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sounds-right · 1 month ago

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Mitch B.: autunno '24 di musica tra ADE, Sentenza Radio Show e dj set d'eccellenza

Che autunno 2024 è quello di Mitch B., dj producer romagnolo che sonorizza con il suo sound personale e sofisticato alcuni dei top club europei, Ibiza compresa? E' una stagione niente affatto malinconica, anzi strapiena di musica e party... anche per chi per motivi suoi non dovesse proprio poterlo ascoltare live, il che è un errore. Le situazioni in cui Mitch B. è protagonista musicale sono davvero ottime prima di tutto per rilassarsi e divertirsi con gli amici, ma chi vuol sentire la sua musica online, subito può farlo.

Ogni lunedì, Sentenza Radio Show, il programma radio online curato da Lucas Reyes (aka Le Petit Frenchy) di Jango Records, ispirato all'omonimo party ibizenco in cui Mitch B. è tra i protagonisti in console, ogni lunedì si fa sentire forte e chiaro su Goody Music Radio. E questa volta l'ospite speciale, disponibile anche su Soundcloud, è proprio Mitch B. Si può ascoltare tutto qui:https://soundcloud.com/dj-lucas-reyes/lucas-reyes-sentenza-show-i-guest-mix-by-mitch-b

Ma torniamo ai party, perché come dicevamo il sound di Mitch B. dà il meglio di sé quando lo si può godere con gli amici nelle situazioni giuste. Ogni venerdì, e quindi anche il 4 ottobre 2024 e l'11, Mitch B. è guest al IGinGini disco lounge, una nuova realtà di tendenza in centro a Ravenna. Sabato 12 ottobre eccolo ancora nella sua città per la Notre Oro di Felliniscalinocinque, dove torna pure il 26 per un party scatenato al BBK dì Marina di Ravenna. E che succede dal 16 al 20 ottobre? E' all'Amsterdam Dance Event, dove tra party e dj set è protagonista musicale in tanti appuntamenti, con colleghi di tutto il mondo. Non solo, come lo scorso anno è impegnato anche come reporter per AllaDisco, il sito pubblicato da ltc - lorenzo tiezzi comunicazione che racconta divertimento, lifestyle, musica e tante altre cose belle, ovviamente su www.alladiscoteca.com.

Chi è Mitch B.?

https://www.instagram.com/mitchbdeejay/

Dj producer fin dal lontano 1998, Mitch B., originario di Ravenna, da sempre spazia tra sonorità che vanno nudisco alla house in tutte le loro sfaccettature.

Porta da anni il suo sound in alcuni dei più importanti club e locali d'Italia e non solo. Solo per quel che riguarda l'estate 2023 si è esibito nel privé del Pacha, ad Ibiza e pure al Djerba Music Land, prestigioso festival in Tunisia; ha diviso la console con top dj come Gregor Salto e Kryder; ha regalato il suo sound a spazi di riferimento a livello nazionale come Papeete Beach Milano Marittima, Terrazza Aperol Milano, Donna Rosa Marina di Ravenna, BBK Punta Marina…

La sua musica la pubblica su label internazionali come la francese Jango e spesso si esibisce anche all'estero. Dove? ad esempio al Warehouse di Nantes (secondo locale francese nella classifica DJ Mag UK), all'Hollywood Vip Room e allo Zazada di Patong in Thailandia. A Ibiza invece si è esibito, oltre che al Pacha, anche al Pacha Hotel, al Dunes, al Bora Bora, al Destino e al Mechero Camp. A Formentera al Pineta e al Beso Beach, in Olanda durante l'Amsterdam Dance Event. In Svizzera eccolo invece al Vivai di Saint Moritz.

Non è tutto: Mitch B. è spesso dj guest di prestigiosi party legati a marchi d'eccellenza come Ducati, Shiseido, Jean Louis David, L'Oréal e Technogym. Miglior Resident DJ ai Dance Music Awards 2018, si tiene sempre aggiornato. Solo nel 2022, ad esempio, ha frequentato la Pete Tong Dj Academy e la Ibiza Talents Academy.

