#discutiamo
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Anna hai mai provato i trucchi di Clio Make Up?
Ho provato solo il correttore che mi sembra si chiami Oh My Love, ho sentito parlare bene di alcune cose che ha fatto uscire, male di altre ma il correttore su di me non é male! Sarei curiosa di provare i Cocco Love e gli ombretti in crema ma trovo abbia dei prezzi allucinanti con cui potrei comprare 10 cose di altre marche di cui mi fido di piú quindi 🤷🏼♀️
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Quarant'anni anni fa l'opinione pubblica era formata esclusivamente dai Media ufficiali.
La grande finanza massonica che li controllava poteva far credere alla gente qualsiasi cosa. La proprietà di TV e grandi quotidiani era essenziale per fare politica.
In Italia si diceva che "chi si avvicina al Corriere della sera muore". E in effetti coloro che tentarono di prenderne il controllo finirono in galera o in rovina, e qualcuno al cimitero.
Oggi non lo legge più nessuno.
In America il podcast indipendente di Joe Rogan ha milioni di ascoltatori. Ha potuto permettersi di criticare i vaccini e perfino Israele, accusandolo di genocidio, e guadagna lo stesso.
Tucker Carlson è stato silurato da Fox News per le sue idee di libertà e democrazia, ma ora qui su X intervista Putin e ha dieci volte più spettatori di prima.
L'astro nascente della destra repubblicana Candace Owens @RealCandaceO (quella che sostiene che George Floyd è morto di overdose e non soffocato da un poliziotto, e che Brigitte Macron è un uomo) è stata licenziata dalla famosa agenzia Daily Wire perché accusata di antisemitismo da un potente rabbino.
In realtà ha soltanto criticato Israele per i crimini contro i Palestinesi, e si è vantata di essere nera e cristiana.
Ora, però, è molto più seguita di prima, sia nel suo programma TV, sia qui su X. Perfino Elliot Resnick, ex capo redattore di Jewish Press, ha scritto su Israel National News che non si può accusare chiunque non la pensi come il governo di Israele di essere "antisemita" per metterlo a tacere. Non è giusto e, soprattutto, non funziona più!
israelnationalnews.com/news/387587
Pian piano questo nuovo modo di fare politica sta arrivando anche da noi. Ed un'ottima cosa, che dà speranza.
Spesso mi chiedo se ha più potere (e responsabilità) un senatore, che deve seguire decisioni già prese altrove per non farsi espellere dal partito, o un influencer serio, che ospita opinioni diverse e non fa tifoseria, dice chiaramente quello che pensa e dialoga onestamente con tutti, come la Owens.
Alla fine la differenza è soltanto che il senatore ha l'immunità parlamentare.
Il mondo cambia, fin troppo rapidamente, nel male ma, per fortuna, anche nel bene, solo che non ce ne accorgiamo. Più i Media tradizionali perdono fiducia e lettori, e più voci si potranno esprimere liberamente qui su X, più la civiltà avrà speranza di progredire.
Quindi scriviamo, leggiamo e discutiamo, senza paura❗
Massimo Montanari
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Suggerisco inoltre questa lettera:
https://www.frasicelebri.it/frase/noam-chomsky-le-dieci-regole-della-manipolazione-m/
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quiero volver hace 24 horas donde discutiamos que es un alfajor y no tener que ver en vivo y en directo como venden el pais
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> ci sediamo al bar
> discutiamo sul malcelato politeismo italiano, le variazioni linguistiche dell'italiano al di fuori dell'UE, le meraviglie dell'area schengen, la fallacia delle federazioni e la sognata abolizione dell'autonomia differenziata
> ci alziamo senza elaborare
> "ottima serata comunque!"
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Mi sento padre
Credo di essere diventato padre prima, intendo prima di diventarlo biologicamente.
Ho vissuto un prologo o, per usare un neologismo moderno, un prequel.
Sono convinto che divenni padre di me stesso il giorno in cui, sempre biologicamente, non fui più figlio di un uomo.
Quando mio padre morì rimasi orfano di una figura paterna che, nonostante i suoi umani limiti, era nel mio immaginario qualcosa di più grande e rassicurante. Ne avevo maledettamente bisogno, ma il destino me lo portò via.
