#docenti esclusi
Explore tagged Tumblr posts
Text
Precari della scuola: una lotta per la dignità e la giustizia. Gli Idonei Esclusi del Concorso PNRR denunciano l’ingiustizia di un sistema che non riconosce meriti né diritti ai docenti precari
Il grido d’aiuto dei docenti Idonei Esclusi del Concorso PNRR 2023/2024 risuona come un atto d’accusa contro un sistema che sembra aver dimenticato i suoi principi fondamentali: il riconoscimento del merito e la valorizzazione delle competenze.
Un’ingiustizia che non possiamo ignorare.Il grido d’aiuto dei docenti Idonei Esclusi del Concorso PNRR 2023/2024 risuona come un atto d’accusa contro un sistema che sembra aver dimenticato i suoi principi fondamentali: il riconoscimento del merito e la valorizzazione delle competenze. Migliaia di insegnanti che hanno superato le prove di un concorso pubblico si trovano ora in una situazione…
#abilitazione docenti#Alessandria today#concorsi pubblici insegnanti#concorsi pubblici scuola#concorso PNRR 2023#dignità insegnanti#diritti docenti#docenti esclusi#docenti Italia#docenti precari#educazione e diritti#futuro docenti#futuro scuola italiana#Google News#graduatorie scolastiche#graduatorie trasparenti#Idonei Esclusi#ingiustizie concorsi#ingiustizie scolastiche#insegnamento Italia#insegnanti abilitati#insegnanti precari#insegnanti precariato.#italianewsmedia.com#lotta per i diritti#merito e scuola#meritocrazia scuola#Pier Carlo Lava#PNRR scuola#politica scolastica
0 notes
Text
Elezioni USA: eleggibilità a rischio per Trump
Elezioni USA: eleggibilità a rischio per Trump L’applicazione del 14mo emendamento potrebbe bandire Trump dalle elezioni. La soluzione è stata presentata da due autorevoli giuristi americani, Bruce Ackerman e Samuel R, in un intervento sul Washington Post e confermata da Rosen, docenti di diritto alla Law School di Yale e dell'Indiana university. La sezione terza del 14/mo emendamento prevede che nessuna persona che abbia prestato giuramento come funzionario esecutivo possa ricoprire alcuna carica civile o militare se si accerta che e' stata coinvolta "in insurrezione o ribellione" contro la costituzione. Parrebbe che sia necessario solo un voto di maggioranza di entrambe le camere per attuare la norma, anziche' i due terzi previsti in Senato per la condanna nel processo di impeachment. Sempre secondo il 14mo emendamento, Trump potrebbe ricandidarsi alla Casa Bianca "con un voto di due terzi di ciascuna camera “da parte del Congresso. Per quanto riguarda l’impeachment "la costituzione prevede l'impeachment solo come uno strumento per procedere contro un presidente mentre e' in carica", "per proteggere il paese, non per punire il trasgressore", spiegano i giuristi. A loro avviso il ricorso all’ impeachment non potrebbe comunque concludersi entro il 20 gennaio ed evitare la candidatura di Trump alla Casa Bianca. I segretari dei cinquanta Stati si prepareranno a produrre le liste elettorali. La questione cruciale riguarda l’inclusione o l’esclusione di Trump dalle liste elettorali. La costituzione prevede dei requisiti per i candidati alla presidenza, ad esempio: l’età minima è 35 anni e i candidati devono essere cittadini americani nativi, non naturalizzati. In tempi recenti alcuni candidati sono stati sfidati con cause frivole che li avrebbero esclusi dalle liste elettorali. Nel caso di Trump, parecchi Segretari di Stato hanno avviato dialoghi per determinare se escludere o includere Trump. “Donald Trump non può essere candidato a presidente… a meno che due terzi del Congresso non decidano di concedergli la grazia per la sua condotta il 6 gennaio”, dichiara il giurista Michael Stokes Paulsen sull’ineleggibilità dell’ex presidente di ricandidarsi, in un articolo scritto con il suo collega William Baude. L’articolo di Paulsen e Baude verrà pubblicato dalla prestigiosa University of Pennsylvania Law Review. Nell’articolo emerge che ci sarebbero “prove abbondanti” che Trump è stato coinvolto in un’insurrezione per ribaltare l’esito elettorale del 2020.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Scuola. Sostegno disabili, da martedì 4 a venerdì 7 luglio le prove preselettive per l’accesso al Tfa di specializzazione
