#debbio
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primepaginequotidiani · 3 months ago
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PRIMA PAGINA Il Giornale di Oggi martedì, 12 novembre 2024
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ilfascinodelvago · 1 year ago
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Un leccapiedi. Non esiste arma più terribile in dotazione a un Regime. Il suo intuito nel giudicare chi conta e chi non conta è infallibile. È difficile corromperlo perché sa chi può dargli di più. Non può essere adulato, perché l'adulazione è il suo terreno privilegiato. Non può essere spaventato, perché sa chi può proteggerlo. Sa chi sale e chi scende le scale delle gerarchie: una sua occhiata di disprezzo è la prova più sicura di una carriera finita.
Baol, Stefano benni
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ginogirolimoni · 3 months ago
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"Il salotto di Del Debbio è molto frequentato anche dalla Premier Meloni e proprio in una trasmissione del giornalista toscano era nato l’amore tra Giambruno e la leader di Fratelli d’Italia. L’ex compagno lavorava a “Quinta Colonna” come autore: “Lei arriva trafelata e fa a Giovanna, sua storica assistente: ‘Non ho mangiato, ho una fame che svengo’. E Giovanna: ‘Ma qui c’è solo una banana’. E lei: ‘E dammi ’sta banana’. In una pausa pubblicitaria se la divora, ma alla ripresa è ancora lì con la banana in mano. Io mi precipito e gliela strappo di mano anche con una certa foga, ci mancava solo la Meloni in diretta con una banana. Non so dire, i nostri occhi si incrociano in modo strano, è stato un attimo”, ha raccontato Giambruno in un’intervista rilasciata al settimanale “Chi“ ".
(Fatto Quotidiano Magazine).
Galeotta fu la banana ... ma almeno non le è costata 6,2 milioni di dollari, solo una figuraccia internazionale.
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unfilodaria · 1 year ago
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ex G.I.L. - ex Cinema Eliseo, Avellino
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reginadeinisseni · 2 years ago
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Simone Cristicchi - Ti regalero' una rosa
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vintagebiker43 · 2 months ago
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Ilaria Alpi, Stefania Battistini, Giovanna Botteri, Lucia Goraci, Monica Maggioni, Alessia Piperno. Giornaliste che sfidano i peggiori governi del mondo per far conoscere le loro malefatte.
Donne coraggiose che, proprio perchè sono tali, suscitano la rabbia dei disgustosi, idioti, vigliacchi "leoni da tastiera".
Ci sono state e ci sono ancora queste donne giornaliste e poi ....
piero.azzola95
Poi fai zapping e c' è la controparte maschile di donne splendide. I leoni da tastiera, le tigri da poltrona quelli che infarciscono le notizie delle agenzie a seconda del tornaconto politico o fanno direttamente propaganda. E vedi i volti: i Porro, i Facci, i Vespa, i Del Debbio, i Sechi, i Bel Pietro, i Borgonovo, le Belloli, i Feltri, i Sallusti , i Giordano che appena parla ti ritrovi nel mondo dei puffi con Gargamella.
Li guardi e ringrazi ancora le inviate che ci danno informazione.
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francesca-fra-70 · 1 year ago
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Bravo del Debbio…ma cosa succede stiamo impazzendo tutti??😡
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pericleslindblom · 9 months ago
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“A boxer’s victory is gained in blood.”
G. Kaibel, Epigrammata Graeca (Berlin, 1878), p. 942; and Moretti, Inscrizioni agonistiche greche, no. 55.
A pencil drawing of the colossal statue of “The Boxer” (Italian : Il Pugilatore) by Italian sculptor Francesco Messina in The Stadio dei Marmi (Stadium of Marbles) in the Foro Italico.
Il Pugilatore was created in 1931-1933. Messina created a series of sculptures that show boxers. This larger-than-life marble statue was depicted in the Berlin 1936 catalog.
The boxer Marino Girolami is said to have been the model.
Inspired by the Roman forums of the imperial age, The Foro Italico was built between 1928 and 1938 as the Foro Mussolini (literally Mussolini’s Forum) under the design of Enrico Del Debbio and, later, Luigi Moretti.
The Stadio dei Marmi is lined with 59 (originally 60) colossal statues, which portray a range of sporting disciplines. Each statue was the gift of one of the provinces of Italy. The Boxer was donated by the Province of Ascoli Piceno.
Messina is considered one of the most important Italian sculptors of the twentieth century. He was director of the Accademia di Brera between 1936 and 1944.
