#demistificare
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brunopino · 13 days ago
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Ferrarotti, un intellettuale europeo
di Carmelina Sicari Ora che è scomparso è doveroso rendergli omaggio. Intendo il sociologo illustre Franco Ferrarotti, intellettuale engagé, europeo, impegnato politicamente ma soprattutto attento analizzatore della realtà che intendeva demistificare spogliare delle infinite maschere che la ricoprono. È doveroso da parte mia che ho curato un’intervista sul successo da lui conseguito per…
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maternita-surrogata · 1 month ago
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Fattori che influenzano i costi della maternità surrogata: cosa devi sapere
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La maternità surrogata è emersa come un'opzione praticabile per molti individui e coppie che cercano di espandere le proprie famiglie, in particolare per coloro che affrontano infertilità o altre sfide riproduttive. Tuttavia, le implicazioni finanziarie della maternità surrogata possono essere scoraggianti, spesso portando i futuri genitori a cercare chiarezza sui vari fattori che influenzano i costi complessivi. Comprendere questi elementi è essenziale per prendere decisioni informate e pianificare efficacemente questo complesso percorso. Diverse variabili contribuiscono alle spese della maternità surrogata, tra cui il tipo di accordo di maternità surrogata (gestazionale o tradizionale), nonché la posizione geografica, le spese legali, le spese mediche e il compenso per la madre surrogata.
Inoltre, le complessità della copertura assicurativa, le commissioni di agenzia e qualsiasi potenziale complicazione possono complicare ulteriormente il panorama finanziario. Questo articolo mira a demistificare i costi associati alla maternità surrogata esplorando i fattori chiave che svolgono un ruolo significativo nel determinare l'impegno finanziario totale coinvolto. Che tu stia appena iniziando il tuo percorso di maternità surrogata o che tu sia già nelle fasi di pianificazione, comprendere queste influenze ti consentirà di navigare negli aspetti finanziari della maternità surrogata con maggiore sicurezza e chiarezza.
Il tipo di accordo di maternità surrogata scelto influisce in modo significativo sui costi complessivi del processo.
La scelta dell'accordo di maternità surrogata gioca un ruolo cruciale nel determinare le spese complessive associate al processo. Nella maternità surrogata tradizionale, in cui la madre surrogata viene inseminata artificialmente utilizzando lo sperma del padre intenzionale, i costi possono essere inferiori a causa di meno procedure mediche e complessità legali. Tuttavia, questo accordo può comportare rischi emotivi e relazionali più elevati, che possono portare a costi di supporto psicologico aggiuntivi. D'altro canto, la maternità surrogata gestazionale, in cui un embrione creato tramite fecondazione in vitro viene impiantato nella madre surrogata, in genere comporta costi medici più elevati a causa del processo di fecondazione in vitro e della necessità di accordi legali completi per proteggere tutte le parti coinvolte.
Inoltre, la decisione tra l'utilizzo di una madre surrogata nota o anonima può avere un impatto anche sulle implicazioni finanziarie. Coinvolgere una madre surrogata nota, che potrebbe richiedere compensi e supporto per la propria salute e il proprio benessere, potrebbe comportare costi più elevati correlati all'assistenza sanitaria e alla consulenza continua. Al contrario, assumere una madre surrogata tramite un'agenzia potrebbe comportare commissioni di agenzia e spese aggiuntive per lo screening e l'abbinamento, ma può fornire un processo più strutturato e legalmente sicuro. In definitiva, comprendere le sfumature di ogni tipo di accordo di maternità surrogata è fondamentale per i futuri genitori nel budget per l'intero percorso di maternità surrogata, che comprende sia le spese immediate che quelle potenziali future.
Le spese mediche e i trattamenti per la fertilità contribuiscono in modo sostanziale ai costi della maternità surrogata per i futuri genitori.
Le spese mediche e i trattamenti per la fertilità sono componenti significative dell'onere finanziario complessivo affrontato dai futuri genitori che perseguono la maternità surrogata. Il processo spesso inizia con valutazioni mediche approfondite e trattamenti per la fertilità, inclusa la fecondazione in vitro (FIV), che può essere sia dispendiosa in termini di tempo che di denaro. Le procedure di FIV in genere comportano più cicli per ottenere una creazione embrionale di successo e ogni ciclo può accumulare costi sostanziali, inclusi farmaci, monitoraggio e servizi di laboratorio. Queste spese sono aggravate se si considera l'assistenza medica richiesta per la madre surrogata durante la gravidanza, che include regolari controlli prenatali, ecografie e interventi necessari in caso di complicazioni.
Inoltre, i futuri genitori potrebbero dover considerare le implicazioni finanziarie di eventuali trattamenti per la fertilità richiesti prima del percorso di maternità surrogata, come le procedure di recupero degli ovuli o dello sperma, soprattutto nei casi in cui la futura madre o il futuro padre affrontano problemi di fertilità. La natura cumulativa di queste spese mediche può aumentare significativamente il costo totale della maternità surrogata, rendendo essenziale per i futuri genitori pianificare e stilare un budget di conseguenza. Comprendere questi fattori è fondamentale per orientarsi nel complesso panorama della maternità surrogata e garantire che tutte le disposizioni mediche necessarie siano prese in considerazione nel processo di pianificazione finanziaria.
