#donna sveglia
Explore tagged Tumblr posts
Text
Quando una madre non perde occasione per lodare il figlio, è patriarcato.
Quando una madre mortifica la figlia dicendo che "alla sua età" non parlava con tanti uomini, è patriarcato.
Quando una madre trasmette ai figli che l'uomo può avere molte ragazze ma guai se la figlia si vede con più ragazzi, è patriarcato.
Quando una madre soffre per la felicità del figlio con una donna sveglia, anziché gioirne e parla male di lei col figlio, è patriarcato.
Il patriarcato esiste e s'incarna nelle madri.
#patriarcato#maternità#madre#occasione#figlio#mortificare#figlia#ragazza#bambina#donna#quando una madre#età#uomini#trasmettere#figli#uomo#ragazze#avere molte ragazze#soffrire#felicità#donna sveglia#gioire#incarnarsi#madri
8 notes
·
View notes
Text
Il clandestino che entra in in Italia, va bene.
Il demente che blocca una strada sedendosi per terra, va bene.
I centri sociali che ti occupano la casa, va bene.
Lo sciopero selvaggio, va bene.
Gennaro che si sveglia e si sente donna e vuole entrare nello spogliatoio femminile, va bene.
Gli islamici che vogliono la sharia in Italia, va bene.
l problema sei tu che accendi il camino, guidi la tua auto e vuoi decidere per cosa vaccinarti.
Nelle loro libertà, non è compresa la tua.
Nella loro libertà, tu vai multato. Per tutto.
70 notes
·
View notes
Text
Mi metto in tiro per riconquistarti
Cos’ha quella sciacquetta che io non ho? Ce l’ha forse coi campanellini? Hai ritrovato la tua piena mascolinità, con lei? Mi scopi al massimo una volta al mese e sbrighi la vicenda in tre minuti. Io per parte mia ho deciso che stasera ti farò impazzire. I nostri figli li ho spediti da mia madre. Ho fatto un lungo bagno con rari e costosi sali ammorbidenti che vengono dalla miniera di vattelapesca e mi sono accuratamente incremata e depilata. So che mi vuoi liscia come il raso. Perché, come un tempo mi sussurravi all'orecchio, arrapato e innamorato, la tua lingua deve poter correre libera sulla mia pelle di seta per fermarsi ad assaporarmi solo su alcune zone che preferisci. O dentro le mie parti intime.
Quando vuoi e come vuoi, perché tu resti il Signore e Padrone del mio corpo tutto. Perciò non devi mai trovare ostacoli. Mai. E io lì a squagliarmi di gioia e piacere nel sentirmi tanto desiderata da te. Tutto svanito magicamente. Stasera: riscossa. Mi sono profumata abbondantemente ovunque di quella colonia che mi hai regalato e che quando la indosso ti fa perdere la testa. Sia benedetta. Ho comperato della nuova lingerie frou-frou che sono sicura ti colpirà. Indosserò un vestitino cortissimo e sexyssimo. Sai: per una moglie quarantacinquenne tradita, ferita ma sempre innamoratissima, combattere con un’amante giovane può essere una battaglia durissima.
Le caverò gli occhi prima o poi, alla puttanella, vedrai. O magari la coltiverò e me la scoperò, meglio. Al solo pensiero mi eccito già. Io ho dalla mia che ti conosco bene, il mio corpo è già ben rodato ed elastico nell’accoglierti ovunque e so esattamente quali giochetti da fare e ricevere ti fanno impazzire. Stasera te li chiederò e te li farò tutti, a costo di stancarmi, di arrivare alle due di notte. Malgrado tu mi farai arrossare la fica o sanguinare l’ano. A costo di slogarmi le mascelle e ferirmi la gola, perché vorrò fare indigestione del tuo succo d'uomo. E poi quando avremo finito, metterò la sveglia perché dopo un’ora di sonno al massimo ti scuoterò per ricominciare.
Fino al mattino. Sono un anno e dieci mesi che vado in palestra tre volte a settimana e sudo, mi sforzo e rassodo. La domenica mattina corro per un’ora. E poi yoga, dieta: a pranzo due olive e una costa di sedano. Poi, tisane dimagranti, zero dolci e stretching quotidiano. Devi sapere comunque che finalmente da qualche tempo in palestra un tuo coetaneo, un gran bel fusto in verità, s’è accorto di me e mi sorride, mi offre il caffè, mi chiede consigli su varie cose, si intrattiene con me di continuo. Mi dice anche ripetutamente e guardandomi fissa negli occhi che con la moglie non fa più l’amore da tempo. Infine, invariabilmente si offre con insistenza di accompagnarmi a casa.
E adesso senti quest'altra: nello spogliatoio femminile c’è anche una donna mia coetanea che mi adora e che, me l’ha fatto capire chiaramente, vorrebbe approfondire la nostra amicizia. Molto bella e affascinante: una persona fine, colta, alta e biondissima. Confesso che malgrado cerchi di respingere l’idea, penso a lei sempre più spesso. Per ora ho declinato sempre tutto cortesemente. Ma sono, i loro complimenti, dei deliziosi colpetti alla mia autostima. E intuisco inequivocabilmente che entrambe queste persone vorrebbero passare a ben altri “colpetti” da darmi, con grande soddisfazione dei loro e miei sensi. Qualche sera di queste vedrai. Intanto, per stasera sono ancora innamoratissima di te e ti voglio, ti voglio, ti voglio…
RDA
RDA
27 notes
·
View notes
Text
𝑫𝒂𝒓𝒌! 𝑷𝒂𝒖𝒍 𝑨𝒕𝒓𝒆𝒊𝒅𝒆𝒔 𝒙 𝒓𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓
𝔒𝔭𝔢𝔯𝔞 ➵ Dune
𝔄𝔳𝔳𝔢𝔯𝔱𝔢𝔫𝔷𝔢 ➵ Comportamento yandere, Fem reader, relazione tossica, matrimonio forzato (menzionato), tentato omicidio, avvelenamento, aborto, relazioni extra coniugarli, tradimento, utilizzo della voce, manipolazione psicologica, instabilità emotiva, ricatto, tocco non consensuale.
𝔓𝔞𝔯𝔬𝔩𝔢 ➵ 3170
I corridoi a quest’ora della notte erano quasi del tutto vuoti, fatta eccezione per i soldati di guardia e della figura leggiadra della bella donna chiamata (nome) Alithea e in futuro Atreides -se mai il matrimonio fosse andato a buon fine naturalmente-. La bellezza della figura meritava per certo il soprannome che gli era stato affidato quando era ancora una bambina. La principessa degli Alithea. Come unica figlia femmina fino ai suoi 12 anni era stata amata e adorata quasi al pari della contessa che una volta era stata sua madre.
La sua bellezza e purezza non era ancora caduta in disgrazia secondo il pubblico.
La sua bellezza, la sua educazione e il suo carattere mansueto avevano permesso tale nomignolo. Poco si potrebbe immaginare che dietro quella bella facciata si potrebbe nascondere una donna non più diversa.
Una donna fredda e crudele, cresciuta fino a riconoscere la sua unica utilità come scambio tra famiglie. Il nome e l’importanza degli Atreides per una donna fertile ed educata che avrebbe mantenuto alta la discendenza.
Si era quasi stancata di sentire tali voci venire dall’esterno, oramai quasi tutti i servi al servizio del Duca e della sua famiglia avevano familiarità con il caratteraccio della donna.
❝ Mia signora cosa ci fate sveglia a quest’ora? ❞ La donna si fermò barcollante nei suoi passi. ❝ Dovreste essere nelle vostre stanze a riposare. ❞ (nome) ha un aspetto malaticcio nei suoi lineamenti morbidi. Il colore della pelle è sbiadito quel tanto che bastava per farla sembrare tra la vita e la morte. I capelli (colore) scompigliati, sono sciolti dal solito complicato intreccio, permettendo così delle morbide onde ad accompagnare il suo viso. Il piacevole movimento delle ciocche seguiva il suo viso una volta che decise di poter onorare questa persona con le sue attenzioni.
Duncan Idaho era in mezzo al corridoio con aria solenne. La postura eretta e impeccabile è proprio qualcosa che ci si poteva aspettare da casa Atreides e da uno dei suoi fidati.
Lo sguardo dell’uomo affronta con sospetto il corpo gracile ea mala pena sostenuto della sua signora. Non c’è traccia di ostilità verso qualcuno, solo il suo solito io viziato. O almeno è quello degli ultimi 7 anni. Quando d’improvviso la dolcezza della bambina venne sostituita con il gelo caratteristico di casa Alithea.
Duncan non ha mai diffidato di lei. Non che potesse in qualche modo, è una donna talmente fragile e minuta che si poteva dubitare potesse ferire qualsiasi componente della famiglia Atreides. Solo non poteva che notare il cambiamento di carattere durante la sua crescita al fianco all’erede Atreides. Davanti agli occhi ha visto come qualcuno potesse sprofondare nell’oscurità poco a poco.
Lo sguardo affilato della donna cadde sul soldato, fidato agli Atreides e vicino a quello che sarebbe diventato suo marito. ❝ Niente di importante Sir, cerco solo di raggiungere il mio futuro marito nelle sue stanze. Mi ha chiesto di parlare in privato. ❞
Duncan dubitava che Paul potesse essere così dannatamente maleducato da scomodare la sua fidanzata che fino a qualche giorno fa era in letto di morte. Poi nessun -nemmeno Paul- gli aveva parlato di questo incontro e per quanto potesse essere un incontro tra innamorati, di cui dubitava molto, il ragazzo avrebbe comunque avvertito qualcuno della cosa.
