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Fiat 500: Un Viaggio nella Storia dell'Auto Italiana
Scopri come la Fiat 500 è diventata un'auto simbolo in Italia. Leggi la sua storia completa, dal primo modello alle versioni moderne.
Molti la conoscono ma tanti altri hanno la curiosità di sapere qual'è la storia della Cinquecento. Questa piccola autovettura ha segnato la vita di tantissimi italiani (credo nessuno, con più di trent'anni, non sia mai stato su una Fiat 500) e ancora oggi, al suo passaggio, le persone e i bambini si voltano divertiti. La simpatia del "cinquino" ha fatto si che oggi, a fronte dei cinque milioni di esemplari prodotti, ve ne siano ancora 600.000 circolanti. (da qui l'idea della nostra mappa) Vi racconteremo quindi la storia della cinquecento, dalle sue origini nel Luglio 1957, all'ultima Cinquecento prodotta il 1 Agosto 1975, ultimo telaio: 5231518. Introduzione La Fiat 500 è un'automobile prodotta dalla casa automobilistica italiana Fiat dal 1957 al 1975. La 500 fu concepita come un'utilitaria economica, destinata a motorizzare l'Italia del dopoguerra. Il design originale era opera di Dante Giacosa, uno dei più celebri progettisti automobilistici italiani. Le Origini della Fiat 500 La Fiat 500 fu presentata il 4 luglio 1957 e subito si distinse per le sue dimensioni compatte, il motore posteriore raffreddato ad aria e il prezzo accessibile. Il modello iniziale, noto come Fiat 500 N, aveva un motore da 479 cc che sviluppava 13 cavalli e una velocità massima di circa 85 km/h. Questa versione, sebbene molto basica, riuscì a conquistare il cuore degli italiani grazie alla sua semplicità e funzionalità (Wikipedia, l'enciclopedia libera) (Classic.com). Evoluzione e Modelli
Fiat 500 N (1957-1960): La prima versione della 500, conosciuta anche come "Nuova 500", presentava caratteristiche molto spartane, come portiere incernierate posteriormente, tetto in tela e sedili rudimentali. Nonostante le critiche iniziali per la sua essenzialità, la Fiat apportò rapidamente miglioramenti, aggiungendo vetri discendenti e sedili più confortevoli (Wikipedia, l'enciclopedia libera) (Classic.com) (Engineerine).
Fiat 500 D (1960-1965): Introdotta nel 1960, la 500 D presentava un motore potenziato da 499 cc e 17,5 cavalli, con una velocità massima di 95 km/h. Questa versione includeva una capote più grande che copriva anche il cofano posteriore e una panchetta posteriore più comoda, omologando l'auto per quattro persone (Wikipedia, l'enciclopedia libera) (Classic.com) (Engineerine).
Fiat 500 F (1965-1972): La versione più popolare della 500, la 500 F, è riconoscibile per le portiere incernierate anteriormente, che sostituirono quelle "a vento" della versione N. Questo modello aveva anche un parabrezza più grande e miglioramenti strutturali che ne aumentarono la stabilità e la sicurezza (Wikipedia, l'enciclopedia libera) (Classic.com) (Engineerine). Maggiori informazioni qui
Fiat 500 L (1968-1972): La versione "Lusso" della 500, introdotta nel 1968, offriva interni più eleganti con un nuovo cruscotto, sedili più confortevoli e dettagli cromati. Questo modello era destinato a chi desiderava un'auto più raffinata senza rinunciare alla compattezza e all'economicità della 500 (Wikipedia, l'enciclopedia libera) (Classic.com). Maggiori informazioni qui
Fiat 500 R (1972-1975): L'ultima evoluzione della 500 classica, la 500 R (Rinnovata), aveva un motore da 594 cc che sviluppava 18 cavalli, con un cambio sincronizzato e miglioramenti meccanici per una maggiore affidabilità. Questa versione segnò la fine della produzione della Fiat 500 originale nel 1975 (Wikipedia, l'enciclopedia libera) (Classic.com) (Engineerine). Per ulteriori dettagli sulla storia e le specifiche tecniche di ciascun modello, potete visitare le seguenti fonti: - Wikipedia - Fiat Nuova 500 (Wikipedia, l'enciclopedia libera) - Classic Cars - Fiat Nuova 500 (Engineerine) - Classic.com - Fiat Nuova 500 (Classic.com) Conclusione La Fiat 500 non è solo un'automobile, ma un simbolo di rinascita e innovazione. Dal primo modello del 1957 all'ultima Cinquecento prodotta il 1 agosto 1975, con telaio numero 5231518, la 500 ha segnato un'epoca e continua a essere amata in tutto il mondo grazie anche al suo rilancio moderno. Qual è il tuo modello preferito della Fiat 500? Hai qualche ricordo speciale legato a questa vettura? Condividi la tua storia nei commenti!
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Arredamenti di Rava
prefazione di Carlo Mollino
Görlich Milano, 1949, 96 pagine, 22,5x24,7cm, Brossura illustrata con sovraccoperta in carta da lucido, 131 illustrazioni
euro 200,00
email if you want to buy [email protected]
Il volume è l’unica testimonianza omogenea relativa all’opera dell’architetto Carlo Enrico Rava. Documenta attraverso un ricco repertorio di immagini il lavoro nel campo dell’architettura degli interni svolto per una numerosa clientela, passando per la partecipazione a mostre ed esposizioni, fino al mobile singolo.
Scarce book on Carlo Rava furniture design with an introduction by Carlo Mollino.
14/12/23
#Carlo Enrico Rava#arredamenti di Rava#Carlo Mollino#rare books#design books#designbooksmilano#fashionbooksmilano
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Marc Camille Chaimowicz
L’opera di Marc Camille Chaimowicz si distingue a prescindere dalla pratica artistica: da oltre cinquant’anni, questo artista coniuga la scultura, la performance, l’installazione, l’architettura, la pittura, il video, la fotografia e il design con le arti della moda, del tessuto e dell’arredamento. A partire dagli anni ’70, si dedica all’allestimento del suo appartamento londinese per farne un’opera in situ. Rivendica allora il privato come spazio di costruzione del sé, rispetto a un ambiente percepito come alienante. Simile a un’oasi sognata, questa dimensione fittizia viene di volta in volta rivelata nelle sue mostre, condivisa con lo spettatore. Paraventi, mobili da toeletta, vasi e console dai toni pastello, il cui repertorio formale evoca frutti, fiori e parti del corpo, rimandano a un tabù sociale, mentre le arti applicate e gli interni domestici sono considerati minori o femminili.
Offuscando i confini tra arte e design, sollevando questioni legate all’identità e al genere, Marc Camille Chaimowicz trasforma l’intimità in uno spazio politico.
Nato dopo la Seconda guerra mondiale da padre polacco e madre francese, Marc Camille Chaimowicz si trasferisce da bambino nel Regno Unito. Studia a Ealing, Camberwell e alla Slade School of Art di Londra. In una nuova epoca artistica che si preoccupa di avvicinare l’arte alla vita spesso mediante le performance, l’esistenza di Marc Camille Chaimowicz si trasforma in una specie di grande laboratorio. L’artista vive infatti negli spazi espositivi, arreda le hall degli alberghi, decorandole con i propri oggetti, in cui serve il tè agli ospiti con tanto di sottofondo musicale. Abbandona la performance allorché questa viene identificata come pratica ufficiale dell’arte, troppo poco sovversiva. Allora, tra il 1975 e il 1979, allestisce il proprio appartamento in Approach Road. Carta da parati, tende e video di sé in azione: tutto è immaginato, disegnato, progettato su misura per trasformare questi interni in un luogo propizio alle fantasticherie. A partire dagli anni ’80, oggetti e mobili prendono posto nei musei all’interno di scenografie quasi teatrali. Da allora, le centinaia di mostre su questo artista internazionale organizzate a Londra, New York e Basilea ‒ solo per citarne alcune ‒ propongono una successione di interni.
