#dolce sognar
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Sono una disneyana semplice mentre preparo le polpette penso alla scena romantica di Lilli e il Vagabondo
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#cucinare#cucina#polpette#Disney#disneyana#lilli e il vagabondo#lady and the tramp#cartoon#mickey mouse#dolce sognar
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Vorrei esserlo, per te
Vorrei essere il Phon di luglio, che dal deserto entri dalla tua finestra aperta e aliti sul tuo capo. Per farti sognare di essere in riva al mare di Tunisia.
Poi vorrei essere quell'acqua salata che t'accoglie e sostiene durante un bagno caldo. Uscita che sarai, vorrei essere la tenda sotto cui troverai l'ombra che ti proteggerà dal sole rovente.
Quell'ombra sarò io. Nella tenda, due ancelle appena tornate dall'oasi ti verseranno addosso dell'acqua dolce, con cui ti laverai la salsedine di dosso.
Vorrei essere anche quelle gocce, che scorreranno sul tuo corpo esitando ad andarsene. A sera, vorrei essere il lenzuolo che ti difende dal freddo della notte e che, beato lui, t'avvolgerà tutta.
Per farti sentire sicura, riscaldata, protetta. Infine, vorrei anche essere il cuscino su cui posi il capo. Per sussurrarti subliminali parole di rovente passione che ti facciano pensare a me. Mentre fai bellissimi sogni d'amore.
Aliantis
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#haiku di aliantis#absurdia di aliantis#poesia per una donna#roba del 2023#l'amore ti fa scrivere cose
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Nel 1995, il fotografo umanista Édouard Boubat, scattó una magnifica immagine del piccolo Remi, un bambino intento ad ascoltare il rumore del mare in una conchiglia troppo grande per le sue esili mani.
La foto è poetica, dolce, emozionante e profonda, ma allo stesso tempo riesce a risultare semplice, evidenziando la magia di un gesto comune e senza tempo.
Nonostante gli occhi chiusi del protagonista ostacolano un legame diretto, sono in grado di far sognare lo sueto del accusembra quasi di udire il medesimo Édouard Boubat - Remi ascolta il mare, Parigi, 1995.
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Splendide son le stelle ... Ma l' incomparabile bellezza della meravigliosa luna riflessa sul mare non ha uguali e nulla sa far sognare come lei.
- Sara-
Dolce🌙notte⭒
The stars are splendid but the incomparable beauty of the marvelous moon reflected on the sea has no equal and nothing makes us dream like it.
- Sara-
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Ecco, finalmente sei mia
Sei docile e remissiva, sempre pronta all'obbedienza. Devota e desiderosa di sacrificarti per il mio piacere. Spoglia dei tuoi vestiti sei bellissima. Quando poi metti a nudo anche la tua anima per me, solo per me, sei ancora più attraente. La perfetta schiava. Insospettabile per tutto il resto del mondo. Sei una madre tenera ma decisa. Una donna intelligente e combattiva. La persona professionalmente più cazzuta che io conosca. E malgrado due gravidanze avute in giovane età, hai un corpo da urlo. Solo guardarti mi scombussola le sinapsi. Sul lavoro e nei rapporti con gli altri non ti fai mettere i piedi in testa da nessuno. Hai dovuto tirare fuori gli artigli e sviluppare gli anticorpi adatti, dopo che tuo marito se n’è scappato in sudamerica un anno fa. Vigliacco: questo è fare veramente male a una donna. Codardo, lui non è stato alla tua altezza.