Così dopo un percorso con uno davvero bravo divenni "papà" di me stesso. Non avevo alternative, meglio dire non avevo nessuno.
Nonni morti da tempo e zii, quelli a portata di mano e in vita, ostici ed egoisti da sempre.
Poi divenni padre. Non solo biologicamente, ma qualcosa si squarciò in me. Mille motivi per sentirsi padre.
Quando divenni padre per la seconda volta lo squarcio con i "mille" motivi raddoppiarono
Mi sento padre ogni volta che sento ridere i miei figli,
quando percepisco la loro forza d'animo,
quando mi abbracciano per rassicurarmi,
quando li abbraccio per dare loro forza,
quando mi rendo conto di come i miei figli siano migliori di me,
quando ripenso al fatto che appena nati mi vennero affidati, tra le mie mani che inaspettatamente divennero ferme e solide. Io che credevo che avrei tremato per tutto il tempo.
Mi sento padre quando mi raccontano i loro pensieri, i loro desideri,
quando uscendo di casa, dalla strada, si girano per vedere se sono alla finestra per salutarli ancora. E io ci sono.
Mi sento padre ogni volta che li sprono a lottare per i loro obiettivi,
lo sono di più quando mi scopro a nascondere le lacrime per i loro traguardi raggiunti.
Mi sento padre quando discutiamo,
quando li ascolto e do loro ragione,
quando gli esprimo il mio punto di vista e loro annuiscono,
quando mi spiegano e io capisco che quello in errore sono io.
Mi sento padre ogni volta che loro si sentono miei figli,
quando mi permettono di lenire i graffi metaforici che la vita gli lascia sulla pelle,
ogni volta che predico il rispetto per il prossimo,
a non fare mai del male a nessuno.
Così capita spesso che loro, abbracciandomi con le lunghe braccia, mi fanno sentire figlio a mia volta. Per qualche istante.
Mi sono sentito orgogliosamente padre, in passato, quando durante le competizioni sportive a cui i miei figli partecipavano, dagli spalti, non ero tra i padri che istigavano i figli a "colpire duro" per vincere sull'avversario.
Oppure quando ho rinunciato ai miei desideri, alle mie passioni, per proteggerli per stare loro vicino. Concedendo il mio cuore solo a loro.
Mi sento padre ogni giorno che mi appare una nuova ruga, un capello bianco, un fardello in più sulle spalle che la vita mi lascia "generosamente". Per ogni livido sulla pelle, per ogni ferita nell'anima, per ogni sussulto del cuore strozzato sul nascere.
Sono un padre nel momento che lotto per il benessere della mia famiglia,
quando cado miseramente per un mio errore,
quando mi rialzo stoicamente, con la determinazione di chi non vuole deludere i propri figli.
Mi sarei già lasciato andare da tanto se non fossi padre.
Sono un padre perché soffro, gioisco, li sento, li ascolto e cerco di essere un punto di riferimento per loro,
per poi accorgermi che essi sono per me un punto di riferimento.
Mi sento padre quando mi prendo cura di una madre anziana e ammalata, come se fosse mia figlia. Lei che mi cerca e mi chiede sicurezza. Come una bimba.
Sono un padre fragile, quando ogni sera goccia dopo goccia cerco di chiudere la giornata.
Quest'anno mi faccio gli auguri, per il padre che sono e per come sopravvivo in questo importante ruolo.
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4. cosa ti rende felice?
Se parliamo di cose materiali: libri, serie tv e film. L’arte, visitare musei, andare al cinema. I dolci e le schifezze in generale. Disneyland anche se non ci sono mai stata ahah
Se invece parliamo di persone o animali: passare del tempo con mia nonna anche se a volte discutiamo. Ritornare a parlare tranquillamente con i miei. Tutte le mie bestioline che ho, cani e gatti.