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La sua storia è quella che rivela con meno facilità e spiega, forse, perché lavora nelle rifrazioni. È nato nella Parigi del dopoguerra, da padre polacco e madre francese. Non hanno mai parlato della guerra. “Non ne parliamo. Non l'abbiamo mai fatto", dice, come se i suoi genitori fossero vivi e tutte le regole familiari fossero ancora in vigore. Suo padre, che aveva una laurea in matematica, ottenne un lavoro all'Institut Curie di Parigi e in seguito fu coinvolto nella prima elettronica. Quando Chaimowicz, che ha due sorelle più giovani, aveva circa 8 anni, la famiglia si trasferì nel Regno Unito. "Vedi, i miei genitori erano molto ingenui", spiega con il suo sorriso astulo. “Avevo sentito che il sistema educativo inglese era molto buono. Non avevano sentito parlare del sistema di classe”.
Chaimowicz, che non parlava inglese, arrivò nel dopoguerra quando il sistema educativo britannico a due livelli lasciò gli alunni meno accademici al freddo. Armato, a 16 anni, con pochissime qualifiche, andò all'Ealing Art College, poi alla bohémien Camberwell School of Art, e fece una laurea post-laurea in pittura alla famosa Slade School of Fine Art. Quando arrivò, aveva bruciato tutti i suoi dipinti. Rispettava teorici e artisti concettuali come Victor Burgin e Gustav Metzger, ma non riusciva a identificarsi con nessuno di loro. Simpatico per le correnti emergenti nel femminismo, ha trovato quel mondo dell'arte intellettuale molto maschile. "La mia mente era attratta dall'ideologia di sinistra", ricorda. "Ma la pratica di sinistra ha prodotto un'arte che non potevo godere. Mancava di piacere, colore e sensualità. Tutte le cose che contano per me”. A Slade, la premessa classica che devi soffrire per la tua arte era pervasiva, ma Chaimowicz non ne aveva niente. “Le persone che stavo guardando non sembravano aver sofferto fino a quel punto. Fragonard sembrava divertirsi. Ho pensato: voglio essere come Fragonard!” Dopo la laurea, Chaimowicz è stato premiato con uno spazio studio a East London da Acme, un programma senza scopo di lucro che collabora con le scuole d'arte di Londra per concedere agli artisti in erba un posto sovvenzionato per creare, e si è offerto volontario in uno studio di design di tessuti a Lione. Man mano che il suo interesse per le arti applicate si evolveva, è emerso anche il suo senso del lavoro come evoluzione della sua vita. Bonnard e Vuillard erano una luce guida. “È stato un periodo molto ricco in termini di pratica. Penserei: voglio un po' di carta da parati, ma non c'è niente che mi piaccia e non posso davvero permettermelo comunque. Forse potrei fare la mia carta da parati”, dice. “Stavo dando la priorità al mio stile di vita, nella misura in cui c'erano lamentele su di me alla sede centrale. Altri artisti stavano camminando lungo la strada vedendomi al piano terra del mio studio con tende floreali, bevendo il tè con gli amici e socializzando, e dicevano: 'Questo ragazzo non sta lavorando! È fraudolento, sta sprecando spazio prezioso!' ” Da quella stessa trasgressione, Chaimowicz ha costruito una carriera.
(via Close Watch | Frieze) + Via + Via
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Maniglie Porte Esterne e Interne: Un Dettaglio di Stile e Funzionalità
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Le maniglie delle porte, spesso trascurate ma fondamentali, giocano un ruolo cruciale nell’estetica e nella funzionalità di un ambiente. Esse non solo aggiungono uno stile distintivo ma contribuiscono anche alla comodità e all’usabilità degli spazi. In questo articolo, esploreremo le diverse opzioni disponibili sul mercato, concentrandoci sulle maniglie delle porte esterne e interne, con particolare attenzione alle rinomate Maniglie Olivari.
Maniglie Porte Esterne: Un Benvenuto con Stile
Le maniglie delle porte esterne sono la prima impressione che un visitatore ha della tua casa. Esse non solo devono resistere alle intemperie e all’usura quotidiana, ma devono anche aggiungere un tocco di eleganza al design complessivo dell’edificio. Le Maniglie Olivari per porte esterne sono una scelta eccellente per coloro che cercano la combinazione perfetta tra robustezza e raffinatezza.
I materiali utilizzati per le maniglie esterne sono di vitale importanza. Acciaio inossidabile, ottone e leghe resistenti alla corrosione sono spesso preferiti per garantire una lunga durata e una manutenzione ridotta.Le Maniglie Olivari per porte esterne offrono una vasta gamma di stili, dai design classici a quelli moderni, permettendo di personalizzare l’aspetto della tua casa secondo il tuo gusto personale.
Maniglie Porte Esterne e Interne: Un Dettaglio di Stile e FunzionalitàOltre alle maniglie, i serramenti Finestral sono un elemento chiave quando si tratta di porte e finestre. La scelta dei serramenti giusti è cruciale per garantire la sicurezza e l’efficienza energetica della tua casa. Scegliere serramenti di qualità come quelli offerti da Finestralpuò migliorare non solo l’aspetto estetico, ma anche la sicurezza e l’isolamento termico del tuo ambiente.
Maniglie Porte Interne Olivari: Dove la Bellezza Incontra la Funzionalità
Le maniglie delle porte interne svolgono un ruolo importante nell’ambiente domestico, influenzando il flusso e l’armonia degli spazi interni. Le Maniglie Olivari per porte interne sono celebri per la loro qualità artigianale e il design accattivante. Realizzate con cura e attenzione ai dettagli, queste maniglie aggiungono un tocco di classe e raffinatezza ad ogni stanza.
Un aspetto particolarmente interessante delle Maniglie Olivari per porte interne è la loro versatilità. Con una vasta gamma di finiture e stili tra cui scegliere, è possibile abbinare le maniglie all’arredamento esistente o utilizzarle come elemento distintivo che cattura lo sguardo. Dalle finiture cromate alle tonalità più calde dell’ottone, le opzioni sono praticamente illimitate.
Il Prezzo delle Maniglie Olivari: Un Investimento nell’Eleganza e nella Qualità
La qualità ha un prezzo, si suol dire, e lo stesso si applica alle Maniglie Olivari. Tuttavia, è importante considerare questi acquisti come investimenti a lungo termine. Le maniglie Olivari non sono solo oggetti di design ma testimoniano anche la maestria artigianale italiana. La durata e la resistenza di queste maniglie ne giustificano ampiamente il prezzo.
Al confronto con altre opzioni sul mercato, le Maniglie Olivari offrono un rapporto qualità-prezzo eccezionale. La precisione della lavorazione, la scelta dei materiali e il design senza tempo contribuiscono a giustificare il costo leggermente superiore. Considerale non solo come maniglie, ma come un elemento di design che valorizzerà il tuo spazio abitativo.
Maniglie Olivari per Finestre: Coerenza nell’Eleganza
Per ottenere una coerenza stilistica in tutta la casa, è importante considerare anche le maniglie per le finestre. Le Maniglie Olivari per finestre sono progettate per coordinarsi armoniosamente con le maniglie delle porte, creando un’estetica coesa in tutta la casa. Questo tocco di uniformità contribuisce a dare un senso di continuità e stile.
Le maniglie per finestre devono essere altrettanto resistenti e funzionali quanto quelle per le porte. Le Maniglie Olivari per finestre sono realizzate con gli stessi standard elevati delle loro controparti per porte, garantendo una lunga durata e prestazioni affidabili nel tempo.
Oltre alle maniglie e ai serramenti, un altro elemento fondamentale per il tuo ambiente è la scelta del pavimento. Con opzioni come Iperceramica, è possibile abbinare stile e funzionalità. Materiali di qualità garantiscono resistenza all’usura quotidiana, facilità di pulizia e un aspetto accattivante che si integra perfettamente con il design generale della casa.
