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Riparte la nuova stagione di Jordan Poole nei Washington Wizards
Le più grandi sorprese per i fan durante la bassa stagione sono state Damian Lillard dei Portland Trail Blazers e Jordan Poole dei Golden State Warriors. Damian Lillard dei Portland Trail Blazers ha presentato una richiesta di scambio non richiesta, mentre Jordan Poole è stato ceduto ai Washington Wizards dai Golden State Warriors. La Sconti Maglie NBA numero 13 è il numero fortunato di Jordan Poole nei Washington Wizards, e ricomincerà con la nuova squadra nella nuova stagione.
In quanto tifoso dei Golden State Warriors, erano insoddisfatti della prestazione di Jordan Poole la scorsa stagione e non poteva aiutare la squadra a ottenere risultati migliori. I Golden State Warriors hanno selezionato Jordan Poole con la ventottesima scelta nel primo round del Draft NBA 2019. Da allora, è diventato un rookie chiave per la squadra. Jordan Poole non è un giocatore maturo e i Golden State Warriors apprezzano il suo tiro e il suo potenziale. Jordan Poole non ha avuto una prestazione particolarmente brillante nel suo periodo da rookie. Ha preso l'iniziativa di candidarsi ai Golden State Warriors per andare alla Development League. Si affida al video nella sala di allenamento per migliorare la sua forza, ed è completamente risorto dopo una stagione di miglioramento. Jordan Poole è diventato il più importante portatore di palla per i Golden State Warriors insieme a Stephen Curry. I suoi dati personali per l'intera stagione sono 18,5 punti e 4 assist. Jordan Poole ha inaugurato i primi playoff della sua carriera e ha una prestazione brillante in ogni round della partita.
Jordan Poole ha avuto la migliore prestazione nelle finali dello scorso anno, ed è stato un contributo importante per aiutare i Golden State Warriors a vincere il campionato. Jordan Poole ha vinto il suo primo campionato in carriera nel 2022, e ha rotto i fan che lo hanno messo in dubbio come un cattivo debuttante. Jordan Poole ha indossato la numero 3 dei Maglia Golden State Warriors durante la parata del campionato, ma quest'estate ha accettato di essere scambiato dalla squadra. Jordan Poole ha vissuto situazioni che molti giocatori non avranno mai nella loro carriera. Il suo grosso contratto e il grave calo delle prestazioni sono le ragioni ultime per essere scambiato dai Golden State Warriors.
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Il giornalista scientifico della Bbc James Gallagher, che ha partecipato a un esperimento dell’Università del Galles meridionale per studiare gli effetti del freddo sul corpo, racconta cosa succede all’organismo quando si raffredda troppo. I ricercatori lo hanno messo in una microcamera e hanno abbassato la temperatura fino a dieci gradi, monitorando i suoi principali parametri vitali. «Dieci gradi è la temperatura media in cui vivranno d’inverno le persone che non possono permettersi di riscaldare le loro case» dice il professor Damian Bailey (tra dicembre a gennaio la temperatura media di Londra oscilla tra i 9 gradi di massima e i 4 di minima, a Milano nello stesso periodo fa leggermente più freddo: tra i 7 di massima e i 2 di minima in media, a Roma un po’ più caldo, tra i 12 e i 4 gradi ). «Sembra mite, ma è una vera sfida fisiologica», aggiunge. La temperatura a cui funziona il corpo umano, infatti, è molto più alta, 37 gradi, e mantenerla quando c’è una simile differenza termica è gravoso per l’organismo.
Gallagher ha iniziato l’esperimento a una temperatura di 21 gradi. Quando l’ambiente è stato raffreddato fino a 18 gradi gli si sono letteralmente drizzati i peli del corpo. «La scienza ci dice che 18 gradi sono il punto di svolta in cui il corpo inizia a lavorare per difendere la temperatura interna» spiega il professor Bailey.
Uno dei primi stratagemmi che ha il corpo è la vasocostrizione: i vasi sanguigni si chiudono per mantenere il sangue caldo per gli organi essenziali alla sopravvivenza. È il motivo per cui le estremità degli arti diventano bianche e fredde. La temperatura delle mani e dei piedi di Gallagher è diminuita in media di due gradi.
Al contempo la pressione sanguigna sale e il sangue diventa più denso, aumentando il rischio di ictus e infarto, che infatti sono più frequenti d’inverno. Aumentano anche la frequenza della respirazione e il battito cardiaco mentre il corpo brucia più calorie. È il lavoro in più che l’organismo deve svolgere per mantenere la sua temperatura basale. E di cui paga le conseguenze.
Durante l’esperimento Gallagher è stato sottoposto a un test cognitivo e ha avuto più difficoltà a risolverlo di un analogo test eseguito a 21 gradi di temperatura ambientale. «Il sangue arriva meno al cervello, quindi c’è meno ossigeno e meno glucosio e questo ha un impatto negativo» dice ancora Bailey. «I test suggeriscono chiaramente che il freddo è più letale del caldo, c’è un numero maggiore di decessi causati da ondate di freddo rispetto a quelli causati da ondate di caldo» aggiunge.
Non sono gli unici fattori di rischio: il freddo facilita la sopravvivenza e la diffusione dei virus e indebolisce la nostra risposta immunitaria (e il motivo per cui ci si ammala di più d’inverno). Il giornalista della Bbc è rimasto a dieci gradi solo per mezz’ora, ma non aveva indumenti caldi a coprirlo.
Ovvio che vestendosi o stando sotto le coperte si riesce in parte a proteggersi dal freddo. Ma una temperatura più bassa di 18 gradi è comunque pesante per il corpo. E spiega l’aumento relativo di mortalità.
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Movement III: Linear Tableau with Intersecting Surprise by Sufjan Stevens from the free Autumn 2014 Asthmatic Kitty Digital Sampler
#music#sufjan stevens#alejandro venguer#hideaki aomori#rob moose#james mcalister#alex sopp#michael atkinson#tim albright#jay hassler#marla hansen#kyle resnick#amie weiss#damian primis#sato moughalian#asthmatic kitty#asthmatic kitty records
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ok kids, @aisha-al-ghul @addison-wayne18 and somehow @primie-rosie
im leaving for dc on monday, which is the seventh of march. now i have some official goddess work there, so i’ll be gone for around a month.
ibn and tallant are going to be staying with you guys. damian and jay will visit every weekend, athasnasia will stay with you for three weeks. zafi will visit in saturdays with janan. prim is going to be staying there too, to take care of you guys.
ive asked ubu to visit occasionally too, so he can check up on you annnd shiva will be taking over training.
now i trust you all not to die or get yourselves in sticky situations and handle everything while im gone—you guys did well for ten years—but if you need anything, and anything at all, im one call away. for real, nothing is more important than you guys.
and i expect weekly updates and i will be facetiming one sibling every weekend. take care you guys!!!! i love yall
#al ghul family#al ghul family rp#al ghul oc#batfam rp#its all rp folks#dc rp#gotham rp#roleplay blog#rp#dc roleplay#rp blog
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Paragoni
#Teamuncleweek2019 day 2
Realizzato ad acquarello, ma la foto non è di buona qualità quindi smorza un po’ i colori. Lo pubblico un giorno di ritardo perché non l'avevo ancora inserito nel computer.
Precisazione. Questo disegno l'avevo iniziato già da un bel po', da quando mi sono totalmente immersa nelle letture di Batman e Robin (Dick Grayson) trovando con il tempo diverse analogie con due personaggi della Disney, ovvero Scrooge e Donald. Il loro rapporto complesso raccontato da più autori, non è tanto diverso dai due paperi.
Quindi mi è venuto spontaneo fare una sorta di cosplay (e non solo perché Dick e Donald sono i miei personaggi preferiti XD), anche se non mi è venuto esattamente come l'avevo immaginato.
Arrivando poi la settimana del Team Uncle, questo disegno mi sembrava avvicinarsi al concetto di uno dei temi: teasing. Si prendono in giro provando i costumi di Batman e Nightwing.
Qui di seguito elencherò una serie di punti che possono coincidere con entrambi i personaggi. L'elenco dovrebbe essere più lungo a mio parere, perché c'è molto di più, ma al momento lascerò così. Magari li inserirò man mano che mi verranno in mente.
Ma andando nel dettaglio...
Bruce Wayne / Scrooge McDuck:
- Solitudine. Entrambi sono personaggi solitari e dal passato oscuro, prima dell'arrivo di Dick / Donald nella loro vita. Prima di quel momento evitavano di affezionarsi a qualcuno.
- Status. Sono richiesti nell'alta società, sono straricchi, sono famosi, tutti li conoscono.