Limited edition prints are available, 48cm x 33cm, 50 copies, FREE SHIPPING WORLDWIDE.
© 2022 P-S Lindblom
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anchesetuttinoino · 5 months ago
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"Tv? No grazie", aveva scritto in un post sui social nel quale aveva incluso i volti di conduttori come Nicola Porro, Paolo Del Debbio, Mario Giordano e Giuseppe Cruciani.
E, invitando a "boicottare" questi apprezzati professionisti, aveva commentato: "Molto chiaramente le persone che conducono questi programmi non hanno delle buone intenzioni riguardo all’islam e ai musulmani come comunità, non vedono e non pensano a quali potrebbero essere le conseguenze di un'intervista fatta a modo loro, facendo parlare persone non esperte, perché sono probabilmente senza scrupoli o totalmente ignoranti o hanno un copione che stanno seguendo. Sono parole forti? Sicuramente lo sono, ma i risultati sono altrettanto forti per quanto riguarda l'immagine distorta che il telespettatore avrà dei musulmani...".
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salvo-love · 4 months ago
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alephsblog · 5 months ago
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Questi sono fascioqualunquisti, aggrappati allo stato etico e di polizia come zecche, altro che liberali!
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curiositasmundi · 5 months ago
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[...]
Peggio di così non si poteva fare a livello di comunicazione. La notizia ha scatenato le opposizioni, con Matteo Renzi, il Movimento 5 stelle e il Pd alla carica per chiedere spiegazioni di questo nuovo maldestro passo falso di Meloni, che da agosto non trova pace: prima con le dichiarazioni che avallavano una fantomatica cospirazione delle toghe a carico della sorella Arianna e ora con i dieci giorni di passione intorno all’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
A guardare bene, gli errori comunicativi hanno avuto un crescendo di confusione paragonabile solo alla débâcle dell’ormai famigerata conferenza stampa a Cutro. Tutto è cominciato con la decisione di Meloni di metterci la faccia, intervenendo in difesa del suo ministro alla trasmissione di Paolo Del Debbio per poi essere smentita in diretta da Boccia.
Poi la scelta di tenere nel limbo Sangiuliano anche davanti all’evidenza, rifiutando le sue prime dimissioni ma costringendolo a sottoporsi all’imbarazzante intervista al Tg1. Infine, la dimostrazione tangibile che Meloni si sente costretta in un fortino assediato, con l’allontanamento della polizia. Una sequela di errori, leggerezze e sottovalutazioni inaspettate da parte di una premier che, durante il Consiglio dei ministri di ripresa dei lavori, aveva parlato dell’importanza di comunicare «di più e meglio».
Archiviato il tentativo, fallito, di farsi consigliare da un giornalista esperto come Mario Sechi, la premier aveva deciso di riportare la gestione del dossier comunicazione “in famiglia” promuovendo nel ruolo di consigliere strategico l’amico e sottosegretario Giovanbattista Fazzolari. Ora, dopo questi giorni di fuoco, l’orientamento di Palazzo Chigi sarebbe quello di trovare un nuovo esperto esterno in grado di gestire la crisi. Fazzolari rimarrebbe al suo posto di regista della comunicazione politica, il nuovo profilo dovrebbe invece evitare che altri “casi Boccia” esplodano.
Più facile a dirsi che a farsi, perché il profilo di alto livello che Meloni sta cercando è difficile da identificare. Tra i nomi collaterali al partito (che sono sempre la scelta preferita della premier) non spuntano persone all’altezza di un ruolo del genere, e, al di fuori, nessuno si è mostrato disposto a caricarsi di un compito tanto gravoso. Reso ancora più complicato dalla necessità di districarsi nella fitta rete costituita dal “cerchio magico” della premier, composto, oltre che da Fazzolari, dalla sorella Arianna, dalla segretaria Patrizia Scurti, dalla storica portavoce Giovanna Ianniello e da pochi altri fedelissimi.
Dopotutto è anche questo uno dei motivi che ha convinto Sechi, mai davvero entrato in sintonia con il cordone sanitario meloniano, a traslocare alla direzione di Libero. Un riflesso di questo “effetto respingente” di Meloni & co. lo si vede anche in altre posizioni strategiche.