Le spese legali e i servizi dell'agenzia aumentano le considerazioni finanziarie relative agli accordi di maternità surrogata.
Le spese legali e i servizi di agenzia rappresentano componenti essenziali del panorama finanziario complessivo associato agli accordi di maternità surrogata. Coinvolgere un consulente legale è essenziale per orientarsi tra le complesse questioni legali coinvolte, tra cui la stesura di contratti che delineano i diritti e le responsabilità di tutte le parti, assicurando la conformità alle leggi statali e federali. Questi servizi legali possono variare significativamente in termini di costi a seconda della giurisdizione e della complessità del caso, contribuendo all'impegno finanziario complessivo richiesto per un processo di maternità surrogata di successo.
Oltre alle spese legali, i genitori intenzionali spesso si avvalgono dei servizi delle agenzie di maternità surrogata, che forniscono un prezioso supporto durante tutto il percorso. Le agenzie facilitano il processo di abbinamento tra genitori intenzionali e potenziali madri surrogate e offrono consulenza sugli aspetti medici, legali e psicologici della maternità surrogata. Sebbene le spese delle agenzie possano variare notevolmente, in genere includono servizi completi come screening e supporto, che possono aumentare ulteriormente gli obblighi finanziari a cui sono sottoposti i genitori intenzionali. Comprendere e stilare un budget per questi costi aggiuntivi è fondamentale per chiunque consideri la maternità surrogata come un percorso verso la genitorialità.
In conclusione, comprendere i fattori che influenzano i costi della maternità surrogata è essenziale per i futuri genitori che affrontano questo complesso viaggio. Dalle spese mediche e legali ai servizi dell'agenzia e al compenso per la madre surrogata, ogni elemento gioca un ruolo cruciale nel determinare l'impegno finanziario complessivo. Essendo informati su queste variabili, i futuri genitori possono prepararsi meglio agli aspetti finanziari della maternità surrogata e prendere decisioni consapevoli che siano in linea con i loro obiettivi. In definitiva, mentre i costi possono sembrare scoraggianti, il potenziale di costruire una famiglia attraverso la maternità surrogata può essere un'esperienza profondamente gratificante, rendendola utile per molti.
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murillopereiradecarvalho · 4 months ago
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Come Richiedere Carta Paypal ufficiale 2024
Oggi abbiamo deciso di demistificare una volta per tutte come Richiedere Carta Paypal in modo veloce e semplificato! Immagina di gestire i tuoi acquisti online e in negozio con una carta PayPal. Questo articolo ti mostra come ottenere carta PayPal in modo semplice e veloce. Ti spiegheremo i requisiti e i vantaggi di questa soluzione per le tue transazioni quotidiane. Con la carta PayPal, pagare…
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ermeteferraro · 4 months ago
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Il camaleontico ambientalismo dei militari
L’ecolinguistica per demistificare narrazioni pseudo-ecologiste Nella III e IV parte del manuale in cui ipotizzo una “Grammatica ecopacifista” [i], mi sono soffermato a lungo sulla proposta d’una metodologia di analisi critica del discorso che traesse spunto dagli studi di ecolinguistica [ii] sulle ‘narrazioni’ anti-ecologiche diffuse dai media ma, al tempo stesso, riuscisse a cogliere le…
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yeahowlfashion · 4 months ago
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Opinione su Etudes-Rencontres.top: Sito di incontri tra studenti
IL incontri tra studenti può essere di grande valore per la vita universitaria, offrendo non solo l’opportunità di incontrare potenziali partner, ma anche di entrare in contatto con persone che la pensano allo stesso modo. Tuttavia, può essere difficile sapere da dove cominciare quando si cercano piattaforme di incontri specifiche per studenti. Per aiutare a demistificare il processo, daremo uno…
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matasse2the · 4 months ago
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chimusume · 4 months ago
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Opinione su Etudes-Rencontres.top: Sito di incontri tra studenti
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darsi-pace · 6 months ago
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Queste elezioni
Ciò che queste elezioni europee ci dicono è molto diverso da quello che si legge nei giornali o si ascolta nei talk-show.
Un'intera configurazione del discorso pubblico europeo è crollata.
L'asse franco-tedesco, ridotto a sub-fornitore dell'ideologia Nato, cade a pezzi; i partiti di estrema destra vincono ma senza alcuna reale rottura sui temi della guerra e dell'austerità; cresce l'astensione; i partiti che invocano la "sovranità europea" annaspano nelle loro contraddizioni; i movimenti in Italia che hanno deviato negli ultimi anni dalla loro agenda critica vengono severamente puniti dagli elettori.
Cosa fare allora in questa impasse?
Rifugiarsi nel privato, nella sfiducia, nella rassegnazione? Oppure, aggrapparsi a queste nuove leader che vogliono farsi chiamare per nome, Ursula, Elly e Giorgia, perché sono del popolo, sebbene ci stiano portando a un conflitto armato con la più grande potenza nucleare del mondo?
