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Naked Girls, sexy servizio da tè https://www.design-miss.com/naked-girls-sexy-servizio-da-te/ Per The Future Perfect la #designer olandese Esther Horchner ha realizzato Naked Girls Tea Set, un set di tazze, teiere e cucchiaini in porcellana bianca decorate a mano: delle ragazze completamente nude, sexy ma non […]
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Nobili Home (Frosinone)
Nobili Home (Frosinone)
Per rendere unico ogni evento, cerimonia, matrimonio, comunione, cresima o laurea Nobili Home a Frosinone da tre generazioni è la scelta ideale per chi desidera unicità e stile. Sacchetti in lino, saccotti in seta, bustine ricamate a mano o con iniziali e monogrammi sapranno rendere speciale i giorni importanti della vita.
Disegno, creazione e realizzazione a mano di tutti i sacchetti, dalla scelta del colore, ai merletti, dai ricami alle iniziali ricamate: la personalizzazione è la nostra forza. Le migliori collezioni di candele nazionali e internazionali, profumatori, ceramiche di Deruta e porcellana di Capodimone, elementi di home decor e pop art dallo stile moderno, minimal e innovativo. Le bomboniere green con le collezioni delle piante, ulivi, bonsai, sansevieria e ginseng sono il trend del momento.
Le bomboniere alimentari: dall’orcio in ceramica con olio EVO d’oliva, al miele, alle degustazioni di macaron, praline, cioccolati, bacetti. Allestimenti unici e divertenti, sofisticati e giocosi, nulla è lasciato al caso ed ogni dettaglio viene curato con attenzione per rendere davvero speciale il proprio evento. Ci troviamo in pieno centro a Frosinone, siamo aperti dal lunedì al sabato e su appuntamento anche la Domenica, nei giorni festivi e la sera tardi.
Passione, Disponibilità, Personalizzazione e Creatività sono gli elementi distintivi di Nobili Home che lo rendono la scelta giusta per i propri cadeaux de marriage, tableau, partecipazioni e inviti.
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Dimmi quanti cucchiaini di zucchero metti nel caffè o nel tè e ti dirò quanto sei dolce...
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TRINITY BLOOD
RAGE AGAINST THE MOONS
(Storia: Sunao Yoshida // Illustrazioni: Thores Shibamoto)
Vol.1 From the Empire
FLIGHT NIGHT - Capitolo 1
Traduzione italiana di jadarnr dai volumi inglesi editi da Tokyopop.
Sentitevi liberi di condividere, ma fatelo per piacere mantenendo i credits e il link al post originale 🙏
Grazie a @trinitybloodbr per il suo prezioso contributo alla revisione sul testo originale giapponese ✨
“Hostess, scusi? Potrei avere del latte nel mio te? E anche diciamo dodici… no tredici cucchiaini di zucchero?” Chiese.
Jessica si voltò a guardare il giovane uomo dall’altra parte del bancone. Indossava occhiali spessi ed una semplice e scolorita veste da prete. Quel povero viaggiatore sembrava parecchio fuori luogo.
Anche se gli ultimi tempi erano stati duri, la sala panoramica era elegante ed affollata. Uomini e donne ben vestiti chiacchieravano e ridacchiavano, una musica allegra suonava, bicchieri tintinnavano, e l’aria era pervasa dal fumo dei sigari. La sala era piena di persone ricche ed importanti.
Era una notte perfetta per volare.
“Mmm? Hostess? Signorina?” Chiese nuovamente l’uomo.
“Uh? Ah s-sì!” Rispose lei.
Jessica fece scorrere una mano lungo i suoi capelli castani lunghi fino alle spalle, sforzandosi di svegliarsi dal suo sogno ad occhi aperti. Si allacciò il suo grembiule. Il suo sorriso la rese più giovane ed il suo viso pieno di lentiggini si illuminò.
“Uh, aveva chiesto dello scotch?”
“No un te con il latte. E tredici cucchiaini di zucchero”
L’hostess sbattè gli occhi: “Beh, se vuole dei dolci abbiamo anche torte e pasticcini, signore”
“Sono sicuro che sono fantastici ma…” Il prete guardò il suo portafoglio. Le sue spalle si afflosciarono “Ho solo cinque dinari… quindi prenderò soltanto un te per favore”
Persino i bambini dei ricchi che correvano nella sala avevano più soldi di lui. Lo stesso stipendio del mese scorso di Jessica ammontava a duemila dinari. Come aveva fatto quel povero prete a salire sulla Tristan - la nave piú lussuosa a volare tra Londinium e Roma?
“Mi lamento sempre con la sede centrale” scherzò il prete “E la caffetteria qui fa pagare cento dinari per la cena. Che furto! Sono cosí povero, un solo pasto svuoterebbe tutto il mio conto in banca”
“Non mi dica che non ha mangiato?” Chiese la ragazza.