Questa sarà una settimana importante per i futuri docenti di sostegno: tra martedì 4 e venerdì 7 luglio, come previsto dal decreto ministeriale 694 del 30 maggio scorso, sono in programma le prove preselettive per l’accesso all’ottavo ciclo del TFA sostegno, il corso di specializzazione per le attività didattiche con studenti con disabilità che quest’anno prevede 28.986 posti complessivi (un po’ meno di quelli indicati inizialmente). Si parte il 4 luglio, con la prova per la scuola dell’infanzia; il giorno dopo le prove saranno dedicata ai maestri della primaria; il 6 luglio toccherà agli aspiranti ai corsi di Tfa sostegno della scuola secondaria di I grado; infine, il 7 luglio toccherà ai candidati per la scuola secondaria di II grado. Anche quest’anno, la ripartizione dei posti è stata prestabilita direttamente del ministero dell’Università e della Ricerca, sulla base della disponibilità degli atenei e non delle effettive esigenze territoriali. "Le prove per i posti di sostegno si svolgeranno nell'arco di una settimana in tutta Italia – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in una videointervista all’agenzia Teleborsa -, ma ancora una volta, purtroppo, il ministero non ha tenuto conto della sentenza del Consiglio di Stato, che prevede la fissazione del numero di posti in base alle effettive esigenze. Ciò non è avvenuto, in particolar modo in molti atenei nel Nord dove vi sono solo 4.000 posti, a fronte dei 28-29.000 banditi, ma dove ci sono anche, sempre la Nord, più di 70.000 precari che ogni anno sono chiamati per insegnare su posti di sostegno". "La stessa cosa si può dire anche per i precari con 36 mesi, che sono rimasti delusi, perché si aspettavano di accedere direttamente ai corsi e, invece, potranno accedere solo alla riserva del 35% sempre facendo le selezioni: questo non è quello che diceva la legge. Noi, come Anief, ricorreremo per tutti gli esclusi al Nord e per tutti i precari esclusi in ogni parte d'Italia, affinché possano accedere a questi corsi. Perchè – ha concluso Pacifico - abbiamo bisogno di insegnanti specializzati, quindi occorre ampliare sempre di più la platea dei partecipanti in base alle effettive esigenze". Read the full article
0 notes
Text
Un bambino su 5 non sa scrivere in corsivo
Da uno studio è emerso che un bambino su 5 delle scuole elementari non è in grado di scrivere in corsivo: le possibili cause. A Roma, uno studente delle elementari su 5 non è capace di scrivere in corsivo: l’allarme è stato lanciato da una ricerca condotta da Carlo Di Brina, dirigente del reparto di Neuropsichiatria infantile del Policlinico Umberto I, da Barbara Caravale del dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e sociale dell’Università La Sapienza e da Nadia Mirante dell’Unità di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Ospedale Bambino Gesù. Un primo lavoro è stato pubblicato sulla rivista ‘Occupational therapy in health care’, mentre un secondo testo è stato pubblicato su ‘Children’. LO STUDIO SULLA SCUOLA A ROMA Lo studio, che ha coinvolto 594 alunni tra i 7 e gli 11 anni (con una media di 9,3 anni), appartenenti a 31 classi di 16 scuole primarie pubbliche di Roma, aveva lo scopo di intercettare i possibili disturbi dell’apprendimento degli studenti più piccoli. Agli alunni è stato richiesto di copiare un testo in 5 minuti usando il corsivo. I RISULTATI DELLO STUDIO Trentadue partecipanti, cioè il 5,3%, sono stati esclusi per aver utilizzato lettere maiuscole o per aver presentato un un testo più corto. Sul totale di 562 campioni scritti, è stata quindi posta l’attenzione sulla qualità della scrittura (da intendersi con la grafia) e sulla velocità con cui è stato svolto l’esercizio. Dopo 2 anni di studio e osservazione, gli esperti hanno scoperto che il 21,6% dei piccoli studenti rischia di sviluppare problemi di scrittura. Il 10% di loro, invece, è risultato disgrafico. LE POSSIBILI CAUSE Secondo gli studiosi, la disaffezione nei confronti del corsivo sarebbe causata dall’uso dello stampatello su tablet, smartphone e computer, ma un’altra possibile causa è stata individuata nella molteplicità di stili utilizzati dai docenti a scuola per insegnare agli alunni il corsivo, che potrebbe aver mandato in confusione i bambini. Articolo completo https://initalia.virgilio.it/scuola-un-bambino-su-5-non-sa-scrivere-in-corsivo-allarme-roma-69202 Read the full article
0 notes
Text
In una manifestazione contro il Green Pass avrei voluto sentire parlare di come questo strumento, per come è strutturato, crei due categorie di persone, o per citare meglio l’articolo tre della costituzione, ponga degli ostacoli di ordine economico che per ora lo stato non si prodiga di rimuovere fornendo ad esempio i tamponi gratuiti, capillarmente accessibili a tutti i cittadini e alle cittadine che non intendono vaccinarsi per una scelta libera.