No, la nostra risposta è: no!
Né l'una né l'altra: né la rassegnazione né l'omologazione, né la guerra né la resa indifferente.
Noi siamo per una battaglia non-violenta della parola e del pensiero. Noi siamo per ridare un fondamento spirituale e politico a questa Europa, partendo dall'Italia. Noi siamo per aggregare i recalcitranti, per tornare a fare un discorso di verità, per demistificare l'ideologia dominante, per annunciare che la nascita di una nuova politica è possibile, anzi sta già avvenendo.
E noi dobbiamo solo riacquisire una centratura interiore e collettiva e una forza non-violenta per sbarazzarci di questi operatori di iniquità e dominio.
Noi ci stiamo provando e ci proveremo ancora di più. L'11 luglio faremo un grande evento alla Camera che si chiama CHI SIAMO NOI? Il destino dell'Italia nei nuovi scenari globali - 11 luglio - Camera dei Deputati con Lucio Caracciolo, Nello Preterossi e Fiammetta Salmoni.
Vogliamo fare nel Parlamento italiano un'operazione di verità e di razionalità, portare nelle Istituzioni una formazione politica vera, rigorosa, sulla guerra, sul vincolo esterno, sull’Ue, sul ruolo dell’Italia nel mondo, su una geopolitica della pace, sulla fine di questo sistema violento della sopraffazione. L'evento dell'11 luglio sarà perciò una grande festa di democrazia, e un piccolo ma vero momento rivoluzionario.
Questo è il link del form a cui accreditarsi: https://docs.google.com/.../1d.../viewform...
Aiutateci a diffonderlo il più possibile e partecipate numerosi!
Gabriele Guzzi
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gamboagarcia · 7 months ago
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Gracias de antemano por sus comentarios La ventana escéptica: el demoníaco juego de los lápices o “Charlie Charlie” ¿ Es una cruz de lápices la manera más sencilla de invocar espíritus en un juego simple ? Con este trabajo iniciamos en Juárez a Diario una serie de artículos con el título genérico de La ventana escéptica, dedicados a comentar y demistificar algunos hechos y fenómenos que, descritos por muchos como misteriosos o paranormales, tienen en ... Sigue leyendo: https://www.adiario.mx/plumas/la-ventana-esceptica-demoniaco-juego-los-lapices-charlie-charlie/?feed_id=153433&_unique_id=662c8fc615da8
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artesplorando · 1 year ago
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Winnie Harlow, la modella canadese di 26 anni di origine giamaicana, ha aiutato a demistificare la vitiligine, la condizione della pigmentazione della pelle. Ha riesaminato il capolavoro di Leonardo da Vinci con occhio critico.
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academypediait · 1 year ago
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Statistiche - Definizione, tipi di dati utilizzati nelle statistiche, misure di tendenza centrale e dispersione (media, mediana, modalità, intervallo), teoria e regole di probabilità, tipi di statistiche, statistiche descrittive, Statistiche inferenziali (Chi-Square Test, ANOVA), Statistiche predittive, Statistiche prescrittive, Correlazione e regressione, Pacchetti software
Che cos'è la statistica ?Le statistiche possono essere un argomento difficile da avvolgere, ma è importante avere almeno una comprensione di base dei concetti . Questa guida ti introdurrà alle basi delle statistiche e ti aiuterà a demistificare parte del gergo :Modelli statistici :Un modello sta [...] https://academypedia.info/it/glossary/statistiche-definizione-tipi-di-dati-utilizzati-nelle-statistiche-misure-di-tendenza-centrale-e-dispersione-media-mediana-modalita-intervallo-teoria-e-regole-di-probabilita-tipi-di-statisti/
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#business #communication #data #education #ict #information #intelligence #technology - Created by David Donisa from Academypedia.info
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solisjetflights · 1 year ago
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Svelati I Costi Del Noleggio Di Jet Privati: Sfatare I Miti
Nel campo dei viaggi di lusso, il noleggio di jet privati è stato a lungo considerato l’epitome dell’opulenza e dell’esclusività. L’idea di librarsi nei cieli in un aereo privato, libero dai vincoli del trasporto aereo commerciale, evoca immagini di convenienza, comfort e prestigio. Tuttavia, la percezione che il noleggio di jet privati sia un privilegio esclusivo degli ultra-ricchi sta iniziando a cambiare. Negli ultimi anni, l’industria dell’aviazione privata ha subito trasformazioni che hanno reso il noleggio di jet privati più accessibile e potenzialmente più conveniente che mai. Questo articolo si propone di demistificare il costo del noleggio di un jet privato e di verificare se sia più conveniente di quanto comunemente percepito.
Il costo elevato Percepito
Per molti anni, l’idea di volare in un jet privato è stata sinonimo di stravaganza e costi esorbitanti. Le celebrità, i magnati degli affari e l’élite erano spesso gli unici a potersi permettere il lusso di noleggiare un jet privato. Questa percezione era alimentata da storie di prezzi da capogiro per singoli voli, che a volte raggiungevano decine di migliaia o addirittura centinaia di migliaia di dollari.