Conclusioni
Le maniglie delle porte e delle finestre, insieme ai serramenti Finestral e materiali come Iperceramica, sono elementi fondamentali per definire lo stile e la funzionalità di un ambiente. Le Maniglie Olivari, con la loro reputazione di eccellenza e bellezza senza tempo, rappresentano una scelta ideale per chi cerca il meglio per la propria casa. Sebbene il prezzo possa essere leggermente superiore rispetto ad alcune opzioni, l’investimento in Maniglie Olivari si ripaga con la durata nel tempo e l’eleganza senza tempo che aggiungono a ogni spazio in cui sono installate. Considera le maniglie non solo come elementi pratici, ma come dettagli che trasformano la tua casa in un’opera d’arte.
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CESARIN SHOWCOOKING
Uno spazio teatrale per lo showcooking in legno all’interno di una fabbrica produttiva di frutta candita. Ci troviamo all’interno di una fabbrica che produce frutta candita, da più di cent’anni, nella Valdalpone, area agricola tra Verona e Vicenza famosa per le piantagioni di Prunus Avium, gli alberi di ciliegie. L’intervento è al primo piano di una palazzina produttiva con tetto a falda, un’altezza interna di circa cinque metri e doppie finestre sul perimetro. L’esigenza era quella di realizzare uno spazio showcooking dove poter girare video dimostrativi per l’impiego dei loro prodotti di pasticceria, una cucina con i relativi servizi e una nuova sala riunioni. Data l’altezza dello spazio interno, la strategia è stata quella di inserire un nuovo volume in legno a doppia altezza che si distaccasse dall’interno esistente industriale e che potesse ospitare tutte le funzioni richieste. L'eredità industriale è visibile nelle putrelle a vista sulle pareti perimetrali, che, verniciate come le pareti, sono come una tela bianca che mette in risalto le linee del progetto. Il volume in legno mette in evidenza l'altezza del soffitto, definendo con giochi di pieni e di vuoti il ritmo degli spazi e creando visuali interne inedite. Il nuovo volume è stato progettato come un grande mobile, ispirato al quadro di Antonello da Messina “San Girolamo nello studio”, vera e propria ossessione, in cui un uomo rinascimentale lavora all’interno di un mobile abitabile. Dipinto noto anche per l’uso impeccabile della prospettiva, restituendo l’immagine di uno spazio vissuto ma insieme utopico e rigoroso. L’altro richiamo è al teatro dovendo realizzare un’area scenica non immediatamente visibile entrando. Per enfatizzare l’aspetto teatrale dello spazio sono state utilizzate, per oscurare le numerose finestre, tende chiare ondulate, che ricordano il sipario. Il volume è stato progettato come una vera e propria casa in legno, con struttura a balloon frame con pilastri e travi in abete, rivestiti in legno di Okumè, che ricorda nel colore il legno del ciliegio; infatti, il prodotto di punta dell’azienda sono le ciliegie. La tecnologia di costruzione è stata scelta per la leggerezza e per facilitare il trasporto e il montaggio. Gli interni del nuovo volume sono stati progettati per contenere tutte le funzioni richieste: a piano terra vicino all’ingresso una piccola area caffè, una seduta e una zona guardaroba, poi proseguendo lungo il corridoio una scala porta al piano soppalco, dietro una porta a filo muro ci sono i bagni dei clienti e proseguendo si apre la sala principale dove si trova il bancone, la cucina con il magazzino e il bagno del personale. Al piano soppalco una sala riunioni con un grande tavolo centrale. La struttura in legno è stata realizzata da una carpenteria dell’Alto Adige. Con cui è stato fatto un lavoro molto interessante sulla prefabbricazione degli elementi strutturali, che ha consentito oltre a velocità e precisione, una qualità altrimenti impossibile. Brand ARREDI E RIVESTIMENTO – Furniture and wood - Rabatto S.r.l. STRUTTURA LEGNO – Wood structure Idealhouse SRL – GMBH / Ainhauser GMBH TENDE – Curtains B&B Group srl PAVIMENTI E RIVESTIMENTI - Flooring Forbo S.r.l. INSTALLAZIONE RIVESTIMENTI DA – Flooring Biraschi S.r.l. IMPIANTO ELETTRICO – Electrical and light Flli Bari S.r.l. IMPIANTO IDRAULICO – HVAC Termoidraulica Valdalpone S.r.l. Luci / Lights Rossini Group S.r.l. https://rossinigroup.it/serie/hole/ Creative Cable https://www.creative-cables.it/sospensioni-con-paralume/19544-lampada-a-sospensione-made-in-italy-completa-di-lampadina-cavo-tessile-paralume-tub-e14-e-finiture-in-metallo.html Sedute / Seating Bd15 chairs – Equilibri Furniture ( design co.arch studio) https://www.equilibri-furniture.com/prodotti/bd15/ PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO E DIREZIONE LAVORI A project by co.arch studio ARCHITECTURE Principal architects Andrea Pezzoli and Giulia Urciuoli team Matteo Torti, Deniz Agaoglu http://coarchstudio.it https://www.instagram.com/co.arch.studio/ ENGENEERING Ing Emanuele Fornalè https://studiofornale.it/ Photos by SIMONE BOSSI https://www.simonebossi.it/photographer/ https://www.instagram.com/simonebossiphotographer/ RASSEGNA STAMPA https://www.archdaily.com/997399/cesarin-showcooking-crch-studio https://divisare.com/journals/940 https://decor.design/it/cesarin-showcooking-studio-co-arch/ https://divisare.com/projects/475901-co-arch-simone-bossi-cesarin-showcooking https://homeadore.com/2023/04/21/cesarin-showcooking-industrial-design-meets-wooden-elegance/ https://www.gooood.cn/cesarin-showcooking-by-co-arch-studio.htm https://www.archiportale.com/news/2023/04/case-interni/uno-spazio-teatrale-per-il-cesarin-showcooking_93424_53.html https://wooooooow.cn/cesarin-showcooking-italy-co-arch-studio/ https://www.matrix4design.com/it/architettura/co-arch-uno-spazio-teatrale-per-lo-showcooking-in-azienda/ https://www.thisispaper.com/mag/cesarin-project-co-arch
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Il Feng Shui: L'Arte Antica di Armonizzare gli Ambienti
Il Feng Shui, una pratica millenaria originaria della Cina, è un sistema complesso e affascinante che si concentra sull'armonizzazione degli ambienti al fine di migliorare la qualità della vita, la salute e la prosperità delle persone. Questa antica arte, che combina principi di architettura, filosofia, scienze naturali e spiritualità, è stata tramandata attraverso le generazioni ed è diventata una disciplina sempre più popolare in tutto il mondo. Origini e Significato Il termine "Feng Shui" è composto da due parole cinesi: "feng" che significa "vento" e "shui" che significa "acqua". Questi due elementi naturali sono fondamentali nella pratica del Feng Shui poiché rappresentano il flusso dell'energia vitale o "qi" che circola attraverso gli spazi e influenza la nostra vita quotidiana. Le origini risalgono a più di 3.000 anni fa nella Cina antica, dove veniva utilizzato per determinare la posizione ideale delle tombe e degli edifici. Si credeva che posizionare in modo armonioso gli ambienti potesse portare prosperità, salute e felicità. Nel corso dei secoli, il Feng Shui si è evoluto, incorporando influenze filosofiche come il confucianesimo e il taoismo, nonché principi scientifici come l'astrologia cinese e la topografia. Principi Chiave del Feng Shui Il Feng Shui è basato su una serie di principi chiave che guidano la creazione di ambienti armonici: - Flusso di Qi: Il flusso di energia vitale, chiamato "qi" o "chi," è centrale nella pratica del Feng Shui. Gli ambienti devono essere progettati in modo che il qi possa fluire liberamente, evitando blocchi o ostacoli che potrebbero causare stagnazione. - Yin e Yang: si basa sul concetto di equilibrio tra il yin (energia passiva, femminile) e il yang (energia attiva, maschile). Gli ambienti dovrebbero essere armonicamente bilanciati tra queste due polarità per promuovere il benessere. - Cinque Elementi: La pratica del Feng Shui si basa anche sui cinque