#domani smetto
Explore tagged Tumblr posts
Text
.
#posso fare una nota a margine molto petty e bitchy quale sono io?#ho leggiucchiato un articolo di una mia collega di cui comincio a non avere una grande opinione e debbo dire#[a parte il contenuto che non conosco]#ohiaaaa com’è scritto malino signur#{poi domani smetto di ridere quando arriva il momento di parlare del mio articolo lol}
4 notes
·
View notes
Text
Che palle che siete
Sparite sempre tutti
Non durare un cazzo
Bella la novità, la persona che ti considera, la persona con cui sfogarti, la persona con cui distrarti, poi il periodo passa, stai meglio, la tua vita cambia e migliora
E allora tanti saluti e a mai più
E allora fottetevi, con affetto :)
1 note
·
View note
Text
10 MOTIVI PER CUI NON VORREI DIVENTARE FAMOSO
1. Quando sei famoso ti chiedono di rivelare il segreto del tuo successo, inventi una cosa sul momento e il giorno dopo su Libero fanno un titolo clickbait in cui ti attribuiscono la seguente frase: «Ha ragione Briatore. I giovani non hanno voglia di lavorare».
2. Siamo tutti protagonisti di almeno trenta foto poco edificanti scattate durante una gita scolastica. La nostra mente rimuove l'esistenza di quelle foto, ma loro sono da qualche parte e possono spuntare fuori all'apice della fama.
3. Chi è famoso non può neanche dire «forse non faccio del tutto schifo» e subito ribattono: «Ecco, lo sapevo. Si è montato la testa».
4. A una persona meticolosa potrebbe venire in mente di scrivere una biografia su di me per colpa della mia fama. Non voglio deludere aspiranti biografi mettendoli davanti alla triste realtà del mio rapporto simbiotico col divano.
5. Lo stile delle persone famose fa tendenza. E so già come va a finire. Un giorno indosso scarpe spaiate per la fretta, qualcuno lo nota, i salotti milanesi gridano al miracolo, la cosa sfugge di mano un po' a tutti, e mi ritrovo circondato da gente che sfoggia un sandalo e uno stivale da montagna.
6. I giornali mi stanno addosso. Ogni mia dichiarazione diventa un editoriale su Libero contro di me. Andrea Scanzi mi difende dicendo che sono un grande ma non quanto lui. Smetto di fare dichiarazioni. E su Libero cominciano a dire che il mio silenzio è un chiaro indizio di malafede.
7. Quando sei famoso non puoi dirti: «Ok, interessante, ma ora basta». Ogni tentativo di ridiventare sconosciuto si scontra con l'esistenza di una pagina su Wikipedia che parla di te. E quella pagina non può mica contenere elogi, altrimenti la gente pensa che te la sia scritta da solo.
8. Ho una giornata storta. Penso: «Domani andrà meglio». E invece il giorno dopo l'inviato di Striscia la Notizia mi bracca sotto casa, gira il coltello nella piaga con giochi di parole raggelanti e mi consegna il Tapiro d'Oro.
9. I famosi non possono salutare nessuno in uno spazio aperto perché qualsiasi loro gesto non ostile verso una persona viene interpretato come indizio di focosa relazione sentimentale. E su "Chi" i soliti ben informati rilasciano dichiarazioni tipo: «Si frequentano da un anno. È amore vero».
10. Dopo un bicchiere di troppo potrei accettare la proposta di fare un discorso motivazionale a Sanremo. Non voglio diventare astemio per evitare questo rischio.
