#disturbo della quiete pubblica
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viviween · 18 days ago
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Simbolicamente, il campanile serve a richiamare i fedeli: non siamo tutti fedeli, non siamo tutti cristiani e la fede non è un elemento indispensabile all'esistenza - quindi, i cristiani, devono imparare a inviarsi via telefono, tra di loro, i messaggi religiosi, senza disturbare.
Il suono delle campane non è necessario: abbiamo orologi e telefoni per sapere che ore sono da molto tempo: rappresenta solo disturbo della quiete pubblica e inquinamento acustico.
I cristiani, in tutti questi millenni, devono ancora imparare cosa sia il Rispetto per gli altri.
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dangerousgardenpainter · 2 years ago
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Quando smetteranno di far sbattere campane, finalmente molti di noi potranno tenere la finestra aperta d'estate, e non doverla chiudere perché, se stai guardando la tv, non si sente più una mazza.
Le campane sono oggettivo disturbo della quiete pubblica, imposto anche a chi non ha interesse alcuno per la ritualità cristiana.
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sara-smind · 1 year ago
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Se mi faccio viva prima delle 7 sappiate che è perché i carabinieri mi hanno citofonato per disturbo della quiete pubblica (io non centro niente ma mia sorella e il suo ragazzo stanno litigando da un'ora al piano di sopra di casa mia)
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hungrynight · 2 years ago
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Ho cantato per due ore, non ho più salivazione, però ho guadagnato ben 3 denunce per disturbo della quiete pubblica è maltrattamento sugli animali
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lamilanomagazine · 5 months ago
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Bolzano: abituale ritrovo di pregiudicati, il Questore chiude il bar "CRISTALLO".
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Bolzano: abituale ritrovo di pregiudicati, il Questore chiude il bar "CRISTALLO". Il Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori ha disposto la sospensione della Licenza e la contestuale, immediata chiusura del Bar “CRISTALLO”, che si trova a Bolzano, in via Palermo. Il provvedimento del Questore, che avrà una durata di 15 giorni, è conseguente alle gravi problematiche per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini che si protraggono da diverso tempo e ne avevano causato la chiusura in 2 precedenti occasioni, nel corso del 2023. Nello specifico, in occasione dei controlli effettuati dalla Polizia negli ultimi 2 mesi – intensificati nelle due ultime settimane a causa delle persistenti segnalazioni giunte dagli abitanti della zona – all’interno e nelle pertinenze del Bar CRISTALLO è stata registrata la presenza costante di avventori con precedenti per gravi reati, tra i quali spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, rapina, rissa, lesioni personali, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento, rifiuto d’indicazioni sull’identità personale, guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità ed immigrazione clandestina. Lo scorso 8 giugno, ad esempio, le “Volanti” della Polizia venivano chiamate ad intervenire da un cittadino straniero che, all’ingresso del Bar “Cristallo” ove si stava recando con degli amici, era stato aggredito da un altro straniero il quale, avendo cercato di vendergli della sostanza stupefacente, lo aveva colpito al volto in seguito al suo rifiuto. Tale situazione, anche alla luce delle 2 precedenti sospensioni della Licenza adottate dal Sindaco fa concretamente ritenere che il predetto pubblico esercizio non abbia modificato la propria propensione a rappresentare un punto di riferimento, un vero e proprio ricettacolo di pregiudicati che hanno individuato questo Locale quale luogo ottimale per porre in essere le proprie attività criminali. Nel corso di alcuni di questi interventi effettuati dalle Forze di Polizia il gestore ed i dipendenti del “BAR CRISTALLO” – più volte fatto oggetto di lamentele da parte di cittadini abitanti nella zona, esasperati dalla situazione di degrado e di disturbo della quiete pubblica che la clientela del locale aveva generato, tant’è che in più occasioni le Pattuglie delle Forze dell’Ordine sono dovute intervenire per far cessare le varie situazioni di illegalità che si