#dimenticami come tutti
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E magari lo farò a modo mio, ma continuerò a scriverti.
E magari lo farò a modo mio, ma continuerò a parlarti, nella mia mente.
Magari lo farò a modo mio, ma rimarrai sempre un pensiero in mezzo a mille incertezze.
Sì, lo farò a modo mio, continuare a vedere te in mezzo alle vie di questa città.
Lo farò a modo mio, continuare ad amarti, come tu non hai voluto
#per che forse è la mancanza che rende più vivido un sentimento#perché forse un sentimento non lo provo#perché forse so solo parlare di queste emozioni#ma non so provarle#06.10.24#dimenticami come tutti#come tutto#.
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puoi andare via se ti va
puoi andare via e dimenticarti di me
come tutti gli altri
oppure puoi restare
e decidere di essere speciale
e decidere di prendermi per mano
e non lasciarla più
#vai via#non andare#non andare via#dimenticami#dimenticati di me#non dimentcarmi#non ti dimenticare di me#come tutti gli altri#persona comune#nulla di speciale#resta#decidi di restare#sei speciale#speciale#persona speciale#prendimi#prendimi la mano#non lasciarmi#frasi belle#frasi tumblr#amore a distanza#amore finito#amore mio#amore#pioggia#ti amo#ti amo da morire#ti amo da vivere#perchè non mi ami?#amami ti prego
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ancora scrivo di te in quel cuaderno che avevo comprato per lasciarti andare come ho imparato: scrivendo, scrivendo tutto quello che sento, che ho sentito, che ho odiato, amato; tutto quello che sento adesso che ho dovuto -per me, per te- ho dovuto allontanarmi definitivamente.
ancora piango per te: di notte abbracciando un peluche perché tempo fa abbracciavo te tutte le notti, forse una o due notti mi mancavi in una settimana. e sembravano anni, pero no. questi sono anni, secoli, senza te. piango il pomeriggio sola in casa... guardo il divano e ci sono ricordi di te. ho tre letti e tutti ti hanno conosciuto, in ognuno di loro mi sento piccola e sola.
ancora prendo le luci in camera e finisco per scegliere il viola. a gennaio torno in italia, passera per questa strada e vorrai vedere quel colore uscire dalla mia finestra? perche io passo in pullman per caupicho e anche se so ormai che hai chiuso il locale non posso fare a meno di ricordarlo.
non significa che voglio tornare lì, solo... non posso ancora dimenticare. non so se un giorno potrò realmente dimenticare... l'amore più puro e tossico che ho avuto. che ho, ti amo ancora veramente, credo che non sono capace di distruggere del tutto l'amore che sento per te. o per il tuo ricordo, per la persona che pensavo fossi, per il ragazzo dalla testa pesante che dormiva sul mio petto.
il ragazzo che non posso più amare è quello che mi ha cercato di picchiare 5 o 6 volte e l'ha fatto 3. o quello che ha fatto tutte quelle altre cose che mi hanno fatto capire... non potevo rimanere qui, con te. non importa quanto realmente ti amo, non cambia i fatti -non cambi tu- io devo cercare di trasformare tutto questo amare per te in amore per me
come faccio? anche tu dicevi amarmi... perchè non ti ho chiesto di insegnarmi prima di andarmene?
ancora sogno con te: nel passato, presente e in futuro, consapevole che il nostro tempo è finito mesi fa, mesi e mesi fa... l'abbiamo fatto durate anche troppo, andando contra l'universo e questa è la nostra condanna: lasciarci andare pieni di dolore, cicatrici, colpe, traumi... amore? davvero ci è rimasto un po' di quello?
amati. amati tutti i giorni, come volevo fare io. pero se tu sei capace dimenticami, dimenticami per sempre e perdonami, perdonami per averti fatto del male per tutto questo tempo
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Questa notte ti dedico i miei sbagli. Quelli che ci hanno fatto crescere. Quelli che ci hanno fatto perdere. Ti chiedo di non giudicarmi se puoi non questa notte che mi manchi come forse, non mi sei mancata mai. Ti dedico la luce astratta dell’amore e il suo respiro più profondo. Lasciami un po’ di fiato. E non fa niente se c’è troppo mare nei tuoi occhi so nuotare. Ma poi ti guardo. Non ci penso. E vado a fondo. E l’ultima parola che ti ho detto è stata pensami. Mentre quella che mi hai urlato tu era dimenticami. E sei vicino a me. Anche se non ci sei. Anche se non è giusto. Ti chiamerei solo per dirti che fa male. E che sorrido a tutti perché funziona sempre quando non hai nessuna voglia di spiegare. Quando lo sai che non avresti le parole giuste per riuscire a raccontare. Speriamo che il destino si sbagli. E che ci faccia rincontrare. Un’altra volta. Come la prima volta. Semmai di noi mi dovessi ricordare. Farò finta di niente. E fallo anche tu. Ti insegnerò a suonare la chitarra ancora. E tu mi spiegherai chi sono. Chissà che occhi avremo. Se pioverà o ci sarà sole. Chissà dove saremo. E se saremo ancora bravi a far l’amore. Speriamo che il destino si sbagli. E che ci faccia rincontrare. Mi spiegherai chi sono. Mi insegnerai ad amare.