Per amare un fenomeno del cuore come te sarebbe bastato solo… esserci; il resto sarebbe venuto di conseguenza. Bisogna sempre fidarsi della vita. Che non sbaglia mai. Bastardo al quadrato: ne dovrà rendere conto a quei due angeli dei tuoi figli piccoli quando diventeranno uomini. Perché quel vero campione t'ha lasciata sola con quei due cuccioli da nutrire: di cibo, di puro amore e di tutto ciò che serve a crescerli. Dopo poco hai inoltrato opportuna richiesta di separazione per colpa. Arriverà presto. E personalmente non vedo l'ora. Io ero solo il tuo vicino cortese, quello che ti guardava con ammirazione e rispetto. Non visto, t’ho sempre guardato attentamente le gambe e il culo, però. E il tuo seno m’ha sempre fatto sognare. Comunque, t’ho aiutata come ho potuto, anche con le pratiche per la richiesta di separazione da quel verme.
Perché quando qualcuno ha bisogno, tu lo aiuti. Punto. Tu poi sei veramente speciale, per me. Ma l’avrei capito solo dopo. E ti ho anche sopportata, in questi mesi: infatti hai il tuo bel caratterino, i tuoi gusti e le tue sacrosante esigenze. Infatti è proprio nel corso di uno dei nostri frequenti e aspri confronti che ho incidentalmente scoperto il tuo meraviglioso e insolito mondo emotivo nascosto. Avevamo avuto una discussione, non ricordo nemmeno più per quale motivo; i tuoi due figli erano uno all’asilo e l’altro a scuola e sia tu che io avevamo la mattinata libera dal lavoro. Verso le dieci sei venuta a casa mia per qualcosa… aspetta… ah, si: era a riguardo del posto macchina, perché mi allargo sempre un po’ troppo, mettendoci anche la moto. Cosa che ti impedisce di aprire completamente la porta del tuo ripostiglio.
Qualcosa non mi quadrava: eri truccatissima e vestita per non fare prigionieri. Uno spettacolo e un miracolo di seduzione. Non t’avrebbe resistito un santo. Eri arrabbiata in modo esagerato, per una stupidaggine del genere. C’era un certo qual fuoco, in te. D’un tratto infatti hai alzato la voce e a sorpresa m’hai dato un bel pugno sul petto; stavi per darmi anche uno schiaffo e io t’ho bloccato il braccio, mentre con l’altra mano t’ho preso i capelli alla nuca, ma solo per farti sollevare il mento e guardarti fissa negli occhi. Volevo solo farti capire che dovevi calmarti: eccheccazzo! Tu m’hai guardato negli occhi per un secondo. Hai iniziato a piangere e poi ti sei messa in ginocchio davanti a me, ti sei afflosciata come una marionetta e a capo basso mi hai sussurrato: “adesso comandami” con la voce più dolce, tenera e adorabile del mondo.
Io non capivo: ero interdetto e stupito! Ho chiesto subito scusa della mia rudezza imperdonabile e t'ho pregata di alzarti. Sono sempre stato gentile, con una donna. Ma ho dovuto capire presto che con te tutto sarebbe stato molto diverso. E nuovissimo, per me che non ero culturalmente preparato, a gestire una gemma d'amore puro e decisamente particolare come te nella mia vita. Tu restando in ginocchio hai continuato, con voce flautata: “Non capisci. Non devi scusarti. Da adesso, anzi: dal mio passato, eterno e per sempre tu sei il mio padrone e devi ordinami di servirti. Per favore, onora la mia supplica. Ne ho bisogno per continuare a vivere. Adesso hai capito, o mio signore?” Quindi sconvolto ho sollevato il tuo mento. Ho guardato i tuoi occhi: due diamanti purissimi di passione.
T'ho aiutata ad alzarti, t’ho baciata per la prima volta ma ero molto sorpreso, perché mi sono reso conto che in qualche modo già conoscevo le tue labbra, quel tuo sapore. Ho avuto un dejà vu e t’ho stretta forte a me. Ho provato una sensazione come di “casa.” Quel fuoco era quindi un incendio d’amore che doveva assolutamente sfogare. E tu avevi scelto me. Da tempo, benedetta donna! E io stupido a non capirlo. Da quel primo momento, almeno una volta a settimana vediamo di far capitare la mezza giornata libera insieme. Preferibilmente di mattina, coi tuoi figli a scuola e all’asilo. So che posso fare della tua mente e del tuo corpo ciò che voglio. E quindi ti lego al guinzaglio, ti faccio camminare a quattro zampe, ti umilio nella tua dignità di donna. È questo che vuoi veramente, da me.