In genere lady (nome) non era nemmeno una persona da incontri romantici al chiaro di luna, ne di una avventura in camera da letto. Quindi era ben presumibile stesse architettando qualcosa che avesse a che fare con Paul. Duncan sperava vivamente che questo non li avrebbe messi nei guai.
❝ In tal caso lasciate che vi accompagni.❞ Il suo onore gli impediva di lasciare la sua signora andare in giro per le sale di Castel Caladan alla ricerca del futuro marito, quando nemmeno riusciva a camminare correttamente.
Stava anche tremando a tratti sotto la stola in lama.
Lo sguardo della donna si assottigliò lasciando brillare le pagliuzze argentate annegate nel (colore) delle sue iridi. (Nome) era abbastanza furba da non tentare una discussione per una tale sciocchezza. Per quanto irrispettosa potesse essere, il tutto sarebbe diventato solo più sospettoso. ❝ Se è ciò che desiderate.❞ Duncan camminò fino a sorpassare (nome) e guidarla verso la sua destinazione.
La stanza di Paul non era molto lontana, di conseguenza il viaggio fu breve. La principessa bussò con eleganza alla porta e Paul rispose aprendo la porta. La sorpresa era palese dai suoi occhi verdi, ma si riprese l’attimo dopo aver notato anche Duncan. Salutó l’uomo con un cenno e poi si rivolge alla donna di Alithea ❝ A cosa devo la visita della mia signora? ❞ (Nome) ridusse la sua espressione a puro disgusto e entrò nella stanza lasciandosi alle spalle Duncan e la sua espressione disperata dai capricci e dalle bugie della donna. Paul non fece altro che un’espressione di scuse al compagno fidato chiudendo la porta intimandolo di continuare con i suoi doveri.
❝ Spero ci sia un motivo valido per disturbare il tuo riposo e Duncan. ❞ ❝ Non gli ho chiesto io di disturbarsi. ❞ Lady (nome) ha tralasciato le sue condizioni precarie mentre si fermava nel mezzo della stanza incrociando le braccia al petto. La stola e la vestaglia morbida annientava ogni curva che la donna potesse possedere. Un sospirò lasció le labbra di Paul mentre si avvicinava a lei per avvolgere le braccia intorno alla figura della donna, ❝ La vostra crudeltà non appassisce mai mia signora, nemmeno quando siete malata. E dire che quando eravate piccola possedevate una tale gentilezza. ❞ Il calore della loro pelle che si tocca era qualcosa che (nome) ha detestato, e sapeva che in futuro non gli sarebbe bastato questo da lei.
Si crogiolò segretamente nel tepore del loro abbraccio, forse avrebbe dovuto prendere una stola più pesante ma non è riuscita a trovarla da sola. ❝ Io inizierei a ritermi il colpevole di tale comportamento se fossi in te, Paul.❞ Il suo nome aveva una cadenza sprezzante ma L’Atreides, in qualche modo contorto, sembrò apprezzare. Paul stampa un bacio sul suo collo, incurante dello strato di capelli che si sovrapponeva alla pelle di (nome). Rabbrividì disgustata.
❝ In ogni caso non hai risposto alla mia domanda.❞ Si staccò da lei andando a sedere dall’altra parte della stanza. Si versò qualcosa da bere e lo stesso fece per lei. (Nome) sapeva fare di meglio che cedere a tali galanterie. Era considerata una bellezza a tal punto che in molti hanno cercato le sue attenzioni con trucchi meschini.
In realtà Paul sapeva perché era lì e da cosa era dovuto il suo turbamento. C’era una incrinatura nella sua solita corazza, lasciando intravedere spiragli di rabbia e nervosismo. Aveva letto attentamento i suoi movimenti e le sue parole. Come si soffermava su qualcosa troppo allungo, come teneva coperto il ventre con la stola e come si graffiava i polsi.❝ Devi lasciarlo andare. Lui non ha colpa.❞ ❝ mmh? ❞ Prese un sorso di bevanda tenendo gli occhi su di lei. Sapeva di cosa stava parlando, non c’è stato bisogno di avere conferme, eppure lui ha continuato a fingere di non comprendere. Se lady (nome) non lo conoscesse, avrebbe potuto dire che si stava divertendo a vederla così.
Paul la conosceva a sua volta abbastanza da sapere che: niente avrebbe potuto agitare la donna se non la consapevolezza di aver condannato qualcuno per un suo errore. Non era così crudele come tutti l’avevano dipinta, e Paul lo sapeva meglio di chiunque altro. Sapeva che probabilmente le occhiaie nere sotto i suoi occhi erano solo la causa delle notte insonne per il senso di colpa.
Senso di colpa.
Forse nessuno a parte lui sapeva che Lady Alithea era capace di provare simili emozioni. Era davvero brava a mascherare le proprie intenzioni dietro la sua freddezza, non sempre ma quasi, questo Paul glielo avrebbe concesso. Forse se non fosse per le sue abilità di Bene Gesserit nemmeno lui l’avrebbe notato. ❝ Non vedo perché dovrei, (nome), dopo quello che ti ha fatto.❞ ❝ È TUTTA COLPA MIA! LUI NON C’ENTRA-❞ L’urlo lasciò trasparire tutto il risentimento che aveva nei suoi confronti. Era uscito così spontaneo dalle sue labbra che è riuscita a fermarlo solo dopo aver sfogato in parte. Certamente si era fermata ad un certo punto e una parte di colpa andava allo sguardo che l’erede degli Atreides le ha rivolto. La turbava ancora, anche a distanza di anni e nonostante la loro differenza di età. ❝ … e tu hai utilizzato l'occasione a tuo vantaggio.❞
-Nemmeno i rivelatori di veleno erano riusciti a rilevarlo. Era stata attenta. Talmente attenta che quando il sangue iniziò a colare giù dal naso e dalla bocca una confusione generale riempì la stanza. Alcuni soldati si sono precipitati lì, altri hanno chiamato il dottore Yueh e di seguito arrivò anche Hawat. Era una delle poche volte che anche il Duca era presente, forse tutta quella confusione era dovuto anche a questo.
Nessuno era riuscito a scoprire chi fosse stato e meglio come avesse fatto. Ma Paul aveva un idea. Un’idea che si era rivelata più che giusta. Lo aveva visto chiaramente. -
Le braccia della donna scivolarono dritte lungo il corpo mentre stringeva il tessuto della vestaglia tra i suoi pugni. Non era ben chiaro se si fosse pentita di averlo urlato o se avesse solo temuto per lo sguardo di Paul. Ma il resto della frase è comunque stato ridotto ad un sommesso sussurro.
Forse si sentiva colpevole. Lui non l’aveva mai toccata prima senza il suo permesso. Non le aveva mai fatto del male. Eppure lei aveva agito contro di lui. Prima ha cercato di uccidere Paul mentre dormiva con coltello di fortuna, ma fu troppo codarda per portare a termine l’impresa e crollò tra le braccia di Paul. Non aveva detto una parole ne aveva mostrato paura. Poi aveva cercato di avvelenarlo… ma cambiò obiettivo. Forse ha sperato qualcuno contestasse la sua unione con Paul, forse non ritenendola all’altezza di diventare Duchessa e un’Atreides. Ma non accade. A Paul bastó immagazzinare le informazioni , analizzarle e valutare come risolvere al meglio la situazione. Il suo attentato al giovane Duca non fu mai scoperto, e il suo auto avvelenato fu solo deviato alla soluzione più semplice. Il ragazzo così vicino a Lady (nome) da averla avvelenata per gelosia.
Questo le fece pentire in primo luogo di averlo scelto e portato con sé su Caladan, di essersi compromessa con lui e di essere stata costretta ad abortire per conservare l’onore di entrambi. ❝ Forse avresti dovuto pensarci prima a coinvolgere qualcuno di esterno.❞ È stato stupido ma lo sapeva già. Non lo amava nemmeno come meritava.
Ed è abbastanza palese che Paul stesse giocando con questi sensi di colpa.
Non le avrebbe offerto uno scambio, lui non ne aveva bisogno per farle fare tutto quello che voleva. Non c’era modo che avessero parlato di scambiare la vita del ragazzo con qualcosa che andasse a vantaggio di Paul e Lady (nome) lo sapeva abbastanza bene.
❝In ogni caso ora non dovrai più temere di coprire quella gravidanza indesiderata e io non dovrò tenere un bastardo.❞ Un erede bastardo. Era qualcosa di ironico adesso, agli occhi del giovane Paul. Non gli ricordo minimamente sua madre, che diede al Duca Leto l’erede che tanto desiderava.
La donna era colma di rancore, colpe e imbarazzo, per questo non proferì altra parola. Non cercó di salvarsi o giustificare i fatti evidenti, lui era l’unico oltre a lei a saperlo e poteva dedurre fosse solo grazie alle sue predizioni. Nemmeno il povero Elias era a conoscenza dell’avere messo incinta la futura sposa di Paul. Forse era meglio così.