È vero che il noleggio di jet privati può avere prezzi elevati, soprattutto per gli aerei più grandi, le distanze più lunghe e i servizi premium. Tuttavia, ciò che spesso passa inosservato è che i viaggi in jet privato sono disponibili in una varietà di opzioni, ciascuna con una propria fascia di prezzo. Il costo del noleggio di un jet privato dipende da diversi fattori, tra cui il tipo e le dimensioni dell’aereo, la distanza percorsa, la durata del volo, i servizi scelti e l’itinerario specifico. Comprendendo questi fattori ed esplorando le diverse opzioni, i potenziali viaggiatori potrebbero scoprire che il noleggio di un jet privato è più alla portata di quanto pensassero inizialmente.
Fattori che influenzano il Costo
Tipo e dimensioni dell’aereo:
I jet privati sono disponibili in diverse dimensioni, da quelli leggeri adatti a brevi viaggi a quelli con grandi cabine che possono ospitare più passeggeri e coprire distanze maggiori. Più grande è l’aereo, più alto è il costo.
Distanza e durata:
La distanza da percorrere e la durata del volo incidono notevolmente sul costo. I voli più lunghi comportano in genere costi più elevati a causa del consumo di carburante, delle spese per l’equipaggio e delle considerazioni sulla manutenzione.
Servizi e comfort:
Il noleggio di jet privati offre un’ampia gamma di servizi, tra cui catering gourmet, intrattenimento personalizzato in volo, cabine spaziose e arredi di lusso. Il livello di personalizzazione e di lusso può influenzare il costo.
Disponibilità e tempi di prenotazione:
Prenotare un jet privato con largo anticipo può offrire più opzioni e prezzi potenzialmente più bassi. Al contrario, le prenotazioni dell’ultimo minuto possono comportare costi maggiori a causa della disponibilità limitata.
Andata e ritorno:
Alcuni operatori offrono tariffe scontate per le prenotazioni di andata e ritorno, rendendole più convenienti per i viaggiatori con itinerari flessibili.
Voli a vuoto:
I voli a vuoto si verificano quando un jet privato si riposiziona senza passeggeri. Questi voli possono essere significativamente più economici e rappresentano un’opzione conveniente per chi ha programmi di viaggio flessibili.
Il Panorama in Evoluzione del Noleggio di Jet Privati
L’industria dell’aviazione privata è stata testimone di cambiamenti significativi nell’ultimo decennio, guidati dai progressi della tecnologia, dai cambiamenti nelle preferenze dei consumatori e dall’aumento della concorrenza tra gli operatori di charter. Questi cambiamenti hanno contribuito a rendere il noleggio di jet privati più accessibile e potenzialmente più conveniente.
Tecnologia e piattaforme online:
L’ascesa delle piattaforme di noleggio online ha rivoluzionato il modo di prenotare i jet privati. Queste piattaforme permettono ai viaggiatori di confrontare i prezzi, le opzioni di aeromobili e i servizi offerti da diversi operatori, consentendo loro di trovare le offerte migliori.
Proprietà frazionata e carte jet:
La proprietà frazionata e i programmi di carte jet sono emersi come alternative alla proprietà completa dell’aeromobile. Con la proprietà frazionata, i privati acquistano una quota di un aeromobile, riducendo il costo complessivo del volo privato. I programmi di carte jet offrono ore prepagate di viaggio su jet privati, garantendo risparmi e flessibilità.
Programmi di affiliazione:
I modelli basati sull’iscrizione offrono ai privati la possibilità di accedere a una flotta di jet privati pagando una quota annuale. Questo approccio garantisce la prevedibilità dei costi e riduce l’impegno finanziario iniziale.
Voli condivisi:
I voli condivisi o “empty leg”, come accennato in precedenza, consentono ai viaggiatori di usufruire di prezzi ridotti quando prenotano voli che coincidono con il riposizionamento di un aereo.
Confronto dei costi con i viaggi commerciali di prima classe
Per valutare la convenienza del noleggio di un jet privato, è essenziale confrontare il costo con le opzioni di viaggio commerciali di prima classe. I biglietti di prima classe e business class delle compagnie aeree commerciali offrono lusso e comfort, ma spesso comportano limitazioni in termini di programmazione, privacy e flessibilità.
Anche se il noleggio di un jet privato può essere più costoso dei voli commerciali standard, può offrire vantaggi ineguagliabili che giustificano la differenza di prezzo per alcuni viaggiatori. Questi vantaggi includono:
Risparmio di tempo:
I jet privati offrono procedure di check-in più rapide, nessuna lunga coda ai controlli di sicurezza e la possibilità di accedere ad aeroporti più piccoli. Ciò si traduce in un risparmio di tempo che può essere prezioso per i dirigenti e i privati più impegnati.
Flessibilità e convenienza:
Il noleggio di jet privati consente ai viaggiatori di stabilire i propri programmi, scegliere gli orari di partenza e persino modificare i piani di volo durante il viaggio. Questo livello di flessibilità può essere una svolta per chi ha itinerari impegnativi.
