#divano grande
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Milan Loft-Style Living Room Large minimalist loft-style living room photo with a hidden tv, white walls, and a light wood floor.
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Living Room - Loft-Style Living room - huge modern loft-style light wood floor and white floor living room idea with white walls and a concealed tv
#soggiorno grande#divano grande#porta rasomuro#divano componibile#sedie in tessuto#tv videoproiezione#tutto bianco
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6 metri d'omo
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Mmmm fammi vedere un po' chi c'è fuori dal cellulare... Hey che bel ragazzone... Sdraiato sul divano a grattarsi le palle... Si hai ragione.... È un grande classico della domenica 🤭
~ Virginia ~
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Nora, mia suocera, è ancora una bellissima donna di cinquantadue anni. Molto curata e palestrata. Mia moglie Luisa purtroppo due anni fa se n'è andata lassù per un incidente stradale. Lei quindi mi aiuta coi due bimbi e con la casa. Luisa era figlia unica e quindi dopo lo shock iniziale, ora gli equilibri delle due famiglie si sono assestati.
Viviamo a distanza di pochi isolati in un piccolo paese; al mattino mio suocero Berto dopo colazione va via, apre il suo negozio di autoricambi in una cittadina vicina e torna a casa solo alle nove di sera. Quindi, di fatto, dopo avviate le cose di casa sua, Nora diventa il fulcro di casa mia.
Da un mese però le cose tra noi due si sono fatte più intense: va detto che sono sempre stato il "cocco delle signore" sin da quando avevo diciotto anni. In un momento di tenerezza e relax, una domenica, subito dopo pranzo, lei era passata per vedere se era tutto a posto e per aiutare i bambini coi compiti, come sempre fa.
Ero sul divano, con un'aria un po' triste. Lei aveva finito di dare una sistemata alla cucina. Dopo la doccia avevo addosso l'accappatoio. Nora s'è seduta sul divano un momento accanto a me. I bambini ancora stavano facendo il riposino. Mi sono lasciato andare: in un impulso di estrema intimità le ho detto che come maschio sentivo molto forte la mancanza di una "femmina". Non avevo cattive intenzioni, giuro.
Lei però, un po' materna e un po' porca, mi ha accarezzato, poi ha lasciato scivolare la mano sul mio torace nudo e peloso. Era chiaramente attratta. Sentendo una dolcezza femminile indugiare forse un po' troppo sul mio corpo, m'è venuto spontaneo aprire l'accappatoio. Lei mi ha potuto vedere torace, ventre, inguine nudi e... il mio uccello bello reattivo al tocco di una donna attraente.
Senza pensare forse troppo, rispondendo a un impulso naturale, la mia suocera sexy s'è chinata e me l'ha preso in bocca. Per pochi secondi solo, perché io cominciavo a muoverlo nella sua testa. Mi piaceva. Molto. Allora, deciso, le ho preso la testa, l'ho baciata sulle labbra con trasporto e l'ho accompagnata in camera da letto. La volevo. La desideravo.
Lei capiva di non poter più scappare. Le tenevo la schiena e la spingevo. Diceva debolmente: "ma che fai? N-nooo... Non si può... Dai... Non dobbiamo..." Ma procedeva senza esitazioni. Ho chiuso a chiave per precauzione, lei si scusava: era imbarazzata. Rossa in viso da mangiarla di baci. Si mordeva le labbra dal senso di imbarazzo e rimorso. Parlava nervosamente. Ma non vedeva l'ora di farsi scopare. Lo capivo chiaramente.
Mi diceva che Berto non la tocca più. Che però lei non l'aveva mai cornificato. Le ho tolto le mutandine bagnatissime, le ho sollevato la gonna, tappato la bocca dapprima con l'indice, poi baciandola di nuovo con trasporto e alla fine infilandole l'uccello in fregna con un solo colpo violento. Ha chiuso gli occhi mugolando di piacere e infine s'è lasciata scopare. Mi ha detto un bellissimo: "siiii... fottimi forte!" Per cui, da un po' lei per ciò che riguarda le mie esigenze di sesso provvede alla grande. Mi dà tutto ciò che posso desiderare. Ingoia la mia sborra di gran lena. Le piace da morire il mio sapore. Si passa la lingua sullle labbra. Annusa il mio inguine, rapita dal mio odore. E lecca i residui.