erano venute a creare – erano stati adeguatamente messi sull’avviso in merito alle conseguenze per il Locale in caso del permanere di tali ambiti di pericolose criticità. Costoro non solo non si sono adeguati alle intimazioni rivoltegli dalle Forze di Polizia, ma anche, in occasione di un controllo all’interno del Bar Cristallo, gli Agenti di Polizia riscontravano svariate irregolarità in seguito segnalate al competente Ispettorato del Lavoro per l’adozione dei provvedimenti di competenza, relative all’assenza di uno spogliatoio riservato al personale dipendente, dell’autorizzazione all’installazione dell’impianto di videosorveglianza interna al locale e della segnaletica di avviso alla clientela, nonché del DVR e dell’autorizzazione dei dipendenti al trattamento dei dati personali: tutto ciò a riscontro di una situazione connotata da un totale disprezzo per la legislazione italiana che è posta alla base della tutela di quel bene primario che è rappresentato dal diritto dei lavoratori – oltre che dei clienti/avventori – alla propria sicurezza ed incolumità personale. Ebbene, nonostante i provvedimenti di chiusura poc’anzi menzionati, le problematiche generate dal Bar CRISTALLO non paiono aver trovato una soluzione, tanto costituire indubitabilmente un concreto pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza delle persone. Da qui l’odierna decisione del Questore, il quale ha disposto la sospensione della Licenza e l’immediata chiusura del Bar CRISTALLO in base all’Articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza: si tratta, anche in questo caso, di un Provvedimento finalizzato a far si che venga interrotta una situazione di fatto gravemente compromissoria per l’ordine e la sicurezza pubblica, e ciò a prescindere da ruolo assunto dal gestore – il quale, peraltro, l’ha sostanzialmente tollerata, in quanto risulta che mai, in passato, abbia provveduto a sollecitare personalmente l’intervento della Forza Pubblica – in quanto tale provvedimento, per la sua natura giuridica, non è destinato a sanzionare nello specifico il suo comportamento. “Le gravi e reiterate problematiche che si sono evidenziate presso questo pubblico esercizio mi hanno determinato ad adottare il provvedimento di chiusura immediata dello stesso – ha evidenziato il Questore Sartori –. Nel caso in cui anche tale severo provvedimento non dovesse, in futuro, risultare risolutivo per far cessare questa grave situazione che si sta, purtroppo, ripresentando in maniera sistematica, è chiaro che dovrò procedere con la revoca definitiva della Licenza. L’ordine e la sicurezza pubblica, così come la tranquillità dei cittadini, sono beni primari percepiti da tutta la popolazione come tali, e per questo il nostro compito è quello di tutelarli con il massimo rigore, evitando che situazioni che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone possano ripetersi”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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checolorehaunanimabruciata · 5 months ago
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vorrei sapere chi è il coglione che ascolta techno(credo, mi fa cagare quindi non lo so) fuori da casa mia per urlargli che è la 1 di notte e chiedergli che cazzo ha nel cervello.
TIPO SAREBBE DISTURBO DELLA QUIETE PUBBLICA MA OK
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Il suo cane disturba perché abbaia di continuo, condannato
Il continuo abbaiare del suo cane, un pastore tedesco di grossa taglia, principalmente nelle ore notturne ma anche di giorno, ha indotto un suo vicino di casa a presentare una querela per “disturbo della quiete pubblica”. Ed è proprio questo il reato per il quale il proprietario dell’animale é stato condannato a pagare un’ammenda di trecento euro e le spese processuali.     La sentenza è stata…
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stickycreatordragon · 2 years ago
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Il cristianesimo non è un'educazione, ma una maleducazione - e non si smentisce mai il 'fedele' col suo comportamento maleducato: nessuno vieta ad alcuno di professare la propria religione, ma il Rispetto per chi non ne vuole sapere ci deve essere. Campane comprese, da spegnere.
Simbolicamente, il campanile serve a richiamare i 'fedeli'; non siamo tutti 'fedeli', non siamo tutti 'cristiani' e la fede non è un elemento indispensabile all'esistenza. Quindi i 'cristiani' devono imparare a inviarsi via telefono, tra di loro, i 'messaggi', senza disturbare.