Lui scrollò le spalle: “Non da circa venti ore. Ho tentato di non stancarmi troppo rimanendo a dormire nella mia camera, ma stava comunque iniziando a girarmi un po’ la testa. Ho pensato che se avessi alzato un po’ la glicemia, avrei potuto tenere duro fino a Roma” rispose in tutta onestà.
“I preti vivono una vita molto dura”
Il prete prese le parole comprensive di Jessica come un complimento. Annuí come se stesse pregando Dio. “Come vede si tratta una questione di vita o di morte… Dunque, potrei avere il mio te zuccherato ora?”
Lei annuí. “Certo, ecco qui”
“Mh… questo te è così buono. È autentico, vero? Non quello nelle bustine che ti lascia—“
SBAM!
Prima che il liquido denso potesse raggiungere le sue labbra per un secondo sorso, un bambino che correva per la sala con un palloncino in mano andò a sbattere contro una gamba del prete, che finì con lo sbattere la testa sul bancone, rovesciando ovunque l’intero contenuto della tazza— sui suoi lunghi capelli, sulla sua veste, sui suoi occhiali, ovunque. Nel frattempo il bimbo inciampò, cadde per terra e si mise a piangere.
“Va tutto bene piccolo? Ti sei fatto male?” Chiese Jessica.
Ignorando completamente il prete dai capelli d’argento, che gocciolavano di te, corse dal bambino. Per fortuna il ragazzino era più impaurito che ferito.
Jessica afferrò la corda del palloncino che aveva consegnato ad ogni bambino che era salito a bordo e aiutó il bimbo a rimettersi in piedi.
“G-grazie signorina” balbettò il ragazzino.
“Di niente. Ma devi tornare dai tuoi genitori. É quasi ora di andare a letto.”
“S-sì. Mi scusi Padre” disse il bambino imbarazzato.
Il prete, che stava cercando di sistemarsi i capelli bagnati, sorrise in modo rassicurante al bambino che lo stava guardando preoccupato “Ah ah ah! Non è successo nulla. Era solo una tazza di te. Nessun problema. Non devi preoccuparti. Davvero.”
“Hai visto che prete gentile? Ora però devi andare a letto. Mi raccomando torna dritto nella tua stanza”.
Il ragazzino annuì e corse via. Jessica si assicurò che lasciasse il salone sano e salvo prima di tornare a rivolgersi al prete.
Lui stava guardando il te rovesciato. Stava lì a fissarlo, la sua espressione piena di rimpianto.
“Padre, vorrebbe un sandwich? Non c’è bisogno di pagare… offre la casa”
Lui si illuminò. “Offre la casa? Davvero? Oh Signore, grazie signorina. Lei è un angelo forse? Ora che ci penso, mi è sembrato di vedere un suo ritratto in una chiesa”
Lei alzò gli occhi al cielo “Sono solo una hostess”
Con un crepitìo, una voce meccanica parló da un altoparlante posto sul bancone.
“Parla il ponte di comando—Jessica, potresti portarci le nostre cene?”
“Sì Capitano Connelly… Uhm, Padre, può attendere un minuto? Torno subito” disse.
“Aspetterò quanto vuole, Signorina…?”
“Lang. Sono Jessica Lang”
“Lang?” Ripetè. Per un momento il prete sembrò cercare di ricordare qualcosa. “Ha forse una qualche parentela con la designer di questa nave, morta lo scorso anno, la Dottoressa Catherine Lang?”
“Sì, era mia madre”
Il prete alzò le sopracciglia “Quindi è lei al comando di questa nave?”
“No! Sono solo una hostess. Ho studiato un po’ per diventare pilota, ma non ho ancora la certificazione, e poi sono una donna…”
“Non c’è nessuna legge che le impedisca di volare, Jessica. Io stesso conosco una donna che pilota una nave volante… Oh, mi scuso. Non mi sono presentato. Il mio nome è Abel”
Il prete sollevó i suoi occhiali rotondi e si presentó inchinandosi “Abel Nightroad— prete errante al vostro servizio”
#trinity blood novels#trinity blood#abel nightroad#sunao yoshida#jessica lang#flight night#rage against the moons#thores shibamoto#traduzione italiana
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Inatteso sviluppo
Lavoro a 700 km da casa da quando mi sono laureato, due anni e mezzo fa. In questa città del nord sono solo; dopo i primi mesi, purtroppo con la mia ragazza lontana ci siamo lasciati, di comune accordo. Era inevitabile che accadesse, credo. Qualcun altro è antrato nel suo cuore. E non solo nel cuore, credo. I miei vicini di pianerottolo sono Aldo e Mirta, una coppia di mezz'età, con un figlio che anche lui lavora lontano, in Belgio. Aldo fa il rappresentante di casalinghi e serve quattro regioni. Lei invece lavora in Comune.