Gliene posso scaricare in gola quanta ne produco. Non fa una piega e manda giù tutto. Se lo voglio, mi dà il suo buco del culo da leccare e sfondare a piacere. Mi allatta materna, se lo desidero; le posso riempire la fregna elastica e accogliente col mio cazzo a lungo quanto voglio. Non potrei chiedere di meglio. Sono sicuro che Luisa da lassù approvi: sua madre così non è che proprio tradisca suo padre, perché sta solo aiutando me e la nostra famigliola in tutto! Provvede a tutte le nostre esigenze. E mi fa scopare perché è solo molto generosa. Poi, io non sostituisco la mia moglie defunta con un'altra donna giovane ed estranea. Tutto resta in famiglia e viviamo felici.
Aliantis
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Lo sapevo, era tutto scritto. Oggi, (quasi) tutti a dare la colpa al superbonus edilizio e ad altre decisioni passate (non sto qui a difendere nulla, sia chiaro) ma nessuno ricorda quanto succedeva nel 2020-2021. Un intero Paese chiuso per Covid. 60milioni di uccellini appena usciti da uova schiuse dentro il grande nido Italia nelle mani di mamma-rondine. Tutti ad aspettare la mamma con il vermetto tra il becco per prenderne un pezzetto ciascuno. Ricordo a tutti voi, che oggi applaudite chi punta il dito contro i governanti di allora, che avete percepito, se lavoratori dipendenti, fino a 20-25mila euro di cassa integrazione stando sul divano (seppur forzatamente). Ricordo a tutti voi, imprenditori, professionisti, artigiani e commercianti, il fiume di denaro dato dallo Stato; bonus, soldi a fondo perduto, soldi a tasso zero garantiti dallo Stato, aiuti per affitti di locali e capannoni, bonus energia e vacanze, dehors gratuiti per attivita' turistiche. In totale, abbiamo contratto debiti per 200miliardi e piu'. Oggi nessuno ricorda niente? Come se nulla fosse successo, tutti a scappare come topi addossando responsabilita' ad altri, al vicino di casa profittatore, al nullafacente o ai politici precedenti. Insomma, il conto non lo vuole pagare nessuno. Eh, lo sapevo..lo sapevo che andava a finire cosi, era tutto scritto. @ilpianistasultetto
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É da qualche mese che mi sento stanca,sia fisicamente sia mentalmente. Non so di preciso il motivo. Verso la fine di ottobre mi sono ammalata più volte,anche durante le vacanze di Natale e non mi succede quasi mai,perciò la cosa mi ha creato un po’ di preoccupazione. Ora ho iniziato un giro di visite mediche e speriamo che non sia nulla. Quando ti capita qualcosa di molto grave,come è successo a me 4 anni fa,poi stai sempre in ansia,anche per una stupidaggine. Ma la cosa che più mi preoccupa è la mia apatia,é un periodo che non provo entusiasmo per niente e niente mi appassiona. Il momento della giornata che preferisco é la sera dopo cena,quando non ho più nulla da fare e posso sdraiarmi sul divano a guardare la TV per poi andare a letto a dormire. Trascuro anche i rapporti umani:ci sono amici che non sento da tempo,ma non ho voglia di chiamarli…Non mi piace tutto questo perché non capisco il motivo e non so quanto durerà. Forse dopo aver affrontato una malattia seria ed esserne uscita,ora è come se tutta l’ansia,la preoccupazione avessero lasciato il posto ad una grande stanchezza; un po’ come chi ha combattuto in una battaglia,é sopravvissuto e alla fine di tutto è felice ma anche esausto
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capisci di essere diventata grande quando ti addormenti sul divano e ci rimani.
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Quando ci sono feste e ponti la domanda di rito è "cosa stai organizzando ? " Io aspetto queste feste per potermi riposare e rimanere sola si sola come un cane, stare in pace silenzio, nessuno che mi chiama 200 non dover badare a nessuno, potrei stare 3 giorni di fila sul divano a mo di Larva .
Così sono andata a fare la spesuccia tutta roba facile da cucinare roba per aperitivi un buon amaro per dopo cena, già immaginavo io ..il divano ..patatine uno spritz gatti e TV , una bella lista di horror ❤️❤️
E invece il 2 novembre mi ricorda che ho 2 compleanni da festeggiare e mica 2 compleanni così, ma di mia mamma e mia sorella.
Spero con tutto il cuore che abbiamo trovato qualcosa di super bellissimo da fare e invece messaggio chat di famiglia, non voglio guardare ..mi fingo morta..ma non funziona.