Me lo confessi ogni volta che facciamo l'amore. E ogni volta vuoi che spinga il gioco un po’ più a fondo. A volte non resisti e nel cuore della notte, mentre i tuoi figli dormono, vieni a casa mia per una mezz’ora o vengo io da te; stesso pianerottolo. Mi chiedi anche in quei rapidi incontri di darti piacere facendoti soffrire. Non manco mai di onorarti. Vuoi da me quel tipo di amore speciale. Che può essere molto coinvolgente. Sei un cucciolo smarrito. Vuoi essere dominata, comandata e quindi desideri provare tutte le durezze che posso infliggerti; null’altro ti soddisfa. Man mano, nella nostra sacra intimità sessuale, ho imparato ogni giorno di più a comandarti, a essere severo, per il tuo piacere. Sto evolvendomi assieme a te. Quando siamo da soli e sbagli a eseguire i piccoli compiti che ti ordino di svolgere - e lo fai apposta - ti infilo un plug o due e spesso ti lego anche, finché non chiederai scusa.
Anche se, quando vedo le tue lacrime, mi viene solo una gran voglia di coccolarti e basta. Capisco però che proprio quando piangi è quello il momento in cui sublimi il tuo amore per me e godi. Sei fatta così e non potrei adorarti di più. Ma comunque ti curo come un fiore. Non deve mancarti nulla. Deve essere solo un gioco bellissimo, quello tra noi due. Molto realistico, però tu sei la mia rosa preziosa. T’ho anche preso un anello, pegno d’amore. Lo indossi di continuo, non lo togli neppure sotto la doccia. Mi hai confessato che è nella tua natura molto peculiare e rara desiderare il padrone che ti tenga sulla diritta via, che adori essere punita e per questo dopo l’amore mi ringrazi sempre. Vuoi soffrire per me, piccola grande donna: servirmi, darmi piacere. Posso anche strizzarti i capezzoli: e più li stringo, più sei felice.
Mi dai il potere totale sul tuo corpo. Ti adoro. Vorrei sposarti, ma temo che nella routine matrimoniale perderei la mia meravigliosa schiava, quella che quando si manifesta è uno spettacolo di piacere e lussuria per entrambi. Tu magari a questa cosa del matrimonio pensaci, mentre adesso ti schiaffeggio e faccio diventare le tue stupende natiche di un caldo e bellissimo rosso carminio. Ecco: fra un po’ ti ordinerò di prendermi in bocca e farmi godere come sai. Obbedirai ossequiosa e mansueta. Intanto io giocherò coi tuoi seni. Li accarezzerò, manipolerò dolcemente. Ormai mi hai abituato e mi piace da impazzire, torturarti i capezzoli. Tu gongoli quando lo faccio. Ti senti lusingata e felice, se ti faccio capire in questo modo che adoro il tuo corpo. Quando starò per venire, ti chiederò di strizzarmi gentilmente i testicoli.
Eseguirai alla lettera. E ti disseterò abbondantemente. Finito, aspetterai che ti permetta di togliere il mio uccello dalla bocca. Quindi, t’è già noto, dovrai predisporti sul letto a pancia sotto. Muta e scrupolosa, avrai anche cosparso il tuo ano di vaselina. Già sai cosa ti aspetta e metterai da sola la gag ball in bocca. Io te la chiuderò dietro al collo. E te lo bacerò con trasporto, ringraziando segretamente Dio. Rito religioso, questo. Aspetterai, gambe ben allargate e braccia aperte. Le tue viscere mi riconosceranno anche stasera. Accoglierai la mia crema di maschio. Bravissima, la mia schiava. Poi però sai anche che stasera vorrò vederti bella come una dea e che ti porterò a cena fuori, rigorosamente coi tuoi figli. Che adoro. Almeno quanto adoro avere te, solo te, sotto di me. Sono entrambi miei privilegi. Tra noi due, il vero schiavo d’amore sono io.