In una manifestazione contro il Green Pass avrei voluto sentire parlare dell’assurdità di un sistema che limita di fatto l’accesso a spettacoli pubblici, a musei che sono pagati con i soldi di tutti i contribuenti tramite fondi a loro dedicati. Il cittadino e la cittadina non vaccinata finanzia un servizio la cui fruizione è limitata dal punto di vista economico ma anche logistico.
In una manifestazione contro Il Green Pass avrei voluto sentire parlare, alla luce delle ultime affermazioni che sostengono che entrambe le categorie di cittadini e cittadine hanno eguale possibilità di trasmettere il virus, smentendo dunque l’immunità sterilizzante, dell’assurdità di fatto della questione stessa. L’accesso a tutti i servizi che necessitano il Green Pass sarebbe dunque incoraggiato e più sicuro per chi ha appena effettuato un tampone, piuttosto che da chi, certo della vaccinazione possa entrare senza il controllo del suo stato, in quanto effettuata una vaccinazione che di per sé, tra l’altro non è sicura al 100% nemmeno per lui stesso. Questo pone tra l’altro il trito problema di chi non può vaccinarsi in quanto escluso dalla stessa come categoria a rischio, che messo in causa quando non è necessario, non viene preso in considerazione nella situazione sopracitata che potrebbe essere un pericolo per lui stesso. Il focolaio di 900 persone, tutte con Green Pass, al Veknipt festival di Utrecht ne è la prova.
In una manifestazione contro Il green Pass avrei voluto sentire parlare di tutta quella serie di lavoratori di categorie atipiche, o precari, come quella dell’arte e dello spettacolo che sono già stati esclusi da organici orchestrali, compagnie di teatro e danza in quanto il datore di lavoro non solo non vuole pagare il tampone ogni 48 ore ma paventando la possibilità che il controllato risulti positivo, con ripercussione sullo spettacolo stesso, esclude a priori il non vaccinato dalla compagnia, limitandone di fatto la possibilità di lavoro. Rimuovendo di fatto il diritto al lavoro e non promuovendo le condizioni che ne garantiscano il diritto (art.4) *
Penso che questi fossero i temi, insieme ad altri, da toccare per instaurare un dialogo costruttivo. Purtroppo nella manifestazione a cui ho assistito si sono mischiate le carte in tavola e chi ha preso il microfono non ha saputo che urlare qualche slogan vuoto, chiamando in causa il DDL ZAN, la pedofilia, e un non toccate i bambini, e le bambine? ma non riferito ad un paventato obbligo vaccinale o all’idea della segregazione ipotizzata tra gli alunni e le alunne per le medesime questioni. Non si è parlato di presa in carico di responsabilità delle istituzioni, nemmeno dell’obbligo vaccinale per docenti, quando per un anno siamo stati mandati al macello in classi pollaio, in autobus e treni pollaio e che in prossimità degli esami di stato, per evitare che si avesse il rischio che saltassero le commissioni di esame, sono cambiate, per i docenti, le regole degli accessi ai tamponi e dei controlli in caso di contatto con alunni o alunne contagiate.
Tutte queste contraddizioni, ma anche dubbi legittimi sono stati taciuti e spesso sovrastati da un dialogo sterile e da chi, purtroppo sentito con le mie orecchie, ancora parla di chip nei vaccini.
Benché sembra che stia facendo di tutta l’erba un fascio sono sicuro che nel corteo di ieri ci sia stato qualche spirito scevro da queste becere strumentalizzazioni, che per quanto servano per creare massa, non sono a mio avviso utili per la creazione di un dialogo che possa essere credibile.
io penso che una doverosa autocritica sia da prendere in considerazione alla luce del fatto che la libertà e la contemplazione filosofica trova la propria soddisfazione nell’allargamento del non io, parafrasando Russel, come desiderio di verità per ingrandire gli oggetti dei nostri pensieri delle nostre azioni, per essere cittadini dell’universo e non in guerra con tutto il mondo. Penso che questa lezione vada ripresa da tutti, nessuno escluso.
