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#discese
killiandestroy · 6 months
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io sincera pensavo mooolto peggio l'impatto con il Portogallo e invece mi sto trovando bene
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der-papero · 3 months
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Le parole che uno dovrebbe dire.
Me la sono appuntata come una medaglia questa frase, ma non per vanto, ma come sigillo che quello che provo mi sta guidando sulla strada giusta, non senza pericoli, non senza rischi, ma di sicuro piena di futuri ricordi per i quali vale la pena vivere.
Me ne sono accorto dalla naturalezza con cui racconto quello che mi sta accadendo, con una punta di vanità, lo ammetto, perché non si è mai visto nessuno non essere orgoglioso della propria felicità. Il mio momento felice? Quando ci vediamo, i primi minuti, mi fai quello sguardo smorfioso, ti nascondi, perché ormai è diventato il nostro gioco, il nostro linguaggio, lo fai solo con me, è come se sapessi già che adoro essere speciale per qualcuno, allora scappi via, con una espressione piena di malizia, adori che poi ti vengo vicino per sussurrarti di stringerci la mano, da lì è tutta curve e discese, e io non dico più nulla, mi nutro del tuo sguardo e dei tuoi silenzi, parliamo due lingue diverse e nessuna delle due ci è utile per sentirci davvero.
Penso di poter dire che in tutta la mia vita ho amato tanto e ricevuto forse altrettanto, ma tu sei diventata la scala per tutto, come quel caos che poi, tramite una forza potentissima, diventa un ordine perfetto, è come se vedessi tutto in modo diverso, non è una questione di più o meno, ma è come se ci fosse una nuova dimensione, una linea completamente nuova, uno spazio solo tuo.
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Come talvolta avviene, un attimo discese e si librò e durò molto più di un attimo.
E il suono tacque e il movimento tacque, per molto, molto più che un attimo
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J. E. Steinbeck
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fiorescente · 8 months
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Potpourri di aggiornamenti: questa settimana ho coccolato due gattini, ho studiato un modello e mezzo di economia internazionale, ho visto delle mostre ho preso una tisaniera con le paperelle e so svoltare con la bici; devo lavorare sulle discese
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perpassareiltempo · 1 year
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Ci vuole coraggio per essere felici, tempeste, clamori, impeto ha la felicità. Discese violente, sbalzi improvvisi e costante impazzire dei sensi. Bisogna essere eroi per sorridere, accogliere il cielo e la terra nel petto.
Valerio Grutt 
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abr · 2 years
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Due calcoli della serva - ditemi se sbaglio eh.
Ipotizziamo che le batterie delle auto elettriche abbiano una capacità media di 50kWh (oggi poche ci arrivano), con consumi medi di 5km/kWh (poche superano i 7km/kWh: dipende anche da fattori esterni tipo salite/discese e temperatura esterna). Da cui una autonomia massima teorica di 250km con un "pieno" elettrico; un'auto a motore termico ne fa il triplo ma pace, fingiamo pure che ciò stia bene alla metà degli utenti.
Ipotizziamo quindi che, senza pianificatori europei del cazzo, su base "di mercato" (solo aiutini tipo divieti e limitazioni di transito), si arrivi a un certo punto a elettrificare 20 milioni di mezzi, metà del parco auto circolante italiano oggi.
Un'auto in media fa 20.000km/anno, circa 50km/giorno. Significa che serviranno 20m*20k/5 = 80TWh di potenza elettrica aggiuntiva media annua. Oggi in Italia si consumano circa 300TWh totali di elettricità (2021): significherebbe aggiungere +25% ai consumi elettrici. Altro che risparmi. Fattibile? Spoiler: non credo (btw, da tale numero si capisce l'enfasi verso la delocalizzazione industriale e la riduzione dei consumi con scuse varie guerresche).
La vera domanda da farsi sarebbe, si può fare in modo green, altrimenti è una presa per i fondelli? Oggi in Italia si producono circa 25TWh da fonti rinnovabili (fonte Gse). Quindi servirebbe aggiungerne più del triplo.