- Maggiordomo. Hanno un fedele maggiordomo che li assiste in quasi tutto e che mantengono il silenzio sui loro segreti. Alfred era presente alla nascita del supereroe Batman, e Battista era presente quando Scrooge si è reinventato come supereroe (durato solo in una o due storie). Pacati e consiglieri, non rifiutano ogni tanto accompagnare il proprio padrone in qualche missione.
- Genitori. Hanno perso i genitori. Bruce in seguito a una sparatoia, Scrooge per colpa della sua ossessione per il denaro.
- Sentimenti. È difficile per loro esprimere i sentimenti, come la gratitudine e l'affetto, per lo più mostrano più facilmente rabbia e odio. È più semplice venire alle mani, piuttosto che confidarsi. Esprimere i propri sentimenti, equivale a mostrarsi debole e vulnerabile, sia con i nemici che con la famiglia. Solo in occasioni davvero tragiche, come la morte di una cara persona, mostrano la loro sofferenza e rimorso.
- Amore. Hanno in passato avuto una relazione di amore e odio. Bruce con Catwoman e Scrooge con Goldie. Entrambe le donne si sono rivelate dannose e (tossiche) problematiche per i loro partner visto che per le due la ricchezza era più importante. Ciononostante sia Bruce che Scrooge provano ancora qualcosa per le donne, anche se sanno che non potrebbe mai esserci un futuro come coppia perché le donne continueranno a ingannarli. Seppur segretamente le due donne siano ancora legate ai loro ex partner, preferiscono nasconderlo o negarlo.
- Famiglia. Bruce non ha più un parente in vita. Ha il maggiordomo Alfred che considera quasi come un padre e i vari Robin come figli acquisiti (discorso a parte per Damian che è il figlio biologico). Da quanto fanno intendere nelle storie, Scrooge non ha più la sua famiglia, anche la sorella Matilda apparsa in una occasione scompare poi dalla vita di Scrooge. L'unico legame più stretto che gli è rimasto, è il figlio della sorella Hortense, Donald, e i figli di Della. Inoltre ha tanti parenti acquisiti dal matrimonio di Hortense e Quackmore.
- Eredità. Anche se ha avuto tanti assistenti e un figlio legittimo, Bruce dimostra in più occasioni che per lui è Dick quello che considera più come suo figlio e degno erede del costume di Batman. Scrooge ha una famiglia molto allargata e tanti nipoti, ma mostra in più occasioni che è Donald quello che più stima, il suo nipote preferito e che considera il vero erede delle sue ricchezze.
- Obiettivo. Per Batman è combattere contro il crimine. Per Scrooge è accumulare ricchezza. Per ottenere il loro scopo, sono disposti a tutto, anche a volte fare qualcosa di poco corretto.
- Dick / Donald. Sono il motivo per cui Bruce e Scrooge cambiano la loro prospettiva sulla vita. Sono la loro voce della ragione, le persone che li riportano nella retta via ogni volta che si perdono nell'oscurità.
Dick Grayson / Donald Duck:
- Positività. Entrambi sono personaggi allegri e positivi, e spesso peccano di fiducia. Hanno la parola pronta per ribattere e usano il sarcasmo per sdrammatizzare, anche durante un combattimento. Sono spensierati e danno l'impressione di essere delle semplici persone.
- Giustizia. Credono nella giustizia. Nei giusti valori che gli sono stati insegnati da bambini e a non uccidere. Nightwing ci tiene a tenere fede a questi ideali anche quando si scontra con temibili avversari. Paperinik altrettanto si batte con gli stessi ideali, combattendo le ingiustizie e corruzione.
- Ispirazione. Dick da ragazzo si è ispirato a Robin Hood che si batteva per togliere ai ricchi e dare ai poveri, e da adulto si è ispirato a un personaggio chiamato Nightwing. Donald si è ispirato a Fantomius, che anche lui rubava ai ricchi.
- Combattimento. Dick è un ragazzo prodigio già da ragazzino, e grazie agli insegnamenti di Bruce e altri insegnanti diventa un combattente completo, all'altezza di qualsiasi criminale o super criminale. Donald ha acquisito agilità e forza per combattere grazie ai viaggi con Scrooge e le altre sue identità (supereroe e agente segreto). Sia Dick che Donald potrebbero superare i loro mentori in una lotta con un po' più d'impegno, ma nessuno dei due è interessato ad andarci pesante nel combattimento.
- Potere. Non posseggono nessun potere particolare, sono dei comuni esseri umani, ma usano l'intelligenza e l'astuzia per agire e sfruttare tutte le loro capacità.
- Sincerità. Non hanno problemi di dire ai loro mentori quando qualcosa non va, anche a costo di litigare. Se si tratta di salvaguardare la loro sicurezza, sono disposti anche a essere visti come nemici.
- Agilità. Dick è un atleta dalla nascita e quindi ha molta agilità, inoltre Batman lo ha addestrato per renderlo forte. Donald ha acquisito agilità per evitare i tiri mancini della sfortuna e per districarsi dai pericoli dei viaggi con Scrooge.
- Legame. Bruce non è il vero padre di Dick, così come Scrooge non è il padre di Donald, eppure per loro non è mai stato un problema. Li considerano come dei padri a cui voler bene. Per entrambi, Bruce e Scrooge rappresentano i loro mentori/padri, e per questo gli sono molto legati, anche se per via del brusco carattere di Bruce e Scrooge li è difficile confessarlo.
- Viaggiare. Spesso sono in viaggio o in qualche missione affidata dal padre adottivo / zio.
- Origine. La nascita della loro identità da supereroe è nata da una vendetta. Robin voleva vendicarsi per chi aveva assassinato i suoi genitori. Donald voleva vendicarsi di tutte quelle persone (parenti compresi) che lo maltrattavano e deridevano. Entrambi però abbandonano poi la loro idea di vendetta e usano le proprie capacità per fare del bene.
- Famiglia. La famiglia è importante. Robin mostra sia da giovane che da adulto quanto tenga alla nuova famiglia adottiva: la bat-family. Infatti Dick è il cardine che unisce i vari Robin alla figura oscura di Batman. Si dimostra come un fratello per Jason e Tim, e in seguito come un padre per Damian. È un eccellente figlio per Bruce e Alfred. Donald accoglie in casa i tre figli della sorella e nonostante gli alti e bassi, se ne prende cura come un padre. È sempre disponibile a dare una mano ai suoi parenti, anche se a volte gli altri non se lo meritino. È il cardine che unisce i componenti della famiglia con lo scontroso Scrooge.
- Comprensione. Nonostante qualche discussione e incomprensioni, Dick e Donald sono le persone che riescono a comprendere a fondo Batman e Scrooge, talvolta anche a scherzarci su senza temere le conseguenze. Sono i primi ad accorrere in caso di necessità.
- Indipendenza. Quando Dick diventa un supereroe indipendente, si fa carico di proteggere la città Blüdhaven senza l'appoggio di Batman e combatte da solo contro nuovi acerrimi nemici. Il più delle volte svolge delle missioni senza tenere informato Batman. Inoltre non fa più affidamento sui soldi Bruce e cerca di mantenersi da solo. Donald come Paperinik si fa carico di proteggere da solo Duckburg affrontando nemici di ogni tipo, anche alieni. Scrooge è ignaro di questa doppia vita di Donald. Donald è spesso indebitato con Scrooge, ma cerca in ogni modo di mantenersi da solo facendo svariati lavori.
- Ricchezza. Nè a Dick, nè a Donald, ha mai importato il denaro. Entrambi cercano di sopravvivere con le proprie forze e lavorando per mantenersi, ma mai con lo scopo di arricchirsi.
- Identità. Non usano maschere per celare la loro identità di supereroe, ma solo delle mascherine. Entrambi hanno un lungo mantello (per Dick solo quando era Robin). Nei panni di Nightwing, Dick ha un nuovo costume aderente senza mantello e con un tessuto tecnologico. Anche la tuta che gli progetta il Custode Omega a Pikappa è senza mantello e fatto di fibre nanoelettriche.
- Incomprensione. Spesso e volentieri Dick e Donald provano sentimenti di inferiorità nelle loro abilità. Sentono che i loro mentori non li giudicano alla loro altezza e che li rilegano a incarichi banali. Sentono che non sono abbastanza importanti o che vengono ignorati. E questo crea del distacco e incomprensione.
- Carisma. Entrambi hanno una buona dose di carisma, grazie alla quale riescono facilmente a simpatizzare con le persone, e talvolta anche con i nemici. Infatti sono in grado in caso di necessità di tenere unito il gruppo e convincere i propri acerrimi nemici a collaborare.