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djs-party-edm-italia · 1 month ago

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Mitch B.: autunno '24 di musica tra ADE, Sentenza Radio Show e dj set d'eccellenza

Chi è Mitch B.?

https://www.instagram.com/mitchbdeejay/

Dj producer fin dal lontano 1998, Mitch B., originario di Ravenna, da sempre spazia tra sonorità che vanno nudisco alla house in tutte le loro sfaccettature.

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tarditardi · 1 month ago

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Mitch B.: autunno '24 di musica tra ADE, Sentenza Radio Show e dj set d'eccellenza

Chi è Mitch B.?

https://www.instagram.com/mitchbdeejay/

Dj producer fin dal lontano 1998, Mitch B., originario di Ravenna, da sempre spazia tra sonorità che vanno nudisco alla house in tutte le loro sfaccettature.

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carmenvicinanza · 9 months ago

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Maria Oliverio, la brigante Ciccilla

Maria Oliverio è stata una donna dedita al brigantaggio in Calabria dopo la proclamazione del Regno d’Italia di Vittorio Emanuele II.

Il nome di battaglia, Ciccilla, era stato scelto in disprezzo di Francesco II delle Due Sicilie, chiamato dal popolo, Franceschiello.

Nacque il 30 agosto 1841 a Casole Bruzio, in provincia di Cosenza, e da giovanissima svolse l’attività di filatrice. Donna libera e ribelle, abituata a cavarsela da sola, ha sempre seguito il suo istinto e le sue ragioni.

Nel 1858, all’età di 17 anni, sposò Pietro Monaco, prima soldato dell’esercito meridionale, poi volontario garibaldino, deluso dalle mancate promesse divenne disertore e si trasformò in uno dei più abili e feroci briganti della storia.

Nel marzo 1862, per costringere il marito a costituirsi, venne arrestata da Pietro Fumel mandato in Calabria per reprimere il brigantaggio, famoso per le torture, le esecuzioni pubbliche, lo scempio dei cadaveri decapitati e impalati nelle pubbliche piazze.

Mentre era in carcere le era arrivata voce che sua sorella Teresa era l’amante di suo marito, appena uscita, andò da lei e la uccise nel sonno con numerosi colpi d’accetta, davanti ai nipoti.

Per sfuggire al corso della giustizia, si unì alla banda dei briganti del marito nella Sila e, abile nel tiro e audace nell’azione, scalò presto le gerarchie di comando.

Durante i pochi anni passati a combattere si è resa protagonista di due imprese clamorose: il sequestro di nove persone a Acri il 31 agosto 1863 e il rapimento di due cugini che fruttò alla banda la cifra record per i tempi di 20.000 ducati.

La banda di cui ha fatto parte, composta da una quarantina di elementi, compì furti, violenze, incendi e omicidi.

Il 24 dicembre 1863, suo marito venne ucciso a tradimento durante il sonno. Lei, rimasta ferita al polso durante la sparatoria, prese il comando della banda e tenne in scacco l’esercito del re per quasi due mesi. Rifugiata in una grotta nella Sila, aveva vissuto come una lupa, cacciando da sola gli animali da mangiare, scaldandosi con un piccolo fuoco, rintanata per non farsi scoprire. Venne catturata, perché tradita dai contadini del luogo. Dopo uno scontro a fuoco in cui rimase asserragliata per un giorno intero, dovette soccombere al nemico che all’inizio, l’aveva scambiata per un uomo.

Il processo, che la vide imputata per trentadue capi d’accusa, si tenne a Catanzaro davanti al Tribunale di Guerra il 16 febbraio 1864, aveva ventidue anni.

Scritture del tempo citano: “Si fa noto che si è qui presentata vestita da uomo indossando gilè di panno a colore, giacca e pantaloni di panno nero e il capo avvolto in un fazzoletto.”

