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Alessandria, la rete idrica diventa intelligente: installazione dei contatori smart entro il 2025
Un progetto ambizioso di AMAG Reti Idriche per ridurre le perdite d'acqua e migliorare l'efficienza dei consumi
Un progetto ambizioso di AMAG Reti Idriche per ridurre le perdite d’acqua e migliorare l’efficienza dei consumi. Il piano di digitalizzazione della rete idrica promosso da AMAG Reti Idriche ha raggiunto anche la città di Alessandria. A partire dal mese di ottobre 2024, è stato avviato il progetto di sostituzione dei vecchi contatori con i nuovi misuratori smart, che permetteranno di ridurre le…
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RAVENNA: NASCE IL PRIMO SITO DI STOCCAGGIO DI CO2 DEL MEDITERRANEO
Il 3 settembre ha preso il via l’attività del sito di stoccaggio geologico permanente di anidride carbonica nato dalla riconversione dei giacimenti di gas esausti di Eni nell’Alto Adriatico.
Il progetto è il primo al mondo in termini di efficienza e occupa un ruolo estremamente importante nel raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Unione Europea di dotarsi entro il 2030 di una capacità di stoccaggio di CO₂; con una capacità di oltre 500 milioni di tonnellate concorrerà alla decarbonizzazione dei distretti industriali italiani ed anche europei. La Fase 1 ha l’obiettivo di catturare, trasportare e stoccare la CO₂ emessa dalla centrale Eni di trattamento del gas naturale di Casalborsetti, nel comune di Ravenna, stimata in circa 25 mila tonnellate per anno. Una volta catturata, l’anidride carbonica viene trasportata attraverso condotte precedentemente utilizzate per il trasporto del gas naturale fino alla piattaforma offshore di Porto Corsini Mare Ovest, per essere infine iniettata nel giacimento di gas esaurito dove viene immagazzinata permanentemente a circa 3000 metri di profondità.
La filiera tecnologica di cattura, trasporto, stoccaggio e utilizzo della CO₂ permette di catturare le emissioni di anidride carbonica direttamente dagli impianti industriali che le generano. Questa tecnologia rappresenta una soluzione attualmente già disponibile ed efficace per decarbonizzare i settori cosiddetti ‘hard to abate’, quelle industrie dove, sia per gli alti consumi di energia sia per le caratteristiche dei loro cicli produttivi, allo stato attuale, non esistono processi alternativi altrettanto efficaci (ad esempio la siderurgia, i cementifici, le cartiere e la chimica).
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Fonte: ENI
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Solbiate Olona Comune per la sostenibilità e l’efficienza energetica
Il Comune di Solbiate Olona ha partecipato al Bando "Avviso C.S.E. 2022 - Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica" per la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle Amministrazioni comunali". Dopo aver completato la posa dei pannelli fotovoltaici sul Municipio, ecco il progetto che riguarda il Plesso Scolastico Aldo Moro, sito in via Martiri della Libertà 2 con l' INSTALLAZIONE DI NUOVE CALDAIE A CONDENSAZIONE (Delibera di Giunta N. 81 del 08-08-2023)
PNRR - Programma Operativo Nazionale Impesa e Competitività 2014 - 2020 - Asse VI “Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia”, obiettivo specifico RA 4.1 “Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili” Finanziato con le risorse del programma Europeo REACT EU P.S. Ricordiamo che attraverso un altro bando regionale erano già stati installatti i pannelli fotovoltaici sia sul tetto della Scuola Media sia sulla palestra
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Continuate a domandarvi, e a domandare, perché mai non portano su un circuito di Formula Uno come Monza, Imola, Suzuka, Silverstone, Spa, Barcelona, le attuali vetture di Formula E o Formula Elettrica.
Già che chiamarla Formula E e non Monomarca è un grave errore, perché Renault e Williams forniscono la maggior parte del materiale, compresa la batteria di Williams Advanced Engineering.
La stessa è pesante quasi 300 kg, ma a parlare di potenza ed energia è meglio cambiare canale:
-Capacità batteria: 51 kWh (<40 kWh utilizzabili in gara)
-Potenza massima: 350 kW
-Potenza massima in gara: 300 kW
-Potenza massima di rigenerazione: 600 kW
-Voltaggio: 1000 V
-Pit stop: ricarica rapida (da 2024)
-Peso batteria: 284 kg
-Energia-peso batteria: 0.18 kWh/kg
-Potenza-peso batteria: 1.23 kW/kg
Probabilmente avrete già compreso perché li fanno girare in circuiti cittadini: non hanno energia sufficiente per poter affrontare una gara full trottle, dopo pochi minuti le vetture sarebbero scariche.