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Ammetto che oggi sono predisposta alla ricaduta. Ma mi ha fatto male sentir parlare di te. Sono così infastidita. Oggi tornerei per prenderti a pugni in faccia, e probabilmente per piangere con te. Volevo dirti che le crisi le ho anche io. Che ogni tanto mi spengo e penso a come sarebbe potuta andare. Volevo dirti che ogni volta che sento il tuo nome provo una fitta al cuore anche se le mie parole direbbero l'opposto. Volevo dirti che mi fa ridere il fatto che tutti possano avere a che fare con te, tranne io che sono la tua persona. Volevo chiederti di guarire. Tu non cambi mai, e non so se questa cosa mi atterrisca o mi dia sicurezza. Quanto tempo sta passando non lo so nemmeno io. Volevo dirti che avrei voluto buttare via tutto anche io, ma ci sono cose di cui non posso fare a meno. Volevo dirti che sembro forte, motivata, indipendente, ma sono terribilmente abbattuta. Posso provare ad aiutare gli altri ad andare avanti, ma tu avrai sempre un potere maggiore su di me. Volevo dirti che non cancellerei una virgola della nostra storia. La rivivrei all'infinito con tutte le complicazioni. Rivivrei le liti, soprattutto quelle. Rivivrei le ossa rotte e le guance secche. Perché quelli siamo io e te. Perché quei due si amano. Volevo dirti che non è vero che non mi ricordo più di te, ma in qualche modo devo difendermi. Tu hai dei nuovi ricordi e io non ne faccio più parte. Vorrei poter dire di star facendo lo stesso. Ma c'è una parentesi che non si chiuderà mai, ed è quella con il tuo nome. Volevo dirti che certe cose le so solo io. So che hai colto i riferimenti e so che sai che sono assolutamente per te. Volevo dirti che io scrivo ancora di te, anche se non mi ricordo più come si faccia. Volevo dirti che ce la metto tutta, che se sono parole belle sono per te, che se sono parole tristi sono per te, che se sono parole nuove sono per te. Ti dedicherei ancora tutto ciò che in me c'è. Ti starei a guardare per ore solo per capire in cosa sei cambiato. Ti salverei se potessi farlo. Ma mi conosci: io ti salvo e ti distruggo ogni volta, tu hai bisogno di persone che ti facciano stare bene. Volevo dirti che sarei passata a prenderti, ti avrei portato lontano per un po'. Lontano da questo posto così triste e pieno di ricordi. Lontano da questa terra che ci ha unito e separato sempre. Volevo dirti che anche io sto male. Non per te, o almeno non del tutto, ma tu ci sei. Ci sei sempre. Volevo dirti che puoi chiamarmi a tutte le ore, tutti i giorni, se hai bisogno di me. Non potrebbe mai succedere che io non ti risponda. Volevo dirti che non serve distruggersi e distrarsi in continuazione, che ogni tanto devi piangere per me, se è questo che ti fa star male. Volevo dirti che io piango per te. Quasi ogni notte. Ma sono felice che tu stia camminando. Sono felice di non dover assistere in diretta alla tua disfatta. Volevo dirti che ci sei tu in ogni canzone, film, frase sul mio muro. Ci sei sempre, ancora, tu. Volevo dirti che se mai un giorno leggessi preferirei non ricevere risposte. Perché devi andare avanti. Devi prendere una gigantesca gomma e cancellarmi. So di averti implorato di non farlo, ma buttami via. Butta le mie parole. Sono nocive per te. Sono l'arma letale. Ti prego buttami via. Dimenticami. Ci penso io a conservare il ricordo per entrambi. Ci penso io ad amare per entrambi. Tu devi andare avanti davvero. Resta fuori da solo. Ti prego.
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Come al solito, vengono prima gli altri, e poi forse io. Ma dubito anche di questo, ed è ancora più triste, quando proprio delle tue parole che devo dubitare. A quanto pare, già non conto più un cazzo. Già hai dimenticato tutto. E va bene così, vai avanti, dimenticami come hanno fatto tutti.