Il suono delle campane non è necessario: abbiamo orologi e telefoni per sapere che ore sono da molto tempo: rappresenta solo disturbo della quiete pubblica e inquinamento acustico. I cristiani, in tutti questi millenni, devono ancora imparare cosa sia il Rispetto per gli altri.
È ineducativo appendere ad un muro un uomo morto, inchiodato ad una croce, triste simbolo di martirio, di sofferenza, in una scuola. I ragazzi hanno bisogno di crescere con Etica e in Serenità, non con ciò che ricorda morte, omofobia, misoginia - di cui la chiesa fa apologia.
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valiantcollectivepuppy · 2 years ago
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Per chi suona la campana.
Il suono delle campane non è necessario: abbiamo orologi e telefoni per sapere che ore sono da molto tempo: rappresenta solo disturbo della quiete pubblica e inquinamento acustico. I cristiani, in tutti questi millenni, devono ancora imparare cosa sia il Rispetto per gli altri.
Simbolicamente, il campanile serve a richiamare i 'fedeli'; non siamo tutti 'fedeli', non siamo tutti 'cristiani' e la fede non è un elemento indispensabile all'esistenza: quindi i 'cristiani' devono imparare a inviarsi via telefono, tra di loro, i 'messaggi di fede', senza disturbare terzi, in alcun modo.
Il cristianesimo non è un'educazione, ma una maleducazione - e non si smentisce mai il 'fedele' col suo comportamento maleducato: nessuno vieta ad alcuno di professare la propria religione, ma il Rispetto per chi non ne vuole saperne del cristianesimo, delle sue attività, ci deve essere - campane comprese, da spegnere.
Nella quotidiana Inciviltà cattolica in cui la politica italiana ci costringe a vivere, c'è per un buon rovescio della medaglia da cogliere.
È stato triste vedere l'omofobo, misogino, cattolico anziano che abita difronte - malato, quasi infermo - farsi accompagnare dai figli, tutto felice, per andare a votare un presidente, un partito di destra omofobi, misogini, razzisti; ma il rovescio è che, ben presto, in un Paese sovrappopolato da ultra sessantacinquenni conservatori, la campana suonerà per loro - e con quei vecchi morirà l'ultimo strato gretto della nostra società, senza ricambio.
Grazie ad Internet, la Cultura arriva ovunque: anche nelle isolate capanne; anche sullo schermo di un adolescente italiano che 'giochi' coi social a fare l'influencer. Ci sono decine di canali YouTube anticlericali, contro ogni dogma. Il Progresso non si può fermare.
Con la morte degli anziani, di coloro che più hanno risentito e diffuso il bigottismo cattolico, il cattolicesimo andrà in totale crisi: verrà a mancare anche il sostegno politico ai partiti di destra: di chi voleva che la moralità cattolica resistesse, e con essa rimanesse il 'diritto' di ledere.
Puoi lottare pure per cercare che le campane cristiane disturbino ancora: che la moralità Incivile cattolica resista; ma il futuro è già segnato: non c'è un ricambio generazionale; ai giovani italiani, che sono pure pochi, non interessano le pretese degli sciamani della chiesa cattolica.
Non c'è nulla di cui essere contenti nell'avere un presidente del consiglio donna, perché lo è solo nell'aspetto esteriore, per il resto, recita la parte del più gretto uomo dai disvalori patriarcali, e a fermarlo c'è la prospettiva d'un Paese pieno di conservatori, col piede nella fossa.
L'unico motivo valido per tenere ancora le campane cristiane attive sta in quel lento scandire dei funerali, in cui si annuncia la felice, attesa, morte della gerontocrazia per consunzione - e il Progresso avanza, Inesorabile; non per presa di Coscienza, ma perché i conservatori muoiono.
Sarebbe auspicabile poter assistere ad un Progresso Sociale, in Italia, avvenuto per presa di Coscienza anche dei più anziani; ma nell'evidente impossibilità che ciò avvenga, i funerali degli anziani patriarchi diventano il miglior momento vissuto in un Paese, da festeggiare.