elementi - legno, fuoco, terra, metallo e acqua - che rappresentano diverse qualità energetiche. Gli ambienti dovrebbero incorporare questi elementi in modo equilibrato per garantire armonia. - Bagua: Il bagua è una mappa energetica utilizzata per identificare le aree della vita, come carriera, amore, famiglia e salute. Posizionando il bagua su una pianta di casa, è possibile individuare le aree che richiedono attenzione e riequilibrare l'energia. Applicazioni Pratiche Il Feng Shui può essere applicato a molteplici aspetti della vita, tra cui la progettazione di interni, il paesaggismo, la scelta di colori e materiali, la disposizione dei mobili e persino la scelta delle date per eventi importanti. Nell'ambito dell'architettura e del design, il Feng Shui può influenzare la posizione e l'orientamento di una struttura, nonché la disposizione degli spazi interni. Un esempio comune dell'applicazione è l'orientamento di una casa o di un edificio in modo da sfruttare al meglio la luce solare e il flusso d'aria naturale. Inoltre, la scelta di colori e materiali per gli interni può essere influenzata dalla teoria dei cinque elementi per creare un ambiente equilibrato ed energetico. Benefici I sostenitori del Feng Shui credono che questa pratica possa portare una serie di benefici, tra cui: - Miglioramento del benessere e della salute: L'armonizzazione degli ambienti può contribuire a ridurre lo stress e promuovere una sensazione generale di benessere. - Miglioramento delle relazioni: può aiutare a migliorare le relazioni familiari e sociali creando ambienti che favoriscono l'armonia. - Prosperità finanziaria: Un ambiente equilibrato può promuovere il successo e la prosperità finanziaria. - Successo professionale: Il posizionamento strategico degli spazi di lavoro può aumentare la produttività e il successo professionale. In copertina foto di Monoar Rahman Rony da Pixabay Read the full article
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💣 Kipling CITY PACK Zaino medio 🤑 a soli 49,49€ ➡️ https://www.scontomio.com/coupon/kipling-city-pack-zaino-medio/?feed_id=286489&_unique_id=6749ec188ecbf&utm_source=Tumblr&utm_medium=social&utm_campaign=Poster&utm_term=Kipling%20CITY%20PACK%20Zaino%20medio Scopri il versatile zaino medio in sintetico, ideale per ogni occasione. Chiusura a cerniera e fodera in poliammide per un design pratico e moderno. Il Kipling CITY PACK si distingue per il suo design elegante e funzionale, perfetto per chi cerca uno zaino che unisca stile e praticità. Realizzato in materiale sintetico di alta qualità, questo zaino è resistente e facile da pulire, rendendolo ideale per l'uso quotidiano. La chiusura a cerniera garantisce la sicurezza dei tuoi effetti personali, mentre la fodera in poliammide offre una sensazione di comfort e leggerezza. Questo zaino è perfetto per le giornate in città, per andare a lavoro o per le escursioni del weekend. Grazie alle sue dimensioni medie, può contenere tutto il necessario senza risultare ingombrante. Gli spazi interni sono ben organizzati, permettendo di riporre laptop, libri e altri oggetti in modo ordinato. Le recensioni degli utenti lodano la versatilità e la comodità di questo zaino, sottolineando come si adatti perfettamente a diversi stili di vita. Che si tratti di una passeggiata nel parco o di una giornata di shopping, questo accessorio si rivela un compagno ideale per ogni avventura. Con il suo design accattivante in True Navy Combo, si integra facilmente con qualsiasi outfit, aggiungendo un tocco di classe e modernità. Non è solo un accessorio, ma un vero e proprio alleato per chi ama muoversi con stile. #coupon #kipling #zainieastucci #offerteamazon #scontomio
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Fede Cheti
“Lavoro esclusivamente con donne, sono ottime collaboratrici, validissime, puntuali. Sì, sono femminista: al cento per cento; anche se possiedo una buona dose di femminilità e desidero non indurire il mio temperamento per una vita commerciale. Perché la donna, indubbiamente, può dedicarsi a qualsiasi attività ritenuta “maschile” senza perdere la propria femminilità. Ed oggi, in generale, è simpaticissima, emancipata, sa quello che vuole: abbiamo donne che possiamo portare ad esempio agli uomini”.
Fede Cheti, la signora dei tessuti, è stata un’artista e imprenditrice italiana.
Figura di rilievo nel panorama culturale e intellettuale del dopoguerra, ha creato tendenza e intrecciato la sua attività con il mondo dell’architettura e del design collaborando con artisti come Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Filippo de Pisis, Raymond Peynet, Mario Sironi, Giò Ponti e molti altri ancora.
Ha partecipato alla Triennale di Milano dal 1930 al 1957.
I suoi disegni e sperimentazioni hanno contribuito a creare il gusto dell’arredamento di interni dell’Italia degli anni Cinquanta.
Il tessuto a cui più è legato il suo nome è il cinz, cotone lucido con cui ha decorato importanti dimore e allestimenti museali.
Alla Triennale di Milano del 1954 aveva presentato una fibra sintetica nuova, trasparente come vetro filato, abbinata a fibre classiche. Tra i suoi stampati ne spiccava uno che ricordava la pittura di Chagall, vero esempio di perfezione della stampa su stoffa, per profondità di toni, delicatezza nei passaggi di colore e perfetta vividezza.
Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero esportando stile e eleganza italiani quando ancora non si parlava di made in Italy.
Nata a Savona il 10 novembre 1905 da Emanuele e Gemma Sanvenero, si era interessata all’arte tessile seguendo l’esempio della madre.
Dopo la morte del padre le due si erano trasferite a Milano, dove avviarono una attività artigianale che sperimentava tecniche di tessitura, di materiali e di disegni, creando stoffe per arredamenti.
Oltre ai disegni originali, col tempo, era passata ad acquistare i bozzetti da diversi artisti su cui imprimeva il suo marchio.
Nel 1936 ha fondato la sua ditta, iscritta alla Camera di commercio come scuola di tappeti e di tessitura.
Ha lavorato anche durante la seconda guerra mondiale utilizzando materiali autarchici. Dopo il conflitto la sua azienda è cresciuta notevolmente, riportando colore e morbidezza di tessuti nelle abitazioni. Si stima che, in quegli anni, si avvalesse di centocinquanta artigiane.
Le sue creazioni riconosciute per originalità, eleganza e funzionalità, erano molto apprezzate anche all’estero, ha avuto punti vendita in diverse città, tra cui New York e Parigi.
Ha ricevuto molti riconoscimenti, nel 1948 a New York ha partecipato all’importante mostra Italy at Work: Her Renaissance in Design Today.
Nel 1950 alla Biennale di Venezia i suoi tessuti artistici furono premiati con la medaglia d’oro e nel febbraio 1960, a Londra, è stata l’unica donna a partecipare ai festeggiamenti per il centenario dei grandi magazzini Sanderson, la più importante casa inglese per stoffe d’arredamento. Ha decorato anche interni d’automobili e famosi yacht.
Nel 1963 ha vinto la medaglia d’oro Indathren per la migliore composizione cromatica realizzata su sciantung di cotone, alla Permanente per la III Biennale del tessuto per l’arredamento e il mobile imbottito. Nello stesso anno ha partecipato alla mostra Il colore nell’arredamento, promossa dalle città di Venezia, Vicenza e Verona.
Nel 1965 le è stato assegnato il premio Città di Milano quale migliore artefice distintasi nel campo delle arti figurative.
È stata la prima donna eletta socia d’onore della UISTA, Unione italiana stampa tessile ed abbigliamento, nel 1970.
Creativa, insofferente, ansiosa di sapere, giramondo, ha conquistato fama internazionale con la sua società che le è sopravvissuta e continua a essere leader nel settore.
Ha lavorato fino all’ultimo istante. Si è spenta a Genova il 18 novembre 1978.