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“E tu dici a chi t’incontra che la notte è molto fredda e se lui ti sfiora il braccio tu sorridi e te ne vai.”
L’incertezza come pratica, come rispetto, è tutta la psicologia, forse. E’ la clinica e l’atteggiamento, la proposta d’un luogo dove mettere in campo quello che, da qualche parte, già c’è, per cercarsi il cambiamento: è il luogo dove la possibilità aperta è il frutto e la linfa e l’aria e l’acqua ed il sole. E’ concime.
Allora tu leggimi come una storia, almeno tu: tu che hai gli occhi, il cuore e la mente tanto lucida da potertene andare via, tu che sei già salvo a priori dalla trappola del mio viso sempre un po’ esagerato, dei miei pensieri che sai scoprire sterili, che sai ignorare. Leggimi come uno dei tuoi saggi, cercandomi magari dentro un senso che poi ti sfugge; leggimi, ma non mi evidenziare. Lascia dignità di testo - dignità di uguaglianza - a tutti i miei anfratti, a tutte le sfumature di questa assurda e grottesca decadenza. Se puoi, poi, dimenticami. Leggimi dentro e fuori il mio tempo, in quello che sai ed in quello che mi lasci, se non mi vuoi. Leggimi esattamente mentre vado via, sorridendo. Salvami la vita, salvati la morte.
“E lui è solo un disertore, lui è solo un fuggitivo: il suo corpo è una bandiera, il suo corpo è una canzone.”
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Dammi un'ultima occasione. Dammi un'ultima volta. Un'ultima volta noi. Un'ultima volta per ricordarci come eravamo. L'ultimissima, te lo prometto.
Dammi la possibilità di dirti addio.
Dammi l'ultimo bacio, che cancelli tutti gli altri, che cancelli anche noi. Che cancelli le nostre tracce dal mondo. L'ultima volta che ci guardiamo negli occhi. L'ultima volta che facciamo l'amore.
E poi tu tornerai alla tua vita e io me ne andrò per la mia strada. Non ci rivedremo mai più. Non dovrai più sentir parlare di me, te lo giuro. Non manderò neanche i miei saluti per te a qualche amico in comune, pur di evitarti di sentire il mio nome. Non chiederò tue notizie a nessuno. Non ti pregherò neanche di ricordarti di me, anzi.
Anzi, ti prego, dimenticami dopo stanotte. Dimentichiamo tutto quello che è successo. Dimentica i miei sussurri e io dimenticherò le tue mani. Dimenticami come io cercherò di dimenticare te e di costruirmi una vita senza i nostri ricordi. Perché immaginare un mondo senza di te fa male, ma non potrei vivere in un mondo in cui so che tu sei da qualche parte, ma non sei per me.
E ti giuro che andrò avanti, mi farò un'altra vita. Mi sposerò, avrò dei figli e non parlerò mai a loro di te. Non racconterò mai più a nessuno di noi due, sarà il nostro segreto, ricordi? Il nostro segreto…
E poi un giorno, tra cent'anni, ci ritroveremo sotto quello stesso lampione, sotto quella stessa luna complice di quella prima sera sbagliata.
“Allora,” mi chiederai “com'è stato?”
“Com'è stato cosa?”
“Vivere senza di me”
“Troppo breve.” Risponderò. “Troppo breve per dimenticarti
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Vaffanculo
Finché non viene lui di persona a dirmi con convinzione e guardandomi negli occhi “mi fai schifo, dimenticami perché non abbiamo futuro perché ti odio e perché mi sta sul cazzo il tuo carattere di merda”, io non lo dimenticherò. Perché ci sarà sempre un briciolo, un filo, un microbo, un attimo di possibilità e di speranza nel punto più profondo della mia anima.
Perché io lo amo e non avrei mai voluto amarlo, perché amare rende deboli, ma io sono debole perché mi sono pazzamente e profondamente innamorata di lui.
E io non ce la faccio.
Ti giuro che non ce la faccio.
Darei anima e corpo per lui. Darei tutto, anche la mia stessa vita, anche la mia fottutissima stessa vita. E vaffanculo lui ci sputa sopra, perché non gliele frega un cazzo. Perché non gliene è mai fregato un cazzo; sto male, se ne accorge, lo sa e neanche viene a chiedermi un fottutissimo “come stai”, neanche mi saluta e questa ne è la prova. Non sa fare altro che criticare i miei cazzo di comportamenti e qualsiasi cosa io faccia, ti giuro che lo odio.
No.
Non è vero.