Si era dichiarata illetterata mentre, in realtà, sapeva leggere e scrivere, aveva fatto le scuole elementari e rubato i libri al marito per indottrinarsi, ma aveva preferito farsi passare come una tessitrice ignorante davanti alla legge. Così come andava in giro vestita da uomo perché era l’unico modo per sentirsi libera e avere il comando di una pattuglia.

Dei vari reati di cui era accusata negò tutto tranne l’assassinio di sua sorella, sostenendo che agli altri omicidi ed atti delittuosi era stata costretta.

La condanna fu esemplare, è stata l’unica donna coinvolta nel brigantaggio condannata a morte, sentenza poi commutata in carcere a vita da Vittorio Emanuele II. Venne rinchiusa nella fortezza di Fenestrelle a Torino, tristemente famosa come luogo di pena di tanti combattenti ed ex soldati borbonici.

È morta, verosimilmente, dopo 15 anni, nel 1879, ma non esistono documentazioni certe che ci possano far risalire alla successiva storia della sua vita o ai dati relativi alla sua data di morte o luogo di sepoltura.

La figura di Ciccilla ha affascinato lo scrittore Alexandre Dumas che, sul suo giornale L’Indipendente, scrisse un racconto sulle sue gesta e quelle del marito dal titolo Pietro Monaco sua moglie Maria Oliverio e i loro complici.

La sua storia viene citata in diversi libri sul brigantaggio che la descrivono come abile stratega, avvezza a una vita di fatica, che sapeva usare bene le armi, terribile coi traditori, combattiva con i soldati piemontesi ma mite con gli ostaggi e le persone innocenti. Perfettamente integrata nella banda, godeva dell’assoluta fiducia del compagno e sovente ne faceva le veci.

La sua vita è stata recentemente raccontata nel romanzo Italiana di Giuseppe Catozzella del 2021 e ha ispirato il film Brutta Cera di Andrea Bonanno, del 2019.

#unadonnalgiorno #ciccilla #brigante

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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago

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Scontro auto-moto nel Bolognese, muore carabiniere 43enne

Un carabiniere di 43 anni, Daniele Caradio, è morto in un incidente stradale avvenuto nella serata di ieri a Budrio, nel Bolognese. Era in sella alla proprio moto, una Ducati, quando sulla San Vitale si è scontrato con un’auto, finendo a terra dopo l’impatto, molto violento. Alla guida della vettura, una Tesla, c’era una donna di 35 anni, che ha riportato ferite di media gravità. Secondo…

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formulapookie · 5 months ago

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ma andre amore mio posso diventare una ducati per te se vuoi tu prendimi e basta a me va bene tutto giuro

imparo a fare la donna di casa se vuoi

però sposami

it’s almost midnight i’m ovulating and i just remembered that dovi quote that goes like ducati is mine they’re never going to take it away from me or some insane shit like that JESUS FUCKING CHRIST

#dovi the man you are #i need him in a way that is concerning to feminism

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daidegas · 7 years ago

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Ducati Scrambler hottie, http://www.daidegasforum.com/forum/forum-specifici-di-marca/ducati/foto-e-video-ad/204399-girls-ducati

#ducati #ducati scrambler #scrambler #ducati woman #ducati donna #ducati babe #dicati girl #moto donna #moto ragazza

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elareine · 3 years ago

Note

If you could, can you please write JayTim or RoyTim (whichever one you want) trying to be romantic and woo Tim (maybe with some puns, I love puns), but Tim is a bit oblivious towards it, because the other is so cool, therefore they must be trying to make friends and be nice with him and nothing more. So when he does finally realize its an italicized "Oh" moment.

Hi lovely!! Thank you for waiting so patiently for this fill. I... ended up making it JayRoyTim, I hope that's okay? It just fit so well, but I can totally write something else with JayTim or RoyTim for you if you want :)

Also, it turned out to be about pick-up lines more than wooing, sorry. I might’ve gone overboard with googling the puns. It's long enough that I put it on ao3, too. What's your username on there? Then I'll gift it to you.

if you were a transformer (you’d be optimus fine)

“Well, here I am.”