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susannatosatti · 4 years ago
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Book cover design for Luca Bizzarri “Disturbo della pubblica quiete”, Mondadori. 2020
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corallorosso · 3 years ago
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La destra si è incarognita: vedi Voghera, e poi muori
di Gad Lerner Suggerisco di tenere d’occhio cosa succederà a Voghera dopo che il suo assessore alla sicurezza, Massimo Adriatici, ha spedito all’altro mondo con un colpo di pistola il molestatore della quiete pubblica Youns El Boussettaoui, per prevedere l’Italia di destra che ci aspetta. Quanto può incarognirsi, nell’indifferenza, una paciosa cittadina lombarda nostalgica del boom economico, porta d’accesso alle colline dell’Oltrepò pavese? Nella canicola pomeridiana di sabato scorso, ad accogliere in piazza Meardi, il luogo del delitto, alcune centinaia di manifestanti, quasi tutti immigrati stranieri chiamati alla protesta dalla combattiva sorella di Youns, c’erano solo una fila di saracinesche abbassate e i cordoni di polizia in tenuta antisommossa. La sindaca Paola Garlaschelli, dopo aver invitato i negozianti alla serrata, ha diffuso un videomessaggio che merita di essere riascoltato parola per parola. Ribadisce la sua stima personale all’assessore-giustiziere, lamenta la “strumentalizzazione mediatica” dell’episodio, non si lascia sfuggire un cenno di cordoglio per la vittima né tantomeno si occupa della sorte di due bambini rimasti orfani. Suppongo gliene sarebbero derivate critiche da parte dei benpensanti che da sempre mal sopportano il disturbo recato da un malato di mente, per giunta marocchino. È storia antica l’ostilità diffusa nei confronti dello “scemo del villaggio”, rinfocolata dalla propaganda politica sull’invasione straniera. Vogliamo o non vogliamo restare padroni a casa nostra? E allora potranno anche essere considerate inopportune le minacce sfuggite alla collega leghista di Adriatici, Francesca Miracca, assessore al Commercio, il giorno prima della manifestazione di solidarietà per Youns: “Domani spariamo davvero. Assoldo i miei operai e scendiamo noi, in piazza”. Figuriamoci se la sindaca ne pretenderà le dimissioni: non ha espresso forse un comune sentire? Basta e avanza l’autosospensione di Adriatici, la cui pratica armata di giustizia fai da te era pur sempre considerata un fiore all’occhiello della giunta cittadina. Peccato che i vogheresi, impauriti da quegli estranei venuti a gridare la loro richiesta di giustizia, non siano venuti a riconoscerli. Ne avrebbero incontrati parecchi che lavorano alle loro dipendenze e fanno marciare l’economia di una provincia tranquilla. La sorella di Youns, man mano che presentava al microfono i parenti del morto ammazzato, a cominciare dal papà e dalla mamma, elencava da quanti anni vivono qui intorno. Molti di loro sono già diventati cittadini italiani, benché abituati a sentirsi di serie B, mutilati anche nell’aspettativa di giustizia. Fin troppo facile è constatare a quale modello si rifacciano i leghisti vogheresi: lo ha impersonato Matteo Salvini nei quindici mesi in cui rivestiva la funzione di ministro degli Interni. Lui stesso ne ha rivendicato l’azione invocando a sproposito il principio della legittima difesa, condito dalla tipica dose di sarcasmo: “Se fosse stato eseguito l’ordine di espulsione, sarebbe ancora vivo”. Un riflesso automatico tipicamente razzista. Questa involuzione della coscienza collettiva, giunta a vietarsi espressioni di umana pietà da parte dei rappresentanti delle istituzioni, merita di essere studiata. Magari riprendendo in mano le preziose memorie racchiuse nel libro di Vittorio Emiliani, Vitelloni e giacobini. Voghera-Milano fra dopoguerra e boom (Donzelli), che proprio qui esordì con Alberto Arbasino e Peppino Turani nella sua carriera giornalistica, dando vita al settimanale Il Cittadino, seguendo le orme del direttore-partigiano Italo Pietra. Quei “vitelloni” esprimevano il fervore culturale che nobilitava una terra di provincia protesa nella modernità, dove il riformismo socialista già nel 1956 aveva dato vita a una giunta di sinistra con l’appoggio esterno dei comunisti. Potrà infrangersi la cappa di cinismo in cui oggi pare imprigionata la società vogherese, o invece resterà aggrappata all’ostentazione di cattiveria dei suoi attuali amministratori? È uno dei dilemmi della futura Italia di destra.