25 notes
·
View notes
Text
“ Anche se risale a una decina d’anni fa, non posso non ricordare qui il bel libro di Carla Melazzini Insegnare al principe di Danimarca* (Sellerio 2011): un diario-riflessione sul progetto Chance, attuato a Napoli da alcuni maestri di strada e teso a dare appunto una seconda occasione ai ragazzi “perduti” dalla scuola pubblica. Dal libro è esclusa qualunque tentazione miracolistica: «ci sono voluti anni per abbandonare ogni illusione di salvare, cambiare destini»; questi ragazzi sono esclusi veri, parlano usando un sistematico turpiloquio, sono diffidenti, portano le armi in sede («non è corretto ridurre i poveri al ruolo di vittime… esentandosi dal peso della rabbia e dell’odio che allo status di vittime si accompagna»). Lavoro duro, che conosce momenti di pessimismo e di sfiducia ma insegna ai docenti che la retorica stereotipa è sempre un male, anche quando è a fin di bene. Portati a vedere Schindler’s List, alcuni reagiscono ridendo degli ebrei (“come sono brutti!”); ma, riflette la Melazzini, il rimprovero scandalizzato e virtuoso non servirebbe a comprendere la motivazione profonda di quelle risate – cioè la vergogna di certi adolescenti per il proprio corpo, la conseguente angosciosa identificazione con le vittime e la vitale reazione di mettersi dal punto di vista dei persecutori. Per quei ragazzi l’italiano è «’a lingua d’e’ sciemi», secondo loro i professori approfittano delle parole per avere sempre ragione e non mettersi in discussione mai; uno dei ragazzi esibisce a una insegnante una vistosa erezione e quella giustamente dà al gesto il senso di «un’aggressione a se stessa come donna»; solo più tardi, riflettendo ancora, capisce che quel gesto è stato anche «una pubblica confutazione dei quotidiani insulti delle compagne» (non è uomo, ce l’ha piccolo…) – la comprensione è sempre un’autocritica e smonta le sicurezze intellettuali. «Chiunque si prendesse la briga di venire in questi quartieri a verificare la maledizione di certi cognomi… costui si leverebbe il vizio di elogiare il radicamento.» Tutto il libro è una protesta contro l’idea di “onnipotenza pedagogica”, cioè che «basti insegnare in modo efficace e tutto si risolve». L’esperienza ha reso i docenti «un po’ meno illuministi e un po’ più cauti», consapevoli che «ci si continua a difendere immaginando scorciatoie». “
*La Melazzini, valtellinese, è morta nel 2009: il libro è stato curato (come ci informa una pagina di grande pudore stilistico posta in Appendice) da Cesare Moreno, suo marito e compagno di tutta la vita, che lei aveva seguito a Napoli. Il titolo è legato a uno degli scolari, ossessionato dal dovere di uccidere l’uomo con cui era fuggita la madre e che si presenta a noi con questa frase straziante: «io sono nato, e poi mi odiano; vorrei morire ma non subire».
----------
Walter Siti, Contro l’impegno. Riflessioni sul Bene in letteratura, Rizzoli (collana Narrativa italiana), 2021. [Libro elettronico]
#Walter Siti#Contro l’impegno#citazioni#letture#leggere#intellettuali italiani contemporanei#critica letteraria#saggistica#letteratura contemporanea#scrivere#insegnanti#insegnare#Insegnare al principe di Danimarca#Carla Melazzini#giovani#società italiana contemporanea#scuola#Napoli#Campania#trappola della povertà#adolescenti#Cesare Moreno#vita#Mezzogiorno d'Italia#sud#Meridione#Sellerio#miseria#ragazzi#esclusione
3 notes
·
View notes
Photo
“I nostri figli insultati e discriminati a scuola perché non fanno l’ora di religione” Di Elisa Serafini Esclusi dalla stessa classe, “spostati” come pacchi nei corridoi, da soli, oppure “liberi” di poter uscire dalla scuola o di restare in una classe in cui gli insegnanti muovono critiche alle famiglie: è questa la condizione che stanno vivendo migliaia di bambini i cui genitori hanno optato per l’esclusione dell’insegnamento facoltativo della religione cattolica nelle scuole pubbliche italiane. Ad oggi infatti non è stata garantita la copertura di insegnanti e di personale addetto a svolgere attività alternativa alla religione cattolica, prevista per legge come opzione per i genitori che professano un’altra religione, atei, agnostici o che semplicemente non desiderano che i propri bambini ascoltino le lezioni opzionali impartite dagli insegnanti individuati dalla Curia. Silvia ha un bambino di 11 anni. Suo figlio frequenta la prima media in una scuola pubblica della provincia di Milano. A TPI racconta: “A mio figlio, come ad altri 4 compagni, non sono stati garantiti insegnamenti o attività alternative, per mancanza di personale. È stato trattenuto in classe e gli è stato detto di svolgere delle attività richieste dall’insegnante di religione, nonostante lui non fosse iscritto all’insegnamento opzionale”. Prosegue la madre: “Quello che però è preoccupante è che, nella prima lezione, l’insegnante ha speso parole molto dure contro chi non professa la religione cattolica, sostenendo che gli atei o chi professa altre religioni possa avere dei problemi”. Testimonianze come questa sono centinaia, provengono da tutta Italia. Un’altra mamma, Giulia, racconta: “Nella scuola di mia figlia, in caso non riescano a trovare un insegnante, i bambini saranno messi di fronte alla porta di un’altra classe con il banco. Sull’uscio, come fossero in punizione”. E prosegue: “Mi rendo conto che oggi dobbiamo fronteggiare una situazione complessa, ma non trovo giusto che a rimetterci siano i bambini figli di atei o di persone che professano altre religioni”. (...) Si stima che il costo dell’insegnamento della religione cattolica si attesti intorno agli 1,25 miliardi di euro, per oltre 26.000 insegnanti. Di questi, circa il 10% sono ecclesiastici (sacerdoti, suore). Si stima che circa il 20% degli studenti di scuola secondaria di II grado non si avvalga dell’insegnamento della religione cattolica. La procedura di selezione degli insegnanti di religione è spesso oggetto di critica da parte del personale scolastico: si tratta infatti di professionisti selezionati dai vescovi, secondo una procedura concordata con la Santa Sede, e che non segue i normali processi concorsuali previsti per i docenti delle altre materie. Gli insegnanti di religione cattolica possono anche non essere laureati, essere laureati nelle facoltà teologiche, o aver completato un percorso di studi in seminario. Nel 2003 fece molto discutere un concorso che prevedeva la stabilizzazione degli insegnanti di religione, con l’immissione in ruolo di oltre 13.000 docenti anche in materie differenti da quella di religione. All’epoca migliaia di docenti protestarono, segnalando disparità di trattamento nel calcolo degli anni di esperienza.