Tim looks up, utterly confused. “I didn’t call for you, but… that’s… great?”

Roy waggles his eyebrows. It looks faintly disturbing. Redheads should maybe not do that. Or, actually, Tim revises mentally, thinking of literally every other redhead Dick ever dated—that’s just Roy. “What are your other two wishes?”

“Coffee and some silence to finish working this case?”

Roy looks weirdly deflated at that, but he does get him some coffee. Tim soon forgets about it.

—

(“How’d it go?”

“Does obliviousness run in the family?”

“Yes. Yes it does. Have you met Bruce?”

“…okay, fair. Your turn next.”)

—

“Jason? What’re you doing here?”

Sure, Jason and Roy have been spending a lot more time in Gotham lately. Something to do with a case, Tim assumes. Maybe even with the one that they worked on together in Star City five months ago?

Anyway. They’ve been around, is what Tim is saying. Not at the manor, but at Tim’s apartment and his workspace, cause apparently it’s not worth rebuilding their safe house after it went up in flames, and Bruce and Damian are too often at Dick’s place. He’s not exactly surprised to see either of them anymore. (Pleased, yes. But not surprised.) However, Tim has no fucking clue why Jason is currently grinning at him from the other side of the library desk.

At least Tim has the good sense to check his name tag before he gasps: “Jason?”

“Oh, hey, Tim.” Jason’s grinning. “Guess you figured out my new job, huh?”

“Yeah.” Tim shakes his head. “Color me surprised.” So this is what Jason’s spending his days doing. He’s gotta be shadowing someone, right? Tim’ll ask him tonight.

“I’ve always liked this place.” Jason’s gaze is far away for a moment. Tim badly wants to know what he’s remembering. Then the older man seems to come back to himself and gives Tim a weird—maybe angry?—look. “It’s a good thing I’m a librarian, too, cause I’m totally checking you out.”

“Alright, I can take a hint.” Tim grabs his book and demonstratively walks over to the self-service scanners. Really. How rude.

—

(“Are you telling me he managed to resist you in your cardigan?”

“Apparently.”

“Aww. C’mere, babe.”)

—

So Roy blows things up all the time. No, really, Tim now totally understands why Dick was so happy when he heard the duo is camping out at Tim’s place for a change. His older brother even gave Tim a thumbs-up, for God’s sake. He must’ve known.

Cause yeah, there’s at least one explosion every two days. Or Roy dropping something cause he’s too focused on what he’s thinking to remember what his hands are doing. Or something dropping on him. Jason seems used to it; he just catches whatever it is or laughs at Roy. Tim… is starting to learn to do the same, actually. Whatever Roy comes up with at that moment is usually worth it, and besides, he’s kinda adorable.

Aaaaaaanyway. (He’s using that word a lot in his own thoughts right now. Almost as if he’s avoiding thinking about something. Hmm.) Tim’s not surprised when Roy walks into a room, stumbles, and slaps a hand over his eyes with a dramatic exclamation.

Tim, in shorts and not much else cause he got drenched in pollen earlier, just raises an eyebrow. “Alright, Roy?”

“Nope.” Roy’s hand is still covering his face, but Tim can still see his grin underneath. “I’m gonna need your name and phone number for insurance purposes.”

“Roy. You have both of these things,” Tim explains slowly, wondering if Roy sustained a brain injury or accidentally dosed himself on something. “And why insurance?”

“I was blinded by your beauty.”

God. Sometimes Tim wonders about the original Titans and their socialization for the two dudes if this is how they think making friends works. Then again, Kori, Donna, and Dick probably appreciated constant compliments about their beauty. It all makes sense. Roy must be so used to it that he even uses those same methods when someone unexceptional like Tim is around.

He smiles gamely. “I’m looking forward to hearing that phone call. Must be almost as great as the time Bruce tried to convince his insurance company that Clark dropping on his car wasn’t an act of God because God is demonstrably not a Kryptonian. Neither was the giant ape punching Clark out.”