RDA
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Non era solo una bocca no, la sua bocca poteva essere una dolce fonte di vita o una sorgente di acque limpide, o un profumato giardino in fiore, o un vulcano in eruzione o un vortice e vertigini oppure un prezioso scrigno, pieno di meraviglie infinite. Una bocca sempre profumata per il suo parlare con grazia una bocca davvero modellata da labbra carnose, che proferivano suadenti e sensuali parole, anche senza parlare. Le vedevo muoversi ed io ormai ascoltavo anche le pause e i silenzi, e sentivo tutto quello che di più amavo, tutto quello che i miei desideri e tutti i miei sensi anelavano. Tutto quello che lei amava io l'amavo insieme a lei, tutto quello che lei desiderava io lo bramavo, tutto ciò che lei sognava, io l'avevo già fatto e nominato la mia insonnia. Lei parlava e io mi ripromettevo di esaudirla. Eppure lei parlava poco, ma le sue labbra calamitavano tutto di me e ugualmente ogni mia attenzione, la sua lingua mi estasiava. Il suo alito, profumava di cannella, e lei tutta emanava inebrianti aromi di mirra e di nardo. Tutto era dono naturale, si tutto era arte, semplicemente lei era spontanea ed era proprio per questo, che sprigionava forte sensualità ed erotismo. Lei era l'emozione, lei era la scintilla e la fiamma che arde, che brucia, e che ogni volta incendiava anche me, che di emozioni mi cibo. Lei era irresistibile, perchè era Donna. Con la D.
Nel mio ultimo messaggio ti promisi e ti dissi: "E allora ti scriverò e seppure saranno scarabocchi, saprai tradurli e anche se li cancellerai tu saprai, che sei sempre l'unica pergamena sulla quale io desidero stendere la mia mano. Cosi viaggiare e sognare, poi vivere emozionarsi e godere di tale beatitudine. Ecco si, ti scriverò come ho sempre desiderato e ti amerò come ti ho sempre amata.
#dedicato
lan ✍️💌
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E rimarrò sempre così ,
dolce ma impertinente,
tenera ma selvaggia,
un pò bambina,
capricciosa e testarda,
femmina calda e sensuale,
ma soprattutto Donna,
tenace e sensibile,
che non smetterà mai
di credere,
di sognare,
di vivere.
E. Pietrangeli
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Tu che festeggiavi il compleanno un giorno prima di Me, volevo essere tale e quale a Te.
Ti ho sempre reputata una donna fantastica, bellissima sia dentro che fuori, con uno stile ed un’eleganza innata da fare invidia chiunque.
Sei stata la Mia Eroina da bambina ma anche di quando ero adolescente, poiché mi hai accompagnata per moltissimo tempo, anche quando sono diventata adulta, il Tuo Esempio mi è stato infatti piacevolmente ultimissimo, per diventare ed essere la Donna che volevo. La Donna che tramite il Tuo Personaggio Iconico: Brenda Walsh, mi hai mostrato di poter essere: dolce, romantica al punto giusto, ma anche combattente, ribelle e determinata nelle situazioni che lo richiedevano. Ho sempre spiegato che sono cresciuta a pane e a Beverly Hills 90210, che per Me non è mai stato solo e un semplice telefilm, ma una vera e propria Bibbia per poter vivere al meglio la Mia Vita. Se oggi sono così infatti il merito è anche Vostro e ne vado fiera.
La Storia d’Amore fra Brenda e Dylan poi mi ha fatta letteralmente sognare e sebbene mi è capitato di vivere qualche fotogramma simile, sogno ancora di poter avere un Amore così travolgente ed intenso e meravigliosamente significativo. Un Amore dunque che va al di là del contatto fisico, poiché prima di essere legati i corpi lo sono già le rispettive Anime.