- Collaborazione. Sia quando Dick era un ragazzino a quando era adulto, ha mantenuto uno stretto rapporto di amicizia con Bruce, collaborando spesso e volentieri con Batman tutte le volte che aveva bisogno di lui. Donald nonostante gli alti e bassi con lo zio, è il primo ad accorrere quando viene chiamato da Scrooge, il primo ad avvicinarsi quando lui è in difficoltà, creandosi con il tempo una lunga collaborazione tra di loro.
- Infanzia. Fin da piccoli erano entrambi molto movimentati e con voglia di scoprire di più, alla ricerca di nuove avventure e divertendosi in quello che facevano.
- Famiglia. Dick perde i suoi genitori in un incidente al circo. Della sorte dei genitori di Donald non si sa molto, ma molte storie fanno intendere che non ci siano più, rendendolo quindi orfano. Alfred e Elvira Coot rappresentano la parte dolce e premurosa della famiglia, quasi come una seconda madre, al contrario Bruce e Scrooge rappresentano più un padre severo e rigido.
- Identità segrete. Dick non solo è stato un supereroe, ma ha anche lavorato come spia. Stessa cosa Donald ha assunto l'identità sia di Paperinik l'eroe, che Doubleduck la spia.
- Fascino. Inutile dirlo, ma entrambi hanno un modo di fare che conquista (sia femmine che maschi). Sarà il loro sorriso o la simpatia o gli abiti da supereroe, ma grazie a questo fascino riescono a fare breccia nel cuore dei loro fans.
- Rifiuto. Dick non vuole essere come Batman, per quanto sia grato a Bruce per averlo adottato, non accetta i suoi modi per combattere il crimine. Non vuole allontanare tutte le persone a lui care per dare la caccia ai criminali, non vuole diventare un uomo solo e vendicativo, non vuole rintanarsi in un luogo oscuro controllando tutto e tutti. Preferisce pattugliare la città e vivere la caccia alla criminalità con più serenità, e vivere momenti di allegria con amici e persone care. Per questo decide di allontanarsi da Batman e cercare la propria identità, diventando Nightwing. Donald non vuole essere Scrooge. Nonostante lo zio lo sproni a seguire le sue orme, Donald non accetta i suoi modi di concludere gli affari, non gli piace la sua ossessione all'oro e non condividere le proprie ricchezze. Donald preferisce vivere serenamente la vita giorno dopo giorno, godendosi ogni momento con la sua famiglia e condividendo quel poco che ha. Per ottenere la ricchezza, Scrooge ha sacrificato la sua infanzia e la sua famiglia, sacrificio che Donald non vuole e non è pronto a fare.
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CLOSER-Mike Nichols (2004)
Quando cerco un nuovo film da vedere vado sempre a rifugiarmi in titoli e storie che rispecchino lo stato d’animo del momento. È il mio umore che preme play e l’empatia verso una faccia a non dire stop trascorsi 2 minuti. Con Closer succede che l’assenza di dialoghi dei primi minuti viene sovrastata da un silenzio umano che grida così forte da rendere impossibile decidere di non andare a fondo.
Le note di Damian Rice vi daranno il benvenuto in questo quartetto stellare, che traslato nella vita reale potrebbe essere una squadra di calcio ma per ovvie questioni di budget è ridimensionato all’essenziale. Quello che basta per definire le differenti dinamiche psicologiche che guidano l’approccio all’amore e il modo di viverlo. Le stesse note vi accompagneranno all’uscita, giusto per ricordarvi come è cominciato questo viaggio, riavvolgere il nastro e attenuare il senso di smarrimento che pervade dopo i 104 minuti.
Tutti gli esseri umani che abbiano avuto una storia d’amore degna di essere chiamata tale guardando questo film, in un momento o nell’altro, penseranno ‘cazzo, ma questa è la storia della mia vita’. Io sono stata Alys in tutto e quasi per tutto. Ma tanto non importa in chi vi identifichiate, sono cazzi amari per tutti.
Per una strana coincidenza di destino o semplicemente per i recenti acquisti di Netflix, ho visto questo film esattamente a 15 anni dall’uscita. Quando sbancava al botteghino era il dicembre del 2004 e io avevo 10 anni. Era tutto estremamente bello per me eppure Mike Nicholson, decidendo di cambiare il finale dell’opera teatrale di Marber a cui si è ispirato, mi stava già preparando un bel film per sentirmi meno sola, oggi.
Personaggio preferito Clive Owen,non chiedetemi perché.
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Cos’è che Elon Musk non può fare?
In quanto CEO di SpaceX e di Tesla e cofondatore di OpenAI, Musk sembra essere ovunque nello stesso momento, pronto a sviluppare ogni tipo di nuove tecnologie. Pare che non sarà felice finché non saremo scappati dalla Terra e avremo colonizzato Marte, anche se ultimamente ha dovuto ridimensionare i suoi piani.
Da un punto di vista più pratico, Tesla ha appena annunciato la sua Model 3 – un’automobile elettrica da 35.000 dollari che potrebbe essere la svolta per il futuro di questo tipo di veicoli.
Tra razzi spaziali, auto elettriche, batterie solari, sperimentazioni su robot killer, e con tutti i miliardi guadagnati lungo la strada, Musk è essenzialmente un Toni Stark della vita reale – che è il motivo per cui è stato preso a riferimento dalla serie cinematografica “Iron Man”.
Non è stato sempre così facile per Elon Musk. Vedremo come a scuola sia stato oggetto di bullismo, poi diventato un piccolo imprenditore, fino a essere CEO di due grandi aziende dal carattere quasi fantascientifico…e come tutto ciò stesse per lasciarlo completamente sul lastrico.
Elon Musk è nato il 28 giugno del 1971 a Pretoria, in Sudafrica.
Wikimedia CommonsSuo padre Errol Musk, un ingegnere elettronico, ha detto una volta: “Elon è sempre stato introverso. Dove un sacco di persone sarebbero andate a una bella festa per divertirsi, bere e chiacchierare di qualsiasi cosa come il rugby o lo sport, Elon si sarebbe trovato a curiosare davanti alla libreria”.
Maye Musk, la madre canadese di Elon, è una dietista professionista e modella, apparsa sulle confezioni dei cereali Special K e sulla copertina di Time magazine.
Nel 1979 Errol e Maye divorziarono. Elon, nove anni e Kimbal, il suo fratello più piccolo, decisero di vivere con loro padre.
YouTube, Bloomberg NewsNel 1983, all’età di 12 anni, Musk vendette a una rivista di computer un videogioco chiamato Blastar per $ 500. Musk ha detto una volta che era “un gioco banale… ma migliore di Flappy Birds”.
Tuttavia, gli anni di scuola non furono facili per Musk. Come riportato nel libro “Elon Musk: Tesla, SpaceX and the Quest for a Fantastic Future”, una volta è stato ricoverato per essere stato buttato giù dalle scale e pestato fino a perdere conoscenza da un gruppo di compagni.
Dopo essersi diplomato, Musk si trasferì in Canada con la madre Maye, la sorella Tosca e il fratello Kimbal. Fece due anni di college alla Queen’s University, in Ontario…
Wikimedia Commons… ma concluse i suoi studi alla University of Pennsylvania, portando a casa la laurea sia in Fisica sia in Economia.
(La foto mostra in realtà un discorso inaugurale di Musk presso la CalTech, nel 2012). AP Photo/Damian DovarganesMentre studiava alla University of Pennsylvania, Musk e il suo compagno Adeo Ressi affittarono una casa per studenti da 10 stanze e la trasformarono in un locale notturno informale. Fu un precoce esperimento imprenditoriale.
Dopo la laurea, Musk si spostò alla Stanford University per il PhD. Finì per rinunciare alla sua iscrizione dopo solo due giorni di California, avendo deciso di tentare la fortuna nella crescente febbre del dot-com. Non tornerà mai a finire i suoi studi a Stanford.
Musk e suo fratello Kimbal (nella foto) si fecero dare 28.000 dollari da loro padre per lanciare Zip2, una startup web che forniva guide di viaggio delle città a quotidiani come il New York Times e il Chicago Tribune.
Wikimedia CommonsMusk ha raccontato che, mentre Zip2 stava decollando, lui viveva letteralmente nel suo ufficio, facendosi la doccia alla sede della YMCA. Il tutto iniziò a rendere quando la Compaq acquistò Zip2 con un accordo da 341 milioni di dollari tra contanti e azioni, fruttando 22 milioni a Musk.
Utilizzando 10 milioni del denaro ottenuto con la vendita di Zip2, nel 1999 Musk fondò X.com, un’azienda di online banking. Circa un anno dopo X.com si fuse con Confinity, una startup finanziaria co-fondata da Peter Thiel, per far partire una nuova azienda chiamata PayPal.