Se parliamo nei riguardi di me stessa, direi: essere finalmente un po’ più serena, tranquilla. La soddisfazione dei piccoli passi che sto facendo per essere felice e raggiungere un po’ alla volta i miei obbiettivi. L’essermi tolta persone tossiche che mi facevano male e che non mi facevano vivere serena in famiglia
Non saprei che altro aggiungere di più in caso rebloggo e aggiungo
Grazie per il numerino ✨
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Stavo cercando quel post in cui discutevamo bez perennemente in ritardo ma non riesco più a trovarlo, comunque chiaro che ormai siamo sintonizzate sul funzionamento della sua psiche
abbiamo talmente tanti post in cui discutiamo di bez che trovate quello sarebbe come trovare la mia voglia di vivere post infortunio di bez
comunque si ormai abbiamo una rete neuronale e pensiamo sempre le stesse cose
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6 meses, la mitad de un año
Se acercaba el día hermoso, el día espectacular en donde cumpliríamos 6 meses, Woow que rápido pasa el tiempo no? 6 meses de risas, de desvelos, de pláticas locas, de series y películas juntos, de juegos y cantos de canciones que nos gustan y nos dedicamos, 6 meses...
Que loco no? 6 meses, la mitad de un año en donde nos conocimos, discutimos y lo arreglabamos porque discutiamos con el problema y no contra nosotros mismos, experiencias hermosas, regalos, canciones, escritos y presentes dados.
6 meses fabulosos en los cuales éste último aunque no fué con el título de novios , fue similar a una montaña rusa con altas y bajas pero siempre queriendonos , amandonos y deseandonos.
Tengo miedo del día de mañana porque este es un día bastante especial ya que son 6 meses compartidos con la mujer que mi corazón, cuerpo y alma aman , pero entra ese miedo del mañana ya que de eso dependerá el futuro de lo nuestro...
Qué irónico no? Decirnos que nos amamos pero no luchamos por lo que en realidad amamos y queremos que esté junto a nosotros a pesar de cualquier cosa, pasé lo que pasé, pero no quiero hablar más de cosas tristes.
Quiero hablar de los 6 meses tan fantásticos y maravillosos que eh vivido a tu lado, 6 meses llenos de cosas locas, 6 meses llenos de amor y deseo, 6 meses en donde si me lo preguntas te amo más que ayer y más que mañana y siempre.
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"In "Io ed Annie", Woody Allen propone uno degli sketch più divertenti e profondi sull’indifferenza della Natura ai destini umani. Una vertigine che ha sempre spaventato e spaventa, e che penso sia alla base di molti comportamenti antiscientifici dei nostri tempi, in particolare il tentativo di piegare fatti oggettivi, rivelati per via scientifica, a precetti morali considerati "giusti".
All'inizio del film, il giovanissimo Alvy, rappresentazione dello stesso Allen, viene trascinato dalla madre da un dottore perchè depresso. “Perchè sei depresso, Alvy?” chiede il dottore.
“E’ per qualcosa che ha letto in un libro” risponde la madre per il bambino.
“L’universo si sta espandendo”, dice Alvy.
“L’universo si sta espandendo?”, replica il dottore perplesso. "Ma cosa ti importa?", chiede la madre inferocita, che poi si rivolge al dottore: “Ha smesso di fare i compiti di scuola!”
“Ma, alla fine, qual’è il senso di farli?” le replica Alvy.
“Ma che c’entra l’universo con questo? Tu vivi a Brooklyn, e Brooklyn non si sta espandendo!!”
L’umorismo dello sketch è generato dalla confusione di due diversi piani concettuali. Allo stesso modo, la paura del nichilismo su base scientifica è privo di fondamento. La scala dei tempi della vita umana è di poche decadi, e in questo intervallo temporale accettiamo come siamo costituiti, discutiamo nostri valori, perseguiamo i nostri desideri ed evolvono le nostre società. Su una scale dei tempi molto più lunga (da decine di migliaia a milioni di anni) operano i ciechi meccanismi di selezione biologica, a loro volta vincolati dalle leggi della fisica e della chimica. La selezione naturale (e gli altri tipi di selezione) hanno “imbrigliato il caso”, utilizzando la strategia di “prove ed errori” su tempi lunghissimi, giungendo a sistemi fisici meravigliosamente complicati e adattati, come quelli viventi. Tuttavia, il fatto che i processi di selezione siano privi di scopo e amorali non implica in nessun modo che le nostre esistenze debbano esserlo. Niente vieta all’evoluzione di avere come prodotto modalità di convivenza vincolate solo alla biologia (anche se non possono disconoscerla). La visione materialista e scientifica non può e non deve mai trasformarsi in un disperato nichilismo, o una sterile reazione antiscientifica. Dobbiamo invece grati per lo straordinario privilegio di esistere in questo universo, contro tutte le probabilità e a dispetto della nostra inevitabile fragilità. E la conoscenza, senza censure basate sulla paura, serve proprio a vivere liberi, alla ricerca della felicità."