Ciao Shannen.
GRAZIE DI TUTTO.
Salutami Luke.
Vi amerò per sempre.
Elena
@elenascrive
#rip#shannen doherty#rip shannen doherty#il mio ricordo#addio#grazie#io#me stessa#brenda walsh#dylan mckay#beverly hills 90210#pensieri#riflessioni#mentori#esempio#mie parole#parole mie
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UN INVITO A SOGNARE - Nazik al-Mala’ika
Suvvia … sogniamo, che la dolce notte si avvicina
e il buio tenero, le guance delle stelle ci chiamano
vieni … andiamo a cercare sogni, a contare fili di luce.
Cammineremo insieme sul petto della nostra isola insonne
e lasceremo sulla sabbia le orme dei nostri passi randagi
e verrà il mattino a gettare le fresche rugiade
e magari spunterà, dove abbiamo sognato, un fiore
Sogneremo di salire verso le montagne della luna
a dilettarci lì dove non c’è fine e non c’è nessuno
lontani … lontani, dove il ricordo
non potrà raggiungerci, poiché saremo al di là della ragione
Sogneremo di tornare fanciulli, noi due , sopra le colline
correremo, innocenti, sulle rocce e pascoleremo i cammelli
vagabondi senza dimora se non la capanna dell’immaginazione
e quando dormiremo ci inzacchereremo di sabbia
Sogneremo di camminare verso l’ieri e non nel domani
e di arrivare a Babilonia in un’alba fresca
porteremo al tempio, come due innamorati, il patto d’amore
e ci benedirà un sacerdote babilonese con mano pura.
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1, 45 🌹
Buongiorno 🌹 grazie per avermi posto queste domande! ✨
1. Libro preferito? 📚
Risposta molto difficile da dare, ma questo è un gioco, perciò alla fine ho fatto la mia scelta: la saga di "Piccole Donne" di Louisa May Alcott, pubblicata dal 1868 al 1886 in quattro volumi: "Piccole donne", "Piccole donne crescono", "Piccoli uomini", "I ragazzi di Jo".
La storia è semplice, i personaggi sono ben sviluppati ed è tutto lineare: nessun colpo di scena, conflitto tra buoni e cattivi, né avventura. Intriso di moralità americana, è un inno alla bellezza del quotidiano e un invito a rendere il mondo un posto migliore attraverso i nostri doni e le nostre scelte, ma anche un vero e proprio manifesto femminista, che utilizza le vicende di una normale famiglia per fornire un esempio concreto di società paritaria, giusta, in cui uomini e donne crescono insieme e lavorano in squadra per raggiungere un fine comune, più nobile, oltre il genere e il ceto di appartenenza: la felicità e la libertà di trovare la propria strada, rimanendo sempre fedeli a sé stessi.
Obiettivamente parlando, a parte la trama e i valori morali che amo e condivido, dal punto di vista dello spessore psicologico dei personaggi sono stati scritti libri più avvincenti, con elementi chiaroscuri, tormenti, mille sfaccettature. Perché allora ho scelto quest'opera?
Perché, al di là dei punti di forza e debolezza sopradescritti, mai nella mia vita da lettrice mi era capitato di trovare il mio alter ego letterario, finché non mi sono imbattuta in Jo March. A parte alcune differenze nell'aspetto fisico, infatti, nell'anima siamo praticamente identiche. Ricordo che man mano che leggevo inviavo le foto delle parti in cui lei era emotivamente coinvolta al mio migliore amico, il quale, senza che lo condizionassi, confermava ogni nostra somiglianza e aveva i brividi, come me. In generale, anche familiari e amici più cari si sono trovati sulla stessa linea di pensiero. Sono quindi legata a quest'opera ad un livello molto più profondo degli altri e non è qualcosa che capita così soventemente. Credo sia un fatto straordinario. ✨
45. Quale personaggio Disney pensi di essere? 🏰
Quando ero bambina pensavo di essere Ariel, ma ora che sono una donna adulta credo di essere un'unione di Belle e Mulan.