FINE
[L'Ideota]
26 notes
·
View notes
Text
Inventario
Stasera mi sento vecchia, e tutto insieme, mi sono chiesta che cosa mai mi faccia sentire così vecchia. Così ho fatto un elenco delle cose che mi hanno portato questi 50+1 anni di vita. Comincio da domani. Domani chiudo l’ultima porta – pesantissima – con il mio passato. Taglio radici, abbandono la nave, smetto di avere una casa di famiglia, smetto di possedere un luogo nel posto dove sono…
View On WordPress
12 notes
·
View notes
Text
Sogno qualcuno che non si stanchi di quello che sono. Che non si stanchi dei miei sogni, delle mie parole, del mio cuore, del mio modo di vedere di vivere la vita, dei miei pensieri folli, del mio tremare davanti a un cielo di stelle, del mio vivere istanti che valgono eternità. Sogno qualcuno a cui non dover dire “ok, la smetto!” e che, se lo dico, vorrebbe che io non smettessi mai. Sogno qualcuno da far sedere vicino a me su una panchina per stare anche solo in silenzio. Senza aspettare nulla. Vivendo e basta. Che l��amore non è per forza domani, ma quell’ “ora e qui” che dura per sempre..
13 notes
·
View notes
Text
Mi aspettavo un primo maggio tremendo con lo startup di gestione delle caldaie commerciali in UK e tutto il team da remoto, e invece è stata una giornata tranquillissima. Per contrappasso, domani sarà una guerra? Chi lo sa. Come sempre, arriva quest'ora e smetto di connettere: divento amorfo, scarico tutto, esisto solo nei cinque sensi primari e in nessun altro modo. Fino a quando non vince il sonno.
Non manca molto al dover aggiornare, ancora una volta, la mia età nella bio di Tumblr. Piccola voce nel deserto con la quale butto fuori cose che non posso dire facilmente o convenientemente fuori da qui. Ogni tanto penso: magari dovrei smettere per un po'. Però qui mi sento sempre così tanto a casa che mi riesce davvero difficile.
Dice: non ti senti a casa stando a casa tua? Forse. Forse mi sento a casa ovunque, è questo il problema, o da nessuna parte, che poi è lo stesso, no? Quindi. Tra un po' si aggiorna l'età. Forse nel vecchio blog avevo scritto: basta, arrivato a xyz anni chiudo il tumblr e arrivederci, non ricordo più se fosse 40 o 45, nel primo caso avrei già perso la scommessa; mi è capitato di perdere delle scommesse? Hai voglia, ma io mi diverto pure se perdo. Perdere non è mai stato un problema mio, a me frega poco, è per gli altri che mi dispiace, quelli che "ci credevano", che poi non è vero, non ci credevano affatto.
Ogni tanto devo fare fuori un po' di parole così, buttandole qui, chiedo scusa e faccio penitenza.
9 notes
·
View notes
Text
🖤
Comunque,
ieri sera ho smesso di bere,
oggi di fumare,
domani mi metto a dieta
e dopodomani la smetto
di dire sciocchezze! ♡
6 notes
·
View notes
Text
Sono super contenta, domani finalmente mi vestirò carina e io e i miei amici andremo a mangiare in spiaggia come volevo, e non dovrò nemmeno più condividere il giorno con C. perché lui ha altri programmi 🥰
Okay la smetto perché so che sembro una quattordicenne ahaha, ma sono almeno otto anni che non festeggio da sola, e poi è l'unico giorno che mi fa eccitata come una bambina (okay forse non proprio l'unico visto anche natale mi fa lo stesso effetto).
5 notes
·
View notes
Text
Il mio ragazzo parte domani per Barcellona con 3 suoi amici poco raccomandabili. Saranno le esperienze passate, sarà che sono una insicura, sarà che non mi fido troppo del genere maschile ma temo. Temo tanto nonostante le sue rassicurazioni.
Alla prima tipa spagnola che inizia a seguire smetto.
Scusate sono matta lo so ma dopo che il tipo che frequentavo due estati fa (di cui ero persa) si è scopato mezza Corfù, questa cosa mi manda in para
2 notes
·
View notes
Text
Tornata da una festa di laurea, che è stata pure carina se non fosse che domani devo essere in piedi prestissimo e mi aspettano 11 ore di lavoro e questi giorni sono stati e sono pesanti, mentalmente e fisicamente e non lo so, l'unica cosa che mi viene da pensare è che forse dovrei prendermi una pausa. Da tutto quanto. Da persone, rapporti e pensare più a me stessa. Perché se non lo faccio allora chi? Che io penso pure per gli altri e probabilmente troppo, ne sono consapevole, però quando una mano serve a me? Ed un pò mi delude, soprattutto quando son persone che si reputano care.
