#e stimata
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tettine · 6 months ago
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Quando mi guardi tu mi sento bella
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nnay-naee · 2 years ago
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"Ma il tuo gusto in fatto di musica è semplicemente terribile, non ascolti Gigi d'Alessio!"
Ah ok nonna scusa non volevo
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raccontidialiantis · 3 months ago
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Sono sua schiava, nella mia mente
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Non so proprio come io abbia potuto ridurmi così per quest'uomo! Mi controlla l'anima, legge i miei pensieri e ride della mia voglia di lui. Può farmi fare ciò che vuole: io, stimata dirigente, preside scolastica dalla reputazione specchiata, non desidero altro che prenderglielo in corpo, in qualsiasi modo lui voglia. Adoro fargli un pompino. E se mentre glielo faccio lui volesse ficcarmi una grossa zucchina nel culo, glielo farei fare senza oppormi minimamente. Se volesse prendermi a sberle, farmi male, strapazzare i miei seni e torturarmi per il suo godimento, potrebbe farlo. Anzi: glielo chiederò quanto prima, come segno della mia totale sottomissione.
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Tutta questa mia sorprendente cotta integrale per lui, questo incredibile svilimento della mia dignità, questo essere completamente a sua disposizione, non mi renderanno di certo più tenera con mio marito. Sono sempre stata una donna forte. Con tutti gli altri. Continuo a essere la persona pubblica di completa e inscalfibile integrità morale che il mondo conosce da anni, la madre amorevole di sempre. Nessuno saprà mai a che livello mi ha fatta scendere l'amore. Sono pazza per un altro uomo; è il mio segreto. E non mi dispiace neanche un po’. Ho già in borsa collare e guinzaglio. Sono pronta per il doposcuola. Con lui, per lui, sotto di lui.
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RDA
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abr · 2 months ago
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Della serie, i post impopolazzari sono il mio pane: piatto ricco mi ci ficco volentierissimo. Si parla di GENOCIDI.
Il post si basa su un principio fondamentale generale: se vogliamo far propaganda vale tutto, ma se invece vogliamo continuare a capirci, le parole che usiamo sono importanti.
[Inciso/disclaimer: tutte le guerre sono merda e tutte le vittime sono da piangere, buoni e kattivi (chi lo sia lo decide il vincitore, anche se da un po' di tempo il mainstream media fa di tutto per far casino e imputtanare una regola odiosa ma almeno chiara e certa, oltre che antica più di Ramses).]
Stabiliamo la baseline di raffronto: andiamo a dare un'occhiata al campionato mondiale del GENOCIDIO, quello degli ebrei in Europa tra 1936 e 1945. Ecco i freddi numeri ( dati via Holocaust Encyclopedia: Jewish Losses during the Holocaust by Country, su encyclopedia.ushmm.org):
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Se ne ricava che in totale il 63% degli ebrei residenti nell'Europa continentale sparì: 6.192.507 mal contati su una popolazione preesistente stimata in 9.780.000. Come? De fame e de fredo, come càpita in tempi cupi un po' a tutti, sostiene il nazicommie d'ordinanza. Si ma non solo (sarcasmo): fu GENOCIDIO non casuale ma spintaneo, organizzato e gestito. Ecco la fredda contabilità:
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Questa è Storia. Oggi si usa molto la parola GENOCIDIO riguardo ai palestinesi, in particolare per Gaza. Anche qui, andiamo in par condicio ai freddi numeri senza pietismi:
Popolazione di Gaza nel 2012: 2,142 milioni; vittime di guerra SECONDO HAMAS&SOCI (unwra, mainstream media europide): 50.000 circa. Pari al 2% della popolazione.
Un numero enorme, anche se include i terroristi uccisi mescolati alla popolazione. Teniamolo pure per buono, fingiamo di crederci, così la feccia laida alla Albanese dell'Onu/Unwra complici e correi si acquieta e non inizia a menarla.