E sfido a ricaricare con una potenza di 600 kW facendo affidamento ai soli pannelli FV o turbine eoliche.
Vorrei rammentare che 1 litro di benzina "normale" (per intenderci, quella del distributore della "porta accanto" fornisce 8 kWh di energia, siamo a circa 10 kWh/kg e con costi tutt'altro che esorbitanti rispetto al corrispettivo specifico di una batteria da competizione.
Un GP come Monza richiede, circa, 90 kg di benzina (ben altra energia posseduta, ma va bene come esempio) per 310 km di percorrenza, 3,4 km/kg o 0,29 kg/km o 3 kWh/giro o 1931 mt/kWh per vetture da 560/600 kW di potenza massima per l'endotermico, che segnano efficienza, ma anche valori impossibili da ripetere per un'auto elettrica.
Sarebbe sufficiente questo, piuttosto che farsi raggirare da media, politici e presunti tecnici e sportivi. Perché, ricordate bene, al crescere del numero di giri del motore elettrico, precipitano coppia e rendimento, con consumi elettrici che crescono esponenzialmente e non linearmente. A Monza, "spalancando il gas", un'auto elettrica si fermerebbe ben prima dei chilometri nominali potenzialmente percorribili considerandone la capacità di energia accumulabile. E con il rischio di veder prendere fuoco la batteria per eccesso di richiesta di prestazione. A proposito, a Monza non credo esistano "prese elettriche" con potenze da 600 kW, e non credo le stesse siano esenti da pericolosi campi magnetici...
Buon proseguimento di presa per i fondelli.
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In che modo la programmazione della ECU influisce sulla messa a punto di BMW e MINI?
La programmazione dell’ECU è essenziale per migliorare la messa a punto di BMW e MINI poiché modifica i parametri dell’unità di controllo del motore per migliorare le prestazioni. I veicoli possono funzionare alla massima efficienza grazie a questa procedura, che rende possibili modifiche precise in termini di potenza, coppia, efficienza del carburante e risposta dell’acceleratore. I parametri personalizzati basati sulle preferenze del conducente o su particolari obiettivi prestazionali possono essere specificati tramite la programmazione dell’ECU. Inoltre, permette di regolare meglio le emissioni e il comportamento generale del veicolo. La programmazione della ECU è necessaria per mettere a punto i veicoli BMW e MINI in modo da soddisfare gli standard di prestazioni ed efficienza, sia per ottenere potenza aggiuntiva che per una migliore guidabilità.
Migliora la tua auto con la programmazione ECU
Il valore della codifica e della modifica dell’ECU
Affinché i sistemi elettronici del veicolo comunichino in modo efficace, Codifica e Adattamento ECU sono essenziali oltre alla programmazione. Questa procedura prevede la configurazione di diverse parti del veicolo in modo che funzionino come un’unità. Ad esempio, la codifica dell’ECU garantisce che i sistemi dell’auto siano opportunamente regolati per gestire le modifiche quando vengono installate nuove parti o quando le prestazioni vengono migliorate. Per garantire un funzionamento regolare dopo eventuali aggiornamenti o modifiche, l’adattamento può comportare la modifica dell’elettronica dell’auto per accogliere nuovi sistemi di trasmissione, turbocompressori o anche misure di sicurezza.
Passa attraverso BMW: sblocca la diagnostica avanzata
Codifica per BMW e MINI: inizializzazione della tua auto
La personalizzazione di diverse funzioni automobilistiche per migliorare l’esperienza di guida è nota come Codifica Bmw e Mini. La codifica consente di modificare o sbloccare funzioni segrete, come il miglioramento delle caratteristiche di sicurezza, la modifica del display digitale o il miglioramento delle impostazioni di comodità come i controlli automatizzati delle finestre. Attraverso la codifica è possibile realizzare anche l’integrazione di nuove tecnologie o aggiornamenti ai sistemi attuali, compresa la crescente compatibilità con i nuovi dispositivi multimediali o sistemi di navigazione. La codifica offre ai conducenti la libertà di apportare tali modifiche senza richiedere modifiche significative, il che è l’ideale per i conducenti che cercano un’esperienza di guida più personalizzata.