Ma va beh la smetto di lamentarmi, e forse dovrei pensare a dormire. Dovrei guardare le cose positive, come la location pazzesca, le chiacchiere fatte e condivise, oltre al momento di per sé ed il buonissimo cibo.
Molto confusa, sarà il cumulo di stress
10 notes
·
View notes
Text
Dentro di me c’è ancora un po’ di sole tra le ombre del passato e il domani che non voglio vivere le ombre dei ricordi mi demoliscono dentro con quelle nostalgie che fanno sempre così male ma tu sei il mio risveglio ogni volta che riapro gli occhi io risento quell’amore che mi insegnasti tu un giorno con quella tua esistenza che fu come un temporale d’amore che ancora è qui e non smetto mai di riaverti dentro di risentirti forte con quei baci appassionati con quelle labbra tue profumate di cielo e quegli alberi attorno a noi lassù con quelle foglie che tremavano e non cadevano e rimanevano lì a guardarci sospese quelle foglie che non cadevano mai dentro di me ancora il sole c’era dell’amore tra le nuvole dei ricordi che hanno la nostalgia che fa male dentro perché vorrebbe ancora vivere quegli istanti che sono rimasti dentro e ancora piangono lacrime e tu sai risvegliarmi ogni volta che riapro gli occhi ti sento come se non fosse andato via nessun tempo
5 notes
·
View notes
Photo
Era il 13 gennaio di tanti anni fa, anzi era la sera prima, io e l'amico Drugo stavamo seduti a casa mia bevendo l'ennesima bottiglia di cabernet doppiata con la grappa fatta co' gli scaldabagni riadattati a distillatori in Valcamonica che ci rimediava Francesco, il tutto accompagnato da decine di sigarette e di "sigarettine" quando a una certa insomma alla televisione ne avevano parlato in continuazione: domani a Genova c'è il funerale di De André e bevi di qua fuma di là a una certa "ok partiamo andiamoci" scendiamo le scale e saliamo in macchina, di notte, è già tardi ma piano piano secondo me ci arriviamo a Genova, e eccoci sull'Aurelia con la renò-cinque solo che sull'Aurelia c'era tipo la burrasca col vento che spostava la macchina di lato e mettici pure il cabernet e le sigarette truccate allora che dici magari ci fermiamo a Grosseto e proseguiamo col treno, solo che Grosseto è un BUG DI MATRIX infatti non trovavamo la stazione ma c'era 'sta strada che ti ritrovavi sempre nello stesso punto e a una certa abbiamo pensato oddio noi qua non usciremo mai più da Grosseto poi non so come riusciamo a trovare la stazione ed eccoci su un treno di quelli di una volta con gli scompartimenti da sei, tutto sommato meglio così che continuare a fare zig-zag sull'Aurelia e all'alba scendiamo a Genova facciamo colazione con qualche altra grappa dentro un bar, siamo stanchi morti entriamo dentro la chiesa del funerale che non è male, anche perché fa freddo e non sappiamo dove andare ci facciamo un sonnetto sulle panche, il tempo di riaprire gli occhi e la chiesa è strapiena inizia il funerale, che ora a ripensarci non è stato neanche male ma all'epoca eravamo giovani e impazienti - con quell'estremismo di quando c'hai poco più di vent'anni - e poi niente ci sarebbe sembrato adatto, niente ci sarebbe sembrato abbastanza, per omaggiare De André come ci sarebbe piaciuto a noi comunque alla fine la bara va via e risuona nella chiesa l'ave maria in sardo
Deus ti salvet, Maria
Chi ses de grazia plena
De gràzias ses sa vena
E i sa (aaaaaaaaa) currentee