Privacy e produttività:
I jet privati offrono un ambiente favorevole alla privacy, alla produttività e al relax. I viaggiatori possono condurre riunioni di lavoro riservate, godere di un tempo di lavoro ininterrotto o semplicemente rilassarsi senza la presenza di altri passeggeri.
Esperienza personalizzata:
La possibilità di personalizzare l’esperienza di volo, dalle preferenze di catering alle opzioni di intrattenimento, aggiunge un tocco personale che spesso manca nei viaggi aerei commerciali.
Conclusione: Ripensare l’Accessibilità
Anche se il noleggio di jet privati potrebbe non essere alla portata di tutti, è importante riconoscere che il panorama dell’aviazione privata si sta evolvendo. La percezione del viaggio in jet privato come una stravaganza riservata solo agli ultra ricchi viene messa in discussione da nuovi modelli, tecnologie e opzioni che offrono diversi livelli di accessibilità.
Per le persone che danno priorità al tempo, alla flessibilità, alla privacy e a un’esperienza personalizzata, il costo aggiuntivo di un jet privato a noleggio può essere giustificato dai vantaggi ineguagliabili che offre. Inoltre, l’emergere della proprietà frazionata, dei programmi di affiliazione e dei voli condivisi ha introdotto possibilità di risparmio e maggiore accessibilità.
In definitiva, la decisione di optare per un jet privato a noleggio dovrebbe basarsi su una valutazione approfondita delle proprie esigenze di viaggio, delle proprie preferenze e del proprio budget. Con la continua evoluzione dell’industria dell’aviazione privata, è sempre più evidente che il sogno di volare in un jet privato può essere più realizzabile che mai. Demistificando i costi ed esplorando la gamma di opzioni disponibili, gli individui possono fare scelte informate che si allineano con i loro desideri di lusso, convenienza ed esperienze di viaggio senza soluzione di continuità.
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g-tech-group · 1 year ago
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vorticimagazine · 1 year ago
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Cassandra è ancora muta
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Vortici.it questa volta, vi propone la lettura di un saggio particolare: "Cassandra è ancora muta" Per Edizioni Gruppo Abele, è uscito in libreria Cassandra è ancora muta, di Tomaso Montanari. In questa nuova edizione ampliata e aggiornata di Cassandra muta. Intellettuali e potere nell’Italia senza verità, Tomaso Montanari torna sul delicato rapporto fra intellettuali, politica e verità anche alla luce dei più recenti fatti che hanno sconvolto l’Italia e il mondo. Libro disponibile sul sito web di Edizioni Gruppo Abele... Schierarsi per chi? È giusto che gli e le intellettuali si schierino? E se sì, schierarsi per cosa, per chi? Da queste domande partiva la riflessione di Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per Stranieri di Siena, quando nel 2017 pubblicava Cassandra muta. Intellettuali e potere nell’Italia senza verità. Domande attualissime a cui Montanari dava una risposta allora e la rinnova in Cassandra è ancora muta: sì, gli intellettuali devono schierarsi, ma per la verità. Per pungolare, per stimolare riflessioni, per indurre un cambiamento, in meglio si spera, della società nella quale viviamo. Montanari esalta il ruolo degli intellettuali che, con le loro domande scomode, dovrebbero essere portatori di un sapere critico in grado di demistificare la realtà e illuminare la verità. Dovrebbero, al condizionale: perché quando uomini e donne della cultura scelgono di stare dalla parte del potere – qualsiasi potere – perdono la capacità creativa di stimolare ragionamenti e indurre cambiamento. Come Cassandra, preferiscono tacere. «Quando Cassandra tace è perché sta sul carro del vincitore: e poco cambia che ci sia salita volontariamente, che ci si trovi senza accorgersene o che ci sia stata tradotta in catene. Poco cambia: perché il risultato è lo stesso, il suo silenzio». Un silenzio imperdonabile, al quale molti pensatori paiono essere votati. Cassandra sul carro del fascismo "Cassandra è ancora muta" riprende interamente il ragionamento sul rapporto fra intellettuali, cultura e potere già presente nella prima edizione, ma lo amplia alla luce di alcuni fatti che, nei cinque anni che separano le due edizioni, hanno completamente ribaltato il mondo: la pandemia di Covid-19, la guerra della Russia, la deriva neofascista di alcuni movimenti politici italiani. Elementi a cui Tomaso Montanari dedica un intero nuovo capitolo finale. Proprio quando il ruolo dei pensatori e delle pensatrici del nostro Paese si fa più necessario, Montanari denuncia un appiattimento senza precedenti su posizioni di comodo, prone al potere e allo status quo. «Gli organi di comunicazione più autorevoli nell’Italia di oggi percepiscono se stessi non come luoghi della critica, ma come luoghi di costruzione del senso di appartenenza a un “sistema”»: una frase scritta nel 2017 che risuona