#duca bianco
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Quanto ci manca il Duca Bianco!
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David Bowie - 1969
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Per sempre Duca Bianco❤️
#david bowie#duca bianco#bowieposting#man crush forever#❤️#ziggy berman#ziggy stardust#martian messages#poetry#icons
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#david bowie#the man who fell to earth#bowie#bowieforever#ziggy stardust#duca bianco#bowie knife#black star#David owie
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Ashes to Ashes – David Bowie – Traduzione e adattamento: Giuseppe Iannozzi
Ashes to Ashes – David Bowie Traduzione e adattamento: Giuseppe Iannozzi Vi ricordate di quel ragazzo che è apparso nelle prime canzoni? Ho sentito un pettegolezzo dalla Torre di Controllo Oh no, ditemi che non è vero Hanno ricevuto un messaggio dal Protagonista. “Sono felice, spero che anche voi lo siate Ho amato tutto ciò che avevo bisogno di amare Seguono sordidi particolari …” L’urlo del…
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Il Duca Bianco ❤️👏👏👏
Then we could be Heroes,
just for one day...
🎶🔥
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Gita #2 Como
Il treno stavolta l’ho preso in orario, ma un passaggio a livello, a Lugo, danneggiato da qualcuno, mi stava facendo perdere la coincidenza, di incontri con amiche speciali e inimitabili, di formaggi, di fiori e di livelli dell’acqua inusuali e di pasticciere che fanno cornetti al pistacchio sublimi ma non sanno fare i conti.
Il Duomo di Como è la terza Chiesa più grande della Lombardia, dopo il Duomo di Milano e la Certosa di Pavia. Iniziato nel 1396, e terminato quasi 350 anni dopo, nel 1740, la cattedrale di Santa Maria Assunta, questa è la sua denominazione corretta, nella sua porta settentrionale, ha delle decorazioni meravigliose, una particolarmente consunta, perchè si dice che il toccarla porti fortuna: si dice infatti che la rana del portale sia il livello eccezionale a cui arrivò l’acqua del vicino lago in una esondazione. Altri che sia il simbolo del rinnovamento, in quanto animale che subisce una metamorfosi. Sia come sia, non si capisce affatto che è una rana, e manca anche della testa, martellata da un anonimo uomo nel 1912, e mai riparata.
Villa Carlotta a Tremezzo: uno dei tanti esempi di ville aristocratiche che si affacciano sulle rive del lago, costruita dai Clerici, ricca famiglia di imprenditori e banchieri, a cavallo tra 1600 e 1700, poi passò ai Sommariva nel 1801, infine nel1843 alla principessa Marianna di Orange-Nassau, moglie del principe Alberto di Prussia che la donò alla figlia Carlotta di Prussia in occasione delle nozze con il duca Giorgio II, principe ereditario di Sassonia-Meiningen, celebrate nel 1850, che le diedero il nome che ancora oggi ha. Dalla vista spettacolare, è famosa per i suoi giardini, con oltre 500 specie di piante.
Villa Olmo, la più rilevante tra le ville del comasco, oggi parco cittadino
Cose buone assaggiate: gli sciatt, cubetti di bitto fritti in pastella di grano saraceno, il taroz, un piatto valtellinese con patate, fagiolini, formaggio e burro, e un vino spettacolare, questo:
un nebbiolo vinificato in bianco
Affreschi dell’abside della Chiesa di San Abbondio, patrono di Como (XIII secolo).
Quel ramo del lago di Como... è il ramo verso Lecco, che fino al 1992 era non provincia autonoma, ma provincia di Como.
Per una volta metto anche una mia foto
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Buon compleanno Duca Bianco
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David Bowie - Space Oddity
L’undici luglio 69′ Bowie porta la sua carriera tra le stelle qualche giorno prima che l‘Apollo 11 riesca a sbarcare sulla Luna. È bellissimo, iconico, misterioso, un viaggio nello spazio in poco più di cinque minuti.Space Oddity ci offre il primo di tanti personaggi che verranno impersonati dal Duca Bianco durante il suo viaggio terreno, malinconia e alienazione per un capolavoro senza tempo, un…
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ALEX FROM UTOPIA / DB12 008 : DUCA BIANCO (12”) HystericやKito Jempere、Khidjaといった当店でもお馴染みの面々の作品をリリースしていたイタリアのレーベルDuca Biancoから謎の新人登場!すでにDJ HarveyやRiccio(Jazz N Palms)らがDJ/パーティーを開催しているイビザ島のリゾート・ホテルPikes Hotelではヘヴィープレイされているというスパニッシュギターが最高なメランコリックなバレアリック・チューン! #ALEXFROMUTOPIA #DucaBianco #disco #nudisco #balearic #12inch #strddisco #strd12inch #vinyl#record#stradarecords#dj#vinyljunkies#kobe#motomachi#strada#recordshop#recordstore#神戸レコード#元町レコード#レコード店#レコード#アナログ https://www.stradarecords.com/shop/item/27608/index.php (Strada Records) https://www.instagram.com/p/CqHGGOLhxYN/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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✨Ecco il secondo gruppo di venti titoli proposti dagli Amici della domenica per la LXXVII edizione del Premio Strega:
▪ Matteo B. Bianchi, «La vita di chi resta» (Mondadori), presentato da Paolo Cognetti.