PAUL SAKUMA/APMusk fu nominato CEO della nuova PayPal. Non sarebbe durato molto: in ottobre, egli scatenò un aspro conflitto tra i diversi fondatori di PayPal insistendo affinché fossero spostati i loro server dal sistema operativo gratuito Unix a Microsoft Windows. Il cofondatore di PayPal e allora direttore tecnico Max Levchin era fortemente contrario.
Getty / Drew AngererAlla fine del 2000, Musk andò in vacanza dopo molto tempo. Mentre era ancora in volo verso l’Australia, il consiglio di amministrazione di PayPal lo licenziò e nominò Thiel nuovo CEO. Musk avrebbe commentato anni dopo a Fortune: “Questo è il problema di andare in vacanza”.
Le cose funzionavano per Musk – rimaneva il maggiore azionista di PayPal, e fu compensato con 165 milioni del miliardo e mezzo che a fine del 2002 eBay pagò per acquisire PayPal.
APGià prima della vendita di eBay, in ogni caso, Musk era rimasto in ballo: appassionato di fantascienza da sempre, concepì un folle piano per inviare topi o piante su Marte. Per raggiungere lo scopo, cercò anche di acquistare razzi sovietici dismessi. I venditori russi volevano 8 milioni per ogni razzo, e Musk pensò che avrebbe potuto costruirne in proprio per meno soldi…
Così, all’inizio del 2002, Musk fondò l’azienda che si sarebbe chiamata Space Exploration Technologies, SpaceX. L’obiettivo di Musk è creare processi che rendessero il viaggio nello spazio più economico di dieci volte.
I primi vettori di SpaceX furono i razzi Falcon 1 e 9, chiamati così dal Millennium Falcon di Star Wars…
Flickr/spacexphotos… e l’astronave SpaceX Dragon dalla canzone “Puff the Magic Dragon”.
Flickr/SpaceXSul lungo periodo, l’obbiettivo di SpaceX è di rendere colonizzabile Marte. Musk ha affermato che SpaceX non andrà in IPO finché ciò che egli chiama il “Mars Colonial Transporter” non dimostrerà di poter volare regolarmente.
Musk si teneva molto occupato anche qui sulla Terra. Nel 2004 fece il primo passo di ciò che sarebbero poi diventati i 70 milioni di investimenti totali in Tesla Motors, un’azienda costruttrice di automobili elettriche co-fondata con Martin Eberhard, manager veterano di diverse startup.
Wikimedia CommonsMusk ha avuto un ruolo attivo sul prodotto in azienda, e ha ricoperto la carica di Presidente. Ha collaborato allo sviluppo della Tesla Roadster, il primo modello della casa, lanciata nel 2006.
Come se non fosse abbastanza, di nuovo nel 2006, Musk venne fuori con l’idea di SolarCity, un’azienda per l’energia solare progettata per combattere il riscaldamento globale. Affidò ai suoi cugini Peter e Lyndon Rive il capitale necessario a farla decollare. Nel 2016, Tesla avrebbe continuato a coinvolgere SolarCity con un accordo da 2,6 miliardi.
Mark Von Holden/APTornando a Tesla, non tutto andava bene. Durante la direzione di Eberhard, Tesla bruciava più denaro di quanto ne guadagnasse. Nel 2007 Musk spodestò Eberhard durante un consiglio di amministrazione.
ASSOCIATED PRESSNel 2008, con la crisi finanziaria che limitava fortemente le sue disponibilità, Musk investì 40 milioni in Tesla, e concesse inoltre la stessa cifra in prestito per salvare l’azienda dalla bancarotta. Non fu certo per una coincidenza che lo stesso anno fu nominato CEO di Tesla.
ReutersTra SpaceX, Tesla e SolarCity, Musk si ritrovò praticamente fallito. Descrive il 2008 come “il peggior anno della mia vita”, dato che Tesla continuava a perdere soldi, mentre SpaceX stava avendo problemi a lanciare il suo razzo Falcon 1. Nel 2009, Musk sopravviveva tramite prestiti personali.
REUTERS/Bobby YipPiù o meno nello stesso periodo, Musk stava divorziando da Justine Musk, scrittrice canadese, dalla quale aveva avuto sei figli.
APIntorno al periodo di Natale del 2008, Musk ricevette due buone notizie: SpaceX aveva chiuso un contratto da 1,5 miliardi con la NASA per portare materiali nello spazio, e Tesla iniziava finalmente a trovare investitori esterni. Improvvisamente, le cose stavano andando di nuovo bene.
APNel 2010, tutto era notevolmente cambiato. In giugno, Tesla aveva collocato una IPO da 226 milioni – il primo costruttore di automobili a quotarsi in borsa dopo Ford nel 1956. Nell’offerta, Musk vendette proprie azioni per un controvalore di 15 milioni allo scopo di rimettere in carreggiata le sue finanze personali.
La straordinaria carriera di Musk iniziava a essere notata in altre cerchie. Il ritratto di Toni Stark nei film di Robert Downey Jr. della serie “Iron Man” è basato almeno un po’ sulla figura di Elon Musk, e l’imprenditore appare anche in “Iron Man 2”.
Kim Stockton/YouTubeNel frattempo, la vita privata di Musk passava attraverso un certo trambusto. Nel 2008 Musk ha iniziato a frequentare l’attrice Talulah Riley. Si sposarono nel 2010 per poi divorziare nel 2012. Nel luglio del 2013 si sono risposati; nel dicembre del 2014 Musk chiese il divorzio ma ritirò la domanda; nel marzo del 2016, la Riley ha chiesto il divorzio.
Pascal Le Segretain / Getty ImagesIl lavoro andava bene, in ogni caso. Alla fine del 2015, SpaceX aveva portato a termine 25 lanci su commissione, come ad esempio per approvvigionare la International Space Station, conquistando diversi record. Nel 2016, il Falcon 9 di SpaceX ha effettuato con successo il primo ammaraggio di un razzo orbitale riutilizzabile.
SpaceX/Flickr (public domain)Musk non può smettere di concepire nuove idee. Anche promuovendo l’energia solare, i veicoli elettrici e la colonizzazione di Marte, Musk ha progettato Hyperloop, un sistema di trasporto che potrà farvi viaggiare da Los Angeles a San Francisco in 30 minuti. Ha appena annunciato che costruirà una sua versione, mentre altre aziende stanno entrando in gioco.
Alla fine del 2015, Musk ha annunciato OpenAI, una non profit di ricerca che ha fondato per essere sicuro che l’intelligenza artificiale non distrugga l’umanità, una sua grave preoccupazione.
jurvetson / FlickrQuesto avviene nonostante “Autopilot”, la funzionalità di guida autonoma di Tesla, un grande obbiettivo per il progresso dell’azienda, e che continua a essere sviluppata.
Alla fine del 2016, Musk ha twittato in modo scherzoso di voler mettere su un’azienda per lo scavo di tunnel, chiamata “The Boring Company”, in modo da poter passare al di sotto del traffico. O, almeno, si credeva che fosse uno scherzo: The Boring Company ha appena finito di scavare il suo primo segmento di tunnel sotto Los Angeles.
Se non fosse abbastanza, Musk ha anche lanciato una nuova impresa chiamata Neuralink, che ha come missione l’impianto di computer nel cervello delle persone. Secondo lui, in questo modo gli umani potrebbero evitare la minaccia dell’intelligenza artificiale.
Tuttavia, quest’anno Musk non è riuscito a evitare controversie. È stato ampiamente criticato per aver accettato di far parte del consiglio tecnologico del presidente Trump. Ha poi recentemente dato le dimissioni, quando Trump ha ritirato gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima.
Le sue attività, ad ogni modo, continuano a fare progressi. Tesla ha iniziato le consegne della Model 3 da $ 35.000, il modello accessibile al mercato di massa. Musk ha dichiarato che Tesla ha già più di 450.000 prenotazioni della Model 3, mettendo così basi sicure per la produzione. E il resto, come si dice, è storia.