Dice sia fattibile: vedi Germania che ne produce oltre 130TWh. Crediamoci, intanto però là aumenta il consumo di carbone; mobilitiamoci (tosando le burofurerie locali che rallentano tutto, mica solo gli impianti rinnovabili). Resta da gestire il problema cogente del bilanciamento di potenza (fv e vento non sono costanti) e dei picchi di domanda che so, a pasquetta e ferragosto. A proposito di green, ci sono le centrali nucleari alla francese; solo ne servirebbero diverse, diciamo: le più potenti generano 1.6GW di potenza, cioè producono meno di mezzo TWh in un anno.
Sin qui i conti facili, meno costosi. Lasciamo pur stare come si fa approvvigionare tutto il litio cobalto terre rare che serve ( e i relativi costi socio-ambientali); lo scoglio finale è portare tutta quella potenza capillarmente fino alle colonnine, ai garage nei condo. Si fa col fv sui balconi? In contemporanea con lo switch dai riscaldamenti a gas alle pompe di calore elettriche? Ciao core.
Fingiamo pure che i prezzi della auto elettriche scendano un po' all'aumentare dei volumi venduti (toh, il tanto vituperato "mercato"); in ogni caso, per quanto detto sinora, mi sa che è TUTTO UN BARBATRUCCO PER APPIEDARNE UN BEL PO'. Il che, pensando alle Karen con la Yaris, in fondo confesso non sia prospettiva che mi dispiaccia più che tanto.
In realtà stan dicendo: "Vieni, vieni in città, che stai a fare in campagna?" (cit.). Come foste contadini cino-indiani o allevatori nigeriani (questi ultimi aiutati a decidere da un po' di terrorismo islamico); come fecero del resto coi nonni meridio-polesani trapiantati a Torino e Milano. Perché in città ci stanno i Trasporti Pubblici efficenti (per andare da dove dican loro a dove voglian loro), la Sanità e le Squole (stipendifici maximi), i riscaldamenti centralizzati (cioè spegnibili: chiedere ai malcapitati quest'inverno) e i monopattini a nolo.
Gli zombie sinistri godono: si torna al Lumpen Proletariat, alle periferie straccione ma stavolta non per produrre facendo vivere una generazione o due nella merda, sperando di meglio per figli e nipoti: é per NON consumare, NON fare figli ed eliminare i vecchi (ma non gli Schwab o gli utili idioti alla Mattarella, tutti con 80+ anni).
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turuin · 6 months
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Se tra di voi ci sono dei ferventi cattolici potrebbero essere seriamente turbati dalla lettura di ciò che segue. Sono stato in chiesa, questa mattina, perché mia figlia ci teneva a fare la chierichetta (pare che ora si possa fare anche se si è appena iniziato il catechismo prima della prima comunione) e mia moglie mi ha pregato di farle compagnia, visto che ce la porta sempre lei. La chiesa in questione è un edificio di cemento di forma circolare, tutto fatto a cerchi che si intersecano con una volta piuttosto alta e una sorta di forma a tronco di cono / cilindo al centro, dentro la quale c'è una statua che funge da ostensorio e che mi ha creato seri problemi. Questa statua, vista l'architettura moderna della chiesa in questione, è molto moderna anch'essa. Voleva rappresentare una fiamma? Un velo? Una simbologia dello spirito? Fatto sta che ... aspettate: vediamo se la trovo.
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Quello che non si vede da questa angolazione è la sommità di quella statua (al centro si vede l'ostensorio, apribile, a forma di foro rotondo) che è una punta tondeggiante. Praticamente, l'effetto è quello di un clitoride munito di labbra inferiori. Chissà se lo scultore è stato guidato in qualche modo nell'inconscio quando ha messo mano a questa rappresentazione? Forse sono semplicemente troppo malizioso io? (Si, lo sono, ma non sono l'unico ad averlo notato e ne ho avuto conferma). Purtroppo la comunità parrocchiale è scarna e poco convinta, e il parroco sembra avere lui stesso qualche difficoltà a credere in quello che dice (highlights dell'omelia di oggi: il signore ci perdona dal peccato, anzi ci ama ancora prima che noi abbiamo la possibiltà di peccare, non dobbiamo avere paura di peccare, tranne Putin. Lui deve avere paura. Il parroco è ucraino. Non dico altro).