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deathshallbenomore · 3 years ago
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woke: la persona che alle due di notte ha parcheggiato sotto casa ascoltando sere nere a volume denuncia per disturbo della quiete pubblica
broke: io che a quell’ora ero sveglia e oggi mi sono alzata più in ritardo di un treno regionale
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paukzen · 4 years ago
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Le mie letture preferite
Poiché periodicamente, perchè leggo tanto, qualcuno mi chiede dei consigli, ho fatto questo, così non mi ci devo rimettere ogni volta (dando per scontate un po’ di cose, e quindi niente classici)
Si parte dagli americani naturalmente, che come fanno loro le cose nessuno, eh:
I mostri sacri, così detti post-modernisti, che poi sono quelli che preferisco:
- David Foster Wallace (#RIP) 
Il mio autore preferito di sempre. La summa è Infinite Jest (1500 pag., letto 3 volte, ho fatto anche una guida alla lettura). Parla di dipendenza (facile, eh?) ma in realtà di tutto, quindi non inizio neanche.
Poi ha scritto un sacco di cose, tra cui:
- Racconti: per es. La ragazza dai capelli strani
- Saggi più o meno brevi, tra cui cito Tennis, TV, trigonometria e tornado (geniali) e uno illeggibile sul concetto di infinito, per dire
- Reportage bellissimi tra cui cito Una cosa divertente che non farò mai più (su una crociera, divertentissimo) e uno sulla campagna alle primarie di John McCain (inserito nella raccolta Considera l’aragosta)
Poi se uno si vuole cimentare, basta chiedere.
- Jonathan Franzen (che poi era anche un amico carissimo di DFW): Le correzioni. Fondamentale, su società e famiglia
- Don De Lillo: anche se non è un autore che amo particolarmente, il migliore per me è Rumore bianco che parla, al solito della società americana e molto di più. Poi avrebbe scritto anche Underworld, eh. Super-romanzo cult, sopravvalutato (imho, ma non lo dite, lo negherò).
- Thomas Pynchon. L’arcobaleno della gravità. Abbandonato, difficilissimo, ma non potevo non citarlo. PS C’è una puntata dei Simpson in cui un giorno nella scuola di Lisa arriva una bambina più intelligente di lei. Quando si incontrano, questa sta leggendo un libro. Lisa le chide: anche tu leggi l’Arcobaleno della gravità? E lei risponde “Rileggendo)”. Wikipedia comunque alla voce “trama”, recita: Impossibile rendere conto di una trama così lunga, complessa e frammentata ;)
Altri fottuti yankee:
-  Cormac McCarthy: La strada: romanzo post apocalittico ma questo lo avete già letto o visto il film. Poi se no altri tipo Meridiano di sangue o la Trilogia della frontiera (Cavalli selvaggi, Oltre il confine, Città della pianura) che ora è pubblicata in un unico volume
- James Ellroy, mio scrittore preferito (lo dico di molti). Scrive un po’ difficile, ma se entri nel mood non ne esci più. Cmq direi White Jazz, American Tabloid o 6 pezzi da mille. Uno che ha un’autostima tipo Ibrahimovic. Recentemente ha detto “Sono l’autore di sedici libri, tutti capolavori. E precedono i miei futuri capolavori. Questi libri vi lasceranno sconvolti, lavati a vapore a secco, ripiegati, messi in un angolo, fidelizzati, tatuati e sfanculati”. E ha ragione.
- Don Winslow: l’autore del momento, non fosse altro per la Trilogia del cartello sui narcos. Poi ne ho letti tanti e mi sono piaciuti così così tranne Broken, uscito da pochissimo e pubblicato curiosamente da Harper&Collins, 6 mini-romanzi (o racconti lunghi). I primi 3 capolavori (e valgono il libro), poi 2 così così e infine l’ultimo bello. Un racconto inizia così: “Nessuno sa come ha fatto lo scimpanzè a prendere la pistola” 😊 
- Michal Chabon: Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay. Sono 800 pagine di pura letteratura, per me capolavoro. Premio Pulitzer 2001 #sticazzi
- Naturalmente John Fante. Tutto.