Sembrerebbero due tipi abbastanza anonimi, senonché nella prima estate ho avuto modo di osservare meglio lei: sui quarantacinque, un po’ in carne ma messa molto bene. Due gambe perfette, nervosette e un culo bello tondo. Seno appena un po’ morbido. Un frutto succoso. Da parte mia però non mi sono mai permesso nulla di scorretto, per carità. Ottimi rapporti di vicinanza. Ieri pomeriggio l'ho accompagnata di fretta prima sul luogo di uno scontro frontale e poi all'ospedale.
Aldo ha avuto infatti un incidente ed era inchiodato al letto: con una gamba da ingessare quando si sarà sgonfiata e numerose escoriazioni. Mirta si è spaventata a morte. Perché all'inizio, a giudicare dalle macchine coinvolte nel sinistro, accaduto proprio vicino casa, sembrava che i due guidatori coinvolti fossero gravissimi o peggio. Piangeva, si sentiva persa e si aggrappava a me.
Per fortuna invece, dopo un paio d'ore di taglio di lamiere li hanno estratti vivi entrambi e portati via in ambulanza. Quando verso le sei ci hanno fatto uscire dalla corsia, per consentire ai malati di cenare e poi di dormire in pace, constatato che Aldo comunque ragionava bene seppur sedato, lei s'è calmata e siamo tornati a casa.
Stavo per salutarla sulla soglia, quando mi ha detto che non voleva stare da sola, che mi avrebbe preparato la cena e che doveva assolutamente ringraziarmi per l'aiuto e il supporto: oggi pomeriggio aveva proprio pensato di non farcela. Ho accettato e ho aiutato ad apparecchiare, a mettere l'acqua sul fuoco, altre cose varie e poi mi sono sdraiato sul divano.
Mirta è andata a mettersi comoda. E mio malgrado ho potuto godermi lo spettacolo. Perché di traverso, dal divano sporgendosi un po’ si vede la camera da letto e la porta era semiaperta: ho visto che si è tolta le mutandine, il reggiseno e s'è lasciata le autoreggenti. Poi sopra ha indossato soltanto una leggerissima vestaglia rossa di raso lucido.
Finalmente abbiamo mangiato qualcosa; durante la cena ci siamo potuti finalmente rilassare un po’ e persino ridere insieme. Be’, rilassarsi più lei che io, veramente: al pensiero di quella bella manza, completamente nuda sotto una vestaglia sottile, io ero con il mio organo continuamente in tiro. Costantemente sul punto di scoppiare! Che tortura dolcissima.
Mi ha parlato di lei, delle sue aspettative di donna che si sente ancora bella: “tu sei giovane. Dimmi sinceramente se pensi che io sia attraente o no.” Dell'amore, che è la cosa più importante che ci sia. Mi ha chiesto, guardandomi fisso negli occhi, se avevo una fidanzata. Poi mi ha messo a parte della sua stanca routine matrimoniale: niente più sesso da qualche anno…
E a quel punto mi ha detto di aspettare ancora due minuti, che m'avrebbe preparato il caffè. Dopo poco è tornata e me ne ha versato una tazzina; mi ci ha messo dentro un po’ di correzione al cognac e due cucchiaini di zucchero di canna. Ha fatto tutto standomi di fianco: la sua coscia sinistra contro il mio braccio destro, che era pericolosamente vicino allo spacco socchiuso della vestaglia.
Aspettava che le facessi un complimento per il caffè e per la cena. Però mi sembrava evidente che volesse anche altro. Quando ho iniziato a bere il caffè, lei non si è spostata di un millimetro; anzi se possibile premeva ancora di più e potevo ormai sentire le labbra della sua fica poggiarsi sulla mia camicia e contro il mio braccio. Mi guardava fisso negli occhi.
Non ho potuto farne a meno: mentre bevevo il caffè con la mano sinistra, ho infilato pian piano la destra nello spacco e ho iniziato ad accarezzarle dapprima l'interno delle calze, per vedere se ciò che stava succedendo fosse a lei gradito. Poi ho preso a salirle piano tra le cosce, che lei allargava per agevolarmi; per finire con l'infilarle spudoratamente il medio in mezzo al pelo curato.
Vi ho trovato una passera calda, lubrificata, profumata e accogliente. Una vera gioia per qualsiasi uomo: con la vestaglia ora tutta aperta davanti e la mia mano a stimolarla, sentivo infatti l'odore buonissimo della sua meravigliosa fica invadermi l'olfatto da padrone. E percepivo i suoi movimenti d'anca. Toccavo le grandi e piccole labbra di una donna moglie e madre: un mio sogno proibito che diventava realtà.