Presso la sede storica della ditta, in Via Manzoni 23 a Milano, è conservato l’archivio dei suoi disegni e stoffe. Alcuni suoi disegni come Luna e stelle e Bocca d’asse sono esposti al Philadelphia Museum of Art.
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Le Piante: Bellezza e Benessere per Ogni Spazio
Le piante non sono solo elementi decorativi, ma rappresentano una connessione con la natura, portando benefici estetici, psicologici e ambientali. In Italia, le piante occupano un ruolo speciale nelle case, nei giardini e persino nei luoghi di lavoro. Dal verde lussureggiante delle piante da interno alle piante decorative da esterno, fino ai giardini verticali e alle pareti di muschio stabilizzato, c’è una pianta adatta per ogni ambiente e occasione.
I Benefici delle Piante
Le piante non solo abbelliscono gli spazi, ma migliorano anche la qualità della vita in molti modi. Ecco alcuni dei principali vantaggi:
Purificazione dell’Aria: Molte piante da interno, come il ficus, il pothos e le felci, contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria, filtrando le tossine e aumentando il livello di ossigeno.
Riduzione dello Stress: La presenza di piante negli ambienti di lavoro e nelle case contribuisce a ridurre il livello di stress e ansia, creando un’atmosfera rilassante.
Estetica Naturale: Le piante aggiungono colore e vita a qualsiasi ambiente. Possono essere utilizzate per creare contrasti con l’arredamento o come elementi centrali di un design.
Aumento della Produttività: Studi hanno dimostrato che le persone che lavorano in ambienti con piante sono più produttive, concentrate e creative.
Piante da Interno: Una Scelta Elegante e Salutare
Le piante da interno sono ideali per aggiungere un tocco di verde e migliorare l’estetica degli spazi interni. Alcune delle scelte più popolari includono:
Ficus: Una pianta resistente e facile da curare, perfetta per gli ambienti luminosi.
Sansevieria (Lingua di suocera): Nota per le sue proprietà purificatrici dell’aria e la capacità di sopravvivere in condizioni di luce scarsa.
Monstera: Con le sue foglie grandi e caratteristiche, la Monstera è molto amata per gli ambienti moderni e minimalisti.
Pothos: Facile da coltivare, questa pianta è ideale per chi è alle prime armi e vuole aggiungere verde senza troppi sforzi.
Piante da Esterno: Creare un Giardino Mediterraneo
L’Italia è famosa per i suoi giardini mediterranei, dove piante come olivi, lavanda e limoni prosperano grazie al clima favorevole. Alcune delle piante da esterno più apprezzate sono:
Lavanda: Resistente e profumata, è ideale per bordure e aiuole.
Rosmarino e Timo: Perfette per un giardino aromatico, aggiungono sapore alla cucina e bellezza al giardino.
Gelsomino: Con i suoi fiori bianchi e profumati, è una scelta popolare per pergolati e recinzioni.
Ulivo: Simbolo del Mediterraneo, l’ulivo è una pianta longeva e decorativa, che conferisce un aspetto autentico agli spazi esterni.
Tendenze Moderne: Giardini Verticali e Muschio Stabilizzato
Per chi vive in città e dispone di poco spazio, i giardini verticali sono una soluzione ideale. Queste pareti verdi non solo abbelliscono l’ambiente, ma aiutano a ridurre i livelli di CO2 e a migliorare l’umidità dell’aria. In aggiunta, il muschio stabilizzato è una scelta innovativa: si tratta di muschio naturale trattato per mantenere il suo aspetto senza richiedere manutenzione, ideale per decorazioni di interni.
Piante per Eventi e Decorazioni Speciali
Le piante non sono solo per gli spazi abitativi, ma possono essere anche usate come decorazioni per eventi. In Italia, molte persone scelgono piante come bomboniere per matrimoni, offrendo un’alternativa verde e sostenibile ai regali tradizionali. Le orchidee e i bonsai sono regali molto apprezzati, e spesso vengono scelti per le cerimonie grazie alla loro eleganza e simbolismo.
Consigli per la Cura delle Piante
Ogni pianta ha esigenze specifiche, ma ci sono alcuni consigli generali che aiutano a mantenere le piante sane:
Luce Adeguata: Assicurarsi che ogni pianta riceva la giusta quantità di luce, che varia da specie a specie.
Irrigazione Regolare: Evitare di annaffiare troppo, in quanto l’eccesso d’acqua è una delle principali cause di deperimento delle piante.
Umidità: Le piante tropicali amano un ambiente umido, quindi possono beneficiare di una nebulizzazione regolare.
Concimazione: Nutrire le piante durante i periodi di crescita con fertilizzanti specifici per piante da interno o da esterno.
Conclusione
Le piante sono molto più che semplici decorazioni: rappresentano un collegamento con la natura e apportano benefici a livello fisico e mentale. Scegliere le piante giuste e prendersene cura è un investimento per il benessere e la bellezza degli spazi abitativi e lavorativi. Con la varietà di opzioni disponibili, da piante da interno a giardini verticali e piante aromatiche, è possibile trovare la pianta ideale per ogni ambiente, gusto ed esigenza.
In un mondo sempre più frenetico e urbano, le piante ci ricordano l’importanza della natura, offrendo un tocco di verde che migliora la nostra qualità di vita e porta equilibrio e serenità in ogni spazio.
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La Ferrari F80 è già sold out
La vettura stradale più potente mai uscita dai cancelli di Maranello, ecco la nuova Ferrari. In principio fu la GTO che nel 1984 inaugurò questo nuovo segmento, seguita dalla F40 e poi dalla F50 e ancora dalla Enzo e infine dalla LaFerrrari. Dal 1984 al 2024, il nuovo capitolo di questa saga prende di F80, arricchendo ulteriormente una famiglia iconica con una vettura in serie limitata, con soli 799 esemplari già tutti rigorosamente venduti, spinti dal V6 ibrido che in questo caso eroga 1.200 CV di potenza complessiva, alzando ulteriormente l’asticella delle performance. Abbiamo visto in anteprima la nuova Ferrari F80, ecco com’è dal vivo la nuova supercar di Maranello. La genesi della Ferrari F80 e il design Dopo 4 anni di lavoro l’emozione e il coinvolgimento per l’unveil di questa vettura è palpabile, anche alla luce del fatto che in questa famiglia di modelli convivono alcune tra le icone più significative della storia recente di Maranello e che di supercar non se ne presentano di certo tutti i giorni. Come per la 12Cilindri, anche per la Ferrari F80 a ispirare i designer del Centro Stile guidato da Flavio Manzoni sono stati il mondo aerospaziale, della fantascienza, cercando ancora una volta di non trasmettere alcun senso nostalgico ma piuttosto di creare una vettura moderna, d’avanguardia e di rottura. Il tutto mantenendosi fedeli al DNA del Cavallino. Nella parte frontale dunque ritorna il vizor proposto sulla 12Cilindri, che integra i sottili gruppi ottici capaci di sparire nel motivo black screen quando non attivati. Qui sono state integrate anche alcune funzioni aerodinamiche, con le spalle larghe con un gioco dei volumi che sembra rendere ancora più compatta la cabina. Gli elementi geometrici sulle fiancate richiamano le vetture degli anni ottanta, con due enplate attorno alle ruote anteriori che sono un chiaro riferimento alla F40. La sezione a diedro dei fianchi restituisce anche i due impluvium in stile NACA, canali per convogliare i flussi d’aria che diventano unici nel loro genere. Al posteriore poi troviamo sei sfoghi d’aria sulla copertura del propulsore che richiamano il frazionamento del motore e che rimandano ad una vera e propria spina dorsale che confluisce nell’elemento aerodinamico di coda, l’ala mobile perfettamente integrata e che viene sollevata all’occorrenza dagli attuatori elettrici a seconda delle velocità di percorrenza. La F80 è lunga 4,84 metri e ha un passo di 2,66 metri, più compatta di 50 mm rispetto alla