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Partono le gare per parchi fotovoltaici da 50 MW Lorenc Gordani
Partono le gare per parchi fotovoltaici da 50 MW
Autore: Dr. Lorenc Gordani Consulente legale sul mercato dell'energia in Albania
Ormai è diventato pubblico: “Partono le gare per parchi fotovoltaici da 50 MW”. Indiscrezioni rilevate per prima dalle media specializzati del Paese, per poi lasciare il posto ai giornali internazionali, confermati a breve tramite la pagina ufficiale del ministro dell'energia Damian Gjiknuri. Naturalmente, come lo abbiamo già analizzato in precedenza, ciò era in attesa da mesi riferite dalle dichiarazioni dei rappresentanti piu alti del ministero, e per i quali si è preparati e riflessi da piu di un anno nella strategia, nei piani d'azione, negli accordi internazionali, negli atti normativi e regolamentari del settore. Sebbene il potenziale dell'energia fotovoltaica è fino a 10 volte quello della domanda interna (UNDP 2013), finora tra il dilemma idroelettrico o fotovoltaico, gli sviluppatori hanno confermato la fiducia nelle già consolidate esperienze idroelettriche. La tendenza confermata, anche dall'ultima riunione del Consiglio Territoriale Nazionale, tra cui è stata data la via libera per lo sviluppo di otto centrali idroelettriche senza alcuna discussione relativa agli impianti fotovoltaici del primo pacchetto da 20 MW. Ci possono essere molte ragioni per questo, dove tra l'altro il fatto che la capacità di offerta limitata fino a questo punto non è stata sufficiente per attirare l'attenzione delle grandi compagnie internazionali. Il tutto riversato sulla lunga catena, dalla preparazione del progetto al momento del finanziamento da banche o fondi di sviluppo. Un aspetto che trova per appunto una definizione finale ormai con il lancio della competizione internazionale per le centrali elettriche fino a 50 MW per un totale di 100 MW. Ma la domanda di base che resta è se l'attuale struttura tecnica e normativa assicuri che le società coinvolte avranno gli strumenti e le competenze necessari. Come d'altra parte, le autorità pubbliche hanno le competenze pertinenti o le banche locali sono alla possibilità di fare le diligenze tecnica appropriate per l'approvazione dei prestiti? A tale direzione, oltre interesse delle compagnie private coinvolte, non è da sottovalutato il fatto che l'energia prodotta da questi progetti sarà ripagata dal contribuente pubblico per 15 anni. Come noto, l'energia solare appartiene al futuro. Per la posizione dell'Albania, insieme alla Macedonia, esso è stato considerato a livello strategico regionale dalla BERS, dal Segreteria dell'Energia, da IRENA, ecc. come la migliore tecnologia per la diversificazione e agli adattamenti della clima. Ma, il fatto dell'accelerazione del tasso di investimento, in breve tempo fa scendere il costo, come si associa con i rischi di non lasciare tempo di fare esperienze necessaria, dimostrato anche in paesi con maggior mezzi come la Grecia, l’Italia, ecc. Come dall’altra parte il danno maggiore al settore è il fenomeno verificato nei mercati emergenti noto come il "stop and go". Questioni che saranno naturalmente affrontati alla radice dalle sopra menzionati criteri e condizioni delle aste. Tuttavia, resta il fatto di non essere stati fatti pubblici e soprattutto “digerito” del tutto dagli investitori tutti i termini del processo competitivo per lo sviluppo di grandi utility solari. Naturalmente, il processo e garantito dal BERS con tutte le competenze tecniche necessarie, come possono arrivare in qualsiasi momento direttamente anche da esperti esterni. Ma consigliabile sarebbe che venisse fatto per gradini e con il bacino piu largo di diretti interessati. Come nessuna tecnologia non dovrebbe essere visto come un motivo in sé, ma essere accompagnata da un'analisi economica che garantisce un minore onere per il pubblico. Quindi, riferendosi all'esperienza dei paesi circostanti, ad esempio, a partire dall'asta del mese scorso in Grecia, il costo totale non dovrebbe passare oltre 35-40 Mil/Euro. Date le necessità di garantire che i progetti contribuiscano a raggiungere gli obiettivi del 2020, è necessario garantire un migliore coordinamento con le banche locali, attraverso gli strumenti di offerta e sicurezza dei contratti. Naturalmente, per di piu è necessario disporre di competenze e orientamenti preliminari sulle tutte le linee del processo. D'altra parte, riferendosi all'esperienza fino adesso in idroelettrico, ci sono voluti più di due decenni per raggiungere lo stato di oggi. Ciò rende comprensibile la ricerca di alcuni mesi di preparazione per vedere anche i primi risultati negli impianti fotovoltaici fino a 2 MW. Finora solo poche centinaia di kilowatt sono stati installati nel settore pubblico e privato (l'ultimo in processo per la sede KESH), e sono sempre aziende che investono nell'energia fotovoltaica per il loro consumo interno. Un'altra cosa è l'energia prodotta da vendere che tra altro dovrà passare attraverso la borsa di energia! A questo proposito, considerando che problemi analoghi nel settore fotovoltaico sono stati verificati in tutti i paesi dell'UE, pur ché con infrastrutture più sviluppate di noi, come l'Italia, la Grecia, la Spagna, la Romania, ecc., soprattutto dipeso dal fatto che sono entrati in una curva di investimento accelerata in un breve tempo, si spera, quanto sopra sarà gestito tempestivamente dalle autorità responsabili per non compromettere l'efficienza delle misure di sostegno agli incentivi pubblici o anche tutta la fiducia posta nella nuova tecnologia fotovoltaica. Nota: I diritti e l’opinione espresse in questo articolo appartengono al suo autore. Nonostante tutti gli sforzi compiuti per garantire l’accuratezza di questa pubblicazione, quanto qui non intende fornire consulenza legale in quanto le singole situazioni possono differire e dovrebbero essere discusse con un esperto. Per qualsiasi consulenza tecnica o legale specifica sulle informazioni fornite e argomenti correlati, si può contattare attraverso l’indirizzo e-mail “[email protected]”. Most Read Publications Most Visit Section Read the full article
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L'aveva detto:sarebbe stato un nuovo inizio e non un canto del cigno. Carmelo Anthony dopo un anno fuori dal campo e una breve e dimenticabile parentesi a Houston approda nei primi mesi della stagione a Portland e, per simboleggiare il nuovo capitolo sceglie il numero 00(lo 0 appartiene alla stella della squadra, Damian Lillard). La grinta è quella del primo giorno e il jump shot, suo fiore all'occhiello, è quello che ha incantato i fans di tutto il mondo. Ieri sera Carmelo si trova a caricare la squadra per puntare a vincere gara 5 e portarsi su un 3-2 contro i Lakers, papabili vincitori. La gara è quella di un lottatore, di chi non ha nulla da perdere e commovente. Nonostante lui e un McCollum da applausi Anthony e i Trailblazers escono dai playoffs ma a testa alta. È stato un nuovo inizio ma è andato meglio del previsto, e per la gioia di noi fans abbiamo ammirato un altro anno Anthony quando sembrava che non fosse più possibile #carmeloanthony #portlandtrailblazers #trailblazers #nbaplayoffs https://www.instagram.com/p/CEhgwDGJkk9/?igshid=e2vaf6hk8wqu
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Școala care a inventat elevi, pentru bani de la stat: cine s-a îmbogățit
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29 gen 2019 17:28
GUAI A CHI SVELA GLI AFFARI SEGRETI DEL CALCIO: L'HACKER CHE HA FATTO TREMARE I BURATTINAI DEL PALLONE CON “FOOTBALL LEAKS” E’ FINITO IN MANETTE – I DOCUMENTI SCODELLATI DAL 30ENNE PORTOGHESE RUI PINTO HANNO PORTATO CRISTIANO RONALDO SOTTO PROCESSO E RIVELATO "LE RELAZIONI PERICOLOSE" DEL PRESIDENTE FIFA INFANTINO - ORA LA GIUSTIZIA DI LISBONA VUOLE PROCESSARLO E LO HA FATTO ARRESTARE A BUDAPEST
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Vittorio Malagutti per “l’Espresso”
È il libro nero del calcio mondiale. S' intitola Football Leaks e racconta le acrobazie fiscali di Cristiano Ronaldo, i dribbling offshore di Leo Messi e famiglia, i pagamenti ai Caraibi per José Mourinho. E poi: il contratto segreto di Paul Pogba, le sponsorizzazioni gonfiate del Manchester City, le manovre di potere intorno a Uefa e Fifa. Se queste vicende, e molte altre ancora, sono ormai note in tutto il mondo e hanno dato il via a numerose indagini penali, il merito è di un giovane tecnico informatico portoghese. Si chiama Rui Pinto, ha 30 anni, e da mercoledì 16 gennaio si trova in stato d' arresto a Budapest, in Ungheria, dove è stato fermato su richiesta della polizia di Lisbona.
È quindi finita sulle rive del Danubio la fuga della gola profonda che ha fatto tremare i burattinai del pallone. Pinto è un whistleblower, un cittadino qualunque, appassionato di sport, che ha violato siti internet e caselle di posta elettronica per raccontare l' altra faccia del calcio, quella che raramente finisce nelle cronache sportive. Un mondo oscuro affollato di finanzieri e banchieri che lucrano sullo sport più popolare al mondo. Affaristi che guadagnano milioni, quasi sempre offshore, muovendo calciatori e sponsor. E anche alcuni campioni, seguendo le direttive di strapagati consulenti, sono riusciti a parcheggiare i loro guadagni all' ombra dei paradisi fiscali. I soldi che alimentano questa giostra miliardaria arrivano - è bene ricordarlo - dalle tasche dei tifosi, quelli che vanno allo stadio e, soprattutto, si abbonano alle piattaforme televisive che trasmettono le partite.