❝ Dovresti essere grata. ❞ La voce di Paul perse l’affetto e il rimprovero. Divenne solo fredda come se avesse perso la possibilità di provare sentimenti. Si avvicinò alla forma della sua signora prendendo a coppa il suo viso dai tratti morbidi tra le mani. La principessa si sentiva disgustata. ❝ Per cosa? ❞ ❝ Per non averti condannata con lui. ❞
In un lampo di rabbia (nome) spinse le mani sul petto del ragazzo, allontanandosi quel che bastava.
In primo luogo pensava glielo avrebbe concesso, nel suo stato attuale, lui era più forte di lei. Perciò la distanza era quella che lui gli aveva concesso a prescindere. ❝ Avrei preferito morire a causa del mio stesso veleno che rimanere qui con te. ❞ La principessa strinse i denti ad ogni crudele dichiarazione mentre si dirige verso la porta con l’unico intento di andarsene.
❝ Non uscire dalla stanza. ❞ (nome) si fermò nei suoi passi, con la mano sulla maniglia e un piede pronto a dare il primo passo per uscire. Sapeva che Paul era in grado di usare la voce, aveva sentito parlare della cosa molte volte da sua madre mentre si esercitavano. A riguardo c’era un tacito accordo. Lui non avrebbe dovuto usarlo su di lei.
Per quanto non fossero mai stati messi termini e condizioni lui lo aveva fatto solo una volta, esclusa questa. Forse è stata quella volta a convincerlo ad non utilizzarlo. Lei aveva dato letteralmente di matto, urlando e cercando di attaccarlo direttamente.
Nessuno ha saputo dare una risposta a tale comportamento e la situazione tacque in pochi giorni, lasciando un’alone di mistero sulla vicenda.
Lo sguardo della donna era intriso di rabbia e sanguinaria voglia di fargli del male. Paul la guardava a sua volta con una sorta di sfida nei suoi occhi. Sarebbe stata sopraffatta dalla voce o sarebbe stata rinchiusa per aver attentato alla vita di Paul?
Era quasi sicura che nella seconda avrebbe sofferto più lui che lei, per questo quando mosse i suoi primi passi verso il fidanzato lui socchiuse le labbra. Pronto a richiamare qualsiasi ordine l’avrebbe riportata al suo posto. Ma lei si fermò ancora prima di poter fare unaltro passo.
Lo sguardo di Paul era ancora su di lei. I suoi capelli ondulati ricadenti sulle sue spalle cadenti. La sua vestaglia argentata e la stola che era caduta dalle spalle e ora si reggeva solo alle braccia della ragazza. Una visione dannata e patetica proprio come era la sua signora quando nessuno poteva vederla a parte lui. L’orgoglio e la vanità erano scomparsi a favore della dolce disperazione e dai sensi di colpa. Ma in fondo l’Atreides non avrebbe potuto desiderare altro che essere l’unico spettatore di tale vista.
Nessuno avrebbe potuto ammirare la luce fioca e semplice di una donna, che aveva imparato a mantenere le apparenze di freddezza e nobiltà, sfaldarsi davanti a qualcosa che la stava mandando in frantumi poco a poco.
Paul era quella cosa ed entrambi lo sapevano.
I primi passi di lui furono intercettati dalla donna che indietreggiò per mantenere la distanza iniziale. Un sospiro tra l'esasperato e il divertito ha lasciato Paul mentre parlava nuovamente. ❝ Devi smetterla con queste scenate. Non ti serviranno a molto soprattutto se sono l’unico ad assistere.❞ I loro occhi erano fissi l’uno sull’altro. Niente sarebbe cambiato nel comportamento della donna, lo sapeva. Eppure i suoi occhi erano ancora attenti a qualsiasi cosa lui volesse fare di lei. Avrebbe mantenuto le parole eppure lei non era ancora disposta ad avvicinarsi. ❝ Spiegami come posso farmi ascoltare, senza per forza darti un ordine. ❞ Quel potere non era un semplice ordine! Se fosse stato solo un ordine lei avrebbe ignorato il tutto e poi sarebbe andata avanti per quello che credeva meglio. Ma in quei momenti il suo corpo smetteva di essere una sua proprietà e faceva ciò che quel coro di voci le diceva di fare. Cacciata e privata della sua stessa volontà. È così che si poteva descrivere.
❝ Non puoi. semplice, no? Basta solo che mi lasci stare, e che lo scagioni da quelle accuse, e per un po’ continuerò questa recita, per un po’.❞ Per un po’… Non significava per sempre. Non si sarebbe calmata e questo sarebbe solo qualcosa di temporaneo. Era come una pietra che colpiva il vuoto. Non faceva alcun rumore. Nessuno dei due aveva un discorso collegato con quello dell’altro eppure continuavano a parlare sulla medesima linea. Lei era lì per un motivo e poi avrebbe voluto andarsene il più lontano possibile. Anche il fondo del mare di Caladan le sembrava più accogliente e invitante di quella stanza soffusa di luce. Mentre lui desiderava cercare di convincerla a rimanere, nella sua stanza e nella sua vita. Non che lei avesse quella gran scelta in questione ma lui desiderava ancora che lei lo volesse almeno un po’.
Fece un altro passo e poi un’altro e un'altro ancora, verso di lei, in silenzio. Ma lei si allontanava ancora, ancora e ancora. I passi erano traballanti e non si poteva escludere l’eventualità che potesse cadere. ❝ Sai davvero essere crudele mia signora… soprattutto con me. ❞ A Paul sembrava piacere evidenziare come le sue parole taglienti perdessero L’affilatezza in sua presenza, intrecciando le proprie parole con terribile sarcasmo. Lei inciampò su qualcosa e cadde seduta sul letto del ragazzo. Non poteva sapere cosa, ma ha immaginato fosse colpa di Paul. Era sempre colpa sua anche quando non lo era, ai suoi occhi.
Non sapeva esattamente come fosse finita lì, ad un'estremo della stanza, opposto a dove era. Quanti passi senza guardarsi attorno aveva fatto? Quando si era persa troppo in profondità negli occhi di Paul e dell'odio che provava per lui.
❝ Ti odio. ❞ Lui rise alla conferma delle sue parole. Questo era odio. Un odio patetico che gli si addice magnificamente. ❝ Lo so. ❞ Si avvicinò al suo volto, lasciando poco spazio tra loro, tanto che ogni respiro sfiorava le pelle del loro volto. Gli (colore) della donna erano spalancati in cerca di una soluzione, di un indizio o di qualche bagliore, negli occhi del futuro marito. Una qualsiasi scintilla ma niente. Lui era impassibile e illeggibile come lo era sempre stato, e questo l’ha terrorizzata. Come nei loro primi incontri, come nel loro primo incontro. ❝ Cosa vuoi in cambio? ❞ Dopo un lungo silenzio lady (nome) si decise a parlare. Di solito durante i loro scambi di parole non si parlava mai di scambi o mediazioni. Nessuno dei due avrebbe ceduto qualcosa per averne un altra. Specialmente (nome).
❝ Rimani. ❞ Era decisamente generica come risposta e la ragazza si trovava spazientita da tanta indulgenza. Se fosse stata solo una notte potrebbe anche essere un buon affare. Se fosse trasferire le sue stanze in quelle di Paul per il suo ultimo periodo qui a Caladan prima di tornare a casa per organizzare i preparativi per il matrimonio, era eccessivo ma ancora glielo poteva concedere. Aveva chiesto un prezzo molto alto in fondo, per quanto lei stessa non volesse ammetterlo. Ma se intende per tutta la sua vita era troppo. Lei per quando crudele e fredda potesse essere aveva sempre mantenuto la parola data e per questo raramente faceva promesse soprattutto quando non voleva o non poteva mantenerle.
❝ Tutto ma non questo. ❞
❝ Prendere o lasciare, (nome). ❞
#yandere x reader#x reader#paul atreides#Yandere Paul Atreides#dark Paul Atreides#dune part two#dune x reader#paul atredies x reader#paul atredies x you
73 notes
·
View notes
Text
Né Alessandro Impagnatiello né Filippo Turetta hanno nulla a che fare col modello patriarcale. Piuttosto rappresentano il prodotto di una società che tollera anzi incentiva il disturbo narcisistico, funzionale al nichilismo spirituale e al materialismo relazionale.
una donna sveglia, via https://x.com/IlariaBif/status/1860960181644824958
16 notes
·
View notes
Text
Ogni mattina una donna si sveglia, apre la messaggeria e trova i seguenti mess:
"buongiorno stupenda" "perché nn rispondi?" "come mai single? " "hai degli occhi splendidi" "fai palestra?" "principessa" " la manina " "caffè?"
e deciderà di prendersi altri dieci gatti
Buongiorno anime 🖤
15 notes
·
View notes
Text
Lei: Mi hai tradito?
Lui: Sì.
Lei: Sei come tutti gli altri, un cane, un donnaiolo, un bugiardo, un traditore, una volpe.
Lui: Forse hai ragione, lo sono.
Lei: Sparisci dalla mia vista, non voglio mai più vederti.
Lui: Va bene, ma prima lasciami dire una cosa e poi me ne vado dalla tua vita.
Sai bene che il mio lavoro non è stare davanti a un computer, né dietro una scrivania, né rispondere a un telefono. Il mio lavoro è pesante. Ogni giorno mi alzo alle tre del mattino per andare a lavorare e non ho un orario di uscita.
Lei: Anche il mio lavoro è pesante, ma non mi lamento e non per questo ti sono stata infedele.