LaFerrari, rendendo la percezione dei volumi ancora più evidente. Una monoposto per due persone Gli interni della Ferrari F80 sono stati pensati per adattare il concetto di monoposto a quello di una vettura capace di ospitare anche un passeggero. Come una Formula 1 carenata dunque, si è ottenuta una soluzione inedita che mette al centro il pilota grazie ad un cockpit avvolgente e un sedile del passeggero che ha uno sfasamento longitudinale consentendo un posizionamento di quest’ultimo leggermente più indietro rispetto a chi si trova al volante, senza andare tuttavia ad intaccare l’ergonomia. In questo modo si è potuta ridimensionare anche la cabina, riducendo la sezione frontale. Per accedervi, si utilizzano le portiere con apertura a farfalla, come sulla LaFerrari, con doppia cerniera ad asse di rotazione che permette un’apertura di quasi 90° sopra il corpo vettura. La Ferrari F80 porta in dote un nuovo voltante, anch’esso ottimizzato, circa 14 mm più stretto del precedente e dalla forma stondata in alto e in basso. Il volante vede la geometria della corona ridursi di 70 mm sull’asse verticale per aumentare la visibilità e la sensazione di sportività della guida. L’impugnatura è stata perfezionata per aumentare il grip delle mani sul volante, sia mani nude che con i guanti per l’eventuale utilizzo in pista. Sulle razze poi tornano i tasti fisici, che sostituiscono l’impostazione full digital degli ultimi modelli del Cavallino. Il quadro strumenti digitale ha una forma squadrata ed è solidale con il piantone dello sterzo, massimizzando anche in questo caso la visibilità del pilota. Davanti al passeggero poi un display aggiuntivo dal quale consultare le informazioni di guida e per l’intrattenimento. Infine la posizione di guida: l’inclinazione della seduta e la posizione dello sterzo ha reso la nuova supercar di Maranello quanto di più simile c’è ad una vettura da gara. Aerodinamica al potere L’aerodinamica ricopre un ruolo fondamentale anche sulla F80, con nuovi livelli mai toccati prima su una stradale del Cavallino. All’avantreno si è sfruttata l’esperienza in Formula e nel WEC, con 460 kg del carico totale a 250 km/h. E’ stato realizzato un telaio a chiglia alta e nel volume centrale è stato incastonato tra i puntoni e in evidenza rispetto agli elementi circostanti grazie alla verniciatura in tinta carrozzeria, c’è il main plane dell’ala anteriore. All’interno dell’S-Duct due flap seguono il profilo principale completando una configurazione alare a triplo elemento, definito triplano, con curvature e slot di soffiaggio di chiara ispirazione 499P. Il funzionamento aerodinamico dell’anteriore si basa sulla stretta sinergia del triplano con l’S-Duct e la chiglia alta che riducono al minimo il bloccaggio verso l’ala esaltandone la prestazione. Sotto il triplano poi c’è anche l’Active Revers Gurney, un flap mobile. Al retrotreno vengono generati i 590 kg di carico del totale di 1.050 kg a 250 km/h: questo grazie al lavoro combinato di ala e diffusore. Quest’ultimo è stato reso più grande, anticipandone la curvatura e realizzando così un estrattore che arriva a 1.800 mm. In sinergia con l’alettone mobile, il diffusore è capace da solo di generare 285 kg di carico verticale. L’ala attiva rappresenta invece l’elemento maggiormente distintivo di questa vettura, con un sistema che ne consente sia il sollevamento che la regolazione dinamica: in configurazione High Downforce (HD), utilizzata in frenata, ingresso e in percorrenza curva, l’ala forma un angolo di 11° rispetto alla direzione del flusso, generando un carico verticale di oltre 180 kg a 250 km/h. In Low Drag (LD), la posizione è cabrata con bordo d’attacco rivolto verso l’alto, con la resistenza all’avanzamento è molto inferiore, grazie alla riduzione dell’effetto deportante e all’effetto di trazione generato dal nucleo di bassa pressione residuo agente sulla superficie inferiore dell’ala stessa. Il carico aerodinamico varia anche all’anteriore in base a due posizioni, in configurazione chiusa la downforce generata è massima, mentre in posizione aperta è ortogonale al flusso e determina, in modo simile ai DRS delle vetture di Formula 1, lo stallo del fondo vettura privilegiando la riduzione della resistenza all’avanzamento per raggiungere la massima velocità. Il V6 è il meglio che si potesse offrire La scelta del gruppo motopropulsore non è stata casuale. Sulla Ferrari F80, così come sulle altre supercar della gamma, si è portata la tecnologia più adatta e pronta in questo momento storico dal punto di vista dell’avanguardia e delle performance: come negli anni ’80 si scelse il V8 con il turbo, ora è venuto il momento del motore V6 che in questo caso è stato ulteriormente evoluto. Il frazionamento a sei cilindri e le componenti elettriche erogano una potenza complessiva di 1.200 CV, 900 CV termici e 300 CV elettrici, con 850 Nm di coppia a 5.550 giri/min. Le performance parlano così di uno scatto da 0 a 100 km/h che si consuma in 2,15 secondi mentre quello da 0 a 200 che invece viene bruciato in 5,75 secondi, con una velocità massima di 350 km/h. L’unità è in grado di sviluppare una potenza specifica record per un motore Ferrari, ben 300 CV/L, con diverse componenti in comune con la 499P che disputa il WEC, vincente alla 24 Ore did Le Mans: da qui sono mutuate ad esempio basamento, catene di comando e layout della distribuzione, recuperi della pompa olio, cuscinetti, iniettori e pompe GDI. Anche bielle e pistoni sono stati ottimizzati, con un turbo più grande, dimensionato per esprimere il massimo a medi e alti regimi, che grazie al motore elettrico in asse con turbina e compressore può garantire zero turboleg. Si è intervenuti poi anche sulla sua posizione, con il propulsore è stato installato al limite del fondo piatto, portando a soli 100 mm la distanza massima tra l’asse dell’albero motore e tutti i componenti.A questo si aggiunge il comparto MGUK, che invece trae ispirazione dalla Formula 1 e che compone il sistema ibrido, grazie ad assale (e-4WD) e motore (MGU-K) elettrico. Il sistema ibrido Anche in questo caso il lavoro degli ingegneri di Maranello ha restituito una componente ottimizzata, con l’utilizzo dei sistemi più all’avanguardia: il rotore sfrutta la tecnologia Halbach array per massimizzare la densità dei flussi magnetici e minimizzare peso e inerzia. Il ritegno dei magneti con anelli in fibra di carbonio è invece utilizzato per riuscire a portare il regime massimo a 30.000 giri/min. Lo statore a bobina di dente diminuisce il peso del rame delle testate, mentre l’avvolgimento con filo Litz ottimizza le perdite in alta frequenza. Un convertitore DC/DC si occupa di trasformare corrente continua con una certa tensione in corrente continua a tensione diversa. Questo innovativo componente permette di gestire contemporaneamente la tensione a 800, 48 e 12 V per alimentare batteria ad alta tensione, e-turbo e centraline con elementi ausiliari. L’assale, anch’esso sviluppato e prodotto interamente in Ferrari, comprende due motori elettrici, un inverter e un sistema di raffreddamento integrato. Tale componente permette di attivare il torque vectoring sull’asse anteriore. L’integrazione delle funzioni e il nuovo layout meccanico hanno fruttato un risparmio di circa 14 kg rispetto alle precedenti applicazioni: il componente pesa infatti soltanto 61,5 kg. L’inverter, dedicato alla conversione di potenza e al controllo dei due motori elettrici anteriori, è in grado di generare una potenza totale dell’assale pari a 210 kW; sulla F80 è integrato nel componente stesso e pesa soltanto 9 kg, con una riduzione sensibile della massa rispetto alla SF90 Stradale. Un altro inverte per poi si occupa del motore elettrico anteriore