Roy drops his hand at that. “…Batman did what?”

—

(“You were doing so well, too.”

“I knoooow. How much more obvious can we get?”

“I dunno, but I intend to try.”)

—

“Do you like Star Wars? Because Yoda only one for me!”

“Haha. No. Star Trek or die.” Tim’s answer is automatic. He’s had these discussions soooo many times with Kon before. Of course Jason also goes for the space cowboy soap opera.

Besides, Jason’s boyfriend is standing right next to him. He doesn’t mean to sound flirtatious with Tim. Or maybe he does, and it’s just good fun? Or maybe teasing him? Tim can’t figure it out, but he knows he doesn’t like the weird hollow feeling he gets in his stomach when he thinks about it, so he changes the topic.

And makes both of them sit down to watch some classic Captain Kirk, of course.

—

(“Should I be insulted by that pick up line?”

“Nah. There aren’t that many lines that imply a polycule, though.”

A kiss. “Alright.”)

—

One of the things Jason and Tim have in common is their predilection for motorbikes and fiddling around with them. Not that makes them unique in the batclan; Tim has never spent days quietly working side-by-side with Dick, though, the way he does with Jason. They started out with separate projects. Then Jason saw this vintage Ducati at an abandoned warehouse he was about to blow up and, well… Would be a shame, right? Tim just happens to have had one of these before—regrettably lost to one of Harley’s exploding baseball bats—so he offers his expertise.

It’s not because it means bending over the engine with Jason, closer than they ever are, their hands brushing when they hand each other instruments. It’s not.

Roy doesn’t join them. He’s too polite to say so, but he finds normal cars and bikes boring af. Doesn’t stop him from popping his head into the garage and whistling when he sees that they are shirtless and covered in grease. It’s a damn good look on Jason, so Tim can’t fault him for that.

Roy follows it up with a: “Are you a parking ticket? Cause you got fine written all over you.”

Tim can’t help it; he blushes at the suggestive tone. Those two never stop flirting with each other, do they? So far, he has managed to avoid stumbling over them while they’re making out (not that they’re making that easy—the kitchen? Really?), and he’d like to keep avoiding that, thank you very much. He’s already feeling guilty enough for his fantasies as it is.

“Uh. I should clean up,” he mumbles and flees.

—

(“Dammit.”

“…do you think that was a rejection?”

“Nah. He was definitely checking me out before you came and fucked it up.”

“That’s saying something if you noticed it.”

“What’s that supposed to mean?”)

—

So Tim has magically acquired cat ears and a very fluffy tail. Don’t ask. They’re gonna go away in eight hours, and until then, he’s gonna stay in the cave and work himself to distraction. Jason seems intent on keeping him company, though.

(It’s nice. Tim loves hanging out with Jason—that’s not the problem. The issue is that Tim is looking ridiculous, and Jason is being nice about it, and none of this is helping his stupid crush go away.)

They’re absently chatting about nothing until Jason says: “Kinda a pity you’re a cat, though.”

Tim looks up. Huh? Admittedly, he never pegged Jason as the type to go for catboys (though maybe… he did hang out with Kyle… perhaps it’s just that he definitely doesn’t go for Tims), but that’s still a weird pronouncement.

Jason is grinning. “If you were a chicken, you’d be impeccable.” He pauses. “Wait. Like even more than you already are. Uh.”

Tim sighs. Great. And now Jason is making fun of him again. “Whatever.”

—

(“A chicken?”

“Shut up. I panicked.” A sigh. “He was so cute with these ears.”

“…yeah, he was.”)

—

“You must be tired. You’ve been running through my mind all night.”

“I’m not tired,” Tim says automatically. Why does everyone keep asking him that tonight? Surely the shadows under his eyes can’t be that bad? He used concealer!

Something in Roy’s expression softens. “Aww. C’mere.” He pats the space on the couch next to him, and when Tim sits down, Roy pulls him half of on top of him and into a hug. “Relax for a bit, little bird.”