Lui: Lo so, ne sono consapevole, e non voglio giustificarmi.
Lei: Sbrigati, devi andartene. Non voglio più vederti.
Lui: Va bene, ma mentre raccolgo le mie cose lasciami finire.
Ogni volta che torno a casa, sono stanco, quasi morto, esausto. E so che anche il tuo lavoro è faticoso e torni a casa nelle stesse condizioni. Ma io mi faccio una doccia, mi rado, mi metto il profumo per te. Trovo energie che nemmeno pensavo di avere, tutto per te, e spesso non te ne accorgi nemmeno.
Arriva il momento di andare a dormire e andiamo insieme in camera da letto. Tutto fa pensare che passeremo del tempo insieme, ma non è così. Quando ti cerco, mi rispondi: “Uff, hai iniziato a rompere di nuovo, sono stanca, ho mal di testa, mi fanno male i piedi.”
Anche io ho mal di testa, anche la mia schiena è a pezzi. Le mie mani sono callose, le mie gambe non ce la fanno più e i miei piedi bruciano dopo una giornata passata con gli stivali.
Molte volte mi sono sdraiato nudo accanto a te, e tu non te ne sei neanche accorta.
Lei: Sì, ma altre volte ho accettato.
Lui: Sì, lo so. Ma mi dicevi di fare in fretta, che avevi sonno e che dovevi svegliarti presto.
Anche io devo svegliarmi presto, anche io ho sonno, ma ho bisogno di te. Ho bisogno di te come moglie, come compagna, come amica, come amante. Ho bisogno di sentire la tua pelle, ascoltare il battito del tuo cuore, la tua respirazione. Ho bisogno di renderti mia e di essere tuo.
Ma eri sempre stanca, di cattivo umore, e per quanto te lo dicessi, non ti importava. Eri tu e il tuo lavoro, solo quello.
Molte volte non c’era neanche un bacio della buonanotte, e al mattino non ti accorgevi nemmeno di quando uscivo per andare a lavorare.
E poi è apparsa lei. Non ho mai voluto ferirti, né mentirti, né tradirti. Ma le cose sono successe poco a poco. L’attenzione che tu non mi davi più, lei me la dava. Il tempo che tu preferivi passare dormendo, lei lo passava sveglia, chattando con me. E tu non te ne sei mai accorta.
E una cosa ha portato all’altra. Ho finito per perdermi nella sua pelle, intrappolato nelle sue braccia, perso nel suo sguardo. E mi sento male perché molte volte, guardando lei, avrei voluto che fossi tu.
Ma sì, hai ragione. Ora sono un donnaiolo, un bugiardo, un traditore, tutto quello che vuoi. Ma ho smesso di mendicare un abbraccio, un bacio, una carezza, e soprattutto, ho smesso di mendicare amore.
Riflessione:
Che tu sia uomo o donna, presta attenzione al tuo partner. Non permettere che la routine vi rubi ciò che una volta avevate.
8 notes
·
View notes
Text
Lei: Mi hai tradito?
Lui: Sì.
Lei: Sei come tutti gli altri, un cane, un donnaiolo, un bugiardo, un traditore, una volpe.
Lui: Forse hai ragione, lo sono.
Lei: Sparisci dalla mia vista, non voglio mai più vederti.
Lui: Va bene, ma prima lasciami dire una cosa e poi me ne vado dalla tua vita.
Sai bene che il mio lavoro non è stare davanti a un computer, né dietro una scrivania, né rispondere a un telefono. Il mio lavoro è pesante. Ogni giorno mi alzo alle tre del mattino per andare a lavorare e non ho un orario di uscita.
Lei: Anche il mio lavoro è pesante, ma non mi lamento e non per questo ti sono stata infedele.
Lui: Lo so, ne sono consapevole, e non voglio giustificarmi.
Lei: Sbrigati, devi andartene. Non voglio più vederti.
Lui: Va bene, ma mentre raccolgo le mie cose lasciami finire.
Ogni volta che torno a casa, sono stanco, quasi morto, esausto. E so che anche il tuo lavoro è faticoso e torni a casa nelle stesse condizioni. Ma io mi faccio una doccia, mi rado, mi metto il profumo per te. Trovo energie che nemmeno pensavo di avere, tutto per te, e spesso non te ne accorgi nemmeno.
Arriva il momento di andare a dormire e andiamo insieme in camera da letto. Tutto fa pensare che passeremo del tempo insieme, ma non è così. Quando ti cerco, mi rispondi: “Uff, hai iniziato a rompere di nuovo, sono stanca, ho mal di testa, mi fanno male i piedi.”
Anche io ho mal di testa, anche la mia schiena è a pezzi. Le mie mani sono callose, le mie gambe non ce la fanno più e i miei piedi bruciano dopo una giornata passata con gli stivali.
Molte volte mi sono sdraiato nudo accanto a te, e tu non te ne sei neanche accorta.
Lei: Sì, ma altre volte ho accettato.
Lui: Sì, lo so. Ma mi dicevi di fare in fretta, che avevi sonno e che dovevi svegliarti presto.
Anche io devo svegliarmi presto, anche io ho sonno, ma ho bisogno di te. Ho bisogno di te come moglie, come compagna, come amica, come amante. Ho bisogno di sentire la tua pelle, ascoltare il battito del tuo cuore, la tua respirazione. Ho bisogno di renderti mia e di essere tuo.
Ma eri sempre stanca, di cattivo umore, e per quanto te lo dicessi, non ti importava. Eri tu e il tuo lavoro, solo quello.
Molte volte non c’era neanche un bacio della buonanotte, e al mattino non ti accorgevi nemmeno di quando uscivo per andare a lavorare.
E poi è apparsa lei. Non ho mai voluto ferirti, né mentirti, né tradirti. Ma le cose sono successe poco a poco. L’attenzione che tu non mi davi più, lei me la dava. Il tempo che tu preferivi passare dormendo, lei lo passava sveglia, chattando con me. E tu non te ne sei mai accorta.
E una cosa ha portato all’altra. Ho finito per perdermi nella sua pelle, intrappolato nelle sue braccia, perso nel suo sguardo. E mi sento male perché molte volte, guardando lei, avrei voluto che fossi tu.
Ma sì, hai ragione. Ora sono un donnaiolo, un bugiardo, un traditore, tutto quello che vuoi. Ma ho smesso di mendicare un abbraccio, un bacio, una carezza, e soprattutto, ho smesso di mendicare amore.
Riflessione:
Che tu sia uomo o donna, presta attenzione al tuo partner. Non permettere che la routine vi rubi ciò che una volta avevate... ♠️🔥
9 notes
·
View notes
Text
"Anche la donna si masturba
Dalla pubertà
Si sveglia eccitata
Guarda anche video pornografici
A volte ha bisogno di un orgasmo per rilassarsi
Per alleviare il mal di testa,
Per dormire meglio.
Anche la donna si fissa sul corpo maschile e ha le sue parti preferite.
Ci sono donne che amano delle belle natiche.
Anche le donne piace ricevere un buon orale.
Alle donna piace essere scopat* per bene.
Anche la donna si tocca in bagno o i qualsiasi altro posto, immaginando situazioni eccitanti.
Si eccitano involontariamente.
A volte si bagnano le mutande solo con poche parole.
È un gioco mentale.
Le donne hanno la stessa intensità sessuale degli uomini, ciò che cambia è la forma dei genitali e anche i loro molteplici orgasmi permettono loro di godere del sesso con più intensità, c’è più desiderio."
Web
27 notes
·
View notes
Text
💫 ANIPLEX ONLINE FEST 2024: ANNUNCI, TRAILER E ALTRE INFO SVELATE DURANTE L'EVENTO!
Tante notizie belle, trailer da hype train e uno scherzo a cui non ha riso nessuno. Edizione completa, a tutto tondo.
Niente panico! Ce l'abbiamo fatta! Ripeto: ce l'abbiamo fatta! Mettetevi seduti e non mi dite che volete andare a letto presto, non si può. Ci sono le millemila novità dell'Aniplex Online Fest 2024 qua, oh! La mega diretta streaming di 4 ore annuale che c'è stata lunedì dai!
Ma Silenzio-kun, se questa roba è uscita lunedì come mai ce la riporti mercoledì sera e pure tardi? Perché se non forzavo le tappe forse arrivava pure giovedì o venerdì. Non scherzo KEKWait.
Purtroppo possiedo un'aura potentissima, ma sfigatissima, che attira inesorabilmente il massimo sforzo. Sempre, in ogni occasione e per qualsiasi cosa. Va da sé che, se mi capita di avere vari impegni e lavori da fare irl, il tutto accade in quella esatta settimana in cui ci sono annunci che vengono fuori dalle fottute pareti: di fine stagione, di inizio stagione, dei simulcast, da questo e da quell'evento. Un massacro insomma.
Partono quindi le maledizioni, Yog-Sothoth si sveglia e mi grida che devo smettere di fare casino, la Luna di Sangue si leva su Yharnam, l'armata delle tenebre si raduna sotto casa... poi mi dico che nessuno fa dei report belli come i miei, guardo i trailer, mi calmo e tutto torna a posto. Gli anime hanno salvato il mondo ancora una volta.
🔶🔸VIRGIN PUNK
Apertura a bomba con il reveal che mi ha spiazzato di più, sia per la qualità mostrata nel teaser trailer (anche se non so quanto possa essere rappresentativa del prodotto finale, visto che le produzioni di solito molto raramente sono così consistenti), sia per la collaborazione in sé.