e sere per l’avviamento del V6, il recupero dell’energia e la ricarica della batteria, oltre che offrire un incremento di coppia in determinate condizioni dinamiche offrendo una potenza massima di 70 kW in fase rigenerativa e di 60 kW come supporto al motore a combustione interna. L’accumulatore ad alta tensione utilizza una struttura con 204 celle connesse in serie e suddivise equamente in 3 moduli, per un’energia totale pari a 2,3 kWh e una potenza massima di 242 kW. La Ferrari F80 è già sold out Nel solco di una tradizione importante, a Maranello hanno voluto dare vita ad un nuovo gioiello gioiello in grado di scrivere il suo nome in un novero leggendario ed esclusivo senza sfigurare. La F80 si presenta come una 1+, che ha portato il piccolo V12, il sei cilindri che ha debuttato sulla 296 GTB ad evolversi ancora, sfruttando il know how del motorsport, dalla F1 ai successi del WEC. E’ nato così un nuovo modello di rottura, fedele alla sua vocazione ma in grado di differenziarsi dal suo Heritage senza rinnegarlo. Al punto che i ferraristi se ne sono innamorati ancor prima di saperne il nome: dei 799 esemplari previsti ad oggi, arriverà quasi certamente una versione aperta ma del futuro a Maranello non si parla mai, tutti sono già stati venduti. Il prezzo della Ferrari F80 è fissato in Italia a 3,6 milioni di euro, un particolare di poco conto vista la facilità con la quale i facoltosi collezionisti se le sono accaparrate. Un sogno che si concretizzerà a partire dalla fine del 2025, con le consegne che proseguiranno fino al 2027, anno in cui il Cavallino compirà 80 anni, da cui la scelta di un nome che omaggia la storia, proiettandola nel futuro. Read the full article
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Nomad
Porta i tuoi viaggi dentro casa
Sibella Court
L’ippocampo, Milano 2012, 256 pagine, Rilegato, 22,8 x 27 cm, ISBN 978-8867220083
euro 60,00
email if you want to buy [email protected]
In "Nomad", Sibella Court, autrice di "Etcetera" e "Guida della stilista a NYC", ci spiega come portare i nostri viaggi fin dentro casa nei modi più sorprendenti. Celebre giramondo e cacciatrice di tesori, Sibella Court ha viaggiato in ogni parte del pianeta e ha tratto ispirazione da qualsiasi cosa, dai cartelli stradali fino alle scope di casa, inventando un nuovo stile di interior design. L'approccio di Sibella Court non è quello di rifare il look di una casa da cima a fondo, ma di aggiungere e togliere, di riadattare e riciclare, in modo da creare degli interni che siano il riflesso della propria personalità, delle proprie esperienze e del proprio stile di vita. "Nomad" si articola in cinque proposte, corrispondenti ad altrettanti viaggi: Giappone, Italia (costa amalfitana), Siria, India e Messico.
orders to: [email protected]
twitter: @fashionbooksmi
flickr: fashionbooksmilano
instagram: fashionbooksmilano
tumblr: fashionbooksmilano
03/02/22
#Nomad#Sibella Court#interior design#Giappone#Siria#India#Messico#Costa amalfitana#rare books#design books#designbooksmilano#fashionbooksmilano
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Decorare con le Piante: Scopri i Bonsai, la Tradescantia Zebrina e la Plumeria per Arredare con Stile
Nel mondo dell’arredamento e della decorazione, le piante sono ormai un elemento essenziale. Non solo arricchiscono l’ambiente con il loro fascino naturale, ma apportano anche numerosi benefici, come migliorare la qualità dell’aria e creare un’atmosfera rilassante. Oggi, grazie all'e-commerce, è possibile acquistare una vasta gamma di piante online e riceverle comodamente a casa. Nel nostro negozio online di piante in Italia, offriamo una selezione curata di specie uniche e particolari, tra cui i bonsai midi, la Tradescantia Zebrina in kokedama e la Plumeria. bonsai midi in varieta
I Bonsai Midi: Un’Arte Antica per Arricchire i Tuoi Spazi
I bonsai rappresentano un’antica arte giapponese che permette di coltivare piante in miniatura, ricreando in piccolo la bellezza degli alberi secolari. Tra le varie tipologie, i bonsai midi in varietà sono perfetti per chi desidera aggiungere un tocco di eleganza naturale ai propri spazi, senza richiedere eccessiva manutenzione.
Caratteristiche dei Bonsai Midi
I bonsai midi sono più grandi rispetto ai bonsai tradizionali, ma comunque abbastanza compatti da essere posizionati su tavolini, scrivanie o mensole. Offrono una presenza visiva maggiore e, grazie alla varietà di specie disponibili, si adattano a diversi stili di arredamento. Che tu preferisca un bonsai di Ficus, di Olmo o di Acero, questi piccoli alberi in vaso possono trasformare qualsiasi ambiente.
Uno dei vantaggi principali dei bonsai midi è la loro resistenza e longevità. Con le giuste cure, un bonsai può vivere per decenni, diventando non solo un oggetto decorativo, ma anche una pianta da collezione che si evolve e cresce nel tempo. tradescantia zebrina in kokedama
Cura del Bonsai Midi
Sebbene i bonsai midi richiedano meno attenzione rispetto ai bonsai più piccoli, è comunque importante seguire alcune semplici regole di manutenzione. In primo luogo, è essenziale scegliere una posizione luminosa, ma non esposta alla luce diretta del sole, che potrebbe bruciare le foglie. L'irrigazione deve essere regolare, mantenendo il terreno umido ma senza ristagni d’acqua. Inoltre, la potatura periodica delle radici e dei rami è fondamentale per mantenere la forma e la salute del bonsai.
La Tradescantia Zebrina in Kokedama: Innovativa e di Tendenza
Se sei alla ricerca di una pianta unica e moderna per arredare i tuoi spazi interni, la Tradescantia Zebrina in kokedama è la scelta ideale. La kokedama è una tecnica di coltivazione giapponese che prevede l’utilizzo di una sfera di muschio come vaso, rendendo la pianta un elemento decorativo sospeso o appoggiato direttamente su superfici senza bisogno di un tradizionale contenitore. bonsai bomboniere matrimonio
Perché Scegliere la Tradescantia Zebrina?
La Tradescantia Zebrina è una pianta dalle foglie striate di viola e argento, molto apprezzata per il suo aspetto decorativo. È facile da coltivare, il che la rende perfetta anche per chi non ha grande esperienza con le piante. Grazie alla tecnica kokedama, la Tradescantia si presenta in modo innovativo, diventando un vero e proprio oggetto di design.
Questa pianta è perfetta per essere appesa, creando un effetto sospeso che aggiunge dinamismo agli spazi interni. La Tradescantia Zebrina è inoltre adatta a vari ambienti della casa, come soggiorni, cucine o bagni, grazie alla sua capacità di adattarsi a diverse condizioni di luce e umidità.
Cura della Tradescantia Zebrina in Kokedama
La Tradescantia Zebrina è una pianta abbastanza resistente, ma richiede alcune attenzioni per mantenere il suo splendore. È importante collocarla in una zona luminosa, ma evitare l'esposizione diretta ai raggi solari. La kokedama deve essere innaffiata regolarmente, immergendo la sfera di muschio in acqua per alcuni minuti, permettendo così alla pianta di assorbire la giusta quantità d'acqua.
Bonsai Bomboniere Matrimonio: Un Ricordo Verde per un Giorno Speciale
Negli ultimi anni, le bomboniere di matrimonio hanno subito una rivoluzione. Sempre più coppie scelgono di regalare ai propri ospiti oggetti che rappresentano qualcosa di più che un semplice ricordo. E cosa potrebbe essere più significativo di un bonsai?
I bonsai bomboniere matrimonio sono una scelta elegante e originale. Offrire un bonsai come bomboniera non solo simboleggia crescita, armonia e lunga vita, ma è anche un regalo che continua a vivere e a decorare le case degli ospiti. Ogni bonsai è unico, proprio come ogni relazione, e regalare un albero in miniatura rappresenta un modo speciale per dire "grazie" agli invitati.