Fingiamo ulteriormente che la feccia laida abbia ragione nel sostenere che si tratta di reazione esagerata israeliana a chi, la notte del 7 ottobre, soffriva d'insonnia e non se n'è rimasto a casa sua. Comunque sia, 'sti esagerati giudei avrebbero eliminato, secondo i provocatori del disastro, il 2% della popolazione, fatto esecrabile fin che si vuole ma altra cosa dal 63%, dai sei milioni e fischia dissolti dai nazi. Le dimensioni contano: giratela come volete ma resta fatto evidente incontrovertibile che un GENOCIDIO sia un altro tipo di sport da questa pur esecrabile cosa in atto a Gaza. Spiaze.
Quindi, sciacquarsi abbondantemente la bocca prima di usar termini inappropriati e fuorvianti. Again, un solo morto è sempre troppo ma per capire e capirsi bisogna usare il neurone, le parole=logos=pensiero che si usano sono importanti.
L'effetto peggiore non è tanto che l'uso delle parole ad cazzum avveleni i pozzi come fa, quanto che causa dipendenza assuefatta instupidita parossistica autoconvincente in chi le usa, solo fastidio per i sapiens nel senso etimologico che s'imbattano in codesti tossici.
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seduction-fatale78 · 17 days ago
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Se una donna non si smalta i piedi e non gratta i talloni è sciatta. Per i piedi di un uomo ci si accontenta che siano puliti.
Se una donna non si depila le gambe, non idrata la pelle e drena i liquidi non si può guardare. Delle gambe di un uomo non ho mai sentito parlare, a meno che non fosse vestito da donna.
Le donne devono avere un sedere magro ma tondo, possibilmente sodo.
Le donne devono avere la pancia piatta e tonica, anche da vecchie, anche dopo i figli. Altrimenti meglio nasconderla. Un uomo? Be', si sa che "uomo de panza uomo de sostanza".(...)
Le donne devono avere un viso liscio, sempre, truccato ma non troppo che se no fa "cerone" (o anche Cher), con una pettinatura femminile, il naso piccolo, i denti bianchi, la pelle uniforme, nessun pelo. Gli uomini con le rughe sono affascinanti, anche quelli col nasone, anche quelli con la barba e c'è un mercato anche per i calvi.
Il primo commento che si fa su una donna è sempre sul suo aspetto, anche se di mestiere fa la politica, la chef, la giornalista il medico o qualsiasi cosa che non c'entri nulla con la bellezza. Dell'aspetto di un uomo (giammai!) se ne parla solo se è bello, altrimenti "sarebbe scortese".
Questo modello di pensiero è così consolidato nella società, che siamo noi donne le prime a sentirci inadeguate se non ci adattiamo, così radicato che ci insultiamo a vicenda se non rispettiamo i canoni.(...)
Ma cosa succederebbe se per un giorno potessimo uscire di casa dopo esserci limitate a sbadigliare e a grattarci una chiappa? Cosa succederebbe se tutti notassero prima la nostra personalità della nostra silhouette? Purtroppo, non lo saprà la nostra generazione e forse nemmeno quella delle nostre figlie.
Di certo nella lotta per la parità ci sono temi più importanti di questo, ma neanche così tanto perché la verità è che, finché per essere stimata e stimarsi una donna dovrà sembrare un disegno, mentre a un uomo basterà respirare, non andremo da nessuna parte.
dal web
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mezzopieno-news · 6 months ago
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RAVENNA: NASCE IL PRIMO SITO DI STOCCAGGIO DI CO2 DEL MEDITERRANEO
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Il 3 settembre ha preso il via l’attività del sito di stoccaggio geologico permanente di anidride carbonica nato dalla riconversione dei giacimenti di gas esausti di Eni nell’Alto Adriatico.
Il progetto è il primo al mondo in termini di efficienza e occupa un ruolo estremamente importante nel raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Unione Europea di dotarsi entro il 2030 di una capacità di stoccaggio di CO₂; con una capacità di oltre 500 milioni di tonnellate concorrerà alla decarbonizzazione dei distretti industriali italiani ed anche europei. La Fase 1 ha l’obiettivo di catturare, trasportare e stoccare la CO₂ emessa dalla centrale Eni di trattamento del gas naturale di Casalborsetti, nel comune di Ravenna, stimata in circa 25 mila tonnellate per anno. Una volta catturata, l’anidride carbonica viene trasportata attraverso condotte precedentemente utilizzate per il trasporto del gas naturale fino alla piattaforma offshore di Porto Corsini Mare Ovest, per essere infine iniettata nel giacimento di gas esaurito dove viene immagazzinata permanentemente a circa 3000 metri di profondità.