Gemeva, mi carezzava la testa: tutti segni del fatto che apprezzava molto la mia lenta esplorazione. A un tratto, finito il caffè, mi sono alzato: le ho aperto tutta la vestaglia. Gliela ho tolta e l'ho gettata via: da vicino era proprio una femmina stupenda! Molto meglio di come l'avevo immaginata. Stando ancora in piedi, le ho succhiato e gustato per un po’ i seni.
Erano un vero e proprio dessert. L'ho infine guidata verso la camera da letto; lei docile non si è opposta. Arrivati, le ho detto serissimo: “Mirta scusami, ma ti devo proprio scopare. Non ce la faccio più. Prima mi hai chiesto se ti trovo attraente. Guarda l'effetto che mi fai…” e mi sono spogliato, lasciandole ammirare il mio membro in tiro. Lei ha riso di felicità, diventando rossa in viso.
Mi ha confessato che quella sarebbe stata la prima volta che tradiva Aldo, fino ad allora l'unico uomo che l'avesse mai avuta. Poi mi ha lusingato, confidandomi molto intimamente che mi desiderava da tempo, che voleva tantissimo essere posseduta da me, che sognava a occhi aperti di essere profondamente mia e voleva che accadesse proprio nel talamo coniugale. Aldo non la scopava ormai per mesi e mesi. E anche nelle rare volte in cui questo succedeva, era sempre una cosa scialba, di due o tre minuti al massimo.
Da me lei desiderava sesso, vigore, durata, mascolinità, dominazione, parole oscene e ordini da eseguire. Voleva tutto. Poi desiderava finalmente sentire cosa si prova a essere inculata e aveva un forte desiderio di succhiare il mio cazzo a lungo. Voleva con ogni fibra del suo essere ingoiare il seme di un uomo. Mi disse che ogni mio desiderio sarebbe stato per lei un dovere.
E infine voleva masturbarmi spesso nei giorni a seguire, se non avessimo avuto che pochi minuti a disposizione. Tutte cose che al marito, cattolico praticante, devoto osservante e fedele della parrocchia locale, non erano mai neppure passate per la testa. In poche parole: Mirta dopo tanto tribolare voleva sentirsi donna, desiderata, concupita, violata. Voleva essere nel peccato e nel segreto. E aveva bisogno di esplorare tutto il repertorio dei sensi.
Una vera benedizione divina, per me. Non potevo desiderare di meglio: almeno un paio di sere a settimana infatti Aldo per i suoi giri di campionario rimaneva a dormire fuori. Mirta gliel'avrei tenuta in caldo io. Con gran piacere di entrambi. Le ho consigliato di iniziare a prendere la pillola. Dall'indomani… Quando poi Aldo sarebbe tornato a casa ci saremmo organizzati.
RDA
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Dio cane la coinquilina è qualcosa di snervante a livelli che farebbe incazzare un santo, ha la depressione, e qui okay, ma la quantità di cazzo che gliene frega di tenere un minimo pulito e ordinato in casa (comune a tutti e 3) è inesistente, il suo cane distrugge cose, butta giù robe, sporca e vomita e lei non si muove di un centimetro dal letto pure quando smangiucchia le sue mutande sporche nell’atrio, mangia solo d’asporto e lascia cartacce e buste ovunque, non lava mai un piatto, e soprattutto TIENE SEMPRE LA SUA CAZZO DI PORTA APERTA così posso sentirla tutto il tempo giocare alla play, non lava, non pulisce, non se ne frega niente e tutte le volte “è la depressione”, tornata da lavoro oggi in bagno ho trovato tazzine e cucchiaini sporchi di caffè, in bagno…..boh
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persone con diabete di tipo II essere tipo: si io bevo 4 caffè al giorno e in ognuno metto due cucchiaini di zucchero. faccio colazione con la cioccolata calda/merendine ultra-processate. Comunque il diabete l'ho preso solo per questioni genetiche non ha niente a che fare con la mia dieta, non mangio niente!
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Ottobre
Ottobre è un letto disfatto un’ossessione innocua un torpore collettivo una sfida quotidiana un patto silenzioso Ottobre è un lavoro di squadra un pianoforte vanitoso un’intesa vincente un luogo sicuro Ottobre è un cinema di quartiere meravigliosamente fermo nel passato è “un dolce con due cucchiaini,grazie” un vinile anni 70 che risuona discretamente dal fondo del corridoio la voce squillante del cane del vicino Ottobre è disilluso timidamente creativo deludente occasionalmente ludico inevitabilmente familiare
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❤️&💚
Buongiorno 🌹💋
Voglia di....un delizioso tiramisù!!
Ma la mia non è proprio voglia...🤔
È più bisogno di qualcosa che m' incanti.🫠
Quindi un buonissimo tiramisù ci vorrebbe proprio (ma con due cucchiaini)
Cilieginas .🍒
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Sono un po' cleptomane se in ogni posto che vado rubo i cucchiaini da caffè?