5 notes
·
View notes
Link
Decreto concretezza alla Camera: bocciato l'emendamento contrario alla sorveglianza per i dirigenti scolastici. Si smarcano sette deputati Cinque stelle.
3 notes
·
View notes
Text
Graduatorie GPS 2022/23: scadenze per scioglimento riserva. Uffici Scolastici pubblicano elenchi esclusi, manca titolo di accesso [LO SPECIALE]
Graduatorie GPS 2022/23: scadenze per scioglimento riserva. Uffici Scolastici pubblicano elenchi esclusi, manca titolo di accesso [LO SPECIALE]
Supplenze per i docenti nell’anno scolastico 2022/23: quello che già sappiamo e cosa dobbiamo attendere. Importante seguire tutti i passaggi, alcuni dei quali si svolgeranno in piena estate. Intanto, occhio alle GPS. L’articolo
View On WordPress
0 notes
Text
Cliente: Prendente il Bonus Docenti?
Io: No, purtroppo il Ministero ci ha esclusi dalle liste dei punti vendita convenzionati perché avendo anche la ristorazione non siamo più considerati "libreria" canonica. Però se va in qualsiasi altro punto vendita della catena a insegna *** può usare tranquillamente il suo bonus.
Cliente: Non ci posso credere.
Io: Eh mi spiace.
Cliente: Ma quindi non li prendete proprio?
Intravedo problemi a gestire la delusione.
12 notes
·
View notes
Text
View this email in your browser
EDIZIONE DEL 10 SETTEMBRE 2021
CLICCA, SCARICA E CONDIVIDI LA GRAFICA
TI ASPETTIAMO!
FISCO: APPROVAZIONE ODG FDI SU CARTELLE ESATTORIALI È GRANDE VITTORIA
Grande vittoria di Fratelli d’Italia in Parlamento: la Camera ha approvato il nostro ordine del giorno al decreto “Green pass” che impegna il Governo a prorogare le scadenze delle cartelle esattoriali riferite al periodo di emergenza Covid.
CONTINUA A LEGGERE
GIORGIA MELONI: GUARDA L'INTERVISTA A DRITTO E ROVESCIO
GIORGIA MELONI: GUARDA L'INTERVISTA A TG2 POST
COVID: DOPO MISURA DISCRIMINATORIA DEL GREEN PASS, MINACCIA DI NUOVE CHIUSURE, CONTINUA REGIME DI TERRORE DELLA SINISTRA
La campagna di vaccinazione sta andando bene: tantissimi italiani hanno effettuato prima e seconda dose e i numeri dimostrano la grande responsabilità dei cittadini. Ciononostante, questo regime di terrore voluto dalla sinistra di governo deve continuare e così, dopo la misura discriminatoria del green pass, si passa alla minaccia di nuove chiusure.
CONTINUA A LEGGERE
«Molti di noi hanno liberamente scelto di sottoporsi alla vaccinazione anti Covid-19(…) Tutti noi, però, reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza (…) nella situazione attuale, o si subisce il green pass, oppure si viene esclusi dalla possibilità di frequentare le aule universitarie e, nel caso dei docenti, si è sospesi dall’insegnamento»
Anche questi 150 professori sono dei pazzi criminali?
RAVE: FDI CHIEDE INFORMATIVA URGENTE LAMORGESE, PRETENDIAMO RISPOSTE CHIARE E PRECISE
Una gravissima trattativa tra lo Stato e gli organizzatori, l’indicazione alle Forze dell’Ordine di non intervenire e la “scorta” ai camper e ai mezzi diretti al rave. Se le rivelazioni del quotidiano La Verità fossero confermate sarebbe un fatto senza precedenti: Fratelli d’Italia ha chiesto un’informativa urgente in Parlamento del Ministro dell’Interno Lamorgese sul mega rave party di Ferragosto.