Migliorare l’efficienza con la programmazione BMW e MINI
Consentendo ampie modifiche ai sistemi interni del veicolo, Programmazione BMW e MINI va oltre la semplice personalizzazione del veicolo. Ciò comporta l’alterazione del comportamento della trasmissione, il miglioramento della risposta dell’acceleratore e la regolazione delle prestazioni del motore per produrre un veicolo più reattivo o efficiente nei consumi. Attraverso la programmazione, il veicolo può essere personalizzato in base alle preferenze del conducente, sia che tali scelte riguardino il miglioramento del comfort e della comodità durante gli spostamenti quotidiani o le massime prestazioni su strada.
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Renault Captur E-Tech Hybrid Allestimento Engineered anno 01/2023 1.6 Benzina/Hybrid 92 cv 69 kw (145cv) km 34.000 Cambio Automatico
23.470 euro
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il prezzo della vettura si intende IVA 22% inclusa (NON e’comprensivo di passaggio di proprietà’)
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Descrizione: Disponibile presso Effe Motori, questa Renault Captur E-Tech Hybrid è perfetta per chi cerca un SUV ibrido moderno e versatile. Con il suo design elegante e la tecnologia ibrida E-Tech, garantisce efficienza e prestazioni in ogni situazione, riducendo consumi ed emissioni. Ideale per la guida in città e per lunghi viaggi, offre comfort e sicurezza a bordo.
Contatti: Visita la nostra sede Effe Motori o contattaci al numero 391.71.44.303, riportato sul nostro sito web www.effemotori.it per maggiori informazioni e per fissare un appuntamento di prova.
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Perché devi scegliere l'Equilibratrice di ruote?
L'equilibratura delle ruote del veicolo è stata una parte estremamente importante per far funzionare il veicolo senza problemi e con una lunga aspettativa di vita. Sei qualcuno che vuole saperne di più sull Equilibratrice di ruote, o Equilibratrice? Se sì. Questo pezzo di scrittura è il posto migliore dove le persone possono saperne di più sull Equilibratrice di ruote, o Equilibratrice.
Maggiore durata per i tuoi pneumatici
L'equilibratura delle ruote evita un'usura irregolare degli pneumatici che può dare loro una durata extra. Ciò non solo ti farà risparmiare denaro, ma aiuterà anche il tuo veicolo a mantenere le sue caratteristiche di risposta o maneggevolezza. L'importanza dell Equilibratrice è enorme per molte ragioni.
Miglior consumo di carburante
Quando c'è equilibrio sulle ruote, c'è meno resistenza al rotolamento, il che può favorire il risparmio di carburante. Un vantaggio spesso trascurato può generare risparmi a lungo termine.
Fai attenzione alle condizioni di guida non sicure, soprattutto ad alta velocità, a causa delle condizioni sbilanciate delle ruote. Un'equilibratrice di ruote previene problemi come le vibrazioni del volante, che, il più delle volte, compromettono facilmente il controllo e la sicurezza del veicolo.
Affidabilità e precisione
Ora, le equilibratrici di ruote possono fornire una lettura corretta e quindi le ruote possono essere bilanciate alla perfezione ogni singola volta. Questo tipo di precisione si traduce in prestazioni solide per il tuo veicolo e, soprattutto, sicurezza durante la guida.
Per ogni serio proprietario di un veicolo, non c'è modo di sfuggire alla ruota equilibratrice. I principali vantaggi che può offrire ai suoi utenti sono un maggiore comfort durante la guida grazie all'equilibrio, una maggiore durata degli pneumatici, una maggiore efficienza nei consumi e una maggiore sicurezza stradale, il che lo rende uno strumento molto utile sia per i professionisti che per gli appassionati del fai da te. Forza! Richiedi i principali vantaggi dell'Equilibratrice di ruote, o Equilibratrice, collegandoti a una piattaforma affidabile.