Il credo, dai miei tempi, è cambiato, ne hanno tagliato la metà. Hanno rimesso dentro cose come "discese agli inferi" che erano state rimosse prima. Il Padre Nostro è cambiato (mi crollano delle certezze) per non dire più "non ci indurre in tentazione" ma "allontanaci dalla tentazione" - pareva che il Buon Dio fosse proprio lui a indurci in tentazione altrimenti, no? Peccato (ahia) che così è: altrimenti si cade nel manicheismo Dio/Diavolo e si immagina un Satana che opera contro e senza il permesso di Dio, che dunque non è più così onnipotente come dovrebbe essere. Non sono discorsi da Tumblr, scusatemi. Il post voleva essere: sono andato in chiesa e anche lì sono riuscito a pensare a "L'origine du monde" di Courbet.
Bontà sua, mia figlia si è divertita un sacco e ha rotto i coglioni al prete da dietro l'altare mentre benediceva le ostie per dirgli "Ma non dobbiamo prenderle ora le candele?" Aurora, che il signore, il cosmo, le divinità unite in sindacato, le formule matematiche dell'origine, la sezione aurea, le forze entropiche ed entalpiche e qualsiasi collante tenga insieme questo universo derelitto ti mantengano sempre così.
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dionysus-complex · 4 months
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Canzon, i' non fu' mai quel nuvol d'oro che poi discese in preziosa pioggia sì che 'l foco di Giove in parte spense; ma fui ben fiamma ch' un bel guardo accense, et fui l'uccel che più per l'aere poggia alzando lei che ne' miei detti onoro; né per nova figura il primo alloro seppi lassar, ché pur la sua dolce ombra ogni men bel piacer del cor mi sgombra.
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Song, I was never the cloud of gold that once descended in a precious rain so that it partly quenched the fire of Jove; but I have certainly been a flame lit by a lovely glance and I have been the bird that rises highest in the air raising her whom in my words I honor; nor for any new shape could I leave the first laurel, for still its sweet shade turns away from my heart any less beautiful pleasure.
(Petrarch, Rerum Vulgarium Fragmenta 23.161-169; trans. Robert Durling)
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elperegrinodedios · 11 months
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📷 El Camino Primitivo, lo mejor para mi juntos al Camino del Norte, el favorito de los caminos.
Un'apnea da Oviedo a Santiago più o meno 320 Km. di bellezza e difficoltà, attraversa le Asturie e le province galiziane di: Lugo e La Coruña. Un cammino duro ma stupendo, salite e discese da mozzafiato. Nostalgia.
lan ✍️
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worldofemptypromises · 5 months
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Ieri per la mia prima volta trekking, esperienze stupenda, relax totale e ho scaricato qualsiasi cosa di negativo. 17km tra salite e discese. Ancora distrutto ma soddisfattissimo
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ilsalvagocce · 10 months
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Io porto un po' di coraggio, così poi ce lo regaliamo a vicenda! (Penso funzioni un po' così)
Nina x il Calendario 2024 della Fondazione Policlinico Sant'Orsola - è nato, ed è già in giro per Bologna, e i portici, e nella rete, di torte salite discese montagne e rocciosità.
Coraggio multiforme, coraggio cangiante, portiamo del coraggio, del tè e degli occhi frizzanti di buon possibile.
***
[Il Calendario, in due formati, da tavolo e da muro, è ordinabile online, o in Fondazione a Bologna fino a Natale > https://fondazionesantorsola.it/prodotto/calendario-2024/ ]
@ioenina
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animasblogger · 5 months
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Non va tutto come vorresti.Ma ti impegni.A far girare le cose,a piegarle dalla tua parte.Hai un bel modo di perdere.
Vivere a modo tuo è una vittoria costante.
Persino quando hai il viso stravolto dalle preoccupazioni,si intravedono piccoli raggi.Le tue cadute sono trampolini di lancio. Le tue discese cullano risalite potenti. Hai negli occhi la bellezza. Sì, la bellezza di chi non demorde e vede sempre un passo avanti.