▪ Olga Campofreda, «Ragazze perbene» (NN Editore), presentato da Gaia Manzini.
▪ Maria Castellitto, «Menodramma» (Marsilio), presentato da Serena Vitale.
▪ Alessandra Fagioli, «Mistero allo specchio» (Robin Edizioni), presentato da Paolo Ferruzzi.
▪ Sara Gamberini, «Infinito Moonlit» (NN Editore), presentato da Chiara Gamberale.
▪ Giovanni Greco, «Bruciare da sola. Una notte di Nadja Mandel'stam con i suoi fantasmi» (Ponte alle Grazie), presentato da Francesco Maselli.
▪ Maria Malucelli, «L’amore nascosto» (Armando Editore), presentato da Antonio Augenti.
▪ Flaminia Marinaro, «L’ultima diva» (Fazi Editore), presentato da Ignazio Marino.
▪ Sebastiano Martini, «Il mare delle illusioni» (Arkadia Editore), presentato da Giovanni Pacchiano.
▪ Paolo Mazzarello, «Il mulino di Leibniz» (Neri Pozza), presentato da Gian Arturo Ferrari.
▪ Matteo Melchiorre, «Il Duca» (Einaudi editore), presentato da Marco Balzano.
▪ Sacha Naspini, «Villa del seminario» (Edizioni E/O), presentato da Paolo Petroni.
▪ Romana Petri, «Rubare la notte» (Mondadori), presentato da Teresa Ciabatti.
▪ Rosella Postorino, «Mi limitavo ad amare te» (Giangiacomo Feltrinelli Editore), presentato da Nicola Lagioia.
▪ Stefano Redaelli, «Ombra mai più» (Neo Edizioni), presentato da Daniele Mencarelli.
▪ Carmela Scotti, «Del nostro meglio» (Garzanti Libri), presentato da Chiara Sbarigia.
▪ Andrea Tarabbia, «Il continente bianco» (Bollati Boringhieri editore), presentato da Daria Bignardi.
▪ Maddalena Vaglio Tanet, «Tornare dal bosco» (Marsilio), presentato da Lia Levi.
▪ Carmen Verde, «Una minima infelicità» (Neri Pozza), presentato da Leonardo Colombati.
▪ Roberta Zanzonico, «La bellezza rimasta» (Morellini Editore), presentato da Giulia Ciarapica.
#PremioStrega2023
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Topazia Alliata
Topazia Alliata, intellettuale eclettica e anticonformista, spirito libero, sempre un passo avanti rispetto al suo tempo, pittrice, gallerista e curatrice, è stata una grande protagonista della scena culturale del Novecento.
Nata a Palermo il 5 novembre 1913 in una famiglia aristocratica di origini pisane, suo padre era Enrico Alliata duca di Salaparuta, proprietario delle cantine di Casteldaccia che producono i vini Corvo. Sua madre Oria Sonia Ortúzar Ovalle de Olivares, figlia di un diplomatico cileno, nata e cresciuta a Parigi, da ragazza era stata una talentuosa soprano allieva di Enrico Caruso.
Una famiglia di sangue blu che disdegnava i fasti conducendo una vita semplice e morigerata.
Il genitore, colto e illuminato, frequentava i salotti europei più innovatori, seguiva il socialismo umanitario di Tolstoj ed è stato tra i fondatori della cucina vegetariana. La madre, costretta ad abbandonare le velleità artistiche perché ai tempi non era conveniente per una nobildonna calcare i teatri, soffriva di malumori e risentimenti che ne hanno segnato l’esistenza.