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Aumento del prezzo del gelato: le cause
Negli ultimi tre anni, il prezzo del gelato in Italia è cresciuto del 30%, ben al di sopra del tasso di inflazione. Questo incremento ha sorpreso molti consumatori, che si interrogano sulle ragioni di questo rincaro. L'articolo esamina le cause di tale aumento, incluse le spese per energia e materie prime, e il loro impatto nelle varie città italiane. Aumento del prezzo del gelato in Italia I costi medi del gelato in vaschetta sono passati da 4,52 euro/kg nel 2021 a 5,86 euro/kg nel 2024, segnando un aumento del 29,6%. Questo rialzo è quasi doppio rispetto al tasso di inflazione del 15,7% nello stesso periodo. Il gelato artigianale ha registrato aumenti ancora più marcati, con prezzi che variano tra i 20 e i 28 euro al kg. A Roma, un cono piccolo può arrivare a costare fino a 5 euro in alcune gelaterie del centro storico. Sebbene i consumi siano in espansione, con un incremento annuale previsto del 6%, i rincari hanno un effetto rilevante sul budget dei consumatori. Differenze di prezzo tra le città L'aumento dei prezzi del gelato non è uniforme su tutto il territorio nazionale. Le città più costose includono Forlì (8,28 euro/kg), Firenze (7,79 euro/kg), Bolzano (7,39 euro/kg), Ancona (7,13 euro/kg) e Milano (7,08 euro/kg). Al contrario, le città più economiche sono Cuneo (4,21 euro/kg), Arezzo (4,59 euro/kg), Siena e Padova (entrambe a 4,60 euro/kg). Il settore dei gelati artigianali mostra una situazione simile, con prezzi che variano notevolmente e costi elevati in località turistiche e grandi metropoli. Cause degli aumenti: caro energia e materie prime Le principali cause dell'aumento dei prezzi del gelato risiedono nell'aumento dei costi delle materie prime e dell'energia. Ecco un'analisi approfondita: - Produzione e Lavorazione: La produzione del gelato richiede macchinari per miscelare, congelare e confezionare, che consumano elevate quantità di elettricità e gas. L'aumento dei costi energetici ha reso più gravosa l'operatività di queste apparecchiature, incrementando i costi di produzione. - Conservazione: Il gelato deve essere conservato a temperature molto basse durante l'intera catena di distribuzione, dal produttore al punto vendita. L'aumento dei costi energetici si traduce in spese più alte per mantenere i sistemi di refrigerazione funzionanti, influenzando direttamente il prezzo finale del prodotto. - Trasporto: Il trasporto del gelato richiede veicoli refrigerati che utilizzano carburante. L'aumento dei prezzi dei carburanti comporta costi logistici maggiori. - Materie Prime: Anche le materie prime usate nella produzione del gelato, come latte, zucchero e cacao, hanno visto aumenti di prezzo, parzialmente dovuti ai costi energetici delle aziende agricole e dei produttori di questi ingredienti. - Costi Operativi dei punti vendita: I negozi di gelato e i supermercati devono mantenere i loro congelatori in funzione tutto il giorno, aumentando il consumo dei frigoriferi. L'incremento delle tariffe elettriche si traduce in spese operative maggiori, che spesso vengono trasferite ai consumatori sotto forma di prezzi più elevati. Impatto dell’aumento del prezzo del gelato sui punti vendita e prospettive future L'aumento dei prezzi del gelato influisce sul budget dei consumatori ma ha anche conseguenze significative per i punti vendita. Ecco come: - Innovazione e Efficienza: Le previsioni per il futuro indicano che i prezzi del gelato potrebbero continuare a salire. Se i costi energetici e delle materie prime rimangono elevati, i produttori potrebbero dover trasferire ulteriori aumenti di costo ai consumatori. Tuttavia, un incremento della domanda potrebbe incentivare l'innovazione e l'efficienza nei processi produttivi, contribuendo a contenere i costi. - Crescita del Mercato: Il mercato del gelato in Italia continua a espandersi, con consumi pro-capite di circa 2,14 kg per il gelato industriale e una spesa annua di circa 43 euro a cittadino per il gelato artigianale. Questo settore, che genera circa 5 miliardi di euro di fatturato, rimane un pilastro dell'economia italiana, con circa 39.000 gelaterie che impiegano 75.000 persone. L'aumento dei prezzi del gelato è un fenomeno complesso influenzato da vari fattori, tra cui l'innalzamento dei costi energetici e delle materie prime. Le variazioni di prezzo tra le diverse città italiane riflettono queste dinamiche, così come l'impatto della crescente domanda, soprattutto da parte dei turisti. Sebbene le previsioni suggeriscano ulteriori rialzi, l'industria del gelato potrebbe trovare soluzioni innovative per mitigare questi costi e continuare a soddisfare le aspettative dei consumatori. Per ulteriori dettagli su come gestire i costi energetici, puoi consultare il nostro articolo sui costi di subentro e attivazione delle utenze. Se sei interessato alle offerte per l'energia e come possono influenzare i prezzi dei tuoi beni, scopri le migliori offerte di Engie. Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/aumento-prezzo-gelato/ Foto di Steve Buissinne da Pixabay Read the full article
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GUIDA ALLA TRANSIZIONE 5.0
Come funzionano i nuovi crediti d'imposta per la Transizione 5.0 e il risparmio energetico?