Ranieri Bizzarri
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ovviamente mrs dalloway non era per oggi ma per la week 7 (questa è la quinta, la prossima è reading week) e oggi eravamo impreparate sulla poesia imagista ma la colpa è del fatto che hanno un sistema strano per cui facciamo lecture su un argomento in una settimana e poi la settimana dopo tutorial su quell'argomento, quindi ogni settimana ai tutorial si discute l'argomento della lezione della settimana precedente che è una cosa che ha molto senso ma non ci siamo abituate perché noi non discutiamo niente in italia, siamo abbandonati a noi stessi e poi ci traumatizzano direttamente agli orali
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Ho visto tutti gli uomini della mia famiglia perdere totalmente interesse per le loro moglie più il tempo passava, dentro di me mi sono sempre detta che è la cultura della donna oggetto(che perdendo l'appeal sessuale allora perde valore); ma Infondo ho il terrore che sia l'uomo in quanto maschio così.
Nel piccolo principe c'è una citazione che dice: “È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante" come possano quindi certi uomini non guardere che con adorazione le loro mogli è qualcosa di assurdo per me.
Dimmi che Luca non è così, voglio avere speranza nell'uomo.
ho vissuto tutta la mia vita in un ambiente anaffettivo. i miei genitori non si sono mai presi per mano davanti a me e posso contare i loro segni di affetto sulle dita delle mani. mio padre è principalmente la ragione di questa situazione, per via del suo carattere.
sono cresciuta più o meno allo stesso modo, non sapevo amare, amavo troppo e in modo ossessivo o perdevo interesse dopo due giorni. luca mi ha insegnato a trovare un equilibrio.
prima di conoscerlo, ero anche io dell'opinione che le coppie più durature poi perdono interesse nell'arco del tempo e ho avuto questo pensiero fino a quando non ho conosciuto i suoi; sposati da più di 25 anni, si scambiano segni d'affetto davanti a tutti, si tengono per mano quando vanno in giro, si chiamano "amore", si abbracciano sul divano, fanno attività insieme, hanno persino i loro rispettivi nomi tatuati. luca è nato in un ambiente pieno di amore e l'ho invidiato molto all'inizio, ma ora capisco il perché nessuno di noi due dopo anni abbia perso interesse.
luca è quel tipo di ragazzo che mi riempie di complimenti e attenzioni, mi coccola, fa cose che non gli piacciono per rendermi felice, mi accontenta e mi porta dove voglio anche se non ha voglia, per anni prima di avere un mio stipendio, lui pagava per due perché: "è giusto così, un giorno sarai indipendente, fino a quel giorno ci sono io. non devi rinunciare a nulla.", se discutiamo, cerca immediatamente di risolvere e non rinuncia fino a che non mi arrendo e abbasso le difese. comportarsi così in una coppia dopo più di sei anni per me era impensabile, un'utopia.
non perdere la speranza, perché ci sono ancora persone in grado di amare lì fuori.