L’ex cognato e ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida fatica a trovare un capo dell’ufficio stampa dopo l’addio di Paolo Signorelli, costretto a lasciare per le sue chat con il defunto Fabrizio “Diabolik” Piscitelli. E anche in altri ministeri, come quello della Giustizia, si è assistito a un avvicendamento.
A oggi, dunque, a Roma si registra un fuggi fuggi di comunicatori e spin doctor avvicinati informalmente dallo staff presidenziale. Proprio questa penuria di figure all’altezza è ormai un’emergenza per il governo, soprattutto per le caselle appannaggio di Fratelli d’Italia. Anche per questo Meloni sarebbe intenzionata a tenere ad interim le deleghe del dimissionario Raffaele Fitto, affidandole ai suoi sottosegretari, e per sostituire Sangiuliano ha scelto la soluzione lampo di Alessandro Giuli, tra i profili più stimati provenienti dalla destra e già “bollinato” come fedele.
La lista di nomi presentabili, senza imbarazzanti rapporti col passato legato alla Fiamma e con curriculum all’altezza, è praticamente finita. Il criterio di selezione basato sulla fedeltà, anche ideologica, sta mostrando tutti i suoi limiti.
Dopo due anni di governo e mentre si comincia a discutere una Finanziaria che si preannuncia molto complicata, la fotografia è quella di una premier ossessionata dal timore di complotti e asserragliata a palazzo Chigi, circondata dai suoi fedelissimi e preoccupata che i poliziotti della sicurezza origlino alla sua porta e spifferino ai nemici i suoi segreti.
In realtà – se spifferi ci saranno – rischiano di provenire proprio dalle leggerezze inaccettabili commesse dal suo ministro della Cultura. Che ha permesso a Maria Rosaria Boccia di tenere sotto scacco la premier e, secondo alcune sue allusioni, anche le persone a lei più vicine.
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ginogirolimoni · 5 months ago
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Ursula von der Leyen nomina Peter Strohschneider, professore di storia medioevale perché supervisioni un importante rapporto sull’agricoltura; il professore guadagnerà 973,79 € al giorno.
se credevate che l’amichettismo fosse un fenomeno solo italico, vi siete sbagliati, prima la Metsola nomina il cognato come capo di gabinetto (“La Meloni si e io no?”), adesso la Ursula che nomina Peter.
In molti hanno trovato esagerato il compenso per questo studioso, molto meno ha stupito che un medioevalista si interessi di agricoltura, noi per fortuna siamo abituati a gente che non c’entra niente con l’incarico che ottiene, Lollobrogida è “laureato” (Università Cusano) telematicamente in giurisprudenza ed è ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare (qualunque cosa sia, Dio ci perdoni tutti) e delle Foreste (quelle che sono rimaste).
Molto probabilmente i contadini da ora in poi andranno al lavoro a piedi o su un carro di buoi, periodicamente metteremo una parte di terreno a maggese e faremo la rotazione delle colture, reintrodurremo l’aratro a versoio trainato da buoi o cavalli e ricorreremo al “debbio” (no a Paolo Del Debbio), cioè all’utilizzo delle ceneri delle erbacce estirpate come fertilizzante.
Un ritorno al medioevo insomma, pensate che io stia scherzando? Neanche per idea, Francesco Lollobrigida ha proposto il “servizio civile agricolo”, cioè l’idea di offrire ai giovani l’opportunità di poter lavorare quasi a titolo gratuito (i rimborsi previsti coprono appena le spese) nelle aziende agricole in cambio del 15% di posti riservati nei concorsi pubblici.
Insomma, stanno reintroducendo la servitù della gleba, dove il nobile proprietario delle terre obbligava i suoi contadini a prestare gratuitamente lavoro per le courvée che desiderava effettuare.
Prossimamente è prevista anche la reintroduzione dello jus primae noctis.
E allora, cosa state aspettando? Tirate fuori zappe, roncole e falcetti e iniziate ad affilarle.
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viagginterstellari · 1 year ago
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Classic - "Palazzo H", Foro Italico (arch. E. Del Debbio, 1927), Rome, 2023
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reginadeinisseni · 2 years ago
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MEDITERRANEA - IRAMA OFFICIAL VIDEO
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vintagebiker43 · 4 months ago
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fabiocasa86 su Threads
Come mai è saltata la conferenza stampa di giorgiadonnamadrecristianaitaliana?
È molto strano, è sempre così propensa a rispondere alle domande dei giornalisti che non sono Porro, Vespa o Del Debbio.
Chissà che le è successo. Io mi preoccupo...
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