pesantemente anche nel 2022. Nel rapporto fra sapere e potere, Montanari si chiede quale debba essere il ruolo delle università e della scuola, luoghi dove nasce e si nutre la cultura e la «capacità di elaborare una critica del presente, di avere una visione del futuro e di forgiarsi gli strumenti per costruirlo». Anche sul rapporto fra intellettuali e politica Tomaso Montanari è netto: «Cassandra muta è, questa volta, sul carro peggiore: quello di un fascismo mai davvero estinto, e oggi pronto a risorgere e a governare di nuovo il Paese». Nella metafora di un Paese – anzi, una società – in guerra, Montanari paragona gli intellettuali a sentinelle della verità, che suonano l’allarme per avvisare del pericolo imminente. Da una posizione privilegiata – un privilegio di cui essere consapevoli – le donne e gli uomini della cultura possono guardare più lontano, verso un orizzonte più ampio. E rendersi conto, prima che sia troppo tardi, dell’arrivo dei nemici della libertà, dei diritti, dell’uguaglianza, della democrazia e dello Stato di diritto. Quando, per scelta, abdicano al loro ruolo di vedette del futuro, il loro silenzio genera mostri. Cassandra è ancora muta - Intellettuali e potere nell’Italia senza verità è la nuova edizione di Cassandra muta (pubblicata nel 2017).  Quella attuale è una versione riveduta che, a conclusione del testo originale, aggiorna e attualizza il volume alla luce di diversi fatti che dal 2017 a oggi hanno completamente ribaltato il mondo e il nostro Paese. Di seguito pubblichiamo la premessa alla nuova edizione e l’introduzione originale del 2017. Cassandra è ancora muta Premessa alla nuova edizione In questi cinque anni, mi è capitato spesso che, alla fine di presentazioni di miei libri usciti successivamente, mi venissero incontro lettrici e lettori con in mano una copia di Cassandra muta. Il punto, mi dicevano quasi con le stesse parole, è sempre questo: chi parla contro il sistema non è tollerato. Il pensiero critico è il nemico. Basterebbero a dimostrarlo l’oscena persecuzione americana contro Julian Assange o la compiacenza occidentale verso il regime arabo che ha fatto letteralmente a pezzi un giornalista dissenziente. Il pensiero critico è il nemico Proprio così: il pensiero critico è il nemico. È difficile negare che sia vero. E gli eventi, globali e italiani, di questi ultimi anni, non hanno fatto che confermarlo. La pandemia ha generato una diffusa insopportazione per chiunque provasse a suggerire che l’emergenza poteva essere governata diversamente. E ora, con la guerra in Ucraina, si è manifestato un Occidente pronto a sfidare il resto del mondo su basi “etiche”: o con noi, o contro di noi. È l’annuncio di una stagione infernale, e le liste di proscrizione degli intellettuali e giornalisti sospetti di intelligenza col nemico sembrano solo l’inizio di una nuova, grande ondata di intolleranza verso ogni dissenso. In Italia, poi, l’avvento di un governo oligarchico- paternalista calato dall’alto (sul quale ho scritto Eclissi di Costituzione. Il governo Draghi e la democrazia, Chiarelettere, 2022) e l’avvicinarsi al potere di una destra ancora fascista fanno di chi pensa “diversamente”, e non si rassegna al silenzio, un nemico naturale. Se Cassandra è muta, la democrazia soffre In questi anni, ho pagato un prezzo per l’espressione del mio dissenso. Per aver contestato la canonizzazione civile di Franco Zeffirelli o l’istituzione del Giorno del Ricordo, per aver espresso il mio dissenso verso l’operazione Draghi guidata dal presidente Mattarella o anche solo perché un mio testo è uscito tra quelli da commentare alla maturità, mi sono trovato al centro di campagne violente guidate dai capi stessi di alcuni dei principali partiti italiani. E ho perso il conto delle querele, penali e civili, con le quali si è provato a farmi tacere. Il risultato è che sono sempre più convinto della necessità di non tacere: se Cassandra resta muta, per la democrazia non c’è speranza. Da qui la decisione di ripubblicare questo libro così com’era, pur sapendo che alcuni passaggi potranno apparire legati al contesto in cui esso fu scritto. Ho dunque aggiunto una postfazione, per mostrare come anche negli eventi degli ultimi anni, e in quelli ancora in corso, il pensiero dissenziente sia ancora e sempre il nemico principale del potere. Il messaggio di fondo del libro resta terribilmente attuale: oggi abbiamo ancora più bisogno di un’altra politica. Mostrare ostinatamente che il re è nudo, e che un’alternativa è dunque necessaria, è la premessa indispensabile perché quella politica nuova, prima o poi, si manifesti. Tomaso Montanari, Firenze-Siena-Porto Ercole, luglio 2022 Introduzione di Cassandra muta, 2017 Be’, sai, Cassandra ha una certa fama. Non è poi così male soccombere combattendo come l’ultima persona che dice una verità spiacevole. Ricordiamo Cassandra, ma nessuno ricorda quale fosse la sua verità spiacevole. D’accordo. La verità spiacevole, nella maggior parte dei luoghi, è di solito che ti