La filiera tecnologica di cattura, trasporto, stoccaggio e utilizzo della CO₂ permette di catturare le emissioni di anidride carbonica direttamente dagli impianti industriali che le generano. Questa tecnologia rappresenta una soluzione attualmente già disponibile ed efficace per decarbonizzare i settori cosiddetti ‘hard to abate’, quelle industrie dove, sia per gli alti consumi di energia sia per le caratteristiche dei loro cicli produttivi, allo stato attuale, non esistono processi alternativi  altrettanto efficaci (ad esempio la siderurgia, i cementifici, le cartiere e la chimica).
___________________
Fonte: ENI
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susieporta · 5 months ago
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Ricevo e pubblico, anonimo e con il permesso di chi scrive, questo intervento.
Se vuoi approfondire queste tematiche il mio libro lo trovi anche qui
https://amzn.eu/d/idShzi3
#testimonianze #Ditroppoamore #ditroppaopocafamiglia
#dentrodimecèunpostobellissimo
***
"Provengo da un matrimonio con un uomo violento, che ha reiterato con una nuova compagna, da cui ha avuto una bambina e che come me, anzi prima di me lo ha lasciato. Sono una donna amata è stimata dai pazienti e dai colleghi. Empatica, desiderata dagli uomini. Ho due figli stupendi e sani (a detta anche degli insegnanti) che ho cresciuto da sola puntando sulla serenità emotiva più che sulla solidità economica ( ho rinunciato a soldi e cause pur di allontanarmi in modo pacifico dal mio ex che tra l'altro �� anche avaro).Insomma, sono una donna risoluta, introspettiva e tutti descrivono le mie qualità con grande affetto (ho poche amiche ma donne in gamba) . Perché le descrivo i pregi ...perché nonostante la terapia psicologica ( anche a mio figlio) , malgrado i successi in ogni ambito, malgrado in tutti questi anni (8 dalla separazione) abbia tentato di preservare me e i miei figli da uomini sbagliati (mai portato uomo a casa con loro) a volte mi sento profondamente sola dottoressa. Mi convinco che i giorni di libertà sono un privilegio, mi convinco che scelgo, perché se sento odore di narciso o di bugia interrompo una storia, mi convinco che non mi manca nulla, che creo famiglia con tutti coloro ai quali voglio bene.......che insomma faccio il meglio che posso per stare bene e far stare bene i miei figli....ma a volte non mi basta.Vorrei anche io condividere una pacca sulla spalla, vorrei che un uomo mi abbracciasse mentre dormo, vorrei un uomo con cui condividere una passeggiata....si...possibile che dopo otto anni non abbia saputo individuare qualcuno da amare e da cui essere riamata? La libertà di essere e' meravigliosa, ma a volte prevale il bisogno.E' giusto non negarlo questo bisogno?
È' giusto sentirlo?
È sbagliato dopo otto anni avere dei momenti bui?
A volte mi sento stanca. Stanca di essere all'altezza delle aspettative su me stessa. Vorrei qualcuno che mi aiutasse ad imparare anche ad arrendermi.
Ed è per questo che forse fino ad ora ho scelto narcisi irresponsabili.Hanno quello che io non riesco ad avere.La sfrontatezza di cazzeggiare. E questo l'ho capito.Ma ho paura di non sapere proprio riconoscere un uomo equilibrato.
Non pretendo che lei mi faccia una seduta on line...scriverne è già terapeutico. Scriverne a lei, che con i suoi post mi fa capire che spesso ho intrapreso la strada sbagliata e' uno sfogo importante. Grazie per la sua splendida pagina."