Tim sinks into the embrace, boneless all of a sudden. Roy just has that effect on him. Tim vaguely remembers thinking of him as his oldest brother’s cool friend and then Jason’s cool boyfriend, kind of a fuckboy but clearly good for Jay.

Now? Now, Roy just makes him feel safe.

—

(“So you spent the night on the couch just so he could sleep in your arms?”

“Yeah. Totally worth it.”

“Duh.”

“I just wish we could do that with him every night. Bet he fits perfectly between us.”

“Yeah.”

A pause.

“We might have to up the ante or switch tactics.”)

—

They’re talking about their favorite books—Tim doesn’t read as much as Jason does, but they discovered a shared love of sci-fi weeks ago—when Tim says: “Actually, that book kinda reminds me of you.”

“Oh?”

“Overly dramatic but good.”

Jason makes an offended noise, and Tim grins.

“I’m not sure which part I should argue about first.” Jason pretends to think.

Tim is always down to tell Jason that fuck his self-perception—Jason is a good man, one of the best Tim knows; that also feels too revealing right now. Instead, he gets up from their comfortable position on the couch and grabs the first stack on the table, carrying them over to the shelves to replace the gaps. “What kind of book would I be?”

“Babe, if you were words on a page, you’d be fine print.”

“Annoying and no one reads it?” Tim asks without turning around, trying to ignore the babe. That’s. That’s gotta be a slip of the tongue, right? Force of habit from spending so much time with Roy?

“No, fine,” and the emphasis is clear this time. Jason continues before Tim can reply: “Though if we’re talking books…”

Tim whirls around. “Save it. You don’t have to make fun of me just because I—“He swallows down the words.

Jason looks alarmed. “Tim—“

As if he can smell trouble, Roy chooses that moment to enter the room. Tim has barely heard him approach, Jesus. He doesn’t want to have this argument in front of Roy, though, so he just stands there in the middle of the room. Jason, too, has stopped speaking.

Roy, of course, takes one look at the awkwardness and decides to make it worse. Or more confusing.

“Did you just come out of the oven?” he asks.

“As this isn’t Hansel and Gretel, no, I didn’t.” Tim checks his shirt, just in case this is an actual conversation opener and not just a weird attempt at a distraction. “Do I have soot on me?”

“Nope.” Roy shakes his head, and he’s smiling that smile again, the one Tim is startled to recognize, the one he thought is reserved only for Jason— “Because you’re hot.”

And finally, Tim gets it. “Me?”

“Yes, Tim.” Roy’s moving in closer. “You.”

There’s a soft touch to Tim’s shoulder, and Tim whirls around, expecting Jason to be mad, cause his boyfriend is—is hitting on Tim, right, that’s what’s happening, Jason can’t be happy—

Jason is smiling down at him. His hand is still resting on Tim’s shoulder, but it slides down to his collar bone, a gentle presence as he murmurs: “You’re so beautiful that you made forget my pick up line.”

Oh. Oh.

Tim says the first thing he can think of: “Are you a raisin?”

Jason starts grinning. “I’m not even gonna qualify that with an answer.”

Tim smiles back. “Cause you’re raising my hopes for a kiss right about now.”

And he gets one. And then another, and then Roy joins in, kissing Tim’s neck and then his mouth and—Yeah.

They’re too busy for any more pick up lines right now.

#elareine writes #jayroytim

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ma-pi-ma · 4 years ago

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A me me piaceno le donne cor cortello e er tacco a spillo

Quelle matte.

Quelle che quanno cianno vojia de fa l'amore, pieno e te spoieno n'do stai stai

A me me piaceno le donne che quanno jie gireno l'ovaie nun te fanno manco arifiatà

A me me piaceno le donne che te manneno affanculo, perché te sbaji a comprà marca de sigarette

A me me piaceno le donne che piagneno senza motivo

A me me piaceno le donne che m'abbracceno mentre dormo e rimangheno a fissamme come fussi er mare

A me me piaceno le donne che ar semaforo se le guardi più de n'minuto scenneno, te danno na zampata su lo sportello e te dicheno: Che cazzo te guardi???