La saga di Football Leaks ha preso il via nel 2014. Documenti e notizie sono dapprima comparsi in Rete a un indirizzo creato ad hoc. Poi, a partire dal 2016, queste rivelazioni sono finite sulle pagine del settimanale tedesco Der Spiegel, che ha infine deciso di condividere le informazioni con altri giornali. È così sceso in campo l' Eic (European Investigative Collaborations), un consorzio di cui fa parte anche L' Espresso in esclusiva per l' Italia. Un' ottantina di giornalisti di 14 Paesi del vecchio Continente hanno potuto analizzare l' enorme banca dati di Football Leaks, che è cresciuta negli anni fino a raggiungere i 3,4 terabytes per oltre 70 milioni di documenti.
La reazione dei potenti del calcio non si è fatta attendere. La caccia all' hacker è partita da Lisbona. Il Benfica, la squadra più titolata del Portogallo, ha denunciato il furto di migliaia di mail. Ed è probabile, ma non c' è nessuna conferma ufficiale, che abbiano sporto denuncia anche altri club e agenti di calciatori citati nei documenti pubblicati negli anni scorsi.
Pinto, accusato di tentata estorsione e violazione di segreto, si trova adesso agli arresti domiciliari nella sua casa di Budapest, dove si era trasferito tempo fa. Sarà un giudice ungherese a decidere della sua eventuale estradizione in Portogallo.
A difenderlo in tribunale sarà una squadra di avvocati guidata da William Bourdon, il legale francese che si è guadagnato una notorietà mondiale schierandosi al fianco di famosi whistleblower come Edward Snowden, il tecnico informatico che ha svelato i programmi di sorveglianza di massa del governo Usa e britannico, e Hervé Falciani, che trafugò la lista dei clienti della sede di Ginevra della banca inglese Hsbc.
«Il mio cliente è stato a lungo minacciato da chi voleva impedirgli di raccontare la verità», ha denunciato in un comunicato stampa Bourdon, che ha accusato la polizia di Lisbona di aver preso per buone le denunce dei nemici di Pinto, senza svolgere un' indagine autonoma. Secondo il legale francese, l' hacker di Football Leaks rientra in pieno nella categoria dei whistleblowers per cui la legge di molti Paesi, tra cui anche l' Italia, prevede specifiche tutele.
L' aspetto paradossale della vicenda, sottolineato da Bourdon, è che mentre Pinto è stato arrestato su ordine dei giudici portoghesi, altrove in Europa la magistratura ha potuto avviare indagini per evasione fiscale e corruzione proprio grazie alle rivelazioni dell' hacker con la passione del calcio.
«C' è il rischio che al mio cliente venga impedito di collaborare alle inchieste in corso», ha denunciato l' avvocato francese in un' intervista al quotidiano di Lisbona, Diario de Noticias.
A favore di Pinto gioca il precedente di un altro famoso whistleblower come Falciani, che ad aprile dell' anno scorso venne arrestato a Madrid, su richiesta dei magistrati svizzeri.
Il tribunale spagnolo ha però respinto le richieste di estradizione arrivate da Berna. In quel caso venne riconosciuto il valore pubblico delle informazioni fornite dall' ex consulente della banca Hsbc. Grazie ai dati trafugati da Falciani e poi pubblicati dai giornali di tutto il mondo, le autorità fiscali, anche quelle italiane, sono riuscite a individuare e punire centinaia di evasori fiscali. Un copione simile sta andando in scena in questi mesi per effetto di Football Leaks, che, tra molto altro, ha fornito le prove documentali di passaggi milionari di denaro dai conti di squadre, calciatori e procuratori sportivi verso i paradisi fiscali.
Il sito d' informazione francese Mediapart, che fa parte del consorzio Eic, ha rivelato che quando è stato arrestato Pinto stava già collaborando con il Fisco francese che nel dicembre 2016, grazie alle rivelazioni di Football Leaks, aveva aperto un' inchiesta su tre giocatori argentini, Angel Di Maria, Javier Pastore e Lucho Gonzalez. Quest' ultimo ha giocato nel Marsiglia tra il 2010 e il 2012, mentre i primi due erano compagni di squadra nel Paris Saint Germain (Psg), che da anni domina il campionato transalpino.
Di Maria è stato infine scagionato in Francia, ma non è riuscito a cavarsela in Spagna, dove ha evitato un anno di carcere solo pagando una multa di due milioni di euro per due frodi fiscali da 1,3 milioni che risalgono al periodo tra il 2010 e il 2014, quando militava nel Real Madrid.
È ancora in corso invece l' indagine che riguarda Gonzalez e Pastore, che nel frattempo è tornato a giocare in Italia, alla Roma, a otto anni di distanza dalla sua prima esperienza in serie A con la maglia del Palermo di Maurizio Zamparini.
Nei mesi scorsi, Football Leaks ha messo in moto anche la magistratura elvetica, costretta a indagare tra le proprie fila quando le mail pubblicate da Der Spiegel e da altri giornali del consorzio Eic hanno svelato le relazioni pericolose tra Rinaldo Arnold, procuratore capo del Canton Vallese, e il presidente della Fifa, Gianni Infantino, pure lui svizzero.
Si è così scoperto che l' uomo al vertice della piramide del calcio mondiale aveva chiesto al suo amico d' infanzia Arnold di procurargli informazioni sull' attività del ministero pubblico della Confederazione. Quest' ultimo, la più alta autorità penale di Berna, negli anni scorsi ha aperto indagini su numerosi casi di presunta corruzione tra i dirigenti della Fifa, che ha sede a Zurigo. Infantino - come rivelano i documenti - in passato aveva regalato al suo amico magistrato diversi biglietti per partite di Champions League e della Coppa del Mondo in Russia.
Il capo della federazione mondiale ora dovrà difendersi davanti a un procuratore nominato ad hoc, Damian Graf.
Infantino, peraltro, è stato tirato in ballo dalle carte di Football Leaks anche per il suo precedente incarico di segretario dell' Uefa, la federazione europea chiamata a vigilare, tra l' altro, sui bilanci dei club che partecipano alle competizioni continentali. Nel novembre scorso un' inchiesta dei giornali del consorzio Eic ha rivelato come alcune squadre, tra cui big come il Psg e il Manchester City, siano riuscite ad aggirare le norme del cosiddetto fair play finanziario grazie a contratti di sponsorizzazione gonfiati.
Le irregolarità riguardano un periodo compreso tra il 2011 e il 2015, quando l' Uefa era governata dal presidente Michel Platini e da Infantino, suo fidato collaboratore. Nelle settimane scorse proprio la federazione europea ha annunciato un supplemento d' indagine sull' intera vicenda.
È invece giunto all' ultimo atto il caso più clamoroso tra quelli svelati da Football Leaks. Proprio pochi giorni fa, martedì 22 gennaio, Cristiano Ronaldo, l' attaccante più famoso del mondo, approdato l' estate scorsa alla Juventus ha chiuso la sua personale vertenza con il Fisco spagnolo accettando di pagare una multa monstre da 18,8 milioni per una frode fiscale da 13 milioni che risale agli anni tra il 2011 e il 2014, quando giocava in Spagna nel Real Madrid. La sanzione in denaro si aggiunge alla condanna a 23 mesi di carcere, che non verranno scontati grazie alla sospensione condizionale della pena.
Da tempo il fisco di Madrid indagava sul fuoriclasse portoghese, ma il salto di qualità dell' inchiesta è arrivato alla fine del 2016, quando i giornali del consorzio Eic hanno ricostruito, grazie ai documenti di Football Leaks, il tortuoso percorso dei soldi versati a Ronaldo dai suoi sponsor. Un fiume di denaro che partiva dalla Spagna per approdare ai Caraibi, nelle casse della Tollin, una società registrata alle British Virgin islands. Tra il 2009 e il 2014, come raccontò L' Espresso in un' inchiesta pubblicata nel dicembre 2016, presero il volo oltre 70 milioni di euro. Il campione allora in forze al Real Madrid pagò tasse per pochi milioni in tutto. Spiccioli in confronto a quanto avrebbe dovuto versare se avesse dichiarato per intero i suoi guadagni.