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a veces pienso qué habría pasado si en vez de cortarte aquél día en la plaza, te hubiera pedido un tiempo. te hubiera pedido de hablar bien y tomarnos un tiempo. quizás dos semanas, tres. volver con más fuerzas, más ganas. volver pensando en eso. volver con ganas de hacerlo. quedarse a causa de una razón que valga la pena: que no sea todo inercia. pero yo sentía que estaba en un auto que no tenía frenos, que no tenía fin. no podía distanciarme de vos. de hecho, esa vez que me alejé de vos en la plaza nunca me fui realmente. mi alma sigue pegada a vos. espero que puedas sentirme cada día de tu vida, sabiendo que te acompaño en cada momento. y que nunca voy a dejarte porque somos la una para la otra. y lo sabés. eramos un espejo. reflexivas, siempre. dolorosas, siempre. imágenes, todo el tiempo. constantemente proyecciones y tiempo infinito. siento que sigo en esa noche, esa última noche que dormimos juntas y vimos la película Men ¿te acordás? le tenías un poco de miedo a la película por ser de terror psicológico. te tapaste los ojos un par de veces mientras yo estaba acostada en tu pecho. me acuerdo que estabas tan triste y tan desganada ese día por lo mal que veníamos con la relación que ni quisiste salir a comer. yo tenía hambre y me cocinaste unos fideos insípidos. me acuerdo todavía el sabor. a nada. todos eran signos del final. de hecho, esa noche fue la que mejor dormi. me acuerdo que nos acostamos juntas y al otro día tenías que levantarte temprano para jugar a la pelota. me acuerdo que mi vieja me iba a pasar a buscar a la 1 am en auto pero nos quedamos dormidas y no escuchamos el timbre ni las llamadas perdidas. estabamos en otra realidad. ahora, que lo veo a la lejanía, creo que no queríamos separarnos la una de la otra. creo que lo que buscabamos era eternizar ese final. cuando uno duerme no está ni vivo ni muerto para mí. yo creo que amabamos dormir juntas porque ahí no discutiamos. ahi no habia nada. solo cuerpo e inconsciente.
es muy importante poder dormir con alguien y descansar de verdad. cuesta encontrar un lugar que te de esa paz. a mí, desde el primer momento me diste esa seguridad. y me encantaba. me dijiste "no suelo dormir bien con la gente pero con vos si". espero que te acuerdes de eso. espacios mentales que compartimos en los que estábamos en una misma sintonía.
¿te espero? no sé. creo que estoy paseando por la vida, y bienvenido el momento si te cruzo por ahí con las mismas ganas de siempre y sin el tiempo que nos atormente. espero que no hayas cerrado puertas. aunque a veces temo por eso: en realidad, creo que nunca abriste ninguna puerta para mí. por eso hubo tantas complicaciones. yo estaba intentando habitar un espacio amoroso desde afuera.
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Uccellini
Questi tre stupendi disegni sono tratti da un libro che è uno dei pilastri dell'ornitologia moderna: Birds Of America, pubblicato tra il 1827 e il 1838 da John James Audubon. Figlio di un ufficiale della marina francese, nacque a Saint Domingue, la colonia francese caraibica che diventerà Haiti, nel 1785. Quando ritornò in Francia, studiò presso la bottega del grande pittore David. Quando ci furono le primo costrizioni napoleoniche, nel 1803, tramite il padre ufficiale ebbe un passaporto e si trasferì negli Stati Uniti. Qui si sposò, ebbe dei figli e vivendo in una casa in campagna iniziò a ritrarre la fauna ornitologica del Massachusetts, ma piano piano ampliò le ricerche finendo per completare, in vari anni, la sua opera, che comprende 435 stampe di specie di uccelli del Nord America, 35 delle quali sono le uniche testimonianze di specie ormai estinte. Il libro è considerato uno dei capolavori del settore, nonché il primo Atlante Naturalistico in senso proprio. Tra l'altro molte specie di uccelli sono a lui dedicate in quanto fu il primo a descriverne le caratteristiche e a ritrarne i lineamenti.
Tra queste, una delle più famose è la berta di Audubon, che è questa:
Nome scientifico Puffinus lherminieri, e deve il suo nome al fatto che René Primevère Lesson, celebre naturalista francese, ne classificò la natura di specie unica dai disegni di Audubon.