11 SETTEMBRE, MELONI: L'INTEGRALISMO ISLAMISTA È IL NOME DEL NEMICO E IO NON VOGLIO OMETTERLO
IMMIGRAZIONE: IL 65% ITALIANI FAVOREVOLE AL BLOCCO NAVALE, MA AL GOVERNO COMANDA SINISTRA IMMIGRAZIONISTA
Il 65% degli italiani è favorevole alla storica proposta di Fratelli d’Italia di attivare un blocco navale al largo di Libia e Tunisia, in accordo con le autorità locali, per fermare l’immigrazione illegale di massa. Ma al governo comanda la sinistra immigrazionista.
CONTINUA A LEGGERE
IMMIGRAZIONE: CINQUE TUNISINI E UN EGIZIANO RITROVATI A SPASSO PER LAMPEDUSA NONOSTANTE ESPULSIONE, MA PER QUALCUNO LAMORGESE LAVORA BENE
Cinque tunisini e un egiziano, già cacciati dall’Italia, ritrovati a spasso sull’isola di Lampedusa. Nonostante il decreto di espulsione, sono riusciti a sbarcare sulle nostre coste e ora passeranno i domiciliari nello strabordante hotspot.
CONTINUA A LEGGERE
UTERO IN AFFITTO: FDI CHIEDE A SALA DI DICHIARARE INDISPONIBILITÀ MILANO AD ACCOGLIERE EVENTO “UN SOGNO CHIAMATO BEBÈ”
Pare che a Milano sia in arrivo “Un sogno chiamato bebè”, un evento che avrebbe come scopo quello di pubblicizzare l’utero in affitto. Il sindaco Sala ritiri l’indisponibilità della città di Milano ad accogliere l’evento.
CONTINUA A LEGGERE
AMMINISTRATIVE, MELONI: CANDIDATO M5S MI HA RIFILATO APPELLATIVO DI “CAGNA”, CONTE INTERVENGA E CONDANNI PAROLE IGNOBILI
Un candidato del Movimento al Consiglio comunale di Busto Arsizio ha rivolto a Gorgia Meloni il raffinato appellativo di 'cagna'. Sarebbe questo il nuovo corso del movimento? Invece di dare lezioni agli altri, Giuseppe Conte intervenga subito e condanni queste parole ignobili.
CONTINUA A LEGGERE
L'INTERVENTO DI GIORGIA MELONI AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO
FOIBE: NINO BENVENUTI IMPARTISCE UNA LEZIONE A MONTANARI
Il campione italiano di Boxe (nonché esule istriano), Nino Benvenuti, impartisce una lezione a chi tenta di sminuire o giustificare il dramma delle Foibe. Grande Nino!
GIORGIA MELONI A LIBERO: O DESTRA, O SINISTRA. BASTA CON GLI INCIUCI
CONTINUA A LEGGERE
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI FABRIZIO RONCONE, INTERVIENE GIORGIA MELONI
Lunedì 13 settembre ore 18,00, Teatro all’aperto Ettore Scola.
Casa del Cinema - Largo Marcello Mastroianni, 1 - Roma.
LEGGI LA LOCANDINA
CLICCA QUI!
DA CAMERA E SENATO
LOLLOBRIGIDA: PRESIDENTE FICO HA RICHIESTO GREEN PASS AI PARLAMENTARI? RISPETTIAMO LE REGOLE O NO?
DELOCALIZZAZIONI, RIZZETTO: ANCHE RIELLO VUOLE MANDARE A CASA LAVORATORI
In Italia continuiamo a subire le delocalizzazioni di aziende straniere che non sono in crisi e che preferiscono investire nell’Europa dell’est. È l’ennesima multinazionale che dopo aver acquisito una storica impresa italiana vuole delocalizzare.
CONTINUA A LEGGERE
COVID, DELMASTRO: RIPRISTINARE CONGEDI AL 50% PER GENITORI CON FIGLI IN ISOLAMENTO
Il governo non spende una sola parola in merito al ripristino dei congedi Covid retribuiti al 50% per i genitori con figli in quarantena o in isolamento. Sanno cosa significhi avere figli?
CONTINUA A LEGGERE
SCUOLA, CIRIANI: CON INIZIO ANNO SIAMO DI NUOVO AL PUNTO DI PARTENZA
CARCERI, FDI INCONTRA I SINDACATI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA
Un momento di ascolto organizzato dal Dipartimento Legalità, Sicurezza e Immigrazione di Fratelli d'Italia in Senato per raccogliere istanze, richieste e osservazioni da parte dei sindacati della Polizia Penitenziaria.