Da principio lo staff legale del calciatore ora alla Juventus aveva tentato di accreditare la tesi che il mancato pagamento era stato di fatto sanato nel 2014, quando i diritti d' immagine del campione erano stati ceduti fino al 2020 a una società, anche questa ai Caraibi, intestata all' uomo d' affari di Singapore, Peter Lim. Proprio nel 2014, Ronaldo dichiarò redditi per 22,7 milioni pagandone 5,6 in tasse. Un gesto che dimostra la sua buona volontà, dichiararono all' epoca con sprezzo del ridicolo i suoi consulenti fiscali.
Due anni dopo, però, Football Leaks fornì nuovi documenti agli investigatori e nel maggio del 2017 il Fisco spagnolo fu così in grado di accusare formalmente il calciatore di aver evaso il pagamento delle imposte in modo «cosciente e volontario». Messo con le spalle al muro, Ronaldo ha infine dovuto patteggiare la condanna a due anni di carcere con la condizionale e la multa di 18,8 milioni. Il caso è chiuso, ma giustizia non è fatta. Almeno fino a quando Rui Pinto, l' informatore che ha reso possibile questo e altri processi, non sarà scagionato da ogni accusa.
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L’emittente televisiva Syfy ha rilasciato questa sera i primi quattro characters poster di Krypton, la nuova serie tv ambientata nell’universo narrativo di Superman, e per la precisione nel passato della famiglia Kal El.
I protagonisti nei poster sono ritratti con alle spalle gli stemmi dei propri casati, riconoscibili da subito quelli della famiglia El e Zod.
Krypton è stato firmato da David S. Goyer. Lo showrunner è Damian Kindler. Alla produzione esecutiva, oltre a Goyer, anche l’autore del pilot Ian Goldberg.
Nel cast Ian McElhinney, Elliot Cowa, Ann Ogbomo, Rasmus Hardiker, Wallis Day, Aaron Pierre, Cameron Cuffee, Georgina Campbell, Blake Ritson, Paula Malcomson, Shaun Sipos.
Sinossi: Proveniente dalla Warner Horizon Television e dalla DC Comics, Krypton è ambientato anni prima rispetto la leggenda di Superman che conosciamo, quando la Casa degli El era stata gettata nel disonore e bandita. Questo drama segue il nonno de L’Uomo d’Acciaio mentre porta speranza ed equità a Krypton, trasformando un pianeta nel caos in quello meritevole della nascita del più grande Supereroe mai conosciuto.
Krypton andrà in onda su Syfy dal 21 marzo 2018.
Ecco i poster.
I nobili di Krypton nei quattro nuovi characters poster L'emittente televisiva Syfy ha rilasciato questa sera i primi quattro characters poster di Krypton, la nuova serie tv ambientata nell'universo narrativo di…
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Doar 15 medici buzoieni primesc stimulente de risc, în Pandemie
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Doar 15 medici buzoieni primesc stimulente de risc, în Pandemie
S-au aflat în prima linie în lupta cu coronavirusul, iar astăzi au încasat primele remuneraţii. Este vorba despre cadrele medicale din judeţul Buzău cărora astăzi li se vor plăti stimulentele de risc, alocate din bugetul naţional.
Banii vor fi ajunge la cadrele medicale prin Casa Judeţeană de Asigurări dar şi prin Direcţiiele de Sănătate Publică. Astfel, în judeţul Buzău, stimulente vor primi pe de o parte cadrele medicale din Spitalul Suport Covid-19 din municipiul Rm-Sărat, iar pe de alta angajaţii din Spitalul Judeţean Buzău. Concret pentru munca depusă în lupta cu coronavirusul, în luna aprilie, doar 15 medici din Buzău vor primi stimulente de risc.
„Stimulentele vor fi plătite astăzi şi sunt în valoare totala de 277.500 de lei dintre care, la Spitalul Suport COVID-19 din municipiul Rm Sărat vor ajunge 187.500 de lei pentru 75 de persoane , dintre care 5 medici, 2 biologi, 33 asistente,7 infirmiere, 13 ingrijitoare, 6 spălătorese, 2 maseuri, 2 DDD, şi 5 muncitori calificaţi. La Spitalu Judeţean din municipiul Buzău vor ajunge 90.000 de lei pentru plata stimulentelor a 36 persoane dintre care 6 medici, 15 asistenţi, 9 infiermiere, 2 ingrijitoare, 4 agenti DDD”, a declarat Paula Grigore, director Casa Judeţeană de Asigurări Buzău.
Şi patru medici rezidenţi de la UPU sunt răsplătiţi
Stimulentele de risc sunt acordate în mod egal pentru toate categoriile de cangajaţi din spitale, însă pentru agajaţii de la unitatea de Primiri Urgenţe plata se face prin Direcţiile de Sănătate Publică , nu prin CJAS. Astfe că la Buzău lista cadrelor ce îşi vor primi banii astă se alături alte 24 de angajaţi din UPU -Spitalul Judeţean Buzău. Concret este vorba despre încă 4 medici rezidenţi, 9 asistente, 1 brancardier, 1 infiermiera si 2 ingrijitoare.
„Modalitate de plată a acestor cadre medicale este următoare: în urma aflării rezultatului pozitiv al unui pacient COVID-19, şeful de secţie înaintează conducerii tot personal medical care a intrat în contact cu acesta. În luna aprilie am avut cadre medicale din UPU, Infecţioase, Pneumologie, Radiologie, Oncologie”, a spus Claudiu Damian.
Se fac şi listele pentru luna mai
Deşi luna mai încă nu a ajuns la final, în unităţile medicale au început să se facă listele cu cadrele medicale ce ar trebui să primească stimulentele de risc. Şi dacă în Spitalul Suport din Municipiul Rm Sărat lucrurile sunt clare, acolo fiind la acest moment internaţi 77 de pacienţi COVID-19, în Spitalul Judeţean din Municipiul Buzău listele vor cuprinde, cel mai probabil un număr mai mare de cadre medicale. Asta pentru că în luna mai au fost înregitrate aici şi primele cadre medicale infectate cu covid -19, mai exact 14 persoane până astăzi. Astfel că până pe 21 mai listele pentru acordarea stimulentelor cuprinde nu mai puţin de 52 de cadre medicale din spitalul judeţean. „Avem până acum, cu menţiunea că lista se va completa pe măsură ce apar noi confirmări, 26 de cadre medicale din spital dintre care 6 medici, 12 asistente, 4 ingrijitoare, 4 infirmiere şi alte 26 de cadre medicale din Unitatea de Primiri Urgenţe şi anume 7 medici, 7 asistenti, 3 ingrijitoare, 4 infirmiere si 5 brancardieri”, a spus Claudiu Damian, manager Spitalul Judeţean Buzău. Până acum , Spitalul Judeţean Buzău a înregistrat cazuri COVID-19 la pacienţi şi cadre medicale din secţiile Boli Interne, Oncologie, Dializă şi Nefrologie, Maternitate, ORL. Fiecare cadru medical primeste câte 2500 de lei brut.
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Într-o seară de iulie, obosiți după descoperirea frumuseților din Drobeta Turnu Severin, am hotărât să luăm masa la Queen’s Restaurant & Coffee Lounge, un restaurant care te îndeamnă la excese culinare. Este frecventat și recomandat de localnici, dar și de turiștii înfometați, fiind un adevărat punct fierbinte al orașului.
Queen’s Restaurant & Coffee Lounge, Drobeta Turnu Severin, județul Mehedinți
Queen’s Restaurant & Coffee Lounge se află în apropierea Parcului Central din Drobeta Turnu Severin, pe strada I.G. Bibicescu la numărul 4. Deschis în anul 2013, restaurantul își încântă clienții cu meniu bogat și gustos, cu o servire ireproșabilă dar și cu seri de muzică live unde Robert Năvală stârnește emoții iar Damian Brothers face showuri memorabile de Gypsy Rock.
Queen’s Restaurant & Coffee Lounge, Drobeta Turnu Severin, județul Mehedinți
Interiorul Queen’s Restaurant & Coffee Lounge creează atmosfera propice pentru clientul urban ce vrea să își spele creierul de stressul zilnic. Jocul de culori, nuanțele de bleumarin cu crem ale pereților, mobilierul modern, scaunele și canapelele, unele albastre, altele mov, iluminatul discret toate te cheamă să te afunzi confortabil și te abandonezi răsfățului culinar, acompaniat de muzica bună.
Queen’s Restaurant & Coffee Lounge, Drobeta Turnu Severin, județul Mehedinți
Interiorul restaurantului poate primi 40 până la 50 persoane, dar terasa sa, încălzită iarna, poate primi până la 120 persoane iar vara poate primi până la 200 persoane.
