI CONSIGLIERI Barbara Cocco Domenico De Angelis Alessia Esposto Gianni Felicioni Riccardo Gagliardi Gianni Luglio Armando Neroni Franca Noci Matteo Scarpetti Luca Schiavi Marco Teodori Giacomo Ulissi
MONTEFIORE DELL�� ASO
LISTA: Verso Montefiore CANDIDATO SINDACO: Lucio Porrà CANDIDATI CONSIGLIERI Renzo Alesiani Gabrio Bernabei Fernando Cameli Gloria Cannella Ilaria Cruciani Alberto Damiani Alessandro Giardinà Tonino Maurizi Stefania Paoloni Michele Pizi
MONTEPRANDONE
LISTA: Futura CANDIDATO SINDACO: Bruno Giobbi CANDIDATI CONSIGLIERI
Almonti Renato
Amabili Gianfranco
Burini Sonia in Vagnarelli
Cantalamessa Luigi
Capriotti Ermanno
Chiarini Giacinto
Ciarrocchi Aleksya
Gabrielli Marcello
Lattanzi Marino
Massacci Tamara
Marcantoni Alfredo
Pazzi Francesco
Perozzi Chiara
Rupilli Anna Maria
Straccia Daniela
Tenisci Loredana in Cipolloni
LISTA: Cittadini in Comune CANDIDATO SINDACO: Sergio Loggi CANDIDATI CONSIGLIERI Sergio Calvaresi Sara Catalini Martina Censori Marco Ciabattoni Massimiliano Coccia Meri Cossignani Christian Ficcadenti Fernando Gabrielli Roberta Iozzi Daniela Morelli Massimiliano Narcisi Simone Papili Anais Pedroni Antonio Riccio Marco Romandini Gianpietro Vallorani
LISTA: Uniti per la Città CANDIDATO SINDACO: Orlando Ruggieri CANDIDATI CONSIGLIERI Emerenziana Cappella Jessica Amadio Ketty Benigni Serena Calvaresi Antonio Camilli Alessio Capecci Stefano Ciampini Federica Coroneo Fabio Fares Stefania Grelli Ariano Olivieri Davide Passaretti Alessandro Savino Jacopo Spinozzi Sara Straccia Alessia Vannicola
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A more detailed look at our founders for my gameplay based legacy, and a little more info about them! Vittoria and Elio have been sweethearts since their teen years, after a chance meeting in Vittoria's father's shop. The two of them originally hail from a small Italian town, where Elio grew up the son of a vineyard worker and farmer, and Vittoria the daughter of the local shoemaker. They courted for about two years before getting married, and have travelled across the sea to the states to begin their new lives together. Sure, their new farm is in utter disrepair and sure, their families called this venture a foolish gamble, but the two of them are determined to make it work -- they've come too far for it not to, after all.
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🚢 Arriving to their new home. 🚢
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The newlywed Mr. and Mrs. Elio Leonetti, 1890.
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"...vi dichiaro marito e moglie. You may kiss your bride."
#okay so i lied there might be some posing involved#but only for big events like this!#otherwise its going to be a lot of gameplay#sims 4#ts4 history#ts4 historical#decades challenge#leonetti legacy#elio leonetti#vittoria leonetti#gen 1: 1890s
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Elio recalled his nervousness on the day he asked Vittoria's father for his blessing for her hand in marriage, so certain that the older man would turn him down. After all, Vittoria was his only daughter and Elio was so young and boyish still, surely he'd think he wasn't worthy or mature enough to be a married man.
Much to his surprise, the exact opposite had happened.
Vittoria's father had considered his proposal, thought it over for a moment, and his reply was something that Elio knew he'd take to heart for the rest of his life --
"Il mio ragazzo, I may be old but I'm not a fool. I've watched you court my daughter all these years, I've seen the way she lights up whenever you enter the room, the way she laughs when you jest with her. Tell me, who am I to deny her a lifetime of that and more?"
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It'd always been Elio's intention to give Vittoria the home he felt she deserved, ever since the moment he'd first lay eyes on her. In the years that they courted he'd saved and saved, determined to find the perfect place that they could raise their family together -- only it was easier said than done.