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In te sono stato albume, uovo, pesce,
le ere sconfinate della terra
ho attraversato nella tua placenta,
fuori di te sono contato a giorni.
In te sono passato da cellula a scheletro
un milione di volte mi sono ingrandito,
fuori di te l’accrescimento è stato immensamente meno.
Sono sgusciato dalla tua pienezza
senza lasciarti vuota perché il vuoto
l’ho portato con me.
Sono venuto nudo, mi hai coperto
così ho imparato nudità e pudore
il latte e la sua assenza.
Mi hai messo in bocca tutte le parole
a cucchiaini, tranne una: mamma.
Quella l’inventa il figlio sbattendo le due labbra
quella l’insegna il figlio.
Da te ho preso le voci del mio luogo,
le canzoni, le ingiurie, gli scongiuri,
da te ho ascoltato il primo libro
dietro la febbre della scarlattina.
Ti ho dato aiuto a vomitare, a friggere le pizze,
a scrivere una lettera, ad accendere un fuoco,
a finire parole crociate, ti ho versato del vino
e ho macchiato la tavola,
non ti ho messo un nipote sulle gambe
non ti ho fatto bussare a una prigione
non ancora,
da te ho imparato il lutto e l’ora di finirlo,
a tuo padre somiglio, a tuo fratello,
non sono stato figlio.
Da te ho preso gli occhi chiari
Non il loro peso
A te ho nascosto tutto.
Ho promesso di bruciare il tuo corpo
di non darlo alla terra. Ti darò al fuoco
fratello del vulcano che ci orientava il sonno.
Ti spargerò nell’aria dopo l’acquazzone
all’ora dell’arcobaleno
che ti faceva spalancare gli occhi.
Erri De Luca - "A mia madre "
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Ci sarà tempo per uccidere e creare,
E tempo per tutte le opere e i giorni delle mani
Che sollevano e lasciano cadere una domanda sul tuo piatto;
Tempo per te e tempo per me,
E tempo anche per cento indecisioni,
E per cento visioni e revisioni
E di sicuro ci sarà tempo
Di chiedere, « Posso osare? » e, « Posso osare? »
Oserò
Turbare l’universo?
In un attimo solo c’è tempo
Per decisioni e revisioni che un attimo solo invertirà
Perché già tutte le ho conosciute, conosciute tutte:
Ho conosciuto le sere, le mattine, i pomeriggi,
Ho misurato la mia vita con cucchiaini da caffè;
Conosco le voci che muoiono con un morente declino
Sotto la musica giunta da una stanza più lontana.
Come potrei allora cominciare
A sputar fuori tutti i mozziconi dei miei giorni e delle mie abitudini?
Come potrei rischiare?
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In una delle scene più famose di Matrix, Neo ha un incontro con la veggente, per capire se lui sia, veramente, l’Eletto. La scena è piena di cliché, santoni e cucchiaini piegati, ma quel che conta è il concetto, che è noto alle scienze sociali da molti decenni: se vuoi capire chi sei, devi fare i conti con l’Altro.
Il problema delle frasi fatte è che tendono a diventare frasi fatte. “L’io si definisce nell’incontro con l’altro” è una frase fatta e anche se dice una cosa importantissima, rischia ormai di dirlo in un modo sterile per il pensiero. Come possiamo, allora, parlare dell’Altro senza cadere nel luogo comune e recuperando la verità di questa frase?
Dobbiamo intanto riprendere in mano il filo della relazione con l’Altro, perché quella relazione è l’unica realtà esistente empiricamente, sul piano esperienziale e sul piano sociale. Come ci ha insegnato l’etnopsichiatria (George Devereux) e anche la fisica quantistica (Carlo Rovelli) quello di cui disponiamo veramente non sono oggetti, persone, cose e soggettività, ma piuttosto relazioni, rapporti, somiglianze e differenze.
L’identità, ontologicamente, non esiste (François Jullien) e quindi abbiamo bisogno di lavorare sulle relazioni, capire come funzionano, ser vogliamo davvero provare a capire qualcosa delle nostre vite, sia individuali sia concepite collettivamente come gruppi, classi, etnie, culture o nazioni.
Ludwig Wittgenstein diceva “non pensare, osserva” e noi vorremmo rileggere questo suggerimento in chiave pienamente relazionale: quando concepisci due enti (tu e l’Altro, come minimo) non pensarli, ma osserva lo spazio tra di loro, quello spazio che finora hai considerato vuoto, e osservane i piani di interazione, guarda come oscillano, si tendono e vibrano sollecitati dalla relazione tra l’io e l’altro. Il tuo oggetto di riflessione non siano le cose in sé, ma le forze di interazione tra le cose, e allora vedrai come la tua soggettività (l’io e il noi che pronunciamo) è costituita per forza nella rete di relazioni con gli altri.