Lo studio Shaft (Madoka Magica, Monogatari Series, Un marzo da leoni) sta infatti lavorando con lui, the man, the myth, Yasuomi Umetsu (Kite, Mezzo, Wizard Barristers, Galilei Donna) in persona!
Non si è ben capito se si tratti di una serie tv, di OAV o di film. È stato solo anticipato che la "prima storia", intitolata Clockwork Girl, verrà proiettata ad inizio estate 2025 in due cinema, a Tokyo e a Osaka.
L'unica cosa che posso aggiungere, oltre alla mia trepidazione e curiosità nel vedere cosa hanno combinato, è che la sceneggiatura di questo bombastico action scifi è stata affidata a Yuya Takahashi (Kubo Won't Let Me Be Invisible, Lupin III: L'avventura italiana).
youtube
🔶🔸MAY I ASK FOR ONE FINAL THING?
L'action romcom di Nana Otori sta per diventare una serie animata, che vedremo approdare in streaming su Crunchyroll nel corso del 2025.
Il progetto ha come regista Kazuya Sakamoto (Kaginado) e sta venendo realizzato presso gli studi di LIDENFILMS (Insomniacs After School)e LIDENFILMS Kyoto Studio (She and Her Cat: Everything Flows).
youtube
🔶🔸THE FRAGRANT FLOWER BLOOMS WITH DIGNITY
Lo school romance manga di Saka Mikami ispirerà una serie animata, in programma per il 2025.
Dal teaser si vede già che sarà un altro absolute banger made in CloverWorks (The Elusive Samurai, Bocchi the Rock!).
youtube
🔶🔸MONO
Una nuova commedia slice of life si staglia all'orizzonte per riscaldare il mio cuore nero e inaridito da softy edgelord ed è tratta da un manga di Afro (Laid-Back Camp). My body is ready.
Anche questa serie è in programma per il 2025 e segna sia il debutto alla regia di Ryota Aikei, che il primo lavoro targato studio Soigne.
Come vedete stampato sull'immagine promozionale, la voce di Satsuki Amamiya sarà quella di Haruna Mikawa (Jin-Ah Sung in Solo Leveling).
🔶🔸INTRODUCTION TO MINERALOGY
Di questa ve ne ho parlato giusto pochi giorni fa e, oltre a un teaserino, è stato svelato chi si sta occupando dell'adattamento.
L’educational adventure slice of life di Keiichiro Shibuya verrà trasformato in una serie televisiva Shingo Fujii (ONIMAI: I'm Now Your Sister!), che sta dirigendo il tutto presso Studio Bind (Mushoku Tensei: Jobless Reincarnation).
Come vi dicevo, al momento il debutto è atteso per un generico 2025.
youtube
🔶🔸FATE/STRANGE FAKE
Non un grande aggiornamento per l'attesa serie animata tratta dalla novel firmata dal mitico Ryohgo Narita (Durarara!!, Baccano!, Dead Mount Death Play).
Pur essendo passato un anno dall'annuncio, in occasione ell'Anime Expo, e dalla trasmissione dello special Whispers of Dawn, per il momento è stato confermato che il debutto mondiale in anteprima avverrà questo novembre, molto tematicamente, in quel di Los Angeles.
Come lo speciale televisivo del 2023, potremo vedere prossimamente (ma non si sa quando di preciso) la serie in streaming grazie a Crunchyroll.
Il timone presso A-1 Pictures (Makeine: Too Many Losing Heroines!, NieR:Automata Ver1.1a) rimane saldamente nelle mani di Shun Enokido e Takahito Sakazume, che hanno entrambi già lavorato a Whispers of Dawn e agli incredibili spot per Fate/Grand Order.
🔶🔸SWORD ART ONLINE ALTERNATIVE: GUN GALE ONLINE (Stagione 2)
Torna a mostrarsi con un nuovo trailer anche lo spinoff di SAO che è meglio di SAO! Siete pronti? La seconda stagione della serie sbarcherà in streaming su Crunchyroll dal 4 ottobre.
Lo staff è lo stesso della prima stagione, che nel frattempo potete recuperare su Prime Video e Netflix, oltre che in Blu-ray.
La regia insomma è ancora nelle mani di Masayuki Sakoi (Cautious Hero,A3! Season Autumn & Winter) e la produzione è tornata in casa A-1 Pictures (Lycoris Recoil, Mashle: Magic and Muscles).
youtube
🔶🔸PUELLA MAGI MADOKA MAGICA THE MOVIE: WALPURGISNACHT RISING
Spero abbiate fame perché, nonostante il lungo posticipo, Shaft (Pretty Boy Detective Club, Monogatari Series, Un marzo da leoni) sta chiaramente cucinando forte.
Se ricordate bene, l'inatteso ma più che benaccetto quarto film della saga, era stato programmato per l'inverno 2024 per poi sparire completamente dai radar. Il debutto in sala, ora, è stato fissato per questo inverno.
Il nuovo capitolo nell'onirico mondo di sentimenti e dolore delle maghette di Yukihiro Miyamoto (Magia Record, Arakawa Under the Bridge) vedrà, dunque, la luce ad inizio 2025. Non vedo l'ora che arrivi anche qua in Italia!
youtube
🔶🔸 SOLO LEVELING (Stagione 2)
Poche nuove, ma buone nuove. Dall'evento è emersa solamente questa nuova locandina, che ci annuncia che la seconda stagione del popolare action fantasy tratto dall'omonimo fumetto coreano, piazzato sui nostri scaffali da Star Comics, arriverà su Crunchyroll da gennaio 2025.
L'unica cosa in più è che il 29 novembre, i fan giapponesi potranno vedere in anteprima i primi due nuovi episodi della serie, perché verranno proiettati nei cinema assieme al film riassuntivo della prima stagione.
🔶🔸AMEKU M.D. - DOCTOR DETECTIVE
Un detective in corsia, ma anime! Nice. Ok, è una citazione da vecchi, ma ehi, continuano a fare le repliche in tv.
La serie ispirata alla medical mystery novel di Mikito Chinen inizierà a gennaio 2025 e indovinate un po' chi la pubblicherà in streaming?Ma elementare Watson: Crunchyroll!
Il breve promo ci dice che la regia è di Kazuya Iwata (7th Time Loop, Love After World Domination) e lo staff al lavoro è quello di Project No.9 (I Tormenti della Vampira Reclusa, Senpai is an Otokonoko).
youtube
🔶🔸MIKADONO SAN SHIMAI WA ANGAI, CHOROI
L'harem romcom di Aya Hirakawa, con al centro le tre feisty sorelle Mikadono, comincerà ad andare in onda nel corso del 2025.
A dirigere la serie c'è Tadahito Matsubayashi (Magical Girl Site) e il tutto sta venendo confezionato presso P.A. Works (Skip and Loafer, Mayonaka Punch). Non so com'è la storia, ma quello che vedo nella locandina mi piace ( ͡ꈍ ͜ʖ̫ ͡ꈍ )
🔶🔸TO BE HERO X
Nuovo fighissimo teaser trailer per Rule of cool The Anime a.k.a. la terza webserie del peculiare franchise supereroistico cinese, in arrivo su Crunchyroll nel 2025, dove già trovate To Be Hero e To Be Heroine.
Come vi avevo già detto in altri post, la regia è affidata a Haoling Li (Heaven Officials Blessing, Link Click) e il progetto è in cantiere presso tre studi.
La colonna sonora, dallo stile inconfondibile, è firmata Hiroyuki Sawano (Kill la Kill, Attack on Titan) e nel cast si riconoscono tanti big fra i doppiatori nipponici. Stavolta hanno deciso di fare le cose in grande!
youtube
🔶🔸BLUE EXORCIST (Stagione 4)
Il nuovo trailer ci ricorda che l'arco narrativo Beyond the Snow sbarcherà finalmente su Crunchyroll dal 5 ottobre!
Da gennaio, invece, si entrerà nel vivo della The Blue Night Saga dell’action soprannaturale tratto dall'omonimo manga creato da Kazue Kato, che possiamo leggere qua in Italia grazie da Panini Comics.
youtube
🔶🔸DARK MOON: THE BLOOD ALTAR
Il webtoon illustrato da HYBE, che fa diciamo da lore espansa per il background della boy band sudcoreana ENHYPEN, diventerà presto un anime che potremo seguire in streaming su Crunchyroll.
Non ne so molto, ma il mix di urban fantasy e teen romance, con al centro scuola, vampiri, licantropi e una ragazza, mi ricorda un po' tanto Twilight. Il nome dell'istituto, Riverfield, invece mi ha fatto subito suonare il campanello di Riverdale, anche se non ci azzecca granché xD
🔶🔸DEMON LORD 2099
Ragazzi, quando ho letto che l'incipit della storia era "Il Signore dei Demoni si risveglia a Night City" non mi aspettavo che diventasse, ehm... uno streamer! Subverting expectations: lo hai fatto bene 😂
La serie è fatta in casa J.C.Staff (Tsukimichi -Moonlit Fantasy-, DanMachi) e ha come regista Ryo Ando (Interviews with Monster Girls).