Ameya Canovi
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intotheclash · 1 year ago
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Non ho mai avuto una tendenza particolare a mantenere un atteggiamento ragionevole, forse semplicemente perché ragionevole non lo sono per niente, o forse dipende dal fatto che provo nei confronti degli atteggiamenti sani e ragionevoli una ripugnanza quasi fisica. Se e quando nella vita ho combinato qualcosa di cui vergognarmi, sono sempre state cose che ho combinato per voler essere ragionevole. No grazie, difendetemi dalla peste, dal tifo e dalla ragionevolezza, ragionevolezza sono i manifesti contro l'alcolismo e gli stati centralisti, ragionevolezza sono i preservativi e i televisori, ragionevolezza è la poesia al servizio di un ideale positivo, risparmiatemi per carità la ragionevolezza, con la mia vitalità sono in grado di sopportare più di chiunque altro, ma di ragionevolezza potrei morire entro una settimana della morte più triste che esista, la ragionevolezza liquida dentro di me tutto ciò che in me abbia un senso, la ragionevolezza mi priva della potenza, di qualsiasi potenza, da quella erotica a quella intellettuale. Mi si creda quindi quando dico che non è la ragionevolezza ciò che mi induce a pensare che se staremo insieme sarà in seguito a una riflessione veramente libera. Ma proprio perché non ho neanche un pizzico di questa oscura qualità così altamente stimata e riverita in questo mondo irrazionale, proprio per questo quindi non sono in grado di pormi alcun limite, non voglio pormelo. Non è parte del mio mondo. Se sento il Tuo bacio, voglio essere baciata ancora e penso che vada bene così.
(Jana Cerna)
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principessasenzacorona03 · 6 months ago
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Ho sempre saputo di non essere una buona figlia: sono severa, testarda, permalosa e senza remore nel dire tutto ciò che penso. Però quando, di volta in volta, ho sempre più conferme del fatto di non essere nemmeno stimata (non dico amata) dai miei genitori mi sale un fortissimo sentimento di rabbia.
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aroundtable · 17 days ago
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Oggi rispondiamo alla domanda "a che gioco stiamo giocando", con the Shadow Theater, board game per due giocatori che ci permetterà di rivivere la leggenda cinese del re scimmia, gioco dalle grafiche e componenti meravigliosi che abbiamo scoperto assieme domenica scorsa e che per tutti questi elementi non potevo lasciare su sugli scaffali delle novità di Hirtemis, ma solo oggi scopriremo effettivamente com'è questo gioco da tavolo.
The Shadow Theatre è un gioco da tavolo che appartiene da una categoria che io apprezzo in maniera particolare quelli che hanno un game design immediato, asciutto ed estremamente chiaro sin dalla prima lettura del manuale, ma nonostante ciò durante le primissime partite, non ho trovato il gioco particolarmente affascinante. Questo giudizio, però, è figlio del consiglio che vi dà il regolamento,m per giocare le prime partite, ovvero eliminare un aspetto fondamentale del gioco: le tessere pergamena.
Il game design di the Shadow Theater prevede un'azione obbligatoria durante il nostro turno da scegliere tra due ed una opzionale da svolgere ad inizio turno; un'azione ci consentirà di ritirare tutte le scimmie da un singolo luogo, l'altra invece ci consentirà di piazzare quelle che abbiamo nella nostra riserva in un luogo ed ottenerne i benefici specifici, con l'azione opzionale potremmo adoperare le carte arma dei drago, se le abbiamo; a seconda dei luoghi le azioni ci consentiranno d avere le risorse che ci consentiranno di fare punti e vincere i round. La partita si conclude al meglio dei tre round! In questa maniera, però, i round risultano abbastanza piatti, ripetitivi, senza particolare mordente, cosa che cambia totalmente con l'uso delle tessere pergamena, elemento di game design che introduce varietà, imprevedibilità: le tessere pergamena cambieranno le regole del gioco durante il round oppure nel calcolo del punteggio e verranno sostitute round dopo round con tessere nuove dando la possibilità ai giocatori di cambiare strategia.
The Shadow Theater è un board game che va giudicato a partire dalla versione completa, non lasciandosi ingannare dalla versione didattica che consiglia il manuale, e che vi conquisterà con le sue due versioni avanzate. Nelle versioni avanzate la vittoria della partita si otterrà sommando il punteggio dei singoli round aggiungendo bonus specifici a seconda del round vinto, se questo cambiamento di game design rende The Shadow Theater un board game diverso, permettendo strategie di lungo termine, è la gestione delle tessere pergamena che ne cambia ancora una volta l'aspetto: nella prima versione a partire dal secondo round potremo scegliere una nuova tessera, che si aggiungerà alla precedente, combinando le due avremo un'evoluzione delle strategie sul tavolo. Nella terza versione invece potremo anche gestire tutto ciò, perché potremo scegliere 3 fra 5 tessere e decidere turno dopo turno quale scoprire per affiancare le altre ottenendo nuove possibilità!