Come Belle, amo leggere e sognare, rimango fedele a me stessa senza scendere a compromessi, anche a costo di rimanere sola; sono gentile, dolce, sorridente e generosa con tutti ma apro il mio cuore solo a pochi eletti; inoltre, vado sempre oltre l'apparenza delle situazioni e delle persone, risultando "troppo buona" agli occhi degli altri, anche se, a mio avviso, avere l'intelligenza emotiva e l'empatia elevate è una grande ricchezza. 🌹
Come Mulan, ho un forte senso del dovere, tanto da essere molto severa con me stessa; sono goffa e imbranata, ma anche determinata, coraggiosa e pronta a combattere per i miei obiettivi e valori, più con i fatti che con le parole. Ancora non so se il mio riflesso sia uguale a me, credo sia un interrogativo da porsi ogni giorno, dinanzi alle scelte grandi e piccole. Infine, "Il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e bello di tutti" è uno dei miei incoraggiamenti preferiti, perché mi ci sono sempre ritrovata. 🌸
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Resta sempre così,
dolce ma impertinente,
tenera ma selvaggia,
un pò bambina,
capricciosa e testarda,
femmina calda e sensuale,
ma soprattutto Donna,
tenace e sensibile,
che non smetterà mai
di credere,
di sognare,
di vivere.
Web
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Amore immaginato
Nella tranquilla via di un quartiere pittoresco, tra le foglie che iniziano a tingere d'arancione, abitava Anna, una donna matura di 48 anni. Aveva sempre vissuto da sola, senza famiglia o storie passate che potessero definire il suo presente. Anna era una donna di bellezza serena, una bellezza che non conosceva l'età e che rifioriva con il passare degli anni.
Un giorno, un giovane uomo si trasferì nell'appartamento di fronte a quello di Anna. Emanava un'energia giovane e vivace che faceva vibrare l'aria attorno a lui. Anna notò il suo arrivo e iniziò a immaginare la vita che poteva condurre, la sua intimità. Immaginò anche il suo nome, Luca. Luca rappresentava la freschezza dell'inizio, un futuro che lei non aveva mai vissuto.
Anna, con un misto di audacia e timidezza, iniziò a mostrarsi dalla finestra ogni sera. Danzava con grazia e sensualità, indossando abiti che esaltavano la sua femminilità senza però svelare troppo. Movimenti dolci e avvolgenti che incantavano lo sguardo di Luca. Le luci soffuse del suo appartamento creavano un'atmosfera magica, una sorta di connessione emotiva invisibile tra loro.
Gli sguardi si incrociavano, profondi e intensi, come se si parlasse un linguaggio senza parole. Era un dialogo di desiderio e di sogni, di unione che non poteva mai realizzarsi. Anna sperava che quelle danze accendessero una passione in Luca, che potesse sentirsi affascinato e attratto da lei.
Ma quella storia rimase solo nella mente di Anna, un segreto custodito nel suo cuore. Non si parlarono mai, non si incontrarono mai, eppure tra di loro c'era una connessione che andava oltre il visibile. E così, quella dolce illusione fu un modo per entrambi di esplorare mondi diversi, di sognare e di sperare in un amore che, forse, avrebbero solo immaginato.
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🪗🎵🎶🎵…
Dolce Sognar
E lasciarsi cullar
Nell’incanto della notte.
LE STELLE D’OR
CON IL LORO SPLENDOR
SONO GLI OCCHI DELLA NOTTE🌙⭐️
…
Nope, Junpei, wrong show
#junpei shibayama#izumi orimoto#junzumi#digimon frontier#uh listen yesterday I had an illumination about what their restaurant in Milan should look like#more like what should be like tbh#the look is still vague for now except when it comes to pink floor and PLANTS PLANTS PLANTS#but yesterday I was like THIS has to be like a corner of South Sun in the misty Milan#because you know North and South are two completely different worlds here okay#and Junzumi live in Milan but are sunny people which is a paradox since they are the TEMPEST#btw I recommend Brezzo Petalo if you want to propose to your darling#the co-owner will create the right atmosphere if he happens to be there#because you know he’s got some MYSTERIOUS VERY MYSTERIOUS job besides helping the chef😂#junpei#izumi#rapsodia on the frontier#zura’s sketches
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Italian lover, italian Power.