stanno mentendo. E il ruolo dell’intellettuale è tirar fuori la verità. Tirar fuori la verità, e poi spiegare perché è proprio la verità. Tony Judt, intervistato da Th. Snyder, Novecento, 2012 Muta, sul carro del vincitore che l’ha fatta schiava. È così che Cassandra entra in scena nell’Agamennone di Eschilo. Nel ciclo dei poemi omerici, la principessa troiana, invece, parla. Ella ha, infatti, un terribile dono, che cerca di condividere con la comunità: vede in anticipo i disastri futuri, ma non viene ascoltata. È Cassandra che prova inutilmente a convincere i suoi concittadini a non portare dentro le mura di Troia il cavallo di legno lasciato dai greci sulla spiaggia. In un affresco realizzato intorno al 60 dopo Cristo nella Casa del Menandro, a Pompei, vediamo Cassandra che cerca di frapporsi fisicamente all’entrata del Cavallo in città: sul piano formale questa immagine può ricordare la celebre fotografia del cosiddetto «rivoltoso sconosciuto», scattata in piazza Tien An Men a Pechino il 5 giugno del 1989. Lì un singolo studente si erge contro una colonna di carri armati. Ma mentre questo solitario eroe interpreta i sentimenti dell’immensa comunità di manifestanti che lo circonda, nella pittura pompeiana Cassandra è contrapposta a una folla che la pensa all’opposto, e inneggia al Cavallo. Una folla che, letteralmente, la toglie di mezzo, facendola spostare dalla traiettoria che quell’enorme dono dovrà percorrere per entrare in città. Cassandra parla, e dice la verità: ma non viene creduta. Anzi, viene percepita come un intralcio. Una sacerdotessa del no, del «non si può», del «non si deve». Il dono maledetto di Cassandra Invece, quando il potere si impadronisce di lei, Cassandra tace. È per questo che ho scelto di intitolare al silenzio di Cassandra sul carro del vincitore questo libro dedicato al silenzio del pensiero critico nell’Italia di oggi. Naturalmente gli intellettuali moderni non sono profeti, o veggenti. Ed è semmai la figura di Socrate – con la sua suprema, drammatica capacità di fare esplodere la contraddizione, paradossale quanto insanabile, tra la parresìa (il dire la verità) e la democrazia – il paradigma più carico di futuro che ereditiamo dalla cultura classica, in fatto di intellettuali. Ma, su un piano profondo e suggestivo, la storia di Cassandra com’è raccontata da Eschilo aiuta a cogliere alcune caratteristiche della condizione dell’intellettuale. Cassandra, bellissima, è desiderata da Apollo, che la investe con la sua irruenza di divino lottatore. La assedia, la forza ad accettarlo. Cassandra inizia a concedersi, e Apollo in cambio le fa subito dono della profezia. Ma a quel punto Cassandra cambia idea: non si concede del tutto, resta vergine e si nega al dio. Il quale, colmo d’ira e di sdegno, la maledice (sputandole in bocca, secondo una significativa variante tramandata da Servio nel suo commento all’Eneide): potrà continuare a vedere il futuro, ma nessuno le crederà. Cassandra non è esattamente una sacerdotessa, non essendo del tutto consacrata al dio. Ma non è nemmeno del tutto parte della comunità: il dono maledetto che ha ricevuto la rende scomoda, imbarazzante, errante col corpo e con la mente. Non è del tutto con il dio, non è del tutto con gli uomini: è capace di vedere la verità, e anche di avere il coraggio di annunciarla. Ma non ha il potere di essere creduta. La scienza come sacerdozio In modo certo arbitrario, ho sempre letto questa vicenda come una impressionante rappresentazione della condizione dell’intellettuale moderno nella sua declinazione forse più interessante: quella dello studioso, dello scienziato, che è anche, appunto, intellettuale pubblico. Apollo è la conoscenza, la scienza che ti prende come una vocazione: che ti strappa al mondo, e ti vorrebbe possedere, per così dire, in esclusiva. La scienza come sacerdozio, come monachesimo: che ti innalza, e ti separa dalla vita della comunità. Ebbene, Cassandra è chi accetta la vocazione, e dedica la propria vita allo studio: ma non accetta il sacerdozio, fermandosi un attimo prima. Chi prende il sapere, ma non accetta di darsi fino in fondo: chierici, ma non monaci. Chi vuole rimanere nel mondo, e condividere quella conoscenza con tutti. La maledizione, lo sputo di Apollo nella bocca, è la condanna a non appartenere fino in fondo né alla scienza, né al mondo: è la condanna a non essere “di nessuno”. Questo è vero per quanto riguarda il campo d’azione dell’intellettuale. La scienza, mai come oggi, richiede una estrema specializzazione. Che rischia di sterilizzare il senso critico e paradossalmente anche l’attitudine alla ricerca, serrando chi la pratica in un settore sempre più ristretto: più ci si avvicina ai massimi livelli del sistema educativo, più oggi si è costretti entro un campo del sapere relativamente angusto. Non è evidentemente interesse di nessuno screditare la competenza di per sé, purché non si consideri tale quella acquisita escludendo dal proprio orizzonte qualsiasi cosa non rientri in senso stretto