rieccoci piano piano fuori dalla chiesa c'è tanta gente ma noi non ci siamo accorti che fosse così tanta l'avremmo capito solo al ritorno a Roma con i telegiornali che parlavano di diecimila e più persone, la maggior parte delle quali non erano riuscite neanche a entrare in chiesa mentre noi eravamo arrivati presto e c'eravamo appennicati sulle panche delle prime file laterali, non per lungimiranza ma per stanchezza, e alla fine mentre uscivamo c'avevo accanto Beppe Grillo che oltre a essere caro amico di De André ancora non aveva deciso di diventare un arruffapopoli demagogo e quindi forse ancora si accorgeva delle cose vere e aveva visto quanto fossi abbattuto alla fine del funerale e m'ha dato due tre pacche sulla spalla mentre uscivamo come per tirarmi un po' su di morale, almeno così m'ha detto il Drugo perché io stavo talmente avvilito e talmente lesso (e ciavevo talmente fame) che non mi rendevo conto di niente, solo che non c'avevo manco un euro per mangiare quindi siamo tornati in stazione e i pochi soldi che c'aveva ancora in tasca il Drugo li abbiamo spesi ai banchetti lì davanti per comprare un libro usato di Fenoglio nelle edizioni Einaudi quelle belle con la copertina rigida - e pure oggi si mangia domani - e quindi ce ne siamo tornati a Grosseto con un altro di questi trenini superlenti che oggi tutti o quasi ci rimpiangiamo perché erano comodi ed erano umani e ci potevi leggere Fenoglio coi piedi poggiati sul sedile di fronte. Sembra ieri, all'epoca avevamo tanto rimpianto per questa morte che aveva portato via un grande artista nel fiore dei suoi anni e sapevamo di aver perso moltissimo, mentre oggi mi piace vedere quanto De André abbia contato per me, quanto io ci abbia guadagnato con lui, ma vabbe' smetto di parlarne perché negli anni Fabrizio De André è diventato una specie di brand che funziona e fa vendere e fa riempire i posti di gente con iniziative di tributo che si sono ripetute e moltiplicate a tutti i livelli, senza aver aggiunto davvero niente di niente sul piano artistico (anche e soprattutto sui palchi più importanti tipo Sanremo) e non mi viene in mente una performance che sia una che valga la pena di essere nominata o ricordata.
Tutto questo per dire cosa? Non mi ricordo neanche più, invece mi ricordo che dopo neanche due mesi sarebbe morto anche Stanley Kubrick e io era la prima volta che di fronte a persone che non conoscevo personalmente mi sentivo colpito come se fossero morti degli amici e infatti il giorno dopo mi incrociai con un amico mio che suonava benissimo e insieme avevamo cantato spesso De André nei dopocena alcolici con gente della facoltà di Lettere, lo incrociai per caso dalle parti di viale Marconi e lui mi fa "Hai saputo di Kubrick?" e io "Sì, l'ho sentito stamattina alla radio" e poi ci siamo abbracciati per strada, così, per qualche secondo, in silenzio, e ci sentivamo un po' più soli ma almeno eravamo soli insieme, ecco, forse era questo che volevo dire 🧡
Urbano Grandier, Facebook
5 notes
·
View notes
Text
Nel cuore ho per te una tenerezza senza pari. Ricordo delle espressioni, un certo modo che avevi di sorridere, l'imbarazzo che provavi nel momento in cui ti arrischiavi a parlare italiano o a confrontarti per la prima volta con persone sconosciute. E poi il momento in cui mi raccoglievi la mano con la tua prima di addormentarci, sempre, anche quando eravamo costretti su due materassi riversi sul pavimento.
Anche oggi smetto di sentire la tua mancanza domani mi sa
5 notes
·
View notes
Text
domani smetto letteralmente il mio inno da quando ho memoria
5 notes
·
View notes