Passiamo a prenderti domani mattina abbiamo prenotato alle terme 2 notti prepara la borsa , ricordati i regali 😭😭😱😱😱 sfregata alla grande.
Alla fine sono qui ho passato 2 giorni piacevoli con 2 super donne ci siamo riposate divertitevi abbiamo riso tanto
Domani si inizia una nuova settimana
Buona notte a tutti
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Nel pratico la tua soluzione di andare per mercatini, rigattieri e soffitte/scantinati di persone la vedo davvero poco realizzabile.
Perché? È di sicuro una soluzione meno istantanea ma si fa.
Io quando ho dovuto arredare casa non avevo i soldi per comprare tutte le cose che mi servivano. Ho preso vari mobili da conoscenti, parenti e amici. Una scrivania da una mia zia, un comò da mia madre (comò che lei negli anni 70 aveva ricavato togliendo le gambe da un vecchio mobile console da soggiorno e pitturato), credenze dalla mia famiglia, divano (che ho ancora) preso da un conoscente di mio zio a cui era appena morta la suocera che si era da poco rifatta i divani, pentole stoviglie piatti e piattini da mia zia che stava vendendo una casa in campagna, poi altre pentole e padelle da uno zio che ne aveva troppe, servizi di piatti da un amico, i vecchi kallax della mia stanza da adolescente sono stati le mie librerie fino a due anni fa in questa casa. Il bancone del mio negozio? Sai quanto costa un bancone vero da negozio? Troppo per me. Quindi ai tempi sono andata da ikea e ho comprato il sotto di una cucina che ho pannellato dietro, co' ste mano, con dell'mdf e coperto con una carta da parati. Il tavolo dove facevo le consulenze a lavoro? Era una vecchia scrivania di banca, bellissima, intarsiata e marchiata con stemma, che ho preso a 80 euro al mercatino.
Ci metti più tempo rispetto ad andare in un negozio, magari in una grande catena, e ordinare tutto lì? Certo.
Ma funziona così anche tra i miei amici, se qualcuno cambia un mobile chiede sempre agli altri se può servire, come tappeti, sedie, comodini. Noi lo facciamo e trovo sia utile.
Poi io sull'arredamento di casa faccio poco testo, casa mia è una bellissima accozzaglia di cose senza senso e colori.
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Continuo a tenere il passo, anche se una volta ho sforato mezzanotte ed era già l'indomani. Vabbè, il giorno finisce quando ci si addormenta, non quando lo dice l'orologio u_u
Per trovare le immagini giuste faccio spesso dei tuffi nei ricordi, anche se si tratta di foto di pochi mesi fa. Finisce spesso che vado indietro nel tempo a cercare e mi perdo, come mio solito quando faccio queste cose. Girovagare è uno dei miei passatempi preferiti, anche nella sua versione mentale.
In questi giorni però ho anche disegnato direttamente, sia prendendo i "soggetti" dagli scaffali, che disegnando gli scaffali stessi, che sono perennemente in disordine. Non so se grungy è appropriato, forse è eccessivo per i miei ripiani, che tutto sommato sono solo very untidy u_u
Non è sempre facile trovare un'immagine giusta per la consegna del giorno che vada bene anche per il mio quaderno dei disegni. Oggi pensavo di usare una delle foto che scatto al volo quando siamo in macchina e invece poi ho adocchiato questa, con le mie nipotine che portano a spasso il cane guida della zia R. Per la più piccola era la prima volta in assoluto e la più grande le ha mostrato come tenere il guinzaglio e l'hanno tenuto insieme per qualche minuto prima che l'altra si sentisse pronta a fare da sola. Erano così contente!
È stata una settimana impegnativa al lavoro, avere questo appuntamento serale mi ha fatto bene. Pochi minuti con la penna sul divano, appoggiata a un cuscino. Da ragazza avevo spesso una penna in mano, una matita, un pastello, e non aspettavo certo di mettermi seduta comoda per cominciare. Devo recuperare quella spontaneità, mi dico spesso. Qualche progresso l'abbiamo fatto, dai.
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- Mi scrivi una poesia d’amore?
- D’amore felice o d’amore triste?
- Come ti rendo?
- Felice
- Dunque?
- Dunque felice
- Bravo, vorrei proprio una poesia d’amore felice
- Hai delle preferenze?
- Cosa intendi per “hai delle preferenze”?