Io lo amo. Ed è proprio questo che odio di lui.
È un dio, è perfetto, ma ha un solo difetto; che io lo amo da impazzire.
E vaffanculo, perché ho davvero creduto che sarebbe successo qualcosa. Vaffanculo a lui che me lo ha lasciato credere, vaffanculo a tutti i comportamenti a tutti gli abbracci a quel cazzo di bacio e a tutti i messaggini dolci “mi ero dimenticato quanto fosse bello uscire con te”. Vaffanculo a tutte le volte che ho perso il treno per lui, vaffanculo a ogni volta che camminavamo abbracciati o per la mano, vaffanculo a tutte le volte che mi ha dato il suo giacchetto perché avevo freddo e vaffanculo anche a me che ognuna di queste mi sono illusa.
Vaffanculo a tutte le belle parole e vaffanculo a quei dieci minuti che abbiamo passato nel letto abbracciati. Vaffanculo alle mie mani fredde e vaffanculo alle sue che me le scaldava.
Vaffanculo a Traviata, la nostra opera, vaffanculo alle 22.22, il nostro orario preferito e perché no, vaffanculo pure a Medoro, Amore e Apollo che gli somigliano tanto. Vaffanculo a tutta l’arte cinquecentesca che non sa fare altro che ritrarre riccioli biondi ovunque. Vaffanculo alla Fortezza Nuova dove ci siamo dati il primo bacio, vaffanculo a quel “ti scoperei ora” e perché no vaffanculo anche a quel “devi cercarti uno adatto a te”. E alla fine vaffanculo anche a me che non so mandare a fanculo tutte queste cose.
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Il problema è che io così tanto dolore non so affrontarlo, non so gestirlo. Quando qualcosa finisce, che sia una storia d'amore, un amicizia o qualsiasi unione che diventa divisione, finisce anche qualcosa di noi stessi, anche se non ce ne accorgiamo, anche se facciamo finta che non sia così. Poi vai avanti e ti rendi conto che quella parte di te che è finita la devi compensare, la devi compensare perché altrimenti l'aria ti diventa difficile da respirare e la notte diventa troppo buia per tenere ancora gli occhi aperti. E ora smettiamola di fare gli ipocriti e gli alternativi, io non ho un posto dove stare figuriamoci se me ne lasci uno nel tuo cuore. La volete conoscere una storia? Niente carrozze, niente lieto fine, un amore vissuto completamente ma voluto a metà. Avete presente quelle scene da film dove il buono si innamora del cattivo? Invertiamo i ruoli, sta volta è il cattivo che cerca in tutti i modi di diventare migliore per quella principessa che renderebbe invisibile anche l'aurora a Dicembre. Mezzanotte principessa, dove sei? Mezzanotte principessa, lo tieni ancora in borsa il mio portafortuna? Mezzanotte principessa, il cuore quando me lo ridai? Mezzanotte, fine dell'incantesimo, te resti bellissima principessa sta tranquilla, l'incantesimo è terminato per me, per noi. Fa schifo dire ancora noi, quel noi che non hai voluto ma hai voluto perdere, stanotte non si ritorna, stanotte ci muoio io qua tu sta tranquilla il tuo regno resta inviolato, il tuo amore sfumalo ancora un po’, come facevi con i rossetti che ti compravo ricordi? Mentirei se ti dicessi che il mio amore non è ancora forte, mentirei se ti dicessi che riesco a guardare le altre come guardavo te, mentirei, un po’ come hai mentito tu. E ora dimmi che farai, le lascerai ancora le scarpe fuori dall'armadio? Ti vedrai ancora le nostre foto? Quella felpa la metterai ancora? Quella lettera che mi hai scritto la brucerai come hai fatto con le tue promesse? Nessun rancore, tanti ricordi, gli stessi che spero tu dimentichi prima di domani, e non glielo raccontare a lui, non gli dire che cercavi le mie mani ogni secondo, non gli dire che hai visto l'isola che non c'è, non gli dire che sullo stesso letto in cui dormi ti sei fatta baciare da me, non dirgli mai che quei mostri che ti tormentano di notte mi hanno saputo amare meglio di quanto hai saputo fare tu, non lo dire a nessuno che la mia voce ti calmava, nessuno capirebbe, una principessa come te non può amare chi ha di reale soltanto l'anima. Stanotte non ci credo più alle tue promesse, ma forse tu non ci hai mai creduto dall'inizio, sei migliore anche in questo, io non so dimenticare tu mi sai evitare. Ne valeva la pena giusto? Qua l'unica persona che fa pena sono io. E dimmi ancora una volta che non puoi, dimmi ancora che mi ami e amerai solo me, dimmi ancora che ti manco, tanto non ti credo, tanto non ci credi manco tu perché infondo chi si ama si tiene e mentre tu ti tieni stretta la tua vita così tanto perfetta tanto quanto falsa, io mi tengo i ricordi. Sei migliore ancora una volta. Te sei migliore di me anche in questo vedi? Mezzanotte principessa, dimenticami presto. Mezzanotte principessa, ma a me dopo te che cosa mi resta