- Se volute vantare un romanzo da sfoggiare e che stanno leggendo tutti (mia madre per dire lo ha letto due volte di seguito) c’è Stoner di John Williams, romanzo del 1965 poi andato nel dimenticatoio, ripubblicato un paio di anni fa da Fazi e diventato bestsellers. Un po’ triste. Si legge in un pomeriggio lungo.
-  A proposito di tristezza non posso non consigliare Richard Yeats. Il mio preferito è Disturbo alla quiete pubblica (che poi è il meno triste di tutti) ma il suo libro cult è Revolutionary Road. E’ pubblicato tutto da Minimum Fax, quindi fa figo solo per questo
- Perdersi di Charles D’ambrosio: mini-saggi per i tipi di Minimum Fax. Quanto mi è piaciuto!
Italia:
Boh, al momento mi vengono in mente:
- Roderick Duddle di Michele Mari, un romanzo d’avventura vecchio stile (tipo Twain), molto bello e lui per me è il miglior scrittore italiano (anche se a volte ti sembra che scriva in un modo come per dire “guarda come sono bravo e figo e con le parole posso fare tutto”, ma non è così). Di Mari cito anche Tu, sanguinosa infanzia (anche per il titolo bellissimo)
- Giaime Alonge: Il sentimento del ferro. Spy-story storica. Fandango edizioni
-  Wu Ming: vabbè, a partire da Q (che hai già letto, chiunque tu sia) e poi un po’ tutti tipo Asce di guerra, 54 e Manituana. Tranne gli ultimissimi, i libri si possono scaricare gratuitamente quì
- Un libro che mi è piaciuto tantissimo è La città dei vivi, di Nicola Lagioia.
-  Un romanzo di quelli dimenticati e poi riscoperti e bellissimi è La vita agra. Autobiografia del suo essere venuto a Milano, come giornalista, e c’è dentro anche la pelota basca, e questo basta. Sarebbe un classico secondo le mie regole, ma vabbè, ormai l’ho messo anche perchè ci sono molto affezionato
Aggiunta postuma ma fondamentale:
- Works di Vitaliano Trevisan, un libro doloroso ma pieno di vita e umanità. Lo eleggo miglior libro italiano degli ultimi 50 anni. E poi ora è ripubblicato con un appendice (testo inedito) che mi venire voglia di ricomprarlo
Europa:
- Emmanuelle Carrere: l’autore più cool del momento (molto radical chic e un po’ snob, ma glielo concediamo visto i libri). Per me tutti capolavori e cito Limonov, Vite che non sono la mia, La vita come un romanzo russo e L’avversario (di questo ha pure fatto il film, da regista). Ovviamente Adelphi visto il tipo
- Altri francesi: evitando Pennac (che ci ha rotto le palle da circa 20 anni) e andando più in là nel tempo c’è Boris Vian (genio vero). Sputerò sulle vostre tombe e La schiuma dei giorni. Musicista e altro. Ha per esempio scritto la fantastica poesia “Io non vorrei crepare”, che inizia così “ Io non vorrei crepare / prima di aver conosciuto / i cani neri del Messico / che dormono senza sognare”, chapeau
- Ah, giusto, sempre francia (e chiudo con i cugini anche perchè non ci stanno simpatici), TUTTO Izzo. Noir mediterraneo. Marsiglia. Cosa volete di più? Ah, credo che a parte la Ferrante sia l’autore più venduto da edizioni e/o, O forse me lo sono inventato, ma mi piacerebbe fosse così
- Zadie Smith: Denti bianchi. Romanzo bellissimo inter-razziale, tra l’altro d’esordio. E poi siamo un po’ tutti innamorati di lei
- Di inglesi un po’ di moda eviterei John Niven (magari qualcuno ve lo consiglia) che a parte A volte ritorno (su Gesù che torna in terra, divertentino) il resto mi sembra trascurabile
- Sempre da quelle parti (stavolta Irlanda), per citare uno di quegli autori molto leggeri (alla Nick Hornby) a me è piaciuto Paddy Clarke ah ah ah! di Roddy Doyle, ma non vorrei fare la figura del tenerone
-  A proposito di irlandesi un’autrice che fa molto figo leggere di adesso è Sally Rooney. Parlarne tra amici e Persone normali. Io ne ho letto 1 su 2 (piaciuto con riserva, quindi va bene).