A me me piaceno le donne che tutti li giorni se legheno i capelli, se fanno la cipolla e se li slegheno mentre ce fai l'amore

A me me piaceno le donne che quanno te fai la barba te Baceno e rideno perché se so sporcate la camicetta cor pro-raso

A me me piaceno le donne che nun se vergogneno de annà n'giro pe campo de fiori scarze

A me me piaceno le donne che pe annà a fa la spesa pieno er ducati e no la panda

A me me piaceno le donne che se guardeno la partita te dicheno: ahò... scanzete che nun ce vedo

A me me piaceno le donne che stappeno er chinotto co li denti

A me me piaceno le donne co li tatuaggi che jie ricordeno le cose de la vita

A me me piaceno le donne che se le chiami ar cellulare pe sapé che c'è pe cena, t'arisponneno : quello che trovi te magni

A me me piaceno le donne che a S.valentino nun te regaleno n'cazzo perché è N'giorno come nartro

A me me piaceno le donne che quanno cascheno per tera,

sbotteno a ride fino a fasse mancà er fiato e se riarzeno da sole

Ecco a me le donne me piaceno così

Perché io so n'omo che dentro è na donna così.

Luca Passeri

#luca passeri

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tarditardi · 2 months ago

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3/9 Le Lunnas (Pacha Ibiza) con Mitch B. al mixer del closing party di Art Dinner Club c/o Donna Rosa (Marina di Ravenna)

Il 3 settembre 2024 le Lunnas (Pacha Ibiza) con Mitch B. al mixer del closing party di Art Dinner Club c/o Donna Rosa (Marina di Ravenna)

Le Lunnas, gemelle spagnole dj resident del mitico Pacha di Ibiza (per la precisione dell'esclusivo privé Pachacha con la loro serata Lunnatica ogni giovedì), sbarcano in Riviera Romagnola. Lo fanno il 3 settembre 2024, per un evento molto atteso, il closing party di Art Dinner Club c/o Donna Rosa (Marina di Ravenna). Qui in console trovano un altro dj internazionale, il romagnolo Mitch B., che sulla "isola della musica" si esibisce ormai spesso, soprattutto nell'estate '24 al party Sentenza by Jango Records al Dunes Ibiza.

Le Lunnas sono artiste che spesso fanno scatenare sull'isola anche altri locali d'eccellenza come il Destino. Hanno poi diviso la console con artisti come Bob Sinclar, Todd Terry, Fatboy Slim, Purple Disco Machine, 2many Djs, Idris Elba e tanti altri. Originarie di Madrid, nella loro città fanno spesso scatenare club di riferimento come Teatro Kapital e Sala Coco.

Il party di martedì 3 settembre è Art Dinner Club c/o Donna Rosa (Marina di Ravenna) è davvero molto atteso, perché artisti del livello della Lunnas raramente si esibiscono in Italia.

"Fare il dj non è un lavoro per tutti e spesso non è apprezzato", racconta Mitch B. sul suo mestiere di dj. "Fare il dj significa trasmettere emozioni con la musica, significa comunione, famiglia, incontro e soprattutto è regalare la forma più comune e indispensabile di divertimento", racconta Mitch B., quando parla del suo alvoro. "Quando si entra in un locale e si decide di mettersi al servizio della gente non lo si fa solo per necessità, deve essere vocazione, maturità ed è una scelta continua, sofferta. Non è solo un lavoro, sono 26 anni della mia vita investiti in un paio di cuffie, e in una collezione di dischi".

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Chi è Mitch B.?

https://www.instagram.com/mitchbdeejay/

Dj producer fin dal lontano 1998, Mitch B., originario di Ravenna, da sempre spazia tra sonorità che vanno nudisco alla house in tutte le loro sfaccettature.

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