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto PNRR, sono state rese definitive le regole relative ai nuovi incentivi 5.0 per le imprese che investono in macchinari e software per la transizione energetica. Questo consiste in un credito d'imposta che varia dal 35% al 45%, aumentando in proporzione alla riduzione dei consumi energetici e diminuendo con l'incremento dell'investimento.
INCENTIVI TRANSIZIONE 5.0
I nuovi incentivi sono previsti nel DL n. 19/2024 (ultimo Decreto PNRR) che è stato convertito nella Legge n. 56/2024, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.100 del 30 aprile 2024. Rispetto alla versione approvata dal Consiglio dei Ministri a febbraio, sono state introdotte alcune modifiche all'articolo 38, come l'istituzione di un costo massimo ammissibile per gli impianti di produzione di energia rinnovabile (fotovoltaici e sistemi di accumulo) e la semplificazione delle procedure di domanda, eliminando l'obbligo di certificazione energetica ex post. Tuttavia, gli incentivi non sono ancora applicabili in assenza del decreto attuativo, che è previsto essere rilasciato a breve. Il decreto attuativo, a cura del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in accordo con il Ministero dell'Economia, dovrà stabilire, tra l'altro, i criteri per la determinazione del risparmio energetico, le procedure per l'utilizzo dei crediti d'imposta, le modalità di monitoraggio e i requisiti per i professionisti autorizzati a emettere le certificazioni.
COSA NON VIENE INCENTIVATO
Nella transizione 5.0 sono escluse le seguenti attività: - Attività direttamente connesse all'uso dei combustibili fossili; - Nell'ambito del Sistema di Scambio di Quote di Emissione dell'UE (ETS), si generano emissioni di gas a effetto serra che non sono inferiori ai relativi parametri di riferimento. - Discariche, inceneritori e impianti di trattamento meccanico-biologico sono elementi chiave nella gestione dei rifiuti. - I processi produttivi che comportano un'elevata quantità di sostanze inquinanti, classificate come rifiuti speciali pericolosi secondo il regolamento UE 1357/2014, possono causare danni ambientali se non smaltiti correttamente a lungo termine. - Gli investimenti in beni gratuitamente devolvibili da parte delle imprese che operano in regime di concessione e tariffazione nei settori dell'energia, dell'acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, nonché nella raccolta e trattamento delle acque reflue e nella raccolta e smaltimento dei rifiuti, sono una pratica comune.
COSA VIENE INCENTIVATO
Gli incentivi sono applicati come segue: si applicano all'acquisto di beni materiali e immateriali nuovi, essenziali per l'attività d'impresa e integrati nel sistema aziendale, che garantiscono un risparmio energetico di almeno il 3% o, in alternativa, del 5% dell'intero processo produttivo. Sono inclusi tutti i macchinari e software già contemplati nel credito d'imposta 4.0, specificati negli allegati A e B della legge 232/2016, oltre a ulteriori investimenti: - Software, sistemi, piattaforme o applicazioni per l'intelligenza degli impianti assicurano il monitoraggio costante e la visualizzazione dei consumi energetici, nonché dell'energia autoprodotta e autoconsumata. Inoltre, introducono meccanismi di efficienza energetica mediante la raccolta e l'analisi dei dati, che possono includere anche quelli derivanti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding). - Software per la gestione aziendale, se acquistati insieme ai software, sistemi o piattaforme menzionati in precedenza; - Le spese per la formazione sulle tecnologie importanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi possono essere agevolate fino al 10% degli investimenti, con un tetto massimo di 300mila euro. Le attività formative devono essere fornite da enti esterni designati dal decreto attuativo del MIMIT. Infine, gli incentivi 5.0 includono beni per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinati all'autoconsumo, esclusa la biomassa, e anche gli impianti per lo stoccaggio dell'energia prodotta. Gli impianti fotovoltaici devono rispettare le specifiche del dl 181/2023, articolo 12, comma 1, lettere a, b, c: devono essere prodotti nell'Unione Europea e avere un'efficienza minima del 21,5% a livello di modulo, del 23,5% a livello di cella, o, nel caso di moduli con celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem, un'efficienza di cella minima del 24%. Per gli ultimi due tipi, il costo contribuisce alla base di calcolo del credito d'imposta per un importo pari, rispettivamente, al 120% e al 140% del loro costo.