Avanti, fino a vedere anche quello che non c'è.
Luigi Costantino
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canesenzafissadimora · 4 months
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Era come se la mia vita assomigliasse a una giostra, a delle pazze e spericolate montagne russe. L'unica certezza era che vi ero salita, insieme alla paura e a quel bisogno di tenermi forte, confusa per non riuscire a frenare la sensazione del cuore in gola e quel disorientamento che mi spingeva a chiudere gli occhi a ogni curva, a ogni discesa e, non appena pensavo di poter tirare il fiato per un istante, venivo sballottata da qualche parte, pur dentro l'angusto spazio in cui ero confinata. Ma a un certo punto accadde qualcosa, qualcosa di inaspettato: smisi di tenermi e di cercare di controllare. Aprii gli occhi e cominciai a godermi l'incertezza, il brivido, le salite e ancor più le discese. Non ero mai stata più libera che in quel momento, stretta perché non potessi essere sbalzata via, ma capace di abbracciare il cielo per un istante.
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©Elisabetta Barbara De Sanctis
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unbiviosicuro · 8 months
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Dal punto in cui mi trovo, se solo lo volessi con la necessaria determinazione, potrei, se lo volessi, decidere, in qualsiasi momento, di partire per un posto qualsiasi, per Parigi, per Berlino, per Amsterdam o Rotterdam o Brema, da qui, pensavo, da questo posto qualsiasi dove sono, potrei decidere anche adesso di partire per Amsterdam!; non dovrei fare altro che unire una serie di punti che corrispondono a incroci, confluenze, divergenze, sovrapposizioni su un diverso piano spaziale, attraversamenti di diversa natura, salite e dunque, poi, discese, salite e discese, tangenti, rotatorie, rotatorie tangenti, secanti, archi, semicerchi e cerchi rotatori spiraleggianti e altro ancora, solo questo dovrei fare: individuare e unire tutti questi diversi punti, pensavo, poi semplicemente seguire la rotta senza in realtà mai lasciare la strada. [...] È sempre la stessa strada, pensavo, di continuo percorsa in lungo e in largo in tutti i sensi di marcia, da milioni di autoveicoli, da milioni di esseri umani su quegli autoveicoli, da un posto all’altro per un posto per un altro, tutti sulla stessa strada, tutti, autoveicoli ed esseri umani, per la stessa strada che porta in tutti i posti, che in fondo, a guardar bene, è sempre lo stesso posto, ma questo è un problema di tutt’altra natura, pensai.
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La vita non è una questione di tempismo, la vita è una questione di tempo, il tuo tempo. L’accordo che hai preso scegliendo di scendere in questa vita, presuppone ciò che stai vivendo, le discese, le salite e le risalite. Le cadute, le interruzioni e le riprese. Non si tratta di accelerare, di fare di più o di fare meglio, si tratta di continuare, di respirare, di non spostare lo sguardo dall’orizzonte, di stare in quel che c’è, finché domani o dopodomani o dopodomani l’altro, si spiegherà il tuo destino. Non separare la gioia dal dolore, il bianco dal nero, il giorno dal buio, quel che c’è da quel che pare non esserci ancora. Tutto è, tutto è già, qui, come deve essere.
tizianacerra.com
Foto Ameer Basheer, Unsplash
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pensieri-inlacrime · 12 days
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2 montagna
Un ricordo in merito alla montagna:
Abbiamo una casa in Abruzzo in famiglia e spesso ci veniva prestata per passarci le vacanze. Sono anni oramai che non ci vado, ma ha tanti bei ricordi.
Era circondata da montagne in un paesino che cantava meno di 50 abitanti. Quando ero più piccola ci andavamo spesso con mio cugino e con altri amichetti. Era bello riempire i palloncini di acqua e tirarseli durante l'estate, tanto quanto era bello andarci in inverno e farsi le lunghe discese con il bob sulla neve.
Bello! Davvero un posto che ricordo col sorriso
Grazie del numerino
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