- Il collezionista di mosche di Fredrik Sjorberg. Saggio (?) sulle mosche di uno che è un collezionista di mosche. Divertente e arguto. Della leccatissima e un po’ snob Iperporea (che quindi mi sta un po’ sulle palle). Unico nordico che cito, anche se vanno tantissimo di moda, perché io di tutti quei romanzi gialli di 500 pagine non so cosa farmene.
Est:
- Trilogia della città di K di Agotha Kristoff. (ma questo lo hai già letto sicuramente, sempre “chiunque tu sia”)
Ungheresi, ci faccio un capitolo a parte, solo per:
-  Tibor Fischer: La gang del pensiero (fantastico e fa riderissimo). Uuuhhh, scopro ora che è ripubblicato da poco da Marcos y Marcos, quindi non avete scuse. E dopo, se vi va, anche Sotto il culo della rana.
Fantascienza, anche se non sono un culture del genere:
-  Kurt Vonnegut, che poi non sarebbe proprio fantascienza, cioè si, però... Uno di quei premi Nobel mancati. E’ da leggere tutto (io per tipo 1 anno non avevo letto altro che lui). Perle ai porci, La colazione dei campioni, Mattatoio n. 5, Un pezzo da galera, Madre notte e tutti gli altri
- Ciclo di Eymerich di Valerio Evangelisti. Questo è fichissimo: un inquisitore domenicano alle prese con l’eresia dell’epoca ma con viaggi temporali nel presente/futuro (non lui, ma la storia). Ce ne sono tanti, ognuno si può leggere da solo. Consiglierei di partire con Mater Terribilis (che è uno degli ultimi) e poi uno non si stacca più e li legge tutti dal primo
- Robert Shekley, ecco un altro mio autore preferito: scrive romanzi di fantascienza (brevi) paradossali e satirici. Non dico nessun titolo, il bello è trovare un romanzo di Shekley a caso sulle bancarelle tra i 1000 Urania che girano e comprarlo a caso. Vi piacerà sicuramente
-  L'uomo che cadde sulla terra di Walter Tavis
- Anche se sarebbe un classico, cito infine Il vagabondo delle stelle di Jack London. Monumentale
Noir (ecco la mia categoria preferita), posto che alcuni li ho messi tra americani, francesi, ecc… va così.
- Jim Thompson, o per meglio dire, il maestro Jim Thompson. Pubblicato tutto da Fanucci ma poi come tanti se lo è rubato Einaudi. Avete senz’altro visto un qualche film tratto da un suo libro. Tra i numerosissimi titoli Colpo di spugna, Rischiose abitudini, E’ già buio dolcezza, Getaway, ma si potrebbe continuare per sempre. Se devo scegliere 1 autore di noir, scelgo lui.
-  Charles Willeford: autore preferito da Tarantino (poi boh, probabilmente ad ogni intervista ne dice uno diverso). Ripubblicata quest’anno da Feltrinelli la Quadrilogia di Miami, a cominciare da Miami Blues. 
- Jack Ritchie: racconti noir brevi/brevissimi, uno che ha detto che potrebbe scrivere I Miserabili in un paio di pagine (grande!). Comunque: Un metro quadrato di Texas e È ricca, la sposo e l’ammazzo
-  Joe Landsdale: negli ultimi anni scrive 1 libro al mese praticamente. Il ciclo di Hap & Leonard (due investigatori improvvisati che si cacciano dei guai. Uno bianco etero, l’altro nero e gay e repubblicano) è divertentissimo. Gli ultimi da evitare. In generale è l’autore di cui ho letto più libri (27) ma la metà non ne vale la pena, Ho ben due libri autografati da lui, tiè
- Leo Malet. Come ho fatto a scordarmelo fino ad adesso??? Nero/nerissimo. A parte il ciclo di Nestor Burma (consigliato, un romanzo per ogni arrondissement di Parigi), i miei preferiti sono quelli della Trilogia Nera quali La vita è uno schifo, Il sole non è per noi e Nodo alle budella (associazione mentale: i film noir francesi di Melville & co.). Tutto dei tipi di Fazi, recentemente ha anche messo in unico volume la trilogia, quindi è facile.