Camminaria 03: L'altro - sabato 21 gennaio 2023 - pierovereni.blogspot.com
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Ricettario di piatti leggeri per rimettersi in forma
Preparazioni base:
Aglio maturato / cipolla o scalogno maturati
Pulire gli spicchi di un'intera testa di aglio, togliere l'anima, metterli nel boccale del minipimer, versare olio di oliva extra vergine e frullare fino ad ottenere una crema. Versare in un barattolo di vetro sterile, passare nel microonde per 1 minuto a massima potenza (fino a quando “bolle”), lasciare raffreddare leggermente, mescolare, aggiungere se serve altro olio. Procedere allo stesso modo con lo scalogno. Utilizzare nei sughi al posto del soffritto avendo cura di togliere dal computo altrettanti cucchiaini di olio.
Brodo vegetale
Mettere in pentola sedano, carota, cipolla, porro, zucchina, una foglia di alloro, sale. Coprire di acqua, portare lentamente a bollore e far sobbollire per mezz'ora. Filtrare, togliere l'alloro e aggiustare di sale. Tenere sempre pronto in frigo per aiutarsi nelle cotture dei sughi e dei secondi. Frullare le verdure rimaste per ottenere un passato di verdura.
Concia per carne
Tritare finemente a coltello rosmarino e salvia, aggiungere a piacere aglio, sale, pepe, poco aceto bianco.
NB in ogni ricetta l’olio, se presente, deve essere misurato.
Idee per condire la pasta:
Sughi bianchi:
Prosciutto cotto e piselli
Cuocere i piselli surgelati con brodo vegetale, aglio e cipolla maturati. Frullarne la metà per ottenere una crema. Aggiungere in padella il prosciutto cotto sgrassato tagliato a piccoli cubetti. Sfumare se necessario con un goccio di vino bianco. Portare a cottura e aggiustare di sale e pepe, condire la pasta col sugo e la crema di piselli.
Speck e zucchine
Cuocere le zucchine tagliate a piccoli cubetti regolari con brodo vegetale, aglio e cipolla maturati. Frullarne la metà per ottenere una crema. Aggiungere in padella lo speck sgrassato tagliato a piccoli cubetti. Sfumare se necessario con un goccio di vino bianco. Portare a cottura e aggiustare di sale e pepe, condire la pasta col sugo e la crema di zucchine.
Funghi porcini secchi e prosciutto crudo
Ammollare i funghi porcini secchi, scolarli, strizzarli e cuocerli con aglio e cipolla maturati. Aggiungere il prosciutto crudo sgrassato tagliato a piccoli cubetti, sfumare se necessario con un goccio di vino bianco e portare a cottura bagnando con l'acqua di ammollo dei funghi. Aggiustare di sale e pepe.
Funghi misti surgelati
Cuocere i funghi ancora surgelati in una larga padella. Profumare con aglio e timo, aggiustare di sale e pepe. Condire le tagliatelle di semola (non all'uovo) direttamente in padella.
Funghi pioppini e speck
Pulire i funghi e spadellare in una larga padella antiaderente con lo speck sgrassato a striscioline, aglio in camicia e timo. Sfumare con vino bianco, aggiustare di sale e pepe. Terminare la cottura della pasta in padella col sugo mantecando con acqua di cottura.
Verdure e curry
Tagliare melanzane, zucchine, peperone, porro, carote a piccoli cubetti regolari. Arrostirli (separatamente se sono in quantità) in una larga padella unta (mettere un cucchiaino di olio e “spalmarlo” su tutta la padella con uno scottex). Profumare con aglio, paprika, curry, peperoncino, aggiustare di sale e pepe.
Cipolla rossa e lambrusco
Affettare abbondante cipolla rossa, salare e stufare in padella con un bicchiere di lambrusco. Far evaporare la parte alcolica poi cuocerla a lungo e lentamente col coperchio aggiungendo se serve brodo vegetale. Lasciare il sugo leggermente acquoso, lessare gli spaghetti e terminare la cottura in padella mantecando con la cipolla. Aggiustare di sale e pepe e finire con olio a crudo.
Broccoli e peperoncino
Cuocere i broccoli surgelati con brodo vegetale e aglio. Frullarne la metà per ottenere una crema. Aggiungere ai broccoli in padella il peperoncino e sfumare se necessario con un goccio di vino bianco. Aggiustare di sale e pepe, condire la pasta col sugo e la crema di broccoli.