Orbene, la Società Statunitense di ornitologia (American Ornithologists' Union) ha al proprio interno un Comitato per la nomenclatura delle specie ornitologiche (American Classification Committee) che ha preso questa decisione, dopo una lunga discussione interna: eliminare nella classificazione delle specie ornitologiche tutti i riferimenti a persone o figure storiche del passato: oltre alla berta di Audobon, rischiano la ghiandaia di Steller, dal nome del botanico, zoologo, medico ed esploratore tedesco attivo in Russia, considerato un pioniere della storia naturale dell'Alaska, il colibrì di Anna, chiamato in onore di Anna Massena, Duchessa di Rivoli, vari tipi di orioli e decine e decine di altre specie. Questo, secondo le parole della presidentessa della Società Coleen Handel perchè "C'è potere in un nome, e alcuni nomi di uccelli inglesi hanno legami con il passato che continuano ad essere non inclusivi e offensivi oggi (...) Abbiamo bisogno di un processo scientifico molto più inclusivo e coinvolgente che concentri l’attenzione sulle caratteristiche uniche e sulla bellezza degli uccelli stessi. Tutti coloro che amano e che si prendono cura degli uccelli dovrebbero poter goderne e studiarli liberamente, e gli uccelli hanno bisogno del nostro aiuto ora più che mai". Aggiunge poi che le tassonomie ottocentesche erano misogine e razziste e che "Come scienziati, lavoriamo per eliminare i pregiudizi nella scienza".
Questo è l'apice di un processo ideologico, comunemente definito cancel culture, che da alcuni anni ha preso piede in maniera devastante nel mondo culturale, e anche accademico, anglosassone. Caso emblematico fu la decisione della casa editrice di Amanda Gorman, la giovane poetessa che declamò i suoi versi alla cerimonia di insediamento del presidente Biden. Il suo libro, The Hill We Climb, su precise direttive della casa editrice americana, non fu tradotto in Spagna da Victor Obiols, ritenuto inadatto dall’editore americano in quanto uomo, non nero, non attivista. Ma casi analoghi sono avvenuti in altri paesi sulle generalità dei traduttori e traduttrici.
È l'apoteosi di un assunto, che ormai impera nella nostra società contemporanea (direi per colpa dell'assuefazione al loro pensiero dominante): non importa mai cosa e come dici le cose, le sostieni o le fai, ma solo chi le dice, chi le sostiene e chi le fa. Oggi Chiara Valerio ha scritto: "Non discutiamo più, rispondiamo a sondaggi e a incitamenti di una curva, il cui principio e la fine è la riduzione a macchietta dell'altro e della sua posizione che si suppone parimenti basata su sondaggio e tifo (...) Indossare una casacca è, mi pare, la fine della cultura intesa come esercizio dell'altro che abbiamo sempre praticato" (la Repubblica, Zerocalcare, Lucca e il ruba bandiera, pag. 37 del giornale del 3/11/2023).
L'esempio di Audubon è calzante poichè la decisione di cancellare il suo nome per la berta si deve al fatto che, come molti uomini del suo tempo, aveva degli schiavi, e aveva posizioni che oggi definiremmo "contraddittorie" sullo schiavismo. Tipico del sistema della Cancel Culture è di fare il più classico degli errori: prendere solo il pezzo di Storia che ci interessa, relazionarlo al nostro modo attuale di pensare, e condannare l'altro che, nella maggior parte dei casi, non può manco difendersi essendo morto da centinaia di anni. Tra l'altro in nome di Audubon fu fondata nel 1905 la National Audubon Society che è ancora oggi negli USA una delle più grandi e battagliere associazioni per la salvaguardia della Natura.
Quello che mi chiedo è che effetto avrà sulla berta, sul suo habitat, sulle politiche in favore della sua conservazione, studio e ricerca, il fatto di non chiamarsi più di Audubon. E se qualcuno ha mai avuto difficoltà a studiarla, a proteggerla perchè il suo nome era dedicato ad un uomo unanimemente considerato come uno dei padri della ornitologia mondiale (cosa che non viene smentita nel comunicato della Società di ornitologia americana).
Victor Obiols disse dopo che gli fu impedito di tradurre la Gorman:"Se non posso tradurre una poetessa perché donna, giovane e afroamericana nel mio medesimo secolo, non posso neanche tradurre Omero giacché non sono un greco dell’ottavo secolo a.C. E nemmeno Shakespeare non essendo un inglese del 16esimo secolo".