- Un libro geniale: Vedi di non morire di Josh Bazell. Mooolto tarantiniano
- Elmor Leonard, TUTTO. Che poi è tradotto da Wu Ming 1
Random:
- Micky Spillane: spionaggio vero nella categoria “hard-boiled”. Parte tutto da lui
- Leggermente fuori fuoco di Robert Capa, che racconta le sue vicende nell’Europa della Seconda guerra mondiale. Ovviamente corredato di foto che hanno fatto la storia
- Due romanzi belli e con titoli altrettanto belli: Domani nella battaglia pensa a me (Javier Marias) e Questo bacio vada al mondo intero (Colum McCann)
- Open di Agassi. Se siete quei due in Italia che non l’hanno ancora letto
- Il tempo è un bastardo di Jennifer Egan, che non si dica che non si leggono donne. Premio Pulitzer e tant’è. Altro Minimum Fax
- I dilettanti di Donald Barthelme!!!!! Antologia di racconti bellissimi!!!! E poi pure Atti innaturali, pratiche innominabili, che contiene il racconto “Il pallone”, spessissimo citato da DFW come suo punto di partenza.
- Addio biciletta (anche con il titolo di L’avvocat in bicicletta) di Gianni Brera. Gli arbori del ciclismo, che storie… Fantastico.
- Della serie “Libri di montagna”: uno su tutti, La morte sospesa di Joe Simpson. Incredibile. Se no praticamente tutto Walter Bonatti
Saggi:
Comunque bisognerebbe leggere tutti La sesta estinzione di Elisabeth Kolbert è il libro dei nostri tempi sul cambiamento climatico ma non solo e tutte le conseguenze, ecc… Ogni capitolo parla di un animale estinto o in via di estinzione e da lì racconta il perché e apre mondi. Anche lei premio Pulitzer ma sarebbe da premio Nobel. Tutti dovrebbero leggerlo. Per niente noioso, se qualcuno se lo chiedesse
Aggiungo infine il libro-raccolta di Internazionale Extra In cerca di fortuna,  sull’emigrazione italiana dall’ottocento a oggi, come al solito raccontata attraverso articoli dell’epoca della stampa di tutto il mondo
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thecatcherinthemind · 5 years ago
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Al prossimo flash mob inutile e fastidioso potrei far partire qualche denuncia per disturbo della quiete pubblica.
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lamilanomagazine · 5 months ago
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Vicenza, disturbo della quiete pubblica: sospeso per nove giorni il pub "La Fazenda"
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Vicenza, disturbo della quiete pubblica: sospeso per nove giorni il pub "La Fazenda" I Carabinieri della Stazione di Malo hanno notificato ai titolari di un esercizio pubblico del territorio un provvedimento ai sensi dell'articolo 100 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, emesso dal Questore di Vicenza Dario Sallustio, con il quale ne è stata disposta la chiusura per 9 giorni. Il provvedimento amministrativo, richiesto ed ottenuto dai Carabinieri, scaturisce da alcuni interventi richiesti dai cittadini per disturbo della quiete pubblica, da controlli eseguiti dai militari dell'Arma che hanno identificato tra gli avventori dell'esercizio alcuni gravati da precedenti di polizia, nonché episodi delinquenziali tesi a procurare allarme sociale, situazione questa che costituisce grave pregiudizio per l'ordine e sicurezza pubblica. L'attività di controllo svolta dai Carabinieri si inquadra nell'ambito di una generale intensificazione dei servizi di vigilanza degli esercizi pubblici che possono diventare luogo di ritrovo di persone pericolose e di pregiudicati a tutela della sicurezza pubblica... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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