#nonsonounlatinlover
Indossare la divisa di maschio latino, equipararsi ad un'etichetta per Marcello, sfiorava una latente intollerabilità. Italian lover, cadenzava una eco di convenzioni, in una misoginia contraria, canonica, una collocazione in un' etichetta, in un confine volgare dai tratti disturbanti e pruriginosi. Gli attribuiva meriti velleitari e demeriti, a cui Marcello non sentiva appartenenza. Tutto nasce per gioco, in America in un tempo scandito dagli anni sessanta, dopo la dolce vita, l'immagine in anima di quel personaggio, permane negli occhi dello spettatore e Marcello suo malgrado, complice di una straordinaria e fascinosa bellezza tutta italiana, permette a quegli stessi occhi di sognare, e li convince al punto tale di conquistarli. È nato il latin lover. Ma questa probabile conquista , lo inizia ad una "lotta eterna" all'etichetta, fatta di ironica intelligenza e incisività garbata. Durante tutta la sua carriera, nelle interviste, tra le domande a lui poste, c'era sempre spazio per quella, più inospitale: << "Marcello parliamo di donne" , "tu che sei un latin lover".. >> ma per lui, notoriamente uomo semplice, la semplificazione d'un esito di uomo, non poteva essere riducibile solo a questo. L'interesse dello spettatore però, era solleticato indiscretamente da un immagine, la sua, ridotta, ridimensionata, a ciò che avrebbe fatto tra le braccia di una donna. La convenzione di quell' etichetta, anche per sua ammissione, per quanto pruriginosa, talvolta in paradosso, ha calzato comodamente, meglio dire che Marcello abbia "riconosciuto rassegnatamente" che lo facesse, senza però non mancare di restarne distante, smentirla, indebolirla. Lo fa, e ancora una volta, si concede il "lusso di giocare", normalizzare, rendere leggero, guardare altrove.
#marcello mastroianni#best actor#movies#racconti al telefono#telefonamitra20anni#telefonami tra vent'anni#mastroianni#marcellomastroianni#latin lover#ti amo
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Non accendete le lampade.
Non chiamatemi.
Lasciatemi in pace.
La mia anima sta meglio nel buio.
Guardate come l'ombra meravigliosa
mi avvolge la fronte.
Guardate le mie mani,
guardate il mio dolce aspetto
e che si dica:
“Lasciatelo sognare, immaginare"
“Lasciatelo solo, lì senza luce.”
Alberto Rojas Jiménez
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Sogni (speriamo premonitori)
Ho sognato di uscire con una tipa, camminare mano nella mano fare un picnic e sederci sulla riva del mare. Bacetti carezze io che suono con la chitarra 2 cose e poi il pianoforte (si, sulla spiaggia). Poi torniamo a casa e io ho preparato la pasta al forno e la panna cotta alle fragole come dolce e poi si scopa. Mi squirta sul cazzo, io le vengo in bocca, schiaffi corde e fruste e alla fine ci addormentiamo abbracciati
10 su 10 non voglio vivere voglio solo sognare
Ogni giorno di più
Perchè da psicologo lo so che l'amore che cerco è sbagliato e irrazionale. Un amore totalitario è sintomo di instabilità mentale quindi non dovrebbe esistere in persone sane
Ma stica
Cu cù cu cù. Voglio una matta in culo con cui fare altrettanto sti cazzi dell'equilibrio e della sanità mentale in ste cose
Comunque cringe fare sti sogni per poi svegliarsi e andare in montagna con un amico
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