È tratta dall'omonima light novel fantasy sci-fi di Daigo Murasaki e anche questa farà parte del palinsesto autunnale di Crunchyroll, con il primo episodio in programma per il 12 ottobre.
youtube
🔶🔸I'M GETTING MARRIED TO A GIRL I HATE IN MY CLASS
Di tutti gli stereotipi del genere, quello del "mi devo sposare con tizio/tizia a caso, perché sì" credo sia fra quelli invecchiati più velocemente e male. Ma ehi, una romcom è una romcom e questa va ad infoltire la lista di quelle che potremo vedere da gennaio 2025.
È basata sulla light novel nata dalla penna di Seiju Amano e segna il debutto alla regia di Hiroyuki Oshima; la produzione porta il doppio marchio di Studio Gokumi e AXsiZ (Reborn as a Vending Machine I Now Wander the Dungeon, World's End Harem).
▶️ GUARDA IL TRAILER QUA
※ NOTA ※ Purtroppo questo e i prossimi due video ve li devo linkare così, perché Tumblr non me ne fa incorporare altri nel post. Chiedo scudo!
🔶🔸RUROUNI KENSHIN (Stagione 2)
Altro trailer per generare un po' di hype, in vista del ritorno del samurai vagabondo di Nobuhiro Watsuki, che ritroveremo su Crunchyroll dal 3 ottobre.
Come vi ho già anticipato in un'altra occasione, sono stati confermati altri 24 episodi per la serie remake targata LIDENFILMS (Tokyo Revengers, Insomniacs After School).
Cambia però la regia, che vede Hideo Yamamoto (Cells at Work BLACK, La mia maestra non mostra la coda) essere sostituito da Yuki Komada (Build Divide) pe questo nuovo giro di carrozza.
▶️ GUARDA IL TRAILER QUA
🔶🔸UNITEUP! -UNIBIRTH-
Video e qualche aggiornamento sulla seconda stagione sulla serie idol al maschile di CloverWorks (Bocchi the Rock!, My Dress-Up Darling), parte del grande progetto crossmediale lanciato qualche tempo fa da Sony Music.
Gli episodi saranno diretti ancora una volta da Shinichiro Ushijima (Voglio mangiare il tuo pancreas) e inizieranno ad arrivare su Crunchyroll a partire da gennaio 2025.
▶️ GUARDA IL TRAILER QUA
E per finire... Oh boy, non ce la faccio...
L'audacia! L'assoluto sprezzo di Aniplex nel ricordarmi, a distanza di 10 anni, quella grandissima cagata delusione di Aldnoah.Zero! Quella chiacchieratissima serie mecha con alle spalle un all star team, che prometteva epicità e drama, ma poi ha portato solo una sequenza di decisioni infelici, con dei twist che hanno costretto al seppuku diversi dei miei neuroni (rest in pepperoni) e un gran finale da dumpster fire di proporzioni leggendarie, degno delle peggiori soapopera.
Come mai rivango tutto questo? Perché il 26 marzo 2025, in Giappone uscirà un nuovo cofanetto Blu-ray della serie, che includerà anche un inedito episodio post epilogo, numerato 24.5 e intitolato Fragment of Rain -The Penultimate Truth-.
Fermiamoci un momento ad interiorizzare una cosa: hanno annunciato questo e non una seconda stagione di 86 - Eighty Six. Let that sink in.
⫸ NON VUOI PERDERTI NEANCHE UN POST? ENTRA NEL CANALE TELEGRAM! ⫷
Autore: SilenziO))) Se usate Twitter, mi trovate lì!
blogger // anime enthusiast // twitch addict // unorthodox blackster - synthwave lover // penniless gamer // INFJ-T magus
#aniplex#aniplex online fest#fiere#aniplex online fest 2024#anime#crunchyroll#streaming#kaoruhana#virgin punk#fate strange fake#sword art online#mono#ruri no houseki#saihito#uniteup!#mikadono#introduction to mineralogy#rurouni kenshin#mikadono sanshimai wa angai choroi#ameku md#doctor detective#kurakon#dark moon#enhypen#solo leveling#blue exorcist#madoka magica#to be hero x#demon lord 2099#aldnoah zero
8 notes
·
View notes
Text
Non ti azzardare ad insegnare a mia figlia ad avere paura del bosco.
In questo modo è stato creato il timore della ricerca interiore.
Non voglio che mia figlia limiti il suo viaggio a luoghi aperti, luminosi, luoghi che sono facili da toccare e vedere.
Perché ho imparato che a volte la verità di ciò che siamo sta nelle ombre e in luoghi umidi in cui i funghi crescono e le piante crescono lateralmente e verso il basso e in nuovi modi, a casaccio alla ricerca di sole.
Il mio viaggio mi ha insegnato questo, che le donne entrano in questo mondo con una foresta – antica, frastagliata e saggia – una foresta annidata dentro la loro anima.
Così sì...puoi provare a spaventare mia figlia perchè rimanga fuori dalla foresta, ma ho l’intenzione di raccontarle la sua capacità di mettere radici e di rispettare le radici degli altri. Che queste sono le vene, il suo collegamento all’amore, al Divino, le radici dietro a se stessa.
Ho intenzione di insegnarle che le sue radici del cuore la ancorano, che il verde è il colore dell’amore.
Mia figlia saprà che le cose possono nascere e crescere selvagge dentro la sua anima-foresta: idee, pensieri, segreti, intuizioni, ma che esse possono morire in inverno, quando sono state rese libere e hanno avuto il loro tempo al sole.
Lei capirà che l’anima-foresta ha molti sentieri ombreggiati su cui la luce può scintillare e giocare brutti scherzi, ma che fare l’esperienza di andare nella direzione sbagliata una volta ogni tanto non è che un breve momento una volta che si è avviati sulla strada giusta.
Io insegnerò a mia figlia che la sua anima-foresta è lì per lei, per ritirarcisi, così che lei possa trovare la vera abbondanza, il vero nutrimento e la vera pace, che contiene il mistero per il senso della vita.
Le ombre sono lì per rendere ancora più emozionante il viaggio per scoprire il mistero.
Se mai arriverà un momento in cui mia figlia si sentirà abbattuta, io le farò vedere che nell’anima-foresta c’è sempre vita brulicante sotto la superficie. Come una civetta che insegue un topo al chiaro di luna, una parte di lei da qualche parte è sempre sveglia e vivace pacificamente nel silenzio; all’erta, che osserva, in attesa.
Quindi, non ti azzardare a insegnare a mia figlia a temere la foresta.
Sai quelle storie che parlano del lupo nel bosco? Io insegnerò a mia figlia che lei è il lupo – libera, primordiale e collegata alla luna.
Farò in modo che mia figlia sappia che lei è la donna saggia che vive nella sua stessa anima-foresta. Le dirò che la saggia è la vegliarda, la sua antenata, la sua saggezza, la luna nera in tutta la sua gloria.
Non vi è alcun mistero oscuro che può spaventare mia figlia perché ho intenzione di insegnarle che lei è al centro di quel mistero, che il suo potere divino femminile è il più grande mistero per tutti coloro che non lo comprendono. Quindi non ti azzardare ad insegnare alle nostre figlie a temere il bosco. Non piú.”
🪶 Ty Chambers
#frasi#quotes#pensieri#citazioni#frasi sulla vita#libri#love#pagan witch#strega#wicca#witches#wolf#emotional#nature#eclectic wicca#wiccablr#magic#wild child
7 notes
·
View notes
Note
Ho avuto per anni una relazione sessuale con una donna di una decina di anni più grande di me. Madre, lavoratrice, teatrante. Molto disinibita. Stanotte mi sono svegliato all’improvviso e mi sono avvicinato a lei, ci siamo strusciati un po’ e poi glielo ho messo nel culo, con infinita dolcezza, mentre era ancora mezza addormentata. Preso da scrupolo stavo uscendo per rifarlo quando era del tutto sveglia ma lei mi ha bloccato con una mano e ha detto NO. E si è spinta contro di me. Uno dei momenti più belli della mia vita, in quel momento l’ho davvero amata
.
6 notes
·
View notes
Text
Il clandestino che entra in in Italia, va bene.
Il demente che blocca una strada sedendosi per terra, va bene.
I centri sociali che ti occupano la casa, va bene.
Lo sciopero selvaggio, va bene.
Gennaro che si sveglia e si sente donna e vuole entrare nello spogliatoio femminile, va bene.
Gli islamici che vogliono la sharia in Italia, va bene.
Il problema sei tu che accendi il camino, guidi la tua auto e vuoi decidere per cosa vaccinarti.
Nelle loro libertà, non è compresa la tua.
Nella loro libertà, tu vai multato. Per tutto.
Alex Bazzaaro
42 notes
·
View notes
Text
Partita vinta. O persa per sempre
Se avevo voglia, bastava soltanto che mi facessi trovare nuda, perché tu mi saltassi addosso, mi strappassi gli slip e mi possedessi. È sempre stato matematico: non hai mai potuto resistermi. Il mio culo era ed è tuttora un potentissimo magnete per la tua libidine.
Ma stasera è successo l'imprevedibile: mi ero preparata con cura, depilata, profumata e truccata per te. E mi sono fatta trovare nella tua posizione preferita: pronta per essere usata, amata e violata dolcemente da te. E ti volevo: ti desideravo tanto. Ma tu non mi hai degnata di uno sguardo! “Buonanotte, cara.” Non riuscivo a dormire, dalla rabbia! Ho provato a toccarti, ma già dormivi.