- Ci vuoi dentro baci, gatti, tette, occhi, ci vuoi una bici, due bici per passeggiare assieme, ci vuoi dentro dei prati o il vento, o sia prati, sia vento, ci vuoi dentro dei riccioli neri, ci vuoi sospiri, ci vuoi dei sassolini, delle nocciole, una strada, una musica, e se sì che musica vuoi, ci vuoi un letto, delle lenzuola rosse, ci vuoi una mela, le tua gambe lunghe affusolate, un divano, un morbido tappeto, ci vuoi del sesso, la vuoi a colazione o la vuoi notturna, vuoi che faccia innamorare altre donne al di fuori di te, vuoi un finale matto, vuoi che sia primaverile o autunnale, la vuoi invernale, vuoi un bellissimo vestito, vuoi un molo e una barca di legno sul lago, vuoi che ci sia un grande ballo e che io ti venga a prendere in carrozza, vorresti dei gessetti colorati, vuoi che sia ambientata nel bosco, ci saranno delle castagne, la luna, la neve, vuoi che sia una poesia rassicurante, calda, che ti faccia sorridere, vuoi che ci siano dei grilli che ti fanno la serenata per tutta la notte, cosa ci vuoi dentro questa poesia d’amore felice?
- Puoi metterci davvero dentro tutto questo?
- Tutto questo e assai di più
- Voglio tutto con aggiunta di mozzarella di bufala
- Sei una morbida ragazza dalle idee chiarissime
- Procedi pure.
Guido Catalano
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10 MOTIVI PER CUI NON VORREI DIVENTARE FAMOSO
1. Quando sei famoso ti chiedono di rivelare il segreto del tuo successo, inventi una cosa sul momento e il giorno dopo su Libero fanno un titolo clickbait in cui ti attribuiscono la seguente frase: «Ha ragione Briatore. I giovani non hanno voglia di lavorare».
2. Siamo tutti protagonisti di almeno trenta foto poco edificanti scattate durante una gita scolastica. La nostra mente rimuove l'esistenza di quelle foto, ma loro sono da qualche parte e possono spuntare fuori all'apice della fama.
3. Chi è famoso non può neanche dire «forse non faccio del tutto schifo» e subito ribattono: «Ecco, lo sapevo. Si è montato la testa».
4. A una persona meticolosa potrebbe venire in mente di scrivere una biografia su di me per colpa della mia fama. Non voglio deludere aspiranti biografi mettendoli davanti alla triste realtà del mio rapporto simbiotico col divano.
5. Lo stile delle persone famose fa tendenza. E so già come va a finire. Un giorno indosso scarpe spaiate per la fretta, qualcuno lo nota, i salotti milanesi gridano al miracolo, la cosa sfugge di mano un po' a tutti, e mi ritrovo circondato da gente che sfoggia un sandalo e uno stivale da montagna.
6. I giornali mi stanno addosso. Ogni mia dichiarazione diventa un editoriale su Libero contro di me. Andrea Scanzi mi difende dicendo che sono un grande ma non quanto lui. Smetto di fare dichiarazioni. E su Libero cominciano a dire che il mio silenzio è un chiaro indizio di malafede.
7. Quando sei famoso non puoi dirti: «Ok, interessante, ma ora basta». Ogni tentativo di ridiventare sconosciuto si scontra con l'esistenza di una pagina su Wikipedia che parla di te. E quella pagina non può mica contenere elogi, altrimenti la gente pensa che te la sia scritta da solo.
8. Ho una giornata storta. Penso: «Domani andrà meglio». E invece il giorno dopo l'inviato di Striscia la Notizia mi bracca sotto casa, gira il coltello nella piaga con giochi di parole raggelanti e mi consegna il Tapiro d'Oro.
9. I famosi non possono salutare nessuno in uno spazio aperto perché qualsiasi loro gesto non ostile verso una persona viene interpretato come indizio di focosa relazione sentimentale. E su "Chi" i soliti ben informati rilasciano dichiarazioni tipo: «Si frequentano da un anno. È amore vero».
10. Dopo un bicchiere di troppo potrei accettare la proposta di fare un discorso motivazionale a Sanremo. Non voglio diventare astemio per evitare questo rischio.
FINE
[L'Ideota]
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"Dopo essere stato sposato per 50 anni, un giorno ho guardato attentamente mia moglie e le ho detto: 'Cinquanta anni fa avevamo una casa modesta, un’auto scassata, dormivamo su un divano letto e guardavamo una TV in bianco e nero da 10 pollici, ma dormivo ogni notte con una ragazza di 23 anni molto attraente.