nel proprio ambito specifico – poniamo: gli esordi della poesia d’amore vittoriana – o sacrificando la cultura generale a un ben preciso assieme di fonti convenute e idee canoniche. Il prezzo, in tal caso, è francamente troppo alto. E.W. Said, Dire la verità. Gli intellettuali e il potere (1994), Feltrinelli, Milano, 1995, p. 85 La solitudine della verità Ma è anche vero su un piano esistenziale, e sociale: alludo alla solitudine di chi dice la verità. All’impossibilità di “appartenere” fino in fondo a un gruppo o a una comunità. Perché la critica, inesorabilmente, separa: «Chi dice il vero non potrà avere riparo né focolare e neppure patria: è l’uomo dell’erranza, è l’uomo della fuga in avanti dell’umanità» (M. Foucault, Il coraggio della verità. Il governo di sé e degli altri) Dire la verità lega alla politica, intesa come arte del costruire la polis, la comunità: ma, al tempo stesso, non si può fare politica attiva dicendo la verità. «Che cos’è la verità?», chiede Pilato a Gesù – la battuta più sottile di tutti i tempi, secondo Nietzsche. Commentando questo passo cruciale per la storia della cultura occidentale, Giorgio Agamben ha citato la risposta che Gesù dà a Pilato non nei vangeli canonici, ma nell’apocrifo Vangelo di Nicodemo (colui che seguiva Gesù in segreto, non avendo il coraggio della verità): «Tu vedi come coloro che dicono la verità sono giudicati dai poteri terreni». E anche oggi vediamo come il potere – ogni potere, di ogni colore e di ogni grandezza – giudica e tratta chi dice la verità. Sono consapevole che «il dibattito tra intellettuali sugli intellettuali, cioè su se medesimi, non ha tregua» (N. Bobbio, Il dubbio e la scelta. Intellettuali e potere nella società contemporanea). E che, di conseguenza, «gli scritti sugli intellettuali, sulla loro funzione, sulla loro nascita e sul loro destino, sulla loro vita morte e miracoli sono tanti che solo la memoria di un computer potentissimo potrebbe registrarli tutti». E, ancora, che, almeno dal libro di Julien Benda del 1926 sul “tradimento dei chierici”, «gran parte della controversia sull’etica degli intellettuali si muove tra questi due termini: tradimento e diserzione». Ma è inevitabile che sia così: il continuo rinnovamento del pubblico e collettivo esame di coscienza celebrato dagli intellettuali si deve al fatto che le domande centrali che dobbiamo porci «sono domande cui nessuno può dare una risposta definitiva»: «la risposta dipende sempre dalle circostanze e dalla interpretazione che ognuno dà delle medesime circostanze». Ecco la prima di queste eterne domande: è giusto schierarsi? E la seconda: se sì, da che parte? Nelle pagine che seguono vorrei provare a porre di nuovo questa domanda, nei termini imposti dall’Italia di oggi, in quelli comprensibili alla nostra generazione: esaminando la condizione, le occasioni, le prospettive delle Cassandre nell’Italia di oggi. Il filo conduttore è una domanda: qual è il ruolo, quale lo spazio, del pensiero critico nel suo rapporto con il potere, con la comunità della conoscenza, con la comunicazione, con la scuola, con quella che chiamiamo “cultura”? Le risposte che proverò a dare sono orientate sulla bussola di un’affermazione di Norberto Bobbio: «il primo compito degli intellettuali dovrebbe essere quello di impedire che il monopolio della forza diventi anche il monopolio della verità». E, dunque, la questione centrale è questa: quale può essere il ruolo della critica in un’Italia senza politica, ma dominata dal marketing, dallo storytelling, e dalle strategie di comunicazione – cioè dai tanti, complicati e ipocriti, sinonimi della parola “menzogna”?   Tomaso Montanari storico dell’arte e saggista, è rettore dell’Università per stranieri di Siena. Prende parte al discorso pubblico sulla democrazia e i beni comuni. Per Edizioni Gruppo Abele, insieme a Francesco Pallante, è direttore della collana di classici Futuro Remoto.   Immagine di copertina: 1satzSuedtirol, CC BY-SA 4.0 creativecommons.org, via Wikimedia Commons Read the full article
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ross-nekochan · 4 years ago
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Ci sono periodi come questo in cui mi sembra, dopo tanto tempo, di provare interesse per qualcuno e quasi mi sembra di sentirmi più viva, più umana. Poi rifletto: Rossè, ma ti rendi conto che stai solamente idealizzando tutto e che stai praticamente trasponendo i vuoti che senti nell'idea che ti sei fatta di quel qualcuno che potrebbe benissimo essere l'opposto della bella immagine che gli hai cucito addosso così da sembrarti interessante ai tuoi occhi?
Torno alla realtà. Non mi serve qualcuno per fare finta di colmare i miei vuoti, vanno colmati da sè.
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nastjaholdsthemirror · 5 years ago
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slide rubata a lezione di religionistica però voi fatemi mangiare da un avvoltoio.
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