Poi ho capito: avevo avuto dei segnali, delle indicazioni sottili dalle mie amiche. Hai un'altra! Porca puttana: cafone. Vile. Spergiuro. Bieco approfittatore. Non ci credo ancora adesso! Sono ferita, frustrata. Tutte le promesse, le parole di miele, il futuro insieme… tutto in vapore. Che in alto si condensa sotto forma di orribili nuvoloni neri. Che oscurano il sole della mia innata, genuina dolcezza e fanno piovere lacrime opache sulla mia anima.
Mai credere a un uomo che ti giura eterno amore. Mai credere all'amore in generale. Eppure… sotto sotto non smettiamo mai di cercarlo, desiderarlo. E ci basta un complimento, un sorriso o uno sguardo insistente, perché la speranza cominci automaticamente a farci schiudere.
Il cuore di noi donne ha una porta d'ingresso dalla serratura assolutamente inutile. Nessuna protezione. E dalle finestrelle dei nostri cuori escono di continuo gli spifferi del desiderio di essere notate, desiderate. Amate.
Tutte indistintamente abbiamo nell'anima, nascosta ma sempre sveglia, una brama irrazionale di essere la donna di qualcuno che ci ami e protegga. E già sappiamo che soffriremo. Siamo naturalmente predisposte alla sottomissione. Siamo i salmoni che risalgono la corrente dell'amore. “In direzione ostinata e contraria.”
RDA
14 notes
·
View notes
Note
Loved Anastasius post 💓💓Need a part 2 or Ana pov please!!
𝑫𝒂𝒓𝒌! 𝑨𝒏𝒂𝒔𝒕𝒂𝒔𝒊𝒖𝒔 𝒅𝒆 𝑨𝒍𝒈𝒆𝒓 𝑶𝒃𝒆𝒍𝒊𝒂 𝒙 𝒓𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓
𝔒𝔭𝔢𝔯𝔞 ➵ Who Made Me A Princess
𝔄𝔳𝔳𝔢𝔯𝔱𝔢𝔫𝔷𝔢 ➵ Comportamento Yandere, tentato omicidio, utilizzo veleno per topi, tortura, ossessione, possessione, disumanizzazione, menzione all’omicidio, sangue, abuso fisico e mentale, manipolazione,
𝔓𝔞𝔯𝔬𝔩𝔢 ➵ 1791
⟢𝙿𝚛𝚎𝚌𝚎𝚍𝚎𝚗𝚝𝚎 / 𝚂𝚞𝚌𝚌𝚎𝚜𝚜𝚒𝚟𝚘 ⟣
Era difficile per Anastasius descrivere il suo primo incontro con (Nome) mentre per (Nome) è l’incubo più ricorrente quando dorme e quando è sveglia.
Lei semplicemente non gli ha mai rivolto attenzioni in primo luogo. Non gli rivolse attenzione neppure quando aveva l’opportunità di apparire in buona luce agli occhi del principe e non lo avrebbe mai davvero fatto ad essere sinceri solo le circostanze hanno portato al loro incontro.
Era una nobildonna, figlia di un Visconte, di cui Anastasius non ricordava neppure il nome, quindi ovviamente aveva accesso ai balli a palazzo, eppure non l’aveva mai notata prima. Una ragazza misteriosa, silenziosa ed elegante, che si circonda della sua cerchia ristretta e in cui è riuscita a nascondersi per molto tempo. Era davvero una persona che difficilmente e normalmente non si sarebbe notata nella folla e Anastasius non l’ha fatto ovviamente. Avrebbe potuto essere così per sempre se non avesse fatto quel ingenuo piccolo primo passo.
(Nome) era certamente una ottima e silenziosa osservatrice, i grandi occhi (Colore) erano certamente la sua qualità più evidente. Era anche un'ottima ascoltatrice e forse il suo acume era stata la sua rovina più grande.
Ma ancora di più la vana speranza che proclamare a qualche guardia di nascosto che qualcuno stava per avvelenare il principe senza essere notata o interroga era davvero da ingenui.
Portata davanti a una folla di nobili, l’unica cosa che fece era proclamare il complotto che si rivelò vero.
Anastasius fu salvato e assolutamente interessato a cosa fosse passato per la testa della ragazza in quella notte. Era spaventata dalla scoperta? Era preoccupata per lui? È venuta subito a denunciare il fatto? Oppure ci ha ripensato ancora e ancora cercando i benefici per lei? O forse voleva farsi vedere agli occhi dell’Imperatore?
Lui doveva saperlo: Che tornaconto aveva esattamente da tutto questo quella donna di poco conto? Non poteva averlo fatto solo per pietà… o invece si. Anche se non era realmente pietà ma più senso di colpa, ma comunque non aveva un tornaconto. Non ci stava guadagnando assolutamente niente.
Lo status e la popolarità di (Nome) non era cambiata. Anche se si parlava del complotto nessuno parlava che era stata lei a sventarlo semplicemente parlando e qualora l’avessero scoperto la (Colore) li avrebbe semplicemente liquidati. (Nome) non si era nemmeno presentata al palazzo imperiale per riscuotere il favore dell’Imperatore.
Per qualche strana ragione, Anastasius sperava che lo facesse, che prima o poi venisse e si presentasse per quella persona terribile e scalatrice sociale che lui sperava fosse. Ma non lo fece, anzi, non si fece nemmeno vedere ai balli sociali.
Doveva vederla.
Quando fu davanti alla tenuta del Visconte il suo Entourage chiacchieró rumorosamente riguardo la vista dell’abitazione circondata dal verde.
Ma lo sguardo del principe era semplicemente rapito dalla figura della figlia del Visconte che era scesa insieme al padre e alla madre per offrire la loro ospitalità al reale.
(Nome) non aveva detto una parola da quando era arrivato e non sembrava intenzionata a farlo.
❝ Qual’è il tuo intento? ❞ Una volta rimasti soli, fu Anastasius a parlare alla donna. Come appena risvegliata da un sogno, sbatte le palpebre mentre cercava di capire cosa potesse intendere l’uomo. Lei non aveva fatto assolutamente niente per dare l’impressione che lui aveva in qualche modo frainteso. ❝ Perdonatemi Vostra Maestà, per qualsiasi cosa io possa aver fatto, tuttavia io non capisco. ❞ Quella frase è uscita con una certe elegante e compostezza da parte di lei. L’espressione tornò neutrale e distante.
Era certamente abile per essere una donna qualsiasi e senza una vera importanza. ❝ Cosa avete ottenuto da quel giorno al ballo, quando mi avete salvato la vita. ❞ Un'espressione di chiarezza stiró l’espressione della donna che sembrava essere troppo matura per la sua età. Si spostó leggermente dalla posizione in cui era, e lo stesso fece lui di conseguenza. ❝ Penso abbiate frainteso, Sua Maestà. Io non ho ottenuto qualcosa dalle mie azioni. ❞ (Nome) fece una pausa, prese un sorso della bevanda fresca, si asciugó la bocca con il fazzoletto ricamato per poi parlare di nuovo. ❝ Mi è semplicemente sembrato giusto farlo, tutto qui. Se insistete, sparirò dalla corte, o ancora verrò a riscuotere il favore così da far tacere le voci.❞ Anastasius era rapito da questa donna. Dalla voce monolinea e calda, dai gesti semplici ed essenziali e dallo sguardo puntato ovunque tranne che nei suoi occhi.
Non stavi mentendo… e non era quello ad infastidirlo. Ma più che altro la semplicità con cui tu volevi risolvere la cosa. Come se fosse qualcosa di semplice e poco conto. Un bisticcio tra bambino o un ladruncolo da quattro soldi.
❝ Credi davvero di poterlo risolvere con così poco? ❞ ❝ Perché non dovrebbe essere così? Vi turba questa cosa? Possiamo trovare un compromesso se Sua Maestà lo desidera. ❞ Certo… Anastasius ha capito ad un tratto. (Nome) stava cercando di risolvere la faccenda il più velocemente possibile. Ecco perché era stato facile rimanere da soli e lei non aveva mosso un ciglio a questo comportamento.
Potrebbe quasi ridere in realtà. Volevi sparire sotto un velo trasparente senza voler essere notata? (Nome) voleva che lui non avesse mai notato che lei esisteva. Faceva davvero ridere e perciò rise di gusto. L'espressione di (Nome) si corrucció all’improvviso cambiamento del principe, prima di assumere un’espressione altamente preoccupata. Stava parlare ancora, forse chiedendo se stesse bene, se volesse qualcosa o se lei avesse detto qualcosa di sbagliato.
❝ Hai Ragione, Lady (Nome). Perché non semplificare tutto! ❞ Una sottile linea di dubbio e paura per le prossime parole del principe era ben percettibile dall’espressione della giovane Lady. ❝ In che m-modo? Sempre se non sono inopportuna, Mio Principe.❞ No, non era inopportuna, infondo non sarebbe possibile per lui riscuotere il favore se lei non ne era a conoscenza.