Terasa Queen’s Restaurant & Coffee Lounge, Drobeta Turnu Severin
Terasa Queen’s Restaurant & Coffee Lounge atrage prin mobilierul alb, elegant. Însă, atracția principală este ceea ce se servește de la bucătăria restaurantului. În meniu se găsesc pastele, salatele, minuturile, mic-dejunul englezesc dar și preparate din bucătăria internațională pe bază de carne de porc, vită sau pui.
Paste la Queen’s Restaurant & Coffee Lounge
Aici, la Queen’s Restaurant & Coffee Lounge, se pot organiza brunchuri sau evenimente corporate sau private. Locul, atmosfera, bucătăria excelentă, servirea impecabilă sunt atuurile care recomandă restaurantul ca o locație de excelență sau, așa cum spuneam la începutul articolului, ca un adevărat punct fierbinte al orașului Drobeta Turnu Severin.
Platou delicios de la Queen’s Restaurant & Coffee Lounge
Categoric, aici, poți servi, atunci când ești pe grabă sau asculți muzica live, snacksuri sau deserturi sofisticate, unde bucătarul se joacă cu produse proaspete și super delicioase.
Desert delicios de la Queen’s Restaurant & Coffee Lounge
De la barul restaurantului se pot servi băuturi din cele mai variate. Bere, vin, cocktailuri ce îți fură ochii (și sper nu și mintea) pot fi servite în funcție de dorința ta ca și client sau sugerate în funcție de preparatele pe care urmează să le consumi. Cafeaua este absolut savuroasă. Merită să încerci din variantele pe care ți le prezintă Queen’s Restaurant & Coffee Lounge.
Cafea de la Queen’s Restaurant & Coffee Lounge
Aici ai trei posibilități de a te bucura de bunătățile restaurantului: servirea la masă, servirea la barul restaurantului și, bineînțeles, take-out.
Acestea sunt motivele pentru care recomandăm cu căldură și încredere, Queen’s Restaurant & Coffee Lounge. Dacă ești din Drobeta sau de treci, ca și noi, Turist prin Romania, prin oraș, nu uita că există acest restaurant unde mănânci bine și pleci cu amintiri culinare memorabile.
Articol scris de Adriana Roman
Fotografii de Adrian Satmaru și Queen’s Restaurant & Coffee Lounge
Queen’s Restaurant & Coffee Lounge, Drobeta Turnu Severin, județul Mehedinți Într-o seară de iulie, obosiți după descoperirea frumuseților din Drobeta Turnu Severin, am hotărât să luăm masa la
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C’era una volta a Hollywood: ecco la scena improvvisata da DiCaprio
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C’era una volta a Hollywood: ecco la scena improvvisata da DiCaprio
C’era una volta a Hollywood: ecco la scena improvvisata da DiCaprio
C’era una volta a Hollywood: ecco la scena improvvisata da DiCaprio
Mentre c’è già chi ipotizza una sua nomination agli Oscar per la performance in C’era una volta a Hollywood, Leonardo DiCaprio è tornato a parlare di Rick Dalton e del lavoro svolto insieme a Quentin Tarantino per il film durante un Q&A che si è tenuto al New Beverly Cinema insieme a Margot Robbie e Brad Pitt.
In particolare l’attore ha rivelato quale, delle tante scene che lo vedono protagonista, è stata improvvisata rispetto alla sceneggiatura originale direttamente sul set. “Beh, in realtà non era nello script, quindi non l’abbiamo mai provata“, ha spiegato Tarantino riferendosi alla sequenza di Dalton nella sua roulotte che impazzisce e scaraventa a terra qualsiasi oggetto. “Da qualche parte, mentre giravamo, penso di aver avuto l’idea. Ma la scena si è evoluta in corso d’opera, con Leo che è venuto da me dicendomi ‘Senti, devo rovinare tutto durante la sequenza di Lancer, ok? E quando sbaglio durante la sequenza di Lancer, devo avere una vera crisi di fiducia…‘”
C’era una volta a…Hollywood: 10 cose che non sapete sul film
Il regista ha poi ammesso che le sequenze con Lancer dovevano fondamentalmente fondere due generi in uno solo, ovvero il western all’interno e una grande storia su Hollywood all’esterno, e l’idea che Rick Dalton rovinasse entrambe le cose significava “rovinare” anche il western di Tarantino.
“La mia risposta immediata è stata: ‘Che cosa hai intenzione di rovinare? Questo è il mio western, va bene? Sto cercando di intrufolarmi nel western mentre nessuno sta guardando. Non rovinare tutto!’ E così, come successo sul set di Django con Leo che si è infortunato alla mano, ne abbiamo girato due versioni, una con Rick che si arrabbiava, e una senza tutto il trambusto. La seconda è stata semplicemente fantastica, e abbiamo deciso di tenere quella“.
E a quanto pare l’ispirazione maggiore è arrivata da un altro personaggio iconico della storia del cinema legato alla filmografia di Martin Scorsese: “Avevamo bisogno di qualcosa in più…Leonardo doveva essere un po’ come Travis Bickle in Taxi Driver quando è nel suo appartamento da solo. Ecco, quello è stato letteralmente il nostro punto di partenza e come tutto è iniziato“.
C’era una volta a Hollywood: tutti i collegamenti con i vecchi film di Tarantino
Leggi anche: Il trailer ufficiale
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Leggi anche: Quentin Tarantino chiede di non spoilerare il film
La storia di C’era una volta a Hollywood si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.
Nel cast Brad Pitt, Margot Robbie, Leonardo DiCaprio, Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson. Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo.
“Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.“
Fonte: Cinemablend
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
C’era una volta a Hollywood: ecco la scena improvvisata da DiCaprio
Mentre c’è già chi ipotizza una sua nomination agli Oscar per la performance in C’era una volta a Hollywood, Leonardo DiCaprio è tornato a parlare di Rick Dalton e del lavoro svolto insieme a Quentin Tarantino per il film durante un Q&A che si è tenuto al New Beverly Cinema insieme a Margot Robbie e […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Cecilia Strazza
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Comunicato Stampa #686: Olimpia Matera ingaggia Enzo Cena, ala grande con l’attitudine per la promozione
Lo scorso anno l’italoargentino del 1992 ha firmato la promozione di Cassino in A2. Negli anni precedenti, la sua carriera è stata costellata di promozioni e primi posti. Ritrova a Matera Maurizio Del Testa.
E’ l’italoargentino Enzo Damian Cena, il “quattro” ingaggiato dall’Olimpia Basket Matera per partecipare al campionato di Serie B 2018/2019, che avrà inizio il prossimo 7 ottobre. Cena, nato a Pozo del Molle (Cordoba) nel 1992, 200 centimetri di altezza, appartiene ad una famiglia di origini italiane: infatti i suoi nonni provengono dalle Marche e dal Piemonte.
Lo scorso anno, ha giocato nel Cassino che, dopo i playoff e la final four, è stato promosso in serie A2. Ma i suoi successi sono stati numerosi, tra promozioni e regular season chiuse sempre al vertice dei campionati. Chieti (B, 2010/2011); Canicattì (DNC, 2011/2012), Bisceglie (B, dal 2012 al 2015 e nel 2016/2017), e San Severo (B, 2015/2016) sono state le tappe che hanno scandito la sua crescita professionale, prima dell’exploit nel Cassino. Racconta Cena: “Sono arrivato in Italia su richiesta di un procuratore, mi è piaciuto molto tornare nel paese di origine della mia famiglia e da allora non me ne sono più andato. Dal punto di vista del gioco, mi reputo un’ala grande pura con la predilezione per la difesa” – le medie dello scorso campionato parlano di 30 minuti di gioco per partita con 12,11 punti in 28 gare della regular season giocate su 30, con percentuali di tiro del 52% da due, 26% dall’arco e 79% dalla lunetta, oltre a 4,68 rimbalzi difensivi su un totale di 5,85. Riprende il giocatore: “Più le sfide sono impegnative, più trovo l’energia giusta per affrontarle”. “Enzo Cena ha disputato un’ottima stagione a Cassino, a dimostrazione del progressivo miglioramento nel corso del tempo” – sono le parole di Cristiano Grappasonni, direttore sportivo e team manager dell’Olimpia. “E’ molto versatile, può giocare in diversi ruoli, sa mettere la “palla a terra” ed è anche dotato di tiro perimetrale, sono sicuro che verrà apprezzato dai sostenitori dell’Olimpia Matera”. A proposito della città dei Sassi, il cestista rivela: “Negli anni in cui ho giocato a Bisceglie sono stato diverse volte a Matera, è una città che adoro e che ho imparato ad apprezzare. Sono felice di tornarvi, questa volta da giocatore, anche perché vi ritroverò Maurizio Del Testa, con cui ho condiviso l’eccezionale campionato 2017/2018”.
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