COME PROCEDERE COL GSE
A differenza dei crediti d'imposta 4.0, per accedere ai benefici della transizione ecologica è necessario presentare una domanda, dato che sono disponibili fino all'esaurimento delle risorse allocate, che ammontano a 6,3 miliardi di euro. La domanda deve essere inoltrata telematicamente al GSE (Gestore Servizi Energetici), che gestirà anche il monitoraggio in collaborazione con il Ministero e l'Agenzia delle Entrate. È richiesta la presentazione di vari documenti, inclusa una certificazione ex ante del risparmio energetico previsto e una ex post sulla reale attuazione. Tali certificazioni devono essere emesse da valutatori indipendenti, i cui requisiti saranno definiti da un decreto attuativo. Per le PMI è prevista un'ulteriore facilitazione: le spese per le certificazioni sono detraibili aumentando il credito d'imposta fino a un massimo di 10mila euro.
CREDITO D'IMPOSTA
Il credito d'imposta varia in base al risparmio energetico ottenuto e all'importo dell'investimento. Il sistema beneficia le PMI, offrendo un vantaggio fiscale maggiore per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, che diminuisce per importi superiori a tale soglia. Ecco il funzionamento: - Un risparmio energetico del 3% o del 5% sull'intero processo produttivo comporta un credito d'imposta del 35% fino a 2,5 milioni di euro, del 15% sulla somma tra 2,5 e 10 milioni di euro e del 5% per l'importo tra 10 e 50 milioni di euro, con un limite massimo di costi ammissibili per ciascuna impresa beneficiaria. - Riduzione dei consumi del 6% o del 10% relativa alla struttura produttiva: credito d'imposta corrispondente al 40%, 20% e 10% per le tre fasi di investimento menzionate sopra. - Una riduzione dei consumi energetici del 10% o, in alternativa, del 15% per l'intero impianto produttivo comporta incentivi rispettivamente del 45%, 25% e 15%. Read the full article
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Provo la Hyundai Tucson N Line
Se da qualche parte sulla carrozzeria della macchina che stai guidando trovi una scritta N Line, vuol dire che sei nel posto giusto, quello della sportività!
La Hyundai Tucson in prova è il modello 1.6 HEV 2 WD AT da 169 Kw (230 CV) euro 6.2 colore grigio Shadow Gray in grado di coniugare perfettamente sportività ed eleganza.
Ha forme tese questa Hyundai Tucson dai profili allargati e marcati, muscolosa e dinamica, gentile ma anche affilata e dalle proporzioni sportive.
Con le sue misure, una lunghezza di 4510 mm, larghezza di 1865 mm (esclusi gli specchi) e un passo di 2680 mm, spazio a bordo e comfort sono di casa.
Gli interni? Quanto son belli! I sedili sportivi N Line decorati con il logo N e dalla presenza di cuciture rosse a contrasto richiamate poi su portiere e bracciolo ti ospitano in modo impeccabile, comodi e sportivi, allo stesso modo ti contengono al loro interno lasciandoti comunque spazi ampi di movimento, volante in pelle sportivo dall’ottima impugnatura, logo N sul rivestimento della console shift-by-wire e pedaliera in metallo intensificano il messaggio di sportività che quest’auto vuole trasmetterci e allora, marcia inserita e partenza.
Mi sono soffermato molto a guardarla prima di partire perché veramente l’auto è stata in grado di catturare con i suoi numerosi dettagli la mia attenzione, i materiali interni utilizzati nell’abitacolo, i colori, l’ergonomia generale e il tatto dei tessuti e plastiche mi ha sempre restituito una sensazione di qualità, il tutto assemblato nel migliore dei modi - ma torniamo alla partenza.
Chiave posata sul tunnel centrale, start verso l’entroterra Genovese lungo la strada SS45 che uso spesso per questo tipo di auto perché essendo molto scorrevole, mi da la possibilità di assaggiarne dinamismo e comfort e questa Hyundai Tucson non ne è da meno.