Ragù bianco light (coniglio e carciofi)
Tritare sedano, carota e cipolla e “soffriggere” con un cucchiaino di olio e brodo vegetale. Aggiungere la carne macinata di coniglio, cuocerla a fuoco vivo finchè butta fuori tutta l'acqua, sfumare col vino bianco poi aggiungere brodo vegetale e portare a cottura lentamente. Aggiungere sale, pepe e spezie (ad esempio pimento tritato). Aggiungere i carciofi affettati fini (ancora meglio se spadellati a parte, ungendo la padella con lo scottex).
Pesce spada e arance
Tagliare il pesce spada a piccoli cubetti, condire con un cucchiaino di olio, sale, pepe, aglio, peperoncino, basilico, scorza di arancia. Spadellare e sfumarlo con il succo di un'arancia, aggiungere uvetta sultanina (ammollata nello stesso succo di arancia), olive nere taggiasche (considerare 6 olive pari a un cucchiano di olio). Condire la pasta in padella col sugo aggiungendo se consentito lamelle di mandorle tostate. Terminare con aneto (o l'erbetta del finocchio).
Tonno fresco e melanzane
Tagliare la melanzana a cubetti e spadellare in padella unta con lo scottex, poi mettere da parte. Tagliare il tonno a piccoli cubetti, condire con un cucchiaino di olio, sale, pepe, aglio, peperoncino, basilico. Spadellare nella stessa padella, unire pomodorini, capperi e la melanzana. Aggiustare di sale e pepe. Condire la pasta in padella col sugo aggiungendo prezzemolo fresco tritato.
Sughi rossi:
Pomodoro, aglio e basilico
Versare la passata di pomodoro in un pentolino aggiungendo aglio, olio, basilico, sale e pepe. Far sobbollire col coperchio.
Tonno in scatola
Versare la passata di pomodoro in un pentolino aggiungendo aglio, olio, sale e pepe. Far sobbollire col coperchio. Aggiungere capperi dissalati tritati a coltello e il tonno al naturale sgocciolato dal liquido di conservazione. Terminare con prezzemolo fresco tritato.
Melanzane
Tagliare la melanzana a cubetti e spadellare in padella unta con lo scottex, poi mettere da parte. Versare la passata di pomodoro in un pentolino aggiungendo aglio, olio, basilico, sale e pepe. Far sobbollire col coperchio. Aggiungere le melanzane.
Puttanesca
Versare la passata di pomodoro in un pentolino aggiungendo aglio, cipolla, olio, basilico, sale e pepe. Far sobbollire col coperchio. Aggiungere capperi e olive (togli 1 cucchiaino di olio ogni 6 olive taggiasche, ben asciugate).
“Amatriciana” con speck
Versare la passata di pomodoro in un pentolino aggiungendo aglio, olio, sale e pepe. Far sobbollire con il coperchio. Aggiungere lo speck sgrassato tagliato a cubetti (volendo spadellare prima a secco).
Ragù di manzo light
Tritare sedano, carota e cipolla e “soffriggere” con un cucchiaino di olio e brodo vegetale. Aggiungere la carne macinata di manzo (un taglio magro), cuocerla a fuoco vivo finchè butta fuori tutta l'acqua, sfumare col vino bianco poi aggiungere la passata di pomodoro, brodo vegetale e portare a cottura lentamente. Aggiungere sale, pepe e spezie (ad esempio pimento tritato).
Ragù di anatra e arancia
Tritare sedano, carota e cipolla e “soffriggere” con un cucchiaino di olio e brodo vegetale. Aggiungere la carne macinata di anatra (il petto senza pelle), cuocerla a fuoco vivo finchè butta fuori tutta l'acqua, sfumare col succo di un'arancia spremuta poi aggiungere una punta di concentrato di pomodoro, brodo vegetale e portare a cottura lentamente. Aggiungere sale, pepe e spezie (ad esempio pimento tritato). Terminare con scorza di arancia grattugiata e semi di papavero.
“Ragù” di moscardini o seppia al nero
Tagliare i moscardini a piccoli cubetti regolari, condirli con un ½ cucchiaino di aglio maturato e ½ di cipolla e spadellarli, sfumarli col vino bianco, lasciare evaporare poi versare la passata di pomodoro. Aggiustare di sale, pepe, peperoncino. Cuocere lentamente e col coperchio per mezz'ora. Allo stesso modo si può usare la seppia e aggiungere al pomodoro anche il suo nero.
Risotti:
zafferano
radicchio rosso
zucchine
funghi porcini secchi
peperoni
zucca
asparagi
gamberi
Tostare il riso in casseruola a secco. Sfumare col vino bianco. Aggiungere aglio e cipolla maturati. Portare a cottura aggiungendo brodo vegetale bollente (o l'acqua di ammollo dei funghi per il risotto ai funghi) un po' alla volta e tenendo mescolato. Durante la cottura aggiungere le verdure scelte. A fine cottura “mantecare” con una mezza sottiletta light.