Their arrival in the states had been met with rejection after rejection, as the couple traveled from town to town in hopes of finding suitable property to purchase. Never mind the fact that Elio had a decent amount of money to offer a down payment, he hardly spoke much English and that alone was enough for most folks to turn their nose up at him. Part of him had wanted to give up, that was, until he spotted it: An ad concerning an old farmer in Brindleton Bay who was interested in selling his property off for a decent price. Despite being accosted with the worries of yet another rejection, Elio took a chance on it -- and much to his relief and surprise, the old farmer was more than happy to sell the place to him. He'd been pleased with the idea of a young couple taking the place over, and wished the newlyweds all the same joy and happiness the home had provided him and his wife over the years.
As he carried his own wife across the threshold, Elio had a good feeling that it would.
#sims 4#ts4#ts4 history#ts4 historical#decades challenge#leonetti legacy#elio leonetti#vittoria leonetti#gen 1: 1890s
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It was inevitable that such a thing would happen with their now being married, but it wasn't long before Vittoria found herself with child.
She announced the news to Elio over breakfast one day, and while he was ecstatic, he also couldn't help but feel a bit worried over it all. The farm wasn't doing as well as he'd hoped it would be, and he could only pray that things would start looking up sooner rather than later. Especially now that they had a baby on the way.
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Vittoria answered a knock at the door one morning to find their neighbors, Alma and her husband John, who lived a short ways from her and Elio. They'd come by to introduce themselves and because Vittoria had been raised with proper manners, was keen to invite them in for a cup of tea. Alma obliged at least, and she and Vittoria spent time chatting away in the comfort of the house, the two quickly becoming fast friends.
John on the other hand went outside to introduce himself to Elio, who could hardly be pulled away from his work. He did spare enough time to chat for a few minutes, though, and the two exchanged words about their respective crops.
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Despite the newfound business of their routine, both Elio and Vittoria still found time for themselves. Even if were at very end of the day, it was time that they savored and time spent very wisely.
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There was no time to waste when it came to getting the farm back up and running. The old man that had lived here before them had been well up in years and his health had deteriorated so that he hadn't been able to manage the place by himself anymore. Elio knew he had his work cut out for him but he wasn't about to shy away from it, he'd been raised in a family of hard workers and he was determined to remain as one.
After tearing up any brittle weeds and grass from the ground, he got to work tilling the soil and planting seeds, until his work produced something satisfying.
He also went ahead and fixed up the old chicken coop, patching its holes and giving it a fresh coat of paint. With the little bit of money they had leftover, Elio added a couple of baby chicks and a rooster to their growing brood, certain that it would be a wise investment in the long run. Fresh eggs meant a bonus profit, and anything they didn't sell, well, he knew his Vittoria would put to good use.
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As their first day in their new home drew to a close, the newlyweds spent it in each other's arms, in the blissful warmth and comfort of the quilts painstakingly sewn by Elio's mother. It was good to finally be some place they could call theirs, after all the time it had taken them to get here. It'd all but cost them everything to make it to this point, but they still had the wealth of each other's company. Even if they would never be rich, they just considered themselves blessed enough to have a place to rest their heads at the end of a long, hard day.
#i know its been said a million times before but the new bed snuggling animations are so CUTE#its giving sims 2 and i'm in love with it#sims 4#ts4#ts4 history#ts4 historical#decades challenge#leonetti legacy#elio leonetti#vittoria leonetti#gen 1: 1890s
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Mama had always said that needlepoint was a decent, admirable past time for young ladies, although Vittoria had never claimed to be the best at it. Still, she had found herself with not much else to do during her first day at the farm, so she'd taken her mother's advice to heart and got right to work on crafting a new, lovely decoration for her home.
Meanwhile Elio had made his way down to the river nearby, boasting to his wife that he'd "bring home a fine catch" for her to serve as their first meal in their home. Of course, like his wife and her needlepoint, he'd never claimed to be the best fisherman and didn't have much of a boastful catch to haul home with him.
Thankfully, they didn't go to bed hungry that night, as Vittoria had had the foresight to make a trip into town and purchase a few essential groceries from the general store. It wasn't much, but it was enough and it was delicious.
#sims 4#ts4#ts4 history#ts4 historical#decades challenge#leonetti legacy#elio leonetti#vittoria leonetti#gen 1: 1890s
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