CONTINUA A LEGGERE
0 notes
Text
RICORSO AL GDL AVVERSO L’ESCLUSIONE DALLE GRADUATORIE GPS E GPS AGGIUNTIVE
A CHI E’ RIVOLTO IL RICORSO? Il ricorso è rivolto a docenti che hanno conseguito il titolo di abilitazione o di specializzazione sul sostegno in Romania, Bulgaria, Spagna e altri paesi membri dell’Unione Europea che sono stati esclusi dalle graduatorie GPS. FONDAMENTO GIURIDICO DEL RICORSO Il Ministero dell’istruzione, con l’ordinanza 60/2020, aveva previsto la possibilità per i docenti abilitati all’estero in attesa di riconoscimento del titolo, di essere inseriti nelle graduatorie GPS di I fascia. Tuttavia, con i successivi decreti dipartimentali, la posizione dell’Amministrazione e del Ministero dell’Istruzione è diventata poco chiara. Di conseguenza, alcuni uffici scolastici provinciali stanno effettuando provvedimenti di esclusione dalle graduatorie, mentre altri uffici territoriali confermano la possibilità per i docenti abilitati in paesi dell’unione europea il cui titolo sia in attesa di riconoscimento, di essere inseriti, con riserva nelle graduatorie GPS di prima fascia. La motivazione del nostro ricorso è molto semplice: un titolo che consente lo svolgimento della professione di docente in un paese Europeo, deve permettere lo svolgimento della professione anche in Italia. OBIETTIVO FINALE DEL RICORSO Il ricorso ha come obiettivo il reinserimento nella prima fascia delle graduatorie GPS. COSTO DEL RICORSO L’adesione al ricorso ha un costo di euro 600,00 comprensivo di Iva e Cpa comprensivo del primo grado innanzi al Tribunale adito. Il ricorso è gratuito per tutti coloro che hanno un reddito familiare lordo inferiore ad euro 11.493,82. In questo caso sarà necessario solamente effettuare il pagamento della quota associativa (per i non iscritti). Per coloro il cui reddito familiare lordo, riferito all’anno 2020, “famiglia anagrafica”, dovesse raggiungere la somma di euro 34.481,46, all’onorario andrà aggiunto il valore del contributo unificato pari ad euro 259,00.
ADESIONI ENTRO “Aperte”
>>MSA istruzioni operative GDL ESCLUSIONE Allegato ricorso ESCLUSIONE
Read the full article
0 notes
Text
GPS docenti, quando saranno pubblicate ad Agrigento
Supplenze per i docenti da GPS. Gli aspiranti docenti sono in attesa delle pubblicazioni delle graduatorie valide per l’anno scolastico 2022/23: quello che già sappiamo e che cosa dobbiamo attendere. Sono scaduti il 31 maggio 2022 i termini per presentare domanda di inserimento e aggiornamento nelle GPS, graduatorie provinciali per le supplenze, e graduatorie di istituto. Gli aspiranti attendono ora la pubblicazione delle graduatorie sul sito internet dell’ufficio Scolastico della provincia scelta. Nessuna data certa ma alcune indicazioni cominciano ad arrivare dagli uffici Scolastici e probabilmente tante altre ce ne saranno nei prossimi giorni. Gli Uffici Scolastici delle varie province hanno avviato il controllo dei titoli di accesso indicati in fase di domanda. Diversi gli USP che hanno deciso di suddividere le domande anche su più Scuole Polo e agli operatori da loro incaricati che sono stati addetti alle operazioni di valutazione, convalida e alle altre operazioni connesse tramite il portale SIDI. Alle scuole Polo vengono affidate le domande suddivise per classi di concorso per evitare differenze sulle modalità di valutazione. La seconda verifica, sulla totalità e veridicità delle dichiarazioni contenute nella domanda, sarà effettuata dalla scuola in cui l’aspirante riceverà la prima supplenza. Ricordiamo che le graduatorie sono pubblicate in modalità definitiva. Così l’OM n. 112 del 6 maggio 2022 all’art. 9 comma 2: “Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni oppure ricorso giurisdizionale al competente T.A.R., entro 60 giorni”. Gli aspiranti docenti potranno comunque far correggere eventuali errori materiali: per questo arriveranno indicazioni specifiche ministeriali. Fino al 21 luglio scorso, è stato possibile inserire il titolo di abilitazione e/o specializzazione conseguito entro il 20 luglio per chi aveva fatto l'inserimento in prima fascia GPS, se la richiesta è stata fatta con riserva entro il 31 maggio. Gli aspiranti supplenti della seconda fascia non hanno avuto modo di poter aggiornare nulla. I titoli dovevano essere posseduti entro il 31 maggio. Chi ha fatto un nuovo inserimento doveva essere in possesso dei 24 CFU, senza i quali vi verrà esclusi dalla graduatoria. Stessa sorte toccherà a coloro i quali non erano in possesso dei titoli congiunti richiesti per l'accesso alla specifica classe di