❝Ho bisogno di una fidanzata, mia signora.E voi sareste perfetta per il ruolo. ❞
❝ Sei silenziosa questa mattina, mia signora❞ La figura del principe fece capolino nei suoi appartamenti o meglio dire i loro appartamenti. L’ elegante passo del principe lo portò a sedersi al fianco della sua amata che si irrigidì alla semplice vicinanza. I suoi occhi erano posati su di lei ad analizzare come il suo portamento fosse rigido e impostato in sua presenza e di come il piccolo ago si stesse a poco a poco piegando tra le dita della donna. Una donna certamente degna di apparire con il principe, che non aveva secondi fini e che era troppo spaventata e intelligente per cercare di fargli del male. Lui semplice la adorava alla follia. Una follia fuori da qualsiasi controllo, che divorava entrambi. Lei dall’esterno e lui dall’interno.
Le porse un fiore come era solito fare ogni giorno, forse sperando che lei si sciogliesse ad un gesto così galante. La Rosa Inglese aveva un rosso intenso e brillante. Si aspettava che (Nome) la prendesse e lei lo fece, per poi posarla da qualche parte vicino a lei. Non degnó ulteriormente il fiore di attenzioni, tanto sarebbe sfiorito entro pochi giorni.
❝ Io sono sempre silenziosa, vostra maestà. ❞ Forse rivolgersi così a lui non era davvero la scelta più furba che abbia mai avuto, tuttavia che lei fosse rimasta in silenzio o avesse parlato non sarebbe cambiato niente in situazioni come queste. ❝ Questo è vero. ❞ Cantò con interesse alla sua schiettezza. Con il tempo era cambiato il comportamento di (Nome) o forse si è solo rivelata come la persona che solo le sue cerchie strette conoscevano davvero bene e questo non poteva fargli piacere. Ogni tanto si assicurava di tenerla al suo posto per accertarsi che non diventasse troppo audace ma tutto sommato gli è piaciuto quel suo modo spesso sfacciato, soprattutto quando la pressione la fa crollare come un castello di carte. ❝ Anche se a dire la verità mi piace di più quando piangi e implori. ❞
Come se fosse possibile, (Nome) si irrigidì ancora di più. Non era mai un buon segno quando parlava sotto minacce velate e lei ne sembra davvero consapevole. In quel momento poteva sentire tutti i lividi, i tagli, le ferite e le scottature che Anastasius le aveva procurato, bruciare all’unisono.
Con uno schiocco di dita la porta della stanza si aprì e una serie di cameriere entrarono per servire il tè. Il profumo leggero di rose si diffuse nell’aria, a causa della rosa regalata e dell’aroma del tè.
(Nome) non si è sorpresa di tutta quella gente che era disposta a servirli, ma si è sorpresa del fatto che insieme non ci fosse qualcuno che avesse fatto qualcosa per cui, secondo Anastasius, andasse punito.
❝ Cosa hai in mente? ❞ Le parole tremarono mentre si spostava a guardare i presenti ed infine il suo fidanzato. ❝ Assolutamente niente, mia casa principessa. ❞ Fece segno a qualcuno mentre parla e successivamente una tazza le venne servita. Il liquido ambrato, leggermente rosato, le fumava sul viso.
C’è qualcosa nel the. Non poteva che essere quello, lui aveva sempre doppi fini. Perché ora sembra solo canzonarla e prenderla in giro senza mai fare qualcosa. Deve avere qualcosa in mente, si scervelló nel pensare a qualsiasi scenario, situazione o piano, lui potesse inventarsi. O forse non stava facendo assolutamente niente, la stava solo prendendo in giro. Ma… se non fosse così.
Se il the fosse veramente avvelenato e nel fidarsi poteva firmare la sua condanna e il divertimento del principe.
Anastasius rise di gusto ad un certo punto. Provava sempre un certo gusto nel deriderla. ❝ Su su, (Nome) non fare quell’espressione o mi farai arrossire. ❞ Con la coda dell’occhio osservo il biondo mentre un’altro sbuffo di vapore gli scaldó il viso. ❝ Come potrei mai fare una cosa del genere alla mia bella Moglie? ❞ La cosa che (Nome) trovava ridicola e inquietante era che lui lo farebbe davvero, anzi, lo aveva già fatto diverse volte.
Lui aveva cercato di avvelenarla per davvero. Solo per puro divertimento. ❝ Avanti, non guardarmi come se ne fossi capace. ❞ Schioccó le dita di nuovo. Dalle porte entrarono delle guardie questa volta, mentre trascinavano una figura maschile sanguinante.
Un semplice fantino che le aveva raccolto il suo ventaglio quando le era caduto. Questa colpa era davvero così grave da dover essere punita e non solo giudicata?
Un gemito di dolore uscì dal povero ragazzo lasciato cadere a terra successivamente.
❝Adesso (Nome), dimmi quanto sei disposta a sacrificare… ❞ Anastasius giocó con la sua tazizna vuota guardando divertito la ingiusta vittima. ❝ Tu o lui? Scegli in fretta e sarò clemente. ❞
Scelse Se stessa… Affinché tutti in quella stanza potessero confermare che nessuno era più adatto e crudele di lei a stare con un principe altrettanto crudele.
#yandere wmmap#yandere who made me a princess#yandere anastasius#yandere x reader#yandere wmmap x reader#wmmap#wmmap x reader#yandere who made me a princess x reader#who made a princess#who made a princess x reader#yandere anastasius x reader#anastasius#anastasius x reader#yandere anastasius de alger obelia#yandere anastasius de alger obelia x reader#anastasius de alger obelia#anastasius de alger obelia x reader
20 notes
·
View notes
Text
Un'opinione su Revenge. Filmetto niente male sui recessi della rettificazione.
Coralie Fargeat quando è uscita con Revenge ha girato un film intero su un unico quesito, peraltro espresso a chiare lettere da uno dei protagonisti: "Perché le donne devono sempre opporre resistenza?"
Su questo "dovere" si potrebbe scrivere almeno un paragrafo, a cominciare dal fatto che la "resistenza" femminile altro non è che la spinta evolutiva, ma il discorso si fa delicato e impossibile da trattare in quattro righe.
Intanto la regista l'ha piazzata, questa riflessione, nel momento clou dell'epilogo, e senza troppi giri di parole se l'e presa con quell'impiastro maschile che semina merda e pretende di essere trattato da re.
Ora, prima che qualche uomo si senta colpito e ribadisca il fatto che non tutti fanno schifo, è chiaro che ogni qual volta si tira in ballo un problema c'è il rovescio della medaglia. Anche molte donne fanno schifo, ma il tema trattato esplicita il fallo usato come tirannia, in senso letterale e metaforico, non si parla di eccezioni e non si parla di compromessi. Si parla di quegli uomini là, inanimati e violenti di un potere completamente malato. Punto.
Una ragazza viene violentata, i torturatori pensano di aver chiuso la faccenda e invece rinasce più coraggiosa, incazzata e centrata di prima.
Revenge non è un film-pop corn sulla rappresaglia, la trama è basata su un atto drammatico e le sequenze sono amplificate da gorgoglii di carni ferite e generosi bagni di sangue. Tuttavia per certi aspetti hai a che fare con un gruppo di dementi. Per prima la protagonista, che in tutti i luoghi in cui può peccare di vanità non si rende conto di mettersi in mostra proprio davanti al peggior gruppo di sconosciuti e di lascivi in mezzo al deserto, per finire al branco dei diavoli, tanto stupidi quanto vili e vergognosi coalizzati con un leader privo di coscienza.
Eppure è proprio a questo punto che ritorna il "dovere". Prima distorto e dopo rimesso a posto. Il senso di questa Vendetta. L' obbligo e la verità dei limiti, del rispetto e dell'aiuto, a cui vengono chiamati tutti in una feroce rettifica di posizioni. Se la ragazza è costretta a uscire dalla favola di Barbie e crearsi la sua Fenice, gli uomini sono obbligati a prendersi il proprio Karma. Non si torna indietro e non ci sono sconti. La donna scende a patti con l'elemento Yang e gli uomini falliscono l'incontro con lo Yin. I dialoghi contano niente e le sole cose che cambiano gli eventi sono azioni primitive di sopravvivenza. La civiltà in quest'anfratto di terra non esiste.
Che sia per mano di due donne (regista e protagonista) è un dato del tutto non casuale*. C'è una potenza massiccia in questo casino, a cominciare dal fatto che il corpo femminile viene torturato in modi e iniziazioni differenti. Senza lesinare sulla sua fragilità, ma nemmeno sulla sua ribellione. Mai sottovalutare gli orrori e i dolori, mai sottovalutarne le conseguenze.
Qualcuno si sveglia e qualcuno muore. Si testimonia e si restitusce la brutalità subita. Perché il "dovere" chiama tutti all'appello, anche l'aguzzino che nel Super Io in cui si esalta chiede senza capire e prende quello che ha dato.
Dalla negazione al conflitto, dalla paura all'attacco, la resistenza che impera in questo film racconta la trasformazione della pena. L'uso che se ne fa e l'emersione di una tempra insospettabile e insondabile.
Quando il corpo diventa puro strumento e il distacco della vittima e del carnefice si compie nella maniera più cruenta possibile.
*La Fargeat sulle donne ha più di qualcosa da dire (si veda anche The Subtance) e la strada che preferisce è l'horror... di forma e di concetto.
#revenge#film#coralie fargeat#the subtance#violenza#coraggio#uomini#fonne#yin#yang#maschile#femmiile#forza#ego#distorsioni#consapevolezza#lavoro su di sè#responsabilità#discenrimento#zombie#società#società malata#svegliatevi#sistema#aprite gli occhi#vendetta
5 notes
·
View notes