Per il risotto ai gamberi preparare un brodo con le teste dei gamberi, sedano, carota, cipolla, porro, gambi di prezzemolo, concentrato di pomodoro: tostare prima il tutto, sfumare col brandy poi coprire di acqua fredda. Aggiustare alla fine di sale e pepe. Procedere col risotto come spiegato sopra usando il brodo di gamberi per portarlo a cottura. Unire alla fine i gamberi tagliati a cubetti.
Insalata di riso parboiled o basmati/riso nero/orzo/farro/cous cous:
Tonno in scatola e verdure crude
Lessare il riso parboiled, scolare e freddare. Condire con olio, aggiungere il tonno al naturale sgocciolato dal liquido di conservazione e le verdure crude tagliate a piccoli cubetti regolari (pomodori, peperoni, zucchine, carote,...). Conservare in frigo fino al consumo.
“Cantonese light”
Lessare il riso basmati, scolare e freddare. Condire con olio, aggiungere i piselli e il prosciutto cotto sgrassato tagliato a piccoli cubetti regolari. Aggiungere un uovo strapazzato cotto a parte in padella antiaderente senza grassi (togliere l'uovo usato dal computo settimanale). Conservare in frigo fino al consumo.
Gamberi e zucchine (riso nero)
Lessare il riso nero, scolare e freddare. Sbollentare i gamberetti. Tagliare la zucchina a cubetti, sbollentare e freddare. Condire il tutto aggiustando di sale e pepe. Conservare in frigo fino al consumo.
Vongole e zucchine (riso nero)
Lessare il riso nero, scolare e freddare. Tagliare la zucchina a cubetti, sbollentare e freddare, poi mettere da parte. Spurgare le vongole, scolarle e metterle in una casseruola con mezzo bicchiere di vino bianco, aglio, gambi di prezzemolo. Accendere il fuoco, tenere il coperchio ben chiuso e cuocere qualche minuto finché non saranno aperte. Sgusciarle. Condire il riso con le vongole, le zucchine, l'acqua rilasciata dalle vongole (filtrata). Conservare in frigo fino al consumo.
Cous cous con verdure e curry
Tagliare melanzane, zucchine, peperone, porro o cipolla, carote a piccoli cubetti regolari. Arrostirli (separatamente se sono in quantità) in una larga padella unta (mettere un cucchiaino di olio e “spalmarlo” su tutta la padella con uno scottex). Profumare con aglio, paprika, curry, peperoncino, aggiustare di sale e pepe. Cuocere il cous cous come indicato sulla scatola aggiungendo un cucchiaino di curry all'acqua bollente. Sgranare il cous cous e condire con le verdure. Meglio se preparato il giorno prima.
Minestre:
Minestrone
Tagliare tutte le verdure a piccoli cubetti regolari e quelle in foglia a striscioline fini. Carote, zucchine, pomodori, rapa bianca, porro, finocchio, sedano, il verde dei cipollotti, zucca, bietole, spinaci, cavolo nero, fagiolini, verza, cappuccio, cavolfiori, broccoli,...Aggiungere piselli ma non patate né fagioli. Si può preparare il mix e poi conservarlo nel congelatore. Basterà versare in pentola l'occorrente, coprire di acqua e cuocere aggiungendo solo un po' di sale. Terminare con un cucchiaino di olio crudo e una macinata di pepe.
Brodo light con capelli d'angelo
Mettere in pentola petto di pollo, sedano, carota, cipolla, porro, una foglia di alloro, sale. Coprire di acqua, portare lentamente a bollore e far sobbollire per un'ora. Filtrare e aggiustare di sale. Cuocere nel brodo la pasta scelta (non all'uovo). Un'alternativa al primo di pastasciutta. La carne di pollo può essere sfilacciata e mangiata a cena in insalata.
Creme di verdura:
zucchine
broccoli
zucca e zenzero
finocchio e zafferano
sedano rapa e carote
sedano rapa e curry
Cuocere le verdure scelte tagliate a pezzettoni con aglio e/o cipolla maturati e brodo vegetale. Frullare e aggiustare di sale, pepe, olio e aromi scelti.
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Mi hai messo in bocca tutte le parole a cucchiaini, tranne una: mamma. Quella l’inventa il figlio sbattendo le due labbra.
Erri de Luca
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A volte vorrei che la gente ricordasse i miei dettagli:
Di come mi ridono gli occhi quando sorrido
Di quanti cucchiaini di zucchero metto nel latte
Di come io mangi i dolci solo ed esclusivamente con la forchetta
Di come mi stropiccio gli occhi quando ho sonno
Ma solo io, noto i piccoli dettagli delle persone? Quelle piccole cose che mi fanno ricorda "ok, lui/lei è così. Lui/lei è questo".
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