Il suo motore Full Hybrid riesce a coniugare al meglio efficienza e potenza, basta parzializzare il gas nel modo corretto per sfruttare quanto più possibile l’utilizzo dell’elettrico nel silenzio di un abitacolo molto ben insonorizzato, ma alla nostra richiesta di potenza, il motore saprà sprigionare tutta la cavalleria necessaria a muovere un’auto dal peso certo non contenuto e che si attesta in una massa di 1639 Kg in ordine di marcia.
Mi trovo fin da subito a mio agio con la posizione di guida, siamo alti, ma ben posizionati rispetto alla linea davanti a me del cofano e l’auto mi restituisce già dai primi Km una sensazione di effettiva sportività in salsa milleusi.
Se alzi il ritmo lei ti segue, è puntata in avanti con uno sterzo reattivo nel momento in cui gli si chiede direzionalità e precisione, se alzi il ritmo non perdi il comfort che rimane, nonostante sospensioni in grado di contrastare cambi di direzioni e spostamenti di peso, freni spugnosi come ormai ci hanno abituato per la frenata rigenerativa ma con il giusto mordente se ricercato mentre i cerchi da ‘19” con pattern parametrico in grado di esaltare le forme geometriche del cerchio calzando coperture dalle misure 235/50 offrono un’impronta a terra in grado di gestire al meglio la dinamica dell’auto.
Mi fermo, guardo il frontale con la sua griglia parametrica in grado di accentuare i riflessi della texture e dallo stile unica e inconfondibile perché sì dallo specchietto retrovisore se sei alla guida della tua auto ti accorgi subito che dietro di te vi è una Hyundai Tucson.
Doppio scarico sportivo ispirato al mondo delle alte prestazioni che si integra perfettamente nel paracolpi, finestrini con dettagli in Glossy black e spoiler posteriore aerodinamico non mi fanno mai stancare di ammirarla - sì mi piaci.
E’ arrivato il momento di tornare indietro, dopo un lungo percorso in salita, ora con la discesa, ad ogni frenata recuperiamo energia che andremo sapientemente ad utilizzare grazie al sistema Full Hybrid in grado di renderla parca nei consumi in ogni condizione di guida.
Se vuoi un’auto moderna in grado di emozionarti attraversando il cambiamento della mobilità, che possa offrire spazio e versatilità, piacer visivo ed emozioni dinamiche senza mai portarti alla noi, questa è l’auto giusta per te! Hyundai Tucson N Line e tutti gli altri modelli disponibili, li potete trovare presso concessionaria GT Motor del Gruppo GE che ringrazio per la collaborazione.
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Aumento delle bollette della luce dal 2025. Aumenti del 18% per 3,4 milioni di clienti
Le bollette della luce aumenteranno del 18% a gennaio 2025 a causa delle tensioni internazionali.
Le bollette della luce aumenteranno del 18% a gennaio 2025 a causa delle tensioni internazionali. A partire da gennaio 2025, i consumatori italiani dovranno affrontare un significativo aumento delle bollette dell’energia elettrica, pari al 18% rispetto alle tariffe attuali. Questo incremento interesserà circa 3,4 milioni di clienti nel mercato tutelato, colpendo famiglie e piccole imprese già…
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GLI EDIFICI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA IN ITALIA SUPERANO QUELLI INEFFICIENTI
Le prestazioni energetiche del parco edilizio nazionale italiano hanno raggiunto per la prima volta una percentuale di edifici nelle classi energetiche più efficienti che supera il 50%.
I dati raccolti sulla base degli Attestati di Prestazione Energetica registrati confermano il miglioramento delle prestazioni energetiche nel settore residenziale dove l’incremento delle classi più efficienti (A4-B) è stato di circa il 6% rispetto al 2022. Il Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici realizzato da ENEA e dal Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente mostra un rapido aumento della qualità degli edifici in Italia e raccoglie le rilevazioni del percorso di perfezionamento dei Catasti Energetici Unici regionali, in funzione dello sviluppo del Catasto Unico Nazionale, del Portale nazionale per la Prestazione Energetica degli Edifici, strumenti che stanno implementando nuove pratiche di sostenibilità energetica per gli edifici e per la transizione verso la decarbonizzazione e un loro minore impatto ambientale.
La certificazione energetica, nota anche come Attestato di Prestazione Energetica, è un documento che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio, abitazione o appartamento. Questo certificato fornisce informazioni sul consumo annuo di energia primaria necessario per l’uso dell’edificio e offre suggerimenti per eventuali interventi migliorativi per ridurre i consumi. L’APE è obbligatorio in casi come la compravendita, l’affitto, le nuove costruzioni e le ristrutturazioni importanti. È rilasciato da tecnici abilitati indipendenti e certificati ed è valido per 10 anni. I tecnici valutano l’immobile calcolando una classe di prestazione energetica che va dalla G (meno efficiente) alla A4 (più efficiente).