La Plumeria: Un Tocco Esotico per Giardini e Terrazzi
Se desideri aggiungere un tocco di esotismo ai tuoi spazi esterni, la Plumeria è la pianta che fa per te. Conosciuta anche come frangipani, la Plumeria è una pianta tropicale dai fiori profumati e colorati, perfetta per decorare giardini, terrazzi o balconi.
Caratteristiche della Plumeria
La Plumeria è famosa per i suoi fiori, che sbocciano in diverse tonalità di bianco, giallo, rosa e rosso. Questi fiori non solo sono estremamente decorativi, ma emanano anche un delicato profumo che ricorda l’estate e le spiagge tropicali. Nonostante sia originaria di climi caldi, la Plumeria può essere coltivata anche in Italia, purché venga protetta dal freddo in inverno.
Cura della Plumeria
La Plumeria richiede un’esposizione solare diretta per crescere rigogliosa. Durante la stagione calda, è importante annaffiarla regolarmente, evitando che il terreno si secchi troppo. Nei mesi invernali, la pianta entra in uno stato di riposo vegetativo, e l’irrigazione può essere ridotta. Se coltivata in vaso, è consigliabile spostare la Plumeria all’interno o in una serra durante l’inverno, proteggendola dalle basse temperature.
Conclusione
Decorare con piante non è solo una questione di estetica, ma anche di benessere. I bonsai midi, la Tradescantia Zebrina in kokedama, le bomboniere bonsai per matrimoni e la Plumeria sono piante che, con la loro bellezza e unicità, possono trasformare qualsiasi ambiente, arricchendolo di colori, profumi e armonia. Visita il nostro negozio online e scopri tutte le piante e i vasi disponibili per decorare la tua casa o il tuo giardino con stile e raffinatezza.
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Decorex al via, in prima fila l'eccellenza italiana del design di interni di lusso
Di Roberta Leotti Decorex al via, dal 6 al 9 ottobre all'Olympia di Londra: in prima fila l'Italia con aziende di ecellenza nel design di interni di lusso. Decorex al via, in prima fila l'eccellenza italiana del design di interni di lusso Stile e Lusso sono termini da sempre associati alla creatività Italiana; Il made in Italy è sinonimo di qualità. Caratteristiche che non mancano alle imprese italiane che da domenica parteciperanno alla 47esima edizione della Decorex, la Uk celebration del design di interni di lusso, in programma dal 6 al 9 ottobre all'Olympia di Londra. Per darvi qualche dato, nei quattro giorni di kermesse si conta la presenza di 280 marchi specialisti dell’arredamento, del tessile o ancora, di complementi per l’illuminazione, rivestimenti (carte da parati e parquet) e molto altro. Anche quest’anno oltre ad essere occasione di networking degli specialisti di interior design, alla Decorex sarà possibile partecipare a seminari ed a laboratori ai quali interverranno 85 specialisti su diverse tematiche. Dal sito dedicato non è possibile scaricare una lista delle presenze italiane, ma niente paura ci abbiamo pensato noi. Qui di seguito oltre all’elenco delle ditte, troverete anche il numero dello stand dove potrete trovarle: - Alabastro Italiano (stand C74) - Artigiani del Cashmere (stand K31) - Cantori Spa (stand E21) - Emiliana Parati (stand G55) - Erre Erre Diffusion S.R.L. (stand D30) - Giulia Manzoni Mosaics (stand MSN01) - Glass Design S.R.L (stand C62) - Il Bronzetto srl (stand C01) - Natuzzi (stand H40) - Officine Gullo (stand C22) - On Systems srl (stand K21) - SimoEng Srls (stand F72) - Unikolegno (stand C26) - VilliZANINI (stand D72) In questi giorni troverete i biglietti a prezzo scontato, ma comunque validi per tutti i giorni della fiera. Tuttavia, non sono disponibili biglietti per gruppi. Per prenotazioni ed informazioni sugli orari di apertura potete trovarli al sito: Your Ticket | Decorex … preso nota? ... Continua a leggere su
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Ottimizzazione Web Facile con Gualtiero Santucci
Ottimizzazione Web Facile con Gualtiero Santucci. L'ottimizzazione web è una componente fondamentale per il successo di qualsiasi sito internet.
Con una strategia ben definita, è possibile aumentare la visibilità del sito, migliorare l'esperienza utente e, di conseguenza, incrementare il tasso di conversione. In questa guida, Gualtiero Santucci condividerà i principi essenziali per ottimizzare il tuo sito web in modo semplice e efficace.
1. Analisi del Sito Web
Prima di tutto, è cruciale eseguire un'analisi dettagliata del tuo sito. Identifica le aree che necessitano di miglioramenti, come:
Velocità di caricamento: Usa strumenti come Google PageSpeed Insights per verificare la velocità delle tue pagine.
Compatibilità mobile: Assicurati che il tuo sito sia ottimizzato per dispositivi mobili.
SEO on-page: Verifica l'uso di parole chiave, meta tag, titoli e descrizioni.
Esperienza utente (UX): Analizza la navigabilità e l'usabilità del sito.
2. Ottimizzazione della Velocità
La velocità di caricamento è fondamentale per mantenere i visitatori sul tuo sito. Ecco alcuni suggerimenti per migliorarla:
Riduci le dimensioni delle immagini: Utilizza formati compressi come JPEG e PNG ottimizzati.
Minifica CSS e JavaScript: Elimina spazi, commenti e caratteri non necessari.
Usa una Content Delivery Network (CDN): Distribuisci i contenuti su server distribuiti geograficamente per ridurre i tempi di caricamento.
3. SEO On-Page
Il SEO on-page è cruciale per migliorare la visibilità del tuo sito nei motori di ricerca. Concentrati su:
Parole chiave: Identifica e utilizza le parole chiave più rilevanti per il tuo settore.
Meta tag: Ottimizza i titoli delle pagine e le descrizioni meta per attirare più clic.
Contenuti di qualità: Crea contenuti originali e informativi che rispondano alle esigenze degli utenti.
Link interni: Usa link interni per migliorare la navigabilità e la struttura del sito.
4. Esperienza Utente (UX)
Una buona esperienza utente è essenziale per mantenere i visitatori sul tuo sito e per farli tornare. Ecco come puoi migliorare la UX:
Navigazione intuitiva: Organizza il menu in modo chiaro e logico.
Design responsive: Assicurati che il design del sito si adatti a tutte le dimensioni dello schermo.
Tempi di risposta: Riduci i tempi di risposta del server e assicurati che tutte le pagine siano facilmente accessibili.
5. Monitoraggio e Miglioramento Continuo
L'ottimizzazione web è un processo continuo. Utilizza strumenti come Google Analytics per monitorare le prestazioni del tuo sito e identificare ulteriori opportunità di miglioramento.
Tasso di conversione: Analizza e migliora il tasso di conversione delle tue pagine di destinazione.
Comportamento degli utenti: Studia come gli utenti interagiscono con il tuo sito e apporta le modifiche necessarie per migliorare la loro esperienza.
Aggiornamenti regolari: Mantieni il sito aggiornato con nuovi contenuti e miglioramenti tecnici.
Conclusione
L'ottimizzazione web può sembrare complessa, ma con un approccio strategico e mirato, è possibile ottenere risultati significativi.
Seguendo questi consigli, sarai in grado di migliorare la visibilità, la velocità e l'usabilità del tuo sito, garantendo un'esperienza positiva per i tuoi visitatori.
Per ulteriori dettagli o assistenza personalizzata, non esitare a contattare Gualtiero Santucci. La tua ottimizzazione web è a portata di mano!
Chiamami a questo numero: 3385300652
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Design Nomade: il protagonista del fuorisalone di BASE a Milano https://www.design-miss.com/design-nomade-protagonista-fuorisalone-base-milano/ Come sta cambiando il #design degli oggetti degli #interni ? Il design nomade diventa il #protagonista nell’era della #tecnologiamobile e del #neonomadismo.
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