Cresciuta in un ambiente di grande apertura, a contatto con diverse culture, aveva appreso, sin da bambina, l’inglese, lo spagnolo e il francese. È stata una delle prime donne in Sicilia a prendere la patente, indossava i pantaloni e fumava. Amava lo sport e la natura, è stata un’ardita arrampicatrice e sciatrice e ha compiuto varie ascensioni sulle Dolomiti.
Ha frequentato la Scuola Libera del nudo dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, fino ad allora preclusa alle donne.
Ha viaggiato molto e incontrato personaggi come Paul Guillaume, che le ha fatto un ritratto e Pablo Picasso. Nel 1931 anche Renato Guttuso, che ne era invaghito, l’ha ritratta nel quadro Giovane donna ammantata.
Le sue opere, dalla forma essenziale, sono soprattutto ritratti e autoritratti.
Della sua produzione pittorica è rimasto ben poco a causa dei tanti trasferimenti e i furti subiti.
La famiglia avrebbe voluto farle sposare un nobile inglese, ma, incurante del parere dei genitori, nel 1935, a Firenze, ha sposato Fosco Maraini, giovane intellettuale che sarebbe diventato uno dei più grandi antropologi del Novecento.
Insieme hanno vissuto una grande e intensa storia d’amore caratterizzata dalla libertà dal vincolo dei pregiudizi, il trasporto per l’arte, l’amore per la vita e per i viaggi.
Nei primi anni abitarono a Fiesole in una casa modesta dove, nel 1936, è nata la loro prima figlia, Dacia. Tre anni dopo si trasferirono��a Sapporo, in Giappone, dove lui aveva ottenuto un incarico universitario e dove, nello stesso anno è nata Yuki, per l’anagrafe italiana Luisa. Nel 1941, a Tokyo, è nata Antonella, detta Toni.
Antifascisti, quando si rifiutarono di aderire alla Repubblica Sociale Italiana, vennero internati in un campo di prigionia nipponico dove hanno sofferto fame e freddo. Di quell’anno terribile è rimasto un piccolo diario dove ha annotato condizioni e sensazioni. Nel maggio 1946 vennero rimpatriati su una nave militare. Tornati in Sicilia, andarono a vivere a Bagheria, nella monumentale Villa Valguarnera.
In un momento storico estremamente difficile, alla morte del padre, ha fatto di tutto per risollevare le sorti dell’azienda vinicola di famiglia, rivelandosi un’imprenditrice tenace e intraprendente. A lei si deve la creazione del Colomba platino, un bianco che ancora oggi è vanto del marchio Corvo. Ma, nonostante il grande impegno speso, nel 1959, si è vista costretta a vendere le cantine di Casteldaccia a un ente della Regione Sicilia.
Trasferitasi a Roma ha aperto una galleria d’arte a Trastevere, una vera fucina di nuovi talenti che ha chiuso nel 1964, dopo aver organizzato e curato circa sessanta mostre. Ha continuato comunque il suo lavoro di promozione e scoperta di artisti e artiste emergenti collaborando con diverse gallerie italiane e internazionali.
È morta a Roma il 23 novembre 2015, aveva 102 anni.
Sulla sua intensa vita e il potente contributo apportato alla scena culturale del secolo scorso, sono stati scritti diversi libri e le sono state dedicate mostre e premi.
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❤️🌺
Quanto è moderno questo album.
#bowie#my baby#lady grinning soul#glam rock#70s aesthetic#aladdin sane#ziggy stardust#duca bianco#Spotify
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CANOVA
Endimione dormiente
Scultura di Antonio Canova
Endimione dormiente è il soggetto di una scultura in marmo bianco di Antonio Canova eseguita tra il 1819 e il 1822 e conservata nella collezione Devonshire a Chatsworth House. Nel maggio del 1819 William Cavendish, VI duca di Devonshire commissionava all'artista una scultura senza specificarne il soggetto.
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Life on Mars? – David Bowie – Traduzione e adattamento: Giuseppe Iannozzi
Life on Mars? – David Bowie Traduzione e adattamento: Giuseppe Iannozzi C’è vita su Marte? È una piccola storia spiacevole Per la ragazza dai capelli color topo Ma sua madre sta gridando “No” E suo padre le ha detto di andare Ma il suo amico non si vede da nessuna parte Mentre ripercorre il suo sogno naufragato Andando verso il posto con la visuale più chiara Rimane incollata al grande…
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Un pezzo del Duca Bianco eseguito benissimo dai Nirvana
👏👏👏🎶🔥
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