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Fonte: ENEA; immagine di Condrin Rusu
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Toyota Hilux 2024: ora si può ordinare
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EfficienTO parte dalle scuole: il piano Iren per il risparmio energetico
EfficienTO abbatterà 20.000 tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno. Più o meno l’equivalente di quanto inquinano 17mila auto in Italia in 12 mesi
Riqualificazione energetica degli edifici, attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, messa a norma degli impianti, fornitura di energia elettrica, gas, teleriscaldamento. Questi i tipi di interventi previsti nell’ambito di EfficienTO, il piano di Iren da 110 milioni di euro in 7 anni – si concluderà nel 2029 – che prevede l’efficientamento energetico di 800 immobili nella città di Torino.
A realizzarli è la controllata Iren Smart Solutions, società certificata E.S.Co. (Energy Service Company) che offre soluzioni integrate per l’efficienza energetica rivolte a imprese e settore terziario, ma anche a condomini, alla pubblica amministrazione, ad enti no profit e assistenziali. Questo il bilancio del primo anno: quattro interventi eseguiti e già conclusi nel 2023, altri 11 con fine lavori prevista entro il 2024.
EfficienTO si è mosso a partire dalle scuole. La maggior parte dei lavori avviati e in conclusione tra 2023 e 2024, infatti, riguarda plessi scolastici. Strutture a cui il piano Iren ha assegnato la priorità, insieme a uffici, edifici culturali e religiosi e impianti sportivi, per il loro uso pubblico e sociale. In tutto 500 edifici, quasi i due terzi del totale che sarà soggetto a riqualificazione energetica.
I primi tre edifici scolastici sono già completati con la sostituzione dei corpi illuminanti interni, l’installazione di valvole termostatiche sui radiatori, l’installazione di un nuovo sistema per il Building Management System nella centrale termica per la supervisione e la gestione da remoto, e la sostituzione dei gruppi di pompaggio con nuove elettropompe con inverter.
Altre 9 scuole vedranno ultimate le opere per l’efficientamento energetico entro la fine del 2024. Per alcune è previsto anche l’isolamento degli scambiatori di calore posto sul sistema di teleriscaldamento, in altri plessi saranno eseguiti anche lavori di coibentazione verticale delle pareti e orizzontale della copertura piana.
Gli altri interventi con orizzonte 2024 riguardano l’efficientamento energetico della sede dei vigili urbani, dove è collocato anche l’Ufficio Ambiente Verde, di via Bologna e l’anagrafe di corso Corsica: in entrambi sarà anche installato un nuovo impianto fotovoltaico. Mentre sono già terminati i lavori al’impianto sportivo di viale Bistolfi.
Quando sarà consegnato l’ultimo edificio riqualificato, nel 2029, EfficienTO garantirà un risparmio energetico del 33% rispetto allo storico dei consumi termici ed elettrici. Il Comune di Torino si troverà a pagare diversi milioni di euro in meno. Quando Iren presentò il piano, nel 2020, la valutazione batteva intorno ai 7 milioni di risparmio.
Ma con la crisi dei prezzi dell’energia il dato è da rivedere: ai prezzi del 2022 sarebbero 14 milioni di euro risparmiati. L’entità del risparmio, prevede Iren, permetterà di rientrare completamente dell’investimento complessivo di 110 milioni, totalmente a carico del Gruppo.
Tra cappotti, sistemi di isolamento termico, impianti solari termici e fotovoltaici, sostituzione delle centrali termiche con caldaie a condensazione, rifacimento dei serramenti e dell’illuminazione degli edifici, Iren stima che EfficienTO sarà in grado di abbattere 20.000 tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno. Più o meno l’equivalente di quanto inquinano 17mila auto in Italia in 12 mesi.
C’è poi il capitolo delle ricadute sociali del piano. La mole di investimenti mobilitata dal progetto consentirà di impegnare circa 100 persone nella gestione delle varie attività e fino a oltre 400 lavoratori nella fase di maggiore operatività. A cui, a cascata, vanno aggiunti i risvolti positivi per l’indotto e per l’economia locale. LINK: https://www.rinnovabili.it/energia/efficienza-energetica/efficientamento-energetico-piano-iren-torino/
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