The Shadow Theater è un board Game per due giocatori con una durata stimata di 30 minuti a partita consigliato da 10 anni in su creato da Cédric Lefebvre e Florian Sirieix, con le illustrazioni di Julien Rico edito in Italia da Asmodee Italia!
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risposte-e-reblog-randagi · 4 months ago
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Buona sera,
L'ho sempre stimata e seguita perché qui dentro è uno dei pochi che scrive in modo interessante ...
Però nel suo ultimo post ha davvero esagerato.....
Chieda scusa ...in fondo l'anonimo ha espresso un pensiero condivisibile o meno....
Posso capire il suo disappunto ma il tono che ha usato è stato sopra le righe....
Buonasera a lei.
Se trova il pensiero del fascista anonimo anche solo potenzialmente condivisibile, la smetta di seguirmi: non faccio per lei e, soprattutto, lei non fa per me.
Cordialità
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officialpenisenvy · 3 months ago
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quanto spero che all'esame mi esca una lapide bella semplice di qualche ex schiavo tipo "d(is) m(anibus) sempronia c(aii) l(iberta) eutyche v(ixit) a(nnos) XXVI" e non una lapide con qualche cursus honorum orrendo indecifrabile magari pure di un ordine equestre. lì commetterò harakiri davanti alla stimata professoressa [redacted]
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benzedrina · 9 months ago
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Sto su un treno lunghissimo che mi riporta a casa. Non vivo ansie di lavoro, non vivo ansie di relazioni, non vivo ansie in generale. Il senso del ritorno mi calma e un po' mi inquieta perché comunque torno sempre, e io vorrei smetterla di tornare. Vorrei andare, sempre, anche sulle stesse strade. Uso il trucco di avere qualcosa da fare quando torno e farlo diventare un semplice andare. Fenotipicamente non cambia nulla, genotipicamente cambia tutto.
Oggi ero a un parco con l'amica psicologa. Io e lei a fare da npc mentre intorno tutti svolgevano delle quest. Chi si sfidava a basket, chi flitrava, chi si allenava, chi parlava, io e lei invece in silenzio a osservare. Ho preso l'analogica nuova e ho scattato qualche foto. Le vedrò tra un anno almeno.
Ho istituito in lab il venerdì casual. Io e un altro andiamo con le maglie da calcio, niente di che, è solo un priscio mio che durerà non so quanto. Ho chiesto al compagno di banco di venirsene anche lui con una maglia da calcio, mi ha risposto con un No secco. Miss frangetta ha riso e l'ha stimata perché l'ha trovato lapidario. Io l'ho trovato triste, ma perché in fondo lui lo trovo sempre triste. Cioè relax, non salviamo vite, pigiamo dei tasti su una tastiera e speriamo che ci siano dei risultati. Non so, il mondo della ricerca mi rattrista come poche cose al mondo.
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noneun · 1 day ago
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Ieri sera muore Gene Hackman
La prima cosa alla quale penso è che era nato il 30 Gennaio, giorno del mio compleanno.
Poi, a meno di 24 ore, stasera muore pure Boris Spassky, anche lui nato il giorno del mio compleanno.
Comincio a pensare a una qualche maledizione cabalistica e a sudare freddo?
No, prendo carta e penna e scrivo:
Supponendo una distribuzione uniforme delle nascite, c'è 1/365 di probabilità che una persona sia nata nel mio stesso giorno di nascita.
Wikipedia ha circa 2 milioni di biografie nella versione inglese. Si può stimare che le persone molto note siano dell'ordine delle 100.000, forse anche un decimo di queste verrebbero citate nei giornali. Ma rimaniamo larghi.
La mortalità globale è circa 8 morti all'anno ogni 1.000 persone. Quindi muoiono circa 100.000 x 8 / 1000 = 800 persone famose all'anno, 2,2 al giorno.
La probabilità che una persona morta oggi sia nata il giorno del mio compleanno è 2,2 / 365 = 0,6%.
La probabilità che due persone morte a distanza di circa 24 ore fossero nate il giorno del mio compleanno è 2,2 / 365^2 = 0,0017%.