Ora ho una casa da 500.000 dollari, un'auto da 45.000 dollari, un bel letto grande e una TV a grande schermo, ma dormo con una donna di 69 anni. Mi sembra che tu non stia facendo la tua parte.’
Mia moglie è una donna molto ragionevole. Mi ha detto di uscire a trovare una ragazza di 23 anni molto attraente e che si sarebbe assicurata che tornassi a vivere in una casa modesta, a guidare un’auto scassata, a dormire su un divano letto e a guardare una TV in bianco e nero da 10 pollici.
Non sono fantastiche le donne più mature? Sanno davvero come risolvere i problemi di un vecchio."
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"Dopo essere stato sposato per 50 anni, un giorno ho guardato attentamente mia moglie e le ho detto: 'Cinquanta anni fa avevamo una casa modesta, un’auto scassata, dormivamo su un divano letto e guardavamo una TV in bianco e nero da 10 pollici, ma dormivo ogni notte con una ragazza di 23 anni molto attraente.
Ora ho una casa da 500.000 dollari, un'auto da 45.000 dollari, un bel letto grande e una TV a grande schermo, ma dormo con una donna di 69 anni. Mi sembra che tu non stia facendo la tua parte.’
Mia moglie è una donna molto ragionevole. Mi ha detto di uscire a trovare una ragazza di 23 anni molto attraente e che si sarebbe assicurata che tornassi a vivere in una casa modesta, a guidare un’auto scassata, a dormire su un divano letto e a guardare una TV in bianco e nero da 10 pollici.
Non sono fantastiche le donne più mature? Sanno davvero come risolvere i problemi di un vecchio."
dal web
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Minù per sempre
Mancano due giorni al tuo compleanno cara Minù, due giorni e arriverai alla tua doppia cifra. Dieci anni.
Mancavano poche ore Minù, pochissime. Ma tu come molte attrici del passato, che così hanno conservato la loro bellezza per sempre in uno scatto fotografico, te ne sei andata prima. Il tuo cuore malandato nella notte ha ceduto.
Non me l'aspettavo che nel giro di dodici ore, dall'essere la Minù di sempre, ti sia trasformata in una palla di neanche due chili inerme.
Ti ricordi qualche settimana fa? Ti dissi di non aver paura, che ne avrei avuta io per entrambi. Ho le spalle larghe.
Ecco, ora non ho più paura ma un vuoto spaventoso, resta di te l'ultimo contatto. Quando prendendoti in braccio come un neonato, dopo averti baciato sulla nuca, hai infilato la tua testolina sotto il mio mento. Cercando protezione e calore.
Quel contatto che cercavi sempre appena ci si sdraiava sul divano o sul letto, occupavi poco spazio su di noi. Eppure il calore del tuo amore scaldava.
Incredibile come un esserino come te riempisse così tanto.
Sei nata nella notte di Santa Lucia, sei stata un dono per molte cose. Ci lasci Tea la tua bimba che ora girovagherà da sola senza più una mamma-amica compagna di giochi.
Ho sentito dire che alcune eminenze dicono che i cani non hanno un'anima. Vero o falso non l'ho so, ma sono certo che tu la mia anima l'hai rasserenata e aggiustata la dove gli umani con l'anima certa, non ci sono riusciti. Anzi.
Ora che dire, sei sul ponte o lo avrai attraversato non lo so. Una cosa è certa, con la tua innata curiosità lo starai facendo con le orecchie dritte e in piena attenzione.
Mi diranno di non piangere che un cane non è un essere umano, che lei non aveva coscienza della morte e che tutto come ogni fatto della vita passerà.
Evidentemente non hanno mai visto te starmi vicino quando avevo l'ansia, guardarmi con i tuoi occhioni compassionevoli mentre piangevo oppure i discorsi che ti facevo sul divano. Si molto probabilmente quelli ti annoiavano, visto che ti addormentavi su di me.
Se tu non avevi un'anima allora sei stata in gamba, anzi in zampa, a far crescere la mia. Io credo che un'anima molto più grande del tuo piccolo corpo ce l'avevi. Eccome.
Tranquilla, piango ora che è mattino presto, al buio, così non mi vedrà nessuno. Neanche la tua piccola Tea che ti sta aspettando alla porta d'ingresso.
Addio mia piccola Minù. Un bacio sulla testina piccina.
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