Gli proporrei di tradurre un libro di ornitologia. Possibilmente non scritto negli Stati Uniti.
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“Case occupate? Ho visto gente piangere”. Una Rita Dalla Chiesa affranta e arrabbiata al tempo stesso commenta le parole di Ilaria Salis e degli ospiuti in studio da Nicola Porro a “Quarta Repubblica”. La discussione sulla rivendicazione dell’occupare abitazioni popolari come lotta politica sta scatenando polemiche ogni giorno di più. “Non sempre quel che è giusto è legale”, è stata una delle prime dichiarazioni dell’ europarlamentare di Avs. In studio ra gli ospiti del talk del lunedì sera di Rete 4 c’è Annamaria Addante, presidente dell’associazione inquilini e proprietari Ater Roma, che incalza: “La legalità non significa prendere qualcosa a un altro che ha più diritto di te ad averla. Questa è rapina!”.
Salis e le case da occupare: la rabbia di Rita Dalla Chiesa
A difendere la Salis c’è un agguerrito Piero Sansonetti: “Vai a denunciare la Salis – la provoca il direttore dell’Unità -. Perché ce l’hanno con lei? Sai quanti deputati hanno una condanna definitiva? Non ha carichi pendenti in Italia, non ha denunce né condanne. Se mi porti la prova che ha commesso una illegalità ne discutiamo”. Una posizione che che fa perdere la calma al conduttore e non solo. Rita Dalla Chiesa è incredula: “Io credo sia sbagliato anche stare qui a parlarne. Per molti anni ho parlato di case abusive: ho sentito storie, visto lacrime di gente che aveva impiegato tutta la vita per mettere in piedi una casa. E poi gli è stata occupata e nessuno ha fatto nulla”. La parlamentare di FI e popolare conduttrice ha poi fatto notare una strana coincidenza che ha riguardato Ilaria Salis.
Secondo lei l’ex insegnante avrebbe portato alla luce il tema delle case libere solamente dopo che si è saputo della sua occupazione abusiva. “La Salis non ha puntato i fari sul problema delle case. Siamo venuti a scoprire che lei aveva occupato abusivamente una casa e da allora ha tirato fuori questa cosa delle case libere”. In trasmissione ci sono molti nervi scoperti, in primis quelli di Amedeo Ciaccheri di Alleanza Verdi Sinistra che zittisce in malo modo la Addante: la presidente dell’associazione inquilini e proprietari Ater Roma non avrà il tempo di intervenire in quanto blocccata da Ciaccheri. Il tutto mentre Porro mandava in onda un reportage inequivocabile sul modus operandi della Salis.
Il reportage di “Quarta Repubblica” sulle case occupate da Ilaria Salis
Concetta, storica residente del palazzo in zona Navigli in cui ha abitato l’attuale esponente di Alleanza Verdi e Sinistra ha rilasciato dichiarazioni agli inviati di “Quarta Repubblica”: L’ex vicina ha affermato che in quello stabile la Salis avrebbe abitato in due diversi appartamenti in due scale differenti: uno al secondo piano della Scala E e poi al piano terra nella scala A. “Lei era qui già quando sono arrivata io nel 2010”, racconta, e nella seconda casa “è stata per tutto il tempo direi”. E dal servizio si ricava che non è l’unica a ricordarla. “Un conto è essere in ritardo con gli affitti. Un’altra è che tu, scientemente, tra l’altro pur essendo di famiglia benestante, mi vai ad occupare una casa”. Il rappresentante di Avs perde il senso dell’equilibrio e aggredisce Vannacci, ospite in collegamento: il generale aveva affermato banalmente che le leggi vanno rispettate, mentre Ciaccheri gli ha dato dell’antidemocratico. In questo delirio anche Porro ha perso la pazienza.
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"Poi venite, e discutiamo assieme", dice
l'Eterno, "anche se i vostri peccati fossero
come lo scarlatto, diventeranno bianchi
come la neve; anche se fossero rossi come
la porpora, diventeranno come la lana".
Isaia 1:18 📖
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Italian motogpblr discutiamo delle cose importanti: chi è la coppia sesso & samba?
La canzone la aggiungo giusto per
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