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La sai qual è la cosa strana? Io ho passato tutto il 2018 a raccogliere foto tue, ti ho sempre considerata come la fidanzata del mio amico però ci tenevo molto a te e per i tuoi 18 avrei voluto fare la solita stronzata delle foto sputtananti nelle storie di Instagram, ma fatta bene, avevo raccolto, se non ricordo male, una cosa come 50 foto diverse, una macedonia di momenti imbarazzanti della tua vita, tutta compressa nell’album “18 Ele”. Il problema non sei tu, ma sono io, non sono mai riuscito a controllare i miei sentimenti, figurati quelli che si insinuano nei miei pensieri a mia insaputa. Tu incoscientemente facevi affidamento su di me, credevi in me, mi chiamavi a ogni ora del giorno, io ti chiamavo quando cazzo mi pareva, eravamo così tu e io, ci fidavamo uno dell’altra e lentamente abbiamo eliminato ogni barriera tra di noi, alla fine non eravamo più due sconosciuti. Questo si può dire quando sei certo che l’altra persona sappia di te cose che non sei mai andato a raccontare a nessun altrove viceversa. Ti sei lasciata, chissà per quale motivo, tu me ne hai detto uno, col tempo ho elaborato talmente tante ipotesi nella mia testa, legate a coincidenze fin troppo NON coincidenze che ho smesso di fidarmi di te. Ma ancora prima di ciò, i torti più grandi li ho subiti da tutte quelle persone che ho inserito nella cerchia più ristretta di amici, e tra questi ci sei stata pure tu. Erano mesi ormai che combattevo con l’idea, l’eventualità che il mio cuore, come una bussola, avesse scelto di puntare Nord verso i tuoi occhi. Ma ero certo che questa cosa non sarebbe finita bene, ovviamente a mantenere certi segreti, solo quelli che riguardano me, sono pessimo, sono sempre stato un pessimo attore. Quindi col tempo l’hai capito anche tu che c’erano attenzioni da parte mia, ma non hai detto nulla, ti sei tenuta per te questa certezza, senza dirmi “lasciami perdere, noi siamo solo amici, dimenticami”. Fortunatamente hai deciso di dirlo alla tua migliore amica, nonché bocca più larga d’Italia, così finché io pensavo fosse un mio intimo segreto, tutti vedevano quello che succedeva, magari pure più chiaramente di me e io, come un tordo, un allocco, a sorridere e a pensare di essere circondato da brave persone, io buttavo al cesso la mia fiducia, la gettavo nella spazzatura perché chiunque potesse gettarci sopra i propri scarti, i propri luridi rifiuti. E mentre ridevo e scherzavo, ti sento pronunciare alcune parole, da marcia che sei, perché hai la capacità di reggere l’alcol di una mosca astemia, cazzo, che mi stupiscono, sconvolgono. Ho sentito bene? Ha davvero detto questo?Ho passato il resto della serata a bere, evitandoti, ti sarai chiesta perché non ho più voluto a che fare con te negli ultimi mesi. Te l’ho detto. Ma qui lo ribadisco: io avevo dato la parte più nobile di me stesso a te, solo perché tu la prendessi, la spezzassi in due e la calpestassi. Come pensi mi sia sentito in quel momento? Tradito è il minimo, io credevo di essere qualcuno per te e tu hai detto a tutti tranne che a me che eri fidanzata? Di nuovo? Con un fottutissimo sardo cafone di merda? Una feccia ambulante dalle sembianze dei membri della DPG, in peggio. Dio, le persone migliori scelgono sempre, non dico me, ma almeno un minimo di decenza, la feccia della feccia. E quando a quella schifosa e anonima nonché stressante festa di compleanno sono stato costretto a rivederti sei pure venuta a parlarmi cercando di tirarmi su di morale, ma vaffanculo, ma VAFFANCULO. I valori in cui credo probabilmente sono valori solo per me, lealtà, fiducia, educazione, decenza. Tu sei stata una grandissima delusione per me, purtroppo la vita mi ha insegnato che dietro alle ragazze perfette si nascondono solo immense delusioni, immense. Fanculo pure al tuo sorriso.
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