concorso. Non era possibile fare nuovi inserimenti per classi di concorso ad esaurimento. Ricordiamo che i 24 CFU + LAUREA non sono abilitanti per l'accesso alla prima fascia. Le graduatorie GPS saranno pubblicate sul sito internet dell’ufficio Scolastico della provincia scelta per l’inserimento/l’aggiornamento. Analogamente, sono pubblicate all’Albo di ciascuna istituzione scolastica, per gli insegnamenti ivi impartiti, le correlate graduatorie di istituto. Le graduatorie sono pubblicate in modalità definitiva. Infatti l’OM n. 112 del 6 maggio 2022 stabilisce all’art. 9 comma 2 “Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni oppure ricorso giurisdizionale al competente T.A.R., entro 60 giorni.” Ma quando saranno pubblicate le graduatorie? Gli Uffici Scolastici dal 22 luglio sono nuovamente alle prese con la valutazione delle istanze di coloro che hanno presentato domanda di scioglimento della riserva entro il 21 luglio. Occorrerà pertanto il tempo necessario per valutare queste istanze. Ad Agrigento gli operatori stanno lavorando incessantemente e in maniera minuziosa per cercare di avere una graduatoria definitiva quanto prima possibile e che presenti il minor numero di errori possibile. Si consideri che entro il 10 agosto 2022 dovranno esserci le immissioni in ruolo da GM e da GAE e che alcuni posti di sostegno residuati si dovrà fare ricorso alle GPS. Pertanto è facile pensare che le GPS potrebbero essere pubblicate in date non troppo distanti da queste. Dopo la pubblicazione delle GPS tornerà, come accaduto l'anno scorso, la possibilità di inserire le 150 preferenze per scegliere un ordine di preferenza sull'Istituto nel quale prestare servizio, su quale materia e sulla tipologia di contratto preferito in merito alla scadenza, alle eventuali ore lavorative minime e massime richieste e altre specifiche. Da parte nostra cercheremo di fornirvi informazioni quanto più velocemente possibile Read the full article
0 notes
Text
Docenti e personale ATA ignorati da due Regioni
Tonziello: “Vogliamo lavorare senza rischiare la vita” Da diversi giorni docenti e personale ATA residenti in Campania, ma impiegati nel Lazio, chiedono delucidazioni in merito alle richieste per la somministrazione del vaccino anti-covid. I lavoratori sono rimasti burocraticamente bloccati tra due regioni e di conseguenza esclusi dalle rispettive vaccinazioni, senza alcuna motivazione…
View On WordPress
0 notes
Text
RINUNCIA AD ANDARE IN PENSIONE PER I SUOI ALLIEVI
La maestra Antonella rifiuta la pensione e nonostante i suoi gravi problemi di salute, decide di continuare il suo lavoro con i piccoli allievi della scuola elementare della sua città.
Antonella Montagnoli è definita dal suo dirigente scolastico un esempio di "responsabilità, amore verso il prossimo e dedizione al proprio lavoro" per il comportamento tenuto nei suoi 35 anni di servizio alla scuola primaria “Le Grazie” di Terni. La docente di 62 anni ha un’invalidità del 100%, si muove con l'ausilio di stampelle ed è beneficiaria della legge 104/92 per l’assistenza delle persone con disabilità, avrebbe avuto diritto alla pensione anticipata se non avesse prevalso in lei l'amore per l'insegnamento e per i suoi studenti. Sempre in servizio, Antonella non ha mai usufruito dei permessi per malattia, né dei benefici che la legge le concedeva per la sua situazione, al contrario si è sempre resa disponibile a sostituire i colleghi nelle ore di cui disponeva.
"In un periodo in cui i mass media riportano fatti di cronaca - spiega il preside - relativi ai cosiddetti furbetti del cartellino o ad abusi, ho voluto citare il caso della mia docente, che vorrei ringraziare pubblicamente" e conclude ricordando i molti docenti che, esclusi dai clamori mediatici, svolgono il proprio lavoro con passione e dedizione andando oltre il sacrificio richiesto senza avanzare pretese o lamentele: "è anche grazie a loro che la scuola italiana va avanti".
Fonte: Corriere dell’Umbria
1 note
·
View note
Text
Tanti con laurea triennale in Ingegneria esclusi da concorsi docenti. Lettera
Tanti con laurea triennale in Ingegneria esclusi da concorsi docenti. Lettera
Inviata da Malavenda Santina – Vorrei che qualcuno mi spiegasse come un laureato in ingegneria elettronica ed informatica ad indirizzo generale , con laurea triennale, un piano di studi comprendente 2 esami di matematica, 2 esami di fisica, 2 esami di geometria e algebra, non ha i requisiti per partecipare al concorso ordinario per le classi di concorso di Matematica o di Fisica per insegnare…
View On WordPress
0 notes