Questa probabilità è paragonabile a quella che l'asteroide 2024 YR4 cada sulla Terra il 22 Dicembre del 2032 (che ad oggi è stimata essere lo 0,0011%).
La probabilità che io muoia proprio oggi, secondo le tabelle ISTAT divise per età, è dello 0,032%.
Moltiplicando questi due valori si ottiene la probabilità che io muoia lo stesso giorno di due famosi deceduti come Gene Hackman e Boris Spassky, nati nel giorno del mio compleanno. Ovvero una su 180 milioni.
Quindi, per oggi, posso stare relativamente tranquillo.
[EDIT]
E niente… sembrava una storiella divertente e invece la morte di Gene Hackman, sua moglie Betsy Arakawa e del loro cane, è più triste e complicata di quanto pensassi. Viste le età di Hackman e Spassky, speravo fossero morti in circostanze più tranquille… e invece la vita si è rilevata anche questa volta più crudele della matematica.
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mucillo · 18 days ago
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"Da qualche parte ho visto una pallina che continuava a saltare su e giù sul getto di una fontana: tu sei la fontana, io la pallina.
È una sensazione che mi dai solo tu".
Lettera di virginia woolf a vita sackville west,
7 ottobre 1928
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La turbolenta esistenza di Vita Sackville-West, stimata poetessa inglese, si incrociò inevitabilmente con quella di Virginia Woolf nei primi anni ’20 del Novecento. Le due scrittrici si conobbero al circolo di Bloomsbury, un ambiente molto conosciuto e frequentato dai letterati del tempo. Tra loro nacque subito una profonda amicizia che si trasformò in un’irrefrenabile passione.
Se da una parte Vita aveva già avuto diverse esperienze (la fuga d’amore in Francia con Violet Trefusis ne è un esempio) e viveva la sua unione matrimoniale in maniera molto libera, dall’altra Virginia non era abituata a tali pulsioni, anzi ne era terrorizzata. La bellezza di Vita risvegliava in lei sentimenti forse serbati a lungo, trovava quella donna affascinante ed erotica come nessuno mai.
Dopo tre anni dal primo loro incontro, la Sackville-West fece la prima mossa e invitò la Woolf a casa sua; quello stesso giorno cominciò una lunga relazione che durò ben quindici anni.
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mezzopieno-news · 6 months ago
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LA LINCE IBERICA NON È PIÙ A RISCHIO DI ESTINZIONE
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Cacciata in passato per il suo prezioso mantello e decimata dalla perdita del suo habitat naturale, la lince iberica si era ridotta ad una popolazione complessiva di 62 individui nel 2001. Oggi, la popolazione totale è stimata in oltre 2.000 individui e lo stato di conservazione della Lynx pardinus è passato da ‘in pericolo’ a ‘vulnerabile’, superando il rischio di estinzione.
Gli sforzi di conservazione di questa specie si sono concentrati sull’aumento dell’abbondanza delle sue prede, il coniglio europeo (anch’esso precedentemente in via d’estinzione), sulla protezione e il ripristino della macchia mediterranea e degli habitat forestali e sulla riduzione delle morti causate dalle attività umane. Aumentare la diversità genetica della specie attraverso traslocazioni e un programma di riproduzione fuori dal proprio ambiente naturale, anche in cattività, hanno permesso l’aumento del numero di esemplari in natura. Dal 2010, più di 400 linci iberiche sono state reintrodotte in alcune parti del Portogallo e della Spagna. La lince iberica occupa ora circa 3.320 km2, in aumento rispetto ai 449 km2 del 2005.
“Questo successo, il più grande recupero di una specie felina ottenuto attraverso la conservazione, è il risultato di una collaborazione impegnata tra enti pubblici, istituzioni scientifiche, ONG, aziende private e membri della comunità, tra cui proprietari terrieri locali, agricoltori, guardie forestali e cacciatori, con il supporto finanziario e logistico del progetto LIFE dell’Unione Europea”, ha dichiarato Francisco Javier Salcedo Ortiz, coordinatore del progetto LIFE Lynx-Connect, che ha guidato le misure di conservazione della lince iberica.
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Fonte: International Union for the Conservation of  Nature; foto di Phil Glister
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